Ma il nostro Dio è così matto?

Ma il nostro Dio è così matto?” è l’imperdibile motto della lectio divina che il gesuita Paolo Bizzeti tiene ogni mese all’Antonianum di Padova. Mi è tornato alla mente ascoltando Benedetto lunedì parlare dell’avventura di Dio ai padri del Sinodo per il Medio Oriente: vedi post precedente. Il Dio di Gesù Cristo si lascia coinvolgere o no nella storia di noi miserelli? Affronto svagatamente l’ardua questione con la mia capatina settimanale nella cantina del Vino Nuovo.

27 Comments

  1. marta09

    Svagatamente rispondo: “certo che sì, è proprio così matto e proprio così coinvolto!”.

    Non ci sarebbe stato Gesù Cristo altrimenti … chi gliel’avrebbe fatto fare se non la Sua follia di Padre?

    15 Ottobre, 2010 - 9:00
  2. Marcello

    Pazzo d’amore.

    15 Ottobre, 2010 - 9:09
  3. ““Dio c’è ma non si lascia coinvolgere”, diceva una scritta murale del “maggio francese” (1968) che indica bene il sentimento dell’umanità di oggi. A questa umanità il Papa teologo segnala che quel Dio distante non è il Dio cristiano.”

    Già,
    allora il Papa teologo mi spieghi come tanta parte di umanità uscita dal catechismo parrocchiale, post-papa-boys… entra sempre in quel circolo di pensiero per cui arriva a credere che il Dio della Chiesa è un dio distante.
    I conti non tornano.
    Parlare con un 25enne ex-fan di Woitila, con ancora in cuore tutto l’entusiasmo vissuto in A.c.r. che ti confessa che non capisce dove sta andando la chiesa, dove sta andando Benedetto…
    E allora bisogna in amicizia lavorare a ricostruire la fiducia fondamentale in Cristo e nella sua Chiesa, che non è la chiesa di Apollo o di Cefa o di Paolo (cfr. 1cor.)

    “Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati ? ”

    15 Ottobre, 2010 - 15:05
  4. Luigi Accattoli

    La questione del coinvolgimento di Dio nella storia. Ognuno la pone come può. Per esempio così la mettono Brancaleone e Boemondo nella parte finale del film di Mario Monicelli BRANCALEONE ALLE CROCIATE (1970), vedendo la cattiva piega che sta prendendo l’impresa dell’armata cristiana, che si è arenata sotto le mura di Gerusalemme – cito a memoria:

    Ma Dio – Dio onnipotenti
    guarda ascolta e faci nenti?

    Sarei grato ai visitatori più navigati se riuscissero a riportare l’intero brano dei dubbi che si scambiano i due campioni cristiani – compreso il sospetto che Dio stia – al momento – dalla parte dei saracini.

    15 Ottobre, 2010 - 15:06
  5. Marco

    Il tema è interessante.
    Se dovessi dire quante preghiere sono state un nominarLo invano…
    Preferisco pensare che Dio sia impassibile e distante oppure che io non possa comprendere le Sue vie.
    Altrimenti dovrei bestemmiare.

    15 Ottobre, 2010 - 18:55
  6. marta09

    Premetto che io sono una ribelle di natura quando si tratta di accettare qualche cosa che non capisco.
    Premetto anche che le mie sono litigate storiche con il Signore, litigate in cui “Gli chiedevo conto” di questo o di quello.

    Ma a proposito di bestemmiare, a volte penso che certe mie preghiere sono “bestemmia” al cuore immenso di Dio.
    Che cosa chiediamo sempre?
    Cosa riguardano le nostre preghiere?
    Sempre qualcosa di materiale vero? Ed è ovvio, umano … visto che anche Gesù dalla croce ha pregato così.

    Ma c’è qualcuno che ha pregato perchè venga aumentata la propria Fede?
    C’è qualcuno che ha chiesto a Dio di essere mandato a servire, ma sul serio?
    C’è qualcuno che ha rinunciato al fascino ed al piacere di una preghiera sensibile e profonda a favore di una preghiera tutta rivolta a Dio?
    C’ qualcuno che ha pregato di essere la Sua voce, la Sua mano, la Sua parola chiedendo di cuore di non saperlo mai, di essere un strumento inconsapevole del Suo amore?
    C’è qualcuno che ha rinunciato a tutto, persino al potere verbale?
    E c’è qualcuno che ha pregato di essere capace di NON giudicare?
    C’è poi qualcuno che ha chiesto lealmente di capire i Suoi progetti di amore inconfutabile?

    Papa Benedetto sta pregando così e rinuncia alla popolarità, rinuncia forse al fascino, ma se avessimo il coraggio di confrontare le sue parole con quelle del Vangelo ci accorgeremmo immediatamente che sono le stesse parole.

    Papa Giovanni Paolo II aveva un altro carisma, come Paolo VI ne aveva un altro ancora a seconda di cosa ha davvero bisogno la Chiesa.
    Ma il fascino ed il successo non sono mai state nelle corde della Chiesa e la Chiesa non è un popolo di “santi dalla nascita” … Non è neppure una massa di forsennati giudicanti e condannanti … è un popolo fatto di tante persone che – giorno dopo giorno – si convertono … Quelli che giudicano non hanno ancora iniziato a convertirsi.

    Ho trovato per caso un bell’aforisma di Tertulliano (non lo conoscevo affatto e neppure mi sta eccessivamente simpatico questo “Padre della Chiesa”, ma mi è capitato tra capo e collo):

    “La verità persuade per mezzo dell’insegnamento,
    ma non insegna persuadendo”

    E … @Marco … credimi, io stessa come ho detto, sono stata nelle tue stesse condizioni … E’ normale … normalissimo, anche per un santo.

    Qua

    15 Ottobre, 2010 - 21:54
  7. Marco

    Marta09,
    le sue sono parole poetiche, molto belle.
    Io sin dall’adolescenza prego dicendo “Sia fatta la Tua volontà” non perché sia bravo ma perché mi pare l’unica preghiera sensata.
    Detto questo, le teorie riguardo il Dio che guarda nei cuori, che si compromette… le lascio ai fortunati che hanno prove per sostenerne la veridicità.
    Io sono come il fratello maggiore nella parabola del figliol prodigo: “Ecco io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici…”
    Sinceramente non ho nemmeno una gran voglia di servirLo e i suoi comandi li rispetto fino ad un certo punto. Mi ha già portato via abbastanza tempo e vita.

    16 Ottobre, 2010 - 9:29
  8. discepolo

    “Il Dio di Gesù si lascia coinvolgere o no dalla storia di noi miserelli?”
    alla luce di questa domanda provo a riflettere su questa storia di noi miserelli:.
    in canada una coppia che aveva problemi di procreazione si è affidat a alla scienza e ha ottenuto un utero in affitto per il prodotto
    del concepimento. sennonchè si è scoperto che il” prodotto del concepimento” ( non lo chiamo bambino perchè non sarebbe politicamente corretto!!!) è portatore della sindrome di Down.
    per cui ovviamente la coppia di genitori ( genitori????) ha chiesto alla “detentrice dell'”utero in affitto” ” ( madre ???? boh…) di abortire.
    la detentrice dell’utero in affitto non vuole farlo. Da qui la controversia finita anche sui giornali, naturalamente con pareri pro- e contro come sempre.
    Ora io immagino di essere Dio ( scusate la megalomania) e di fronte a una storia del genere mi immagino di ….. cominciare a ridere a ridere a ridere e non smettere più.. un riso omerico.. un riso cosmico.. un riso che ci seppellirà tutti.. noi omuncoli e le nostre “provette”…………..

    16 Ottobre, 2010 - 12:27
  9. discepolo

    se volete leggere l’istruttiva ( o distruttiva a seconda dei punti di vista)
    storia:
    http://www.ilfoglio.it/soloqui/6494

    “Ma il nostro Dio è così matto? ”
    no, ma gli uomini sì, sono completamente matti….

    16 Ottobre, 2010 - 12:34
  10. Marco

    Chissà perché, Discepolo, Dio crea una donna, permette che lei o il suo partner sia sterile o infertile e le lascia in cuore il desiderio di essere madre.
    Chissà perché i sedicenti rappresentanti di Dio, o portavoce, negano addirittura l’applicazione della legge 40 italiana.

    Per Luigi: in questo link trova una serie di spezzoni del film. Purtroppo non c’è il dialogo che le interessa.
    http://wn.com/Brancaleone_alle_Crociate

    16 Ottobre, 2010 - 13:02
  11. discepolo

    giaà chissà perchè , marco.???.. chissà perchè uno nasce perfetto, bello, e un altro imperfetto , brutto.., chissà perchè sono stati creati il lupo e la tigre che mangiano gli agnelli.. chissà perchè i terremoti e i vulcani nella loro attibìvità fanno milioni di vittime anche innocenti… chissà perchè??? chissà perchè il buono perisce e il cattivo trionfa.. chissà perchè?’
    La natura è matrigna diceva Leopardi.
    Gli uomini invece sono giusti e misericordiosi e hamnno preso il posto di questa natura matrigna. grazie alla scienza. a chi non può per vari motivi avere figli offrono la possibilità di averli… a pagamento s’intende!”!!. Già perchè nessuno fa nulla per nulla, si intende!!!!!I giusti e misericordiosi e umanissimi scienziati fanno delle provette un lucroso “business” che lascia tutti contenti… tutti? Forse non tanto gli embrioni congelati e poi buttati nella spazzatura .. Ma cosa vuoi che siano gli embrioni in fin dei conti ? spazzatura ..
    certo UNO una volta disse ” anche i capelli del vostro capo sono contati” e nulla avviene senza che il Padre Vostro nei cieli lo permetta… ma chi era in fin dei conti ? Un povero mistico….Gli scienziati loro sì che sono benemeriti!!!
    Fra un può troveranno anche il modo di rendere gli uomini immortali e felici!
    come gli Dei!

    16 Ottobre, 2010 - 13:52
  12. discepolo

    Per MARCO
    “le lascia nel cuore il desiderio di essere madre”
    Certo, nobilissimo desiderio, ma chissà perchè il desiderio di essere madre lo è solo a patto che il figlio sia sanissimo, perfetto, del colore degli occhi scelto ( sul catalogo), del sesso scelto ( sul catalogo). oh, sì questa povera madre ha così desiderio di un figlio .. da rifiutare sdegnosamente chi non risponde ai requisiti richiesti.. la “merce” è difettosa? La si rimanda al mittente!!!
    Ma come, si dice giustamente la buona aspirante madre, con tutto quello che abbiamo pagato dobbiamo anche avere un figlio DoWN!!!!

    16 Ottobre, 2010 - 14:00
  13. marta09

    O … o….o… calmi tutti.
    @Marco … evviva!!! 😀 Finalmente qualcuno che si identifica nel “fratello maggiore” … Credimi è un gran passo avanti, molto avanti rispetto a tanti … ehm … portavoce (quasi tutti i cristiani).

    Non posso rispondere (perchè non lo so) a tutte le tue (che sono poi le mie domande), non posso sedarti nella tua recriminazione (neppure io lo sono), ma credo (e azzardo) che la risposta sta tutta (o la maggior parte) nel Vangelo di domani.

    La “giustizia prontamente fatta” da Dio Padre non è un “piazza pulita” dei mitici “cattivi”, ma credo sia un rimanere al proprio posto a proclamare la giustizia, a praticarla, a consolare chi soffre (anche le sterili, a cercare di capire come cavolo si fa a tirare fuori il bene da un evidente male.

    I cristiani non sono né fatalisti né – tanto meno – appiattiti e rassegnati, al contrario: è gente che ha il coraggio di sognare ad occhi aperti e realizzare questi “sogni” (che sogni non sono), magari nel piccolo, magari nel niente … ma – come dicono a Milano – “Piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.

    Come Gesù, come Dio, anche noi (e non lo possiamo evitare in nessun modo) siamo coinvolti profondamente ed in questo coinvolgimento cerchiamo di “togliere il veleno” più terribile del male: la rassegnazione.

    E non è poesia la mia, a meno che una “croce” (qualsiasi) lo sia.

    16 Ottobre, 2010 - 20:38
  14. roberto 55

    Certo che Dio è un pò matto ! Sennò, sai che noia essere cristiani …………….
    Buona domenica !

    Roberto 55

    P.S.: scherzi a parte, ha ragione Marta/Lidia che ha fatto ottimo tesoro della lettura evangelica dell’altra domenica (“Signore, aumeta la nostra fede”).

    16 Ottobre, 2010 - 22:47
  15. lycopodium

    Anch’io come Marco sono spesso tentato di essere difensore d’ufficio del fratello maggiore, se non fosse che dietro la logica di tale fratello si celano importanti e pericolosissime incongruenze ( http://www.lafrusta.net/fili_risentimento.html )…
    Mi sa che dobbiamo tenerci la nostra “maggiorità” tendenziale, con un altrettanta confessione di “minorità”, visto che nessuna di queste tendenze ci può salvare, ma solo Lui che è padre e che è buono.

    17 Ottobre, 2010 - 6:26
  16. Nino

    sulla preghiera, nel tentativo di seguire l’invito del Vangelo di Luca di oggi a proposito del pregare incessantemente.

    http://www.esicasmo.it/RACCONTI/raccontipr.htm

    Domanda: il breve discorso alla luna di Giovanni XXIII o il suo saluto di commiato nella visita ai carcerati di Regina Coeli a Roma, non sono preghiere?

    17 Ottobre, 2010 - 7:39
  17. lycopodium

    Certo che sono preghiere e rappresentano la sua particolarissima “sapientia cordis”, che la Chiesa non ha mai perso, ma che il postconcilio dissolvente ha provveduto a farci dimenticare.

    17 Ottobre, 2010 - 7:51
  18. Marco

    Io non sono difensore del fratello maggiore.
    Domando una cosa ai cristiani che si riferiscono a Nietzsche o Scheler: lo fate per narcisismo, spregiudicatezza o inconsapevole imprudenza?
    Socialismo (almeno in Italia) e Cristianesimo hanno permesso agli umili di alzare la testa, hanno dato loro la possibilità di istruirsi e realizzarsi.
    Quante sciocchezze in quegli scritti linkati!
    Attribuire agli dei che so la nascita di un bambino con l’AIDS in Africa e sostenere che sia giusto così è disumano. Difatti certe cose hanno per causa l’ignoranza, la mal distribuzione della ricchezza e l’intrinseco egoismo del cuore umano.
    E’ incredibile come quei due “filosofi” non si rendano conto del nulla che sono anche loro come tutti noi, della inutilità del loro blaterare eppure non sono immuni dalla morte e dalla miseria e la loro “forza” può essere spazzata via in un attimo dal destino.
    Il loro disprezzo per la vita è evidente in quanto lodano solo efficacia, efficienza, potenza e successo. Odiano il resto perché loro si sentono impotenti.
    Basta leggere che fine ha fatto Nietzsche per capire che non è un maestro da seguire. La sua fine smentisce la sua filosofia e ne manifesta l’inutilità.

    17 Ottobre, 2010 - 10:45
  19. Syriacus

    Qualche giorno fa, lo spettacolare salvataggio dei 33 mineros cileni.

    Poche ore dopo:

    ” Un bilancio già drammatico e per nulla definitivo, quello del crollo avvenuto oggi in una miniera di carbone nella Cina centrale, a Yuzhou, nella regione di Henan, dove 20 minatori sono morti e altri 17 risultano intrappolati in seguito a una fuga di gas. Nella regione del Guangxi, inoltre, due manager sono deceduti per asfissia in una miniera di rame a 800 metri di profondità mentre effettuavano un’ispezione. Purtroppo, sono solo gli ultimi incidenti, in ordine cronologico, occorsi a minatori cinesi: a causa delle scarse misure di sicurezza e dei ritmi di lavoro serrati in un Paese che dipende per il 70 per cento dal carbone, migliaia di uomini, ogni anno, perdono la vita in crolli improvvisi, esplosioni o inondazioni. L’anno scorso, le vittime sono state 2600, mentre quest’anno, secondo la stampa locale, sono già 1600 le miniere illegali chiuse dalle autorità. Solo due giorni fa, inoltre, altri nove operai erano rimasti imprigionati nel sottosuolo a 186 metri nella miniera Xingwang, nella contea di Qianshan, ma grazie a una maxioperazione di soccorso durata 24 ore sono stati tratti tutti in salvo. In Ecuador, intanto, si teme per la sorte di quattro minatori intrappolati a 150 metri sotto terra in seguito a un crollo, nel giacimento aurifero di Portovelo, nel sud del Paese, al confine con il Perù. I soccorritori hanno inviato ossigeno perché il sistema di ventilazione e i pozzi d’acqua sarebbero fuori uso, ma finora dai minatori non è giunto alcun segno di vita.”

    Non credo sia solo e sempre “colpa” di qualcuno, che ha gestito male o dolosamente qualcosa.

    Le cose accadono perché accadono, e l’uomo era, è e sarà sempre “come l’erba”.

    Si può tentare di ridurre al minimo (o a quasi-zero) il rischio connesso a qualsivolglia umana operazione/faccenda, ma, in ogni caso…

    « …Un giorno accadde che, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del fratello maggiore, un messaggero venne da Giobbe e gli disse: “I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi.
    I Sabei hanno fatto irruzione, li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo”.
    Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: “Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è appiccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato soltanto io per raccontartelo”.
    Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: “I Caldei hanno formato tre bande: sono piombati sopra i cammelli e li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo”.
    Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: “I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore, quand’ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato soltanto io per raccontartelo”.
    Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello; si rase il capo, cadde a terra, si prostrò e disse:

    “Nudo uscii dal grembo di mia madre,
    e nudo vi ritornerò.
    Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
    sia benedetto il nome del Signore!”.

    In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto. »

    17 Ottobre, 2010 - 13:14
  20. lycopodium

    x Marco.
    Che ce ne facciamo di una morale “risentita”?
    Che ce ne facciamo di risposte “risentite”?
    Risposte che fraintendono quanto ho scritto!

    Quella di F.N. è una descrizione, purtroppo molto precisa… a servizio di una tesi aberrante.
    Scheler, poi, è del tutto innocente, anzi va in direzione opposta al filosofo maledetto: http://www.memoireonline.com/07/09/2426/Il-RISENTIMENTO-E-LA-VITA-MORALE-Il-risentimento-come-presupposto-di-una-interdipendenza-morale-.html

    17 Ottobre, 2010 - 15:27
  21. Marco

    Sarò estremamente sintetico e chiaro. Non è certo con dei post su un blog che s risolvono tematiche e problemi intorno ai quali sono state scritte biblioteche.
    Io non sono risentito. Prendo atto dell’incomprensibilità di alcune vie seguite da Dio. In base a questo ritengo lecito perseguire ciò che mi pare buono e vero in coscienza.
    E’ inutile riferirsi a presunti maestri vissuti in tempi ben diversi dai nostri. La guerra fredda non c’è più. Impera il consumismo e l’edonismo. L’80% delle risorse e dei beni è nelle mani del 20% degli abitanti della Terra.
    Inaccettabile per qualsiasi sincero umanista, sia esso cristiano, socialista o esistenzialista. Non è risentimento ma consapevolezza di chi si è e cosa si vuole.

    17 Ottobre, 2010 - 16:38
  22. Syriacus

    Il risentimento si può comprendere, la consapevolezza ‘di chi si è’ raggiungere sempre più.. ; ma siamo certi che per sapere “cosa si vuole” basti una vita intera?

    17 Ottobre, 2010 - 16:46
  23. Syriacus

    Approposito: pur non avendo seguito nel dettaglio la discussione.. L’intervento di Marco mi ha fatto improvvisamente venire in mente di quando, al liceo, dissi ad un mio caro compagno di classe (di origini ebraiche e oggi affermato neurologo) , approposito della adulazione che un altro compagno (oggi affermatissimo musicista calssico) aveva per Nietzsche : “Ma che vada a parlare di Übermensch ai bambini africani che muoiono…” (o a qualcun altro di tremendamente svantaggiato a queto mondo, non ricordo ora le parole esatte).

    Da ragazzo mi pareva chiaro che certe cose non potessero in coscienza convivere sub sole. (Poi ne ho viste tante, e ne vedo sempre più, esponenzialmente, e preferisco fermarmi qui: ma il livello di disgusto è tale e tanto che…la mia indignazione è implosa da tempo, e preferisce tradursi in semplice rapporto col ‘prossimo mio’, per quel che si può..)

    17 Ottobre, 2010 - 16:59
  24. Syriacus

    [Nota : “ma il livello di disgusto è tale e tanto che” -disgusto anche per la propria fallibilità e corruzione : non solo de ‘gli altri’, non solo delle ‘strutture di peccato’..

    Diciamo che col tempo ho capito come tutto sia “struttura di Peccato Originale”, se così vogliamo metterla.

    (Mi perdonino i Teologi, i Filosofi, e qualunque altra Categoria). ]

    17 Ottobre, 2010 - 17:04
  25. lycopodium

    Beh, caro Syr, immagino sia lieve contrappasso fasi dare risentitamente del niciano.

    17 Ottobre, 2010 - 17:19
  26. Syriacus

    Per Lyco: meglio niciano o niceno? 🙂

    17 Ottobre, 2010 - 17:26
  27. lycopodium

    Apostolico, Niceno, Costantinopolitano, Atanasiano… (semper “ad tuendam fidem”)!

    17 Ottobre, 2010 - 17:42

Lascia un commento