Francesco: “I figli siamo sporchi tutti ma la Madre no”

Parole accese del Papa ieri e oggi a conclusione del Sinodo dei giovani: del documento finale del Sinodo parlerò domani (lo sto studiando), mentre oggi mi fermo sui moniti venuti da Francesco. Oggi all’Angelus ha detto che il Sinodo è stato “una buona vendemmia”. Nell’omelia della messa di chiusura aveva, poco prima, chiesto scusa ai giovani a nome degli adulti per il mancato ascolto. Nel saluto finale di ieri sera aveva invitato alla preghiera contro il “Grande Accusatore” che perseguita e sporca la Chiesa: “e in questo momento ci sta accusando forte”. Parto da quest’ultimo tizzone acceso.

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Difendere la Madre. Il saluto finale di ieri sera Francesco l’ha improvvisato e questa è la trascrizione: la nostra Madre è Santa, ma noi figli siamo peccatori. Siamo peccatori tutti. Non dimentichiamo quell’espressione dei Padri, la “casta meretrix”, la Chiesa santa, la Madre santa con figli peccatori. E a causa dei nostri peccati, sempre il Grande Accusatore ne approfitta, come dice il primo capitolo di Giobbe: gira, gira per la Terra cercando chi accusare. In questo momento ci sta accusando fortemente, e questa accusa diventa anche persecuzione; può dirlo il Presidente di oggi [il Patriarca Sako]: il suo popolo [la Chiesa in Iraq] è perseguitato e così tanti altri dell’Oriente o di altre parti. E diventa anche un altro tipo di persecuzione: accuse continue per sporcare la Chiesa. Ma la Chiesa non va sporcata; i figli sì, siamo sporchi tutti, ma la Madre no. E per questo è il momento di difendere la Madre; e la Madre la si difende dal Grande Accusatore con la preghiera e la penitenza. Per questo ho chiesto, in questo mese che finisce tra pochi giorni, di pregare il Rosario, pregare San Michele Arcangelo, pregare la Madonna perché copra sempre la Madre Chiesa. Continuiamo a farlo. È un momento difficile, perché l’Accusatore attaccando noi attacca la Madre, ma la Madre non si tocca. Questo volevo dirlo di cuore alla fine del Sinodo”.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/10/28/0792/01724.html

    28 Ottobre, 2018 - 12:57
  2. Luigi Accattoli

    “Ci sta accusando forte” – parole del Papa che ho riportato al commento precedente, con riferimento al “Grande Accusatore”, che nelle sue parole è Satana – io l’intendo: ci sta perseguitando e sporcando con accanimento. C’è un riferimento – come in altre uscite recenti di Francesco – alla doppia faccia dello scandalo degli abusi: la manifestazione della sporcizia e l’uso di quella manifestazione per dividere la comunità cattolica. La bulimia delle accuse al Papa fino all’ingiunzione “si dimetta” fa parte di quell’uso. Questa interpretazione delle sue parole trova conferma nel fatto che subito prima c’era stato il saluto conclusivo del presidente di turno dell’assemblea, il patriarca caldeo Luis Raphael Sako, che aveva espresso solidarità a Francesco a nome dei vescovi: «Santo Padre lei non è solo, noi tutti che rappresentiamo i vescovi cattolici nel mondo siamo con lei e siamo uniti a lei in una comunione integrale. Siamo uniti a lei nella preghiera e nella Speranza. Ricordi che milioni di fedeli pregano per lei ogni giorno. E tanti uomini e donne di buona volontà ammirano le sue parole e i suoi gesti per un mondo di fraternità universale, giustizia e pace. Dunque non c’è niente da temere. Un proverbio arabo dice: “L’albero fruttuoso viene colpito con le pietre”. Vada avanti con coraggio e fiducia. La barca di Pietro non è come le altre barche, la barca di Pietro nonostante le onde, rimane solida, perché c’è Gesù in essa e non la lascerà mai. Con lui le sfide e le sofferenze si superano con la fede, la preghiera, la misericordia, la sincerità e la fermezza, l’integrità e la trasparenza. Tutto è chiaro, niente da nascondere».

    28 Ottobre, 2018 - 12:58
  3. Luigi Accattoli

    Bravo il patriarca Sako. Da cristianuccio di parrocchia mi sento interpretato dal patriarca Sako (vedi commento precedente): una volta – non era ancora patriarca – l’incontrai per il Corsera e l’abbracciai in segno di solidarietà per la sua difficile missione in terra d’Islam, oggi rinnovo l’abbraccio.

    28 Ottobre, 2018 - 13:00
  4. Luigi Accattoli

    Non vi abbiamo dato ascolto. Omelia di stamane 1: Vorrei dire ai giovani, a nome di tutti noi adulti: scusateci se spesso non vi abbiamo dato ascolto; se, anziché aprirvi il cuore, vi abbiamo riempito le orecchie. Come Chiesa di Gesù desideriamo metterci in vostro ascolto con amore, certi di due cose: che la vostra vita è preziosa per Dio, perché Dio è giovane e ama i giovani; e che la vostra vita è preziosa anche per noi, anzi necessaria per andare avanti.

    28 Ottobre, 2018 - 13:21
  5. Luigi Accattoli

    Né dottrinalisti né attivisti. Omelia di stamane 2. Dopo l’ascolto, un secondo passo per accompagnare il cammino di fede: farsi prossimi […]. La fede passa per la vita. Quando la fede si concentra puramente sulle formulazioni dottrinali, rischia di parlare solo alla testa, senza toccare il cuore. E quando si concentra solo sul fare, rischia di diventare moralismo e di ridursi al sociale. La fede invece è vita: è vivere l’amore di Dio che ci ha cambiato l’esistenza. Non possiamo essere dottrinalisti o attivisti; siamo chiamati a portare avanti l’opera di Dio al modo di Dio, nella prossimità: stretti a Lui, in comunione tra noi, vicini ai fratelli. Prossimità: ecco il segreto per trasmettere il cuore della fede, non qualche aspetto secondario.

    28 Ottobre, 2018 - 13:24
  6. Luigi Accattoli

    Sporcarsi le mani. Omelia di stamane 3. C’è sempre quella tentazione che ricorre tante volte nella Scrittura: lavarsi le mani. È quello che fa la folla nel Vangelo di oggi, è quello che fece Caino con Abele, è quello che farà Pilato con Gesù: lavarsi le mani. Noi invece vogliamo imitare Gesù, e come lui sporcarci le mani. Egli, la via (cfr Gv 14,6), per Bartimeo si è fermato lungo la strada; Egli, la luce del mondo (cfr Gv 9,5), si è chinato su un cieco. Riconosciamo che il Signore si è sporcato le mani per ciascuno di noi, e guardando la croce ripartiamo da lì, dal ricordarci che Dio si è fatto mio prossimo nel peccato e nella morte. Si è fatto mio prossimo: tutto comincia da lì. E quando per amore suo anche noi ci facciamo prossimi diventiamo portatori di vita nuova: non maestri di tutti, non esperti del sacro, ma testimoni dell’amore che salva […]. Quante volte la gente sente più il peso delle nostre istituzioni che la presenza amica di Gesù! […] Sentirsi bisognosi di salvezza è l’inizio della fede. È la via diretta per incontrare Gesù. La fede che ha salvato Bartimeo non stava nelle sue idee chiare su Dio, ma nel cercarlo, nel volerlo incontrare. La fede è questione di incontro, non di teoria.

    28 Ottobre, 2018 - 13:34
  7. maria cristina venturi

    C’ e’ il Grande accusatore che perseguita e sporca la Chiesa e ci sono anche i “ piccoli accusatori” che magari nel loro piccolo hanno tutte le ragioni di accusare ,
    PEr esempio i piccoli accusatori dei preti pedofili. Per esempio, come riportato da Vatican Insider in un articolo di Andrea Tornielli, padre Ramsey domenicano che lancia accuse molto simili a quelle di Vigano’sul card. Mac Carrick e i suoi protettori ecclesistici.I piccoli accusatori come,e vittime dei preti pedofili sporcano la Chiesa? O non piuttosto sporcano la Chiesa i preti e vescovi e cardinali dalla condotta pedofilaoimmorale?

    29 Ottobre, 2018 - 18:34
  8. maria cristina venturi

    Strano pensare che si “sporchi “l a Chiesa conle parole piu’ che con le azioni.
    Chi ha sporcato piu’la Chiesa Karadima e McCarrick o Mons. VIGANO’?

    29 Ottobre, 2018 - 20:24
  9. Amigoni p. Luigi

    Rif. 20.24 di ieri – Sporcare e non pulire

    Han contribuito molto a sporcare la Chiesa Karadima (e chi l’ ha coperto e ha promosso i “suoi discepoli”) e simili. Viganò non ha contribuito per niente a pulirla, ma ha collaborato a mantenerla sporca (con le menzogne, le accuse infondate e le pretese smodate di carrierismo)

    30 Ottobre, 2018 - 11:25

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