In memoria di Giuseppe De Carli ottimo vaticanista tv

Per il decennale della morte di Giuseppe De Carli, vaticanista del Tg1, che ricorreva il 13 luglio, l’Associazione culturale Giuseppe De Carli per l’informazione religiosa mi ha chiesto un video in sua memoria. Nel primo commento riporto l’appunto che mi ero scritto per registrarlo.

2 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Popolare senza cadere nel banale. Giuseppe De Carli aveva otto anni meno di me e dunque ora ne ha 18 di meno: gli voglio ancora più bene.
    Ricordo le piacevoli ore di conversazione e passeggiate, sia a Roma sia in giro per il mondo durante le trasferte papali: a Loreto e a Cracovia, a Bruxelles e a Lourdes, a Parigi e a Colonia. Le camminate nelle città erano il momento quando meglio si conversava. A tavola poi si completava il giro d’orizzonti.
    Scambiavamo informazioni. Era generoso nello scambio, sempre corretto.
    Però era anche ruvido di carattere e duro quando giudicava qualcuno. Forse l’unico motivo di disaccordo serio tra noi. “Sei troppo buono”, tagliava corto.
    Condividevamo l’avversione ai miti e agli scoop. Era combattivo e pieno di idee: “Mi piace progettare e organizzare il lavoro delle persone”. Gli avevo dato una mano – a modo di consulente – per La Bibbia giorno e notte (2008) e per il lancio di Rai Vaticano. Diceva che avrebbe voluto darmi una collaborazione nella struttura che dirigeva.
    Scherzosamente mi chiamava “il principe dei vaticanisti” e io lo lasciavo dire perché non c’era malizia nelle sue parole.
    Un paio di volte mi volle nelle dirette papali e quella era un’occasione dove toccavi con mano la preparazione e l’entusiasmo con cui lavorava. Sapeva essere popolare senza cadere nel banale e sapeva toccare i lati oscuri delle notizie anche quando non li poteva trattare.
    E’ stato un ottimo artigiano dell’informazione vaticana. Il migliore tra i vaticanisti televisivi che ho conosciuto.

    https://www.facebook.com/209829402448752/posts/2960172080747790/?app=fbl

    15 Luglio, 2020 - 23:45
  2. Il vaticanista è una professione, ma si può senza enfasi dire una vocazione, difficile, delicatissima. Che lungo cammino, quanta umanità, per vivere ciò in profondità. Per me conoscere te Luigi è un segno di speranza sulla possibilità di essere vaticanisti in epoche non sempre facili.

    16 Luglio, 2020 - 8:22

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