Francesco taglia gli stipendi dei cardinali e dei superiori di Curia

Forse già non era buono il rapporto tra i vertici curiali e Francesco, ma ora di sicuro quel rapporto peggiorerà perché il Santissimo – come da quelle parti una volta chiamavano il Papa – ha tagliato gli stipendi dei livelli alti: nei commenti il dettaglio di questi tagli, causa Covid.

11 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Sommario ufficiale. “Un futuro sostenibile economicamente richiede oggi, fra altre decisioni, di adottare anche misure riguardanti le retribuzioni del personale”. Inizia con queste parole il motu proprio con il quale Papa Francesco ha deciso di tagliare proporzionalmente e a tempo indeterminato gli stipendi dei cardinali (10 per cento), dei capi dicastero e dei segretari (8 per cento), e di tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose in servizio presso la Santa Sede (3 per cento). Mentre tutti i dipendenti – compresi quelli appena menzionati – vedranno bloccato lo scatto di anzianità fino al 2023 (eccetto i dipendenti laici dal primo al terzo livello): questo è il sommario della decisione pubblicato oggi da Vatican News.

    https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-03/motu-proprio-papa-covid-ridotti-stipendi-cardinali-superiori.html

    24 Marzo, 2021 - 18:23
  2. Luigi Accattoli

    Mia nota. la decisione del Papa ha un precedente e comunica a tutti alcuni insegnamenti. Il precedente risale all’inizio del Pontificato e riguarda le tradizionali gratifiche ai dipendenti per l’elezione del nuovo Papa: Francesco non le fece dare [la notizia si ebbe il 18 aprile 2013]. Gli insegnamenti principali sono tre: che in emergenza e per evitare licenziamenti si possono toccare i diritti acquisiti; che i tagli sono stati disposti “secondo criteri di proporzionalità e progressività”; che tagli e blocco degli scatti non sono stati applicati ai dipendenti laici dei tre livelli più bassi.

    24 Marzo, 2021 - 18:47
  3. Luigi Accattoli

    Nota alla nota. Nella nota qui sopra accennavo al precedente atto di austerità deciso dal Papa argentino all’inizio del Pontificato. Così il padre Lombardi il 18 aprile 2013 aveva spiegato l’annullamento della gratifica della Sede vacante, che nel 2005 [elezione di Benedetto XVI] era stata di 1.500 euro a testa: “Data la difficile situazione economica generale, non è apparso possibile né opportuno gravare i bilanci degli enti vaticani di una considerevole spesa straordinaria non prevista. Il Santo Padre ha stabilito che al posto della tradizionale gratifica venga fatta una elargizione per alcuni enti assistenziali e caritativi, come segno dell’attenzione della Chiesa per le molte persone in difficoltà”.
    Il giorno seguente apprendemmo di un’altra austerità, ancora più apprezzabile, decretata dal Papa nei confronti della commissione cardinalizia di vigilanza sullo IOR: “Il pontefice ha deciso di cancellare l’emolumento normalmente spettante ai cinque cardinali che compongono la commissione di vigilanza dello Ior. Il taglio ammonta a 25 mila euro per ciascun porporato, che venivano corrisposti annualmente” (così Vaticaninsider).

    24 Marzo, 2021 - 18:57
  4. Luigi Accattoli

    Terza mia nota. Queste decisioni sono tipiche di un gesuita che le prende consultandosi con un altro gesuita, che è il prefetto della Segreteria per l’Economia Juan Antonio Guerrero Alves (chiamato a quell’incarico il 14 novembre 2019). All’atto della nomina fu annunciato che il padre Guerrero, già missionario in Africa, aveva chiesto di non essere fatto cardinale e di tornare semplice gesuita al termine del mandato. Le decisioni di oggi, destinate a universale contestazione, le possono prendere solo tipi così.

    24 Marzo, 2021 - 19:08
  5. Mala tempora currunt. Ci sono sacrifici che non si possono non fare.

    24 Marzo, 2021 - 21:19
  6. Amigoni p. Luigi

    Rif.: ore 19.08 – Semel gesuita, semper gesuita
    Un altro gesuita che rinuncia a fare il cardinale e che dirada nella Chiesa il “rosso inutile” .E’ bene ricordare che anche lavorando in vaticano uno non perde il suo stato, ma lo esercita in altro modo, straordinario, per ritornare – appena possibile – alla ordinarietà. Nella vita religiosa sono di regola gli incarichi “ad tempus”, per cui mai si è promossi e mai si è rimossi. Valeva solo per gli ordini monastici antichi il “semel abbas, semper abbas”. Valeva anche, fino ad Arrupe, per “il papa nero”, gesuita. Adesso nemmeno più per lui, e neppure più per il papa bianco.

    24 Marzo, 2021 - 22:00
  7. roberto 55

    Spero che nessuno degli interessati abbia pure il cattivo gusto di protestare.
    Roberto Caligaris

    25 Marzo, 2021 - 12:49
  8. Federico Benedetti

    Caro Luigi,
    so che questo non è il posto più adatto, ma vorrei segnalarti un articolo relativo a Laura Vincenzi, pubblicato ieri su un quotidiano locale. Spero che ti faccia piacere.
    Un saluto affettuoso

    https://www.estense.com/?p=900810

    26 Marzo, 2021 - 13:44
  9. alphiton

    Mi dispiace per i dipendenti, ma per i rappresentanti dell’alto clero credo che dovrebbero essere solo onorati di poter vivere meglio il consiglio evangelico della povertà.

    Alberto Farina

    31 Marzo, 2021 - 12:51

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