Francesco: i martiri d’Algeria costruttori di pace

Con un messaggio e un saluto all’angelus, Francesco ha accompagnato la proclamazione dei 19 martiri d’Algeria avvenuta nel Santuario di Notre-Dame de Santa Cruz a Oran, in Algeria. Il messaggio del Papa è stato letto dal cardinale Angelo Becciu che ha presieduto la celebrazione. Nei commenti i testi del Papa e brani dell’omelia di Becciu.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Messaggio del Papa. Mia traduzione dal francese. Vi raggiunga il mio incoraggiamento fraterno perchè questa celebrazione aiuti a guarire le ferite del passato e a creare una nuova dinamica di incontro e di convivenza sull’esempio dei beati. Sono molto riconoscente al signor presidente della Repubblica d’Algeria, Abdelaziz Bouteflika, e ai suoi collaboratori per aver facilitato la celebrazione in terra algerina della beatificazione di Mgr Pierre Claverie e dei suoi 18 compagni, martiri del più grande amore. Voglio esprimere tutto il mio affetto per il popolo algerino che ha conosciuto grandi sofferenze durante la crisi della quale è stato vittima negli ultimi anni del secolo scorso. Nel fare memoria della morte in Algeria di queste 19 vittime cristiane, i cattolici d’Algeria e del mondo vogliono celebrare la fedeltà di questi martiri al progetto di pace che Dio inspira a tutti gli uomini. Vogliono a un tempo, accogliere nella loro preghiera tutti i figli e le figlie dell’Algeria che sono stati vittime della stessa violenza per aver vissuto, con fedeltà e rispetto per l’altro, i loro doveri di credenti e cittadini in questa terra benedetta. E’ anche per loro che noi rivolgiamo la nostra preghiera ed esprimiamo la nostra riconoscenza […]. Con questa beatificazione dei nostri 19 fratelli e sorelle, la Chiesa vuole testimoniare il suo desiderio di continuare a lavorare per il dialogo, la concordia e l’amicizia. Crediamo che questo evento senza precedenti nel vostro paese costituirà un grande segno di fratellanza levato nel cielo algerino e destinato al mondo intero.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/12/08/0915/01994.html

    8 Dicembre, 2018 - 17:13
  2. Luigi Accattoli

    Francesco all’Angelus. Oggi, presso il Santuario di Notre-Dame de Santa Cruz a Oran, in Algeria, sono proclamati Beati il Vescovo Pietro Claverie e diciotto compagni religiosi e religiose, uccisi in odio alla fede. 19 nuovi Beati! Questi martiri del nostro tempo sono stati fedeli annunciatori del Vangelo, umili costruttori di pace ed eroici testimoni della carità cristiana: un vescovo, sacerdoti, religiose, religiosi e laici. La loro coraggiosa testimonianza è fonte di speranza per la comunità cattolica algerina e seme di dialogo per l’intera società. Questa Beatificazione sia per tutti uno stimolo a costruire insieme un mondo di fraternità e di solidarietà. Facciamo un applauso ai nuovi Beati, tutti insieme.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/12/08/0913/01986.html

    8 Dicembre, 2018 - 17:14
  3. Luigi Accattoli

    Omelia Becciu 1. La Chiesa desidera chiamare oggi per nome 19 nuovi Beati, uccisi tra il 1994 e il 1996 in luoghi e tempi diversi ma nello stesso contesto turbolento. In questa terra, qui in Algeria, essi hanno annunciato l’amore incondizionato del Signore verso i poveri e gli emarginati, testimoniando la loro appartenenza a Cristo e alla Chiesa fino al martirio. E’ bello pensarli ora tra coloro che sono passati attraverso «la grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col Sangue dell’Agnello» (v.10). Provenienti da otto Istituti diversi, questi nostri fratelli e queste nostre sorelle vivevano in questo Paese svolgendo diverse missioni e furono forti e perseveranti nel loro servizio al Vangelo e alla popolazione, nonostante il clima minaccioso di violenza e di oppressione che li circondava. Nel leggere le loro biografie si rimane colpiti nell’apprendere come tutti, pur consapevoli del rischio che li assediava, decisero coraggiosamente di restare al loro posto fino alla fine; in essi si sviluppò una forte spiritualità martiriale radicata nella prospettiva di sacrificare se stessi e offrire la propria vita per una società riconciliata e di pace.

    8 Dicembre, 2018 - 17:15
  4. Luigi Accattoli

    Omelia Becciu 2. I Beati Pierre Claverie e 18 compagni martiri portano su di sé il sigillo salvifico della Redenzione di Cristo. La Chiesa, iscrivendo i loro nomi nel libro dei salvati e dei Beati, desidera riconoscere l’esemplarità della loro vita virtuosa, l’eroismo della morte di questi straordinari operatori di pace e testimoni di fraternità e, al tempo stesso, rendere il supremo omaggio a Gesù, redentore dell’uomo. In Cristo, la Chiesa desidera adorare il Dio vivo: poiché la gloria di Dio è l’uomo che da Lui ha la pienezza di vita. […] Noi oggi, contemplando questi nuovi Beati siamo invitati a rallegrarci ed esultare, perché in essi vediamo risplendere il mistero dell’eterna santità di Dio uno e trino, che a noi viene riproposta in una nuova attualizzazione del Vangelo che questi nostri martiri hanno testimoniato fino all’effusione del sangue. Li ricordiamo come fedeli discepoli di Cristo che sono stati amanti della povertà, sensibili verso la sofferenza, premurosi con gli abbandonati, partecipi dell’angoscia e dell’afflizione dei loro fratelli. Questi eroici testimoni dell’amore di Gesù si sono spinti fino alla radice dell’esperienza che l’uomo fa del proprio limite: l’umiliazione, il pianto, la persecuzione.

    8 Dicembre, 2018 - 17:15
  5. Luigi Accattoli

    Omelia Becciu 3. Con la loro morte da martiri, anche i nuovi Beati sono entrati nella luce di Dio e dall’alto vegliano sulle persone che hanno servito e amato, pregando incessantemente per tutti, anche per coloro che li hanno colpiti. Continuano così quella profetica missione della misericordia e del perdono, di cui sono stati testimoni nel corso della loro vita terrena. […] Considerando la dinamica del perdono, insita nel messaggio cristiano e vissuta mirabilmente dai nuovi Beati, noi auspichiamo e preghiamo che l’Algeria possa superare definitivamente quel terribile periodo di violenza e di afflizione. La morte tragica dei Beati Pietro Claverie e dei 18 compagni martiri è un seme sparso nei momenti difficili, fecondato dalla sofferenza che porterà frutti di riconciliazione e di giustizia. Questa è la nostra missione di cristiani: seminare ogni giorno il seme della pace evangelica, per gioire dei frutti della giustizia. Con questa Beatificazione noi vorremmo dire all’intera Algeria solo questo: la Chiesa non desidera altro se non servire il popolo algerino, testimoniando amore verso tutti.

    8 Dicembre, 2018 - 17:16
  6. Luigi Accattoli

    Noterella. Per la mia personale partecipazione all’evento di oggi, e il suo inquadramento nella storia martiriale cristiana in terra d’Islam, vedi il post dell’altro ieri intitolato “I martiri d’Algeria e il Papa in Marocco e negli Emirati”. Ho riportato ampiamente le parole di oggi, del Papa e del cardinale da lui inviato a Oran, per lo schietto carattere evangelico che le connota, essendo poste in un contesto arduo, con interlocutori musulmani vari e per più ragioni prevenuti, o comunque in difficoltà a solidarizzare con i cristiani che celebrano eventi martiriali di tale segno e portata, che si sono compiuti nella loro terra. Va in particolare segnalato il messaggio papale, con i due elementi sensibili del ringraziamento al presidente dell’Algeria e dell’annotazione sul carattere “senza precedenti” di quanto avvenuto oggi. Per intendere il “senza precedenti”, è utile rivedere gesti luogo e parole della beatificazione di Charles de Foucauld, avvenuta in San Pietro il 13 novembre 2005, sotto Papa Benedetto.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2005/11/13/0575/01441.html

    8 Dicembre, 2018 - 18:11
  7. Amigoni p. Luigi

    Beati dell’Algeria – martiri con e non contro

    Ho ricordato con forza i martiri dell’Algeria, ieri e oggi, nelle omelie.
    Il Signore con loro e loro con il Signore e la gente algerina – ieri.
    Lo spirito mite e umile di Gesù e del vangelo (liturgia ambrosiana di oggi) fatto proprio con gioia dal popolo dei discepoli (Luca 19, 37) – oggi.

    9 Dicembre, 2018 - 22:13

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