Benedictus defensor christianitatis

Il Papa stesso è attento, quando affronta certi argomenti, a parlare per i cristiani e a non mettere in risalto in maniera specifica la dimensione cattolica; per quest’ultima vi è un altro posto”: così Benedetto parlava nel libro intervista LUCE DEL MONDO a pagina 135. Un esempio di quell’attenzione l’abbiamo negli appelli a difesa dei cristiani che ha fatto lungo l’ultimo mese, fino a quello di domenica per i copti d’Egitto. Indago quel ruolo del papa come defensor christianitatis in un articolo pubblicato oggi da LIBERAL alle pagine 1 e 10 con il singolare titolo UN SUMMIT PER LA PACE. BENEDETTO XVI PARLA A NOME DI TUTTA LA CRISTIANITA’ E CHIEDE UNA NUOVA PACE RELIGIOSA. CHE DOVREBBE SORGERE AD ASSISI.

39 Comments

  1. Gioab

    Che il Papa faccia una difesa delle sue truppe è una cosa normale e naturale, qualunque genitore sarebbe ugualmente protettivo con i propri figli. Ma la questione non è se il Papa richiede una protezione per i cattolici, quanto benché si facciano molte preghiere e queste non sono ascoltate.

    In effetti, sono secoli che i religiosi fanno preghiere e invocazioni, ma non si è visto nessun beneficio e nessun miglioramento. Come mai ? Ci si deve chiedere se è utile continuare a fare ciò che non produce risultato o c’è qualche interruzione di linea ?

    Le possibilità si riducono a: a Dio non importa, Dio è crudele, Dio non li ascolta, Dio non esiste. Ognuno può scegliere la sua.

    Se c’è una interruzione di linea come appare sempre più evidente, sarebbe inutile anche la preghiera comune di tutte le religioni unite ad Assisi o in altro luogo, ciascuno pregando il suo dio, un dio incapace di intervenire, come è già stato dimostrato 25 anni fa, senza sortire risultati né si può sperare che ne produca uno ora. Ricordando che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, bisogna capire dov’è che bisogna intervenire.

    La Bibbia narra di un curioso episodio: i sacerdoti di Baal si facevano incisioni con daghe e lance, zoppicavano e strillavano intorno all’altare invocando inutilmente la loro divinità, ma venivano derisi da Elia il profeta del vero Dio che diceva: –“ dev’essere occupato a meditare o è indaffarato, o addormentato” ( 1 Re 18.25-40).

    Il problema era legato al fatto che invocavano il dio sbagliato. Sarebbe triste se l’episodio dovrebbe ripetersi. Chissà perché il Dio ha fatto scrivere questa cosa nella Sua Parola ?!

    4 Gennaio, 2011 - 15:58
  2. Marcello

    Mi piace ciò che scrive Gioab.
    Il silenzio di Dio, le preghiere degli uomini… c’è materia per dibattere all’infinito!

    4 Gennaio, 2011 - 17:25
  3. lycopodium

    Dum Tabulato consulitur, Saguntum expugnatur…

    4 Gennaio, 2011 - 17:58
  4. Sarebbe troppo chiedere un po’ di attenzione ai congiuntivi,Gioab, per favore?… per qualcuno che consiglia libri al nostro padrone di casa e insiste nelle critiche a tutto il sistema cristiano-cattolico – nonchè a tutto l’universo creato -, sono svarioni non da poco che mal si adattano all’immagine di preparazione di se stessi che si vuole mostrare…

    …anche se mi fa piacere vedere che l’argomento e il commento sortiscono interesse in Marcello e il ritorno di lycopodium ( ma dove sei stato?…)

    4 Gennaio, 2011 - 18:52
  5. lycopodium

    Cara Principessa, oltre un mese di ADSL balbuziente e poi afasica. Grazie per l’interessamento.

    4 Gennaio, 2011 - 18:58
  6. Luigi Accattoli

    Ad lycopodium: quid sit Tabulato.

    4 Gennaio, 2011 - 19:53
  7. Gioab

    Assolutamente no ! Rispondo con qualche difficoltà a principessa perché non ho ben capito di quale congiuntivo parla.

    Le critiche ? non posso che rifarmi al Libro dei libri che suggerisce: “ Riprendi il saggio e ti amerà. Dà al saggio e diverrà ancora più saggio. Impartisci conoscenza a qualche giusto ed egli crescerà nel sapere” ( Proverbi 9.8-9) – Sembra di capire che bisognerebbe essere grati a chi critica ! o capisco male ?

    D’altro canto questo non l’ho scritto io: “Ecco, mando contro di loro la spada, la carestia e la pestilenza, e certamente li renderò come i fichi scoppiati che non si possono mangiare per [quanto sono] cattivi”’.” ( Geremia 29.17)

    Messaggero non porta pena. Solo messaggi.

    4 Gennaio, 2011 - 20:37
  8. antonella lignani

    Caro Luigi, penso che “tabulatum”, che dovrebbe significare “piano di un edificio”, qui, secondo le consuetudini del blog, significhi “pianerottolo”. Fate bene ad usare il latino, chi sa che il cardinale Ravasi non ridia un po’ di fiato alla Fondazione “Latinitas” …
    In quanto al fatto che il papa preghi per tutti i cristiani, va benissimo, ed è sintomo di vera ricerca dell’ecumenismo. Ma mi permetto di dire che i fedeli cattolici dovrebbero pensare “in primis” ai cattolici perseguitati, ad esempio dell’Iraq, dei quali il papa parla sempre, mentre pochi se ne interessano.

    4 Gennaio, 2011 - 21:31
  9. Parlo dei congiuntivi e della grammatica che nei suoi commenti lasciano sempre il tempo che trovano e che, talvolta, mi fanno fare fatica a leggerla.
    Per esempio in chiusura del suo commento del 4 Gennaio 2011 ore 15:58, lei scrive “sarebbe triste se l’episodio DOVREBBE ripetersi”. La frase, con il congiuntivo corretto, dovrebbe essere ” sarebbe triste se l’episodio DOVESSE ripetersi”.
    Personalmente, è qualcosa che mi infastidisce molto, e la ringrazio per la disponibilità che ha mostrato.

    Per quanto riguarda le critiche e i messaggeri mi piacerebbe conoscere il suo pensiero, poichè di persone con spade trancianti e di altre con le Scritture a memoria il blog ne ha viste già parecchie ed è stato una grande palestra per tutti nel diventare preparatissimi a parare qualunque cosa.
    Mi creda che le sarei infinitamente grata se mi desse la possibilità di interloquire con lei e con il suo pensiero , ancorchè fosse estremamente critico, ma suo. Parlare attraverso le Scritture è poco stimolante e mi sa tanto di condanna a prescindere o di netta cernita tra buoni e cattivi: converrà con me che nessuno di noi ha i titoli per operare nè l’una e nè l’altra cosa.

    Saluti cordiali

    4 Gennaio, 2011 - 21:35
  10. Chiedo scusa, non capisco per quale motivo la tastiera si sia mangiata l’intestazione del mio precedente commento. Comunque, è chiaro che è la mia risposta a Gioab.
    Abbiate pazienza…

    4 Gennaio, 2011 - 21:52
  11. [Già che ho beccato Lycopodium :

    La traduzione-che-non-mi-era-piaciuta della Secreta -della Prima Domenica d’Avvento, EF- (« Haec sacra nos, Domine, potenti virtute mundatos, ad suum faciant puriores venire principium. » ) che mi avevi più volte chiesto, era:

    “Questo santo sacrificio, o Signore, dopo averci purificati con la sua potente virtù, ci faccia arrivare più mondi a Colui che ne è l’Autore.”

    [Dal “Messale romano quotidiano” (a cura di Dom Gaspar Lefebvre O.S.B.) , a cura dell’Apostolato Liturgico di Genova, Marietti Editori Pontifici, 1962 . (“La versione delle Epistole e dei Vangeli di questo Messale è stata curata direttamente dai testi originali da Mons. Salvatore Garofalo.
    La traduzione delle parti salmodiche è dovuta al Rev. P. Angelico Ferrua o.p.)]

    Riassumendo:

    Latino del Missale : « Haec sacra nos, Domine, potenti virtute mundatos, ad suum faciant puriores venire principium. »

    Messalino: “Questo santo sacrificio, o Signore, dopo averci purificati con la sua potente virtù, ci faccia arrivare più mondi a Colui che ne è l’Autore.”

    Antonilla: “Questo sacro rito, Signore, dopo che siamo stati purificati dalla tua forza vigorosa, ci faccia giungere più puri alla sua sorgente”.

    Il motivo della ‘diffidenza’ per la traduzione complessiva, era dovuto soprattutto a quella di “principium”.

    (E giustamente Antonella chiosò -senza sapere la traduzione del messalino, peraltro- , su questo blog:

    ” Il “principio” di cui parla la “Secreta” mi fa venire in mente il “sole che sorge dall’alto” del Salmo. Uno splendido inizio, una splendida attesa.” )

    (Poi avevo anche riportato la traduzione, analoga, in inglese, dal prete blogger Fr. Zuhlsdorf :

    “May these sacred mysteries, O Lord,
    make us, cleansed by mighty power, come purer unto their Source.”)

    In sostanza: “sorgente” , lo preferisco anch’io. (Nalla mia ignoranza; ma così, a sentimento..) ]

    4 Gennaio, 2011 - 22:35
  12. E già che ci sono, e si parla di “difese” varie, e visto che ho scomodato il Trono inglese, una cosa che non moltissimi conoscono (ma che mi sorprese e deliziò non poco tre lustri fa, all’acquisto della Mozart Edition Philips, sezione “repertorio sacro ‘minore'”) : il primo lavoro corale-sacro di Mozart bambino (9 anni) , fu in stile inglese, in inglese, e su un versetto di un salmo:

    Mottetto a 4 voci in sol minore “God is our refuge” (1765)
    di W.A. Mozart (1756-1791)

    “La prima composizione a carattere sacro e corale fu scritta dal piccolo Mozart nel luglio del 1765, durante la permanenza della famiglia a Londra.
    Quando i Mozart lasciarono l’Inghilterra nel settembre 1765, Leopold portò con sé una lettera ufficiale del British Museum, in cui si confermava di aver ricevuto il manoscritto di questo e di alcuni altri lavori scritti da Wolfgang.”

    ll testo riprende il versetto all’inizio del Salmo 46:
    “God is our refuge and strength, a very present help in trouble”.
    (‘Dio è per noi rifugio e forza,
    aiuto sempre vicino nelle angosce.’)

    “The eight-year-old Mozart visited London with his father and sister Maria Anna (Nannerl) for a year in 1764-5. They lodged in Frith Street Soho, and gave various public concerts as well as performing several times for the Royal Family. Leopold records the details of one such visit, when “the King placed before Wolfgang pieces by Bach, Abel and Handel, all of which he played off. He then accompanied the Queen in an air, and a performer on the flute in a solo. At last he took up the bass part of one of Handel’s airs that by chance lay in the way, and upon the mere bass performed a melody so beautiful that it astonished everybody”. When Leopold fell ill the family moved to Five Field Row,Chelsea, for the better quality of the air there. During the period that he was obliged to be exceptionally quiet, in order to help his father’s recovery, Mozart composed his first symphony, with the assistance of his sister Nannerl who copied out the parts. Tonight’s short English motet – his first choral work – can probably be ascribed to this same period. When the family left England in September 1765 Leopold preserved an official letter from the British Museum acknowledging receipt of the manuscript of this work and some others that Wolfgang had written during his stay. The manuscript of God is our refuge can still be seen on display there. I know of no other previous performance of this tiny piece: so it is certainly receiving its Brighton premiere – at the very least – tonight.”

    (Note di Neil Jenkins, January 2006 – dal sito del Sussexchorus)

    [E questo anche per ringraziare ancora una volta Florence per “Abide with me”. ]

    4 Gennaio, 2011 - 22:52
  13. Good night to you, too!! dear Syriacus…

    4 Gennaio, 2011 - 23:34
  14. fiorenza

    “God is our refuge”…
    Anche quando fosse sconvolta la terra, non temeremo. “Deus noster refugium et virtus”. Tra storia ed escatologia, tra sconvolgimenti-odio-violenza- e grandezza trascendente-fortezza-aiuto “in tribulationibus” di un Dio della pace che irrompe nella storia (“vacate et videte”), tra paura e fiduciosa speranza sta, saldo, capace di visione, il “defensor christianitatis”.

    5 Gennaio, 2011 - 9:56
  15. elsa.F

    @gioab
    Dobbiamo parlare di interruzione di linea
    oppure
    di problemi di sintonia?
    Dobbiamo parlare di silenzio di Dio
    oppure
    di incapacità nostra di metterci all’ascolto?
    Per ogni nostra convinzione possiamo trovare nella Bibbia quel versetto che dimostra la nostra tesi
    oppure
    possiamo leggerla e lasciare che essa parli al nostro cuore smontando ogni nostra convinzione o pregiudizio.
    Possiamo invocare quell’unico Dio che non esiste e non ottenere risposta semplicemente perché quel Dio non è altro che una proiezione della nostra presunzione e del nostro orgoglio
    oppure
    possiamo constatare la nostra miseria ed implorare la misericordia di Dio, che è troppo grande per ignorare ogni nostra istanza.
    Usano la Bibbia gli atei per insultare i credenti e viceversa
    Usano la Bibbia i protestanti per attaccare i cattolici e viceversa.
    Usano la Bibbia i tradizionalisti per attaccare i progressisti e viceversa
    Usano la Bibbia le persone che vogliono avere ragione.
    Sarebbe invece più opportuno aprire gli orecchi e metterci all’ascolto
    partire da un’esperienza vera di deserto, distacco e silenzio,
    fare vuoto di noi,
    non perdere occasione per umiliare il proprio orgoglio,
    per rinunciare,
    per dichiarare la nostra debolezza,
    per accettare una sconfitta e offrirla come vittoria,
    per morire dentro,
    per desiderare realmente Dio al di là di tutto e di tutti.

    Dio nasce nel silenzio e nella povertà di una grotta; mai si udì parola più forte di questa.

    5 Gennaio, 2011 - 12:50
  16. Mabuhay

    Elsa: Amen!

    5 Gennaio, 2011 - 12:58
  17. Sottoscrivo in toto quanto detto – meravigliosamente – da elsa.F

    5 Gennaio, 2011 - 13:17
  18. Gerry

    Sottoscrivo anch’io, ma tenete conto che Gioab si definisce “messaggero”, (messaggero che non porta pena, ma solo messaggi) e sappiamo bene come aspiranti cultori di angelologia chi siano tali entità.
    Scusate, ma pur non essendo antimilitarista “a prescindere” mi infastidisce essere arruolato – in quanto cattolico – tra le “truppe” papaline (o le greggi papaline, anche se in questa accezione un po’ francesizzante le truppe mi piacciono di più, hanno un suono più evangelico, da pecorella smarrita qual mi sento).
    Mi infastidisce ancora di più limitare la scelta a “le possibilità si riducono a: a Dio non importa, Dio è crudele, Dio non li ascolta, Dio non esiste. Ognuno può scegliere la sua”, quando di possibilità ce ne sono alcune altre, tipo gli uomini non ascoltano. Oppure non capiscono. I messaggeri non so.

    5 Gennaio, 2011 - 15:23
  19. discepolo

    da bambina mi insegnavano nel catechismo
    “Dove è Dio?
    “Dio è in cielo , in terra e in ogni luogo”.
    il catechismo del giorno d’oggi invece ci insegna
    ” Dio NON è in cielo, NON è in terra, e NON è in ogni luogo” oppure come enumera Gerry le terrificanti possibilità ” a Dio non importa, Dio è crudele, Dio non li ascolta, Dio non esiste.”
    Ah, poter ritornare ai tempi dell’ infanzia, in quella fede semplice , chiara cristallina!!!. Poter non aver mai sentito le voci del dubbio, del cinismo, della disperazione , del pessimismo, del razionalismo!!!
    poter ancora dire ( e credere come a quel tempo ) “Dio è in cielo in terra e in ogni luogo”
    non so che farmene di una fede da “adulti”! Una fede che possa credere che Dio se c’è è indifferente o sordo, che agli uomini e alla loro buona volontà è
    tutto demandato, che tutto dipende dagli uomini, non solo non mi interessa ma mi ripugna.
    MC

    5 Gennaio, 2011 - 15:44
  20. raffaele.savigni

    Ma anche la fede biblica passa attraverso il dubbio. Si possono leggere in proposito le pagine dell’Ecclesiaste ma anche alcuni Salmi (ove riitorna l’eterna domanda: “Dove eri, Dio?”). E i mistici conoscono la “notte oscura”…
    L’unico tentativo di risposta al silenzio di Dio (un balbbettio) pu essere forse questo: Dio si autolimita, sceglie la kenosis, per lasciare spazio alla libertà dell’uomo, che è anche la libertà di non rispondere alla Sua chiamata.

    5 Gennaio, 2011 - 16:57
  21. Gioab

    @ principessa – E’ sicuramnte OT ma le dovevo una risposta !

    E anche delle scuse perché non mi ero accorto del congiuntivo che ho macroscopiacamente mancato. Ha perfettamente ragione. Non ho scusanti. Spero che non si ripeta più. Posso solo dire che alle volte sono più concentrato sulla sostanza che sulla forma. E’ un difetto alla Dipietrese che cerco di correggere.

    Le critiche.
    Spesso uso le scritture per mostrare che non è una mia critica ma un’idea che ha fondamento nel Testo Sacro perché è troppo facile essere scambiati per visionari o falsi profeti.

    Il mio pensiero è che le religioni sono contenitori per rinchiudere una moltitudine di superstizioni e che impediscono o rendono difficile il travaso dall’uno all’altro. Essere in quel recinto serve a rassicurare i semplici che ivi si fanno rinchiudere, offrendo un falso senso di sicurezza, perché ciascuno evita di ritenersi personalmente responsabile, pensando che c’è qualcuno che pensa per lui e che lo conduce al bene e al vero. Diviene così preda di falsi convincimenti e vive in un illusione.

    Al contrario ciascuno che accresce una sua personale consapevolezza, una individuale conoscenza e spiritualità, può e deve confrontarsi con altri, ma non mescolarsi, non potendo contare che su sé stesso, sulla sua Ragione, sulla sua determinazione, dovendo fare lui i cambiamenti necessari (non altri per lui) per mettersi in linea con ciò il Dio gli permetterà di comprendere, agendo secondo coscienza e senza condizionamenti esterni.

    L’unica vita è affidata e guidata dalla Ragione domiciliata in quel corpo, ed è quella Ragione che verrà alla fine valutata in base allo spessore raggiunto. Non potrà essere un percorso collettivo, né condiviso, né copiato ma basato sulla consapevolezza privata di ciascuno, qualunque sia il risultato al quale esso perverrà.

    L’unico libro che può rendere saggi è la Scrittura. Non ci sono altri Autori né commentatori per quanto efficaci. Essi potranno riferirsi solo ad esperienze personali che anche se valide sono certamente uniche e irripetibili e anche se simili hanno valore solo per la singola esperienza; non per la collettività.

    Aggiungo, che ciascuno dovendosi confrontare con l’Unico Libro di Testo e non con esperienze altrui, l’invito a tenere da parte le Scritture, è una furberia che può sortire effetti solo sui semplici; perché il Maestro è Uno, ed Egli comunica attraverso il Suo Testo a ciascuno singolarmente.

    Scartando il Testo, colui che dialoga ne prende il posto e può sostenere qualunque teoria, esperienza, dogma, convincimento, insegnamento, ma non avrà alcuna base sulla quale poggiare se non l’accettazione del semplice e dello sprovveduto costituendosi sull’altro suo Signore e Maestro.

    E’ lo stesso Testo che si vorrebbe escludere, che fa nascere e deve veicolare le idee che sono la base del confronto. Non ha senso dibattere senza tenerne conto, perché sarebbe l’enunciazione di opinioni private e senza fondamento né autorità, che potrebbero essere anche valide, ma solo per chi le enuncia e le diffonde, non per chi le riceve.

    Il dialogo ha il fine di far giungere ad un comune sentire, ad una comunanza di idee, di speranze, di convincimenti e questo non è raggiungibile senza il Testo ma molto più con il Testo.

    Perché, nel primo caso l’accettante diverrebbe discepolo e schiavo del dichiarante. Nel secondo, ambedue divengono schiavi e discepoli del Testo.

    In caso di disaccordo lo saranno (schiavi del Testo) comunque anche se non insieme.

    Nel primo caso se l’accettante avesse dubbi dovrebbe rivolgersi necessariamente al dichiarante per essere aiutato, e se questi fosse assente o lontano avrebbe problemi. Nel secondo caso l’accettante avendo il Testo sempre a disposizione potrà consultarlo e verificarne i principi anche in solitudine, anche privatamente.

    In ultimo, se i due dialoganti, dovessero trovarsi in dissidio, non ci sarebbero vincitori, nel secondo tutti e due sarebbero perdenti perché nessuno ha i titoli per prevalere, per operare né una cosa né l’altra.

    Ritengo di essere stato esplicativo e spero corretto anche nella forma.

    Sempre a disposizione per ulteriori.

    p.s. non esiti a riprendermi. Le sarò sempre grato.
    Saluti

    5 Gennaio, 2011 - 17:50
  22. Gioab

    @ Gerry
    Mi congratulo con Gerry per la sua dichiarazione di volontà a non essere arruolato. Se leggerà il mio a principessa si renderà conto che il messaggero non è uno che arruola, ma uno che trasmette messaggi.

    Ciascuno singolarmente dovrà valutarli soppesarli meditarli e decidere cosa fare della vita che gli è stata affidata sia che abbia capito sia che non abbia capito; ed è molto probabile che se non ha capito è perché non ha ascoltato e anche questo depone a sfavore perché lo scopo delle orecchie è proprio quello di ascoltare altrimenti sono un regalo inutile. Immeritato.

    I messaggeri non hanno l’obbligo di dire se hanno capito o di spiegare anche se cercano di farlo limitatamente, ma fanno solo ciò che il titolo dichiara. Per insegnare ci sono i maestri.

    5 Gennaio, 2011 - 18:03
  23. Gioab

    Mi permetto ricordare al sig. raffaele savigni, replicando al suo dubbio, che forse dovrebbe tenere presente anche:

    (Marco 11.23-24) : – “Veramente vi dico che chiunque dice a questo monte: ‘Sollevati e gettati nel mare’, e non dubita in cuor suo ma ha fede che quello che dice avverrà, gli sarà fatto. Per questo vi dico: Tutte le cose che chiedete pregando, abbiate fede di averle praticamente ricevute, e le avrete.”

    Potrebbe anche esser che Gesù si sia esposto inutilmente o sia stato troppo azzardato. Ciascuno potrà farne le sue deduzioni ma pare che anche Giacomo sia di quell’avviso:

    (Giacomo 1.6-8) : – “ Ma continui a chiedere con fede, non dubitando affatto, poiché chi dubita è come un’onda del mare mossa dal vento e spinta qua e là. Infatti, non supponga quell’uomo che riceverà alcuna cosa da Geova; è un uomo indeciso, instabile in tutte le sue vie.”

    5 Gennaio, 2011 - 18:10
  24. elsa.F

    @Gioab
    Mi sembra che la Scrittura che Lei conosce molto bene reciti anche
    “Ma sia il vostro parlare: Sì, si; o no, no: Quel che vi è di più proviene dal male”.

    5 Gennaio, 2011 - 18:45
  25. Gioab

    Alla simpatica elsa posso dire che sia l’interruzione di linea, sia la mancata sintonia, sono effetti simili derivanti da: trasmissione via cavo nell’un caso, via etere nell’altro e producono lo stesso risultato.

    Noi parliamo sempre della nostra capacità di sentire il Dio è ovvio, perché Egli continua a parlare, se ma vogliamo trovare sempre argomenti per sostenere ciò che maggiormente ci fa piacere piuttosto che verificare se siamo fuori fase, o sordi, inganniamo noi stessi.

    La sua dichiarazione : “Per ogni nostra convinzione possiamo trovare nella Bibbia quel versetto che dimostra la nostra tesi oppure possiamo leggerla e lasciare che essa parli al nostro cuore smontando ogni nostra convinzione o pregiudizio.”

    Mi colpisce (mi permetta), perché se la Bibbia dimostra la nostra tesi siamo nella verità, se smonta ogni nostra convinzione significa che siamo consapevoli che il testo invita a fare qualche cambiamento ( che magari non vorremmo fare).

    Mi permetto suggerirle una riflessione sulle parole che l’angelo (messaggero) disse a Daniele circa 2700 ani fa: “Va, Daniele, perché le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine. Molti si purificheranno e si imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi di certo agiranno malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno.” ( Daniele 12.9-10)

    La divisione è netta tra chi comprenderà e chi non comprenderà, tra chi ha perspicacia e chi non ne ha.

    Non posso dire in base a che cosa o quali sono le caratteristiche degli uni o degli altri. Posso solo notare che il sigillo sarebbe stato tolto nel “tempo della fine” affinché fosse possibile essere raffinati. Il resto dipende da lei.

    p.s. mi permetta di contestare l’ultimo assunto: “ Dio nasce nel silenzio e nella povertà…” non lo faccio con le Scritture ma con la semplice logica.

    Essendo Dio un’astrazione, una proiezione della nostra mente, una logica consapevolezza della nostra esistenza alla quale scegliamo di sottostare, un bisogno della spiritualità, il Padrone del nostro futuro, Il Grande Fattore e Architetto dell’universo, per l’uomo Egli nasce con la nascita del primo uomo ( si faccia luce) e vive fino a che vivrà l’ultimo uomo. Senza l’uomo Egli non esiste o la Sua esistenza non ha senso quindi non può nascere che nella mente di chi si interroga. Non in una grotta. Infatti Egli non può esiste al di fuori della mente, per questo non si può vedere se non con l’occhio spirituale.

    Ne conviene ?

    5 Gennaio, 2011 - 18:55
  26. lycopodium

    Effettivamente Discepolo mette il dito sulla piaga.
    Oggi è raffinato parlare di esodo, nascondimento, svuotamento, abbassamento… Che dietro ci sia “il riso di Mordor” non sembra se ne accorga nessuno.
    Però, se avessi voglia di scrivere un libro, comincerei certo con “l’innocenza perduta” e i sui modi di ritrovarla o, meglio, riceverla.

    5 Gennaio, 2011 - 19:24
  27. Gioab

    @ elsa replico che ha ancora una volta ragione. E’ vero, il si sia si, ma non capisco (anche questa volta) quale sia l’errore. Evidentemente mi fa difetto da qualche parte. Resto in attesa dell’evidenza e della motivazioni pronto a fare penitenza.

    “Riprendi il saggio e ti amerà. Dà al saggio e diverrà ancora più saggio. Impartisci conoscenza a qualche giusto ed egli crescerà nel sapere.” Proverbi 9.8-9.

    5 Gennaio, 2011 - 20:19
  28. @ Gerry
    Mio caro amico,non penso che esistano le “truppe” papaline. Esistono, invece, persone che scelgono – o no – di appoggiare il Papa e ciò che egli pensa o fa. Così come ne esistono altre che tendono solamente a criticarlo e a non appoggiarlo mai in nessuna iniziativa. Lascerei ad altri credo le definizioni che implicano eserciti, truppe, milizie e quant’altro se è vero che, giusto giusto la scorsa domenica, il Santo Padre ha esortato alla risposta non violenta in qualsiasi caso; e sono certa che non si riferisse solo agli attacchi ai cristiani, (seppure il suggerimento era dettato in conseguenza di quelle azioni), ma anche e soprattutto a quegli attacchi di sole parole che, talvolta, sono più offensive della famosa spada.
    Concordo, invece, sulla moltitudine di possibilità esistenti in giustificazione della temporanea interruzione di trasmissioni tra Lassù e quaggiù e sul fatto che un po’ di autocritica non guasterebbe.
    I messaggeri bene educati e disponibili all’ascolto anche di altri pensieri, credo siano bene accetti ovunque e mai nessuno si sognerà di attaccarli per quanto annunciano.Historia docet.
    Un abbraccio

    5 Gennaio, 2011 - 21:00
  29. @ Gioab

    Innanzitutto la ringrazio della articolatissima risposta che ha voluto riservarmi, delle spiegazioni che mi ha fornito secondo il suo pensiero e della disponibilità che mi dimostra.
    Vede, non è la forma, rispetto alla sostanza delle cose, che mi preoccupa, quanto piuttosto il fatto che esprimere un concetto importante con i termini giusti aiuta la comprensione del pensiero stesso. Almeno, questo è quanto mi è stato insegnato, e a questo mi attengo da 50 anni, specie in un periodo in cui il dialogo tra i popoli è diventato importantissimo, figuriamoci tra persone della stessa lingua!

    Detto questo,mi permetta di saltare sulla sedia davanti ad affermazioni come quella che “Dio è un’astrazione, una proiezione della nostra mente, ecc….”.
    Ma scherziamo?
    Prima afferma a destra e a manca che il Dio ( e non Dio) ha fatto scrivere tutto quello che ci enuncia da giorni ( e talvolta se ne domanda anche la ragione) e poi fa dichiarazioni del genere?
    Secondo la mia modestissima opinione, forse sta facendo un po’ di confusione e andrebbe rivisto il suo programma di interventi in questo spazio. Personalmente, apprezzo molto i suoi sforzi di spiegare “qualcosa di diverso”, ma la coerenza dovrebbe essere il collante che tiene insieme i suoi pensieri e la teoria di passi delle Scritture che li sostengono.

    Non mi piace riprendere le persone e non lo farei se non avessi veramente desiderio di comprendere quanto lei sta cercando di dire.

    5 Gennaio, 2011 - 21:20
  30. Gioab

    @ principessa
    La facevo più giovane, ma poiché noi siamo la nostra mente penso che quei 50 abbiano impreziosito il contenuto. ( E’ come il vino se la botte è buona).

    Saltando sulla sedia propongo una definizione di Ghandi: “Ogni condottiero deve saper provocare una reazione” e vedo che con il suo “ma scherziamo ?” ci sono riuscito.

    In due parole, Dio è tutto quello che lei vuole che Egli sia. Se preferisce Dio è amore (1 Giovanni 4.8) – Dio è Giustizia ( Luca 18.7) Potente (Luca 1.35) di ordine ((1 Corinti 14.33) Felice ( (1Timoteo 1.17) Sovrano ( Salmi 68.20) è Gloria ( Atti 7.2) Fuori del tempo ( Giacomo 1.17) Il Padrone del futuro ( Isaia 46.10) ecc.
    E potrei andare avanti, ma ci sono due limitazioni, 1 dovendo IO riconoscere le sue qualità ed avendo IO necessità di Lui perché è anche la fonte della vita (Salmi 36.9) Egli esiste ( per me) fino a quando esisto IO.
    Domanda: “se un albero cade nella foresta e nessuno ode ? Fa rumore ?”

    Nella mia traduzione della Bibbia ( uso la versione Nuovo Mondo quella dei TdG dove è stato ripristinato il Tetragramma al posto di Kirios, (Signore) – ma può controllare sul sito laparola punto net ci sono altre traduzioni – Cei, Diodati, Nuova Riveduta ecc. e in rete ce ne sono anche altre) dicevo nella mia traduzione l’espressione “tuo Dio” compare 406 volte. Perché dovrebbe essere solo mio e non nostro ?

    (Matteo 4.7 CEI – Non tentare il Signore Dio tuo». Matteo 4.10 CEI – Adora il Signore Dio tuo
    e a lui solo rendi culto». Ebrei 1.9 CEI – “perciò ti unse Dio, il tuo Dio,” ecc)

    Le rivelo un piccolo segreto. A volte nella Bibbia gli episodi sono narrati come se fossero visti dal punto di vista terreno ed hanno un senso, altre volte sono narrati come se fossero visti da un punto di vista ultraterreno e allora non si comprendono e si fa confusione perché sembra che non abbiano senso. Basterebbe capire da quale punto di vista è lì descritto e osservato l’evento.

    Visto che parla di coerenza, le faccio un esempio. – Domanda: “ Sarebbe coerente un Dio che fa volutamente ingannare gli uomini ? Pur essendo Lui Verità ?

    ( 1 Re 22.20-22 CEI ): – “ Il Signore ha domandato: Chi ingannerà Acab perché muova contro Ramot di Gàlaad e vi perisca? Chi ha risposto in un modo e chi in un altro. Si è fatto avanti uno spirito che – postosi davanti al Signore – ha detto: Lo ingannerò io. Il Signore gli ha domandato: Come? Ha risposto: Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti. Quegli ha detto: Lo ingannerai senz’altro; ci riuscirai; va’ e fa’ così.”

    Ma scherziamo ? Eppure è scritto così ! E’ coerente ? Io dico di si, ma ad alcuni non piace ! Si tratta di avere la chiave. ( Isaia 22.22) – “Guai a voi che siete versati nella Legge, perché avete tolto la chiave della conoscenza; voi stessi non siete entrati, e a quelli che entravano lo avete impedito” ( Luca 11.52) – “proclamerò cose nascoste” ( Matteo 13.35) – “ma ora esse sono state nascoste ai tuoi occhi” ( Luca 19.42). Perché sono state nascoste ? e come ?

    Vede è come un puzzle che propone un’immagine diversa a secondo di dove mette i pezzi. Solo mettendoli al posto giusto sarebbe stato chiaro il messaggio ! Ma sarebbe stato capito solo in un certo momento e solo da alcuni. Non mi crede ?

    Allora deve contestare l’angelo che disse a Daniele: “Va, Daniele, perché le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine. Molti si purificheranno e si imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi di certo agiranno malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno.” ( Daniele 12.9-10)

    A tal fine in realtà fatico, esercitandomi secondo l’operazione di lui la quale opera in me con potenza.(Colossesi 1.29)

    Alla prossima
    p.s. non mi sento ripreso – tranquilla la devo amare comunque e lei non è nemmeno un nemico, o si ?

    6 Gennaio, 2011 - 11:36
  31. lycopodium

    Non so se Syr, Antonella etc. del pianerottolo conoscono questo sito http://www.rifugiodelleanime.org/m3/ che contiene il Messale romano (novus ordo) 3^ edizione latina.
    La super oblata in questione sta al numero Q452so, ma con “sacrificia” al posto di “sacra”.
    La traduzione della Lovato (Orazionale Romano) non si discosta poi tanto da quella dei nostri latinisti.

    6 Gennaio, 2011 - 12:44
  32. Lyco: grazie per il sito! (..Lo sai che mi hai fatto venir voglia di recuperare dalla biblioteca della vecchia dimora il famoso libro del Bianchi… 😉

    Gioab: http://www.youtube.com/watch?v=HVHnYSk-y8o

    (Visionalo, ti prego, anche se non ti piace Mendelssohn.. Ma è per ringraziarti della tua suggestiva e icastica esposizione dell’episodio biblico, musicato in questo caso -da par suo- dal grande Felix…)

    6 Gennaio, 2011 - 19:56
  33. L’originale sarebbe tedesco, ma certa musica ebbe così tanto successo, che…

    http://www.youtube.com/watch?v=iZd73wad2Cg

    (questo è il brano successivo, dove Elia… -notare le etichettine esplicative nel video, che seguono le sezioni, che paiono un pò ‘stile Silent Monks’..:)

    Qundi, tra il video prima e questo, accade che…

    [26] Quelli presero il giovenco, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: “Baal, rispondici!”. Ma non si sentiva un alito, né una risposta. Quelli continuavano a saltare intorno all’altare che avevano eretto.

    [27] Essendo già mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: “Gridate con voce più alta, perché egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà”.

    [28] Gridarono a voce più forte e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue.

    [29] Passato il mezzogiorno, quelli ancora agivano da invasati ed era venuto il momento in cui si sogliono offrire i sacrifici, ma non si sentiva alcuna voce né una risposta né un segno di attenzione.

    (Traduzione Bibbia CEI)

    6 Gennaio, 2011 - 20:02
  34. Omaggio a Mendelssohn, Michelangelo, Benedetto (e suo fratello Georg) :

    http://www.youtube.com/watch?v=rvuUfuwdIQs

    “[11]Egli darà ordine ai suoi angeli
    di custodirti in tutti i tuoi passi.
    [12]Sulle loro mani ti porteranno
    perché non inciampi nella pietra il tuo piede.”

    (Salmo 91 -CEI!)

    6 Gennaio, 2011 - 20:07
  35. Infine, omaggio a Mendelssohn (con ringraziamento speciale al Buon Dio per avercelo dato..)

    Felix Mendelssohn Bartholdy (1809 – 1847)

    Elias

    1. Einleitung (Elias): So wahr der Herr, der Gott Israels, lebet
    2. Ouvertüre
    3. Chor (das Volk): Hilf Herr, willst du uns denn gar vertilgen?

    Elias: Michael Volle, Bass

    Kammerchor Stuttgart
    Klassische Philharmonie Stuttgart

    Frieder Bernius

    ERSTER TEIL

    Einleitung

    ELIAS

    So wahr der Herr, der Gott Israels lebet,
    vor dem ich stehe: es soll diese Jahre weder
    Tau noch Regen kommen, ich sage es denn.
    Ouvertüre

    1. Chor

    DAS VOLK

    Hilf, Herr! Hilf, Herr! Willst du uns denn
    gar vertilgen? Die Ernte ist vergangen, der
    Sommer ist dahin, und uns ist keine Hilfe
    gekommen! Will denn der Herr nicht mehr
    Gott sein in Zion?

    Rezitativ

    Die Tiefe ist versieget! Und die
    Ströme sind vertrocknet! Dem
    Säugling klebt die Zunge am
    Gaumen vor Durst! Die jungen
    Kinder heischen Brot! Und da ist
    niemand, der es ihnen breche!

    [ PRIMA PARTE

    Introduzione

    ELIA

    Vero quanto il Signore, il Dio d’Israele,
    davanti al quale io sto, vive: non ci sarà in questi anni
    pioggia né rugiada, finche non lo dirò io.

    Ouverture

    1. Coro

    IL POPOLO

    Ah, soccorso, Signore! Vuoi forse annientarci?
    La raccolta è conclusa, l’estate è finita
    e noi non abbiamo ricevuto alcun soccorso!
    Il Signore non sarà più dunque
    Dio nella terra di Sion?

    Recitativo

    Le profondità sono sigillate!
    E i torrenti sono secchi!
    La lingua si incolla al palato
    dei neonati per la sete!
    I bambini reclamano del pane!
    E non c’è nessuno che glielo può spezzare! ]

    6 Gennaio, 2011 - 20:22
  36. Gioab

    Non avendo ricevuto risposta dalla gentile principessa, e sulla scia delle “cose nascoste” di cui si stava conversando, “le cose nascoste ai tuoi occhi” ( Luca 1942) nell’intento di farle cosa grata posso aggiungere altra carme al fuoco e chiederle:

    Lei ha qualche idea perché ai discepoli ricevettero lo Spirito Santo due volte ?

    “E dopo aver detto questo soffiò su di loro e disse loro: “Ricevete spirito santo.” ( Giovanni 20.22)

    “E divennero loro visibili lingue come di fuoco che si distribuirono, posandosi una su ciascuno di loro, e furono tutti pieni di spirito santo” (Atti 2.3-4)

    Saluti

    p.s. non caschi dalla sedia !

    7 Gennaio, 2011 - 18:50

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