La Caritas deve parlare alla città

“Accanto al servizio assistenziale la Caritas svolge un ruolo conoscitivo che è parte della sua missione educativa. Dal vivo dei contesti in cui opera deve trarre le conoscenze e lo sdegno necessari alla denuncia pubblica. E’ pronto soccorso ma anche monitoraggio delle zone a rischio. Soccorre ma anche lancia l’allarme e chiama al soccorso. Deve trovare il modo di farsi ascoltare. Una Caritas che non parla alla città è una carità dimezzata”: ho parlato così in mattinata a Ferentino, Frosinone, alla Delegazione regionale della Caritas del Lazio. Ringrazio chi m’ha invitato e i tanti che m’hanno sopportato.

50 Comments

  1. Sara1

    “Deve trovare il modo di farsi ascoltare”

    non riusciamo a farci ascoltare nemmeno noi qui in basso.

    Notte a tutti.
    🙂

    12 Maggio, 2015 - 23:16
  2. Spiletti

    Assolutamente condivisibile.
    E’ bella l’immagine di una Caritas che non si limiti all’assistenza, ma che sia chiamata ad educare tutta la comunità alla carità, indicando i bisogni (che devono essere conosciuti da vicino e capiti), avanzando progetti e proposte (anche azzardate), condividendo e coinvolgendo tutti.
    Oggi tutti parlano della crisi economica, dei disoccupati, dei poveri, ma solo se si osservano i volti e se si ascoltano le voci e le storie di queste persone si può veramente a cogliere la dimensione di questi problemi e sentirsi coinvolti.
    Mi piace la sottolineatura che attribuisce alla Caritas il compito precipuo di fare da tramite e di “parlare alla città”.

    13 Maggio, 2015 - 9:32
  3. discepolo

    Buongiorno, in piazza san Pietro per favore». «Subito, eminé…», risponde il tassista al cardinale appena salito in macchina. Passano pochi secondi e il tassista comincia a chiacchierare: «’Mmazza che caldo oggi, eh?». «Caldo davvero», risponde con cortesia ma distrattamente il cardinale, che sta ripassando mentalmente i punti più importanti da affermare nella conferenza stampa che dovrà presiedere da lì a un’ora. «Guardi qua – insiste il tassista indicando il cruscotto dell’auto – sò 29 gradi. A maggio non s’è mai visto». «Eh già», dice il cardinale che però a sentire quelle parole ha un sussulto: il viso gli si apre in un sorriso come se gli si fosse improvvisamente spalancata una finestra sulla verità. Ed è così infatti, perché di lì a poco annuncerà alla stampa le parole del “tassinaro” come la prova provata del riscaldamento globale.

    Una trovata da film comico di serie B, direte voi. Magari. E invece no, è proprio successo ieri alla Conferenza stampa di presentazione dell’assemblea di Caritas Internationalis, e protagonista è stato il cardinale honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga che – volendo mettere in ridicolo gli scienziati che contestano la teoria del riscaldamento globale – ha infilato una perla dietro l’altra, tra cui, appunto, la prova del “tassinaro”.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-cardinalee-il-tassinaro-12643.htm

    13 Maggio, 2015 - 11:10
  4. Come riprendere il solito articolo di Riccardo Cascioli
    e rilanciarlo sul Blog Accattoli ????

    E’ uno sport ormai vecchio
    ma che da’ tante soddisfazioni, signora mia !!!

    Una volta il coglione è il papa,
    una volta il coglione lo è il cardinale,

    robba,
    che quando c’era razzinger
    i papolatri di turno saltavano sulla sedia
    perché er papa nun se tocca,
    li cardinali nun se toccano….
    e mo’
    so proprio loro che ce stanno a sbomballa’ li cojons,

    un giorno sì
    e
    l’altro puro…

    che soddisfazioni, signora mia !!!

    molto mejo che fa la rifugiata nel convento delle suore riparatrici di santa Maria Guarini,

    masssììì
    chi cavolo se ne strafrega della Caritas dei suoi volontari sfigati che vanno dall’ultimi,
    i rifiutati
    i barboni
    i disadattati,

    magari
    un giorno sarà lei signora mia
    la disadattata,
    quando la demenza la trascinerà per strada,
    senza capire perché e percome,
    e
    non saprà nemmeno cosa sono i cardinali e cosa il papa,
    ma
    si rannicchierà sotto la serranda di un negozio,
    con quattro cartoni che la illuderanno di un suo spazio personale,
    la sua piccola casetta sicura,
    alla mercè
    di chiunque la reputi solo uno sporco residuo
    che degrada il marciapiede,
    che degrada il quartiere
    e
    che magari pensando di fare un favore alla società che deve essere pulita,
    le getterà un po’ di benzina
    e la ridurrà in cenere……
    e
    allora
    tutti quei commenti scritti
    su cardinali,
    su papi…
    su cattolici non adeguati al suo pensiero,

    sarà tutto cenere
    per
    un marciapiede da pulire….

    13 Maggio, 2015 - 11:48
  5. Spiletti

    Se si parla di disadattati, tu sei senz’altro un esperto.
    Garantito al limone.

    13 Maggio, 2015 - 11:50
  6. Spiletti e il NERVO SCOPERTO

    Luigi Accattoli scrive,17 dicembre 2014 @ 22:30

    Invito Matteo ed Eugenio Spiletti a non interloquire tra di loro a partire da questo momento. Cancellerò ulteriori loro palleggi.

    CORREVA L’ANNO….. 17 DICEMBRE 2014

    quanta acqua sotto i ponti !!!!!!!!!!!!!!!!!!

    NON RESISTE PROPRIO !!!!!!!!!

    13 Maggio, 2015 - 12:05
  7. Fides

    Pim, pum, pam….. E che palle!
    Finitela un po’ o decidete di sfidarvi a un sano duello.
    Siete illeggibili.

    13 Maggio, 2015 - 12:09
  8. Grazie Fides del tuo apporto

    13 Maggio, 2015 - 12:11
  9. Spiletti

    E’ quasi ora di pranzo: ci facciamo uno spritz?

    13 Maggio, 2015 - 12:34
  10. Il riscaldamento globale esiste, eccome se esiste. Come la fame nel mondo, l’inquinamento, le guerre, e i disastri causati dal capitalismo.

    Solo che non fa comodo ad un certo “popolo” di una certa “nazione” che con la sua merda sta allagando il mondo. E si sa, loro ce devono avè l’aria condizionata “a palla” e andare a comprarsi le sigarette col suv 6000 cc di cilindrata, altrimenti il monopolio del petrolio e il sangue che hanno versato e versano per mantenerlo a che gli serve?
    Speriamo che quella babilonia crolli presto. Ne gioiranno i popoli della terra.

    Uno dei motivi per cui papa Francesco è una grande benedizione è l’aver preso le distanze da certe gente che, purtroppo, suo malgrado attorniava Ratzinger, e da cui Ratzinger -per la sua ben nota mitezza- non è mai riuscito a prendere decisamente le distanze facendo restare il suo pensiero quasi ostaggio di questi. Pensare che festeggiò un suo compleanno da papa a “casa” di uno di quei “zombie”…
    Come papa e teologo Benedetto XVI era ed è un grande, ma come politico e stratega, che fetecchia.

    13 Maggio, 2015 - 12:41
  11. “I have a dream”.
    Che, come Babilonia, crolli in un attimo solo e mai più si rialzi.
    Oh che godimento, come i gioirebbero i popoli della terra!

    13 Maggio, 2015 - 12:44
  12. Sara1

    “Pensare che festeggiò un suo compleanno da papa a “casa” di uno di quei “zombie”…”

    Questa me la seno persa chi sarebbe?o
    Sull’ecologia Benedetto non ha mai aderito al negazionismo climatico:

    http://www.zenit.org/it/articles/non-siano-i-piu-poveri-a-pagare-di-piu-per-i-cambiamenti-climatici

    Nella caritas in veritate ha elogiato anche il commercio equo e solidale.
    E riguardo al turismo disse di non andare nei grandi resort in mano a stranieri ma di preferire vacanze a contatto con la popolazione locale.

    13 Maggio, 2015 - 13:13
  13. Cara Sara “la svista” sarà stata una delle tante tue sviste.
    Come questa ultima: io non ho detto che Benedetto XVI abbia aderito al negazionismo climatico o che non fosse un anticapitalista.
    Semplicemente ho detto che era attorniato da certa gente “con” troppi “neo”, che addirittura l’hanno fatto festeggiare a casa dell’essere immondo.
    Che codesta gente travisava il messaggio di Benedetto XVI tramite i potenti mezzi dell’informazione e dei think thank che hanno in mano.
    E che hanno sempre strumentalizzato il pensiero di Benedetto XVI, o lo “occultavano” ove palesemente in contrasto coi suoi interessi.
    Benedetto XVI troppo bonariamente mai è riuscito a fare intorno a se piazza pulita di certi personaggi nè a smentirli pubblicamente.
    E poi il Vaticano è uno Stato, sai quanti “infiltrati” ci sono e magari pure con talari il cui colore non è nero da “soldato semplice”…
    Però credo che tra i motivi per cui si è dimesso vi sia anche tutto ciò, ha capito che era caduto ostaggio di chi premeva, e preme anche ora, sullo “scontro di civiltà, per farsi i fatterelli suoi.
    Francesco in questo è molto più scaltro ed ha capito tutto… e poi, almeno su questo parla chiaro: “Perché tante persone potenti non vogliono la pace? Perché vivono delle guerre, l’industria delle armi è grave! I potenti guadagnano la vita con la fabbrica delle armi e vendono le armi a questo e quel paese: è l’industria della morte, ci guadagnano”.
    Parlava ugualmente -un filino meno, va detto- chiaro benedetto nel 2006, ma lo “silenziavano”…
    Mi auguro averti aiutato nel non prendere “sviste”.

    13 Maggio, 2015 - 14:15
  14. Sara1

    Al netto del complottismo ho capito cosa intendeva mi riferivo al compleanno. (Con chi lo ha passato?)
    🙂

    13 Maggio, 2015 - 14:18
  15. Sara1

    Nome e cognome.

    13 Maggio, 2015 - 14:32
  16. discepolo

    Scusa UBi Humilitas ma questa idea geniale che le guerre le vogliono solo i ricchi capitalisti e i potenti, che la guerra è figlia del capitalismo e dell’imperialismo, e che quando le masse proletarie avranno preso il potere regnerà la pace e la prosperità, mi sembra di averle già lette da qualche parte?
    Ah sì ora ricordo! Il Manifesto del Partito Comunista di un certo MARX.
    Era l’estate del 1972 pensa un po’ .Me ler egalò il mio fidanzatino Bei tempi!
    Ma che bello risentite con le idee di quando si avevano 12 anni!

    🙂 🙂

    13 Maggio, 2015 - 14:35
  17. Marilisa

    “CORREVA L’ANNO….. 17 DICEMBRE 2014
    quanta acqua sotto i ponti !!!!!!!!!!!!!!!!!!” (Matteo)

    Molta acqua è passata, infatti, sotto i ponti. Tanta che il padrone di casa ha smesso perfino di leggere i commenti dei visitatori.
    Ma continua a postare i suoi argomenti sui quali dà modo di azzuffarsi a piacimento. E ancora mi chiedo il perché.
    Forse ha capito che gli uomini da che mondo è mondo hanno l’ insopprimibile bisogno di darsele di santa ragione.
    Insomma, lui, Luigi, ha molta comprensione per le miserie degli uomini.

    13 Maggio, 2015 - 14:44
  18. Sara, un aiutino: galeotta fu la scarpa… che non lo colpi.
    Discepolo, manicheismo allo stato puro il tuo? Che l’abbia detto Marx cosa cambia? Possibile che non abbia potuto dire una, dico una sola cosa buona?
    La “colpa” del comunismo è l’aver propugnato l’ateismo e escuso Dio da ogni orizzonte. Per il resto resta uno dei tanti sistemi economici e di governo imperfetti come i tanti che si sono succeduti nella storia.

    13 Maggio, 2015 - 14:45
  19. Sara1

    “E ancora mi chiedo il perché.” lo ha scritto nell’articolo il blog gli serve per lavoro.

    Ubi adesso non mi viene in mente nulla, dopo ci penso.

    13 Maggio, 2015 - 14:49
  20. Marilisa

    “lo ha scritto nell’articolo il blog gli serve per lavoro.”

    C’ è qualcosa che non quadra.
    Se gli serve per lavoro, dovrà pur leggere, mi pare. Se posta un argomento e non legge i commenti, che lavoro sarebbe?
    A meno che non si limiti a leggere solo i commenti strettamente aderenti al tema proposto, saltando a piè pari tutti gli altri.
    Del resto, i cazzeggi non meritano di essere letti.

    13 Maggio, 2015 - 15:19
  21. «Molte volte si pensa che
    … aumentano i poveri,
    perché si perde il lavoro,
    perché si perde la casa,
    perché non si hanno prospettive per il futuro.

    Troviamo delle famiglie che vivono per la strada
    o
    persone che sono veramente senza speranza,
    perché perdono il lavoro.

    Ma
    io credo che la grande povertà,
    oggi,
    sia una povertà di tipo etico.

    Oggi,
    vediamo uno spaccato della gioventù
    che non ha un futuro,
    che non ha un domani;

    troviamo una violenza assurda,
    troviamo … l’evaporazione della figura del padre;

    i giovani che non solamente implodono con patologie molto forti,
    ma soprattutto
    una società che sta implodendo in queste patologie discriminanti
    e
    quindi non aperte verso gli altri.

    Questa
    mi sembra che sia la povertà
    di oggi.

    Il nostro compito, …
    non è solamente quello
    di dare un piatto di minestra,
    di dare un letto,
    di dare un tetto.

    Queste sono risposte risalenti forse ai primi tempi della Caritas.

    Oggi
    dovremmo attrezzarci
    a dare risposte ancor più variegate
    e
    forse meno visibili,
    ma
    molto più necessarie. »

    (d. E.Feroci 10.10.2014)

    13 Maggio, 2015 - 15:49
  22. «Guarderei a altri Paesi,
    dove i poveri
    vengono impiegati per lavori socialmente utili.

    Quali?
    Tutti si lamentano per esempio che rovistano nei cassonetti.

    Allora
    si potrebbe affidare loro la raccolta e il recupero di materiale da riciclare.

    Ci sono tante cose che si possono fare,
    la peggiore
    è affidarsi all’assistenzialismo.

    I poveri hanno bisogno di diritti, di lavoro, di case.
    Come tutti noi»

    (d. E.Feroci 21.12.2014)

    13 Maggio, 2015 - 15:52
  23. «la vecchia Fiera di Roma ?
    non si capisce cosa ne faranno:

    potrebbe essere usata
    per crearci un centro di accoglienza permanente.

    In città ci sono circa 7.800 persone che vivono in strada,

    molte sono state costrette a farlo perché hanno perso il lavoro.

    Ci sono tanti italiani,
    donne,
    giovani.

    La crisi ha messo per strada molte persone
    e
    dovremmo sempre ricordarci di loro,

    … Non è banale, …,

    ma
    la vita per tanti è cambiata dall’oggi al domani:

    è bastata una separazione
    o
    la morte dei genitori, che erano un sostegno non solo affettivo, ma anche finanziario.

    Sono drammi che vediamo tutti i giorni,
    nelle nostre mense
    arrivano
    anche padri separati con i loro figli”.

    Immobili inutilizzati per creare una rete di housing sociale ?

    … io continuo a chiedere:
    è una strada
    che potrebbe bloccare il flusso dell’emergenza,
    ridare dignità
    a tante persone
    ed evitare che finiscano in strada. »

    (d. E.Feroci 31.12.2014)

    13 Maggio, 2015 - 16:04
  24. FABRICIANUS

    Matteo c’è la ripresa.
    L’Istat ci dice che l’Italia riparte!!!
    Evviva!!!!

    🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    [Sono ironico chiaramente]

    13 Maggio, 2015 - 16:19
  25. Sara1

    Speriamo sia veramente in segno positivo.

    13 Maggio, 2015 - 16:31
  26. Spiletti

    Speriamolo.
    Tuttavia temo che sia solo propaganda per favorire il partito di Renzi alle prossime, imminenti elezioni regionali.

    13 Maggio, 2015 - 16:43
  27. « …Nei nostri empori della solidarietà,
    ogni mese
    centinaia di famiglie vengono a prendere generi alimentari.

    Ma
    abbiamo la sensazione
    che sia una povertà nascosta,
    che non si vede
    ma
    si tocca solo nei nostri centri.

    … Il Giubileo della misericordia
    sia un aprirsi

    – agli ultimi,
    – ai poveri
    e
    non un business.

    …Si sono fatti subito tavoli per gestire i pellegrini,
    ma
    vorremmo che si facessero tavoli per gestire i poveri di Roma.

    Ci sono 6-7mila persone che dormono per strada. La prima misericordia dovrebbe essere per loro che hanno diritto ad una casa e servono tavoli anche per questo. »

    (d. E.Feroci 20 marzo 2015)

    13 Maggio, 2015 - 16:50
  28. Marilisa

    La recessione è finita ( Deo gratias! ), ma la disoccupazione resta.

    13 Maggio, 2015 - 17:09
  29. Sara1

    La crisi ha cambiato l’economia. Le aziende per fare più utili devono avere meno assunti, e’ tanto che si parla di ripresa senza lavoro.

    13 Maggio, 2015 - 17:13
  30. Matteo, d. E.Feroci dice cose meravigliose.
    Ma sono il sintomo di una malattia. Bisogna lottare contro la malattia, trovando la cura.
    La malattia è la società edonista, la cura è il cattolicesimo, quello vero, che è comunitario -nel senso di comunità- e solidale, che crede pensa e agisce con e per “noi” e non per “io”.
    Per fare questo bisogna partire dalla piccola chiesa domestica, la famiglia, che ormai è “disastrata” (e in certi casi vergognosamente “disastrosa”).
    Per far questo c’è bisogno di una “guida” forte, di un pastore forte.
    E di richiami, tanti richiami, e qualche colpetto -lieve- di bastone ogni tanto.
    E’ malato l’uomo, è malata la famiglia, c’è bisogno di cura.
    La povertà materiale di alcuni è figlia della miseria spirituale dei tanti.
    Di quelli che hanno venduto la moralità di essere uomini e donne concreti, per il piatto di lenticchie dell’immagine, dietro cui albergano “ossa di morti e ogni putridume”.
    Cè bisogno di qualcuno che virilmente ci dica: “a stronzi, ma nun vedete che ve state a cojiona da soli”.

    13 Maggio, 2015 - 17:25
  31. FABRICIANUS

    Humilitas lei mi descrive persone che si sono create un proprio credo e una propria religione: edonismo e immagine….Difficile convertirle, molto difficile.

    13 Maggio, 2015 - 17:37
  32. Basta disattivargli il televisore e guariscono. Basta non andare più a votare e guariscono. Basta comprare prodotti “locali” e guariscono. Basta pigliarli in giro pubblicamente dal balcone e guariscono. E’ quasi immediato.

    13 Maggio, 2015 - 17:46
  33. Non capisco perchè ti rivolgi a me.

    Fai come se non ci fossi

    13 Maggio, 2015 - 17:50
  34. FABRICIANUS “che si sono create” comunque è un errore e non lo accetto.
    Accetto “che gli hanno creato” e che gliela impongono con i medium di massa con l’economia e pure lo stato attraverso certe leggi certa scuola e certe (e noterà che ho diviso economia da stato , mettendo nell’ordine la prima che ormai comanda e domina il secondo in barba alla volontà popolare…).

    13 Maggio, 2015 - 17:51
  35. matteo scrive, 13 maggio 2015 @ 17:50
    Perfetto. Ignoriamoci cos’, senza pudor.
    Azzera il contatore e vai in pace!

    13 Maggio, 2015 - 17:53
  36. Don Enrico Feroci
    Mensa Caritas
    ponte Casilino

    la domenica 10.30 celebra s.Messa

    (nei pressi di s.Elena)

    13 Maggio, 2015 - 18:00
  37. non so di cosa scrivi e di cosa inventi
    continua ad andare per la tua strada

    13 Maggio, 2015 - 18:02
  38. Luigi Franti

    Non capisco perché non andiate d’accordo. Siete didimi.

    13 Maggio, 2015 - 18:53
  39. Sara1

    “Perché non andate d’accordo.”

    Tutti i galli vogliono rimanere soli nel pollaio.

    🙂

    P.s.io non ho ancora capito con chi ha passato il compleanno Ratzinger. (E’ vero che sto peggio del solito però ammetto davvero non ne ho idea)

    13 Maggio, 2015 - 19:23
  40. «“C’era una volta un beduino nel deserto che guidava una carovana di persone,
    e lì, tra le dune,
    ogni tanto stendeva il dito e diceva:

    “Non di qui, ma di qui;
    non di qui, ma di qua;
    non di qui, ma di qua”.

    Alla fine uno, ossessionato da questo continuo raddrizzamento di rotta,
    tirò fuori la pistola e gli sparò, mentre lui ancora, col dito puntato, diceva:
    “Non di qui, ma di qua”.

    È una storia che raccontava il vescovo salvadoregno Oscar Romero
    (così come ci viene riportata da Don Tonino Bello),
    martire delle fede
    e
    delle giustizia
    che sarà proclamato beato il 23 maggio prossimo,
    senza immaginare di annunciare con esso la parabola della propria vita,
    perché egli venne assassinato proprio mentre al suo popolo diceva:
    «Non di qui, ma di qua».

    Cercare la strada è realtà essenziale per ogni uomo,
    così
    come è importante avere vicino qualcuno che ci indichi la giusta direzione.

    Credo,
    che il luogo da dove si legge la realtà diventa fondamentale.

    Da quale punto di vista leggerla?

    Se la leggi come Virgilio,
    all’ombra dei Fori Imperiali,
    pagato e spesato da Augusto,
    inneggerai alla Pax Romana.

    Ma
    se la leggi
    – dalla parte delle vittime,
    – dalla parte dei crocifissi,
    – del Crocifisso del Golgota,
    allora leggerai Roma in ben altra maniera.

    Con il Giubileo della Misericordia,
    papa Francesco ci invita a leggere la realtà dal punto di vista dei poveri.

    Perché i poveri non si stancano di annunciarci il vangelo:
    sono loro gli annunciatori della parola,
    sono loro che ci rivelano i segreti del Regno.

    Solo con loro è possibile ascoltare la Parola,
    solo con loro è possibile scoprire
    il volto dell’Abbà,
    il volto del Dio di Gesù
    che ha parlato
    e
    che continua oggi
    a parlarci,
    a farci sognare che un “altro” mondo è possibile.

    E invece la povertà
    è
    il grande insegnamento che ci ha dato Gesù
    quando scese nelle acque del Giordano
    per essere battezzato da Giovanni il Battista.

    Non lo ha fatto per bisogno
    di penitenza,
    di conversione;

    lo ha fatto
    per mettersi
    in mezzo alla gente, bisognosa di perdono,
    in mezzo a noi peccatori, e caricarsi del peso dei nostri peccati.

    Papa Francesco,
    con il Giubileo della Misericordia,
    ci invita a seguire il “dito puntato” dei poveri.»

    (d. E.Feroci 17 apr 2015)

    13 Maggio, 2015 - 19:43
  41. «Festa della mamma ?


    sono arrivati gli sciacalli.

    Come quelle proposte dall’industria del gioco d’azzardo
    che,
    in questi giorni, ha deciso di inserire anche la mamma come pretesto per tentare la fortuna.

    Il Superenalotto,
    … ha predisposto, negli oltre 45 mila punti vendita di Sisal distribuiti in tutta Italia,
    degli speciali sistemi bacheca
    che,
    con appellativi quali
    “Fai vincere la mamma”,
    “Mamma 6 Grande”,
    “TVB Mamma”,
    “Coccole di mamma”,
    “Magica Mamma”,
    propongono come regalo la giocata in vista dell’estrazione del sabato.


    Uno dei concessionari più conosciuti del settore,
    Codere,
    ha intravisto nella festività la possibilità di creare nuove partnership commerciali:
    ed ecco che le gaming hall
    – le più grandi sale gioco del concessionario a Roma, Lecce, Caserta, Bologna
    promuoveranno questo fine settimana degli “eventi a tema”, a base di degustazioni, offerte floreali, sconti su prodotti cosmetici, massaggi viso e quant’altro.
    Proposte accattivanti, che regalano momenti di relax in cambio di..azzardo.

    E con un fil rouge di fondo: l’offerta deve essere variegata per rispondere alle varie esigenze.

    ..chi preferirà la giocata al superenalotto (anche online) potrà tentare la fortuna in modo veloce,
    mentre
    chi preferirà trascorrere un pomeriggio in una sala ricca di slot, vlt, bingo ma anche gratta e vinci & co. potrà optare per le gaming hall.
    … fino a che punto ci si possa spingere.

    Quale sia il limite che questa nostra società
    intravede per non cadere nel baratro del profitto a ogni costo.

    … Quello che non si percepisce
    è
    che fuori ci sono le persone in carne e ossa,
    quelle di cui Caritas viene a conoscenza
    grazie ai Centri d’ascolto diocesani, a cui giungono dopo essersi rovinate.

    Il gioco d’azzardo
    è
    sicuramente solo uno dei tanti mali sociali del nostro tempo,
    ma ci dà spunti validi di riflessione
    proprio perché specchio di quello che stiamo diventando.

    A tutte le mamme del mondo, l’augurio di non ricevere la schedina del superenalotto precompilata come regalo.»

    (CharitasRomana- E.Feroci 9 mag 2015)
    .

    Sino a questa mattina
    13 maggio,
    d. Enrico Feroci
    ha portato nelle Scuole Romane
    la battaglia contro il gioco d’azzardo,
    che sta creando la più grande sacca di impoverimento-malattia nella popolazione.

    13 Maggio, 2015 - 20:10
  42. Sara1

    “Al giornalista che mi fece questa domanda, risposi con un’altra domanda: lei è sposato? Sì. Da quanti anni? Venti. Lei sarebbe capace di scrivere a sua moglie la stessa lettera d’amore che gli scriveva quando eravate fidanzati? No. Lo stesso vale per me. Fare Teologia è per me scrivere una lettera d’amore a Dio, alla Chiesa, al popolo di Dio. Non sono sicuro che scriverei le stesse cose ma l’amore è lo stesso”

    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/caritas-gutierrez-41032/

    (ecco perchè mi piace Gutierrez 🙂 )

    13 Maggio, 2015 - 21:22
  43. Sara1

    “La confidenza, insomma, non autorizza a dare tutto per scontato. E l’amore, quanto più è intimo e profondo, tanto più esige il rispetto della libertà e la capacità di attendere che l’altro apra la porta del suo cuore. A questo proposito ricordiamo quella parola di Gesù nel libro dell’Apocalisse: «Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (3,20)”

    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150513_udienza-generale.html

    Fine rassegna stampa, buon notte a tutti!!

    13 Maggio, 2015 - 21:33
  44. picchio

    Grazie della bellissima citazione di guttierez, sara. 🙂

    13 Maggio, 2015 - 22:00
  45. FABRICIANUS

    <UbiHumilitas “gli hanno creato….” ma allora: coloro i quali hanno subìto, hanno un cervello per discernere?

    14 Maggio, 2015 - 10:06
  46. Sara1

    “hanno un cervello per discernere” la differenza tra l’antropologia cristiana (anzi cattolica) e altre sociologie e filosofie è proprio il libero arbitrio.
    Per Marx l’uomo è inserito in un grande fiume che ne determina i comportamenti basta cambiare il corso del fiume e cambia anche il comportamento dell’uomo.

    Ma così come il capitalista non è responsabile del suo cattivo comportamento non sarà responsabile del buono nemmeno nella nuova società.

    La visione cristiana parte invece dall’uomo e dalla sua capacità di compiere il bene o il male.

    14 Maggio, 2015 - 10:21

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