Lungo la Prenestina come nel Cantico

Parcheggio in zona rimozione e mi portano via l’automobile. Vado a riprenderla al Parcheggio Valente – sulla Prenestina – e trovo conforto in una scritta che leggo su un muro al numero 189, sulla sinistra di chi va verso Preneste: “Giulia ti amo / per la tua dolcezza / per la tua pazienza / per i tuoi profumi“. Nel Cantico di Salomone c’è questa esclamazione dello sposo: “L’odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi“.

17 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Invito i visitatori a leggere un commento di Mariaelena arrivato ora in coda al post del 14 maggio su papa Ratzinger in Terra Santa. Bello. Grazie Mariaelena.

    24 Maggio, 2009 - 16:57
  2. Ma come, Luigi, hai parcheggiato in zona rimozione: e ora chi glielo dice al Moralista????

    24 Maggio, 2009 - 23:31
  3. Luigi Accattoli

    Era in via Ruinaglia e ci si parcheggiava sempre, ma improvvisamente hanno messo il divieto e io non l’ho visto. “Ma che improvvisamente, è da mo’ che l’hanno messo”, hanno detto in coro i miei figli.

    24 Maggio, 2009 - 23:39
  4. Che vuol dire che adesso in via Ruinaglia c’è il divieto di sosta?
    Non lo sapevo nemmeno io.
    Ci si andava a parcheggiare sempre,
    salendo da via urbana,
    per andare su a casa di mamma.
    E’ vero che ultimamente si preferiva parcheggiare sopra via dei quattro cantoni…
    Devo andare a curiosare….
    Ricordo che via Ruinaglia contromano era usata per entrare nel varco senza passare da telecamera, pericolosamente.

    25 Maggio, 2009 - 5:08
  5. Nino

    Il fatto, caro Luigi è che nemmeno tu sapevi che il Card Ruini dal Laterano si è trasferiro nella sua via.
    ( accetto spallucce ma non fischi)

    25 Maggio, 2009 - 7:49
  6. marta09

    oh! ma che bello questo “profumo” di semplicità che parla della … viabilità di Roma.

    Ma a Milano più che “profumo” vengono i “fumi” per lo stesso argomento.

    E … anch’io faccio un po’ d rompiscatole … posso?
    Ma perchè “dolcezza” che mi sa sempre di una qualcosa di affettato (non i salumi) che può nascondere cose incredibili?
    Perchè a noi donne è richiesta la “dolcezza” e non la “tenerezza”?
    Ma quella “tenerezza” che a volte è un po ruvida.
    Pensate che meraviglia trovare un “Ti amo ecc. ecc. …. per la tua ruvida tenerezza che mi è davvero compagna nella vita”

    Ovviamente sto cercando delle scappatoie per me che “dolce” non riesco proprio ad esserlo.

    25 Maggio, 2009 - 8:04
  7. Luigi Accattoli

    O Nerina! e di te forse non odo
    Questi luoghi parlar? caduta forse
    Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
    Che qui sola di te la ricordanza
    Trovo, dolcezza mia?

    Giacomo Leopardi, Le ricordanze

    25 Maggio, 2009 - 11:23
  8. Leonardo

    Una volta sono stato a Beirut, per qualche giorno. C’era un meraviglioso traffico caotico, quasi niente mezzi pubblici (ma un’auto su due era un taxi, o comunque ti prendeva su al bisogno), niente vigili, pochi semafori funzionanti; ognuno faceva quel che gli pareva, però tutto sommato la circolazione era scorrevole e non ricordo di aver visto incidenti. (sull’inquinamento è meglio non interrogarsi, ma tanto di qualcosa bisogna pur morire)
    Tutto era basato su una specie di muta intesa tra automobilisti e anche con i pedoni. Ricordo che l’attraversamento della Corniche era ogni volta un’avventura: io l’avevo soprannominato attraversamento alla libanese (ma forse anche a Napoli si fa così). Ci si sporgeva sulla carreggiata, manifestando l’intenzione di attraversare, si guardava bene in faccia l’automobilista in arrivo cercando di capire le sue intenzioni e, col linguaggio del corpo (gesti, postura, espressione del volto) lo si pregava di non travolgerti, poi ci si buttava e si sperava che tutto andasse bene.
    Ho un sospetto: se il dirigismo dei nostri amministratori comunali lasciasse il posto ad un certo laissez-faire, siamo proprio sicuri che le cose funzionerebbero peggio?
    Forse non meglio, ma almeno Luigi la sua macchina l’avrebbe trovata lì dove l’aveva lasciata.
    “Lasciare il mondo come sta”: che magnifico programma politico! Fossi stato un ricchissimo imprenditore proprietario di diverse reti televisive ecc., il partito che avrei fondato si sarebbe chiamato “Ferma italia”.

    25 Maggio, 2009 - 11:35
  9. lazzaro

    “Fa male al cuore girare per molte città italiane come Roma, Napoli o Palermo e vedere che per scritte sui muri e lordura nelle strade sembrano più città africane che europee”. Silvio Berlusconi, parlando a Radio Radio, commenta le condizioni delle città italiane e propone alcuni suggerimenti al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per promuovere l’immagine turistica della Capitale: “Più cura degli spazi verdi, più attenzione alla pulizia, provvedimenti per evitare i graffiti che deturpano i muri”

    Tempi duri per i graffittari e grami per i cercatori di graffiti!
    Stamattina ho visto un bel graffito su un marciapiede, ma poi mi hanno spiegato che si trattava di una citazione di alcuni versi di Jovanotti, dove compariva proprio la parola “dolcezza”. Non mi sembra dunque il caso di riportarlo.

    25 Maggio, 2009 - 13:40
  10. Mariaelena

    Grazie a te, Luigi. Mi hai permesso di raccontare qualcosa che mi stava a cuore e che non ho potuto riferire altrove. Ancora grazie.

    25 Maggio, 2009 - 14:57
  11. marta09

    Grazie a te e ancora Mariaelena che forse hai provato quel dolore misto a vergogna di non essere riuscita a difendere un “piccolo” … anche se in questo caso il “piccolo” secondo tanti aveva tutte le insegne del potere. Ma il suo è un potere esteriore, ma non spirituale.

    … E poi, c’è sempre quella brutta esperienza, di burlarsi ed insultare persone dietro le spalle.

    25 Maggio, 2009 - 16:30
  12. fiorenza

    C’è da dire che il titolo del post è ogni volta un capolavoro. “Lungo la Prenestina come nel Cantico”: questo è insuperabile.

    25 Maggio, 2009 - 22:00
  13. fiorenza

    Sì, temo anch’io che verranno “tempi duri per i graffitari”, Lazzaro. Addio parabole? Le pietre non grideranno più?

    25 Maggio, 2009 - 22:03
  14. fiorenza

    Sul lato orientale del muro tra Cisgiordania e Israele c’è, tra molti altri, uno dei più grandi graffiti al mondo: 1998 parole, scritte su un’unica riga lunga 2.500 metri. L’hai vista, Mariaelena? E’ una lettera ai Palestinesi, commissionata da Farid Esack, che vive in Sudafrica, a: http://www.sendamessage.nl.
    “Send a message” è una fondazione sorta ad Amsterdam a cui chi vuole può richiedere che il proprio messaggio venga scritto sul muro. Dicono: “Non è che il muro cadrà per il fatto che vi è scritto il tuo testo, questo è vero. Il tuo messaggio, però, fa sapere ai Palestinesi di non essere dimenticati. Così dai loro una speranza. I “nostri” Palestinesi, da parte loro, ti vogliono inviare un loro messaggio chiaro e semplice: “Siamo persone come te, con senso dell’umorismo e voglia di vivere”. “

    25 Maggio, 2009 - 22:32
  15. Luigi Accattoli

    Fiorenza buonanotte!

    26 Maggio, 2009 - 0:04
  16. Mariaelena

    Fiorenza, ho visto quella scritta ma in un mio viaggio precedente. Trovo davvero che lasciare “un” messaggio della propria epoca sulle pareti di una grotta o su un muro (ricordo i primitivi, gli egizi, ecc.) sia uno dei gesti primordiali dell’uomo.

    Quest’anno, a novembre, ricorderemo i 20 anni dalla caduta del muro di Berlino. Nel cuore serbo la speranza che un giorno si possa festeggiare anche lo smantellamento di quella che eufemisticamente viene chiamata “barriera di sicurezza”, un serpente di cemento che divide due popoli e che, proprio come un serpente, è velenoso per la vita.

    p.s. grazie marta09

    30 Maggio, 2009 - 21:49
  17. roberto 55

    Complimenti di cuore, Mariaelena !

    Roberto 55

    31 Maggio, 2009 - 2:11

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