Le tante gioie della droga

“La droga dà / la droga toglie / ma se la sai usa’ / te dà tante gioie”: scritta che ho letto in via Caio Cestio, in Roma, sul muro che fronteggia l’ingresso al “Cimitero acattolico”. Un caso nel quale il contesto dice più del testo.

11 Comments

  1. Fabrizio Scarpino

    La droga fa male non vi è dubbio.

    Nello stesso tempo la droga è però diffusissima (basta leggere le analisi che vengono fatte sui fiumi delle grandi città).

    Ora, il messaggio del contesto è chiaro, ma anche qui dobbiamo tenere presente a mio modesto avviso che: la droga cesserà con la fine del mondo e non solo essa.
    Che tabagismo (massiccio) e alcolismo non sono così distanti dalla droga.

    Puntiamo sui “micro progetti” di recupero e non illudiamoci (come cattolici) di recuperare tutti.

    Lode al lavoro di tante Comunità recupero, ma………mi ha fatto riflettere un importante esponente laico cattolico (grande conoscitore del mondo giovanile) di cui io personalmente ho grande stima che, contestando aspramente la droga non si disse però contrario alla legalizzazione della stessa.
    (Io un pochino sto con lui).

    Ascoltare per credere dal minuto 1.10 in poi, al minuto 1.32 l’affermazione di non contrarietà alla droga libera (Consiglio comunque l’intera intervista).

    https://www.youtube.com/watch?v=b8Adv0QTDvA

    Buona serata.

    14 Novembre, 2018 - 17:35
  2. Luigi Accattoli

    Grazie Fabrizio della segnalazione e del “buona serata”. Conosco Ernesto e rispetto la sua idea di combattere la droga in campo aperto, senza la proibizione che al pericolo della sostanza aggiunge il fascino della trasgressione e la bolgia dello spaccio. Ma la droga libera mi dà la vertigine. Credo che gli educatori capaci di combattere la droga in campo aperto siano oggi troppo pochi.

    14 Novembre, 2018 - 18:18
  3. Fabrizio Scarpino

    Carissimo Luigi grazie a Te dell’attenzione.

    Comprendo le tue vertigini, però da un po’ di tempo le parole di Ernesto Olivero (che ho spesso ascoltato dal vivo, oltre a essere stato svariate volte al Sermig di Torino) mi stanno facendo riflettere molto sul tema.

    Sul numero di educatori capaci di combattere la droga mi trovi concorde, sono pochi.
    Io mi sono fatto l’idea che si sia pensato troppo in grande sulla formazione delle persone dedicate al recupero dei tossicodipendenti e alla fine si sia raccolto poco. (Ma tutto ciò è solo una mia modesta opinione).

    Un abbraccio.

    14 Novembre, 2018 - 19:21
  4. maria cristina venturi

    Come medico posso solo dire che SE la legalizzazione di certe droghe diciamo leggere e quasi innocue come es. hashish e mariuana, portasse a un minor consumo di droghe “pesanti” allora si potrebbe essere d accordo. Ma tutti gli studi medici ci mostrano che COSI NON E”.Anzi il.consumo di droghe “leggere” porta ad aumentare di molto il rischio del passaggio a cocaina ed eroina. Non credo che nessuno voglia liberalizzare la cocaina. Se gia’ con gli ubriachi al volante abbiamo tanti morti per, incidenti, figuriamoci se legalizziamo la cocaina.
    Il problema della legalizzazione delle droghe e’che se ti fai di cocainaessere o crak o pastiglie
    non sei solo uno che distrugge se stesso, cosa che questa societa individualista e menefreghistapotrebbe anche tollerare con un bel” e chi se ne frega fatti tuoi”, il problema e’che diventi.pericoloso per gli altri. A Milano e in tutte le grandi citta’molti omicidi v e ngono commessi sotto l’effetto di droghe.Non parliamo di paesi come la Colombia dove la coca scorre a fiumi e anche il sangue dei morti ammazzati dai narcos scorre a fiumi.
    Vorrebbe Fabrizio vivere in un mondo dove la cocaina libera portasse magari il suo vicino di casa ad aspettarlo.sul.pianerottolo con una mannaia e farlo a pezzi per nessun motivo se non quello di essere fuori di zucca(fatto verosuccesso a Milano)?
    Le droghe p esanti e soprattutto le nuove droghe, le pasticche sintetiche , spappolano il cervello. Una societa piena di zombi violenti non e’ proprio auspicabile

    14 Novembre, 2018 - 20:07
  5. Andrea Salvi

    E non dimentichiamo che l’uso delle cosiddette “droghe leggere” può avere effetti devastanti sullo sviluppo del cervello degli adolescenti. Ci sono tanti studi scientifici su questo tema
    Un solo esempio https://www.apa.org/monitor/2015/11/marijuana-brain.aspx

    14 Novembre, 2018 - 20:53
  6. Fabrizio Scarpino

    Rif. 20.07 14 Nov.

    Gent.ma Maria Cristina.

    Che dire…Non mi riferivo certo alla cocaina e sicuramente non vi si riferiva Ernesto Olivero.

    Mi limito a constatare che (vedi numerosi interventi del procuratore capo di Catanzaro dott. Gratteri, in prima linea nella lotta al principale trafficante di cocaina -ovvero la ‘ndrangheta-) lo Stato riesce a sequestrare solo1/5 di tutta questa mer….che arriva nelle nostre città.

    Questo significa che va abbassata la guardia? Probabilmente NO, anzi.

    Ma è inutile girarci intorno, cocaina ce ne è a valanga: gli ultimi studi riguardano le anguille nei fiumi:

    https://www.ilgiornaledelcibo.it/cocaina-nei-fiumi-rischi/

    Un estratto: Uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano, durato cinque anni e pubblicato nel 2018, ha dimostrato che ogni giorno il capoluogo lombardo scarica circa 400 grammi di stupefacenti, 6,5 chili di farmaci, 1,3 chili di disinfettanti e prodotti per la cura della persona, 600 grammi di sostanze plastificanti e 200 grammi di sostanze perfluorurate, oltre a 13 kg di nicotina e caffeina. Queste sostanze sono state rinvenute nella rete fognaria e nei fiumi Olona, Seveso e Lambro, ma anche nelle falde superficiali. La ricerca ha evidenziato che i depuratori non sono in grado di bloccare le droghe, i farmaci e i prodotti chimici per la cura del corpo, che restano anche nelle acque trattate e sono riversati nei canali e nei fiumi, già gravati dagli scarichi delle attività industriali e agricole. Finora non sono state certificate contaminazioni significative delle falde profonde, che alimentano il fabbisogno di acqua potabile, ma secondo i ricercatori in futuro anche queste risorse sarebbero a rischio, con possibili effetti sulla salute umana.

    Quello che dobbiamo fare è secondo me un altro discorso: lavoriamo sui microprogetti e non illudiamoci di sconfiggere questo drago, il quale sarà definitivamente sconfitto solo al ritorno del Figlio dell’Uomo.

    Noi, alla luce anche delle parole del Vangelo odierno in rito romano: Il Regno di Dio è in mezzo a voi possiamo e dobbiamo dare il nostro piccolo contributo.

    Che questo contributo passi anche dalla lotta aperta/a viso aperto attesa la liberalizzazione delle droghe, NON la cocaina ovviamente?? Non lo so, è un’idea sulla quale rifletto.

    Cordialmente.

    Fabrizio

    15 Novembre, 2018 - 13:59
  7. maria cristina venturi

    Caro Fabrizio viviamo in una societa’ dove la droga scorre a fiumi, su questo non c’ e’ dubbio.
    I miei figli avevano gli spacciatori e la possibilita’ di comprare droga gia’ alle ELEMENTARI. Alcuni loro compagni hanno cominciato alle elementari. Qualsiasi scuola media di Milano e’ piena di possibilita’ di comprare droga, al liceo poi, per esempio al Leonardo Da Vinci frequentato dai miei figli, a ricreazione gli alunni si
    Possono fare tranquillamente un canna nel cortile. Lo sanno tutti , preside e insegnanti, ma come si suol dire So’ ragazzi , facciamoli divertire. Nessuno che io sappia ha mai fatto nulla.
    Se un ragazzo vuole drogarsi oggi puo’ iniziare a 12-13 anni e proseguire alla grande. Gli adulti? Si voltano dall’ altra parte. Genitori, educatori, insegnanti, preti, catechisti: FANNO FINTA DI NON VEDERE.
    Poi ci troviamo di fronte a casi horror tipo ragazzine sedicenni come Desirée e Pamela che per la comprare la droga si prostituiscono, trovando una fine horror. Allora gli adulti, che avrebbero dovuto tutelare e proteggere tali ragazzine se la prendono col pusher nigeriano.
    Ma i MOSTRI, i veri mostri di indifferenza e omissione siamo NOI adulti , genitori, educatori e compagnia bella. Piu’ MOSTRI degli spacciatori nigeriani che poi scannano le ragazzine . Noi ce ne freghiamo, noi facciamo finta di nulla, noi non sappiamo amare, seguire e proteggere i nostri adolescenti. Noi mostri di indifferenza e menefreghismo.

    Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci insegna che chi e’ complice e connivente del peccato per vilta’, pigrizia, omissione, indifferenza , e’ colpevole esattamente come chi il peccato lo compie.

    15 Novembre, 2018 - 14:46
  8. Leonardo Lugaresi

    La cosa terribile, terribilmente stupida, della frase che hai annotato, caro Luigi, è l’illusione di “saper usare” la droga. «Se la sai usa’»: quasi tutti i consumatori di droghe (di qualunque tipo) ne sono convinti. La maggioranza continua a vivere nell’ignoranza e nella menzogna: sono quelli che si fanno (di alcool e/o di altri stupefacenti) solo nei fine settimana, continuando ad andare a scuola o al lavoro, vivendo in famiglia eccetera. Sono tossici a loro insaputa, tossici “normali”, e sono una legione. Già adesso un enorme problema sociale, di cui non si è ancora percepita la dimensione; domani, un disastro.

    15 Novembre, 2018 - 14:46
  9. Fabrizio Scarpino

    Mi scuso per il carattere misto non coordinato del mio precedente intervento e per la punteggiatura.

    Spero comunque di essermi spiegato.

    15 Novembre, 2018 - 15:57
  10. Fabrizio Scarpino

    Rif. 14.46

    @Maria Cristina.

    Ti ringrazio del Tuo intervento.

    15 Novembre, 2018 - 17:02

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