Mazzolari in Sudan come Matteo Ricci a Pechino

L’ho incontrato nel villaggio di Mapuordit e ho parlato, dopo tanto tempo, con un sacerdote, quasi una confessione, perchè anche il dolore degli altri mi sgomenta. Ha lasciato tutto per venire quaggiù, e dorme nella capanna di paglia, e va ad attingere l’acqua al pozzo, e predica la speranza: se no, che senso avrebbe questo mondo, questa gente, la sua vita?” Così Enzo Biagi narrava sul “Corriere della Sera”, il 4 marzo 1999, un colloquio con il vescovo Cesare Mazzolari, con il titolo Un prete coraggioso nell’Africa affamata. Dedico ai visitatori le parole di Biagi all’indomani del funerale del caro Cesare nella cattedrale di Rmbek, nel Sud Sudan, dove è stato sepolto. “La mia patria è il Sudan. Ho promesso ai miei fedeli che non li abbandonerò neanche da morto. Loro sanno già dove mi devono seppellire”, aveva detto nel 2004 a Stefano Lorenzetto del Giornale. Il missionario fa sua la nuova patria e lì vuole restare: Mazzolari in Sud Sudan come Matteo Ricci a Pechino, come Clemente Vismara in Myanmar. – Di Mazzolari qui si era parlato il 17 luglio e di Clemente Vismara il 16 luglio. Di Matteo Ricci il 29 maggio, il 30 maggio e il 1° giugno del 2010.

19 Comments

  1. Gioab

    Caro Luigi, sai qual è la cosa che maggiormente mi sorprende e mi suscita meraviglia ? Che tutti sono pronti a parlare dei sacrifici degli altri, degli esempi di eroismo e di sacrificio di questo e di quello, della santa tale o della martire tal’altra. E tutti se ne fanno grande vanto per avere un tale confratello o una tale consorella capace di tanto ardimento.

    Ma ciò che non si chiedono, è se questi sono o saranno approvati dall’Unico Giudice e dovrebbero chiedersi anche, come mai “loro” non sono disposti a fare altrettanti atti di eroismo per poter “forse” essere approvati.
    Certamente non lo saranno per meriti altrui vero ? E allora perché parlare tanti degli altri e non guardare se stessi ? Che dici, sarà un modo per evitare di guardarsi dentro ?

    “prima che venga su di voi l’ardente ira di Geova, prima che venga su di voi il giorno dell’ira di Geova, cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova” ( Sofonia 2.2-3) – Vedi ? dice probabilmente, anche se si fossero sforzati di cercare le cose che dice di cercare. Non dice certamente.

    “Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell’ira del SIGNORE.” ( Nuova Riveduta) FORSE !

    22 Luglio, 2011 - 10:41
  2. Luigi Accattoli

    Comunicato del sito cesar.org sulla messa di addio per il vescovo Mazzolari:

    21 luglio 2011 – Si sono appena concluse le esequie solenni di mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek (Sud Sudan). La celebrazione, iniziata questa mattina alle 10 (ora locale), si è protratta per quattro ore nei pressi della cattedrale della Sacra Famiglia di Rumbek. Un trapasso verso Dio vissuto con sentimento mesto, ma colorato nello spirito dai canti del popolo sud sudanese: due cori e due bande musicali erano presenti per esprimere, attraverso la musica, il proprio ringraziamento a Dio per aver donato al Sud Sudan la figura di padre Cesare.

    22 Luglio, 2011 - 11:59
  3. fiorenza

    Da troll contro troll, vi ricordo che oggi è la Festa di S. Maria Maddalena (santa sicuramente amatissima da chi “va ad attingere l’acqua al pozzo e predica la speranza”).

    22 Luglio, 2011 - 11:59
  4. Luigi Accattoli

    Segue comunicato Mazzolari:

    La spianata davanti alla cattedrale ha accolto la folla accorsa dalle varie missioni della diocesi per salutare il loro Vescovo per l’ultima volta. Alla processione di apertura della celebrazione una banda musicale locale, nata per volontà di un padre salesiano sudcoreano, ha intonato “When the Saints go marching in”, la marcia funebre jazz cara a Louis Armstrong che esprime in musica il desiderio di andare in Paradiso accanto alle schiere dei santi.

    22 Luglio, 2011 - 12:00
  5. Luigi Accattoli

    Segue comunicato Mazzolari:

    «Oggi è qui riunito tutto il Sud Sudan – ha detto durante l’omelia Paolino Lokudu Loro, l’arcivescovo di Juba che ha presieduto la celebrazione -. Mons. Mazzolari è stato un pastore per questa terra, ha sempre camminato a fianco degli oppressi, incarnando appieno nella sua vita il Vangelo di Gesù». L’arcivescovo di Juba ha inoltre indicato in mons. Mazzolari la «voce di libertà del Sud Sudan», spiegando come «egli ha sempre creduto nella possibilità dell’indipendenza, anche quando la guerra civile imperversava con il suo strascico di morte e distruzione». «Mons. Mazzolari – ha proseguito – ha aperto il cammino verso l’indipendenza del Sud Sudan e ora intercederà per noi presso Dio perché il processo di formazione nazionale sia completo».

    22 Luglio, 2011 - 12:00
  6. Luigi Accattoli

    Segue comunicato Mazzolari:

    Dall’Italia, a rappresentanza della famiglia di mons. Mazzolari e dell’associazione Cesar Onlus, sono giunti ieri a Rumbek la sorella Marianna con due nipoti. «Quando ci sentivamo al telefono non parlava mai di strutture o edifici, ma metteva sempre la gente e il loro bisogno di istruzione al primo posto» ricorda Marianna Mazzolari. «Siamo contenti che il nostro amato Cesare possa riposare in Sud Sudan perché qui potrà continuare a ricevere le lodi e i segni d’amore di un popolo bisognoso a cui ha dedicato 30 anni della sua vita».

    22 Luglio, 2011 - 12:01
  7. Luigi Accattoli

    Segue comunicato Mazzolari:

    Il rito si è concluso dopo quattro ore, ma la cattedrale di Rumbek non ha smesso di essere meta di numerose persone che hanno voluto recarsi davanti alla tomba di mons. Mazzolari per un momento di silenzio e raccoglimento in preghiera. Ai funerali hanno preso parte anche fedeli protestanti e musulmani.

    22 Luglio, 2011 - 12:02
  8. fiorenza

    Bello questo incrocio di differenti preghiere (differenti?).

    22 Luglio, 2011 - 12:06
  9. fiorenza

    C’era anche un altro inno meraviglioso:
    ” Magdalae sidus
    mulier beata…”
    Ma ora basta, non ho più tempo. Buona giornata.

    22 Luglio, 2011 - 13:04
  10. Nino

    Grazie Luigi per il reportage sul vescovo Mazzolari.

    Ora scusa l’OT che però a a che fare con un tuo precedente post su Wojitila, rivolto in particolare a Leonardo:

    Ho letto solo oggi il tuo post sulla “fragilità” mentre ero in finale della ennesima rilettura di questo libretto che uso integrando con gli esercizi spirituali, naturalmente ignaziani:

    LA SOLITUDINE DEL SAMARITANO
    OVVERO L’ELOGIO DELLA COMPASSIONE
    AUTORE: L’EX DOM GIOVANNI FRANZONI
    http://www.icone.it/schede/07-LA-SOLITUDINE.pdf
    A a che fare con l’argomento della fragilità e della carità e non solo.

    Costa poco ed è una gigantesca riflessione per tutti, credenti e non.
    Forse l’aver “cacciato” Dom Franzoni, come alcuni altri brillanti e umili servi di Dio e dell’uomo, il buon Ratzinger all’epoca della sua reggenza al s. Uffizio , ha fatto un gran regalo all’umanità.

    22 Luglio, 2011 - 16:04
  11. Leopoldo

    @ Gioab
    “Certamente non lo saranno per meriti altrui vero ?”
    No Gioab, non è vero per niente. E’ proprio qui che si divide la tua strada senza speranza da quella di chi venera Maria Maddalena (ogni riferimento a Fio è puramente casuale). Pensa un po’, il riscatto dell’umanità intera, per chi crede nel Vangelo, è merito di uno solo.

    22 Luglio, 2011 - 19:41
  12. fiorenza

    Leopoldo, che bella cosa che hai detto!

    22 Luglio, 2011 - 23:37
  13. fiorenza

    Da leggere , su Avvenire, “l’omaggio del Sud Sudan a Mazzolari”: “la straordinaria ordinarietà di un uomo che pur essendo nato in Italia poteva parlare di Africa dicendo ‘noi’ . “E questa “sua” gente da ogni angolo del Sudan è andata a dargli l’ultimo saluto e a dirgli grazie. “Gli ultimi sanno dire ‘grazie’ “:
    http://www.avvenire.it/Commenti/Gli+ultimi+sanno+dire+grazie_201107220657557470000.htm

    22 Luglio, 2011 - 23:44
  14. fiorenza

    C’è da pregare molto, molto, molto, oggi, per molti. Più di 90 i morti, in Norvegia.

    23 Luglio, 2011 - 9:54
  15. fiorenza

    E sembra che il killer abbia detto: “è stata un’azione atroce ma necessaria”. Un’azione, dicono, “programmata fin dal 2009.

    Atroce, sì, è vero, lo è. Ma “necessaria”, poi aggiunge il suo autore. Nessuna esitazione. Nessun reale pentimento.

    C’è molto da pregare e molto, anche, da riflettere. Su questa che è psicosi, certo. E che ci apre uno squarcio sulla nostra banale e comune -così comune da passare generalmente inavvertita – pazzia quotidiana…

    …Quella pazzia che solo una pazzia di segno opposto, un “santa follia”, può vincere Quella rigida e irremovibile psicosi quotidiana da cui solo i Mazzolari, i Matteo Ricci, i Vismara di cui parla il post, oltre alla “folla immensa” di tutti gli umili imitatori del Figlio, sono immuni.

    24 Luglio, 2011 - 11:28

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