Francesco: la povertà evangelica è un dono dello Spirito

In coda alla conversazione del Papa con i ragazzi romeni – che commento da una settimana: vedi post del 21 febbraio – c’è uno scambio di battute tra l’accompagnatrice dei ragazzi e Francesco che aiuta a intendere l’intero colloquio: Simona Carobene interroga il Papa sulla sua vocazione alla povertà radicale e il Papa l’invita ad affidarsi allo Spirito. In tutte le risposte di Francesco alle sette domande c’era, qualche volta esplicito, questo invito che ora viene formulato a tutto tondo e illumina le sette risposte del Pastore a quel gruppo di pecore tribolare. Nei commenti la domanda, la risposta, un mio bacio di gratitudine a Simona e a Francesco.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Nel carisma di don Giussani. Simona Carobene (responsabile dell’iniziativa): A me ha colpito tantissimo il messaggio in occasione della giornata dei poveri. Mi ha fatto sobbalzare perché mi sono chiesta “io come guardo i miei ragazzi?”. Alle volte mi accorgo che sono presa dal fare e dimentico perché Gesù ci ha messi insieme. Occorre che io faccia ancora un cammino di conversione, e questo cammino è continuo e non può mai essere dato per scontato. Per questo continuo a seguire i miei ragazzi, perché sono “i miei santi”. E rimango incollata a Santa Madre Chiesa attraverso il carisma di don Giussani che è la modalità concreta che mi ha fatto amare Gesù. Allo stesso tempo però il richiamo del Suo messaggio era molto concreto. Si parlava di condivisione vera. Ho iniziato a chiedermi se forse non sia arrivato il momento di fare ancora un passo in più nella mia vita, di accoglienza e condivisione. È un desiderio del cuore che mi sta nascendo e che vorrei verificare nel prossimo periodo. Quali sono i segni da guardare per capire quale è il disegno per me? Cosa vuol dire vivere la vocazione della povertà fino in fondo?

    27 Febbraio, 2018 - 22:30
  2. Luigi Accattoli

    Le sorprese di Gesù. Papa Francesco: Simona, grazie della tua testimonianza. Sì, la nostra vita è sempre un cammino, un cammino dietro al Signore Gesù, che con amore paziente e fedele non finisce mai di educarci, di farci crescere secondo il suo disegno. E a volte ci fa delle sorprese, per rompere i nostri schemi. Il tuo desiderio di crescere nella condivisione e nella povertà evangelica viene dallo Spirito Santo: questo non si può comprare, affittare, soltanto lo Spirito è capace di far questo e Lui ti aiuterà ad andare avanti in questa strada nella quale tu e gli amici avete fatto tanto bene. Avete aiutato il Signore a compiere le sue opere per questi ragazzi. Grazie ancora a tutti voi. Incontrarvi mi ha fatto tanto bene. Vi porto nelle mie preghiere. E mi raccomando, anche voi pregate per me perché ne ho bisogno. Grazie!

    27 Febbraio, 2018 - 22:30
  3. Luigi Accattoli

    Predicazione biblica e cristologica. Chiudo qui la settimana di ascolto della conversazione del Papa con i ragazzi romeni senza famiglia di cui si prende cura un gruppo ciellino. In ogni risposta del Papa c’è il richiamo al Padre, a Gesù, allo Spirito Santo, a Maria. L’avvertimento sul peccato, l’invito alla conversione. Al di più al quale lo Spirito chiama i credenti. Ai limiti d’ogni creatura e alla misericordia che tutte le avvolge. Ci sono stato sopra per una settimana anche per rendere chiaro ai miei visitatori come non sia vero che Francesco parla “sempre e solo” degli immigrati e dell’ecologia, che non nomina Gesù e Maria, che non chiama alla conversione, che parla continuamente di se stesso, che ha come unico criterio quello di compiacere gli ascoltatori, che non c’è spiritualità nella sua predicazione. Bergoglio svolge una continua predicazione biblica e cristologica, come ogni Papa e anche di più, in quanto aggiunge alle omelie delle grandi celebrazioni, agli Angelus e alle catechesi del mercoledì, le omelie feriali, che gli altri Papi non tenevano e che sono sempre incentrate sulle letture bibliche e sui misteri della fede. Ringrazio chi m’avesse seguito in questa settimana del mio Esercizio di Quaresima.

    27 Febbraio, 2018 - 22:31
  4. picchio

    Sono io che ringrazio te per avermi offerto queste riflessioni.
    cristina vicquery

    28 Febbraio, 2018 - 8:29
  5. Victoria Boe

    Sai, Luigi, al di là delle belle parole dette dal Papa in conversazione con i ragazzi romeni, c’è da fare qualche considerazione extra.
    Tu hai fatto quel che ritenevi opportuno avendo un preciso, lodevole, intendimento. Ma temo che i critici del Papa abbiano scarso interesse per i tuoi ripetuti tentativi di dimostrare che Francesco non parla solo di migranti e “quisquilie” del genere, e che lui fa una valida e costante predicazione biblica e cristologica.
    I preconcetti sono duri a morire. Sono degli enormi paraocchi che fanno vedere solo poche cose e impediscono la visione di tante altre cose.
    A sentire i tuoi dibattiti con Rusconi si direbbe che da quella parte dei cattolici c’è lo scopo unico di azzerare o quasi i valori del pontificato di Francesco. E lo fanno con la nobile arte, molto meritoria in verità, del passa-parola: tutti a dire le stesse cose, a scopiazzarsi senza vergogna, a tirare una coperta troppo corta, a fare un ignobile copia-incolla, ad essere comunque sostanzialmente contrari al Papa. Con reciproca soddisfazione, immagino.
    Così in questo blog si parla in varie direzioni illudendosi di essere di qualche utilità, e il solo risultato è quello di restare al punto di partenza.
    Inchiodati lì da dove si voleva partire, restando fermi però, e senza muovere mezzo passo.
    La dialettica è una gran bella cosa, ma quando non approda a nulla, diventa un esercizio di scarsa utilità, forse anche superfluo.

    28 Febbraio, 2018 - 16:48

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