La “Gioia del Vangelo” c’era già in Martini

Riordinando la mia confusa libreria mi è venuto alla mano un volumetto di Carlo Maria Martini che ha lo stesso titolo dell’esortazione di Papa Francesco: “La gioia del Vangelo” [Centro Ambrosiano – Piemme 1988]. E’ un corso di esercizi per giovani. Nei primi commenti riporto due brani martiniani che hanno rispondenze nella “Evangelii Gaudium”.

17 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Vino del Vangelo. “Non possiamo negare che nella nostra epoca la mancanza del vino del Vangelo sia sentita; non si è mai parlato tanto di evangelizzazione e, insieme, non c’è mai stato così poco coraggio di evangelizzare” (p. 37).

    12 Maggio, 2015 - 0:02
  2. Luigi Accattoli

    Gesù è già lì. “La Chiesa si fa missionaria non introducendo a forza il messaggio evangelico nel cuore dell’uomo, perché Gesù è già lì, si è già invitato da solo nella giornata di ciascuno, nella festa della vita, nel banchetto quotidiano” (p. 69s).

    12 Maggio, 2015 - 0:02
  3. «…dalle nozze di cana,
    il principio mariano…

    …Maria
    intuisce
    la mancanza di vino,
    la mancanza della gioia

    e
    si muove

    – primo movimento missionario della Chiesa –

    verso la necessità degli sposi…

    Maria
    questa gioia c’è l’ha.
    e
    avendola in sè,
    ha una istintiva sensibilità per capire
    dove non è presente.

    …. questa gioia

    … quando la sentiamo in noi istintivamente

    ci accorgiamo dove manca
    e
    ci nasce la voglia

    di aiutare,

    di trasmetterla….

    La Chiesa
    è missionaria quando sa coinvolgere altri

    (a Cana, Maria coinvolge i servi)….»

    12 Maggio, 2015 - 9:06
  4. Sara1

    Gaudium et spes e Evangelii nuntiandi le aveva lette anche Martini immagino.

    🙂

    12 Maggio, 2015 - 9:42
  5. Sara1

    Gaudete in domino anche (ricordo di aver visto citata.).

    12 Maggio, 2015 - 9:55
  6. Io sono un poco all’antica, mi piacciono molto le cose molto retrodatate.
    Farei risalire la “Gioia del Vangelo pure a Santo Stefano, gioia accennata nel discorso al Sinedrio, che raggiunge la sua pienezza in punto di morte: “Signore non imputare loro questo peccato.
    Gioia del Vangelo che da vita ad un annuncio cosi forte che sarà il preludio alla conversione di Paolo.

    Volendo però si potrebbe andare ancora molto più indietro nel tempo.
    Cmq la mancanza di gioia è spesso la mancanza di voce, quella voce che ti fa dire forte la verità contenuta nel Vangelo, senza scandalizzarsi e senza timore che gli altri si scandalizzino.
    Fatti, non slogan per gli irriducibili della curva…

    12 Maggio, 2015 - 9:59
  7. L’enciclica La gioia del Vangelo è quella di numerosi scivoloni.
    Su tutti: ” si sentono superiori agli altri perché osservano determinate norme o perché sono irremovibilmente fedeli ad un certo stile cattolico proprio del passato”

    Gli stili, esistono stili? E cambiano? I Martiri coptiche si sono fatti sgozzare pochi mesi fa, sono stati fedeli a quello stile, proprio come S. Stefano. Qualcosa da dire. Più che da dire ci sarebbe da fare, correggere ciò che è scritto. Sbagiare è umano, poi certi “teologi”…

    E anche “È una presunta sicurezza dottrinale o disciplinare che dà luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario”
    Incommentabile.
    Mi fermo, che se questa è “la gioia del Vangelo” che sono slogan per i tifosi della curva- preferisco restarmene incazzato…

    12 Maggio, 2015 - 10:18
  8. Sara1

    ““È una presunta sicurezza dottrinale o disciplinare che dà luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario”

    San Paolo pure se vogliamo cercare prima di Martini. o Agostino contro Pelagio, niente di così nuovo.

    12 Maggio, 2015 - 10:48
  9. Sara1

    San Paolo puro scusate gli errori.

    12 Maggio, 2015 - 10:52
  10. Il fatto nuovo cara Sara è che la “sicurezza dottrinale” se la arrogano certi “teologi” in barba al Magistero precedente e in barba a certi prefetti.
    Sicurezza dottrinale di teologi che ha una sola certezza essenziale: quella di essere “presunta” 🙂

    12 Maggio, 2015 - 10:55
  11. Quanto alle eresie, quella moderna è l’eresia relativista.
    Quanti ne sono inzuppati, o meglio, quanta parte della Chiesa è in piena eresia relativista? A quando la condanna?
    Oltre le alpi addirittura il “relativismo” è stato messo in atti e trasmesso a Roma. Si prenderà atto, si farà qualcosa?
    O nel mentre si preparano i festeggiamenti per la “riforma” -“scisma” è il termine tecnico corretto- dell’eretico Lutero?
    Nel mentre il papa ha ricevuto un centinaio di “pastori evangelici pentecostali”.
    Gli avrà chiesto: chi pascete? chi vi dà tale autorità? Lo sapete che Extra Ecclesiam nulla salus? I Sacramenti? La presenza reale? L’interpretazione autentica del Vangelo?
    Brindimo, brindiamo brindiamo brindiaaaaaaaamo| Fiesta!

    12 Maggio, 2015 - 11:12
  12. picchio

    ho visto Antonella 🙁

    12 Maggio, 2015 - 13:56
  13. Riaccostandomi al post-articolo di Accattoli, odierno:
    ——–

    “Lasciarsi interrogare dalla Parola di Dio…

    Rileggendo oggi
    alcune di quelle numerose
    meditazioni,
    emerge come … interrogasse il testo biblico
    e
    a poco a poco ne facesse emergere il senso,
    per poi domandarsi
    quale fosse il suo significato
    per la Chiesa e per i credenti. ….

    ……….. non hai mai smesso
    di essere un cristiano che si interrogava sulla propria fede, “

    ?…il Signore è misterioso,
    abita
    nella nube,
    lo si conosce
    solo nell’esperienza e nella preghiera

    interrogare il Maestro,
    parlare con Gesù.

    “Signore,
    – perché hai detto questa parabola?
    – perché ti esprimevi cosi?
    – perché non parlavi più chiaramente in certe situazioni?
    – perché accettavi che la gente non capisse ciò che dicevi?
    – perché non ti rivelavi di fronte alla oscurità in cui la gente era immersa?
    – Signore, che modo è il tuo di rivelare il Padre?
    – in che maniera ardeva nel tuo cuore il fuoco daportare sulla terra?”?
    (CMM)

    “… Leggendo
    e
    pregando la Scrittura,
    … riviveva
    l’esperienza del roveto ardente
    come Mosè
    si avvicinava
    colmo di meraviglia all’inusuale spettacolo,

    si toglieva i calzari
    e
    si poneva in ascolto di quella voce misteriosa.”

    12 Maggio, 2015 - 14:07
  14. petrus

    @Ubi humilitas ecc…
    Sì brindiamo al Concilio Vaticano II. Brindiamo alle porte e finestre aperte e brindiamo alla maturità che non produce paura del confronto ma lo stimola.

    L’eccesso di sicurezza nella verità che prende tecnicamente il nome di superbia, è un boomerang che torna sempre indietro. Vedi referendum irlandese.

    10 Giugno, 2015 - 12:22

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