Il drago comandava alle montagne

Nella regione abitava un drago. Aveva incenerito tutte le creature viventi nelle alture tranne un uomo della selva che gli teneva testa con gli occhi. Si incontravano quando la notte aveva la durata del giorno e giocavano una loro partita sulla grande scacchiera. L’uomo muoveva gli animali, il drago comandava alle montagne.

33 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Con questo racconto breve tento un nuovo genere, tra l’apologo e la letteratura fantastica, volendo dire per simboli quello che non mi riesce con le parole.

    9 Settembre, 2010 - 8:10
  2. Il drago comandava alle montagne =>> Mandandolo reclamavo gentaglia =>> Travalicando modellano magagne

    9 Settembre, 2010 - 14:15
  3. Clodine

    I draghi? Creature infernali, esistono davvero eh, uhhh, altro che! Talvolta assumono sembianze umane, talaltra quelle di un biscione che inghiotte tutte le persone che incautamente gli passano ad un tiro di schioppo! Ma dietro ad un drago c’è sempre un Giorgio, o un Giasone vestito di cuoio e pelli di leopardo che calza un solo sandalo, con gli argonauti intrepidi che lo gabbano potentemente con fine arguzia..eh..Quando la realtà supera la fantasia…Altro che “miti archetipici”!I
    “In libero populo imperia legum potentiora sunt quam hominum” . Ovvero: “In un popolo libero sono più potenti i comandi delle leggi che (quelli) degli uomini”.
    Tito Livio

    9 Settembre, 2010 - 15:46
  4. discepolo

    il grande Drago di oggi è lo Stato , lo stato che si erge a giudice e padrone di tutta la vita dei cittadini , dalla culla alla tomba, lo Stato che vieta ai cittadini di fumare e di essere grassi, e anche di essere poveri .
    Una bambina è stata tolta alla madre perchè “troppo povera” , dopo due mesi il Tribunale ha deciso che può essere adottata.
    per questa madre povera il Tribunale è il Drago che le ha preso la figlia.
    ci sarà un S. Giorgio pronto a combattere per lei ?’ non credo perchè di fronte al potere supremo del Tribunale, di fronte alla Magistratura oggi ci si deve tutti inchinare e rassegnare.. protestare non si può.. i decreti dei Giudici vanno rispettati1 Sempre! i giudici non sbagliano! Mai!
    MC

    9 Settembre, 2010 - 16:52
  5. discepolo

    Dal “Processo” di Kafka:
    “E ora le consiglio di andare nella sua stanza, di starsene traquillo, e di aspettare le decisioni che i Giudici prenderanno sul suo conto.”

    9 Settembre, 2010 - 17:05
  6. Marcello

    Si vince qualcosa?
    Conosceremo mai la corretta interpretazione?
    Si può litigare come sempre?

    9 Settembre, 2010 - 18:55
  7. Clodine

    Siamo sul cripato caro Marcello, ehhhh…Ermetismo, parola d’ordine per chi sperimenta il senso della solitudine disperata dell’uomo moderno, che ha perduto la fede negli antichi valori e non ha più ceretzze a cui ancorarsi saldamente, in un mondo incomprensibile, sconvolto, offeso.
    L’espressione ermetica o simbolica comunica sfiducia, desolazione di chi si sente in esilio in mezzo agli uomini e vede negli aspetti quotidiani della realtà il malesse di chi non riesce a vivere. O di chi sperimenta l’incomunicabilità, l’incapacità , l’impossibilità di un colloquio fiducioso ed aperto con gli altri; consapevolezza, e relativa alienazione, di essere ridotto ad un ingranaggio della moderna civiltà di massa; frustrazione: contrasto tra una realtà quotidiana sempre banale e deludente e l’ideale di una vita diversa, intuita ma irrealizzabile…..Ermetismo, messaggi criptati, che rimandano ad altro…
    Non si vince niente ma possiamo litigare tranquillamente Marcello, un modo come un altro per parlare,dialogare e sentirsi vivi!

    9 Settembre, 2010 - 19:51
  8. Poetica Clodine.
    Mi hai fatto ricordare questa:
    http://www.youtube.com/watch?v=EJ3uaQ3zR_o

    “e sempre troppe
    troppe domande
    e poca attenzione
    …e sempre troppe
    troppe pretese
    e poca fantasia
    …e sempre troppi
    troppi consigli
    e poco amore”

    9 Settembre, 2010 - 20:47
  9. Clodine

    Luigi! E’ incredibile…non so se definirti vate o menagramo…sicché…”buon mare, buon mare” ,e giù fulmini saette…ora solleciti il drago e giù, il Dragone sragiona rompe gli argini e si scaraventa l’inferno.
    Sto sorridendo di gusto dentro di me perché immagino la tua faccia tra il serio e il faceto..ah, ah, ahhh…..
    Ti abbraccio

    10 Settembre, 2010 - 5:13
  10. Leonardo

    Praticamente un Nostradamus a presa rapida: archiviata la plaquette di liriche di cui si parlò qualche tempo fa, sei pronto per le Centurie.

    A discepolo: solidarizzo totalmente con te a proposito dell’onnipotenza irresponsabile della magistratura. È il terzo problema, in ordine di gravità, che abbiamo in Italia. Né si vede chi mai voglia e possa affrontarlo.

    10 Settembre, 2010 - 7:47
  11. Clodine

    Concordo in toto con Leonardo sul “Nostradamus a presa rapida!”..e anche a proposito del caso sollevato da discepola MC, della neonata sottratta in modo indebito alla madre perchè, udite udite: povera!!!!!
    E’ una vergogna! Un abominio! Mi chiedo quand’è che cambieranno le cose…quando!?

    10 Settembre, 2010 - 8:06
  12. Mabuhay

    Clo: dice Leonardo…che e’ meglio che non cambi niente! Perche’ si peggiorerebbe notevolmente il bel tutto…. Boh…, vallo a capire!

    10 Settembre, 2010 - 8:14
  13. Marcello

    Leonardo, la classifica dei problemi dell’Italia mi fa pensare un po’ alla scenetta di Benigni a Palermo su “le piaghe della Sicilia”:
    http://www.youtube.com/watch?v=VJi3qNHDs78

    10 Settembre, 2010 - 10:14
  14. roberto 55

    Eh, sì: l’Etna, la siccità, ma, sopratutto, il traffico !
    Buona notte !

    Roberto 55

    10 Settembre, 2010 - 22:28
  15. Clodine

    Per me il drago è la povertà: il ventre molle…la bestia infame, immonda, capace di indurre ad azione miserabili finanche la persona più nobile pur di garantire un minimo di sostentamento per se, e i suoi propri cari…(La bocca sollevò dal fiero pasto. quel peccator, forbendola a’capelli. del capo ch’elli avea di retro guasto XXXIII canto) non la magistratura, che comunque è un organismo autorevole sancito dalla costituzione, e DEVE (imperativo) potersi pronunciare, e manifestare la propria opinione su qualsiasi vicenda possa interessare il funzionamento della giustizia. E’ chiaro che questa indipendenza e autonomia crea tensioni, specie quando talune lad alcune leggi che si vorrebbero “ad personam” viene sbattuta la porta in faccia! Chiaro che è motivo di forti attacchi provenienti dall’esterno di essa. Al riguardo, trovo indegna la sputtanata recente di Berlusconi sulla magistratuta in quel commento presso Putin, -definito “dono di Dio”- che è veramente inqualificabile!
    P.S
    Mi sono documentata sulla madre alla quale è stata sottratta la minore: ha avuto già un altro figlio, affidato ai servizi sociali del quale si è totalmente disinteressata. Il problema dunque non verte sulle condizioni economica, ma sull’ incapacità genitoriale della stessa.

    11 Settembre, 2010 - 7:22
  16. discepolo

    cara clodine,
    come pediatra ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare.. ( scusa la citazione da Blade Runner) figli tolti ai genitori dai GIUDICi per i motivi più diversi, sempre astratti e sempre senza che i Giudici abbiano mai
    avuto la minima conoscenza REALE di quello di cui stavano giudicando…
    la donna a cui hanno tolto la figlia si è rifiutata di abortire e ha portata a termine la gravidanza.. sta in una struttura .. è una ragazza madre .. guadagna 500 euro al mese.. Queste caratteristiche, astratte, fanno scattare i Giudici del tribunale di trento.. prima di tutto la ragazza doveva abortire ( glielo avevano consigliato e quasi imposto tutti, poi siccome contro il buon senso si è rifiutata di farlo e siccome la sua personalità è “fragile” gli si toglie la figlia, per il SUO BENE ! ( della figlia!) ora io mi chiedo : con quale assurda e proterva presunzione i GIUDICi sanno quale è il bene di un afiglia tanto da toglierla alla madre? con quale assurda e proterva presunzione ritengono che la dinna ha una personalità “fragile”?
    in questa stessa società i ricchi , che siano fragili o no, morali o no, sono ritenuti idonei ad allevatre un figlio.. coppie di ricchi gay ( DOLCE e Gabbana) potrebbereo tranquillamente adottare un figlio senza che nessuno avrebbe da ridire.. lorossì che siono idonei ! loro sì che farebbero il bene e la felicità di un figlio!vPerchè’ Ma perchè hanno miliardi in Banca!!!
    questa è la nostra , secondo me assurda, società. si toglie un figlio alla madre naturale perchè povera e “fragile” ,lo si da’ in adozione a geniitori adottivi ricchi e così si farà scertamentre il suo BENE!!!!
    ma non c’è nessuno che si indigna per una cosa del genere’ e io ne ho viste tante …. la stessa dionna di servizio di mia madre si è vista togliere il figlio , a 20 anni, perchè ritenuta incapace di educarlo.. solo perchè era povera!!!
    ma queste cose con fanno accapponare la pelle a nessuno…a me sì !
    MC

    11 Settembre, 2010 - 11:54
  17. discepolo

    scusate tutte gli errori del mio precedente intevento, l’ho scritto di corsa e con Passione.. si perchè ci sono delle cose che mi fanni diventare una
    belva!!!!
    MC

    11 Settembre, 2010 - 11:56
  18. discepolo

    Scusate , ma aggiungo questo. pare che Fidel castro abbia dichiarato che il comunismo non è più un regime che va bene per Cuba. pare abbia dichiarato che lo Stato si intrometto troppo nella vita dei cittadini.
    se persino Fidel castro è giunto a questa conclusione , cosa stiamo a difendere ancora i Giudici di Trento, eredi di una concezione massimalista del potere dello Stato e della Giustizia?
    la libertà. è il valore principale.. liberi di essere poveri, di essere grassi, di fumere di bere, di vivere come uno vuole . M abbaso il politicamente corretto! Abbaso questa ipocrisia dello Stato come grande maestro che ti dice cosa è bene e cosa e male !!! Tutto è meglio di uno Stato Etico ( vedi teocrazia in IRAN) !!!!!!!
    MC

    11 Settembre, 2010 - 12:01
  19. Clodine

    Si è vero, allargando il campo anch’io ho sentito cose aberranti…ma i veri responsabili sono le famose “assistenti sociali”, sono loro la pietra dello scandalo, che scrivono rapporti deliranti, che s’improvvisano psicologhe e da un banale disegnino talvolta tirano fuori il mostro facendo danni incalcolabili. Lo sentimmo di recente, di qualla ragazza restituita ai genitori dopo 16 anni di lotte e sofferenze inenarrabili, per un disegno -neppure fatto dalla stessa- che, a parer loro, conteneva del losco…I giudici tuttavia non sono esenti da colpe: hanno il diritto di applicare la legge e il dovere di verifica. Su questo aspetto, in temi di applicazioni delle leggi sui minori bisogna che facciano un tantino più d’attenzione perché di orrori ce ne sono fin troppi. Per non parlare dei padri ai quali viene vietato sovente il diritto ad esercitare la sacrosanta paternità….e la maggior parte dei quali costretti alla deriva, a mendicare un posto letto: una vera piaga sociale, almeno a Roma!..non è giusto!

    11 Settembre, 2010 - 12:06
  20. Clodine

    Si, ma della libertà dove “chi ha la panza piena non pensa a chi ce l’ha vuota” e tutt’intorno vige un clima d’illegalità e d’illeciti a cosa serve! Che te ne fai di una siffatta “libertà”: non è che utopia. Particolarmente apprezzabile di questi tempi, in cui la parola ‘libertà’ è continuamente svilita e usata come una clava ideologica per ammazzare il cattivo di turno…e qui mi taccio. Ci sarebbe troppo da dire…si aprirebbe un dibattito senza fine!

    11 Settembre, 2010 - 13:24
  21. giosal

    Discepolo e Clodine: “La libertà è il valore principale…”; sì, ma a cosa serve se chi ha la pancia piena non pensa a chi ce l’ha vuota e tutt’intorno sono illeciti e illegalità?

    La memoria mi corre a un pensiero di Bertrand Russell che mi sembra molto attuale.
    Attorno al sessantotto le scuole superiori, non solo in Italia, erano in subbuglio. Io, allora giovane insegnante, riuscii ad accordarmi con gli studenti sul proseguimento delle lezioni a condizione che un’ora la settimana fosse dedicata alla discussione su un tema di loro scelta. Qualcuno portò un saggio di Russell sulla libertà. Il vecchio filosofo inglese era famoso, oltre che per i suoi lavori, anche per la lotta alla povertà e le dimostrazioni contro gli armamenti nucleari, cosa per cui finì addirittura in carcere.
    Il saggio risultò così interessante che la sua lettura durò a lungo. Antistalinista e contro ogni totalitarismo, Russell ammetteva il valore estremo della libertà, e il liberalismo come forma politica. Ma la libertà individuale era da sostenere a condizione che non ledesse il bene comune, mentre anche il liberalismo aveva scatenato guerre e si era mostrato insufficiente a combattere la povertà. Così una società moderna doveva prevedere forme di garanzia e di socialità in equilibrio con il principio di libertà.
    Per Russell lo Stato moderno era nato proprio per regolare i conflitti in una società in gran parte ancora primitiva. Ma lo Stato si era poi espanso perdendo per strada la sua funzione originale, fino a comprendere forme oppressive sul cittadino che invece avrebbe dovuto combattere. In un momento di sconforto, dichiarava che alla fine la comunità umana, forse, si meritava soltanto una buona prigione.
    Credo valga la pena, soprattutto oggi, prendere in considerazione il suo punto di vista senza lasciarci vincere dal suo pessimismo. Una buona notte- Giosal

    11 Settembre, 2010 - 22:21
  22. Clodine

    Grazie giosal!
    Clo

    12 Settembre, 2010 - 5:50
  23. mattlar

    è meglio che un magistrato (su 8000) ogni tanto sbagli (i rimedi ci sono) piuttosto che un pm, controllato dall’esecutivo, dolosamente colpisca politicamente alla stregua di quello che hanno fatto un’estate certi cd giornali, o un esecutivo intero intervenga su un caso di un singolo (ieri contro l’eutanasia, domani magari a favore). Comunque mi consolo, presto finirà anche questa magistrato-fobia indotta

    12 Settembre, 2010 - 6:41
  24. Clodine

    Grazie anche a te mattlar. La penso idem! Tu e giosal avete espresso ciò che avevo a cuore…
    Buona domenica

    12 Settembre, 2010 - 7:36
  25. Leonardo

    “un” magistrato su 8000 “ogni tanto” “sbagli”
    Ah ah ah … troppo buona questa…
    Però anche “i rimedi ci sono” è divertentissima …

    (L’ultima invece non fa ridere, perché purtroppo è vera. La magistratura, come sempre, ha stravinto. Regnerà su un cimitero, ma regnerà)

    12 Settembre, 2010 - 9:19
  26. mattlar

    E i comunisti, quelli del libro nero, rimarranno senza un po’ di potere su questo cimitero? E i giornalisti, quelli di Repubblica chiaramente?
    Non sarà che lei ha visto un po’ troppe partire di calcio, Leonardo? Ha mai sentito parlare di democrazia?

    12 Settembre, 2010 - 12:00
  27. mattlar

    Vede, ci eravamo dimenticati dei giornalisti, lo ha detto anche il capo, oggi alla festa della Ministro Meloni: “Ragazzi, leggete meno i giornali, che vi disinformano e vi prendono in giro”…
    Meno male che silvio c’è…. dai Leonardo, canti con noi ! Meno male che silvio c’è… e che ci libera dal male…

    12 Settembre, 2010 - 12:03
  28. mattlar

    Vorrei parlare anche dei fruttivendoli: con il monopolio del mercato ortofrutticolo rappresentano un serio attacco al cuore dello Stato ! Ci pensate, voi? Oggi un kg di frutta costa quasi 5 euro ! Che tempi quelli della tessera !!! Conquisteranno l’Italia e regneranno, come hanno sempre fatto, sulle macerie di chi veramente è in grado di darci ogni giorno il pane quotidiano… meno male che silvio c’è

    12 Settembre, 2010 - 12:13
  29. Leonardo

    Io invece vorrei parlare, per una volta, di una cosa seria: tanto per fare “un” esempio (su ottomila possibili), i magistrati che distrussero la vita di Enzo Tortora erano più di 1/8000 della magistratura italiana; non erano solo PM ma anche giudici delle indagini preliminari e giudici di primo grado; non fecero dei semplici “sbagli” ma un sistematico massacro della verità e della giustizia; non ci fu nessun “rimedio” se non quello atrocemente tardivo della sentenza di secondo grado; soprattutto non ci fu (né ci poteva essere, dato il sistema vigente) nessuna conseguenza per quei magistrati, che poterono tranquillamente continuare a operare come avevano fatto in quella circostanza.
    Ma capisco che il fine giurista, a sentire queste cose, si scompiscia.

    12 Settembre, 2010 - 12:44
  30. mattlar

    Vede, caro Leonardo, Lei per una volta vuole parlare di una cosa seria. Come si può parlare con Lei che dopo due o tre battute (anzi, ancor prima di iniziare) scade negli sberleffi personali? Anche se l’argomento è senz’altro importante, troveremo qualcuno con cui parlarne. Lei non può prescindere dal rispetto di chi ha di fronte.

    12 Settembre, 2010 - 13:41
  31. Leonardo

    Ne ero certo.

    12 Settembre, 2010 - 14:09
  32. mattlar

    Anche io…

    12 Settembre, 2010 - 14:10

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