Giovanni a Sara: “Ci siamo affidati allo sguardo di Dio”

Ragazza mia, ci siamo affidati insieme alla scienza dei medici e allo sguardo di Dio. I medici si sono impegnati con grandissima professionalità, creando relazioni profondamente umane e sicuramente comunitarie. E il Buondio? Certamente non vorrà farsi battere dai suoi figli nella cura delle sue creature. Noi continuiamo a crederlo“: è il saluto di Giovanni Bianchi alla figlia Sara morta poco fa a 45 anni per un tumore veloce che l’aveva aggredita il Natale scorso. Non conoscevo Sara ma conosco Giovanni, che ha poco più dei miei anni e al quale mando il mio pianto e il mio grazie per la speranza nella risurrezione con cui ha svolto, in parrocchia, questo straordinario ricordo della figlia.

26 Comments

  1. nicoletta z.

    Avevo già letto le parole di Giovanni Bianchi, tra tutte trovando assolutamente meravigliose queste: “E quasi una geniale ossessione del cristianesimo fare a pezzi tutti gli schemi”.
    E anche queste: “A noi importa un mondo anche disordinato dove però ti senti accolto ed amato”.
    Grazie.

    31 Ottobre, 2013 - 14:11
  2. discepolo

    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/01/18/cattivi-scolari-di-don-milani-la-catastrofe-del-forteto/

    certo i fatti accaduti al Forteto non sono gli edificanti Fatti del vangelo che Luigi Accattoli raccoglie , anzi sono i fatti dell’ Antievangelo anzi del Vangelo ipocrita che proclamano i seguaci ipocriti del Vangelo che poi fanno tutt’altro.
    Mi si chiedera’ ma che c’entra col post di Accattoli? ?
    Nulla, così, ogni tanto un po’ di chiaroscuro non guasta . C’è persino nei quadri del Caravaggio, qualche ombra , qualche parte nera. Tanto per ricordarci che siamo peccatori e che la nostra coscienza è per lo più lurida a cnhe se ci atteggiamo a buoni cattolici.
    Tanto per ricordare ai pii e buoni e progressisti cristiani che si reputano tanto pii e buoni e giusti che l’OMBRA c’è ovunque anche tra i i pii e buoni e progressisti seguaci del Concilio Vaticano II!

    31 Ottobre, 2013 - 15:56
  3. Ogni tanto????

    31 Ottobre, 2013 - 16:26
  4. Sara1

    Io ho un pessimo rapporto con la malattia e con la morte non sono capace di questa serenità e fede.
    Ammiro molto chi ci riesce.

    31 Ottobre, 2013 - 17:21
  5. lazzaro

    A me è venuto da piangere e mi sono sentito vicino a questo esemplare papà. Non mi è venuto in mente altro.

    31 Ottobre, 2013 - 17:53
  6. Tu ed io insieme, lazzaro.

    Come si possa rovinare un così dolce ricordo e le parole così belle di Luigi dedicate a questo evento doloroso, solo discepolo e i meandri del suo cervello possono comprenderlo, e quanti le danno ascolto!

    ha ragione nico, “ogni tanto???”

    Saluti e baci, rientro in tana

    31 Ottobre, 2013 - 18:38
  7. mattlar

    La testimonianza di Giovanni Bianchi è commovente

    31 Ottobre, 2013 - 18:39
  8. roberto 55

    Il “post” propostoci da Luigi è semplicemente commovente: non conoscevo la storia di questa giornalista de “Il Sole 24 Ore”, e ti ringrazio davvero d’averla raccontata.
    Credo, poi, che, come collettività del “pianerottolo”, dobbiamo delle scuse a Luigi se a fronte di questi temi v’è sempre qualcuno che irrompe nella discussione solo per vomitare le sue cretinate.
    Un saluto agli amici ed un abbraccio al mio “compagno di banco” Lazzaro !

    Roberto 55

    31 Ottobre, 2013 - 19:28
  9. Principessa, Roberto, Lazzaro,
    grazie per testimoniare le vostre sensibilità.

    Questa estate tra giugno e settembre
    ho avuto tre morti tra i miei giovani amici, per tumore.
    Antonio che ha lasciato la compagna,
    Sabina che ha lasciato due figlioli e marito,
    Domenico che ha lasciato il suo compagno di 10 anni di vita comune.

    La crisi è stata profonda ed ha coinvolto tutto l’entourage degli amici.

    Rileggermi una lontana e lunga e profonda testimonianza di Luigi,
    mi ha aiutato e consolato.

    31 Ottobre, 2013 - 19:45
  10. lazzaro

    Ricambio cordialmente l’abbraccio di Roberto55.

    31 Ottobre, 2013 - 23:04
  11. Clodine

    Oggi c’è stata una bella cerimonia al Verano, c’era il Papa e molta gente. Ho riconosciuto bene il luogo: c’è sepolto il mio fratellino , deceduto all’età di sei anni, tragicamente, un tantino più il la’.
    Mi piace andare al cimitero, forse perché da piccola con le mie sorelle ci andavo spesso, un giorno si e l’altro pure, tanto da sembrarmi addirittura famigliare. Ce ne stavamo li, con la palla, le pentoline, e giocavamo, affatto turbate, o angosciate, anzi, serene, con la certezza che lui, ora, viveva in un luogo misterioso e come tutte le fiabe a lieto fine era sveglio, come Alice, in un paese di meraviglie inaccessibile ai nostri occhi, ma reale e vero.
    Non sentivamo l’assenza, anzi, nel percorrere il vialone che conduceva al luogo della sepoltura percepivano distintamente il suo respiro. Ancora oggi, quando andiamo, c’è sempre quell’alito di vento, uno sbuffo che si solleva da un punto indefinito e ci accarezza il viso e i capelli. Mi piace andare dai morti. anche da quelli che incontro viaggiando. Il cimitero è un luogo che fa riflettere, meditare, pregare. Ci fa ricordare che la vita è un pellegrinaggio spesso, purtroppo , anche di brevedurata.

    Diceva Lev Tolstoj in “Guerra e pace”
    “Cercate, meditando frequentemente sulla morte, di portarvi al punto per cui essa non vi sembri più una terribile nemica, ma un’amica la quale libera da questa sciagurata esistenza l’anima che langue nei conati della virtù per introdurla nel luogo della ricompensa e del riposo”.
    Parole di cui fare tesoro

    1 Novembre, 2013 - 19:59
  12. mattlar

    Clodine mi capita ogni tanto di andare al verano – un frate è il mio vecchio professore di religione al liceo – e giro tra le tombe, bellissime e meno belle, sempre pregando in modo particolare per i bambini. Un abbraccio, non sapevo di questa tua storia

    1 Novembre, 2013 - 20:31
  13. FABRICIANUS

    Ebbi modo di incontrare il Presidente Bianchi un paio di volte sui mezzi pubblici che, dall’ hinterland milanese conducono verso il centro della città mediolanensis. E’ sempre stato un piacere l’incontro con lui, da subito traspare la profondità di quest’uomo e l’idea di una politica al servizio dell’uomo ben rappresentata negli anni in cui Giovanni Bianchi fece parte dell’allora PPI.

    La scomparsa della figlia Sara deve essere una grande sofferenza lacerante. Ringrazio il Presidente delle sue parole e ringrazio Luigi che ce le ha fatte conoscere.

    Ciao a tutti.

    F.

    2 Novembre, 2013 - 0:00
  14. FABRICIANUS

    Anch’io faccio utilizzo di off-topic, però in questo post non mi sembrava assolutamente il caso: il riferimento è a discepolo e FedericoB.

    Saluti.

    2 Novembre, 2013 - 0:04
  15. nicoletta z.

    Il sussurro di una brezza leggera…
    Che bel commento, Clodine, grazie.

    2 Novembre, 2013 - 10:48
  16. Clodine

    Cara nicoletta, la perdita di una persona cara, specie la morte improvvisa di un bambino, produce un dolore grande. Ma il dolore non si può esaltare, né accettare; lo si subisce e porterebbe all’annientamento di chi resta se non lo si elaborasse in una prospettiva di fede. Nel momento in cui non ti ribelli più alla prova , ecco che arriva il Consolatore che ti fa entrare in Comunione con loro e permette di percepire la loro presenza.
    “Effimeri noi siamo: che è mai la vita? che è la morte? Sogno d’un’ombra è l’uomo. Quando però su lui scenda un raggio divino, allora anche la luce mortale è fulgida, e dolce è la vita sua”. Lo scriveva già Pindaro nel 500 avanti Cristo…A noi, che abbiamo conosciuto il Signore, il compito di restare fedeli a ciò in cui crediamo, lieti di spargere il bene, sempre e ovunque, senza cercare ricompensa. Proprio come un fiore: lieto solo di spargere colori e fragranza. “Sforziamoci allora di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino ne sia addolorato”…

    Buona Domenica di Zaccheo…

    3 Novembre, 2013 - 9:03
  17. nicoletta z.

    🙂
    Buona domenica a te e a tutti.

    3 Novembre, 2013 - 11:11
  18. Federico B.

    @Fabricianus,
    a me non sembra assolutamente il caso di magnificare le scelte e l’esperienza politica e partitica di una persona che in questo post è ricordato per una dolorosa vicenda familiare che merita tutto il nostro rispetto ma che non c’entra nulla con il suo passato politico.
    Naturalmente non condivido il tuo giudizio, ma soprattutto non mi sembrava assolutamente il caso.

    @Roberto,
    c’è modo e modo di esprimere dissenso o disappunto, di certo l’espressione “vomitare cretinate” non esprime quel rispetto e quella tolleranza che anche qui spesso sono pretestuosamente invocati per azzittire il prossimo. Grazie comunque per il tuo fraterno richiamo.

    4 Novembre, 2013 - 9:34
  19. FABRICIANUS

    <b<Federico, buonanotte! Mi rifiuto di rispondere al tuo commento delle 09.34.

    4 Novembre, 2013 - 19:37
  20. Sono con te Fabricianus,
    il bue che chiama cornuto l’asino mi sembra davvero troppo! specie dopo essere entrato prepotentemente su un post delicatissimo con gli argomenti che gli facevano comodo !

    Hai voglia a parlare! sono sempre le travi degli altri che vediamo!!!

    4 Novembre, 2013 - 20:49
  21. FABRICIANUS

    Ciao principessa, un abbraccio.

    4 Novembre, 2013 - 21:56
  22. Federico B.

    @Principessa
    Ho usato le stesse identiche parole di Fabricianus per sottolineare l’incoerenza della sua critica. Tutto qua.
    Non sono entrato “prepotentemente” ma ho solo allegato un articolo che si ricollegava ad un commento precedente (quello di Discepolo). Mi spiace che abbia urtato la sensibilità di qualcuno, ma era pertinente tanto quanto l’elogio dell’impegno politico di Bianchi nel PPI presentato da Fabricianus…

    5 Novembre, 2013 - 9:10

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