Francesco insiste: “La vita cristiana è una lotta”

“Questa è la realtà che ognuno di noi sente quando si avvicina Gesù e cioè che gli spiriti impuri cercano di impedirlo, ci fanno la guerra. La vita cristiana è una lotta”: così ha parlato Francesco nell’omelia di stamane al Santa Marta. Riporto nei commenti alcuni brani della cronaca che ne ha fatto l’Osservatore romano e qui dico che li riporto come invito dei visitatori a meditare – e a piangere – su quanto è successo ieri e in questi mesi nei luoghi del terremoto, ma anche come provocazione a intendere la forza biblica della predicazione di Papa Bergoglio che alcuni stranamente leggono come buonista e superficiale.

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Satana ti fa la guerra dentro. Francesco 1. Così stamane ha parlato il papa commentando il Vangelo del giorno, che era Marco 3, 7-12: Questa — ha detto il Papa — «è la verità; questa è la realtà che ognuno di noi sente quando si avvicina Gesù» e cioè che «gli spiriti impuri cercano di impedirlo, ci fanno la guerra». Qualcuno potrebbe obbiettare: «Ma, padre, io sono molto cattolico; io vado sempre a messa… Ma mai, mai ho queste tentazioni. Grazie a Dio!». E invece no. La risposta è: «No! Prega, perché sei su una strada sbagliata!» poiché «una vita cristiana senza tentazioni non è cristiana: è ideologica, è gnostica, ma non è cristiana». Succede infatti che «quando il Padre attira la gente a Gesù, c’è un altro che attira in modo contrario e ti fa la guerra dentro!».

    19 Gennaio, 2017 - 20:29
  2. Luigi Accattoli

    L’impero del male. Francesco 2: Non a caso san Paolo «parla della vita cristiana come di una lotta: una lotta di tutti i giorni. Per vincere, per distruggere l’impero di satana, l’impero del male». Ed proprio per questo, ha aggiunto il Papa, che «è venuto Gesù, per distruggere satana! Per distruggere il suo influsso sui nostri cuori». Con questa notazione finale nel brano evangelico si sottolinea l’essenziale: «sembra che, in questa scena», spariscano «sia Gesù, sia la folla e soltanto restino il Padre e gli spiriti impuri, cioè lo spirito del male. Il Padre che attira la gente a Gesù e lo spirito del male che cerca di distruggere, sempre!».

    19 Gennaio, 2017 - 20:30
  3. Luigi Accattoli

    Sento questa lotta nel mio cuore? Francesco 3: Capiamo così — ha concluso il Pontefice — che «la vita cristiana è una lotta» nella quale «o tu ti lasci attirare da Gesù, per mezzo del Padre, o puoi dire “Io rimango tranquillo, in pace”… Ma nelle mani di questa gente, di questi spiriti impuri». Però «se tu vuoi andare avanti devi lottare! Sentire il cuore che lotta, perché Gesù vinca». Perciò, è la conclusione, ogni cristiano deve fare questo esame di coscienza e chiedersi: «Io sento questa lotta nel mio cuore?». Questo conflitto «fra la comodità o il servizio agli altri, fra divertirmi un po’ o fare preghiera e adorare il Padre, fra una cosa e l’altra?». E ancora: «Io credo che la mia vita commuova il cuore di Gesù? Se io non credo questo, — ha ammonito il Papa — devo pregare tanto per crederlo, perché mi sia data questa grazia».

    19 Gennaio, 2017 - 20:31
  4. Clodine-Claudia Leo

    È vero, ho sempre sostenuto il principio secondo il quale nulla vi è di piu difficile che seguire Cristo e quando sento dire, da alcuni, che nulla vi è di più facile che seguire il Vangelo, le sue istanze, le sue contraddizioni …. sono portata a credere che costoro forse sono lontani dall’aver capito in quale campo di battaglia ci si trovi tanto che , se non fosse per la Grazia il demonio giocherebbe facile…soccomberemmo seduta stante.
    Quanto più ci si addentra, tanto più si lotta contro noi stessi e la nostra infinita inettitudine.

    20 Gennaio, 2017 - 1:14
  5. maria cristina venturi

    Veramente nessuno accusa( almeno non io) questo papa di essere buonista oltre tutto non mi pare che sia “buono” e mite neppure di carattere. Direi che la sua visione si avvicina di piu’al manicheismo:non c’e’omelia in cui non tratteggi qulche figura di cattivo da combattere:ha trattato i cattolici di tutti gli epiteti negativii che poteva scovare:rigidi,farisei,da salotto,da pasticceria,le suore acide zitelle,chi fa proseliti uno sciocco, i preti mondani e ambiziosi,lla curia affetta da tutti i vizi capitali. Un anticlericale e un nemico della Chiesa potrebbe avere nelle sue omelie un florilegio di tutte le critiche che si possono fare ai cattolici. Di questo si sono accorti anche i giornali atei, v ome Newsweek che ha messo in copertina la f oto di Bergoglio con la domanda Ma il papa e’cattolico?Questo non denota certo buonismo e neppure buon carattere. Quello che sorprende pero’e’che queste critiche sono a senso unico. Ultimamente ha proclamato che Lutero aveva buone intenzioni voleva rinnovare la Chiesa non dividerla. Queste parole suonano un po’come definizione di se’stesso e del proprio programma: anche luiha buone intenzioni e vuole rinnovare la Chiesa non dividerla. Purtroppo al dila’delle buone intenzioni il Lutero storico ha scatenato uno scisma tremendo,seguito da anni di lacerazione dell’Europa e della cristianita’,da tanti mali supprattutto per i piu’piccoli,contadini,poverelli ….l.nuovo Lutero,papa Francesco forse non si rende conto di correre il rischiodi fare altrettanto. IL Lutero storico parlava sempre del diavolo e della lotta contro di esso. Certo egli identificava il diavolo col papato ,fonte di ogni male, con Roma la grande meretrice, con la corruzione del clero con la ricchezza dela curia. Anche il novello Lutero papa Francesco pare identifichi col diavolo la corruzione della curia romana, l’ambizione la mondanita’ del clero e la ricchezza.Le intenzioni del Lutero storico erano buone,dice papa Francesco. Anche le sue sono buone. Speriamo pero’che non vada a finire nello stesso modo. Di buone intenzioni e’lastricata la vie dell’Inferno dice il proverbio e il diavolo e’soprattutto felice della divisione come dice il suo nome stesso:dia-ballo separare.Dopo la chiesa luterna sono venute miriadi altre chiese protestati:la frammentazione piu, totale Speriamo che cosi’non avvenga anche a Chiesa cattolica.Altrimenti fra cinquecento anni uno storico dira’di papa Francesco le sue intenzioni erano buone voleva rinnovar non dividere…ma..

    20 Gennaio, 2017 - 8:40
  6. maria cristina venturi

    come dice un commento di Fabrizio Giudici all’articolo del Foglio:

    Non è molto cattolico impostare tutto sulle intenzioni . In realtà è l’opposto: conta la perseveranza finale. Quindi conta se uno inizia male e finisce bene, mentre non conta se uno inizia bene e finisce male (per non dire che “Lutero ha iniziato bene” è già una falsità storica). Più esplicitamente: Salomone iniziò bene, e finì molto male. Origene avrebbe potuto essere un Padre della Chiesa, per come aveva iniziato. E invece è finito eretico. Così Ario e Nestorio: erano cattolici e pastori di anime, ma finirono eretici. Per non parlare poi di Satana, che come angelo non aveva iniziato malaccio, ma… È che ormai nei discorsi di Francesco manca anche il comune buon senso. Ringraziare Lutero per quello che la sua Riforma ha generato nella Chiesa Cattolica è come ringraziare Hitler per aver acceso la riflessione sull’antisemitismo, o ringraziare Auschwitz perché ci ha “regalato” due grandi santi come Stein e Kolbe.

    20 Gennaio, 2017 - 11:12
  7. Andrea Salvi

    Vedo in te una sorta di sordità/cecità pericolosa
    Mi spiego meglio. Anziché riflettere sui commenti alla Parola di Dio da parte del papa che rimane comunque il nostro pastore, interrogando te stessa su cosa dicono alla tua vita, tu le utilizzi per attaccarlo. Interroga prima te stessa! Chi crede di stare in piedi cerchi di non cadere! Non credo che faccia bene mettere un simile filtro di lettura nell’ascoltare perfino il commento al Vangelo. E’ una tentazione che può colpire tutti noi, anche se in circostanze differenti da questa. E’ il seme che non finisce su terreno buono. Sono occasioni perdute. Concludo riconoscendo che chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma basta per favore con questo disco rotto!

    20 Gennaio, 2017 - 13:58
  8. roberto 55

    Vorrai perdonarmi, amico Andrea, della cruda franchezza con cui mi permetto di rivolgermi a te, ma io credo che tu, nel cercare un impossibile confronto con quella signora, stia semplicemente sprecando il tuo tempo: questo mi spiace, anche per l’ottima qualità dei tuoi interventi, che, dal mio “ultimo banco”, seguo sempre con interesse e simpatia; sto, ovviamente, solo dicendo la mia, con sincerità, e, se vuoi, con amicizia, e sono certo che tu non fraintenderai il senso della mia considerazione.
    Venendo al merito del “post” di Luigi, io credo che anche nelle splendide parole pronunciate giovedì scorso da Papa Francesco a Santa Marta si misuri la levatura del suo messaggio pastorale: forse, poi, mi sbaglierò (nulla di più facile) ma io vedo un collegamento tra la lotta quotidiana Bene – Male cui è chiamato il cristiano e quella “Chiesa in uscita” invocata dal nostro Papa, ed in cui ognuno di noi, nonché trastullarsi “in pasticceria”, deve assumersi la responsabilità, appunto, di scendere nell’agone della vita, lottare, “metterci la faccia”, rimboccarsi le maniche, e – perché no ? – pure sporcarsi le mani, per la causa della vittoria del Risorto.
    Certo, la parola evangelica di Marco, richiamata dal Papa, ci interroga, e non smette di interrogarci: com’è bella e densa di amore l’inquietudine che il Signore ci dona !

    Buona notte a tutti !

    Roberto Caligaris

    21 Gennaio, 2017 - 1:12

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