La pace sia con me: sto leggendo la Evangelii gaudium

Sto leggendo l’esortazione Evangelii gaudium [La gioia del Vangelo] che a noi giornalisti è stata data oggi pomeriggio alle 14,30 e sono felice di questa lettura. Sempre, nei decenni della professione, ho considerato un regalo trovarmi a passare molte ore a leggere testi dei Papi dati in embargo. Ma finché ero in attività c’era la pressione del giornale che diceva “non possiamo anticipare qualcosa?” Ora nessuno rompe la pace di questo momento profittevole. Domani dopo le 12 – termine dell’embargo – vi dirò.

19 Comments

  1. Non si potrebbe intanto avere qualche anticipazione? Confessalo, Luigi, stai morendo dalla voglia di dire qualche cosa, altrimenti non avresti stuzziacato il “can che dorme”.

    25 Novembre, 2013 - 18:22
  2. Piuttosto, che te ne è parso delle reliquie di San Pietro? Questo ritrovamento si deve ad una illustre archeologa e grecista, Margherita Guarducci. Ce ne parlava sempre il nostro professore di greco, Aristide Colonna, esortandoci ad essere come lei.

    25 Novembre, 2013 - 18:25
  3. Anch’io, Luigi. Nel dodicesimo anniversario della morte di Giovanni Battista Zaccherini. Ed è una grandissima grazia.

    25 Novembre, 2013 - 19:03
  4. Luigi Accattoli

    Luca non tutti hanno in casa il Denzinger bilingue con la “versione italiana a cura di Angelo Lanzoni e Giovanni Battista Zaccherini”. Perché non spieghi chi era questo nostro amico?

    25 Novembre, 2013 - 20:21
  5. Federico B.

    Antonella mi fa tornare in mente un paio di lezioni sulle Grotte Vaticane e il ritrovamento delle reliquie di San Pietro. Anche il mio insegnante del liceo aveva una grande opinione di Margherita Guarducci e cercava di trasmettere la stessa passione ai suoi allievi.

    26 Novembre, 2013 - 9:44
  6. FABRICIANUS

    Stranamente pur avendo frequentato il Liceo Classico (paritario-cattolico), non ci parlarono di queste reliquie e di Margherita Guarducci.
    Prof. Antonella e FedericoB potete dirmi qualcosa in più? Grazie.

    26 Novembre, 2013 - 11:55
  7. mattlar

    Sono le 12…

    🙂

    26 Novembre, 2013 - 12:22
  8. Federico B.

    @Fabricianus,
    sono passati secoli, comunque la cosa che mi colpì è che una reliquia importante come quella di San Pietro (fondamentale per la Santa Sede e la successione petrina) fosse stata rinvenuta solo negli anni cinquanta a seguito degli scavi voluti da Pio XII sotto la Basilica di San Pietro. In precedenza non era mai stata cercata, non ce n’era bisogno: la tradizione e l’autorità della Chiesa era sufficiente. Margherita Guarducci fu l’archeologa ed epigrafista che studiò per anni tutti i reperti e, nonostante le difficicoltà e qualche resistenza, riuscì a rinvenire quei frammenti ossei e confermare la tradizione cattolica.
    Questo è quello che ricordo, ma certo l’esposizione del mio professore era molto più precisa e appassionata.
    Lascio volentieri la parola alla Prof. Lignani.

    26 Novembre, 2013 - 12:53
  9. Clodine

    Grazie Matteo per la segnalazione. Ho letto!
    Su molti punti non mi trovo d’accordo.

    26 Novembre, 2013 - 13:18
  10. mattlar

    Solo a leggere i titoli e a sfogliarla un po’ mi sembra eccezionale, veramente coglie dei punti profondissimi della pastorale odierna.

    26 Novembre, 2013 - 13:20
  11. Clodine

    Per carità, tocca dei punti nevralgici con molta energia, e ne condivido l’impeto, e anche le prese di posizione. Ma ce ne sono altri sui quali ci sarebbe più di una obiezione da porre al Santo Padre…che esce, talvolta, un pochino -tanto- fuori dal seminato.

    26 Novembre, 2013 - 13:29
  12. Sara1

    Linguaggio un po’ semplificato e analisi del mondo contemporaneo (cultura, scienza, mercato) fatto un po’ troppo con l’accetta.

    Ad esempio 69. È imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo. Nei Paesi di tradizione cattolica si tratterà di accompagnare, curare e rafforzare la ricchezza che già esiste, e nei Paesi di altre tradizioni religiose o profondamente secolarizzati si tratterà di favorire nuovi processi di evangelizzazione della cultura, benché presuppongano progetti a lunghissimo termine. Non posiamo, tuttavia, ignorare che sempre c’è un appello alla crescita. Ogni cultura e ogni gruppo sociale necessita di purificazione e maturazione. Nel caso di culture popolari di popolazioni cattoliche, possiamo riconoscere alcune debolezze che devono ancora essere sanate dal Vangelo: il maschilismo, l’alcolismo, la violenza domestica, una scarsa partecipazione all’Eucaristia, credenze fataliste o superstiziose che fanno ricorrere alla stregoneria, eccetera. Ma è proprio la pietà popolare il miglior punto di partenza per sanarle e liberarle.”

    Non è che sia chiarissimo, e poi che significa cultura popolare? Residui di cultura contadina o il pop della televisione? (che sono cose diverse).

    26 Novembre, 2013 - 14:03
  13. manuel76

    Ho letto qua e là lo scritto del Papa…
    Clodine: secondo me è cambiato lo stile di comunicazione, ma può essere ugualmente ricco. Mi spiego: i papi precedenti hanno sempre pubblicato scritti che erano frutto del cesello nei dettagli, per cercare di essere irreprensibili, di scrivere solo qualcosa di universalmente vero, evitando con cura ogni errore.
    Però non sempre hanno dato risposte in tempo! Ed era il più grave limite. Forse era un “errore” anche quello di non arrivare al momento giusto…di fare attendere a lungo, molto a lungo le risposte.

    Mi sembra di cogliere l’urgenza in questo scritto…quasi a dire: non sarà perfetto, completo, irreprensibile quello che scrivo, ma lo scrivo subito perchè è urgente, è importante muoversi, è essenziale alzare il sederino dalla sedia e partire, perchè poi ci sarà tempo e modo per correggere e cesellare, ma urge imboccare una via che svegli.

    http://www.youtube.com/watch?v=Lz0FmmNrTck

    26 Novembre, 2013 - 14:53
  14. nicoletta z.

    Grande Manuel, scelta eccellente!

    26 Novembre, 2013 - 15:01
  15. FABRICIANUS

    Grazie FedericoB

    26 Novembre, 2013 - 16:19
  16. Sara1

    Credo che Clodine si riferisse più a qualche accenno liturgico che a questioni di stile.

    Per il resto se il tradizionalismo degli anni scorsi mi faceva scoprire il senso della comunità a Bergoglio mi vien da suggerire: esiste anche l’individuo!!! A volte ha una visione troppo totalitaria della Chiesa.
    Leggerò con calma in seguito in questi giorni sono troppo arrabbiata.

    26 Novembre, 2013 - 17:35
  17. Caro Fabricianus, Margherita Guarducci fu colei che, in un frammento di intonaco delle Grotte Vaticane, identificò la scritta “petr[os] eni”, in greco “Pietro è qui”. Vicino a questa scritta furono rinvenuti frammenti di ossa avvolti in un panno di porpora. Si trattava, disse la Guarducci, di una sistemazione temporanea delle ossa di Pietro durante le persecuzioni dei primi tempi della Chiesa. Ho trovato questa sintesi dei fatti che mi sembra abbastanza buona.
    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=185

    26 Novembre, 2013 - 22:02
  18. FABRICIANUS

    Grazie mille, prof. Antonella.

    27 Novembre, 2013 - 11:01

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