“Il Sinodo culmina nell’ascolto del Vescovo di Roma”

Infine il cammino sinodale culmina nell’ascolto del Vescovo di Roma, chiamato a pronunciarsi come «Pastore e Dottore di tutti i cristiani»: non a partire dalle sue personali convinzioni, ma come supremo testimone della fides totius Ecclesiae, «garante dell’ubbidienza e della conformità della Chiesa alla volontà di Dio, al Vangelo di Cristo e alla Tradizione della Chiesa»: è un passaggio del discorso del Papa a commemorazione, stamane, del 50° del Sinodo. Un discorso importante per intendere il suo programma riformatore. Tratta della sinodalità, del decentramento, della conversione del Papato e del contributo che essa può dare all’ecumenismo. Nei commenti alcuni di questi passaggi.

18 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Cammino della sinodalità. Per il Beato Paolo VI, il Sinodo dei Vescovi doveva riproporre l’immagine del Concilio ecumenico e rifletterne lo spirito e il metodo. Lo stesso Pontefice prospettava che l’organismo sinodale «col passare del tempo potrà essere maggiormente perfezionato» […]. Dobbiamo proseguire su questa strada. Il mondo in cui viviamo, e che siamo chiamati ad amare e servire anche nelle sue contraddizioni, esige dalla Chiesa il potenziamento delle sinergie in tutti gli ambiti della sua missione. Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio.

    17 Ottobre, 2015 - 16:09
  2. Luigi Accattoli

    Ascoltando il popolo. Il Sinodo dei Vescovi è il punto di convergenza di questo dinamismo di ascolto condotto a tutti i livelli della vita della Chiesa. Il cammino sinodale inizia ascoltando il Popolo, che «pure partecipa alla funzione profetica di Cristo», secondo un principio caro alla Chiesa del primo millennio: «Quod omnes tangit ab omnibus tractari debet».

    17 Ottobre, 2015 - 16:09
  3. Luigi Accattoli

    Dono dell’ascolto. Il cammino del Sinodo prosegue ascoltando i Pastori. Attraverso i Padri sinodali, i Vescovi agiscono come autentici custodi, interpreti e testimoni della fede di tutta la Chiesa, che devono saper attentamente distinguere dai flussi spesso mutevoli dell’opinione pubblica. Alla vigilia del Sinodo dello scorso anno affermavo: «Dallo Spirito Santo per i Padri sinodali chiediamo, innanzitutto, il dono dell’ascolto: ascolto di Dio, fino a sentire con Lui il grido del Popolo; ascolto del Popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama».

    17 Ottobre, 2015 - 16:09
  4. Luigi Accattoli

    Sub Petro. Il fatto che il Sinodo agisca sempre cum Petro et sub Petro – dunque non solo cum Petro, ma anche sub Petro – non è una limitazione della libertà, ma una garanzia dell’unità. Infatti il Papa è, per volontà del Signore, «il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità tanto dei Vescovi quanto della moltitudine dei Fedeli». A ciò si collega il concetto di «ierarchica communio», adoperato dal Concilio Vaticano II: i Vescovi sono congiunti con il Vescovo di Roma dal vincolo della comunione episcopale (cum Petro) e sono al tempo stesso gerarchicamente sottoposti a lui quale Capo del Collegio (sub Petro).

    17 Ottobre, 2015 - 16:10
  5. Luigi Accattoli

    Piramide capovolta. In questa Chiesa, come in una piramide capovolta, il vertice si trova al di sotto della base. Per questo coloro che esercitano l’autorità si chiamano “ministri”: perché, secondo il significato originario della parola, sono i più piccoli tra tutti. È servendo il Popolo di Dio che ciascun Vescovo diviene, per la porzione del Gregge a lui affidata, vicarius Christi, vicario di quel Gesù che nell’ultima cena si è chinato a lavare i piedi degli apostoli . E, in un simile orizzonte, lo stesso Successore di Pietro altri non è che il servus servorum Dei.

    17 Ottobre, 2015 - 16:10
  6. Luigi Accattoli

    A metà cammino. Dobbiamo riflettere per realizzare ancor più, attraverso questi organismi [Province e Regioni Ecclesiastiche, Concili Particolari, Conferenze Episcopali], le istanze intermedie della collegialità, magari integrando e aggiornando alcuni aspetti dell’antico ordinamento ecclesiastico. L’auspicio del Concilio che tali organismi possano contribuire ad accrescere lo spirito della collegialità episcopale non si è ancora pienamente realizzato. Siamo a metà cammino, a parte del cammino. In una Chiesa sinodale, come ho già affermato, «non è opportuno che il Papa sostituisca gli Episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori. In questo senso, avverto la necessità di procedere in una salutare “decentralizzazione”».

    17 Ottobre, 2015 - 16:11
  7. Luigi Accattoli

    Il Papa non sta da solo. Sono persuaso che, in una Chiesa sinodale, anche l’esercizio del primato petrino potrà ricevere maggiore luce. Il Papa non sta, da solo, al di sopra della Chiesa; ma dentro di essa come Battezzato tra i Battezzati e dentro il Collegio episcopale come Vescovo tra i Vescovi, chiamato al contempo -come Successore dell’apostolo Pietro- a guidare la Chiesa di Roma che presiede nell’amore tutte le Chiese.

    17 Ottobre, 2015 - 16:11
  8. Luigi Accattoli

    Conversione del Papato. Mentre ribadisco la necessità e l’urgenza di pensare a «una conversione del papato», volentieri ripeto le parole del mio predecessore il Papa Giovanni Paolo II: «Quale Vescovo di Roma so bene […] che la comunione piena e visibile di tutte le comunità, nelle quali in virtù della fedeltà di Dio abita il suo Spirito, è il desiderio ardente di Cristo. Sono convinto di avere a questo riguardo una responsabilità particolare, soprattutto nel constatare l’aspirazione ecumenica della maggior parte delle Comunità cristiane e ascoltando la domanda che mi è rivolta di trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all’essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova».

    17 Ottobre, 2015 - 16:11
  9. Fides

    Pur non rinunciando un nessun modo all’essenziale.
    Qualcuno mi aiuti spiegandomi cos’è, per favore! Gesù Eucarestia lo è?

    17 Ottobre, 2015 - 18:44
  10. picchio

    no, non direi.

    17 Ottobre, 2015 - 19:59
  11. picchio

    Celebrare l’eucarestia e amministrare il sacramento della riconciliazione è essenziale del ministero di ogni sacerdote, non del ministero del papa in particolare.

    17 Ottobre, 2015 - 20:05
  12. Luigi Accattoli

    A Fides. Francesco in quel passo cita l’enciclica di Giovanni Paolo II “Ut unum sint” [Perchè siano una cosa sola, 1995], nella quale il Papa polacco si era detto disponibile a una concertazione ecumenica al fine di “trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all’essenziale della sua missione” potesse essere accettata dai cristiani non cattolici. Il riferimento è alla possibilità di una revisione delle attuali forme di esercizio del primato in modo che esso assomigli a quello del primo millennio, che era accettato dall’insieme della cristianità: nulla dunque che riguardi i sacramenti, o il culto; ma piuttosto: nomina dei vescovi, giurisdizione diretta su tutta la Chiesa, diritto di legazione attiva e passiva, qualifica di Capo di Stato, possibilità di decidere alcunchè anche senza il consenso del collegio episcopale e così via. Che cosa è essenziale e che cosa no, in tale forma di esercizio? All’essenziale non si può rinunciare, al non essenziale sì.

    17 Ottobre, 2015 - 21:49
  13. roberto 55

    Mi sembra – questa della “de-centralizzazione”, così come annunciata dal Papa Francesco – una bella scommessa, per la cui realizzazione sarà necessaria tutta la tenacia, di cui Luigi accredita il nostro Papa, e tutte le nostre preghiere per lui.

    Buona domenica a tutti !

    Roberto 55

    18 Ottobre, 2015 - 7:46
  14. Fides

    Luigi
    Grazie, molto bello.

    18 Ottobre, 2015 - 8:26
  15. picchio

    papa Francesco:”in una Chiesa sinodale non è opportuno che il papa sostituisca gli episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori”
    può essere collegato alle proposta di affidare il problema della Comunione ai divorziati risposati al Vescovo che decida caso caso?

    18 Ottobre, 2015 - 9:51

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