In festa per Maria di Magdala che fu apostola degli apostoli

Francesco vuole che la festa di Maria di Magdala, 22 luglio, sia pari nel Calendario romano alle feste degli apostoli, perchè fu la prima a vedere il Risorto e a darne l’annuncio: a partire da quest’anno la festeggeremo come “apostola degli apostoli” in modo che “risalti la speciale missione di questa donna, che è esempio e modello per ogni donna nella Chiesa”. Qui il decreto che “eleva la celebrazione di santa Maria Maddalena, oggi memoria obbligatoria, al grado di festa”. Nei commenti altra legna al fuocherello.

50 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Apostolorum apostola – Da un articolo dell’arcivescovo Arthur Roche, segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti pubblicato oggi dall’Osservatore Romano a presentazione del decreto: La decisione si iscrive nell’attuale contesto ecclesiale, che domanda di riflettere più profondamente sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina […]. E’ certo che Maria Maddalena formò parte del gruppo dei discepoli di Gesù, lo seguì fino ai piedi della croce e, nel giardino in cui si trovava il sepolcro, fu la prima “testis divinae misericordiae” (Gregorio Magno, XL Hom. In Evangelia, lib. II, Hom. 25,10). Il Vangelo di Giovanni racconta che Maria Maddalena piangeva, poiché non aveva trovato il corpo del Signore (cf. Gv 20, 11); e Gesù ebbe misericordia di lei facendosi riconoscere come Maestro e trasformando le sue lacrime in gioia pasquale.

    10 Giugno, 2016 - 18:32
  2. Luigi Accattoli

    Come gli altri apostoli. Ancora Roche: Proprio perché fu testimone oculare del Cristo Risorto, fu anche, per altro lato, la prima a darne testimonianza davanti agli apostoli. Adempie al mandato del Risorto: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro… Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto» (Gv 20,17-18). In tal modo ella diventa evangelista, ossia messaggera che annuncia la buona notizia della risurrezione del Signore; o come dicevano Rabano Mauro e San Tommaso d’Aquino, «apostolorum apostola», poiché annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo (cf. Rabano Mauro, De vita beatae Mariae Magdalenae, c. XXVII; S. Tommaso d’Aquino,In Ioannem Evangelistam Expositio, c. XX, L. III, 6). A ragione il Dottore Angelico usa questo termine applicandolo a Maria Maddalena: ella è testimone del Cristo Risorto e annuncia il messaggio della risurrezione del Signore, come gli altri Apostoli. Perciò è giusto che la celebrazione liturgica di questa donna abbia il medesimo grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli nel Calendario Romano Generale e che risalti la speciale missione di questa donna, che è esempio e modello per ogni donna nella Chiesa.

    10 Giugno, 2016 - 18:38
  3. Luigi Accattoli

    Nuovo prefazio. Non cambia né il giorno della festa (22 luglio) né i testi della messa e della liturgia delle ore, ma il decreto fornisce un nuovo prefazio, che riporto qui nel bel latino nel quale è stato composto dai collaboratori della Congregazione:

    Vere dignum et iustum est,
    æquum et salutáre,
    nos te, Pater omnípotens,
    cuius non minor est misericórdia quam potéstas,
    in ómnibus prædicáre per Christum Dóminum nostrum.

    Qui in hortu maniféstus appáruit Maríæ Magdalénæ,
    quippe quae eum diléxerat vivéntem,
    in cruce víderat moriéntem,
    quæsíerat in sepúlcro iacéntem,
    ac prima adoráverat a mórtuis resurgéntem,
    et eam apostolátus offício coram apóstolis honorávit
    ut bonum novæ vitæ núntium
    ad mundi fines perveníret.

    Unde et nos, Dómine, cum Angelis et Sanctis univérsis
    tibi confitémur, in exsultatióne dicéntes:
    Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth…

    10 Giugno, 2016 - 18:47
  4. Luigi Accattoli

    Sono felice della decisione di Francesco: da anni vado sostenendo che a Maria di Magdala si dovrebbe dare maggiore attenzione. E’ una delle figure evangeliche che amo di più e nei cui panni cerco di mettermi quando sperimento la sensazione di avere smarrito il mio Signore e ogni volta che piango accanto a un sepolcro. Qui dico la mia passione per questa Maria delle Marie:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/conferenze-e-dibattiti-2/con-maria-di-magdala-il-mattino-di-pasqua/

    10 Giugno, 2016 - 18:56
  5. Non so che pensare dell’espressione “in hortu”. In latino hortus (orto, giardino) è della seconda declinazione, e quindi dovrebbe essere all’ablativo “in horto”. Esiste anche ortus, ortus della quarta declinazione, ma senza h iniziale.
    Siamo tutti al livello di latino molto bene messo in scena dai Monty Python.

    10 Giugno, 2016 - 22:49
  6. N. B. La critica non è per il nostro padrone di casa. Infatti “in hortu” si trova nel sito del Vaticano, e, in conseguenza, in tutti gli altri.

    10 Giugno, 2016 - 23:05
  7. Luigi Accattoli

    Antonella per intendere l’errore o la licenza degli estensori del prefazio credo che si debba fare riferimento alla Nova Vulgata e a come essa indica il luogo della sepoltura e dell’incontro di Maria con il Risorto, nei capitoli 19 e 20 di Giovanni:

    Erat autem in loco, ubi crucifixus est, hortus, et in horto monumentum novum, in quo nondum quisquam positus erat. Ibi ergo propter Parascevem Iudaeorum, quia iuxta erat monumentum, posuerunt Iesum […]. Dicit ei Iesus: “Mulier, quid ploras? Quem quaeris?”. Illa, existimans quia hortulanus esset, dicit ei: “Domine, si tu sustulisti eum, dicito mihi, ubi posuisti eum, et ego eum tollam”.

    La nova Vulgata ha dunque “in horto”. Ed è con te. Ipotizzo una svista.

    11 Giugno, 2016 - 0:32
  8. Il fatto è che ai nostri tempi una semplice svista diventa una valanga inarrestabile tramite i vari copia – incolla. Io me la prenderei con Arturus Roche!

    11 Giugno, 2016 - 1:03
  9. picchio

    Il latino ormai in Vaticano non lo sa più nessuno: non c’era un errore anche nel testo delle dimissioni di B16?
    Cristina vicquery

    11 Giugno, 2016 - 2:28
  10. Lorenzo Cuffini

    “Quanto all’ideologia…..”
    Ahahahahahahah!!!
    Scusate ma qui la faccina divertita non basta, c’è da ridere a crepapelle a leggere la quantità di tavanate che sono scritte nel link postato da Maria Cristina.
    L’assunto è : tutta una manfrina ( certo, i buontemponi di papalepapale vedono ovunque complotti, manovre ordite dai modernisti, ecc ecc ecc.Usassero alemno un pochetto di fantasia!!! Niente: riciclano sempre il solito abecedario) per accelerare ” l’empietà” del sacerdozio femminile.
    Si preoccupassero dei danni strutturali che stanno facendo al SACERDOZIO e basta, propinando modelli farlocchi di preti che dovrebbero essere il baluardo(!) della Chiesa contro il satanico mondo…..purtroppo non solo l’odio, non solo la propaganda, ma anche la cretineria , una volta che circola in rete, diventa tossica e contagiosa. Come si vede, c’è chi te la cita come se postasse una bolla papale o un pezzo di magistero…..
    E con le donne che, da mo’, sono state “elevate” al rango di DOTTORI DELLA CHIESA, come la si mette, cari bambascioni?
    Rob da mat……

    11 Giugno, 2016 - 11:09
  11. Lorenzo Cuffini

    …. e così, manco l’Aquinate si salva più dalla scure bilama di Maria Cristina Ventura. Arruolato pure Lui – e la sua definizione di ” Apostolorum Apostola” –
    tra gli” ideologhi clericali”….
    Povero san Tommaso, zac, la mannaia cade anche sulla tua testa…..ma come, non ti sei fatto la domandina piu’ ovvia, quella da bambino che grida ” il re è nudo ” , MA ALLORA PERCHE’ NON L’HA NOMINATA GESù STESSO?.

    Manipolatore modernista.

    11 Giugno, 2016 - 11:21
  12. Luigi Accattoli

    Apostola degli apostoli piace a Benedetto XVI: Proprio a Maria di Magdala San Tommaso d’Aquino riserva la singolare qualifica di «apostola degli apostoli» (apostolorum apostola), dedicandole questo bel commento: «Come una donna aveva annunciato al primo uomo parole di morte, così una donna per prima annunziò agli apostoli parole di vita» (Super Ioannem, ed. Cai, § 2519).

    http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2007/documents/hf_ben-xvi_aud_20070214.html

    11 Giugno, 2016 - 13:44
  13. Luigi Accattoli

    Piaceva a Giovanni Paolo II: “Venne anche chiamata «la apostola degli apostoli»[38]: Maria di Magdala fu la testimone oculare del Cristo risorto prima degli apostoli e, per tale ragione, fu anche la prima a rendergli testimonianza davanti agli apostoli.«Facta est Apostolorum Apostola per hoc quod ei committitur ut resurrectionem dominicam discipulis annuntiet» S. Tomaso D’ Aquino, In loannem Evangelistam Expositio, c. XX, L. III, 6.

    http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_letters/1988/documents/hf_jp-ii_apl_19880815_mulieris-dignitatem.html

    11 Giugno, 2016 - 13:57
  14. In realtà, Arthur può essere espresso in latino sia con Arturus che con Arthurus. Ma voglio ormai abbandonare queste noiose considerazioni, per mettere invece l’attenzione sul bellissimo testo di Giovanni, quando la Maddalena vede Gesù nel giardino, e dapprima non lo riconosce, poi si getta ai suoi piedi. Bellissima anche la prosecuzione, quando la Maddalena riferisce agli Apostoli di avere trovato il sepolcro vuoto, e di avere visto Gesù. Allora Pietro e Giovanni corrono al sepolcro … Videro e credettero. Questo racconto è tanto più vero quanto più è inaudito.

    11 Giugno, 2016 - 14:11
  15. Però vorrei dare un suggerimento alla Santa Sede. Visto che vogliono rivalutare le donne, perché non assumono una professoressa di latino in pensione (come volontaria, naturalmente) che riguardi loro i testi? Penso che sarebbe opportuno.

    11 Giugno, 2016 - 14:14
  16. roberto 55

    Io, Antonella, potrei consigliare alla Santa Sede una mia cara amica – umbra – del “pianerottolo”: forse l’hai presente anche tu …………. -)))))))))))))
    Scherzi a parte, non si può che gioire di fronte a questa nuova decisione di Papa Francesco, in cui trova ulteriore realizzazione tutto l’amore nutrito dal “popolo di Dio” verso la straordinaria figura di Maria di Magdala; solo un dubbio, che mi è mosso dalla mia inveterata propensione a “rompere le scatole” sempre e comunque: ma gli apostoli come accolsero la notizia portata da Maria di Magdala ? Le credettero ? Oppure ne dubitarono ? V’era, forse, un loro recondito, inconfessato pregiudizio verso di lei ?
    Buon sabato pomeriggio (qui nel Nordest grandina …………) !

    Roberto Caligaris

    11 Giugno, 2016 - 16:02
  17. Claudia Leo

    Affascinante la figura di Maria di Magdala o meglio “da” Magdala .Trovo molto realistica la descrizione della teologa Elisabeth Moltmann-Wendel la quale, a fronte di ricerche su testi coevi ma anche su opere gnostiche provenienti dell’area egiziano copta, sembra che fosse una donna benestante -infatti Magdala è una fiorente cittadina sul lago di Genesareth- e che, a seguito della vedovanza, avesse ereditato una discreta fortuna che usò per aiutare il Maestro e i dodici nel loro pellegrinare.

    Le viene accreditata l’immagine di “profumiera di Gesù” (anche Piero della Francesca la ritrarrà con in mano il vasetto) . Effetivamente essendo ricca poteva permetterselo. Luca lascia “innominata” la profumiera di Betania e lo stesso (Gv.11,2) non da per scontato -per quanto la scena si svolge in Betania- che quella “Maria” profumiera fosse la sorella di lazzaro.

    11 Giugno, 2016 - 17:06
  18. Luigi Accattoli

    A Roberto chiedente. Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Magdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non credettero. Marco 16

    11 Giugno, 2016 - 17:06
  19. Luigi Accattoli

    Luca 24: Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse.

    11 Giugno, 2016 - 17:06
  20. Luigi Accattoli

    In Giovanni abbiamo due rapporti di Maria di Magdala ai discepoli: il primo in cui riferisce del sepolcro vuoto e provoca la corsa di Giovanni e di Pietro e il secondo nel quale dice d’averlo visto e di averci parlato ma non ci viene riferita la loro reazione. Giovanni 20

    11 Giugno, 2016 - 17:07
  21. Claudia Leo

    Secondo questa teologa, inoltre, che narra di lei come di donna colta, ben lontana dai canoni dell’epoca perciò isolata, schernita e soggetta a crisi depressive affetta, probabilmente, da mal caduco. Guarita inizia il discepolato come tante altre donne. Questo è quanto sostiene la Wendel, che vabbeh, poi si scatena nella sua “Teologia femminista” in lungaggini visionarie dalle quale mi dissocio.

    11 Giugno, 2016 - 17:11
  22. Claudia Leo

    La sovrapposizione delle “Marie” , anche in Giotto e in altre opere medievali si racconta la stessa identificazione, non è tanto in rapporto al nome, quanto invece a causa di percorsi di errata interpretazione esegetica a partire da Girolamo il quale accosta alle due Marie (Magdala e Betania) lo stesso concetto di possessione e di peccato – Maria di magdala =prostituta; la “profumiera” Maria di betania= peccatrice .

    Riguardo al non riconoscere il Risorto, da parte della Maddalena, non lo attribuirei tanto all’assenza di fede, quasi che maria fosse ‘inconsapevole della divinità di Cristo.
    Quanto invece ad una mancanza di purificazione interiore inerente la sfera mistico/spirituale. Credo fosse presa da un attaccamento ancora troppo fisico tale da un permettere uno sguardo più profondo , cristallino , capace di penetrare il mistero. Ma questo è un mio parere…

    11 Giugno, 2016 - 17:28
  23. Claudia Leo

    @ da non permettere.

    11 Giugno, 2016 - 17:30
  24. Claudia Leo

    Sull’Apostolato, se per apostolato intendiamo la sequela che per estensione coinvolge tutti i seguaci di Cristo, beh certamente Maddalena lo è senz’altro, ci mancherebbe.
    Ma questo non inficia la realtà dei fatti, e i fatti dicono che nessuna donna (per quanto presente nel cenacolo) è stata ammessa durante la Cena. Nessuna donna presente quando Gesù lstituì l’Eucaristia. Gli Apostoli pertanto sono 12 :
    Simone ( detto Pietro)
    Giovanni
    Andrea
    Filippo
    Bartolomeo
    Matteo
    Tommaso
    Giacomo di Alfeo
    Taddeo
    Simone il Cananeo
    Giuda Iscariota sostituito da Mattia

    Questi sono gli Apostoli, i pilastri sui quali Cristo pone l’edificazione della Chiesa. Nomi di donna non ne vedo. Voi le vedete? Io no!

    11 Giugno, 2016 - 17:39
  25. Claudia Leo

    Gli Apostoli sono uomini che Cristo si sceglie, sono 12 costituìti perché stessero con lui e potesse mandarli a predicare. Maria di Magdala non è stata scelta da Cristo, pertanto è restarà una discepola.

    Dopo Maria di Nazareth può essere considerata la prima autentica Apostola: “vera Madre della sapienza e figlia della sapienza, perché non lo
    guardava più in maniera umana o come semplice uomo, ma lo serviva con
    rispetto come Dio e accoglieva le sue parole come le parole di Dio”

    11 Giugno, 2016 - 18:03
  26. Claudia Leo

    ovvero : Maria di Magdala è seconda rispetto alla Madre di Gesù. Anzi, Maria di Nazareth essendo l’inviata per eccellenza ,dal Figlio stesso, all’umanità intera, è apicale nell’azione missionaria dell’apostolato.

    11 Giugno, 2016 - 18:17
  27. picchio

    non c’erano donne? non c’erano neanche non ebrei…E’ una vergogna che ora ce ne freghiamo così dei suoi voleri.
    Cristina Vicquery

    11 Giugno, 2016 - 18:24
  28. Lorenzo Cuffini

    Toh, c’è chi ci sa fare con il pallottoliere, almeno fino al numero dodici, e conosce, e sa ripetere correttamente, i nomi degli Apostoli, e chi fosse presente all’Ultima Cena.
    Menzione speciale.
    Cio’ non toglie che Gesù riservi la prima apparizione non alle colonne che si è scelto (incluso Cefa che ha costituito Capo della sua Chiesa, uno dei due traditori pubblici e conclamati, gli altri in vergognosa fuga, ) non alla Madre (che pure ha costituito Madre della Chiesa ) non a Giovanni che , unico dei dodici, gli è rimasto accanto, ma a Maria Maddalena.
    Ora, escludendo che Cristo abbia fatto così le cose a capocchia, e che il tutto sia successo per caso, e sapendo Gesù benissimo ( essendo uomo e figlio anche del suo tempo) il grado di affidabilità nella testimonianza che era riconosciuto alle donne nel mondo in cui viveva ( tant’è che i Vangeli portano traccia della incredulità degli apostoli stessi davanti a Maddalena) credo di poter dire che Cristo VOLLE PROPRIO apparire a Maddalena, facendone il caposaldo della testimonianza chiave di tutto il resto…….
    🙂

    11 Giugno, 2016 - 18:47
  29. Lorenzo Cuffini

    …cosa che viene anche confermata dal fatto che Maria Maddalena riceve un apposito mandato da Gesù, che riguarda specificamente i suoi apostoli.Ragion per cui il titolo di ” apostola degli apostoli” mi sembra anche, tecnicamente, perfetto.Non per nulla il buon Tommaso d’Aquino un pochetto di sale in zucca in materia di cose cristiane mi pare che lo tenesse.
    Quanto all’ ” essere secondi” rispetto alla Madonna, chi mai lo ha messo in discussione, in questo Decreto ?! Forse me ne sono perso un pezzo?

    11 Giugno, 2016 - 18:54
  30. Claudia Leo

    Sempre discepola resta! Se avesse voluto fare di Maria Maddalena un’Apostola, dato che Gesù è estremamente fuori dell’Establishment del tempio e anche dal contesto sociale, se avesse voluto annoverare Maria Maddalena tra i 12 , non solo l’avrebbe “cercata e chiamata” come chiamò e cercò i dodici. Ma l’avrebbe anche ammessa al banchetto Eucaristico che invece destina ad essi in modo esclusivo in quanto prefigurazione delle dodici tribù d’Israele, o dodici gruppi come era in uso nella Tradizione ebraica di suddividere il popolo. Pertanto i 12 Apostoli, cosi’ come le 12 Tribù d’Israele, sono considerate “possesso di Dio!

    11 Giugno, 2016 - 19:05
  31. Claudia Leo

    Apostola nel senso etimologico del termine in quanto “inviata” dal Risorto agli altri, non certamente nel senso dell’Economia della Salvezza.

    11 Giugno, 2016 - 19:09
  32. Claudia Leo

    Nella lettera a Tito 1,7- fine del primo secolo, si afferma che i capi delle comunità cristiane, cioè i vescovi (dal greco “episkopòs” cioè “sovrintendente”)loro e non altri, men che meno donne, sono gli eredi spirituali dei 12 Apostoli , ovvero, gli “economi di Dio”.
    “Economia” dal termine greco “oikonomia” significa letteralmente
    “amministrazione della casa”, tale è il compito dei 12 Apostoli, che non può essere attribuito a Maria di Magdala, con tutto il rispetto e la devozione per questa santa che per altro mi è molto cara.
    Ma la Parola di Dio è una, e non ci si può giocare, a meno che non ci si voglia sostituire a domineddio e anzichè bere dalla “fonte dove sgorga l’acua della vita”, ci si accontenta della fontana. Berremo lo stesso, ma dalla fontana però, non dalla “fonte dell’acqua della vita”

    11 Giugno, 2016 - 19:18
  33. Lorenzo Cuffini

    Be’,una discepola un pochetto speciale.
    La Apostola degli Apostoli, giustappunto.
    Quanto all”Economia della Salvezza, credo che nessun gesto di Cristo sia avvenuto perché gli prudesse il naso, per cui avrà ben un significato che sia stata chiamata e mandata PROPRIO LEI ( non un angelo, ad es.) e proprio ai dodici considerati ” possesso di Dio”….

    11 Giugno, 2016 - 19:18
  34. Lorenzo Cuffini

    …se invece tutto questo storcere di nasi e cercar di peli nell’uovo davanti all’evidenza che sta lì da secoli, fosse una specie di fuoco di sbarramento preventivo davanti all’idea che questo decreto possa essere l’anticamera del sacerdozio femminile, bene, ci si tenga il naso da storcere e l’uovo in cui cercare inesistenti peli.
    Questo discorso qua c’entra una fava.
    Se e quando la Chiesa dovesse decidere di affrontarlo, la Chiesa lo affronterà e la Chiesa deciderà….in barba a tutti i nasi storti e a tutte le uova sacagnate per trovar pelucchi.

    11 Giugno, 2016 - 19:25
  35. roberto 55

    Grazie a te, Luigi, per il riscontro: non c’è che dire !, hai sollevato un bell’argomento di discussione.
    Quel che, comunque, m’interessava approfondire, con l’aiuto del nostro “padrone di casa” e degli amici del “pianerottolo”, era di cercare di capire il grado di relazione e di interazione tra gli Apostoli e Maria da Magdala (seguo la corretta indicazione di Clo): quale rapporto intercorreva tra i “12” e Maria ? Come la consideravano gli Apostoli ? Senza voler ridurre banalmente il tema alle più moderne categorie del pensiero, è possibile ipotizzare che i 12 Apostoli non la gratificassero di particolare credito ? E’ per questo che non le credono quando Maria riferisce loro d’aver visto Gesù risorto ? E, d’altra parte (e come giustamente osserva l’amico Lorenzo), Gesù riappare a Maria per prima: come mai proprio a lei ?
    “E il naufragar m’è dolce in questo mare”, diceva un compaesano di Luigi.
    Buona serata a tutti !

    Roberto Caligaris

    11 Giugno, 2016 - 20:40
  36. Claudia Leo

    Ma certamente, fondamentale è che resti fedele alla Parola di Dio, basterà questo e la gerarchia, compreso il Papa -che non fanno, da soli, la Chiesa, la quale da noi è formata, da noi credenti in Cristo anzi “Corpo di Cristo”- si attengano a questo semplicissima regola : La fedetà al Vangelo! Dopo di che, va tutto molto bene-
    Dunque, se proprio vogliamo essere fedeli ai Vangeli non solo Maria di Magdala, ma anche Maria di Cleofa e Salome assisterrero alla Resurrezione. Tutt’e tre vennero inviate dal Signore (posto alla destra del sepolcro-posizione bibblica fondamentale) . Apostole e discepole proprio come lo solo e lo saranno -in senso lato- chiunque resta fondamentalmente legato all’ esperienza del Risorto.

    Ma i Vangeli sottolinenao con dovizia il termine “Apostolo” e sarò Luca stesso a riservarlo solo ai Dodici. Soltanto in Atti 14,4.14, eccezionalmente utilizza il termine “apostolo” per Barnaba e Paolo.

    Lo stesso San Paolo, come Maria di Magdala, Salome e Maria di Cleofa, è un testimone del Risorto. Ma anche lui non è dei Dodici , per quanto ne difenda il ruolo. Ricordiamo, anche, in Galati la difesa appassionata di
    Paolo del titolo stesso di apostolo perché scelto, chiamato, inviato per annunziare la Resurrezione di Cristo, il Figlio di Dio, ai pagani.

    11 Giugno, 2016 - 20:45
  37. Claudia Leo

    Né è presente , Maria di Magdala, nel cenacolo con la Madre di Gesù e il collegio dei 12 quando discese lo Spirito Santo.
    Lo attesta Pietro in Atti 2-14 che erano presenti solo i 12, anzi gli 11, e non altri.
    “Dunque, tutti siamo apostoli e discepoli nella misura in cui, ardenti d’amore, ci facciamo testimoni del Risorto, unitamente ai successori degli 12 (che sono i pilastri su cui poggia la struttura) i Vescovi i presbiteri in cooperazione con i laici e la Chiesa tutta.

    11 Giugno, 2016 - 21:23
  38. Claudia Leo

    dei 12 (chiedo venia per gli errori )

    11 Giugno, 2016 - 21:24
  39. Lorenzo Cuffini

    Ma non c’è paragone alcuno tra il ruolo specifico che Gesù ha voluto assegnare a Maria di Magdala e quello ricoperto dalle altre Marie.
    Sempre che si voglia restare fedeli a quanto scritto nel Vangelo.
    Presenti anch’esse, ma non a parte di quell’incontro ravvicinato e sconvolgente, letteralmente a tu per tu, che Cristo riserva alla Maddalena sola, compreso il chiamarla per nome- da Risorto – e, soprattutto, l’inviarla: non a una testimonianza generica, ma ad una testimonianza mirata nel contenuto, nei destinatari, nell’annuncio inaudito ( che non è solo la Risurrezione è stop, è anche quell’altra rivelazione connessa al noli me tangere!).
    E lo stesso Saulo/Paolo, che pure ha avuto in sorte quel gran casino sulla strada di Damasco – in grado di rovesciarlo da instancabile fondamentalista ammazzacristiani in instancabile predicatore del cristianesimo -, non ha avuto una esperienza così ravvicinata e intima con L’Originale …
    Non so se ci si rende conto.
    Cristo avrebbe potuto bypassare Maria, Marie & C. e apparire di botto, et voilà, nel cenacolo a porte chiuse, agli Apostoli e Maria, come POI farà….ma in altri tempi e con altra successione.
    Vuoi mettere tra l’altro la maggior affidabilità per l’uditorio dei primi destinatari della predicazione cristiana?!
    I quali – tutti ebrei- si sentivano raccontare -da altri ebrei- che la notizia della Tomba vuota era arrivata da una donna, e la prima ad aver visto il Rabbi Risorto e ad avergli parlato fosse la stessa donna ( tralasciamo che donna) e che a questa medesima donna (l’ebreo) Gesù di Nazaret avrebbe affidato l’ annuncio degli annunci, con tanto di disvelamento teologico sostanziale…..
    Sottolineo tutta questa ebraicità per ricordare che in ambiente ebraico LA TESTIMONIANZA DI UNA DONNA NON AVEVA VALORE LEGALE, ad esempio.
    Bel modo da Tafazzi di iniziare questa predicazione che era oltretutto TUTTA QUANTA FONDATA su quella notizia assurda, strabiliante e allora avulsa dalle scritture e profezie ritenute messianiche dagli ebrei…..la risurrezione del nazareno. E quella stessa notizia, su cui saranno stati bersagliati , specie la prima generazione, specie da quelli chje avevano visto, udito, incontrato Gesù e i suoi, viene a poggiare la sua prova su una testimone “legalmente” inaccettabile a priori?!
    Assurdo, sembrerebbe.
    Eppure Cristo proprio a quella donna affida tutta la matassa.
    Una caso, un capriccio?
    Non mi pare possibile.

    11 Giugno, 2016 - 22:16
  40. arneb

    Le donne all’epoca proprio non partecipavano ai banchetti. La cosa era del tutto sconveniente e. Gravemente inopportuna, esattamente come la peccatrice del Vangelo di oggi che entra esi appresta alla mensa di Simone per incontrare il Signore Gesù sbattendosene delle convenzioni e della tradizione. Al massimo le donne stavano cucina e servivano i commensali i ragazzi maschi. Se Gesù asse ammesso e esplicitamente voluto Maria di Magdala alla sua ultima cena, sarebbe stato come se oggi un maschio in piscina si facesse la doccia nello spogliatoio femminile: non che questo non potrà mai avvenire in futuro, ma oggi è assolutamente sconveniente, maleducato e offensivo. Poiché il Signore ritenne di non essere di scandalo ai suoi coevi, dobbiamo considerare Maria Maddalena, la prima, inattesa, testimone, e Maria sua madre, la presente alla Pentecoste, escluse daiscelti da Gesù e dal novero degli apostoli? Non crescere nella fede e nella comprensione del Vangelo è itradirlo e rinnegarlo , non la sua realizzazione, non il “tradere” la Parola. Silvio Lepora

    12 Giugno, 2016 - 11:56
  41. Claudia Leo

    Vede, amico Silvio Lepora, parlare di “comprensione del Vangelo” senza alcun nesso, o con una conoscenza approssimativa della “Storia della salvezza” attraverso la scrittura (Antico / Nuovo Testamento) e il Magistero della Chiesa (di cui anche i cattolici hanno un’idea approssimativa e peggio ancora quando sono i teologi, in malafede, a strumentalizzarne le fonti citano alcune parti e non altre interpretandolo a piacimeto facendogli dire l’esatto contrario) non solo non si cresce nella fede, ma l si tradisce -il Vangelo-e lo rinnega, stavolta si, che lo si tradisce e lo si rinnega.
    Il Magistero, in fedeltà alla Tradizione e alla Parola di Dio ha il compito -“non semplicemente con erudizione teologica, ma alla luce dello Spirito Santo (Gv cap. 16)- di trasmettere AUTENTICAMENTE la Verità tutta intera nelle epoche a venire. Né la Chiesa dovrebbe, o potrebbe, comandare allo Spirito Santo e imporgli un regolamento. La Parola di Dio non si addomentica.

    Pertanto: gli Apostoli che ricevono il mandato da Cristo nell’elezione, e dallo Spirito Santo il giorno di Pentecoste sono 11 ( Atti 1-14) cui si aggiungerà, per sorte, Mattia. Da questi , il nuovo Testamento insegna, che per imposizione delle mani (At 19,6) il mandato passerà ai primi collaboratori: i Vescovi . Dalla Resurrezione in avanti si può parlare di “dottrina ” che da Cristo passa agli Apostoli e ai suoi successori fino ad oggi.

    C’è un motivo preciso, non rintracciabile bibblicamente in una possibile recondita premura da parte di Cristo di non dare scandalo, come suppone lei Silvio Lepora (per quanto legittimamente per carità ciascuno può fare del Vengelo quello che vuole purché se ne assuma la responsabilità) in quanto Gesù non teme lo scandalo anzi, si fa “scandalo” è lo “scandalo” per antonomasia. Ma è un motivo che ha radici lontane, legate ad una iniziativa di Dio in base alla storia dell’Antica e Nuova Alleanza..

    Paolo di tarso, Apostolo delle genti ;Maria di Magdala, ambasciatrice e inviata da Cristo agli Apostoli: Maria di Nazareth: Madre di Cristo e della Chiesa (mi accada secondo la tua parola) attestano la Grazia Onnipotente della Parola promunciata da Dio e nello stesso tempo la necessità del “fiat”, del “si” ai chiamati ,senza il quale non esisterebbe neppure la Chiesa.

    13 Giugno, 2016 - 7:49
  42. arneb

    Scusi Di Leo, liberissima di credere alla sua propria granitica, immarcescibile verità. Ma a me la sua tirata ricorda tanto quella storiella che raccontano i preti sul prete che non sapeva che dire nella predica e disse:”oggi è san Giuseppe. San Giuseppe faceva il falegname. Oggi vi parlerò di tavoli.” Nel senso che proprio non coglie il punto. E il punto è che,finalmente, la dignità, la libertà, l’umanità della donna è riconosciuta ad un livello che per duemila anni mai si era conosciuto. Possiamo ripensare -non buttare – un po’ tutto? Seguendo la sua teoria saremmo ancora fermi al sole che gira intorno alla terra. Al limbo. Al Deus lo vult. Al trono ed all’altare. Ai perfidi giudei. E quant’altro. E questa è storia della Chiesa e del suo magistero. Quella Chiesa che grazie allo Spirito Santo conosce sempre meglio la volontà del suo Signore. Ed evolve, cambia! e cresce nella, questa sì, perfetta rivelazione del Vangelo. A proposito, non è che il Cristo fosse molto tenero con i portatori di scandalo. Silvio Lepora

    13 Giugno, 2016 - 21:08
  43. arneb

    Ovviamente non voglio far polemica con Leo, ma solo contribuire alla discussione generale! Non me ne voglia il padrone di casa!
    Buona serata
    Silvio Lepora

    13 Giugno, 2016 - 21:11
  44. Claudia Leo

    Amico mio, la Rivelazione si è conclusa con il Nuovo Testamento. La Volontà di Nostro Signore è chiara come la luce del sole, nulla in ombra, nulla di perfettibile. La Parola di Dio è perfetta così, valida e immutabile eternamente.

    Poi c’è anche la possibilità, per chi lo vuole, di farsi un Cristo a misura,l’importante è rendersi conto che quella è una “proiezione”. Un simulacro. Non Gesù. Seguire Gesù è faticoso, come è faticoso farsi carico del peso di quella croce, e non è facile neppure amare col cuore di Gesù. Spesso amiamo col nostro cuore, purtroppo!

    Ma neppure sul versante della Tradizione e del Magistero : se avessero la pretesa d’insegnare e/o ricercare per il gusto di adattarsi ai tempi -come arditamente sostiene Lepore- qualcosa che contraddicesse le Sacre Scritture, il loro insegnamento sarebbe falso e , per dirla con San Tommaso D’aquino, “dovremmo rifiutare l’adesione” .

    Mi dispiace, ma non mi trovo nei suoi ragionamenti Lepore, capisco cosa vuole dire, che cioè la Chiesa nel suo bimillenario cammino si dece adattare al mondo . Ma questo lo fa, succede in modo meccanico, come ogni altra struttura umana certo che si modifica ed evolve esteriormente.

    Ma non può farlo nei contenuti : quelli non si toccano, appartengono a Dio pertanto La Scrittura è sempre la regola suprema e non è sottomessa a nessun’altra istanza o regola oggettiva.

    Neppure io voglio entrare in polemica con lei e per assecondarla aggiungo che è vero, ha ragione: Nostro Signore, affinché lo si possa meglio comprendere, ha voluto per la vita della Chiesa un altro principio regolatore: il Magistero Pastorale!
    Vede, Lepore, lei pensa come i protestanti i quali mettono in conflitto la Scrittura con la Tradizione, oppongono queste al Magistero una contro l’altra e l’una al di fuori dell’altra.

    Mentre è proprio qui il genio, la grandezza della Chiesa Cattolica: unire, riconoscendo i loro mutui rapporti così stretti che non si può concepire l’una (La Scrittura) senza l’aiuto delle altre. Insegna, annuncia, e lo fa per mezzo dei monumenti della Tradizione (le fondamenta) mentre per mezzo della Parola di Dio : verifica, conferma, prova ed eventualmente, quando occorre , critica e corregge. Mentre non è possibile addomesticare la Scrittura che è FISSA e come tale è preservata e conservata senza alterazioni.

    Un saluto
    Clodine

    14 Giugno, 2016 - 7:49

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