Maryam di Alessandria: “Ho così tanti desideri”

«Il 2010 è ormai passato. Quest’anno porta con sé i migliori ricordi della mia vita. Spero che il 2011 sia ancora meglio. Ho così tanti desideri per il 2011. Per favore, Dio, stammi vicino e aiutami a realizzarli»: così Maryam Fekry aveva scritto su Facebook prima di andare in chiesa per la messa di mezzanotte. Maryam, Mariouma per gli amici di Facebook, 22 anni, a messa è andata nella chiesa copta dei Santi Marco e Pietro, ad Alessandria d’Egitto il 31 dicembre. A casa non è più tornata: è una delle 21 vittime della strage di Capodanno. Ho preso la sua storia dal Corriere on line.

33 Comments

  1. Quest’estate a Lione ho conosciuto una giovane ricercatrice scientifica d’ateneo milanese di origine egiziana, di fede cristiano-copta; ricordo ancora come, a tavola in un ristorantino del centro storico davanti a specialità locali, raccontasse con orgoglio -viso che ricordava certa stereotipa iconografia sugli Egizi e voce che ricordava stereotipi sulla parlata meneghina- del “nostro Papa”. (E non era affatto una bigotta o cosa.)

    Proprio adesso sono andato a controllare il suo profilo Facebook, e ho visto che il 1 gennaio ha messo l’agenzia Ansa della notizia dell’attentato. Ho commentato condolente ma augurante buon prossimo Natale. Poi ho visto fra i “Likes” del suo profilo, e ci ho trovato “Pope Shenouda III” . (Commovente: specie perché trattasi di una persona molto più conterranea, collega e dello stesso sesso di Ipazia d’Alessandria: molto di più, almeno, di quanto lo sia un tale Alejandro Amenábar…)

    3 Gennaio, 2011 - 23:54
  2. [Scusate, ma è solo che ho come la brutta impressione che -pur essendo a quanto pare, al netto dell’ideologia, una discreta ricotruzione storica- il film “Agorà” di Amenabar possa aver indotto in questi giorni diverse persone in occidente a collegare “Cristiani -> Alessandra -> Fondamentalismo” . Ma forse son troppo prevenuto.

    Certo che però, ci pensavo, non so se Islam e Cristianesimo vedano il rispettivo Dio nella stessa maniera, quanto allo “stare vicino e aiutare a realizzare i sogni” . Non so.
    Ora comunque lei è in pace. (Ma agli aguzzini assortiti sarebbe bello invece che apparisse come un arcangelo che ingiungesse loro: ” ‘Per favore’, smettetela.”) ]

    4 Gennaio, 2011 - 0:18
  3. [Ricostruzione storica ; Alessandria.]

    [ The Coptic hymn “O King of peace”

    The Hymn of Peace

    “O King of peace, give us Your
    peace, establish for us Your
    peace, and forgive us our sins.

    Disperse the enemies of the
    Church. Fortify her that she
    may not be shaken forever.

    Emmanuel our God is now in
    our midst with the glory of His
    Father and the Holy Spirit.

    May He bless us all, purify our
    hearts, and heal the
    sicknesses of our souls and
    our bodies.

    We worship You, O Christ,
    with Your Good Father, and
    the Holy Spirit, for You were
    born and saved us. Have
    mercy on us.”

    ‘ This hymns is chanted with a joyful melody on:

    1) The Feasts of our Lord and during festal seasons of the year instead of the
    Hymn of Blessing (Tenouwst)
    2) During the Raising of Morning Incense for the Feasts of Nativity, Epiphany,
    and Resurrection, at the conclusion of the Hymn of the Seven Melodies.
    3) At the conclusion of the Midnight Praise on Sundays, when there are feasts.
    4) As part of the rites of the Mystery of Marriage, when the red ribbon is
    untied from the bride and group (except when the marriage takes place
    during the Holy Fifty Days, in which case “Christ is Risen” is chanted
    instead).
    5) As part of the rites of the Mystery of Baptism and the ordination of
    deacons, when the red ribbon is untied.
    This hymn has other melodies. It has a standard melody chanted for the
    veneration of the saints. It also has a mournful melody chanted at the
    conclusion of each of the Holy Week services.

    This hymn speaks about our Lord Jesus Christ being in our midst, giving us
    peace, forgiving our sins, and healing the sicknesses of our souls, bodies, and
    spirits. We also ask Him to disperse the enemies of the Church, to fortify her
    that she may not be shaken forever. In the conclusion of the hymn, we worship
    Christ with His Good Father and the Holy Spirit, for He came/was born/was
    baptized/has risen and saved us. ‘]

    4 Gennaio, 2011 - 0:33
  4. Francesco73

    A proposito di martirio, avete visto ieri sera La Grande Storia su Rai3?

    4 Gennaio, 2011 - 10:53
  5. Mabuhay

    Caro Luigi,
    che grande tristezza, che pena, davvero!
    “Per favore, Dio, stammi vicino e aiutami a realizzarli”
    Purtroppo (o per fortuna?) il nostro Dio non ci porta, non ci offre uscite di sicurezza dalla malvagita’ presente nel mondo…
    Fare nuove le cose: mamma mia!
    Speriamo che i profeti non ci abbiano contato balle per tutto l’Avvento e Natale.
    Una preghiera sincera per il dono della consolazione e della speranza per i cari di Maryam e di tutte le vittime dell’attentato.

    4 Gennaio, 2011 - 12:30
  6. “Speriamo che i profeti non ci abbiano contato balle per tutto l’Avvento e Natale.”

    Beh, tre giorni dopo Natale, mi è accaduto qualcosa di razionalmente spiegabile, sì, però…

    Avevo ‘preparato’ (parola grossa) il Presepe settimane prima -‘poca cosa’: un gruppo pressofuso in forma tradizionale, colorato quanto si vuole, carino, ma un unico blocco con l’essenziale: Gesù. Giuseppe, Maria, stella cometa.. (Ma credo fosse incluso in un cestino di Natale che avevo comprato a uno stand per strada dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla… -un caso? Mah.)

    Gesù era stato coperto con un batuffolo di cotone, da scoprirsi il giorno di Natale.

    Invece, me ne dimenticai.

    Si arriva il giorno 28 (giorno fra l’altro dei Santi Martiri Innocenti) , e mi metto a stirare con l’asse proprio a un metro da quel Presepe. Niente. Non me ne accorgo per due ore che stiro.. (Eppure, ce l’ho in faccia). Stiro, come a volte faccio, con sù musica praticamente ‘da discoteca’ (e la cosa può essere piacevole: ‘catalizza’ certe altrimenti infinite stirate..)

    Che succede, quindi?

    Finito di stirare, pesco a caso da un sacchetto di cd , una decina, che avevo comprato il giorno prima (nella fattispecie: vecchie uscite di Amadeus) .

    Cosa pesco, a caso?

    Una registrazione de “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce” , nella versione per organo solo, di F.Joseph Haydn.
    Composizione celeberrima, che, anche se è Natale, dopo la faticata e lo stordimento del beat più ossessivo, fa piacere ascoltare..

    Bene: mi siedo -lontano dal presepe- a consumare un pò di panettone con latte, -son le sei di sera- nell’angolo cottura. Intanto, l’organo non smette di suonare l’interminabile numero 4 (“Mulier, ecce filius tuus”) . I ritornelli sembrano non finire più, mentre la fetta di panettone e il latte son finiti, e lo sguardo si alza un momento a fissare lontano, ‘nel vuoto’, davanti a me. Quel ‘lontano’ è, per caso, al Presepe, sullo scaffale alla parete dell’open space del bilocale…

    Quando l’avevo davanti, non lo vedevo, ma lontano, me ne sono accorto.

    “Oh, devo toglierGli il batuffolo!”

    (Non avevo ‘fatto nascere’ il Bambino..!)

    Allora, appena me ne accorgo, mi alzo subito, e mi avvicino al presepietto.
    Con già quasi una mano sul batuffolo, con l’altra prendo in mano il cd, poiché mi accorgo che il lungo brano si è all’improvviso concluso nel breve lasso di tempo che mi alzavo e andavo al Presepe: ero curioso di sapere che cosa stava risuonando di Haydn in quel preciso momento dello ‘scoprimento’ del Bambin Gesù..

    Con grande sconvolgimento, mi accorgo che ‘stavo facendo nascere’ il Bambino nel bel mezzo di “Deus meus, Deus meus, utquid dereliquisti me?”.

    Di più, non so.

    4 Gennaio, 2011 - 13:39
  7. Mabuhay

    Syriacus… Che bella parabola! E’ vero.

    4 Gennaio, 2011 - 13:57
  8. Luigi Accattoli

    Mabuhay che spera nella parola data dai profeti in Avvento, Syriacus e la studentessa cristiano-copta e la verace parabola del ferro da stiro – che bello avere un blog – allunga la vista. Fino a Ipazia gentile e alle sue conterranee d’oggi. E – nei commenti all’altro post – fino al bambino narrato da Nino, che si mette a testa in giù per guardare il mondo sottosopra di Chagall. Un bacio a tutti.

    4 Gennaio, 2011 - 14:53
  9. Gerry

    Leggere questi commenti oltre che la …vista, allunga la vita! Almeno le offre un po’ di sereno.

    4 Gennaio, 2011 - 16:20
  10. Gioab

    Molto semplicemente le religioni non sono ponti, e se lo fossero hanno le tavole fradice; bisogna stare attenti ad attraversarli.
    Le Religioni sono divenute contenitori di un prodotto che si differenzia per il marchio. I rispettivi consigli di amministrazione sono fieri di pubblicizzare i pregi del loro prodotto sperando di togliere quote di mercato ai concorrenti. ( mercanti del Tempio di antica memoria che furono cacciati).

    Se così non fosse non si spiegano le marce con il corano in mano che viene agitato dai mussulmani e similmente il Vangelo agitato dai presunti cristiani sotto il naso degli avversari per rivendicare una superiorità dimenticando ciò che è scritto nello stesso libro che stanno agitando. Gli uni e gli altri.

    Forse è per questo motivo che la divinità è così poco disposta verso questo tipo di persone che sanno “rivendicare” ma non sanno prendere in esame una frase semplice e facile: – “ Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra;” ( Matteo 10.23) – “perché un cane vivo è meglio che un leone morto.” ( Ecclesiaste 9.4).

    D’altro canto, che Dio non sia interessato ai morti è facilmente comprensibile perché dice che : “I morti stessi non lodano Iah,Né alcuno che scende nel silenzio.” (Salmi 115.17-18).

    Infatti una delle limitazioni di Dio benché Onnipotente, è che non può esistere se non c’è nessuno che se ne renda conto (sarebbe un’esistenza inutile se fosse solo). e la religione è un rapporto singolo privato e personale con Lui, non un fenomeno collettivo di chi ha il logo più bello.

    4 Gennaio, 2011 - 16:35
  11. @ Syriacus :

    Guagliò, te a truva na cumpagna!

    http://www.youtube.com/watch?v=k7RxTyPsVWQ

    “Cresce e matura il grano
    cresce la gioventù crescono,
    piano, piano i baffetti all’insù…
    Nasce così l’amore se lo coltivi tu,
    cresce come un bel fiore
    ogni giorno di più
    …cresci anche tu.

    Quando hai vent’anni
    ti ci vuole la mogliera
    per aumentare la famiglia di papà…
    Chi cerca trova,
    puoi trovare una pantera
    ma se sai fare, una pecorà sarà.

    E gira e rigira, Nina ti sospira,
    Nina se ne va… Non fare il pignolo,
    poi rimani solo con le mani in man.
    Quando hai vent’anni
    ti ci vuole la mogliera
    con il pelo viene il vizio
    ma lo sposalizio te lo leverà.”

    4 Gennaio, 2011 - 16:52
  12. Luigi, stasera la dottoranda cristiano-copta ha risposto al mio commento su FB (che non uso/amo moltissimo, ma faccio eccezioni) :

    “Ciao carissimo […] grazie di quello che hai scritto. Quest’anno il 7 gennaio non sarà un giorno di festa ma per i cristiani copti ortodossi sarà considerato un giorno di lutto. […] ”

    (Mi piace riportare la frase nuda e cruda, al di là dell’imprecisione dell’espressione, perché rivela forse un sentimento all’interno della diaspora copta. Poi, per carità, i Copti sono tanti, ma un esempio ‘qualsiasi’, ha pur sempre un suo valore..)

    4 Gennaio, 2011 - 23:27
  13. “Ti faccio gli auguri di sereno e felice 2011 e che tutti i tuoi desideri diventino realtà.” (ibidem)

    (E così si collega idealmente, il mondano Ubi e la ragazza Maryam -ora cum beatis in patria.)

    (Però, quella espressione sui sogni è comune in varii non italiani -oddio, magari molti che non conosco la usano anche qui..- Per esempio, anche se già letta ad es. da augurante tedesco/a , mi commosse quando la scrisse una bravissima e giovanissima ricercatrice di Leopoli in un sms di qualche anno fa. E la stessa, quest’anno, mi ha augurato -lei, grecocattolica, con Natale il 7- Buon Natale ‘latino’ quest’anno scrivendo nell’sms “..this blessed day”.
    So che è credente e praticante, ma, già che l’ho incrociato in Sacrestia a Santo Stefano, ho chiesto al giovane parroco degli Ucraino-bizantini genovesi un’opinione, e mi ha detto che per loro è “del tutto normale” dire “giorno benedetto” anche in degli auguri..
    – Picciol cosa, ma mi piaceva condividerla.)

    4 Gennaio, 2011 - 23:48
  14. fiorenza

    E perché allora, Syriacus, non racconti alla tua amica dottoranda la “parabola del ferro da stiro” ?
    Ma non le guardano più le icone in cui il Bambino è avvolto in fasce come in un sudario?

    4 Gennaio, 2011 - 23:55
  15. [Scusate tutti: “(E così si collega idealmente, il mondano Ubi e la ragazza Maryam -ora cum beatis in patria.)” doveva essere espunta, poiché si riferiva a materiale che non avevo poi incluso. L’avevo ritenuta al di sotto dei miei standard stilistici del caso – vista la serietà del post.. Mi scusino tutti.

    (Ma, visto che devo pur rendere conto della frase altrimenti senza senso o quasi, ecco che la mia amica italo-egiziana copta mi chiede “e il lavoro e la vita amorosa???”, prima di augurarmi “buon anno e realizzazione di sogni”. Se non altro, un sintomo di normalità.) ]

    4 Gennaio, 2011 - 23:57
  16. Le “parabole” sono un pò come la tv satellitare: ci vuole la parabola , e il decoder.

    5 Gennaio, 2011 - 0:02
  17. Tre anni e mezzo fa:

    “Youtube è ancora nel mirino della magistratura. Questa volta la denuncia è partita nei confronti di alcuni ragazzi che hanno messo online un video in cui un crocefisso veniva prima distrutto e poi al suo posto veniva messo un bigliettino con la scritta “Torno subito”. I ragazzi sono stati denunciati per atti vandalici e blasfemia dai carabinieri di Rovigo.”

    Ora scopro in rete, tra forum e altro, che oramai dilaga come prassi consolidata e bonariamente tollerata l’occultamento del Crocifisso, e la sua sostituzione con il famoso “torno subito”..!

    E molti ragazzi paiono divertirsi così. (Ma non solo divertirsi… pare quasi una forma di neanche troppo sottile sadismo..)

    Fatto sta che: vicino a casa mia c’è la famosa chiesa dove Borghezio “giurò” di “difendere la Cristianità”.

    [ricordo ancora il commento tranchant di Luigi :”Raggiunto l’altare, Mario Borghezio da Giussano profferì il santo giuramento: “Noi cavalieri combattenti proteggeremo la cristianità ora e sempre”. (et cetera) ]

    Ebbene, passandoci spesso davanti, noto, dirimpetto a quella chiesa-complesso antico, il kebab assolutamente mediorientale (indagherò, un giorno) ma con quattro santini cristiani sulla porta di vetro.

    Proprio sotto Natale, ho visto il più grosso santino/icona, quello di una abbastanza occidentale Theotokos, con affianco un biglietto di simili dimensioni: “TORNO SUBITO” (del tutto giustificato nell’economia del negozio).

    (E mi son detto, empiamente: ce ne sarebbe sia per gli studenti provocatori, che per la discussione sulla “seconda venuta”.. )

    Ma in realtà tutto questo non ha alcun senso. L’ho semplicemente notato, e raccontato.]

    5 Gennaio, 2011 - 0:22
  18. Ma per Ubi e colleghi, vabbé, gli racconto quest’ultima parabola della buonanotte.

    Torno stasera a casa…. [parabola nella parabola: oggi, faccio una bella passeggiata verso un negozietto a vari chilometri da qui, che trovo chiuso per ferie, e allora, già che ci sono, faccio provvista di prelibatezze ‘insolite’ (frollini artigianali con gocce di cioccolato, cannelloni ai carciofi..) in un vicino panificio-rosticceria. Bene: prendo anche un pò di perfetta e croccante e untissima focaccia genovese, grondante olio d’oliva: meraviglia. Peccato che mi son tutto unto le mani godendomela di lì a poco.. E io che credevo di avere il pacchettino di fazzolettini, d’ordinanza d’inverno, nella tasca del cappotto.. Peccato, ché mi son quasi unto il tessuto. Poi però ho pensato che, venti minuti prima, avevo rifiutato categoricamente -nel mentre che scrivevo un frivolmente affettuoso sms ad un’amica in montagna- ad un venditore di fazzolettini & accendini, implorante monete, l’acquisto di fazzoletti. “Se li avessi comprati…a quest’ora…Ben ti sta!…: al prossimo ‘collega’ del tipo, che chiederà di comprare, comprerai senza fiatare..”
    L’olio intanto della focaccia buonissima viene assorbito dalla pelle -per disperazione sfregata sulla carta del forno- , e quasi fa da protezione dal freddo, le mani sono ormai asciutte.. Però, quasi giunto a casa, dopo chilometri a piedi, senza aver incontrato nuovamente alcun venditore volante di fazzoletti e cianfrusaglie, ancora in una via elegante, all’improvviso vedo due africani neri che seduti stanno discutendo amichevolmente ad alta voce, e che non mi notano.. Io però noto che uno ha il ‘kit cianfrusaglie’ -fazzoletti inclusi- sotto braccio, e prima ancora che mi noti, e anche se non voleva notarmi, mi scaglio da lui, e lo imploro: “Vendimeli!” (pacchetto da 6 : richiesta iniziale: 3 -offerti e accettati 2 euri.)] ….e mi imbatto nella buca delle lettere collettiva del condominio (che chiamarli tali, sia buca che condominio, vabbé..) : ormai solita lettera per il pachistano che ha lasciato -con altri conterranei- l’appartamento adiacente al mio. La prendo, ma noto subito anche un’altra busta: è una busta dalla Repubblica Ceca!

    “Sono gli auguri di Natale di Veronika!”

    (anche lei conosciuta quest’estate in Francia: d’altronde tutto si svolse all’ombra -letteralmente- di Nostra Signora di Fourviere: e ha un bel dire Leo, sulla Madonna della Guardia..)

    Impaziente di inoltrare la lettera al pachistano (che lavora ad un vicinissimo minimarket) e di aprire la busta dalla Cechia, e con in mente i Cristiani del Pachistan, vado subito al minimarket. Lì il pachistano destinatario (il solito ‘Babul’) non lo trovo, ma c’è il suo simpatico collega sempre sorridente.

    Allora, consegno la lettera , a lui dietro il bancone. Ma subito gli chiedo se ha un qualcosa per aprire la busta natalizia dell’amica morava.

    Lui dice che sì, se voglio ha… e tira fuori da dietro al banco un coltello seghettato da cucina di almeno venti centimetri di lama.

    Io accetto l’offerta, prendo in mano il coltello, e lo brandisco con fierezza, avvicinandolo subito alla busta.. Ma nel mentre che lo faccio, tre ragazzoni di non so che paese, ma può darsi anche loro pakistani, fanno la scena di aver paura di quel coltello, dicendo, fintamente imploranti: “Noo, non sono iooo!!” (o qualcosa del genere).

    Scena massimamente esilarante: il cristiano che, per aprire il biglietto d’auguri natalizi della (forse ‘indifferente’) ceca, brandisce, temuto-non-temuto, un coltellaccio presso gli islamici pachistani.

    Se i coltelli servissero solo ad aprire biglietti di Natale!

    5 Gennaio, 2011 - 1:07
  19. Mabuhay

    Gerry: “Leggere questi commenti oltre che la …vista, allunga la vita! Almeno le offre un po’ di sereno”.
    Ben tornato…ma sappi che anche TU ci/mi puoi allungare la vita e dare un po’ di sereno con i tuoi commenti e riflessioni! Contento di rileggerti!

    P.S. Dear Syriacus, is not this an honest time to go to sleep? Once, somewhere I read: “One hour of sleep before midnight is worth two after”.Sacrosanta verita’. Ciao e grazie ancora.

    5 Gennaio, 2011 - 1:46
  20. @ Syriacus,
    che bella capacità che hai di tessere storie, e costruire pagine di senso, con i pezzi di puzzle che ti offre lo scorrere degli eventi e dei giorni. Propriamente “poetica”, anche nel senso di costruttrice, edificatrice.

    I santini del kebabbaro mi rafforzano in un antico (e come sempre non sfruttato) pensiero: quanti mediorientali cristiani ignoriamo nel nostro distratto banalizzare?

    5 Gennaio, 2011 - 6:02
  21. Syriacus, non capisco.
    Se sono stato “traseticcio” e ho calpestato la tua sensibilità ne ne scuso sinceramente.

    5 Gennaio, 2011 - 8:13
  22. “Dear Syriacus, is not this an honest time to go to sleep? Once, somewhere I read: “One hour of sleep before midnight is worth two after”. Sacrosanta verita’.”

    That’s actually absolutely true!

    (Well, for me it should rather read: “One hour of sleep before one is worth two after”, but keep in mind that I’m still on vacation and, moreover, yesterday I took a too long nap between eight and nine in the evening, after throwing myself on the bed, to enjoy in peace the new recording of Bach’s b minor Mass I purchased yesterday…)

    And while writing the lines above, the (small, made just of four soloists, this the novelty of the recording) choir was singing, from my hi-fi, “Cuius regni non erit finis.”

    And I wish you a nicely fruitful day with the “Spriritus Sanctus, Dominum et vivificantem”!

    5 Gennaio, 2011 - 9:02
  23. “Se sono stato “traseticcio” e ho calpestato la tua sensibilità ne ne scuso sinceramente.”

    No, in realtà Totò l’ho apprezzato molto!

    (Anche se: sentirsi “zitelli” , anziché “single” o “scapoli” -cose che comunque non mi riescono, o non ho semplicemente voglia di praticare, un gran che, nella loro accezione ‘moderna’- non è il massimo della vita.
    Ma è forse il giusto scotto che noi maschi dobbiamo pagare per secoli di “Zitella!” con cui abbiamo apostrofato ragazze ‘sole’ più o meno cresciute -le mie amiche e conoscenti est-europee mi parlano spesso del retaggio culturale -condivisibile o meno- dei loro paesi, in cui già a vent’anni cominciano certi discorsi, che a ventudue divengono già insistenti -non parliamo poi a venticinque..)

    Diciamo che però, le ultime tre generazioni in linea maschile della mia famiglia, hanno generato la successiva ad un’età media di 41 anni (come mio padre con me ; mio bisnonno fece mio nonno a 52 : ho cromosomi “vecchi”!:) : miei amici che ‘vennero fatti’ da genitori, diciamo, venticinquenni, hanno un ‘sentire’ per ‘la questione’ spesso diverso..

    (Curiosità che potrebbe deliziare Totò: mio nonno paterno -fu classe 1902- aveva quattro anni meno della moglie -e per l’epoca non era usualissimo- . Sì, però, i rispettivi genitori, quasi rispettivamente coetanei, avevano in entrambi i casi quattordici anni di differenza fra marito e moglie.. Ma, convengo, erano altri tempi! -Poi infatti mio padre ebbe solo tre anni in più di mia madre..)

    [“Non farai mica semenza?” mi ha detto di recente con sincerità disarmante -parlando di donne & anni che passano- un operaio al lavoro, quarantasettenne senza figli e una compagna (che chiama dolcemente “la mia signora”, con cui fa viaggi, oltre a dedicarsi da solo all’hobby della pesca..)
    Vengono in mente zucche e fagioli, ma anche Àbraham et sémini eius in s?cula.
    E il riso. E… quel che Sara, sarà. (Forse.) ]

    “Chi cerca trova,
    puoi trovare una pantera…”

    E come disse anche Bach, nell’Offerta Musicale: “Quaerendo, invenietis”. (Sempre!)

    5 Gennaio, 2011 - 9:39
  24. The enigmatic Canon 1 à 2 from J. S. Bachs Musical Offering (1747), The manuscript depicts a single musical sequence that is to be played front to back and back to front.

    Da lacrime, per la “scientificità” del video… (grazie, Toto!)

    (e mi ripaga anche di quell’unica volta che visitai il meeting di Rimini -recandomici in solitaria, giusto epr togliermi la curiosità su Meeting e su Rimini- , nel 1999 :

    Titolo: ‘L’ ignoto genera paura, il Mistero genera stupore.’

    Ricordo una ragazza a uno stand che guidava i visitatori attraverso esempi di esoterismo musicale, o qualcosa del genere: musica e matematica -in realtà essoterica, ma complicata quanto bella.. : in un pannello si vede scritto “canon cancrizans” -lo stesso sopra, sempre “super thema regium”, del Re-flautista Federico II- , e io mi ‘intrometto’ un poco, con “sì, perché fa come il granchio, che cammina all’indietro”. (Ma non ha colto, e la capisco : è già tanto presentarle sommariamente, ‘ste cose..) E poi il mio modo di “stupirmi”, non è istituzionalizzato né contingentato..]

    5 Gennaio, 2011 - 9:54
  25. [Bach considerava, “medievalmente”, la Musica piuttisto fra le Arti del Quadrivium (con Matematica, Geometria e Astronomia) . Anche se poi elogiava e applicava grandemente anche quelle del Trivio (e la “retorica musicale” era approfonditissima, fra gli ‘antichi’, molto più di quanto oggi ingenuamente si immagini..) alla stessa..

    Ma, per dire: ecco come Musica-arte e Musica-matematica si fondono in modo sublime, con il brano sopra, interpretato da esseri umani (e Ipazia di Alessandria , sempre magnificata dalla marxista Prof. di Scienze al mio liceo, avrebbe forse apprezzato..) :

    http://www.youtube.com/watch?v=V2EX-8tgLZI

    5 Gennaio, 2011 - 10:15
  26. [ Tanto per fra capire (ai digiuni) : http://it.wikipedia.org/wiki/Offerta_Musicale

    “Tornato a Lipsia, Bach rielaborò il tema dato dal re in fughe per tre e sei voci e aggiunse una quantità di canoni, nei quali introdusse ogni difficoltà possibile per questa forma musicale, come una trio sonata per flauto, violino e basso continuo, in cui compare anche il “tema reale”, o un canone cancrizzante, dalla struttura palindroma, in cui le due voci eseguono in contemporanea il medesimo motivo (sempre ricavato dal tema regio, solo leggermente variato), ma con le note della seconda voce invertite nell’ordine. Il 7 luglio egli concluse l’opera e la dedicò al re di Prussia col nome di Offerta musicale. A settembre la raccolta era stampata.” (wp) ]

    5 Gennaio, 2011 - 10:18
  27. A Pentagras, per contraccambiare segnalo il mio post di ieri nel blogghino, che forse potrebbe apprezzare :

    http://obiter-scrypta.blogspot.com/2011/01/no-stab-soul-can-kill.html

    [E, per Fiorenza: lo so che la Fede è la Fede, ma… l’Etnia è l’Etnia. Non so, ci sono situazioni “identitarie” che noi qui in Occidente neanche più ci immaginiamo.. Grumi di sentimenti atavici, che qui sfociano magari più nello ‘sport’, o nella ‘politica’ della ‘democrazia’ delle fazioni.. Non so, davvero. -Anche se ieri ho visto un servizio su una tv internazionale, dove intervistavano brevemente il vescovo dei Copti in Germania, che diceva pure lui, che il loro sarà un Natale molto, molto triste.. ]

    A tutti, buona giornata.

    5 Gennaio, 2011 - 10:35
  28. [Precisazione su “made just of four soloists, this the novelty of the recording”. Un’operazione del genere la fece nel ’99 un “Purcell Quartet” (in realtà un all-strars : Soprano: Nancy Argenta; Counter-tenor: Michael Chance; Tenor: Mark Padmore; Bass: Peter Harvey) con le meno impegnative “Messe brevi-luterane”. In questa registrazione, Minkowski utilizza otto solisti che diventano, a seconda, coro a quattro con due per voce, o doppio coro con ‘parti reali’ (uno per voce), et cetera…

    Ancora buona giornata. (Il Mondo mi chiama: o si vive o si scrive, o si dorme o si scrive, o si piglian pesci -specie la mattina al mercato- o si dorme.. Ora, il ritorno della routine-poco-routine si avvicina, diraderò -cum grano salis- un pò la mia presenza, ma per ‘causa’ di nessuno, se non di me medesimo…:)

    Comunque: http://www.youtube.com/watch?v=edXw-pcoyv8

    (Il ‘Purcell Quartet’ esegue uno dei Kyrie a me più cari , quello dela Messa ‘luterana’ in sol minore BWV 235 -in realtà tale solo perché composta da Kyrie e Gloria- , ovvero ‘breve’, del Solito Noto. – Lo so, l’immagine abbinata è a dir poco ‘peregrina’, però.. ) ]

    5 Gennaio, 2011 - 11:08
  29. fiorenza

    Scusa se dal cielo di questo “Solito Noto” torno a questi a me un po’ ignoti Copti ortodossi.
    Il vescovo dei Copti di Roma dice addirittura: “Natale? Quale Natale?”

    http://www.coptiortodossiroma.it/index.php/component/content/article/167-notizie/122-mons-barnaba-e-la-chiesa-della-vergine-su-rai2

    Non ci sarà festa, non sarà Natale per la gravità dei fatti e delle minacce ricevute? Io questo loro-nostro attuale e antico dolore lo condivido, lo sento, visceralmente (non c’è, per questo, etnia che possa tenerci lontani, separati). Ma questo stesso condividere, questo stesso piangere insieme, da dove nasce? Estatico dialogo, nel cuore stesso della Trinità, della festa.

    5 Gennaio, 2011 - 11:43
  30. Ora capisco, e mi scuso con Syriacus e con tutti.
    Non mi ero reso conto in quale thread stavo postando, avendo varie pagine aperte e da fondo pagina non me ne ero accorto quale era il tema.
    Porgo di nuovo le mie scuse a Syriacus e a tutti, sperando vogliate accettarle.

    5 Gennaio, 2011 - 11:59

Lascia un commento