Benedetto e Mohammed che pregano l’uno per l’altro

Benedetto a Cipro: tre giorni di parole e gesti benefici. Che vedo riassunti nell’abbraccio che ha scambiato il pomeriggio di sabato, a Nicosia, con un maestro sufi che si chiama Cheik Mohammed Nazim Abil Al-Haqqani, di 89 anni. Aspettavo da sempre l’incontro di un papa con un sufi. “Santità ha mai letto il Corano?” chiesi una volta a Giovanni Paolo in aereo, mentre volavamo verso Casablanca: agosto 1985. “Non per intero – mi rispose – ma ho letto i mistici musulmani che sono molto simili ai nostri, per esempio a Giovanni della Croce“. Da allora mi chiedevo perchè non incontrasse mai dei sufi, che sono i cultori della mistica islamica. Ieri sono stato accontentato e racconto la mia contentezza con la cronaca della Radio Vaticana: “Il breve incontro si è svolto all’esterno della nunziatura prima della Messa odierna nella Chiesa della Santa Croce. Il leader sufi ha spiegato che vive dietro la Chiesa, nella parte Nord di Cipro, e di essere venuto per salutare il Pontefice. Si è scusato per il fatto di aver aspettato seduto. “Sono molto anziano”, ha detto. E il Papa ha risposto: “Sono anziano anch’io!”. Nazim ha poi donato al Papa un bastone istoriato, una targa con parole di pace in arabo e un rosario musulmano. Il Pontefice, da parte sua, gli ha donato una medaglia: quindi si sono abbracciati in un gesto di affetto fraterno. Nazim ha chiesto infine a Benedetto XVI di pregare per lui. “Certamente lo farò – gli ha risposto il Papa – pregheremo l’uno per l’altro”.

52 Comments

  1. “Nazim ha chiesto infine a Benedetto XVI di pregare per lui. “Certamente lo farò – gli ha risposto il Papa – pregheremo l’uno per l’altro”. ”

    Entrambi affermano il principio fondamentale della propria religione: l’assoluto Monoteismo!
    Dio è uno per il cristianesimo come per l’islamismo.
    Ed essendo unico non si può che pregare solo che lo stesso, unico Dio.
    Che è anche unico Padre di tutti gli uomini.
    Siamo fratelli, c’è poco da fare…
    alla faccia di chi vorrebbe affermare il contrario… con l’unico intento di poter scaricare il loro carico di bombe sul capo dell’altro…

    6 Giugno, 2010 - 21:34
  2. LEONE

    Rimetto questo post che avevo inserito su Matteo Ricci e sul dialogo Interreligioso ma a dibattito ormai concluso, e dato che sono stato accusato di relativismo, mi fa piacere constatare che anche Giovanni Paolo II la pensava come me, i mistici di ogni religione si avvicinano a dio in modo molto simile..

    Tutti i commenti partono da un punto di vista cattolico, cristiano, che la nostra è la religione perfetta e che Gesu’ Cristo salva il mondo, anche indirettamente, chi non crede in Lui e professa altre religioni.
    Questo è vero per noi che crediamo a questo assioma ma domandiamoci, se fossimo nati in India probabilmente saremmo induisti, in Cina Taoisti, in Arabia o in Pakistan musulmani, e penseremmo che la nostra religione ci salverebbe e che i Cristiani sono imperialisti anche dal punto di vista religioso dopo esserlo stato come occidentali dal punto di vista politico-economico, non ci vogliono neanche lasciarci salvare a modo nostro, ci vogliono imporre il loro credo.
    Questo per dire come se in Asia il cristianesimo sino ad oggi è ininfluente almeno dal punto di vista numerico non raggiungendo che il 2-3% degli abitanti o poco piu’ qualche motivo ci sarà, ma forse questi motivi li saprà il buon Dio e per fortuna aggiungo io, a ognuno il suo mestiere per me è già impegnativo il mio…
    Nel corso dei secoli la Chiesa è passata attraverso varie opinioni sulla salvezza degli uomini, oggi tutti gli uomini possono salvarsi, ma è una novità del concilio Vaticano II.

    “Fino al concilio Vaticano vigeva l’imperativo “fuori dalla
    Chiesa (e si intende la Chiesa cattolica) non c’è salvezza”. Ma cosa significa che non c’è salvezza? Fu un concilio
    (un concilio è una riunione dei vescovi, qualche volta c’é anche lo Spirito Santo che li illumina), e in questo
    Concilio di Firenze 1442 questi vescovi (probabilmente lo Spirito Santo era latitante o si era distratto) decretarono
    che tutti gli ebrei, i mussulmani, e anche i cristiani che non appartengono alla Chiesa Cattolica, quando muoiono
    finiscono all’inferno per tutta l’eternità. La Chiesa crede fermamente questo. i Concilio di Firenze 1442.”

    Oggi riconosciamo che tutti gli uomini si possono salvare, il Dialogo interrelligioso a mio avviso esige grande rispetto e pudore, nel riconoscere che le nostre stesse certezze le possono avere anche gli altri e quindi a mio avviso il dialogo arriva solo fino ad un certo punto , oltre il quale mi pare impossibile andare, pena il rischio di sincretismo.

    E’ vero pero’ che i mistici di varie religioni arrivano tutti a vette cosi’ alte della Montagna della spiritualità che leggendo come abbiamo fatto una sera testi mistici di varie religioni, non sapevamo piu’ a che fede appartenessero.
    Al termine un minuto di silenzio insieme ci ha accomunato in un silenzio che però non era un silenzio assente ma pieno di significati e di spiritualità aggregate.

    Dal mio punto di vista forse è il piano della mistica come dice ben quel gran maestro che è R. PANIKKAR che può unire le fedi, per le religioni basterebbe una convivenza pacifica, sarebbe già molto.

    7 Giugno, 2010 - 7:33
  3. @ubi humilitas: da semicredente quale sono c’è qualcosa mi fa problema nel suo discorso. Magari riesce a chiarirmelo. Lei dice: «Siamo fratelli, c’è poco da fare… alla faccia di chi vorrebbe affermare il contrario… con l’unico intento di poter scaricare il loro carico di bombe sul capo dell’altro». Affermazione di buon senso ed espressa con il giusto linguaggio popolare che richiede. Mi chiedo: ma davvero un principio così fondamentale e fondante come il principio monoteista che anche in una visione comtiana e scientista dello sviluppo umano gioca cmq un ruolo fondamentale può essere revocato da una motivazione al cui confronto appare sinceramente risibile. Se il monoteismo è davvero ciò che ci unisce possibile che basti la volontà, per altro autolesionista, di scagliarci bombe uno sulla testa dell’altro per separarci irrimediabilmente. Nel qual caso il principio che ci unisce è quello di riempirci di bombe non il monoteismo. In questo caso ritorneremmo alla questione del monoteismo come a quella di un principio tutto da riaffermare e rendere visibile, per nulla scontato. Popolarmente parlando, alla faccia di chi lo crede un dato ad efficacia acquisita.

    7 Giugno, 2010 - 7:59
  4. Mabuhay

    Caro Ubi, tu sei buono e grande!
    Tutti siamo fratelli…evviva! Io non ho bombe, tanto meno da scaricare sulla testa a qualcuno… Oltre ai sufi e ai mistici mussulmani -alcuni di prima qualita’-, vorrei chiedere che mi lascino entrare nei paesi musulmani senza dover nascondere rosario o crocifisso, o Biblia…con paura che aprino…la valigia. Lo sai quanti milioni di cristiani -cattolici e non- devono passare x ‘ste storie? E sei informato del “sistema catacombe” che i cristiani -che vengono da altri paesi e che sono li’ a fare i servi o gli schiavi, manodpoera. etc- in alcuni nazioni arabiche sono obbligati a gestire per potersi trovare, pregare insieme o avere l’Eucarestia?

    Si’, sulla cattedra di una universita’, siamo tutti fratelli!
    Davanti alle telecamere del mondo e all’ONU siamo tutti fratelli…
    e anche sul blog degli accattolini siamo tutti fratelli e sorelle…
    Ma la realta’ quotidiana di milioni di cristiani che devono vivere in tanti di quei paesi ci descrive qualcosa di molto diverso…

    7 Giugno, 2010 - 10:35
  5. discepolo

    Così scriveva Simone Weil : “Lettera a un religioso” (ed. Adelphi pag. 49):

    ” Di fatto i mistici di quasi tutte le tradizioni religiose convergono fin quasi
    identità. ESSI COSTITUISCONO LA VERITA’ DI CIASCUNA.
    La contemplazione praticata in India, Grecia , Cina è soprannaturale quanto quella dei mistici cristiani. In particolare c’è una grandissima affinità fra Platone e per esempio San Giovanni della croce. così come tra le Upanisad indù e san Giovanni della croce. anche il taoismo è molto vicino alla mistica cristiana. L’orfismo e il pitagorismo erano autentiche tradizioni mistiche”

    Aggiungo io : purtroppo i mistici, in tutte le religioni, non sono che una piccola trascurata minoranza (così i Sufi nello sterminato mare dell’Islam)

    7 Giugno, 2010 - 11:22
  6. discepolo

    “E’ il piano della mistica che può unire le fedi”
    sono d’accordo con Leone ed è un idea che aveva già avuto Simone Weil.
    Ma come pensare a un mondo fatto solo di mistici, cristiani, musulmani ebrei e indu? E’ impossibile….la storia la geografia e la politica si possono in certi attimi trascendere (se sei un mistico) ma annullarle è dura…

    7 Giugno, 2010 - 11:34
  7. Mabuhay

    Grazie Discepolo! Wonderful reference!
    Condivido.

    7 Giugno, 2010 - 11:39
  8. @discepolo, @mabuhay: vero che la mistica può unire, ma la mistica, e i mistici, rappresentano cmq un problema per le religioni. Tra loro avranno pure canali privilegiati di comunicazione altrimenti che mistici sarebbero?! Il problema è quel contatto diretto con Dio, questo fa problema per le religioni costituite, tutte. Le difficoltà non sono poche e molte non riguardano solo l’ovvia considerazione che un canale privilegiato con Dio esclude l’istituzione dal suo ruolo di mediazione storica. C’è per esempio il problema della salvezza: per tutti o solo per quelli che si illuminano e si accendono del sacro fuoco divino? Il piano della mistica da solo non basta al confronto tra le religioni.

    7 Giugno, 2010 - 12:06
  9. discepolo

    Vorrei aggiungere che i mistici di ogni religione si somigliano come gli innamorati di qualsiasi epoca e paese si somigliano. I mistici sono gli “innamorati” di Dio, dell’assoluto. E come gli innamorati umani di ogni epoca balbettano nell’impeto della passione le stesse cose, le stesse parole,
    così i mistici , gli innamorati di Dio, hanno le stesse espressioni.

    SUMA De la Perfection

    Olvido de lo criado
    Memoria del criador
    atenciòn a lo interior
    Y estarse amando el Amado.

    (Somma della perfezione

    Oblio del creato,
    memoria del creatore
    attenzione all’interiore
    e starsene amando l’Amato”)

    san Giovanni della Croce

    o tutto del mio tutto

    O tu cui il mio spirito è sospeso, rapito e morente
    sei divenuto il pegno dei miei desideri.
    mi scuote una passione radicata nelle viscere.
    O signore, che cosa posso fare con l’Amato?

    Al-Hallaj , Diwan (mistico Sufi)

    7 Giugno, 2010 - 12:07
  10. Debenedetti non ha seguito forse i miei post precedenti in cui scrivevo:

    “Dalla mia esperienza posso dirti che i più integralisti (che in realtà non credono, la religione per loro è strumentale ai loro fini, e sono pochi) ci vedono come infedeli. Quelli che davvero credono ( e sono più di quegli altri) ci vedono come fratelli.”

    Presumo che poi dalle nostre parti ci sono (ahi ahi ahi…) a-teo-con, a-teo-prog, atei devoti (a se stessi e al think tank di riferimento?!?!)… gente che non crede e che la croce è uno strumento?!?!
    Presumo di non confondere la realtà con la percezione seminata dai media a piene mani?!?!

    Presumo di non aver nominato tutti?!?! Mi scusi se presumo troppo, ma credo lei sappia… e se non sa, la storia dal 1989 ad oggi parla chiaro. E di tanti fatti di questo periodo storico c’è gente che aspetta ancora… “le prove”… mentre altri ne fanno ancora le spese…

    Specifico di non essere un complottista, ma solo un presuntuoso che crede di saper leggere e interpretare la storia.

    7 Giugno, 2010 - 12:16
  11. Mabuhay forse guardi troppa tv o leggi troppi giornali?!?!

    A proposito ma i musulmani abitano a Fiesole o Posillipo e fanno tutti i dirigenti???

    7 Giugno, 2010 - 12:24
  12. Mi scuso se reintervengo, mi era partito il post.

    Mabuhay, ma il non poter entrare in un paese con il crocifisso o la Bibbia, non è un “portare la croce”, un vivere la sofferenza, che è “Croce”… di cui solo ci possiamo gloriare.
    Vuoi porre rimedio? Ci sono due vie:
    la prima è la Crociata, la seconda la paziente sopportazione ed il dialogo in attesa che le cose cambino.
    Tu quale scegli? Quella di annichilire militarmente un paese piuttosto aspettare che cambi la mentalità?
    Se scegli questa è solo perchè sai che i paesi a cui fai riferimento hanno questa capacità di annichilimento… presumo?!?!

    7 Giugno, 2010 - 12:36
  13. @Ubi humilitas: non ho capito molto del suo post; chiama in causa un sacco di sigle ed etichette, credo con l’unico scopo di dire: come ci sono falsi fedeli che usano il Corano senza crederci così ci sono cristiani che usano la Croce per difendere interessi che da soli si difenderebbero meno. Viceversa, credo di capire, ci sono in entrambe le fedi autentici fedeli che non strumentalizzano ciò in cui credono e questi possono stringere tra loro utili accordi di reciproca tolleranza. Dopo di che risponde a Mabuhay con un argomento che mi suona leggermente diverso. Dice: dal momento che la Croce è sofferenza, soffri. Tesi non peregrina, se non fosse per quel dialogo che dopo la “paziente sopportazione” è un po’ irridente. Predicare la mansuetudine di fronte alla persecuzione è perfettamente in linea con la storia del cristianesimo, ma chiamare questo dialogo non direi.

    7 Giugno, 2010 - 14:01
  14. Debenedetti ha perfettamente indovinato quasi tutto.
    Ha mancato solo che per me “dialogo” e “paziente sopportazione” sono la stessa cosa.
    Sono questi i motivi che ad esempio su questo ed in altri blog, tante persone di opinioni e vedute diverse, continuano a scambiarsi ostinatamente le loro opinioni senza mutarle, magari limandole, e cercando di capire le motivazioni dell’altro senza mai trascendere nel vaffa o nell’offesa marchiana.
    Certo ci scappa la battutina, ma che resta tale e senza rancore.

    Sono quelli che credono in Dio, se non necessariamente in Dio, almeno nel buon senso e nella reciproca tolleranza e che non hanno voglia alcuna di menar mani e lingua. Non hanno “secondi fini” se non approfondire se stessi e gli altri.
    Poi ci sono gli altri… il contrario di cui sopra dicevo.
    La saluto e la ringrazio per aver voluto approfondire il mio non chiaro pensiero.

    7 Giugno, 2010 - 14:16
  15. Mabuhay

    Di fretta…
    Ubi: Grazie a Dio la mia vita non la spendo tra giornali e televisioni, ma in mezzo alla gente. Nessuna intenzione di bombardare nessuno…: solo un pochino-ino-ino di rispetto e magari reciprocita’ anche dai musulmani.

    Gli esempi che ti ho fatto sono concreti, con nomi e cognomi, volti precisi, lacrime e sofferenze -fisiche e psicologiche- a volte molto gravi; mamme o padri, figli…che devono andare in quei paesi per poter sostenere economicamente la famiglia… Certo, loro non vanno a fare i missionari…x cui non aggiungiamo alla loro croce che e’ gia’ troppo dura anche quella delle nostre belle idee e teorie teologiche e sociologiche.

    Se siamo fratelli, come tutti i mistici e papi predicano a destra e manca, che siano rispettati e accettati non solo nei loro diritti umani, ma anche nella liberta’ di professare liberamente il loro credo religioso, la loro fede. Almeno un livello minimo!
    La stragrande maggioranza dei musulmani non e’ pronta, ne’ ne vuol sapere di dialogo, accettazione, rispetto della fede altrui, democrazia…: tutte bestemmie!

    A domani.

    7 Giugno, 2010 - 14:18
  16. Mabuhay, ogni problema ha una soluzione… altrimenti non è un problema!
    Quindi se poni il problema dicci quale è la soluzione.
    Sembra sia chiaro che anche per me c’è un problema. La soluzione (che non è mia) sembra sia dialogo, preghiera, fede, testimonianza pacifica.
    Il Papa questo sembra dica…

    7 Giugno, 2010 - 14:32
  17. Gerry

    Credo che Mabuhay si riferisca a situazioni che – per ovvi motivi – conosce meglio di noi, abituati invece a considerare in modo “accademico” la questione: la concreta situazione dei filippini nella penisola arabica (per carità, anche dei musulmani pakistani o bengalesi negli stessi luoghi, ma con qualcosina in più…) non è idilliaca e parla di servitù fisica e di deminutio capitis. Magari anche di sofferenza cristiana e certo questi poveri lavoratori si acquisteranno dei “meriti”, per parlare con un liguaggio cattolicamente desueto, ma che riaffiora anche nei commenti (un po’ come l’obbedienza ai “Superiori”, e persino al Magistero) quando il discorso si fa scomodo e le lenti rosa con cui siamo tutti chiamati a guardare il mondo non funzionano bene.
    Tra il parlare di crociate e il pensare ottimisticamente che tutto si risolva “parlando” c’è una condizione: parlare con chiarezza e verità, senza nulla omettere o sbiadire. Porgere l’altra guancia non significa comunque tacere o usare eufemismi. Soffriamo di molti complessi (post-colonialisti, post-tridentini, post-shoà e chi più ne ha più ne metta), anche tra loro confliggenti, tanto che il miglior dialogo sembra essere quello sorridentemente afasico, almeno da parte cristiana.

    Volevo, infine, far notare la finezza e l’accortezza teologica della risposta di Benedetto XVI al maestro sufi Nazim: “pregheremo l’uno per l’altro”.

    7 Giugno, 2010 - 15:27
  18. Leopoldo

    In realtà, l’idea che per poter vivere in pace sia necessario credere in un unico Dio la trovo sbagliata, per non dire dannosa. Così come non capisco la ricerca, sia pure con le migliori intenzioni, del dialogo fra le religioni. Una religione che presuppone la sua condivisione per rendere possibile la convivenza non mi convince neanche un po’, e dietro ogni tentativo di dialogo si nascone, inevitabilmente, la riserva mentale per cui la strada migliore per raggiungere “la salvezza” e la mia. Sono le relazioni fra le persone che contano e purtroppo devo dire che non sempre le religioni hanno aiutato a instaurarle e a mantenerle in un clima di reciproco rispetto. Ognuno scelga la sua strada e lasci che gli altri facciano altrettanto: principio cardine della convivenza civile, che non è soggetto a nessuna condizione di reciprocità e che non può essere messo in discussione né in nome dell’odio né in nome dell’amore.

    7 Giugno, 2010 - 16:13
  19. Leopoldo

    si nasconde, inevitabilmente, la riserva mentale per cui la strada migliore per raggiungere “la salvezza” è la mia.

    7 Giugno, 2010 - 16:15
  20. @Leopoldo: il problema è che non sempre vivere in pace corrisponde alla prima preoccupazione dell’uomo. Forse non gli è neppure connaturata. Per quanto auspicabile appaia l’obiettivo va anche detto che tutte le volte che è stato formulato (vedi Kant e il suo progetto per la pace perpetua) si è accompagnato con la percezione che un regno di tal fatta tra gli uomini era attinente a qualcosa di più simile alla fine di tutte le cose (sempre Kant) e quindi a una sorta di regno di Dio in terra. La realizzazione del quale certo non meno impegnativa e foriera di lotte feroci di quelle create dalle religioni. Ritengo un po’ un luogo comune degno della canzonetta di Lennon (Imagine) quello che vede un mondo senza religioni tranquillo e serenamente appagato nel proprio nirvana temporale. Se le religioni non hanno aiutato (ma la cosa andrebbe analizzata meglio della vulgata) dove la religione è stata annullata (e di esempio ce ne sono stati e ce ne sono) non è che è andata meglio. Vivere in pace è un compito che si può realizzare, nonostante le molte controtestimonianze storiche, non contro le religioni ma grazie a loro… sempre che riescano a far propria l’esigenza fondamentale del loro esistere. E cmq la salvezza promessa dalla religione è cosa diversa del pacifico convivere.

    7 Giugno, 2010 - 17:00
  21. Clodine

    Che fuori delle chiesa non ci fosse salvezza era più che ovvio in un tempo in cui la chiesa cattolica concideva, in estensione, con l’intero mondo abitato, fino a quel momento conosciuto. A mio avviso questo aspetto non credo sia del tutto irrilevante ai fini di giustificare il senso per cui fuori della chiesa non ci fosse salvezza”, quelli che non credevano -pagani, giudei, e maomettani poi- ed erano lontani da Cristo lo erano solo per cattiva volontà e dunque destinati assieme ad eretici e scismatici alla dannazione. Certo, formulato in maniera negativa l’assioma causò non pochi conflitti allo stesso Bonifacio VIII che lo coniò e al papato che fu ridotto ull’orlo della catastrofe per qeusto principio. Alla luce di profonde riflessioni e dopo la scoperta di altri continenti e popoli si evince come la cristianità non sia che una minoranza, ed è ovvio che la chiesa ha cambiato atteggiamento e lo stesso Vaticano II afferma con vigore la possibilità di salvezza per tutti gli uomini; che Dio è accanto anche a coloro che adorano spiriti ignoti poichè -ed è qui la differenza sostanziale- IGNORANO SENZA LORO COLPA ALCUNA IL CRISTO. Vero è che la formulazione può risultare incomprensibile per chi cristiano non è, ed anche per noi cattolici. Per me personalmente “fuori della chiesa non c’è salvezza”, ma per altri forse sarebbe più opportuno dire che “ALL’INTERNO della chiesa c’è salvezza”, e questa è già una garanzia irrinunciabile… anche se il mondo intero è nelle mani di Dio, credo l’inclusione nella Chiesa resta una proprosta e un invito alla salvezza, il che non è poco, anzi..

    7 Giugno, 2010 - 17:21
  22. Leopoldo

    Non mi sono espresso bene. Volevo solo dire che a volte, non sempre e non necessariamente, la religione è stata usata come strumento di prevaricazione.
    Non ho la profondità di debenedetti (lo riconosco senza problemi) ma capisco che non sempre vivere in pace corrisponde alla prima preoccupazione dell’uomo. Io però ci aggiungerei un “purtroppo”.
    Non mi auguro un mondo senza religione, anche perché impossibile. Mi auguro solo che i credenti trovino nella propria fede le motivazioni per rispettare gli altri.
    E’ un’utopia alla quale non vorrei rinunciare e devo dire che i ragionamenti di Clodine mi aiutano molto.

    7 Giugno, 2010 - 17:44
  23. Clodine

    Anche i tuoi Leopoldo: sono sempre motivo di grande riflessione per me…ti abbraccio!

    7 Giugno, 2010 - 18:17
  24. Luigi Accattoli

    Gerry. “La finezza e l’accortezza teologica della risposta di Benedetto XVI al maestro sufi” io la vedo qui: il maestro aveva detto “preghi per me” riconoscendo valida la preghiera cristiana del papa; che gli risponde “pregheremo l’uno per l’altro” riconoscendo valida la preghiera musulmana del maestro sufi.

    7 Giugno, 2010 - 19:47
  25. Signor Luigi mi permetta di insistere. E quel ambivalente ragionamento è possibile in quanto perfetti ed assoluti monoteisti.
    Che poi che ci sia un unico solo Dio non è una opinione, ma una realtà assolutà, Dio è Uno (in Tre Persone.. per noi…).
    Mi permetto di aggiungere che l’islamismo oltre che essere perfettamente ed assoluti monoteista, è anche testardo in ciò…
    questo il motivo per cui non vuole ne riesce a comprendere come la Unicità di Dio possa risolversi anche nella sua Trinità… l’Islam è poco incline al dogmatismo…
    per loro tre persone in una è impossibile da comprendere… è una religione molto razionale per i motivi che spiegavo in un altro post.

    7 Giugno, 2010 - 20:27
  26. Leopoldo scrive.
    “Mi auguro solo che i credenti trovino nella propria fede le motivazioni per rispettare gli altri.”
    Ubi è perfettamente d’accordo! Ubi aggiunge che in tutte le religioni (ovviamente non considero religioni le sette protestanti Texane, Californiani, e altre di cui pullulano gli States… al cui confronto un integralista islamico ha solo da impallidire… 🙂 ) hanno in se il germe di ciò…
    solo gli “integralisti” (ed i prezzolati…) di tali religioni non vogliono capirlo…

    7 Giugno, 2010 - 20:33
  27. LEONE

    X Clodine
    Scusa, ma l’India, la Cina, L’Asia non erano cristiane e non mi pare fosse poco come parte del mondo che poi lo fossero, (i non cristiani) per cattiva volontà mi pare una sua idea, probabilmente lo erano perchè in quei paese le religioni erano altre.
    Ripeto, chi non crede nella nostra religione ha le nostre stesse certezze, per cui mi sembra centrato l’argomento che vede nella mistica e nel seguire con coerenza la propria religione una strada per una pacifica convivenza.

    7 Giugno, 2010 - 20:37
  28. Giorgio posta il collegamento all’articolo di asianews.
    Ubi posta lo stesso commento postato oggi pomeriggio sul blog di Tornielli:

    “Quando l’illazione diventa notizia…

    “Testimoni affermano”… quanto sono attendibili? Sono stati sentiti ufficialmente dagli organi preposti?
    “facendo intuire”… si spiega da se…
    “ma ormai si pensa”… e che te lo dico a fare…
    “Secondo voci”… le voci sono atti ufficiali???

    e intanto la gente butta giù…”

    I giornalisti che scrivono sul blog vogliono aggiungere qualcosa?

    7 Giugno, 2010 - 20:42
  29. Chiudo!
    Ma chi è il mistico?
    Abbozzo una risposta: colui che cerca in lui sempre e solo la sua pochezza…
    e sempre e solo in Dio la sua grandezza…
    Buona notte a tutti.

    7 Giugno, 2010 - 20:49
  30. LEONE

    Bello Ubi concordo

    7 Giugno, 2010 - 21:18
  31. roberto 55

    Riprendo volentieri, e per quel che posso, il “passo” delle nostre belle discussioni sul “pianerottolo”, dopo qualche giorno d’assenza trascorso (nientedimenoche) a Roma, dove, tra l’altro, ho potuto avere l’occasione ed il piacere di trovarmi con Clodine e Matteo, oltre che con il nostro “padrone di casa” Luigi: grazie a voi, Luigi, Clo e Matteo, per il bel momento d’incontro.

    Nel merito: “alzo la mano” dal mio “ultimo banco” e chiedo (e mi chiedo) se, sul tema”, non abbiano, per caso, detto e scritto qualcosa (ed anche più di qualcosa ………) d’importante Papa Giovanni XXIII con la “Pacem in terris” e Papa Benedetto XVI nella “Spe salvi”: la nostra salvezza non risiede in Cristo, nelle sue opere, nella sua testimonianza ? Ed ogni uomo non è, comunque, portatore della “verità del Risorto” (non diceva questo la “Pacem in terris” ?) ?Chiedo e mi chiedo se, per caso, questo non possa costituire punto d’incontro dell’umanità.
    A chi vuole e ne sa più di me la risposta.

    A domani !

    Roberto 55

    7 Giugno, 2010 - 21:33
  32. Caro amico Roberto il tuo “ultimo banco” per me è “cattedra”.
    Dal quale ci insegni molte cose. Qualunque cosa rispondessi, la tua domanda val più della risposta. Ci hai ricordato “pietre miliari” della Dottrina della Chiesa.
    Cosa dirti, mi duole notare che parecchi sedicenti cristiani purchè riferirsi a ciò che è inciso su queste pietre miliari della Dottrina della Chiesa (che è fondata sulla Pietra Angolare che è Cristo), fanno riferimento a quanto stampato su carta riciclata dal macero e che al macero ritornerà…
    Il cristianesimo si sta riducendo ad opinione giornalistica passibile di mutamenti in un battibaleno…
    fortunatamente chi deve sapere sa che… “Cristo ieri oggi sempre”…

    8 Giugno, 2010 - 10:01
  33. Monsignor Padovese nel 2007 su “Mondo e Missione: «Grande è la distanza che separa le due religioni. Occorre sapere che l’islam si considera la rivelazione ultima, più completa e più razionale. Ne consegue che quanti non la seguono sono su un piano di netta inferiorità; diventare cristiano, per un musulmano, significa regredire a uno stato inferiore. Stando così le cose, richiedere la reciprocità in rapporto alla libertà religiosa è un’utopia. La potrà richiedere un islamico in un paese cristiano, ma non l’inverso […] Il confine tra Dio e l’uomo rimane invalicabile con la conseguenza che il primo è troppo trascendente per poter amare ed essere amato. Soltanto i mistici sufi – presumibilmente per influenze cristiane – hanno messo l’accento sull’amore di Dio per l’uomo e dell’uomo per Dio. Un’altra conseguenza riguarda il concetto di dignità dell’uomo, che per cristiani ed ebrei si fonda a partire da questa stessa dottrina biblica di essere a immagine e somiglianza di Dio».

    8 Giugno, 2010 - 12:26
  34. se non sbaglio ho letto qualcosa…

    “The document said relations between Christians and Muslims were often difficult “principally because Muslims make no distinction between religion and politics, thereby relegating Christians to the precarious position of being considered noncitizens, despite the fact that they were citizens of their countries long before the rise of Islam.”

    But Adnane Mokrani, a Tunisian Muslim who teaches Islamic studies at the Pontifical Gregorian University in Rome, said the link between religion and politics came from “history and culture” more than Islam. “The real problem is dictatorship, which often tries to justify itself using religion and nationalism,” he said.”

    http://www.nytimes.com/2010/06/07/world/europe/07pope.html

    8 Giugno, 2010 - 12:57
  35. Vero, ma è in Turchia, Stato laico, che sono avvenuti i due più recenti omicidi religiosi: don Santoro e monsignor Padovese. In Turchia non c’è uno Stato che piega la religione ai propri fini, anche se le cose stanno in questo senso modificandosi sotto la spinta dell’incremento integralista. E quindi gli omicidi di religiosi cristiani hanno una connotazione eminentemente religiosa. La derubricazione a malattia mentale dei gesti che hanno portato agli omicidi, derubricazione in parte anche accolta dal Vaticano, indica che il problema è molto ma molto più grave di quello che appare e coinvolge aspetti eminentemente religiosi, a prescindere dalle distorsioni politiche.

    8 Giugno, 2010 - 13:35
  36. Chiudo sul serio, perchè devo andare al lavoro ma soprattutto perchè mi sono stufato fortemente.

    L’ultima considerazione…

    Riusciranno i manovratori dello scontro di (in)civiltà ad arruolare anche il Papa nella loro armata brancaleone, onde ottenere il sacro sigillo, la benedizione del “Dio lo vuole!” ???

    Penso di no… è difficile piegare lo Spirito Santo al proprio volere (che è poi quello del “nemico” per antonomasia)…
    non ci sono riusciti con Giovanni Paolo II e non ci riusciranno nemmeno con Benedetto XVI…
    preghiamo insieme con lui che non fugga dinanzi ai “lupi”…

    8 Giugno, 2010 - 13:41
  37. Mi scuso Sig Debenedetti non avevo letto il suo ultimo, intento a srivere il mio.
    Ovviamente mi aveva stancato l’argomento al punto in cui lo avevo lasciato prima del suo intervento, non lei.
    Mi auguro non mi fraintenda.

    8 Giugno, 2010 - 13:46
  38. discepolo

    Monsignor Padovese avrà funerali solenni a Milano col cardinale Tettamanzi.
    funerali da “martire”. Dunque è considerato un martire della fede, ma nessuno osa dirlo troppo forte tranne Asianews
    Ora si sa che il suo assassino, dopo il delitto, è salito sul tetto proclamando ” Allah akbar” (allah è grande) evidentemente penso che per molti sia da imputare alla sua pazzia del tutto personale.( una pazzia che lui stesso si era premurato di dimostrare prima del fattaccio.. recandosi a farsi visitare dagli psichiatri, che non hanno trovato nulla, e dicendo un po’ a tutti di essere depresso). come pure la nuova linea di difesa ( probabilmente suggeritogli dagli avvocati )e cioè che mons. Padovese era omosessuale e lui la vittima. Un alibi all’ultima moda!
    Il fatto poi che Padre Padovese, che aveva scritto buona parte dell’Instrumentum laboris e doveva incontrasi col Papa a Cipro, il giorno prima della partenza, e di essere ammazzato, abbia annullato i biglietti aerei suoi e dell’autista, evidentemente perchè qualcosa lo aveva insospettito, anche questo evidentemente fa parte di questa “pazzia ” personale e inspiegata… meglio non indagare…
    Forse un giorno uno scrittore scriverà la “cronaca di un martirio annunciato”.

    8 Giugno, 2010 - 14:18
  39. nessun problema di nessun tipo. Non credo di sostenere lo scontro di civiltà… anche perché credo che a volte riesce bene a sostenersi da sé… purtroppo.

    8 Giugno, 2010 - 14:21
  40. Clodine

    @Leone
    Mi scusi Leone
    Mi sembra che in qualche post addietro si è fatto il nome di Matteo Ricci, e, mi sembra che di missionari martiririzzati, mangiati crudi in quei luoghi da lei menzionati ce ne siano stati, e molti….come vede non è affatto una mia idea, tutt’taltro: è storia. Direi che è una delle pagine più atroci che la storia della chiesa ricordi: i martiri del nuovo mondo -in Africa in Guinea Bissau in Papua, in Giappone- dalla fine del 1500 e fino alla metà del 1600 si registra un’incetta di missionari sottoposti a raffinate e crudeli torturati; agli atti, risultata forse peggiore di quella dei primi secoli della Chiesa.
    Motivo più che ovvio perché la Chiesa del tempo ritenesse le nuove civiltà “fuori dalla salvezza” e per cattiva volontà! Non sono io che me lo invento Leone: se la prenda con la storia!

    8 Giugno, 2010 - 14:37
  41. Clodine

    Per quanto riguarda la “pacifica convinvenza”tra culture e credo differente è una pia illusione: basterà spostare lo sguardo un tantino più in la….in Terra santa -che tutto è fuorché Santa- le oscenità scaturite dall’aberrante fondamentalismo sono sotto i nostri occhi.
    La persona veramente religiosa parla molto poco di Dio: lo vive, semplicemente!

    8 Giugno, 2010 - 14:42
  42. Gerry

    Nel settembre 2008 ho conosciuto mons. Padovese e – con mia moglie e molti altri pellegrini, quasi tutti ex studenti di Villa Nazareth e un illustre ex presidente di AC – ho alloggiato nell’episcopio, a Iskenderun, l’antica Alessendretta, a pochi passi dal mare e da un bel lungomare, dominato da un grande monumento a Mustafa Kemal Atatürk, il padre della “moderna” Turchia laica, una Turchia che sembra avviarsi a non esistere più, se non – appunto – nei grandi monumenti (quasi tutti, per quel che ho visto nei miei viaggi in Turchia, nell’inconfondibile stile della prima metà del novecento, tipo “realismo socialista”), quello stato orgogliosamente laico che il “Padre dei Turchi” aveva sognato. I militari, che ne erano le vestali, sono ormai sotto scacco, dopo le ondate di arresti degli scorsi mesi e il partito religioso “moderato” slitta ogni giorno verso un islam più accentuato, cozzando – per ora a parole – con Israele e mettendo in grave difficoltà l’America.
    Mons. Padovese ci parlò a lungo – ovviamente in termini religiosi – ed era indubbiamente preoccupato per la piega degli eventi, bisogna viverci in Turchia, particolarmente in Anatolia, oer capire come vanno le cose: avete letto le sue parole e tutta la difficoltà emerge. Se posso dire la mia in una battuta, gli unici cristiani buoni sono quelli morti, che hanno lasciato tante vestigia visitate da turisti religiosi e pellegrini. In Turchia si ha, forte, l’impressione di cosa potrebbe diventare la nostra Europa ex cristiana: se le generazioni di cristiani non si consegnano il testimone il cristianesimo scompare e degrada in archeologia, come musei, anche formalmente, sono tante chiese e non parlo di Santa Sofia ma, per esempio, San Paolo a Tarso anche se ogni tanto le suore che vivono vicino ottengono la grazia di qualche celebrazione negli ambienti “museali”. I cristiani – cattolici ma soprattutto ortodossi – non ci sono praticamente più: proprio dove il cristianesimo è nato, dove per la prima volta si è usato questo termine. Consegnare la fede alle generazioni che ci seguono è il compito vero di ciascuno di noi.

    P.S. Caro Luigi, io do un’interpretazione un po’ diversa rispetto alla tua delle parole del Papa al sufi Nazim: tu vedi il comune riconoscimento della preghiera, ma per me si tratta comunque di due preghiere, in cui ognuno prega Dio – per come lo conosce – per l’altro. Sono due modi diversi di leggere le parole di Benedetto XVI, che però, comunque lette, restano sagge, accorte e profondamente umane. Non so se la mia lettura sia “platonico-agostiniana” come quella che Eberhard Schockenhoff, in un recente saggio pubblicato anche in italiano sul Regno, vede negli scritti di Ratzinger in materia di libertà religiosa, ma a me sembra un buon modo di far quadrare il cerchio.

    8 Giugno, 2010 - 16:19
  43. A proposito di scontri d’inciviltà, articoli e giornalisti…
    ne ho letto uno stamane…
    posso solo dire che mi riesce (difficile) magari fare una preghiera (e con poca speranza) per l’autore…

    9 Giugno, 2010 - 9:43
  44. LEONE

    x Clodine
    che ci siano stati dei martiri concordo con lei è storia, come sono storia anche i massacri ai danni di chi non professava la nostra religione, (Sud America, Nord america), quindi anche qui ognuno può legittimamente trovare spunti per le proprie opinioni.
    Mi limito a farle osservare che chi compie massacri è colpevole, ma non in tutti i paesi ci sono stati e comunque non si puo’ estendere il giudizio negativo sui singoli alle intere popolazioni, è questo che è cambiato profondamente nel corso dei secoli, il giudizio su interi popoli che prima non si potevano salvare mentre oggi si prende atto che Anch’essi hanno una via di salvezza…

    9 Giugno, 2010 - 13:13
  45. LEONE

    X Clodine
    sul tuo (passo al tu), secondo post concordo se guardiamo la terra santa è molto difficile essere ottimisti, per fortuna il mondo non si ferma lì e non tutti sono fondamentalisti.
    Concordo con l’ultima frase chi ama Dio lo vive e parla poco di Lui, cìè sempre il rischio di sostituire la parola Dio con un’altra togliendogli la prima lettera…

    9 Giugno, 2010 - 13:17
  46. Clodine

    Concordo con te Leone.
    Un caro saluto…

    10 Giugno, 2010 - 18:21
  47. Leonardo

    Nessuno ad accogliere la salma di mons. Padovese al suo arrivo in Italia. Vergogna.

    11 Giugno, 2010 - 14:30
  48. Clodine

    Anch’io mi sono scandalizzata. Che vergogna!

    12 Giugno, 2010 - 16:53

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