Ma il papa domenica non pensava a Berlusconi

L’ossessione berlusconiana – che si va facendo pervasiva a destra come già a sinistra, oltre che in ogni nuovo appartamento aquilano – ha indotto i media a riferire al nostro premier una frase pronunciata lunedì dal papa nella sua ultima giornata in terra ceca, parlando di San Venceslao: “C’è oggi bisogno di persone che siano credenti e credibili, pronte a diffondere in ogni ambito della società quei principi e ideali cristiani ai quali si ispira la loro azione”. Io dico che quelle parole al nostro presidente andavano giuste, ma non erano indirizzate a lui. Ho argomentato questa interpretazione e commentato l’incontro di Berlusconi con il papa a Ciampino in un articolo pubblicato ieri da LIBERAL con il titolo ALLUSIONE AL PREMIER? NON DITE CHE E’ CASUALE. IL DISCORSO DEL PAPA HA UN SIGNIFICATO UNIVERSALE MA QUI DA NOI ASSUME UN PESO ANCORA PIU’ FORTE. Riporto l’articolo nel primo commento.

10 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Ecco il mio articolo di cui nel post:

    C’è oggi bisogno di persone che siano credenti e credibili, pronte a diffondere in ogni ambito della società quei principi e ideali cristiani ai quali si ispira la loro azione”: così parla il Papa da Praga e la grande rete dei media immediatamente riferisce quelle parole a Berlusconi. Bisogna dire che gli andavano giuste ma non erano dirette a lui. La sua immagine pubblica è ormai così compromessa che più di un monito ecclesiastico finisce per cadergli addosso anche quando chi lo formula sta mirando lontano. “Il Papa si rivolge a tutti” ha precisato il padre Lombardi, portavoce vaticano, appena visto il corto circuito mediatico di ieri.
    Qualcosa di simile era avvenuto la settimana scorsa con il richiamo del cardinale Angelo Bagnasco a chi “assume” un mandato politico perché lo svolga con “misura e sobrietà”. E in luglio quando il segretario della Cei Mariano Crociata aveva deplorato il “disprezzo esibito” per tutto ciò che è “pudore sobrietà e autocontrollo”. E già in maggio, quando per primo il cardinale Bagnasco aveva detto – a commento di un fondo di Avvenire che faceva una prima predica al premier – che “il richiamo alla sobrietà e alla responsabilità per tutti è sempre molto positivo”.
    Gli uomini di Chiesa – a differenza di Avvenire – evitano ogni riferimento individualizzante, ma gli uditori non hanno dubbi sul bersaglio, sia esso inteso o no dal mittente. Bagnasco e Crociata nei due casi citati avevano – eccome – l’intenzione di raggiungere “anche” quel bersaglio, mentre il Papa di certo non l’aveva ma l’effetto è stato il medesimo.
    Si direbbe che ormai il volto e il nome del nostro Primo Ministro attirino – come per un effetto calamita – il biasimo anche preterintenzionale del Magistero. E così nella confusione dei media, che tutto ingrandiscono e semplificano, il rigoroso Papa Benedetto avrebbe “gioito” sabato di incontrare Berlusconi a Ciampino e gli avrebbe puntato contro il dito dalla Repubblica Ceca due giorni dopo.
    Va chiarito – ovviamente – che il “biasimo” in questo caso esiste solo per effetto mediatico, mentre il gesto favorevole di sabato c’è stato davvero, era voluto e concordato e aveva precisamente il fine di recuperare al “gradimento” papale – almeno a quello diplomatico – l’immagine del nostro premier dopo la sua chiacchieratissima estate e dopo l’attacco del Giornale, di proprietà del fratello Paolo, al direttore di Avvenire, cioè al portavoce più accreditato dell’episcopato italiano.
    Che ieri il Papa teologo non mirasse a Berlusconi è più che evidente. Se i nostri politici hanno il discutibile costume di trattare questioni italianissime quando sono all’estero, questa non è la consuetudine dei Papi. Nelle calcolate parole di Benedetto non c’erano i termini “governanti” o “politici” – usati nei titoli da agenzia di stampa – ma solo “persone”. Dunque egli non ha fatto nulla perché si pensasse a Berlusconi e certo si sarà meravigliato del dirottamento mediatico del suo richiamo.
    E’ vero tuttavia che il nostro premier ha affermato più volte di ispirare la sua “azione” ai “principi cristiani”, arrivando – in campagna elettorale – a chiedere come “un cattolico” potesse votare per il Centrosinistra. E’ stato dunque egli stesso ad alzare la bandiera che ora attira i moniti vaganti.
    Ma sabato egli aveva segnato un punto tondo nel recupero di immagine presso Pietro che andava cercando da mesi. Grazie all’interesse – più che evidente – delle due parti e all’ottimo collante di Gianni Letta il recupero è stato più rapido di quanto ognuno ritenesse possibile fino alla vigilia.
    Domenica sei settembre Berlusconi non era potuto andare a ricevere il Papa a Viterbo perché le dimissioni di Boffo dalla direzione di “Avvenire” erano di appena tre giorni prima e tutta l’Italia si chiedeva quale fosse stato in quell’attacco l’interesse più o meno diretto, o comunque il guadagno o la perdita della “squadra”, o “parte”, o “famiglia” berlusconiana dalla quale l’attacco era partito.
    Sempre a motivo della prode impresa del direttore di ventura che è Feltri lo stesso Letta aveva dovuto sostituire Berlusconi alla Perdonanza dell’Aquila, il 28 agosto. Quella sera nella città di Celestino V e del terremoto avrebbe dovuto esserci una cena offerta dall’arcivescovo, ospiti il premier e il suo dirimpettaio vaticano cardinale Tarcisio Bertone, ma proprio quel giorno era esplosa la mina anti-Boffo e la cena – preparata dalla diplomazia lettiana – era stata cassata.
    Va dunque riconosciuta – alla distanza – la bravura di Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e maggiordomo di Sua Santità, l’unico che oggi riesca a mettere insieme il diavolo e l’acqua santa. Aiutato nell’opera dall’interesse oggettivo della Chiesa a tenere buona la maggioranza berlusconiana del nostro Parlamento, in vista delle questioni scottanti del testamento biologico, della vita nascente, della famiglia e della scuola cattolica per le quali ogni alternativa parlamentare sarebbe al momento meno favorevole.
    Luigi Accattoli

    30 Settembre, 2009 - 15:49
  2. targum55

    “Grazie all’interesse – più che evidente – delle due parti e all’ottimo collante di Gianni Letta il recupero è stato più rapido di quanto ognuno ritenesse possibile fino alla vigilia”

    Mi perdoni: ognuno degli ingenui

    30 Settembre, 2009 - 16:15
  3. grrr.
    …l’argomento mi rievoca gli Skiantos… una canzone specialmente… e le parole di incipit in particolare…
    …oppure… si… quell’altra degli Squallor…

    …gasp… …sob… …sto commentando ad alta voce…. …flam…
    ahem… ahem.. …. …puff …puff… dicevoooooooooo… mi viene in mente questo…

    http://www.youtube.com/watch?v=uCIzFHZHdFs&feature=fvw

    …fiiihiù… fiiihiù…

    30 Settembre, 2009 - 17:17
  4. Nino

    Il Thomas Wolsey nostrano va alla grande, gioca di fioretto ed è mago del punto croce e ha il vantaggio di non rischiare di finire come l’inglese. ( a proposito il canale televisivo ARTE – http://www.arte.fr, sta trasmettendo in prima serata a puntate al sabato e alla domenica il mega film sui Tudor) ottimo e ben fatto.

    Come giustamente dici penso anch’io che BXVI intendesse allargare a una pletora di sedicenti credenti decisamente concentrati a far soldi con la politica.

    Ma non voglio fare il pessimista, lasciamo che questi signori e i loro amici si godano in santa pace i benefici di quest’ultimo colpetto di indecenza che restituisce verginità e dignità a truffatori, falsari, evasori, delinquenti abituali e occasionali e dopo una tale solenne abbuffata qualcuno forse si ravvederà.
    Chissà !

    30 Settembre, 2009 - 17:32
  5. “Che ieri il Papa teologo non mirasse a Berlusconi è più che evidente” … certo che è così – hai ragione Luigi.
    E poi quanti giudici! Ma è l’unico uomo Italiano, il Berlusca, che va con le signorine?

    30 Settembre, 2009 - 21:33
  6. roberto 55

    No, non è l’unico: ma, se parliamo di uomini politici e governanti, i vecchi democristiani, almeno, avevano pudore delle loro “scappatelle”, e Benito Mussolini, che pure aveva tante amanti (e, tra tutte, Claretta Petacci lo era diventata quasi “ufficialmente”), non le ha nominate Ministro.
    Sbaglio ?

    Buona notte !

    Roberto 55

    30 Settembre, 2009 - 23:49
  7. mattlar

    Gabriella, ti svelo un segreto! Nessun giudice in tutta Italia ha mai rimproverato a Berlusca di andare con le signorine, mai lo farà né mai lo potrà fare, visto che non è reato. Che ne dici, le indagini non verteranno forse su altro?
    E da altro punto di vista: che il tuo amministratore vada con le signorine (alle quali dovrà rendere qualcosa… per il silenzio) pensi che possa avere qualche rilievo per gli elettori: forse non interessa te, visto che ritieni sia cosa normale e comune, direi quasi un vezzo. Ma altri potrebbero dolersene….

    1 Ottobre, 2009 - 0:45
  8. mattlar

    Una preghiera per tutte le persone del terremoto in Indonesia. Devastazioni come questa che provengono dalla forza della natura danno il senso della fragilità di tutti i nostri sforzi e della piccolezza della nostra vita…

    1 Ottobre, 2009 - 0:50
  9. … e allora tenemoseli bboni… che dovemo fa?

    ps. le facce nelle foto dietro alla stretta di mano di BXVI e Mr B a Ciampino sono enciclopediche

    1 Ottobre, 2009 - 8:54

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