L’errore dei grillini è di non parlare ai media

Ho visto che Grillo e i suoi se la prendono con l’elettorato che non ha capito: comprendo la confusione del dopo doccia, ma dare la colpa agli elettori non aiuta. Da giornalista dico che l’errore è stato di non parlare ai media. Se Grillo va a Treviso e non trova nessuno in piazza e fa il comizio all’animaccia sua, dopo due ore tutte le televisioni e dopo 12 ore tutti i giornali raccontano – giustamente – che nessuno è andato ad ascoltarlo e che lui ha fatto la comica di se stesso. Se sui media passano solo le loro diatribe sugli scontrini è per lo stesso motivo: non danno interviste, non partecipano a nessun dibattito e dunque non restano che gli scontrini. “I media sono stati contro di noi”: questo era prevedibile, ma se voi li snobbate e quando vi chiedono interviste fate smorfie, loro – che sono scimmie – trasmetteranno le vostre smorfie. Spero che i grillini riflettano su questo punto: non sono contento della loro momentanea disfatta perché spesso i miei figli ragionano come loro. Mi sta a cuore che interagiscano con ogni interlocutore e non si limitino a fare smorfie tutt’intorno.

30 Comments

  1. Sara1

    Più che i media la causa della disfatta è dovuta al fatto che in questi mesi non hanno fatto nulla in parlamento.
    Avevano la possibilità di partecipare al governo e hanno lasciato finisse a tarallucci e vino tra Pd e Pdl, quella parte di sinistra che li ha votati non lo ha perdonato.
    Quelli del PDL che avevano appoggiato Grillo dopo Prodi Rodotà e Gino Strada avranno lasciato perdere.

    28 Maggio, 2013 - 15:45
  2. Federico Benedetti

    A me sembra che i grillini non concedano interviste perchè non sanno cosa dire, non hanno niente da dire. La loro è una protesta fine a se stessa, sterile.
    Lo scontento e la rabbia (dovute anche alla crisi economica, non solo alle malefatte dei politici) questa volta hanno preso la strada dell’astensione, specialmente a Roma.
    Si salvano solo i partiti “pesanti”, organizzati sul territorio, che hanno ereditato un sistema di cellule e sezioni dai partiti storici (e specialmente dal PCI) e squadre di organizzatissimi e fedelissimi militanti. I partiti “leggeri” sono spazzati via da una ventata di disincanto e delusione. Bisognerà convincere gli Italiani a tornare a votare, presentando proposte politiche convincenti e candidati credibili.
    Le forze che stanno al governo dovrebbero approfittare di questa sconfitta dei loro oppositori per dimostrare di saper trovare soluzioni ai tanti problemi degli Italiani. Non possono più permettersi il lusso di tirare a campare: devono lavorare sodo e bene.

    28 Maggio, 2013 - 16:06
  3. Luigi Franti

    «spesso i miei figli ragionano come loro».
    Ecco, questo mi interessa moltissimo. Io penso che i tuoi figli abbiano goduto della migliore educazione possibile, anzi ne sono certo. Perché, dunque, ragionano spesso come i grillini? Che cosa determina questa mutazione antropologica a cui noi assistiamo perplessi, senza saper bene che cosa fare? Se hai qualche idea in proposito e la vuoi comunicare te ne sarò grato.

    28 Maggio, 2013 - 22:44
  4. Perché sono tutti stufi di questo stato di cose, e si attaccano dove possono.

    28 Maggio, 2013 - 22:45
  5. Marilisa

    Grillo e i grillini non hanno capito che il successo delle elezioni politiche aveva più che altro una valenza di protesta-messaggio nei confronti dei partiti tradizionali “colpevoli” di non aver saputo interpretare lo scontento di tanta parte della popolazione, soprattutto giovanile, che non vede una via di sbocco ad una crisi paurosa che pesa come una cappa di piombo su tante famiglie imprigionate nella povertà sempre crescente.
    Grillo si era illuso di aver fatto presa.
    Come? Lanciando anatemi quasi farneticanti su tutti i politici, facendo proposte semplicistiche non attinenti a realtà più complesse di quanto a loro potessero sembrare, e, soprattutto, credendo di poter smantellare una impalcatura politica che per forza di cose ha una struttura partitica che necessita di una organizzazione ben precisa.
    Loro si sono sempre presentati come “i puri”, affidabilissimi e incontaminati, sicuri di essere capaci di risolvere, da soli, i problemi del Paese.
    Come se avessero una sorta di bacchetta magica. Loro!!
    Altro errore madornale: essersi affidati in buona parte al web, non tenendo presente che la Rete è preclusa a tutte quelle persone che non hanno la possibilità o la capacità di accedervi. E sono ancora tantissime.
    La verità è che per molti i grillini non hanno una precisa identità. Restano pressoché ignoti anche perché rifiutano quasi sempre di partecipare alle trasmissioni televisive.
    E che significato ha il rifiuto sistematico di non interloquire con i giornalisti e con quelli che sono ritenuti avversari?
    E che risultato ha ottenuto l’essersi rifiutati di collaborare col PD per la formazione del Governo?
    La conseguenza, forse da loro non prevista, è stata la nascita di un Governo (di quale durata?) di larghe intese con il PDL. Che scricchiola ad ogni passo. Cosa che forse non gli è stata perdonata da molti elettori di sinistra che avevano dato loro il voto sperando che con la loro collaborazione nascesse un Governo di sinistra. Illusione!
    Grillo e i suoi non hanno saputo prevedere tutto questo. Ed ora pagano lo scotto della loro presunzione.

    29 Maggio, 2013 - 0:45
  6. Luigi Accattoli

    Luigi Franti mi chiede qualche idea sul perché i miei figli spesso ragionino come i grillini. Non mi è facile dire. Come sempre quando ci sono di mezzo i figli la domanda mi tira in causa, entro senza volerlo nella disputa con loro e divento inattendibile a me stesso. Con ciò non voglio eludere la giusta domanda, ma faccio osservare che nessuno dovrebbe schivarla per il fatto che non abbia figli, poniamo. La situazione non è diversa per un insegnante, o altro educatore, o per chi osservi i figli degli altri, o – essendo giovane – i coetanei. Ancora una volta, c’è lavoro per tutti. Proverò a dire la mia ma intanto chi è pronto dica la sua.

    29 Maggio, 2013 - 9:15
  7. Sara1

    Il grillismo è nato in ambienti colti però, adesso magari è un po’ una baracconata, ma all’inizio c’era Latouche, l’insalata dell’orto, il detersivo biologico, la ricerca di risorse alternative.
    Aveva fatto presa proprio su chi aveva più cultura.

    29 Maggio, 2013 - 9:22
  8. Luigi Accattoli

    Il primo apprezzamento dei ragazzi l’ho colto sempre su questo elemento di veracità: ognuno paga la sua battaglia.

    29 Maggio, 2013 - 9:44
  9. mattlar

    Grillo mi spaventa un po’, ma soprattutto quel certo casaleggio: se cercate un po’ su internet ci sono dei particolari psico- religiosi di questo personaggio molto inquietanti.
    I cittadini grillini mi fanno un po’ pena: Crimi, Lombardi mi sembrano dei poveretti che ancora non hanno capito come sia successo a loro questo tsunami nella vita e cercano di tenere il tono, con piccole scenette di antagonismo studiate a tavolino prima di andare in onda.
    Però, a Roma, questa volta sono stato combattuto a lungo e solo una telefonata in extremis di un mio amato zio mi ha convinto ad andare a votare per esprimere la mia partecipazione. E alla fine ho annullato la scheda. Non lo avevo mai fatto. Ma sono convinto di non aver fatto un errore maggiore di quello che avrei fatto votando Marino o Alemanno o qualunque altro inconsistente candidato. Quel De vito, poi, poverino… veramente mi ha fatto tenerezza… era proprio convinto di poter diventare sindaco di Roma…

    29 Maggio, 2013 - 9:50
  10. Federico Benedetti

    Proviamo un po’ a chiedere a chi a febbraio ha votato 5stelle.

    Ho chiesto a un mio collega, trentenne, laureato e ipertecnologico, idee di sinistra, genitori elettori del PD, nonno partigiano… Mi ha risposto che è tutto uno “schifo”, devono andare tutti a casa e che il M5s fa bene a mettere bastoni tra le ruote a tutti perchè l’unico modo per cambiare il “sistema” è sfasciare tutto.
    Mi ricorda vagamente lo slogan “lo Stao borghese non si riforma, si abbatte”…
    Insisto, domando cosa ne pensa del comportamento del M5s durante i due mesi di stallo politico e istituzionale, dell’atteggiamento del movimento nel momento in cui occorreva eleggere il Presidente della Repubblica e collaborare alla formazione del Governo, della non disponibilità a traovare a soluzioni a quegli stessi problemi che vengono denunciati. Mi risponde che qualche errore è stato commesso e che comunque lui non si aspettava molto di più nemmeno dai grillini. Conclusione: voto di protesta, forse solo protesta disperata. Alle comunali questa protesta si esprime con l’astensionismo, ma alle politiche potrebbe tornare ad esprimersi attraverso il voto al M5s o a qualche altra lista.
    In effetti questa lettura spiega perchè i grillini non potevano allearsi a Bersani: se l’avessero fatto avrebbero tradito le aspettative di elettori come il mio giovane collega.

    Perchè non chiedere anche a chi, fra i frequentatori di questo blog, hanno dichiarato di aver votato per i 5Stelle? Ricordo la Prof. Lignani e Ubi, ma forse c’era anche qualcun altro.

    29 Maggio, 2013 - 10:05
  11. FABRICIANUS

    Concordo con l’analisi Marilisa delle 0.45.

    29 Maggio, 2013 - 10:13
  12. Sara1

    “ognuno paga la sua battaglia” può essere una matura assunzione di responsabilità ma anche un ripiegamento individualistico. E chi non può pagare? (per i più svariati motivi)

    29 Maggio, 2013 - 11:56
  13. discepolo

    “non si limitino a fare smorfie”
    Sono d’accordo con Luigi Accattoli, però a ben guardare Grillo proprio fa venire in mente la figura del Matto, del Jolly, del “Fool” shakespiriano, del Bagatto dei Tarocchi, insomma di quel Buffone che spariglia,che appunto fa smorfie, che fa saltare i clichè. del pensiero razionale….
    Del resto Dario Fo, un estimatore di Grillo, oggi sul Corsera , dice di Grillo:
    “E’ come uno dei personaggi delle mie commedie. Esce da quella scuola dei Misteri Medioevali che gioca col paradosso e con l’assurdo. Un visionario surrealista.”
    E se Grillo è il Bagatto, il Jolly ( anche lombrosianamente, ha l’aspetto del Jolly) il Visionario surrealista come dice FO , il Buffone, si capisce perchè ha tanto fascino, ma si può anche capire perchè nessuno sano di mente gli affiderebbe l’amministrazione del condominio e tantomeno dell’Italia..

    29 Maggio, 2013 - 13:07
  14. discepolo

    Quanto ai suoi seguaci purtroppo non hanno la “verve ” e il fascino del capo-comico: figure come Crimi e Lombardi sono fantozziane, gli altri parlamentari del M5S sono fantasmi, qualcuno di voi ne ricorda qualcuno?

    29 Maggio, 2013 - 13:16
  15. Luigi Accattoli

    Condivido con Federico Benedetti l’impressione che i grillini torneranno sull’onda alle prossime politiche. Le amministrative non si addicono all’antisistema. Anche a me un trentaduenne simpatizzante di Grillo, che è cresciuto con il suo blog e lo segue da sempre, ha detto: “Fanno solo casino, è vero, ma io non mi aspettavo altro, li ho votati per questo e ora li avrei rivotati se fossi stato a Roma”.

    29 Maggio, 2013 - 13:22
  16. Nino

    La politica è cosa seria e durissima.
    Amministrare bene e fare leggi buone per tutti, ancora più difficile e complicato.
    In italia, poi.
    Si sa che gli italiani aspettano sempre il messia, il salvatore della patria ma il duo caimano – Grillo in contemporanea è troppo.

    Grillo dice: ne rimarrà uno solo.
    Questa ed altre parole chiave come via l’IMU, anzi rimborsiamo quella già pagata, sono robe da fantascienza in un paese stremato, schifato, addormentato, imbambolato, ma che VUOLE SOLUZIONI.

    Se ne sono accorti anche quelli che hanno votato 3 mesi fa M5S, in particolare i giovani, che aspettavano speranzosi quel messia e che non ci stanno alle prese in giro al congelamento di 8 milioni e passa di voti, alle diatribe sui rimborsi a piè di lista.
    Eppoi, ma li avete visti e sentiti parlare i senatori e i deputati grillini a partire dai rispettivi capigruppo al senato e alla camera? Suvvia.

    E il candidato sindaco di Roma che si presenta in piazza del Popolo leggendo
    su fogli di carta il programma?

    Così è montata l’emmoragia del non voto.

    Così il M5S, imploderà e finirà come tanti altri movimenti, roba già vista.

    29 Maggio, 2013 - 13:25
  17. discepolo

    Quello che dovrebbe far riflettere amaramente sono notizie come questa: in un comune in provincia di Reggio Calabria sono andati a votare l’ 11% !!!!!.
    Analfabetismo democratico di ritorno? disaffezione per la politica? menefreghismo? disillusione e scetticismo? Mah, certo quelli che “hanno fatto l’Italia” i risorgimentali si rivolteranno nella tomba: tanta fatica, tanti sono morti per i posteri e i posteri se ne fregano altamente di votare e magari stavano meglio quando c’era Franceschiello , il Borbone Re delle Due sicilie !

    29 Maggio, 2013 - 13:25
  18. Luigi Accattoli

    Anch’io invito chi – tra noi – manifestò qualche simpatia per Grillo e i grillini a dire la sua sul fenomeno generazionale e sulla sconfitta elettorale e sui figli che spesso ragionano come loro… per esempio Matteo e Leopoldo

    29 Maggio, 2013 - 14:59
  19. Luigi Franti

    L’altro ieri ho comprato un libro. È una cosa che non faccio quasi mai, ma nelle librerie c’era lo sconto del 20%, costava solo 8 euro (= 6,40) e io dovevo andare dal dottore e non avevo niente da leggere. L’ho letto intanto che aspettavo di entrare dal medico e ve lo consiglio: Michel Serres, Non è un mondo per vecchi, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (= Petite Poucette, Paris 2012).

    Un pamphlet che mostra, con diversi plausibili argomenti (o esempi), come sia in atto una mutazione antropologica.
    Votare Grillo (e ragionare come un grillino) temo sia solo un sintomo di qualcosa di molto più profondo.

    «Houston, abbiamo un problema».

    29 Maggio, 2013 - 15:54
  20. Luigi Franti

    Forse c’entra (o “centra”, come scriverebbero molti di quelli che votano Grillo).
    Ieri, parlando con un gruppo di ragazzi molto giovani mi è capitato di usare la parola “troll” e mi sono accorto che non ne conoscevano il significato. Per un istante avevo ipotizzato che si burlassero di un povero vecchio (in prima battuta, per regola, penso sempre bene degli altri), ma le loro facce inespressive sarebbero state troppo perfette e quindi ho investigato. Un paio di loro sapeva qualcosa sui troll della mitologia nordica, ma nessuno è stato in grado di spiegare il significato “internettiano” del termine. (Nessuna speranza, ovviamente, che qualcuno avesse familiarità con i New Trolls: non ci ho neanche provato).
    Magari sarà stato un caso, una bizzarria statistica (però, insomma, erano una trentina e tutti studenti liceali), ma forse il punto è che anche la rete la viviamo in modo molto diverso, noi e loro.
    Per me,ad esempio, in fin dei conti la rete è solo un equivalente più comodo della realtà esterna: adoro le e mail (che sono proprio come le vecchie lettere solo che ti possono arrivare in qualunque momento e non le devi andare ad impostare); quando è possibile approfitto volentieri degli archivi e dei testi che sono in rete come di uno strumento che amplia enormemente le possibilità e in parte sostituisce la carta (che pesa e ingombra): pur di non alzare il culo dalla sedia, il più delle volte non vado neanche più a prendere dagli scaffali dizionari e manuali ma cerco in rete quel che mi serve; vengo qui da Luigi come andrei al bar o dal barbiere, a sentire quel che si dice, fare un po’ di cazzeggio e possibilmente rompere le palle a qualcuno … il tutto senza dovere uscir di casa. Non sono su facebook, non ho uno smartphone ecc. Sono un utente arcaico. Nessuna mutazione antropologica, dunque (“homo sapiens sapiens”, e anche un po’ “strontius strontius”).

    Ma loro, la nuova razza, che rapporto hanno con la rete? E come funziona il loro cervello?

    (Qui chez Luigi, per esempio, secondo me siamo un po’ in su con l’età. Per caso c’è qualcuno sotto i trenta? E sotto i venti?)

    30 Maggio, 2013 - 12:21
  21. Luigi Accattoli

    Luigi Franti in tre giorni hai scritto tre volte “mutazione antropologica”: immagina quanto ne avrebbe ghignato Leonardo il grammatico…

    30 Maggio, 2013 - 14:51
  22. Sara1

    Franti perchè infila una parolaccia a post? In conservatori non dovrebbero.
    In quanto ai ragazzi internet è evoluto in fretta molti compagni di scuola di mio figlio hanno la pagina su facebook, immagino che la loro esperienza venga più da lì che da un blog o un forum (che ormai sono vecchierelli, sono vecchierelle anche le email vanno, credo, più con i messaggi dal cellulare)

    30 Maggio, 2013 - 16:51
  23. Luigi Franti

    Ma dai, Luigi! Mi leggi con tanta attenzione? Neanche fossi Bergoglio a Santa Marta … Mi crogiolo e arrossisco al tempo stesso.

    Comunque …, di Leonardo non so nulla, ma nel merito della faccenda vorrei segnalarti che quella che hai preso per un’iperbole temo sia invece una descrizione fattuale, e che l’espressione da me usata, nel suo carattere avalutativo, sia persino troppo “spenta”.

    30 Maggio, 2013 - 17:39
  24. elis@

    @Luigi Franti. Buonasera, scusi se mi permetto ma mi sono sentita interpellata! Io sono una neo 24enne, non sono su facebook e adoro le mail come diceva lei, perché sono davvero come le lettere! La mia generazione, molto lontana (non sembrerebbe ma 8-10 anni a questa età fanno una grande differenza) da quella dei liceali di oggi, usa molto le mail, almeno per quanto vedo tra i miei coetanei. Ma una cosa é certa….io una leggera ma non troppo mutazione genetica la vedo….a breve credo che il cellulare diventerà una cosa sola con la mano, lasciando libero solo il pollice…!
    Buonanotte a tutti! 🙂

    31 Maggio, 2013 - 1:19
  25. mattlar

    Elis@ non sei se facebook????????

    31 Maggio, 2013 - 8:35
  26. elis@

    No! Perché?

    31 Maggio, 2013 - 8:52
  27. Luigi Franti

    La ringrazio, gentile Elisa. Lei, superata la minaccia dei vent’anni, è rimasta con noi, «della razza di chi rimane a terra». (Chiedo scusa al poeta se gli stravolgo i versi, ma lo faccio in omaggio a Luigi, so che gli piacciono queste cose …).

    Ha notato i ragazzi all’uscita di scuola? No non vendono più i libri … ma non si guardano neanche più, né si guardano intorno … guardano lo smartphone che tengono in mano.
    Questo, peraltro, lo fanno anche sempre più adulti: durante una riunione, mentre sono con gli amici (?), a pranzo … guardano il tablet o lo smartphone. Andassero a cagare! (Questo lo dico per far contenta Sara1)

    Si figuri, noi degli anni cinquanta se guardavamo qualcosa erano le ragazze. E poi dice che non c’è la m.a.!

    31 Maggio, 2013 - 9:07
  28. elis@

    Una fogna? Effettivamente quel sito propone itinerari di mouse che hanno davvero poco a che fare con le notizie della giornata!

    31 Maggio, 2013 - 9:28

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