Sono rattristato da una visitatrice che accusa il Papa di procedere a “frasi sconnesse”, di “dire cazzate”, di “approvare la sodomia”, di dare il “placet” ai preti stupratori, di “contraddire la Parola di Dio”. Ho avvertito tante volte chi passa di qui che considero inaccettabile che si parli con disprezzo del Papa attraverso il mio blog. Nei commenti segnalo le parole di disprezzo partite da qui oggi e spiego il mio atteggiamento.
Incredibile: dal mio blog l’accusa al Papa di dire cazzate
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Clodine-Claudia Leo. Le affermazioni contro il Papa sono di Clodine-Claudia Leo e sono contenute in tre commenti al post dell’altro ieri, intitolato “Abusi: il Papa chiama tutti a preghiera e penitenza”. Si tratta dei commenti arrivati alle ore 08.59, 14.13, 15.27. Il primo è il più violento e l’ho pubblicato immaginando che la visitatrice potesse rimediare al passo falso con altro intervento. Invece è venuta accumulando carboni ardenti lungo la giornata. Ho continuato a pubblicarli perché la faccenda fosse chiara a tutti.
Saccenteria e altro. Io non contesto a nessuno – come ho detto le dieci volte – la libertà di sparlare del Papa ma disapprovo (ovvero: non approvo) che ciò avvenga attraverso il mio blog. Per quanto posso, impedirò che si ripeta. Clodine-Claudia Leo non è l’unica che interviene qui con parole stonate, superbia e saccenteria, fissazioni unilaterali. Ma è quella che in quest’ultima fase del blog è andata più avanti. Chi è su quella via ponga qualche rimedio al suo modo di intervenire.
Giornataccia regà. Me devo da ripijà.
Voglio fare un appello a Clodine-Claudia Leo.
Io condivido molte delle sue affermazioni tuttavia la scongiuro, prima di inviare un post, di espungere tutte le affermazioni che sono o possono essere ingiuriose nei confronti di papa Francesco. Queste, oltre a essere in se’ stesse inaccettabili, vanificano il contenuto dei suoi messaggi. Come dice correttamente Luigi Accattoli è legittimo dissentire da quello che il papa dice, o dal modo in cui lo dice e criticare quello che il papa fa, ma non si può assolutamente usare un lessico volgare.
Sarebbe anche bello se lei facesse pubblica ammenda per le espressioni che ha impiegato, riconoscendo che sono state dettate dalla foga della polemica
Quanto accaduto e’ l’ennesima conferma del perche’ molti di noi preferiscono il silenzio.
Questo spazio era meraviglioso ma sono riusciti a rovinarlo.
Un grande saluto a tutti
Un abbraccione, Cinzia!
” Ciò che spaventa,non sono le parole dei malvagi o dei violenti. Ma l’indifferenza e il silenzio degli onesti”
Martin Luther Kyng