Grammichele e grande ospitalità

Guardo alla Sicilia come a una seconda patria tanto ne amo la luce e le pietre. Ma sono i siciliani che più mi attirano, con quella parlata tagliente e l’intelligenza che essa trasmette. Una risorsa con cui questo popolo rimedia a tante lacune. La segnaletica stradale per esempio in Sicilia è per lo più incoerente ma non c’è siciliano che non sappia dirti per dove prendere e a quale semaforo svoltare. Qui la più gran dote è la cultura dell’ospitalità che non finisce di stupirmi. Mi congedo dal vescovo di Piazza Armerina dicendogli che andrò a vedere Grammichele, la cui pianta – che si sviluppa a partire da una piazza esagonale – mi ha stregato da quando l’ho vista in una foto aerea. E lui a dirmi che a Grammichele è nato e che telefonerà al sindaco e al comandante dei vigili e non so a chi altro perché mi venga mostrata la “lavagna” che domina l’atrio del palazzo comunale, sulla quale è scolpita la pianta della città tracciata alla fine del Seicento da Michele da Ferla dopo che la vicina Occhiolà fu distrutta dal terremoto del 1693. “Ora le do il numero di telefono dell’ex sindaco Salvatore Scacciante che le farà da guida”, dice il vescovo. E io a dire e ripetere  che “no, non voglio” perchè “non oso legare qualcuno ai capricci della mia tabella di marcia”. Due ore dopo sono sulla piazza di Grammichele e mi sto chiedendo se percorrerla in senso orario o antiorario, quando mi si fa incontro un signore garbatissimo che dice: “Il dottor Accattoli? Sono Scacciante, amico del vescovo Pennisi”. Sta con me due ore e mi mostra la sede del comune, il museo archeologico, la mostra che in esso è allestita, la chiesa di Santo Spirito e tutto il resto e infine mi accompagna all’imbocco della strada che mi porterà a Lentini. Io non so essere così ospitale, a Roma non lo siamo. Ammiro chi lo è.

Commento

  1. giorgioceccon

    Confermo.Anni fa,fermo su una scogliera col vecchio camper dopo Siracusa,un anziano signore fa amicizia con mio figlio di otto anni.Il bimbo mi dice poi che all’indomani il signore ci verrà a prendere in barca,per un giro turistico.
    Io resto dubitoso,ma il giorno dopo così succede:giro in barca di tutta la famiglia,conferenza sulla storia geografia e geologia e quant’altro della costa che sfilava,pesca di ricci con assaggio,invito a casa sua, eccetera:un tipo mai visto e conosciuto ma perfetto anfitrione della sicilia;tale signor Pippo,direttore di una banca di Enna,che qui,eventualmente leggente,saluto

    20 Agosto, 2007 - 12:19

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