Guy Caponet è il testimone delle parole “Vattene Satana”

Con l’aiuto di un amico e di internet ho indagato sulle parole “vattene Satana” dette dal Padre Hamel al suo accoltellatore, riferite dal vescovo Lebrun nell’omelia della messa di addio, riprese da Papa Francesco il 14 settembre, cioè mercoledì. Quelle parole le ha riferite al vescovo l’unico uomo presente alla messa insieme alla moglie e alle tre donne: Guy Caponet, che poi è morto anche lui per le ferite ricevute subito dopo l’uccisione del prete. Nei commenti la mia ricostruzione dell’atto di martirio.

21 Comments

  1. Luigi Accattoli

    L’arcivescovo Dominique Lebrun nella cattedrale di Rouen il 2 agosto: «Il male è un mistero. Raggiunge vette d’orrore che fanno diventare disumani. Non è questo che hai voluto dire, Jacques, con le tue ultime parole? Caduto a terra dopo il primo colpo di coltello, hai cercato di respingere il tuo assalitore con i piedi e hai detto: “Vattene Satana”. Hai ripetuto: “Vattene Satana”. Hai così espresso la tua fede nell’uomo creato buono, ma preda del diavolo».

    Ho preso le parole dell’arcivescovo da “Avvenire” del 3 agosto a pagina 14.

    19 Settembre, 2016 - 14:17
  2. Luigi Accattoli

    Testimone diretto. Domanda all’arcivescovo Lebrun posta da Ciro Fusco all’arcivescovo Lebrun in occasione della consegna del breviario del padre Hamel al memoriale dei martiri d’oggi di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, giovedì 15 settembre:

    Eccellenza lei già nell’omelia (del funerale) aveva riferito queste parole che padre Jacques ha detto ai suoi assassini: “Vattene Satana!”. Ma da chi sono state dette a lei?
    “Da un testimone diretto, quell’uomo che è stato poi anche lui strozzato, il signor Caponet. Me l’ha detto così, faccia a faccia, all’ospedale, due giorni dopo quando sono andato a fare visita. Quindi è una testimonianza diretta”.

    Ciro Fusco è l’amico che mi ha aiutato nell’indagine.

    19 Settembre, 2016 - 14:18
  3. Luigi Accattoli

    Quei due indemoniati. Narrazione dell’uccisione del Padre Hamel fatto da Janine moglie di Guy Caponet, intervistata dal collega Andrea Nicastro per il Corsera del 28 luglio (mia riduzione del più ampio racconto):

    Quei due indemoniati ci hanno divisi, mio marito e padre Jacques sulle panche di sinistra, io e le tre suore su quelle di destra. “Non preoccupatevi, ha detto uno a noi donne, non vi faremo niente, ci servite vive come ostaggi”. Io e Guy siamo andati alla messa del mattino perché era il compleanno di mio marito: 87 anni. Volevamo ringraziare Dio d’essere arrivati sin qui assieme. La messa era quasi finita quando sono entrati dalla sacrestia quei due. Uno aveva una pistola, l’altro un coltello. “Siamo pronti a farci esplodere — ci hanno detto —. Siete tutti prigionieri”. La polizia mi ha detto che sia la cintura esplosiva sia la pistola erano finte, ma noi non potevamo saperlo. E poi che differenza avrebbe fatto? Eravamo due vecchi e quattro donne. Quei due erano ragazzi che saltavano di qua e di là come indemoniati. “Allah Akbar” gridavano. Ci hanno divisi, maschi da una parte e femmine dall’altra, quindi hanno cominciato a prendersela con padre Jacques. Quello con la pistola filmava l’altro che dall’altare diceva qualcosa in arabo. Una preghiera, una minaccia, chissà. Padre Jacques continuava a dirgli di smetterla, di non mettersi nei guai, di non fare sciocchezze. Loro l’hanno preso dalla panca e gli hanno ordinato di inginocchiarsi. Padre Jacques ha resistito, voleva parlargli, non so, forse pensava di convincerli, ma quello col coltello gli ha dato il primo colpo di lama, dall’alto verso il basso, proprio qui, tra la clavicola e il collo. Padre Jacques è caduto all’indietro, con la faccia all’insù. Dio mio, lo vedo ancora. Aveva la testa ripiegata verso di noi e, sono sicura, ci guardava. ci guardava, immobile, con la tunica bianca che si impregnava di sangue, fino a che non è uscito sangue anche dalla bocca e allora se n’è andato. Quei pazzi l’hanno colpito ancora al corpo, una due, tre volte, non saprei. Così a terra, com’era. Hanno dovuto abbassarsi per accoltellarlo. E probabilmente era già morto. Poi i due se la sono presa con mio marito Guy. “Filma con questo” gli hanno ordinato. Doveva riprendere con il loro telefonino il corpo del prete e i suoi due assassini che mostravano le armi e ancora dicevano cose in arabo. Poi l’hanno colpito. Dopo la prima volta, l’hanno colpito in almeno altri tre punti, per ucciderlo proprio come avevano fatto con Padre Jacques. Il mio Guy è caduto a terra immobile come morto. Solo dopo ho saputo che stava fingendo e che riusciva persino a premere con la mano su una ferita per ridurre l’emorragia.

    19 Settembre, 2016 - 14:19
  4. Luigi Accattoli

    Lebrun all’Isola Tiberina. Servizio di Aleteia sul dono del breviario del padre Jacques al Memoriale dei Martiri:

    Durante una veglia di preghiera molto partecipata, sono risuonate le ultime parole scritte da padre Jacques alla sua comunità, in una lettera del giugno scorso, in cui invitava a “prenderci cura di questo mondo, a farne, lì dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno”. “Vogliamo prendere questa strada della fraternità con tutti, anche con i nostri fratelli musulmani – ha detto il vescovo di Rouen –. Preghiamo perché sia possibile. Non facile, neanche per me. Rivolgerò loro la domanda di Papa Francesco: sarebbe tanto bello che tutte le confessioni religiose dicano che ammazzare in nome di Dio è satanico, cioè non corrisponde al cuore umano. È il segno degli angeli ribelli, ma non vinceranno. In fondo, non hanno vinto con padre Jacques: siamo qui, vivi, sul cammino della fraternità”.

    http://it.aleteia.org/2016/09/16/lincubo-di-padre-jacques-hamel-le-omelie/

    19 Settembre, 2016 - 14:29
  5. Luigi Accattoli

    Dominique Lebrun ad Assisi. Dominique Lebrun, arcivescovo di Rouen, ha rievocato ieri ad Assisi, nell’incontro “Sete di pace” il martirio del padre Hamel: “Io vorrei chiedere la grazia di continuare il cammino del dialogo, un dialogo che sia più forte e più vero, più interiore”. Il riconoscimento del martirio di padre Hamel, auspica l’arcivescovo di Rouen, “non sia una bandiera innalzata per combattere e condannare, ma la gioia di rendere grazie per il dono di un prete che ha donato la sua vita come il Cristo”. A chi si chiede se la convivenza non sia una illusione egli risponde che “nella vita sociale e familiare, tutto è compatibile fra le nostre religioni”. La visita di numerosi musulmani alle “nostre assemblee domenicali il 31 luglio”, ha ricordato l’arcivescovo Lebrun, sono state l’espressione di “una famiglia che si recava a far visita a un’altra famiglia in lutto. Questo è un bene. Noi apparteniamo alla stessa famiglia umana”.

    19 Settembre, 2016 - 14:32
  6. maria cristina venturi

    “sarebbe tanto bello che tutte le confessioni religiose dicano che ammazzare in nome di Dio è satanico, cioè non corrisponde al cuore umano.

    Scommettiamo che nessuna autorità religiosa dell’Islam dirà mai questo?
    e per autorità religiosa non intendo il singolo imam o il singolo musulmano pacifista o la singola musulamna ” so gently”
    Per autorità religiosa intendo un insegnamento storicfo continuo e coerente ( come il nostro catechismo), l’ insegnamento che sia ha nelle MADRASSEo( scuole religiose islamiche.
    Scommettiamo che non si insegnerà mai nelle Madrasse che uccidere nel nome di Allah è satanico.???? Per il semplice motivo che il CORANO , libro sacro dell’ISLAM, dice esplicitamente che uccidere nel nome di ALLAH è sacro e coloro che lo fanno avranno il Paradiso.

    19 Settembre, 2016 - 14:38
  7. maria cristina venturi

    Del resto, e’ ‘ovvio se avessero. sempre insegnato,gli imam nelle moscheez,e sempre ribadito di venerdi’in venerdi’di generazione in generazione che uccidere in nome di Allah e’satanico,forse,rdico forse,non ci sarebbero stati cosi’ grossi fraintidementi.
    Forse se in TUTTE le moschee del mondo fosse proclamato con autorita’che uccidere in nome diAllah e’sbagliato ,forse dicp forse, tanti giovani.musulmani nom crederebbero erroneamente di ssete graditi ad Allah se uccidono. Ma tutto cio ‘ e’ ‘utopico:gli imam nelele moschee incitano e hanno sempincitato da generazionil alla guerra santa la Jihiaf Chi mette la testa sotto la sabbia per non vedere e’vile e ipocrita
    Non e’negando la rralta’e credendo in un mondo utopico che si puo“ affrontare la realy

    19 Settembre, 2016 - 15:38
  8. maria cristina venturi

    Chiunque combatta contro Allah o rinunci all’Islam per abbracciare un’altra religione deve essere “messo a morte o crocifisso o mani e piedi siano amputati da parti opposte” [Sura 5:34]

    Instillerò il terrore nel cuore dei non credenti, colpite sopra il loro collo e tagliate loro la punta di tutte le dita” [Sura 8:12]

    “Essi (gli infedeli ndr) devono essere uccisi o crocefissi e le loro mani ed i loro piedi tagliati dalla parte opposta [Sura 5:33]- “Sappiate che il paradiso giace sotto l’ombra delle spade” [Sahlih al-Bukhari Vol 4 p55]

    Allah ama coloro che “combattono per la Sua causa” [Sura 6:13].

    19 Settembre, 2016 - 16:46
  9. maria cristina venturi

    I cristiani ecumenici si sono creati una falsa idea di religione islamica tutta “pace e amore”, tollerante ed ecumenica, insomma un Islam da “salotto bene”
    che piacerebbe a Scalfari.
    Non conoscendo bene il Corano e ignorando tutto della cultura e la storia musulmana i cristiani pacifisti occidentali si fanno una idea utopica ed irenista e falsa di un “islam moderato” che non è mai esistito e se esiste non è certo l’islam del Corano e della storia .
    Le mezze verità, le pietose bugie a “fin di bene” non servono a nulla . Dire e ridire che l’islam è una religione pacifica e amorevole , che i suoi veri adepti sono alieni dalla violenza e tolleranti verso tutti, che il Corano non ha parole violente contro i credenti di altre religioni , anzi è un testo pacifista, è semplicemente una falsificazione della realtà ,
    Non è falsificando la realtà e dicendo pietose bugie che si risolvono i problemi.
    Gesù ci ha insegnato a guardare in faccia la realtà, a contrastarla APERTAMENTE quando contraria alla verità, non a strisciare come vermi per amore del quieto vivere e del “dialogo” e del sincretismo .
    Altrimenti invece di cacciare a nerbate i mercanti dal tempio ci avrebbe “dialogato” , altrimenti invece di denunciare gli ebrei farisei ci avrebb e “dialogato”, altrimenti avrebbe insegnato ai pagani di continuar pure a credere ai loro idoli tanto ecumenicamente “tutte le religioni sono uguali”.
    Invece Gesù ci ha insegnato che la verità viene prima di tutto e che la menzogna è farina del diavolo.
    I moderni seguici di Gesù credono ancora in Gesu oppure credono ai falsi profeti? (Andrea Riccardi, Enzo Bianchi , ecc. ecc. ecc.)

    19 Settembre, 2016 - 17:03
  10. picchio

    maria cristina venturi scrive
    “Essi (gli infedeli ndr) devono essere uccisi o crocefissi e le loro mani ed i loro piedi tagliati dalla parte opposta [Sura 5:33]

    Caspita, speriamo che mio marito non legga, ho un mucchio di compiti da correggere..
    cristina vicquery

    19 Settembre, 2016 - 19:18
  11. Lorenzo Cuffini

    Ma che bel minestrone, Maria Cristina Venturi.
    Ma nessuno ci casca.
    Quali ” cristiani ecumenici”, “moderni seguaci di Gesù Cristo” e “falsi profeti
    ( Andrea Riccardi, Enzo Bianchi…)”?!
    SVEEEEEEEEEEEEEGLIA!
    Si tratta della Chiesa Cattolica e del suo magistero.
    Non ti garba?
    Problema assolutamente, definitivamente tuo.
    La Chiesa è tutta da un’altra parte.

    19 Settembre, 2016 - 19:27
  12. Federico Benedetti

    E Cassandra non veniva creduta, ma diceva la verità (una verità spiacevole che puntualmente si realizzava).

    19 Settembre, 2016 - 22:00
  13. picchio

    Maria Cristina =Cassandra ??!cerchiamo di restare con i piedi per terra Antonella..
    Al limite può far venire in mente le erinni.
    Cristina vicquery

    19 Settembre, 2016 - 22:04
  14. Luigi Accattoli

    Ecco altre parole meritevoli dell’arcivescovo Lebrun che prendo dal sito di “Avvenire”:

    Qual è il mio pensiero quando i capi di Daesh sono uccisi nei bombardamenti?: “Ricevono quello che si meritano”? “Finalmente, ecco che ne abbiamo eliminato qualcuno”? Oppure ci chiediamo che cosa succederà loro quando compariranno davanti a Dio. Sono io capace di pregare per la loro salvezza, di amarli? Io chiedo la grazia di amarli come dei fratelli, cioè di ritrovarli nel Regno dei Cieli. Che la Parola di Dio ci inciti: “Ma io vi dico: amate i vostri nemici” (Mt 5, 44).

    http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Le-grazie-richieste-ad-Assisi-dal-vescovo-di-Rouen.aspx

    19 Settembre, 2016 - 22:13
  15. Lorenzo Cuffini

    Toh, pensavo si credesse a Gesù Cristo, non alle cassandre vere o presunte che dir si voglia….

    20 Settembre, 2016 - 0:34
  16. Lorenzo Cuffini

    Il problema è proprio questo.
    Si da’ credto a Tizio, Caio , Sempronio; Cassandra, cassandrina e pulciarella; magisterius e casciorello ,e qualunque signor tale e signora taletta che sparino la qualsiasi cosa….ma della Chiesa e di quello che dice , ce ne si fotte .
    Con mucho gusto e gran faccia di tolla; ce ne si fotte “cattolicamente”, “devotamente”, beninteso….
    Mooooolto piiiiittorescou.

    20 Settembre, 2016 - 0:41
  17. Lorenzo Cuffini

    E a proposito della venerata, a quanto pare, cassandraggine, valga come memento la parola evergreen di quel gran san vecchio di Roncalli:

    ” Spesso infatti avviene, come abbiamo sperimentato nell’adempiere il quotidiano ministero apostolico, che, non senza offesa per le Nostre orecchie, ci vengano riferite le voci di alcuni che, sebbene accesi di zelo per la religione, valutano però i fatti senza sufficiente obiettività né prudente giudizio. Nelle attuali condizioni della società umana essi non sono capaci di vedere altro che rovine e guai; vanno dicendo che i nostri tempi, se si confrontano con i secoli passati, risultano del tutto peggiori; e arrivano fino al punto di comportarsi come se non avessero nulla da imparare dalla storia, che è maestra di vita, e come se ai tempi dei precedenti Concili tutto procedesse felicemente quanto alla dottrina cristiana, alla morale, alla giusta libertà della Chiesa.

    3. A Noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo.

    4. Nello stato presente degli eventi umani, nel quale l’umanità sembra entrare in un nuovo ordine di cose, sono piuttosto da vedere i misteriosi piani della Divina Provvidenza, che si realizzano in tempi successivi attraverso l’opera degli uomini, e spesso al di là delle loro aspettative, e con sapienza dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per il bene della Chiesa.”

    Eeeeeeeh, come c’aveva azzeccato!!!!!!!
    Mi permetto di dire ( differenza di ruoli, di santità e di plurale maiestatico a parte) che pure a me SEMBRA DI DOVERE RISOLUTAMENTE DISSENTIRE da tutto sto profetume sventuroide continuamente ricicciato e rifritto ad ogni circostanza….

    20 Settembre, 2016 - 0:49
  18. Luigi Accattoli

    Questa e le due foto dei commenti che seguono mostrano la facciata e un altare della chiesa romana di San Bartolomeo all’Isola nella quale è il Memoriale dei Martiri del nostro tempo al quale l’arcivescovo di Rouen ha affidato il Breviario del Padre Hamel. Le foto sono state scattate domenica 18 da Ciro Fusco che nominavo sopra nel secondo commento a questo post.

    20 Settembre, 2016 - 8:19
  19. Luigi Accattoli

    L’altare laterale della chiesa di San Bartolomeo all’Isola dedicato ai “Martiri in Europa” con la foto e il breviario del Padre Jacques Hamel posti accanto alle reliquie del Beato Don Pino Puglisi. Il Breviario è aperto alla pagina del 25 luglio, ultimo giorno della liturgia delle ore celebrata per più di sessant’anni dal Padre Hamel che sarà ucciso dai “due indemoniati” il 26 luglio sul finire della messa del mattino.

    20 Settembre, 2016 - 8:20
  20. Luigi Accattoli

    La Tabella delle memorie custodite in questo altare. Manca ancora la menzione del Breviario appena arrivato.

    20 Settembre, 2016 - 8:21

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