Mi piacerebbe avere fichi sulla tomba

Titolo: L’ALBERO DI FICO TRA LE TOMBE. Svolgimento: “L’abbandono del Verano è sempre più grave. Ecco la foto di una pianta di fico, con tanto di frutti maturi, cresciuta in questi anni ai lati di una tomba a due metri di altezza vicino a quella in cui riposa mia madre, nella parte anglicana del cimitero” E’ la didascalia a una foto firmata GIANCARLO COLAGROSSI nella rubrica LA FOTO DEI LETTORI del Corriere della Sera – Roma di ieri. Premetto che quella rubrica – accanto alle fresche risposte ai lettori di Paolo Conti – è la parte migliore del Corsera romano, che non perdo mai. Ma dico che mi piacerebbe avere una pianta di fico accanto alla tomba. Mi piacciono i fichi.

15 Comments

  1. antonella lignani

    La natura è sempre un conforto. E poi l’albero di fico è spesso ricordato nel Vangelo, ed è bene che sia pieno di frutti.

    16 Ottobre, 2010 - 21:45
  2. Davide70

    Bella questa immagine dei fichi. Gesù ha spesso usato questa pianta come simbolo dei frutti che tutti noi siamo chiamati a portare (siamo alberi da frutto, non da ombra…). In effetti mi ha sempre affascinato scoprire come alberi in apparenza rigogliosi da lontano, non avessero neanche un frutto oppure ne avessero tanti ma avvizziti.

    Sono sicuro che il fico sulla sua tomba, signor Luigi, darà molti frutti di Fede e Preghiera. Il vignaiolo ha zappato intorno e concimato abbondantemente…

    Davide

    17 Ottobre, 2010 - 8:49
  3. Leonardo

    Nel vangelo di oggi. «In una città viveva un giudice che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno» … Bei tempi! (quando ce n’era solo uno, voglio dire).
    Quanto alla vedova, oggi sarebbe incriminata per stalking.

    17 Ottobre, 2010 - 10:31
  4. Syriacus

    [Domanda off-topic (ma parzialmente on topic con il suo off-topic) per il notoriamente politically incorrect (necnon ‘cattivissimo’) Leonardo: ma secondo te, l’introduzione sempre più profonda nell’immaginario collettivo (nonché nei codici) della (semi-)nuova idea di “stalking” , sta cambiando o cambierà qualcosa nell’ idea comune di “corteggiamento”?

    Voglio dire: ‘una volta’ se una figliuola ‘ti prendeva’ davvero, si poteva arrivare a fare cose -serenate, appostamenti, ambasciate insistenti…- che oggi collimerebbero -o avrebbero un certo ‘overlap’, diciamo- con l’idea (neo-vulgata) di “stalking”. Che ne dici? Attendo il tuo autorevole oracolo.]

    17 Ottobre, 2010 - 12:34
  5. Syriacus

    Ricordo ancora l’orrore che da liceale genovese, provai/provammo quando in classe si lesse la novella del Decameron in cui si narra di Lisabetta da Messina.

    “…Quivi con questa testa nella sua camera rinchiusasi, sopra essa lungamente e amaramente pianse, tanto che tutta con le sue lagrime la lavò, mille baci dandole in ogni parte. Poi prese un grande e un bel testo, di questi nei quali si pianta la persa o il bassilico, e dentro la vi mise fasciata in un bel drappo, e poi messovi su la terra, su vi piantò parecchi piedi di bellissimo bassilico salernetano, e quegli di niuna altra acqua che o rosata o di fior d’aranci o delle sue lagrime non inaffiava giammai; e per usanza avea preso di sedersi sempre a questo testo vicina, e quello con tutto il suo disidero vagheggiare, sì come quello che il suo Lorenzo teneva nascoso; e poi che molto vagheggiato l’avea, sopr’esso andatasene, cominciava a piagnere, e per lungo spazio, tanto che tutto il bassilico bagnava, piagnea.

    Il bassilico, sì per lo lungo e continuo studio, sì per la grassezza della terra procedente dalla testa corrotta che dentro v’era, divenne bellissimo e odorifero molto…”

    (Inutile dire che oggi ho mangiato, con gran soddisfazione, gnocchi al pesto…)

    [ Peraltro stanotte ho finito la scorta di fichi in frigo, finendoci anche la crema pasticcera (per intinzione/scarpetta :ottimo abbinamento.) ]

    17 Ottobre, 2010 - 12:48
  6. Syriacus

    [Ora in tutta la casa l’unica frutta rimasta è una melagrana -che, quanto a simbologia… ; ma aspetto che torni Fiorenza per chiederglielo- .

    (Iero ho scoperto da cugini piemontesi che col melograno ci si può fare il risotto. Come ho fatto ad ignorararlo sinora?!) ]

    17 Ottobre, 2010 - 12:57
  7. Leonardo

    È possibile, caro Syriacus, che presto si realizzi quello che tu paventi. Del resto, quando si vogliono introdurre nell’ordinamento giuridico degli istituti per i quali la nostra bella lingua italiana non ha neanche il nome (dato che il buon popolo d’Italia ne ignorava perfin l’idea), talché si deve ricorrere all’inglese (“privacy”, “stalking”), cosa vuoi sperare?
    Piuttosto, il pesto era – ne sono certo – vero pesto fatto a regola d’arte. Mia moglie, ottima cuoca quando s’impegna, insiste a chiamare pesto una cosa, peraltro assai gustosa, che fa lei con il frullatore!
    Quanto al fico, non c’è dubbio che sia il frutto più voluttuoso, come dimostrano, ancora una volta, tutte le numerose parlate d’Italia che ne hanno metaforizzato il femminile.

    17 Ottobre, 2010 - 15:19
  8. roberto 55

    L’immagine dei gnocchi al pesto propinataci dall’amico Syriacus – anch’io, oltretutto, credo, come Leonardo, che fosse vero e proprio pesto “alla zeneize” – mi suscita l’acquolina in bocca (chissà come la renderebbe il “traduttorino” della CEI tanto amico di Leo ………..).
    Piuttosto, no, niente fichi nè alberi, vicino alla mia tomba ma (il più tardi possibile, of course …..) un bell’impianto HI-FI che trasmetta, “24oresu24”, le musiche che più mi piacciono: da J.S.Bach, passando per Rossini, Tchaikovsky, Puccini e Gershwin, ad Elvis Presley, i Rolling Stones, Otis Redding, i Led Zeppelin, gli Who e Bruce Springsteen (nessuno potrà dire che in quel cimitero ci si annoia: e se a qualcuno quel menù musicale non va, faccia a meno di venirmi a trovare, tzè !).

    Buona domenica pomeriggio dal freddo e dalla pioggia del Nordest !

    Roberto 55

    17 Ottobre, 2010 - 15:39
  9. Syriacus

    “Quanto al fico, non c’è dubbio che sia il frutto più voluttuoso, come dimostrano, ancora una volta, tutte le numerose parlate d’Italia che ne hanno metaforizzato il femminile.”

    In effetti, a Genova la domanda che un adulto rivolge(va) ad un giovinotto quasi-uomo “Te piaxan ee fighe?” (“Ti piacciono i fichi?”) è tutto un programma… (In genovese “figge” sono le ragazze, mentre qui l’analogo all’assonante lombardo assomglia a come si dice ‘Mosé’ in arabo..)

    17 Ottobre, 2010 - 15:49
  10. Syriacus

    A Leo e Bob confermo che il pesto, sì, era ed è genovese doc (penso addirittura venga da mani materne, almeno me lo ha passato lei, che sangue genovese non ne ha, anzi è latrice del mio ottavo di emilianità: Pietro Toscanini, boscaiolo appenninico piacentino, lontano cugino del più famoso Arturo, musicista parmense : si spiega forse la mia simbiosi con la Musica:) .

    Abituati per anni a fare il pesto con basilico “di Prà” trapiantato nel giardino del levante cittadino (munito di tre pini marittimi generosi produttori di pinoli..) , in famiglia abbiamo sempre avuto in orrore il pesto fatto col frullino. (Però lo si è sempre fatto con la mezzaluna, e quasi mai con il mortaio: quest’ultimo solo per dimostrare “quanto sia difficile farlo col mortaio”.)
    Peraltro cugini da anni affermati ristoratori nelle alture, e moltissimi altri, ‘rifilano’ pesti fatti col frullatore a zeneixi e non.. (Questo per consolare il purista solidale Leonardo: che vuoi, anche in cucina si è ormai frequentissimamente ‘più realisti del re’..)

    Ultima importante annotazione: dopo anni ed anni che su scala nazionale, ma anche, ahimé, locale, ho solo trovato dei pesti ‘genovesi’ che un romano non esiterebbe a definire delle ‘sòle’ (per es anacardi al posto dei pinoli, olio di girasole al posto di quello exatrvergine d’oliva, et cetera..), negli ultimi anni l’indutria gatronomica locale ha raggiunto livelli di perfezione quasi assoluta.
    Vi sono diversi laboratori/ditte locali che mettono in commercio pesti (ma anche sugo di noci, pasta fresca, etc..) a livello quasi-domestico (dove per ‘domestico’ si intende quello della archetipica ineffabile ‘nonna’ che azzecca comunque e sempre tutte le più elaborate & tradizionali ricette…) : una in particolare, per il pesto, mi garba (toscanismo fuori luogo, ma vabbé) particolarmente. Ma non la rivelerò (anche se ha un nome che a Genova non lascia dubbi) per esigenze di fair play verso le altre: sarebbe unfair competition. E Joaquim Almunia mi mazzierebbe.

    17 Ottobre, 2010 - 16:15
  11. Syriacus

    “Piuttosto, no, niente fichi nè alberi… ma … un bell’impianto HI-FI che trasmetta, “24oresu24?, le musiche che più mi piacciono…”

    Ho collegato al malfunzionante (solo in piccola parte..) nuovo stereo semi-compatto della Philips un mio vecchio (ma non vecchissimo) glorioso lettore di CD della Rotel, come AUX, e l’abbinamento dà buoni frutti: l’innesto ha funzionato, il fico Philips verrà risparmiato. 🙂

    Ora devo provarne il lettore di MP3 (che è in solido col lettore di cd parzialmente incriminato) : chiedo a Bob, zeneize (?) , di consigliarmi qualche traccia che lui porterebbe sull’isola (tomba&stereo munita, of course:) .

    In particolare, chiedo indicazioni più dettagliate su “Elvis Presley, i Rolling Stones, Otis Redding, i Led Zeppelin, gli Who e Bruce Springsteen”, ma anche “Grateful Dead, Pink Floyd ed il vecchio sitar della buonanima di George Harrison ………)” . (Nell’altra casa ho lasciato un utile libro che comprai sei anni fa, su “i 100 più importanti album rock” della storia; anche se su internet si possono trovare tutti i consigli discografici che si vogliono, e molto in dettaglio, con valutazioni del pubblico, etc…: chiedo comunque consigli personali a Roberto su tracce preferite e/o per lui imprescindibili.)

    Ciao.

    17 Ottobre, 2010 - 16:33
  12. Marcello

    Quando muoio io, il fico sarà NELLA tomba.

    Scusate, non ho resistito. E’ davvero “teribbbile”.

    17 Ottobre, 2010 - 16:54
  13. Syriacus

    [Per Bob: il nuovo stereo col vecchio lettore -dal potente segnale in uscita- fa meraviglie. Sto ascoltando “No suprises” dei Radiohead, e -come si dice alla radio- ‘te la dedico’. Buona serata e buona nuova settimana a tutti. ]

    17 Ottobre, 2010 - 17:24
  14. roberto 55

    Grazie, Syr, della dedica dei Radiohead: no, non sono “zeneize” ma veneto d’origini (paterne) piemontesi e (materne) “furlans”.
    Credo di conoscere quel volume sui migliori 100 album della storia del rock, e, se non ricordo male, è ben fatto e lo puoi seguire: per me (ma “de gustibus” ….), sono imprescindibli i grandi padri fondatori del rock ‘n roll (Elvis, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry), il beat (Rolling Stones, Beatles, Who), la “soul music” degli anni ’60 (Sam Cooke, Otis Redding, Marvin Gaye), i Led Zeppelin (“massime”, i primi due LP) ed i Clash (il loro “London calling”, per me, è “simply the best”).
    Poi, mi dirai.

    Ciao !

    Roberto 55

    25 Ottobre, 2010 - 22:40
  15. Syriacus

    Grazie!

    Ciao!

    26 Ottobre, 2010 - 21:44

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