Francesco: il dramma dell’aborto lo capisci confessando

Nel post di ieri avevo promesso di riportare oggi, in uno nuovo, le risposte del Papa in aereo rientrando ieri da Panama sull’aborto, sul Venezuela, sulla convocazione episcopale di febbraio in materia di abusi, sui migranti. Le riporto ora, partendo da quella sull’aborto, forse la più viva.

23 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Aborto. Domanda: Durante la Via Crucis, venerdì, un giovane ha pronunciato delle parole molto forti sull’aborto; le voglio ripetere un attimo: “C’è una tomba che grida al cielo e denuncia la terribile crudeltà dell’umanità, è la tomba che si apre nel ventre delle madri da cui si strappa una vita innocente. Dio ci conceda di umanizzarci davvero, di difendere con fermezza la vita e far sì che le leggi che uccidono la vita innocente siano cancellate per sempre”. Le vorrei chiedere se questa posizione rispetta anche la sofferenza delle donne in questa situazione e se corrisponde al suo messaggio della misericordia.
    Francesco: Il messaggio della misericordia è per tutti, anche per la persona umana che è in gestazione. È per tutti. Dopo aver fatto questo fallimento, c’è misericordia pure, ma una misericordia difficile, perché il problema non è nel dare il perdono, il problema è nell’accompagnare una donna che ha preso coscienza di avere abortito. Sono drammi terribili. Una volta ho sentito un medico che parlava di una teoria secondo cui – non mi ricordo bene… – una cellula del feto appena concepito va al midollo della mamma e lì c’è una memoria anche fisica. Questa è una teoria, ma per dire: una donna quando pensa a quello che ha fatto… Io ti dico la verità: bisogna essere nel confessionale, e tu lì devi dare consolazione, non punire niente. Per questo io ho aperto la facoltà di assolvere [dal peccato di] aborto per misericordia, perché tante volte – ma sempre – devono incontrarsi con il figlio. E io consiglio, tante volte, quando piangono e hanno quest’angoscia: “Tuo figlio è in cielo, parla con lui, cantagli la ninna nanna che non hai cantato, che non hai potuto cantargli”. E lì si trova una via di riconciliazione della mamma con il figlio. Con Dio già c’è: è il perdono di Dio. Dio perdona sempre. Ma la misericordia è anche che lei [la donna] elabori questo. Il dramma dell’aborto. Per capirlo bene, bisogna essere in un confessionale. È terribile.

    29 Gennaio, 2019 - 15:15
  2. Luigi Accattoli

    Venezuela. Domanda: Lei ha detto a Panama di essere molto vicino ai venezuelani e ha chiesto una soluzione giusta e pacifica, nel rispetto dei diritti umani di tutti. I venezuelani vogliono capire: che cosa significa? La soluzione passa attraverso il riconoscimento di Juan Guaidó che è stato sostenuto da molti Paesi? Altri chiedono elezioni libere in tempi brevi. La gente vuole sentire il suo appoggio, il suo aiuto e il suo consiglio.
    Francesco: Io, in questo momento appoggio tutto il popolo venezuelano, perché è un popolo che sta soffrendo, quelli che stanno da una parte e quelli che stanno dall’altra, perché è tutto il popolo che soffre. Se io entrassi a dire: “date ascolto a questi paesi, date ascolto a questi altri che dicono questo…”, mi metterei in un ruolo che non conosco, sarebbe un’imprudenza pastorale da parte mia e farei danno. Le parole [quelle pronunciate oggi] le ho pensate e ripensate. E credo che con quelle ho espresso la mia vicinanza, ciò che sento. Io soffro per quello che sta accadendo in Venezuela in questo momento e per questo ho chiesto che si mettano d’accordo…, una soluzione giusta e pacifica. Quello che mi spaventa è lo spargimento di sangue. E chiedo anche larghezza nell’aiuto da parte di quelli che possono aiutare a risolvere il problema. Il problema della violenza mi terrorizza… Dopo tutti gli sforzi fatti in Colombia, pensate a quello che è successo nella Scuola dei Cadetti l’altro giorno, una cosa terrificante. Il sangue non è una soluzione. Per questo devo essere… non mi piace la parola “equilibrato”, devo essere pastore, di tutti. E se c’è bisogno di aiuto, di comune accordo, lo chiedano. Questa è la strada.

    29 Gennaio, 2019 - 15:16
  3. Luigi Accattoli

    Abusi. Domanda: Durante il Suo pranzo con un gruppo di giovani pellegrini, una giovane ragazza americana ci ha raccontato che Le aveva chiesto del dolore e sdegno di tanti cattolici, particolarmente negli Stati Uniti, per la crisi degli abusi. Santità, quali sono le Sue aspettative o speranze per l’incontro a febbraio, affinché la Chiesa possa ricominciare a ricostruire la fiducia tra i fedeli e i loro vescovi?
    Francesco: L’idea di questo è nata nel C9 [il Consiglio dei Cardinali], perché lì noi vedevamo che alcuni vescovi non capivano bene o non sapevano cosa fare, o facevano una cosa buona o un’altra sbagliata. E abbiamo sentito la responsabilità di dare una “catechesi” su questo problema alle conferenze episcopali. Per questo si chiamano i presidenti [all’incontro di febbraio prossimo]. Una catechesi affinché, primo, si prenda coscienza del dramma: cosa significa un bambino abusato, una bambina abusata. Io ricevo con regolarità persone abusate. Ricordo uno: quarant’anni senza poter pregare. È terribile, la sofferenza, è terribile. Quindi, primo: che prendano coscienza di questo. Secondo: che sappiano cosa si deve fare, la procedura. Perché a volte il vescovo non sa cosa fare, perché è una cosa che è cresciuta molto forte, e [la conoscenza del da farsi] non è arrivata dappertutto, diciamo così. E poi, che si facciano programmi, generali, ma che arrivino a tutte le conferenze episcopali: cosa deve fare il vescovo; cosa deve fare l’arcivescovo che è il metropolita; cosa deve fare il presidente della conferenza episcopale. Ma che sia chiaro, in maniera tale che ci siano – diciamolo in termini un po’ giuridici – dei protocolli che siano chiari. Questa è la cosa principale. Ma prima di ciò che si deve fare, viene quello che ho detto prima: prendere coscienza. Poi [nell’incontro di febbraio] si farà preghiera, ci sarà qualche testimonianza per aiutare a prendere coscienza, e poi qualche liturgia penitenziale per chiedere perdono per tutta la Chiesa. Stanno lavorando bene alla preparazione di questo. Mi permetto di dire che ho percepito un’aspettativa un po’ gonfiata: bisogna sgonfiare le aspettative, [riportandole] a questi punti che io dico. Perché il problema degli abusi continuerà, è un problema umano, ma umano dappertutto! Io ho letto una statistica l’altro giorno, una di quelle statistiche che dicono: il 50% è denunciato, di questo 50, il 20% è ascoltato – e diminuisce –, e finiva così: il 5% è condannato. È terribile, terribile. È un dramma umano di cui dobbiamo prendere coscienza. E noi, risolvendo il problema nella Chiesa, prendendo coscienza, aiuteremo a risolverlo anche nella società, nelle famiglie, dove la vergogna fa coprire tutto. Ma prima dobbiamo prendere coscienza, avere bene i protocolli, e andare avanti.

    29 Gennaio, 2019 - 15:17
  4. Luigi Accattoli

    Migranti. Lei, durante questa GMG, ha detto che è assurdo e irresponsabile considerare i migranti i portatori del male sociale. In Italia, le nuove politiche sui migranti hanno portato alla chiusura del CARA di Castelnuovo di Porto, che Lei conosce bene. Era un’esperienza dove si vedevano semi di integrazione, i bambini andavano a scuola… Le vorrei chiedere cosa prova rispetto a questa decisione di chiudere il Centro dove Lei è stato a celebrare il Giovedì Santo del 2016.
    Francesco: Sì, io ho sentito voci di quello che succedeva in Italia, ma ero immerso in questo [viaggio], quindi precisamente non conosco bene la cosa, ma immagino. È vero che il problema dei migranti è un problema molto complesso. È un problema che richiede memoria, ossia domandarsi se la mia patria è stata fatta dai migranti. Noi argentini: tutti migranti. Gli Stati Uniti: tutti migranti. Poi, le parole che io uso: accogliere, il cuore aperto per accogliere; accompagnare; far crescere e integrare. E dico anche: il governante deve usare la prudenza, perché la prudenza è la virtù del governante. Questo l’ho detto qui, nell’ultimo volo, queste parole. Sì, è una equazione difficile. A me viene in mente l’esempio svedese che, negli anni Settanta, con le dittature – l’Operazione Condor in America Latina -, aveva ricevuto tanti migranti, tanti, tanti, ma tutti integrati. Vedo anche cosa fa Sant’Egidio, per esempio: integra subito. Ma gli svedesi l’anno scorso hanno detto: “Fermatevi un po’, perché non possiamo finire il percorso”. E questa è la prudenza del governante. Ed è un problema di carità, di amore, di solidarietà, e io ribadisco che le nazioni più generose in questo, nel ricevere – per gli altri aspetti non sono tanto riusciti a farlo – sono state l’Italia e la Grecia. Anche un po’ la Turchia, un po’. Ma la Grecia è stata generosissima. E l’Italia, tanto. Poi c’è un’altra cosa di cui è importante tenere conto: un modo di risolvere il problema delle migrazioni è aiutare i Paesi da dove vengono. I migranti vengono per fame o per guerra. Investire dove c’è la fame, l’Europa è capace di farlo, in modo da aiutare a crescere.

    29 Gennaio, 2019 - 15:17
  5. Leonardo Lugaresi

    Non entro nel merito di tutte le altre risposte, ma sul Venezuela … quanto avrebbe fatto meglio a stare zitto, piuttosto che rispondere in quel modo!

    29 Gennaio, 2019 - 15:29
  6. Beppe Zezza

    Aborto: come in tutte le cose che riguardano la salute, fisica e spirituale, prevenire è meglio che curare.

    29 Gennaio, 2019 - 19:22
  7. giuseppe di melchiorre

    Salute a tutti e in modo particolare al padrone di casa.
    So che quanto è visibile nel link che segue non ha niente a che fare con l’aborto fisiologico:
    https://youtu.be/MlG8-cGCBjQ
    Però l’Annunciazione come rappresentata in questo video per me è un aborto della sacralità della carissima Vergine Maria, che in quella situazione, per la società in cui viveva, passò dei momenti tremendi. Rappresentarla così è frutto di tanta ignoranza e superficialità religiose. Si può dire che è un’imitazione campestre di “Jesus Christ Superstar”. Quel bellissimo musical, però, è l’Ultima Cena di Leonardo confrontata con una “magnata ballante” che è quella rappresentazione panamense. Nel vederla mi è venuto da piangere al pensiero di come ho descritta io la quasi realtà della vera Annunciazione. Ma, secondo voi, la nostra carissima Madre Celeste non merita di meglio?
    In questa situazione come si può dire alla Vergine:: “Gioisci, Maria, colmata di grazia, prediletta da Dio, bellissima”?
    Mancava che quell’angelo in giacca e cappello la minacciasse con un bastone!!!
    Domani è la festa di S. Giovanni Bosco. Spero che la sua protezione educativa si estenda alla religione. Non per nulla è un Santo!!!
    Salute a tutti! Anche a chi non la pensa come me.

    30 Gennaio, 2019 - 16:18
  8. giuseppe di melchiorre

    Cum taces, clamas.
    (Marco Tullio Cicerone)

    30 Gennaio, 2019 - 18:23
  9. Leonardo Lugaresi

    Credo che si faccia solo del male ai giovani, dando loro quella roba.

    E forse, almeno a giudicare dall’espressione che hanno le loro facce, lo sanno anche i tre signori sullo sfondo, che stanno a guardare questo bello spettacolo di cui sono, sia pure indirettamente, corresponsabili.

    30 Gennaio, 2019 - 19:12
  10. giuseppe di melchiorre

    Caro Leonardo, ecco un altro link che conferma quanto scrivi tu:
    https://youtu.be/Cp6I3Nm0W4o
    Qual’è stata la sostanza della giornata della gioventù panamense, oltre alle prediche? Anche questo video mi turba molto. Ma io sono vecchio.
    Ma queste cose fatte a Panama sono cristianamente formative? Io ho i miei dubbi. Belle prediche si sono sentite, ma i fatti documentati con i video che mi sono permesso di linkare nel blog dello stimatissimo Luigi quanto hanno di cristiano?
    Un caro saluto a te e a tutti.
    :

    30 Gennaio, 2019 - 21:00
  11. Fabrizio Scarpino

    Carissimo Giuseppe, il primo video su Maria è a dir poco scandaloso secondo il mio punto di vista.

    Il secondo video farà piacere a coloro che divulgarono, dopo Tor Vergata la bufala della distesa di preservativi lasciata dai giovani cattolici a Roma.

    Ti dirò: il primo video mi preoccupa molto: da quel che ho potuto seguire mi è sembrata una GMG ben riuscita, ma evidentemente non è stato proprio così. Saran contenti i giovani evangelical americani che si mangiano in un sol boccone i loro coetanei cattolici sulla figura di Maria.
    Mi piace pensare che il papa non ne fosse a conoscenza di quella rappresentazione.

    Sul secondo video, al netto delle bufale della GMG del 2000 sul “tappeto di preservativi” mi preoccupo un po’ di meno. Perdonatemi, ma tette e lato B sono all’ordine del giorno e in bella vista in tutte le comunità giovanili -penso agli oratori- nei periodi estivi. Basta farvi un giro. Niente paura però a mio avviso…

    Un abbraccio carissimo Giuseppe.

    30 Gennaio, 2019 - 23:43
  12. Fabrizio Scarpino

    Ho richiamato la fake news del “tappeto di preservativi” a Tor vergata poiché il secondo video ha chiare allusioni sessuali.

    D’altronde il ballo, che io comunque apprezzo e non demonizzo (ci mancherebbe) è sotto, sotto “l’espressione verticale di un desiderio orizzontale”.

    Abbracci. 😉 😉

    30 Gennaio, 2019 - 23:50
  13. giuseppe di melchiorre

    Caro Luigi, non vorrei abusare della tua ospitalità. Ma un amico, molto scandalizzato, con una mail io non sono su FB, dall’Abruzzo mi ha inviato questo link che contiene un video dove un prete balla davanti all’altare in una chiesetta e con delle donne, alla presenza anche di bambini. Io sono scandalizzatissimo.
    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2422174631364352&id=100007155158465
    Quanto è successo a Panama davanti a Papa Francesco può essere la conseguenza di situazioni simili a questo video anche a Panama? 🙁
    Quel prete io lo scomunicherei. Povero il nostro caro fratello Gesù che si è fatto crocifiggere! Quel prete invece preferisce ballare con le donne che si prestano a farlo perfino in chiesa. Vado avanti a frequentare la chiesa perché nella mia parrocchia di Rho ci sono dei sacerdoti bravissimi e fratelli in Cristo.
    Caro Luigi, se togli questo mio intervento, non mi offendo.
    Un caro saluto a te e a tutti.

    31 Gennaio, 2019 - 9:10
  14. Leonardo Lugaresi

    I video indicati da Giuseppe di Melchiorre – a proposito dei quali piace a Fabrizio Scarpino pensare che papa Bergoglio non c’entri nulla (e anche a me piacerebbe) – non possono essere considerati l’estremizzazione di questo?

    https://www.youtube.com/watch?v=QAVQnYA7uz8

    Che ne dici, Luigi?

    31 Gennaio, 2019 - 11:53
  15. giuseppe di melchiorre

    Carissimo Fabrizio, contraccambio con tutto il cuore il tuo abbraccio fraternamente cristiano. Io vado avanti nel mio cammino cristiano perché credo davvero in Cristo e lo visito in chiesa quasi tutti i giorni. Ovviamente non sono perfetto, ma confido nell’aiuto della carissima Mamma Maria. Permettimi di dire una cosa che a qualcuno potrebbe apparire strana: io sono felicemente affetto da “cardioMaria”.
    Fabrizio carissimo, mi ricorderò anche di te nella mia umile preghiera mattutina.
    Laudentur, ab adolescentibus, Jesus Christus et etiam Mater nostra Maria!!!

    31 Gennaio, 2019 - 12:28
  16. giuseppe di melchiorre

    Caro Leonardo, solo adesso ho visto il video linkato da te dove, dopo la messa del card. bergoglio, si balla un tango. E adesso ho capito perché a Panama hanno fatto quello che hanno fatto. Mi è venuto quasi da piangere e mi sono
    messo in ginocchio per continuare a scrivere e cantare tra me e me:
    “Pietà, pietà, pietà, o mio Gesù1…,
    Pietà, pietà, pietà per chi t’offende!
    Tu sei il mio Dio
    perciò non vado via.
    Ma prego ancora te:
    pietà, pietà, pietà per chi ti ama
    pietà, pietà, pietà per chi ha sbagliato!!!
    Il male fatto a te non l’ho voluto,
    pietà, pietà, pietà per questo amore!”
    Per noi Tu sei morto,
    ma c’è chi balla,
    Tu invece la Croce portavi a spalla.
    Forse hai sbagliato Tu,
    o mio Gesù?…”
    Scusa, Luigi, se ho sbagliato. Ma tu hai mai ballato in chiesa?

    31 Gennaio, 2019 - 14:42
  17. Fabrizio Scarpino

    Giuseppe, grazie per le tue parole e del tuo ricordo nelle preghiere che contraccambio.

    Mi unisco a te, sono anch’io devotissimo a Maria cui chiedo di intercedere ogni giorno per me peccatore.

    31 Gennaio, 2019 - 14:44
  18. giuseppe di melchiorre

    Carissimo Fabrizio, se anche tu sei devotissimo di Maria allora siamo doppiamente fratelli. Anch’io La prego per me peccatore. Ho un mio modo particolare di pregare, ma non lo faccio presente, ci mancherebbe!…
    Pax et amor Christi tibi et ominbus, necnon Francisco Pontifici!
    Ave!
    E’ l’imperativo del verbo “aveo, es, avére”, nell’antichità classica significata “Stai Bene!” E’ quello che ti auguro con tutto il cuore e lo auguro a tutti i tuoi cari.

    31 Gennaio, 2019 - 15:20
  19. Fabrizio Scarpino

    Il tango sull’altare è proprio di cattivo gusto.

    Riguardo al ballo (non quello della cantante panamense) sapete molto meglio di me come sia parte integrate (vedi Africa) della Liturgia. E’ la varietà del nostro mondo.

    31 Gennaio, 2019 - 16:12
  20. Fabrizio Scarpino

    Rif. 15.20. Auguri a Te caro Giuseppe e grazie…. anche per l’utilizzo del latino che mi riporta, con uno sguardo bello, ai tempi in cui ero studente del liceo classico.

    31 Gennaio, 2019 - 16:17
  21. Amigoni p. Luigi

    Rif. dalle ore 21.00 del 30 gennaio – Preservare dalla mitizzazione della GMG

    Mi pare sensato che, dopo le serie considerazioni di Accattoli sugli importanti temi sviluppati a (e dopo) Panama, si compensasse – con ameni duetti – proponendo gli episodi meno onorevoli che vedono, pure, sullo sfondo papa e cardinali. La GMG con le sue cadute e i suoi balli, è (ed è stata) anche questo: “una distesa di mediocri luoghi comuni” che preservano dalla sua mitizzazione.

    31 Gennaio, 2019 - 21:15
  22. giuseppe di melchiorre

    P. Amigoni, ho letto prima la mail che mi ha mandato e ho letto solo adesso il suo intervento in casa di Luigi Accattoli. Come si dice? “Tot capita, tot sententiae”. Io comunque ho messo il link sull’Annunciazione danzante si invito di Luigi Accattoli stesso, non per nulla è padrone di casa. Come le ho appena scritto nella seconda mail inviatale poco fa, non avevo capito che nemmeno lei aveva gradito la sceneggiata.
    Laudetur Jesus Christus! Almeno spero.

    31 Gennaio, 2019 - 22:16

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