Martini: “In lista d’attesa per la Gerusalemme celeste”

“Mi considero in lista d’attesa per la Gerusalemme celeste”: sono stato a Galloro per l’ottantesimo compleanno del cardinale Martini (vedi post precedente) e questa è la frase sua che più mi ha raggiunto. Vi si sente l’esperienza di chi talvolta è finito nella lista d’attesa per la Gerusalemme di quaggiù! Sono felice d’averlo potuto salutare insieme a mia moglie, che è milanese e che ha subito riconosciuto: “Lei è ambrosiana!” Sono contento d’averlo trovato bene: la voce e la prontezza mentale sono quelle di sempre. Ho accennato agli auguri dei miei bloggers, ma c’era ressa e non ho potuto dettagliare nulla. Tuttavia gli ho lasciato lo stampato del post precedente e dei commenti di chi gli inviava auguri tramite me. Mi ha ringraziato. Sono sicuro che leggerà e dunque saprà le lodi e le riserve.

3 Comments

  1. bonzieu

    Nei giorni scorsi non ho avuto modo di lasciare un saluto per il cardinale Martini, e me ne spiace.
    Egli ha lasciato, in noi “ambrosiani”, un’impronta indelebile: ricordo la sua visita alla nostra parrocchia, gli incontri con tutti i gruppi e soprattutto con il Consiglio Pastorale; l’autorità della figura e della voce lasciavano il segno.
    Ho letto l’articolo di Luigi di ieri, e mi fa piacere sapere che la voce è ancora la stessa di sempre. Altri ambrosiani, presenti sabato all’incontro, l’hanno confermato: anche nella malattia, il nostro Carlo Maria è ancora lo stesso di sempre.
    Bene! Auguri (seppur in ritardo) di tutto cuore.

    Eugenio

    19 Febbraio, 2007 - 10:21
  2. Luigi Accattoli

    Avendogli io dato lo stampato del post e dei commenti a lui indirizzati, penso che visiterà il blog, egli infatti usa abbastanza il computer. Sabato in quell’omelia ha detto che ringraziava anche tutti quelli che l’avevano raggiunto “con i moderni mezzi di comunicazione informatica. il mio computer è pieno di e-mail che non so dove girarmi”. Grazie ancora a tutti. Luigi

    19 Febbraio, 2007 - 15:32
  3. Riporto un articolo-intervista realizzato dalla bravissima Elisabetta Mancini per il mio piccolo “Petrus” (www.papanews.it), in cui il Cardinale Francesco Marchisano parla dell’amico Cardinale Carlo Maria Martini. Buona lettura!

    Il Cardinale Marchisano: “La mia amicizia con Martini”

    Un rapporto solido, costruito nel tempo, che affonda le sue radici tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta. Un´amicizia tra due “pilastri” della Chiesa di Roma, l´ex arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini (che nei giorni scorsi ha compiuto 80 anni), e il cardinale Francesco Marchisano (nella foto con il Papa), Presidente dell´Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica. Amicizia nata “quando eravamo giovani”, frequentando il Pontificio Istituto Biblico. A raccontare i particolari di questo legame è lo stesso Marchisano che, da mezzo secolo, opera a diversi livelli nella Curia vaticana. La frequentazione tra i due – entrambi piemontesi, Francesco Marchisano è nato a Racconigi, in provincia di Cuneo, mentre Carlo Maria Martini è di Torino – resta ancora oggi salda e, da quel periodo intenso di studi nella capitale della cristianità, si rinnova con costanza e con l´entusiasmo di allora. Si comprende dalle parole del cardinale Marchisano che il tempo trascorso non ha intaccato il legame costruito sulla stima e su una comune visione della Chiesa. Ed è proprio il porporato a definire Martini un uomo “eccezionale” e a ricordarne un intervento particolare, in apertura di un Sinodo dei Vescovi sull´Europa, in occasione del quale l´ex arcivescovo di Milano lanciò un messaggio forte, individuando nel Vangelo la soluzione ideale ai problemi che attraversano l´Europa. Sono le Sacre Scritture – ricorda il Presidente dell´Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica – a scandire da sempre l´esistenza del cardinale Martini. E´ questo il “segreto” di un uomo di Chiesa tanto amato che, come spiegato da Marchisano, ha deciso di chiudere la sua esistenza terrena, ritirandosi in Terra Santa, là dove la Bibbia ha visto la luce. Il Presidente dell´Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica, del resto, ci ha chiarito come il porporato torinese sia profondamente convinto del fatto che i problemi della Chiesa si possono affrontare e risolvere facendo riferimento costante e specifico alla parola di Gesù. Ed è questa la “ricetta” del cardinale Martini, la soluzione che propose dinanzi ai vescovi per guarire l´Europa, “riscuotendo – ha voluto rimarcare Marchisano – un forte consenso, un lungo applauso”. “E´ un uomo – ha concluso il porporato – che cerca di far capire agli altri uomini ciò che cerca la Chiesa”.

    21 Febbraio, 2007 - 13:58

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