Francesco invierà i Missionari della Misericordia

“Nella Quaresima di questo Anno Santo ho l’intenzione di inviare i Missionari della Misericordia. Saranno un segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede. Saranno sacerdoti a cui darò l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica, perché sia resa evidente l’ampiezza del loro mandato. Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono”: sono le parole più nuove che ho letto nella bolla con cui Francesco oggi pomeriggio ha indetto il Giubileo della Misericordia. Non ne avevo presentimento e sono interessato a intenderle. Nei primi commenti altri passi della bolla sugli inattesi missionari.

40 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Artefici presso tutti. Saranno dei missionari della misericordia perché si faranno artefici presso tutti di un incontro carico di umanità, sorgente di liberazione, ricco di responsabilità per superare gli ostacoli e riprendere la vita nuova del Battesimo. Si lasceranno condurre nella loro missione dalle parole dell’Apostolo: «Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti» (Rm 11,32). Tutti infatti, nessuno escluso, sono chiamati a cogliere l’appello alla misericordia. I missionari vivano questa chiamata sapendo di poter fissare lo sguardo su Gesù, «sommo sacerdote misericordioso e degno di fede» (Eb 2,17).

    11 Aprile, 2015 - 20:56
  2. Luigi Accattoli

    A tanti figli lontani. Chiedo ai confratelli Vescovi di invitare e di accogliere questi Missionari, perché siano anzitutto predicatori convincenti della misericordia. Si organizzino nelle Diocesi delle “missioni al popolo”, in modo che questi Missionari siano annunciatori della gioia del perdono. Si chieda loro di celebrare il sacramento della Riconciliazione per il popolo, perché il tempo di grazia donato nell’Anno Giubilare permetta a tanti figli lontani di ritrovare il cammino verso la casa paterna. I Pastori, specialmente durante il tempo forte della Quaresima, siano solleciti nel richiamare i fedeli ad accostarsi «al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia» (Eb 4,16).

    11 Aprile, 2015 - 20:56
  3. picchio

    Bello! E questo non può che fare contenti anche i più irriducibili tradizionalisti 🙂 🙂

    11 Aprile, 2015 - 22:03
  4. Marilisa

    Questa bolla è stata commentata stupendamente dalla giornalista vaticanista Vania De Luca.

    12 Aprile, 2015 - 3:03
  5. Sara1

    Ci sono diversi rimandi a Misericordia di Kasper (ad esempio il richiamo alle opporre materiali e spirituali anche la frase sulla misericordia che non è una teoria lontana)
    In compenso sono andata a vedermi la dives in misericordia.

    12 Aprile, 2015 - 8:38
  6. Sara1

    Anche il richiamo alla misericordia nell’islam e nell’ebraismo e’ nel testo kasperiano.
    Pure Osea.
    La precisazione sull’ebraismo mi è piaciuta perché quando parla dei dottori della legge Francesco sembra un po’ ignorare la ricchezza del vecchio testamento.

    12 Aprile, 2015 - 8:51
  7. discepolo

    Cara Picchio certo che l‘invio dei Missionari della misericordia e‘una bellissima cosa. Vorrei solo fare presente che esistevano gia‘,che sono sempre stati presenti in ogni realta sociale. Parlo dei sacerdoti:quei sacerdoti che un tempo capitava anche di incontrare per strada seguiti dal chierichetto che portavano a domicilio di qualche moribondo i santi sacramenti. Solo la scorsa settimana era la Settimana Santa a Milano tutte le chiese erano aperte tutto il giorno per le confessioni. Sono entrata per confessarmi in una chiesetta di cui conosco il vecchio parroco. Pensavo di trovare la fila al confessionale. Ho trovato il buon parroco solo che come suo costume recitava il rosario camminando lungo le navate della Chiesa. Gli h detto che volevo confessarmi. Il viso del nuon prete si e‘illuminato. E‘dalle nove del mattino che sono qui e lei e‘la prima persona che viene a confessarsi. Questo per dire cwra Picchio che non so in quale Chiesa siete cresciuti voi,io sono cresciuta e ho vissuto in una Chiesa dove i Missionari della misericordia e la stessa miseriricordia ci sono sempre stata anche al di la‘degli anni santi straordinari. Il problema non e‘quindi la mancanza di misericordia ma la mancanza di fede:a Milano centro tanta gente non CREDE semplicemente piu‘ e quindi non va neppure a confessarsi. La Chiesa missionaria di papa Francesco dovra‘dunque fare i conti con la mancanza di fede dell‘uomo moderno. Se non hai fede in Dio e nella sua misericordia poco potranno fare i missionari della misericordia.

    12 Aprile, 2015 - 9:59
  8. picchio

    a proposito di islam, cristianesimo e perdono.
    Da noi quando qualcuno muore e si va a visitare tradizionalmente si dice che si va “a prendere il perdono”. Praticamente dai e chiedi perdono perchè non ci siano conti in sospeso con il defunto e la sua anima possa salire in cielo ricordando il ” rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”, una cosa molto simile è avvenuta nell’unico funerale mussulmano a cui ho partecipato, quello di mio suocero: l’iman appena prima dell’inumazione, che avviene avvolti nel solo sudario, ha chiesto ai presenti di domandare perdono e perdonare il defunto perchè questo potesse essere accolto in cielo.

    12 Aprile, 2015 - 10:07
  9. discepolo

    E che in Europa e anche in Italia ci sia un problema di mancanza di fede,di ateismo pratico,di materialismo ,di una mentalita‘che esclude del tutto il sacro dalla vitalo dimostra il fatto del calo pauroso dellevocazioni Padre Pietro Gheddo lamentava. gia‘da anni il calo delle vocazioni missionarie,la chiusura per mancanza di persone di tante iniziative missionarie. Quello che va di moda adesso solo le ong il volontariato laico e sociale. In Senegal dove sono stata qualche anno fa,le suore del Sacro Cuore venute all‘ inizio degli anni sessanta dalla Francia sono ormai una sparuta comunita‘.Il papapa Benedetto XVI aveva indetto un Anno della fede ma non ha avuto alcun seguito. La parola fede non e‘di moda neppure fra i credenti. La parola misericordia e‘ molto piu‘ accattivante e puo‘ attirare di piu‘,me ne rendo conto. Eppure fede speranza e carita‘sono una triade che devono andare insieme. Misericordia senza fede e‘semplice filantropismo. Dell‘Anti-Cristo si dice che sara‘ estremamente misericordioso ed avra‘un successo planetario.

    12 Aprile, 2015 - 10:13
  10. Sara1

    Il punto preciso è questo:

    23. La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio. Israele per primo ha ricevuto questa rivelazione, che permane nella storia come inizio di una ricchezza incommensurabile da offrire all’intera umanità. Come abbiamo visto, le pagine dell’Antico Testamento sono intrise di misericordia, perché narrano le opere che il Signore ha compiuto a favore del suo popolo nei momenti più difficili della sua storia. L’Islam, da parte sua, tra i nomi attribuiti al Creatore pone quello di Misericordioso e Clemente. Questa invocazione è spesso sulle labbra dei fedeli musulmani, che si sentono accompagnati e sostenuti dalla misericordia nella loro quotidiana debolezza. Anch’essi credono che nessuno può limitare la misericordia divina perché le sue porte sono sempre aperte.

    Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione.

    12 Aprile, 2015 - 10:13
  11. picchio

    molto, molto bello grazie Sara.

    12 Aprile, 2015 - 10:24
  12. picchio

    E’ ovvio Discepolo che c’è una mancanza di fede, il secolarismo sta proprio ad indicare una società in cui non c’è più posto per Dio. Siamo passati da una società in cui la pratica religiosa era culturale ad una società in cui la pratica religiosa è un’elezione. Non si tornerà più ad un tipo di società in cui le vocazioni religiose erano numerosissime, proprio per i cambiamenti sociali. Ma i cristiani ci saranno sempre sale della terra e luce del mondo, se questo giubileo porterà qualche conversione del cuore ( come succederà senz’altro) bene. Anche l’anno della fede di B16 che tutti dici non aver avuto seguito avrà portato sicuramente dei frutti anche se noi non li conosciamo.

    12 Aprile, 2015 - 10:41
  13. Alexandros

    A quanto ne so, ma chi ha studiato teologia mi corregga se sto sbagliando, attualmente non possono ricevere l’assoluzione le persone nelle seguenti situazioni:
    – coppie uomo-donna conviventi non sposati in chiesa;
    – coppie dello stesso sesso conviventi;
    – separati conviventi con altra persona;
    – divorziati conviventi con altra persona;
    – divorziati risposati.
    Alla domanda che feci una volta a un prete, se un confessore avesse potere di assolvere comunque, la risposta fu “si assume lui la responsabilità di quel che fa davanti a Dio”. Perché alla fine non resta loro altro che l’idea del terrore di Dio.
    Fatti due conti o cambiano le leggi che si sono dati o la misericordia sarà destinata ai soliti perfetti.

    12 Aprile, 2015 - 11:10
  14. Luigi Franti

    Basta il catechismo (e il buon senso) a correggerla: non può ricevere l’assoluzione chi non si pente dei peccati che confessa. (Per la contraddizion che nol consente, direbbe il poeta).

    Se poi la neomisericordia di cui si parla adesso vuol dire che di peccati non ce ne sono più, a parte la fantomatica “corruzione” …

    12 Aprile, 2015 - 11:24
  15. Marilisa

    “Fantomatica” corruzione ?!…
    La corruzione è realissima, non fantomatica.

    12 Aprile, 2015 - 12:17
  16. Sara1

    “La corruzione impedisce di guardare al futuro con speranza, perché con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più poveri. E’ un male che si annida nei gesti quotidiani per estendersi poi negli scandali pubblici. ”

    I giornali ovviamente derubricano la corruzione alla mafia o al politico intrallazzatore, ma l’invito a convertirsi è rivolto a tutti.

    “Fatti due conti o cambiano le leggi che si sono dati o la misericordia sarà destinata ai soliti perfetti.”

    Si parlava di invito alla conversione non di un maxicondono, che poi questo invito sarà accolto da pochi purtroppo è probabile (soldi o sesso che sia)

    12 Aprile, 2015 - 14:15
  17. Sara1

    ” La parola fede non e‘di moda neppure fra i credenti. La parola misericordia e‘ molto piu‘ accattivante e puo‘ attirare di piu‘,me ne rendo conto.”

    Che senso ha contrapporre fede e misericordia Discepolo? anche lei usa il termine misericordia con una connotazione secolare quando dice queste cose.

    Si parla di misericordia di Dio in rapporto alla fragilità umana, è il solito grande tema della grazia.

    12 Aprile, 2015 - 14:33
  18. picchio

    Si parlava di invito alla conversione non di un maxicondono, che poi questo invito sarà accolto da pochi purtroppo è probabile (soldi o sesso che sia)

    da noi un mucchio di famiglie si sono spaccate per soldi, le divisioni delle eredità hanno spesso conseguenze disastrose. Molto spesso persone già ricche, in certi casi già molto ricche, hanno litigato con fratelli e sorelle per una casa in più o quella più bella o nella località più rinomata. Credo anch’io che l’invito alla conversione in questi casi sarà accolto da pochi, ma non si può mai sapere 🙂

    12 Aprile, 2015 - 14:34
  19. roberto 55

    Grande Sara !
    Buona domenica a tutti, ed un caro saluto al mio conterraneo Alexandros !

    Roberto 55

    12 Aprile, 2015 - 14:40
  20. Eugenio Spiletti

    La casistica presentata da alexandros non significa niente se non si comprende in cosa consiste il peccato che quei comportamenti determinano.
    Se non c’è coscienza del peccato non può esserci confessione e pentimento, se non c’è pentimento non può esserci assoluzione. I missionari della misericordia faranno del bene se aiuteranno i cristiani a fare buoni esami di coscienza e a desiderare la conversione.

    12 Aprile, 2015 - 19:47
  21. Eugenio Spiletti

    La misericordia del Signore si ferma di fronte alla nostra libertà.
    Se non c’è conversione rimane il peccato, l’impenitenza e (per chi ci crede ancora) la dannazione.

    12 Aprile, 2015 - 20:33
  22. Marilisa

    Se non c’ è coscienza del peccato, il peccato non c’ è e basta. Non ci vuol molto a capirlo.
    E quando lei pecca, Spiletti, c’ è un vero pentimento da parte sua? C’ è una vera conversione? E come la dimostra? Ripetendo a pappardella certe formulette di rito o battendosi il petto centocinquanta volte?
    Dica, lei che sa tutto: qual è il modo giusto per convertirsi veramente?
    Scommetto che neppure lei lo sa veramente.
    Sa lei quante persone si confessano per modo di dire, senza provare alcun pentimento? Un atto di dolore detto in fretta, un Pater Ave Gloria, e via con la convinzione di avere adempiuto a un dovere.
    Di apparenza si tratta, solo di apparenza.
    Il precetto è stato assolto e madama la marchesa è soddisfatta.
    Vogliamo dire le cose come stanno una volta per tutte? O è un misfatto aprire gli occhi davanti alla verità?

    13 Aprile, 2015 - 2:08
  23. Eugenio Spiletti

    il Vangelo di oggi ci richiama la figura di Nicodemo e la sua ricerca della verità tra dubbi e incomprensioni. La verità si accoglie senza discussioni, anche se non si capisce e anche se non piace.
    Il peccato è e resta male anche se la nostra coscienza si rifiuta di considerarlo tale.
    Convertirsi significa rinnegare se stessi e le proprie suggestioni e mettere al primo posto Dio.
    L’idea qui proposta da Marilisa di peccato e di confessione non è cattolica.
    E’ una visione eretica. Mi auguro naturalmente che si sia solo espressa male, ma dato che non è la prima volta, trovo che la sua ostinazione sia decisamente preoccupante. Vogliamo deciderci a riprendere in mano una buona volta almeno il catechismo delle elementari?

    13 Aprile, 2015 - 9:06
  24. Eugenio Spiletti

    (evito di replicare alle sue pesanti offese personali, ma non posso proprio lasciare senza risposta certe insulsaggini spacciate per cattolicesimo).

    13 Aprile, 2015 - 9:37
  25. Alexandros

    Un caro saluto all’amico Roberto, con la speranza un giorno di poterlo incontrare personalmente.
    Mi spiace, non pensavo a un maxi-condono: mi pare una banalizzazione della mia provocazione. I maxi-condoni li facevano secoli fa, dopo essersi inventati le pene temporali.
    Per il resto fra catechismo e Vangelo scelgo il secondo.
    Non mi pare che alla samaritana Gesù abbia detto “non sei sposata, ritorna dopo averlo fatto”. Eppure di mariti ne aveva avuti e l’attuale compagno non era un marito.
    E a Giuda Gesù non ha negato il proprio corpo e sangue, benché sapesse cosa stava per fare.
    Ma anche se vogliano restare sul piano strettamente legalistico, potrei essere sinceramente pentito di un torto qualsiasi, voler chiedere perdono ed essere disposto a ripararlo, ma solo per il fatto di essere in una delle citate condizioni irregolari mi sarebbe preclusa l’assoluzione. Hanno trasformato il lieto messaggio in un triste ordinamento giuridico, in una religione come quella dei giudei: tutto ruota intorno ai concetti di colpa, giudizio, condanna, assoluzione. Potrebbero almeno introdurre l’assoluzione parziale.

    13 Aprile, 2015 - 10:48
  26. Sara1

    E’ nel Vangelo che c’è scritto non osi separare ecc. ecc. così come nelle lettere Paoline si trovano tante delle indicazioni riguardo all’affettività umana (non diciamo sessualità che altrimenti torniamo sempre a pensare in termini legalistici).

    Le regole che “si sono dati” vengono da lì, quando ne capisci il cuore fai un salto in avanti però è molto difficile spiegarlo se non ci sei arrivato.

    13 Aprile, 2015 - 10:52
  27. Marilisa

    Vada a leggersi bene (ma proprio bene) il catechismo sul peccato,
    signor prete mancato, e poi forse potrà parlare. Ma cerchi di capire quello che legge.

    13 Aprile, 2015 - 11:00
  28. Eugenio Spiletti

    Alexandros,
    la samaritana dicendo “non ho marito” ha riconosciuto il proprio peccato e si è mostrata disposta a ricominciare da capo (e quindi a convertirsi).
    Gesù non le ha detto di continuare a vivere con il “settimo” marito, ma le ha fatto capire che stava sbagliando (vai a chiamare tuo marito) e che aveva la possibilità di convertirsi.
    Non si può stravolgere il Vangelo a proprio uso e consumo e non si può pretendere di “manipolare” la volontà del Signore.
    le regole che la Chiesa ha posto sono uno strumento per la nostra conversione.
    Il rischio del legalismo c’è, ma bilancia l’altro rischio, quello dal quale ci metteva spesso in guardia Benedetto XVI e oggi quasi dimenticato: il relativismo. Le regole della morale cattolica sono guida per evitare di costruirci una religione e una morale su misura.
    Le coppie irregolari hanno compiuto delle scelte contrarie alla morale cattolica. Non si può pretendere che, dietro il paravento della misericordia divina, si possano giustificare scelte sbagliate.
    A queste coppie non è preclusa in assoluto la salvezza, ma sono chiamate ad un percorso di conversione che non può limitarsi a qualche formalità.
    Affidiamoci alla sapienza della Chiesa Cattolica, senza fretta di semplificare troppo le cose.

    13 Aprile, 2015 - 11:18
  29. Eugenio Spiletti

    Marilisa,
    (a parte il solito cattivo insulto che inquadra perfettamente la tua persona)
    rimane sempre valida l’ammonizione di San Paolo:

    “Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo”.
    Col 2,8

    La tentazione di “aggiustarsi” la morale e la religione in base ai propri gusti e ai propri vizi è sempre dietro l’angolo. Il Signore ha affidato alla Chiesa il compito di chiarire i dubbi e di insegnare la Verità.

    13 Aprile, 2015 - 11:25
  30. Marilisa

    Spiacente di deluderla, signor prete mancato ( dei peggiori però); io non ho alcuna tentazione di aggiustamenti di qualsiasi specie. Né ho vizi di sorta.
    Lei invece ha il “vizio” di spigolare fra i testi sacri per cercare quei passaggi che crede, stoltamente, possano adattarsi al pensiero sbagliato che lei coltiva.
    Le ripeto: vada a leggersi bene il catechismo per informarsi su quello che deve essere definito “peccato” di cui pentirsi e confessarsi. Legga anche san Paolo in proposito.
    Mi consenta di dirle che lei è un ignorante senza pari. E mi consenta di consigliarle di ragionare su quel che le capita sotto gli occhi.
    Questi non sono insulti, sono constatazioni di una realtà che è sotto gli occhi di tutti coloro che hanno un minimo di obiettività. Quello che a lei purtroppo manca. E non è un difetto da poco.

    13 Aprile, 2015 - 12:41
  31. Sara1

    Però Spiletti se evitasse di ridurre i peccati al sesso lasciando perdere tutto il resto potremmo avere una visione migliore della questione no?
    Altrimenti finisce il solito palleggio con Marilisa che la vede all’opposto e non la finiamo più.

    13 Aprile, 2015 - 12:45
  32. Eugenio Spiletti

    Sara,
    chiaramente i peccati non sono solo quelli legati alla morale sessuale.
    Mi limitavo a rispondere alle provocazioni di Alexandros.
    Anche per “tutto il resto”, comunque esiste un metro ed è quello del magistero.
    Marilisa sarà sempre all’opposto, perché confonde le sue personali e discutibili opinioni con il cattolicesimo.

    13 Aprile, 2015 - 13:59
  33. Eugenio Spiletti

    Marilisa,
    piantala di offendere.
    Da quello che scrivi traspare l’immagine chiara di una persona cattiva, invecchiata male e profondamente ignorante (oppure profondamente stupida). L’odio e l’astio che aggiungi ad ogni tuo commento definiscono chiaramente il tuo spessore morale e intellettuale e la bellezza interiore del tuo animo.
    Il problema (grave) è che non conosci il cattolicesimo e sarebbe meglio per tutti che tu la smettessi di divulgare una tua visione personale che non ha niente a che vedere con il Vangelo e con la religione cattolica.

    13 Aprile, 2015 - 14:07
  34. Marilisa

    Questa sua immagine di me è falsa sotto ogni aspetto. Non ne ha azzeccata nemmeno una. E se mi conoscesse personalmente, farebbe un grande fosso in terra per sotterrarcisi per la vergogna.
    Lei fa trasparire nella sua mente distorta quel che a lei piace vedere sotto l’impulso di una personalità profondamente frustrata.
    Ecco sì, lei è un bigotto frustrato.

    13 Aprile, 2015 - 14:29
  35. Marilisa

    Dimenticavo: sarebbe meglio per tutti che lei smettesse di blaterare a vanvera.

    13 Aprile, 2015 - 14:31
  36. Eugenio Spiletti

    E’ il ritratto che ti sei fatta da sola.
    Da parte mia sarei ben lieto di ricredermi.

    13 Aprile, 2015 - 14:34
  37. Marilisa

    È un ritratto che Lei si è fatto per compensare la sua enorme frustrazione.
    Perché l’ infantilismo acuto da cui è affetto, non conosce limiti di età.

    13 Aprile, 2015 - 14:52
  38. Eugenio Spiletti

    L’unica frustrazione è continuare a parlare a chi non capisce.
    Aveva ragione Franti. La chiudo qua.
    Continua pure a schiumare rabbia e insulti finchè vuoi.

    13 Aprile, 2015 - 15:21
  39. Marilisa

    Nessuna rabbia. Solo indignazione ( che è cosa ben diversa).
    Vada a nascondersi e chieda aiuto allo Spirito Santo perché le chiarisca le idee.
    Lei è un caso disperato.

    13 Aprile, 2015 - 16:21
  40. Fides

    E basta, suvvia!

    13 Aprile, 2015 - 17:02

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