Francesco ringrazia il Bertone delle contrarietà

“Desidero infine ringraziarla anche per il coraggio e la pazienza con cui ha vissuto le contrarietà che ha dovuto affrontare. Sono tante”: con queste parole Papa Francesco ha completato poco fa l’elenco di ringraziamenti al cardinale Bertone che esce di scena. Il resto del discorso poteva scriverlo – immagino – anche un buon officiale della Segreteria di Stato, ma questo passaggio è tutto bergogliano. Tra le contrarietà sperimentate da Bertone negli ultimi sette mesi ci sono anche quelle delle innovazioni introdotte da Francesco. Sono tante.

13 Comments

  1. FABRICIANUS

    Se ne va il Segretario di Stato che, con i suoi limiti e difetti, davvero voleva essere “di Stato”, poi successe quello che successe, ciò che tutti sappiamo…

    Eppure, a mio modesto avviso la Segreteria di Stato in questo periodo ha adempiuto sempre a ciò che prevede la Costituzione Apostolica Pastor Bonus che è tra le normative che il Consiglio degli otto Cardinali ha il compito di rivedere.

    Pare che papa Bergoglio voglia una Segreteria più papale, meno di Stato…Nacque infatti proprio così, con Martino V, ciò che poi divenne la Segreteria di Stato e che allora si chiamava Camera Secreta.
    Parafrasando il giornalismo il titolo potrebbe essere “Francesco vuole tornare all’antico”. 😉

    Buon lavoro al nuovo Segretario, Mons. Pietro Parolin, e tanti auguri al card. Bertone.

    Ad maiora.

    Ciao a tutti!!!

    F.

    16 Ottobre, 2013 - 9:41
  2. Sara1

    “Torniamo all’antico e sarà un progresso”.

    Un saluto a Bertone e un in bocca al lupo a Parolin.

    🙂

    16 Ottobre, 2013 - 9:50
  3. mattlar

    Fabricianus, grazie della tua analisi. Posso chiederti di spiegarmi meglio che significa una segreteria più papale e meno di Stato? e in che cosa si distinguono o quali sono le funzioni e perché parli di segreteria di Stato… e “poi è successo quello che è successo” che vuol dire…
    Aiutami a capire. Sono sinceramente interessato, dici un sacco di cose che io non conosco… grazie molte in anticipo, se preferisci puoi anche mandare qualche link o qualche richiamo utile a capire come funzionano e che funsioni hanno questi apparati. grazie molte

    16 Ottobre, 2013 - 9:55
  4. FABRICIANUS

    Carissimo Mattlar, ti ringrazio molto per il tuo interesse: in giornata ti rispondo.

    16 Ottobre, 2013 - 10:04
  5. Nino

    FABRICIANUS scrive,
    16 ottobre 2013 @ 9:41

    Tra i fondamentali del venerabile padre Carlo Maria Martini erano:
    -Dialogo interreligioso
    -Unità dei cristiani
    -Apertura e dialogo con gli atei e gli agnostici
    -Pietro decide ma nella collegialità nella gestione della chiesa
    -Elezione dei vescovi
    -Revisione della struttura economico-finanziaria del Vaticano

    Mi pare che il suo confratello e oggi Papa Francesco, si stia muovendo su questa linea.
    Del resto, dico io, non potrebbe essere altrimenti.

    16 Ottobre, 2013 - 11:21
  6. FABRICIANUS

    Giustissimo Nino. Un caro saluto.

    16 Ottobre, 2013 - 11:30
  7. Federico B.

    L'”agenda” che Nino attribuisce ad un venerabile padre gesuita (credo si riferisca al Card. Martini, ma non ne sono certo) non è una novità. Dal Concilio in poi tutti i pontefici, ciascuno con il proprio stile, ha affrontato le questioni evidenziate e ha tacciato un percorso. E’ normale che anche papa Francesco si “muova su questa linea”.
    Il punto non è la “linea” in se’, ma come e a quali condizioni si intende procedere per provare a raggiungere questi obiettivi.
    Certamente occorre respingere la tentazione del modernismo (“sintesi di tutte le eresie”) e saper evitare “strappi” dolorosi, affidandosi con fiducia alla sapienza della Chiesa.

    16 Ottobre, 2013 - 14:28
  8. Aprirsi al mondo non vuol dire modernismo. Sono 50 anni che c’è chi gioca su questo misunderstanding.

    16 Ottobre, 2013 - 16:18
  9. FABRICIANUS

    @mattlar

    Caro Mattlar, rispondo alle domande che mi ponevi stamane: l’idea di un ritorno ad una “Segreteria papale” è ciò che leggiamo sui giornali, soprattutto quando si parla delle riforme che sta studiando il Consiglio degli otto cardinali.

    Per intendere bene il concetto, dobbiamo rifarci a ciò che oggi è la Segreteria di Stato ovvero il principale organo di governo e di collaborazione del papa nel governo della Chiesa Universale, della Santa Sede e dello Stato Città del Vaticano.
    Sono ad oggi due le Sezioni della Segreteria di Stato: Affari Generali (un po’ il nostro Ministero dell’Interno) e Rapporti con gli Stati (richiama il nostro Ministero degli Esteri).

    Possiamo considerare la Segreteria di Stato odierna come il principale organo propulsore della Curia Romana con funzioni anche di coordinamento di tutti i dicasteri curiali.

    Ben puoi capire come molti siano i poteri di tale organismo curiale: tornare alla Segreteria papale significa snellire la struttura di questo “imponente” Dicastero della Curia Romana, fare in modo che ci sia una maggior “distribuzione” dei compiti e dei poteri e consentire al Segretario di Stato di dedicarsi ad una vera e propria collaborazione pastorale e di governo con il Pontefice, cosa che oggi, dovendo il cardinale Segretario occuparsi di molteplici vicende interne ed estere difficilmente riesce a svolgere.

    Rimodellando la Segreteria di Stato, a mio modesto avviso papa Francesco ritiene che si possa evitare una concentrazione di poteri che può rivelarsi dannosa.
    Presso la Santa Sede e il Vaticano, tutto passa o meglio, deve passare dalla Segreteria di Stato.

    Vedremo, sono curioso anch’io di vedere come procederanno in merito gli otto cardinali guidati da Maradiaga.

    “Poi è successo quel che è successo”: mi riferisco al caso Vatileaks.

    Spero di esserti stato utile, ciao!

    F.

    16 Ottobre, 2013 - 16:35
  10. mattlar

    grazie Fabricianus…

    16 Ottobre, 2013 - 19:01
  11. lycopodium

    Ringraziamenti ben meritati!
    D’altronde nessuno come lui ha svolto – certo in buona fede e senza eccessiva colpa – il ruolo di zavorra interna ed esterna di un pontificato nato con ben altre premesse e terminato con un telegramma.

    17 Ottobre, 2013 - 7:18

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