Francesco vuole più donne in posti di responsabilità

Il Papa oggi all’Angelus ha invitato a pregare perchè i laici e “specialmente le donne” abbiano una maggiore presenza nei posti di responsabilità della Chiesa: l’aveva già fatto tante volte e in qualche occasione si era anche sfogato dicendo che nel tale ufficio avrebbe voluto una donna, ma non era riuscito ad averla. Nel primo commento l’invito di Francesco alla preghiera, nel secondo una mia nota, nel terzo un breve ragguaglio sulle donne che Francesco è riuscito a chiamare a ruoli decisionali.

3 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Clericalismi che rovinano il volto della Chiesa. Papa all’Angelus di oggi. Vorrei ricordare l’intenzione di preghiera che ho proposto per questo mese di ottobre, che dice così: “Preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa”. Perché nessuno di noi è stato battezzato prete né vescovo: siamo stati tutti battezzati come laici e laiche. I laici sono protagonisti della Chiesa. Oggi c’è bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa, e di una presenza laica, si intende, ma sottolineando l’aspetto femminile, perché in genere le donne vengono messe da parte. Dobbiamo promuovere l’integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti. Preghiamo affinché, in virtù del battesimo, i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità nella Chiesa, senza cadere nei clericalismi che annullano il carisma laicale e rovinano anche il volto della Santa Madre Chiesa.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/10/11/0520/01196.html

    11 Ottobre, 2020 - 22:08
  2. Luigi Accattoli

    Mia nota. Ricordo che in più occasioni, nei dibattiti che seguivano le mie conferenze – quando se ne facevano… – e anche qui nel blog, segnalando io questa intenzione papale ritornante, qualche donna perdeva la pazienza: “Se vuole più donne, le metta”. Come per ogni aspetto della vita, anche per questa faccia della vita della Chiesa non basta volere un cambiamento per ottenerlo: avere più donne in posti di responsabilità presuppone, tra l’altro, che vi siano – in quel contesto – donne disponibili ad assumere il tale ruolo. Cosa che non sempre avviene. Nel mio piccolo, io – che passo tra gli amici per un quasi fanatico nel volere quote rosa e compresenza di uomini e donne – non sempre riesco ad avere donne con qualche ruolo nei due ambienti di volontariato nei quali ho una qualche responsabilità: le attività culturali della mia parrocchia e la Giuria del Premio Castelli per carcerati. Dunque la preghiera alla quale chiama il Papa dovrebbe agire in due direzioni: nell’aiutare gli uomini a fare qualche passo indietro e nel motivare le donne a mettersi in gioco.

    11 Ottobre, 2020 - 22:08
  3. Luigi Accattoli

    Donne chiamate da Bergoglio. Il gennaio scorso finalmente una donna entrava nel cuore del governo curiale: la chiamata di Francesca Di Giovanni, palermitana e focolarina, a sottosegretario della Sezione per i rapporti con gli Stati – un equivalente del nostro Ministero degli Esteri – faceva segnare un punto all’impegno di Papa Francesco di portare le donne “pienamente” nei ruoli decisionali.
    Nel 2014 avevamo visto per la prima volta una donna – Mary Melone – nominata rettore magnifico di un’università pontificia: l’Antonianum.
    Nel 2016 Paloma Garcia Ovejero era divenuta vice portavoce del Papa. Nel 2017 Barbara Jatta aveva assunto la direzione dei Musei Vaticani: a chi obietta che le donne sì cominciano a esserci, ma sempre in ruoli subordinati a uomini, i lodatori delle riforme bergogliane possono citare costei, che non ha nessuno sopra di sé. Ancora nel 2017 due donne erano diventate sottosegretarie del Dicastero Laici, Famiglia e Vita.
    Nella Segreteria del Sinodo dei vescovi vi sono dal maggio 2019 sette donne: quattro con il ruolo di consultori (due suore e due laiche) e tre come membri del Consiglio, alla pari con vescovi e cardinali. Una donna figura – dall’aprile 2019 – anche tra i consiglieri dello Stato Vaticano. E sono tutte prime volte.
    Sempre nel 2019 Francesco aveva incluso nella Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata sette nuovi membri: tutte donne. Alla Congregazione dei Santi ha nominato come consultrice Stefania Nanni, docente di storia moderna all’Università La Sapienza di Roma.
    L’ultima decisione pro donne è del 6 agosto scorso, quando ne ha inserite sei nel Consiglio per l’economia dove non ve ne erano.

    11 Ottobre, 2020 - 22:16

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