Francesco dai “migranti sanitari” e dai disagiati mentali

Il Papa oggi ha ripreso i “venerdì della misericordia visitando nella periferia sud di Roma due case di assistenza: una per “migranti sanitari”, cioè italiani del Meridione costretti a venire a Roma per lunghi periodi di cura; un’altra per ragazzi con disagio mentale. Nei commenti alcuni passi del comunicato.

3 Comments

  1. Luigi Accattoli

    CasAmica di Trigoria. Oggi il Papa ha ripreso i Venerdì della Misericordia e ha fatto visita a due realtà dell’estrema periferia sud di Roma. La prima lo ha portato nella zona di Trigoria, alla CasAmica Onlus, una struttura che accoglie persone malate che devono ricevere cure ospedaliere continue, accompagnate dai loro familiari. Gli ospiti della struttura sono in maggioranza italiani ed arrivano dalle regioni del sud, costretti a spostarsi presso i grandi centri sanitari di Roma per le cure; presenti anche alcune famiglie provenienti dal Nord Africa e dall’Est Europa. Le strutture ospedaliere che assistono gli ospiti dell’Associazione affetti da patologie molto gravi, come tumori o leucemie, sono il Campus Biomedico, l’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Il servizio offerto presso questi centri mette in evidenza il fenomeno delle “migrazioni sanitarie”, con l’aggiunta del carico di disagio e povertà che ne comporta. Francesco – accompagnato dalla Presidente dell’Associazione CasAmica Onlus, la Dott.ssa Lucia Cagnacci Vedani – ha ascoltato la storia di Achille e di Andrei, due bambini di 13 e 11 anni affetti da malattia oncologica grave, ospiti nella struttura insieme ai loro genitori; quelle di Sandra e di Plamen provenienti dalla Bulgaria e quella di Arwa che arriva dal Marocco, bambini dai 3 ai 5 anni con malattie ematologiche; e infine il Sig. Orazio da Montalto di Castro, il Sig. Giuseppe da Cosenza e la Sig.ra Giosina da Acireale, accompagnati dai coniugi, anche loro affetti da gravi malattie oncologiche.

    7 Dicembre, 2018 - 21:45
  2. Luigi Accattoli

    Il Ponte e l’Albero. Successivamente il Papa si è recato presso la comunità terapeutica riabilitativa “Il Ponte e l’Albero” situata in uno dei “ponti” del quartiere Laurentino 38, una zona molto difficile della periferia sud di Roma. Gli ospiti della struttura sono dodici giovani con disagio mentale, che hanno vissuto condizioni familiari che non hanno reso possibili miglioramenti nella loro situazione. Il Papa salendo a piedi due scaloni del “ponte” ha raggiunto i ragazzi sorprendendoli nel mezzo di una delle loro attività. Con questa visita, Papa Francesco ha esaudito il desiderio di questi ragazzi, che mesi fa gli avevano scritto una lettera raccontandogli le loro difficoltà quotidiane derivate dal disagio mentale e auspicando una sua visita. Quindi, si è seduto con loro, li ha ascoltati ed incoraggiati, rispondendo alle loro domande. Nel frattempo, sono giunti nella comunità anche alcuni genitori che con grande commozione hanno abbracciato il Papa, ringraziandolo per questo gesto di vicinanza. Francesco ha ascoltato il Dott. Paolo Stievano, Dirigente Psicologo della struttura, che gli ha illustrato come la struttura sanitaria del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2 cerca di rimediare al grande disagio di questi ragazzi. Ha lasciato in dono un grande panettone di 10 kg per le prossime feste natalizie.

    7 Dicembre, 2018 - 21:46
  3. alphiton

    Gesti di straordinaria vicinanza che dicono la misericordia di Dio verso gli ultimi e i più svantaggiati.

    Alberto Farina

    8 Dicembre, 2018 - 12:51

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