Miei bloggers aiutiamo l’Abruzzo con la Caritas

Invito i visitatori a scegliere la Caritas italiana per inviare aiuti o per indirizzare volontari che volessero portare soccorso ai colpiti dal terremoto. Conosco responsabili e operatori di questo organismo, che so affidabile da sempre. Aggiungo uno spunto personalissimo sul gesto di donazione per chi è colpito dalla sventura: credo vada considerato come una componente essenziale della vocazione cristiana, il cui esercizio ora può ottimamente accompagnarsi alla celebrazione della Pasqua. Un cristiano non tralascia il servizio della carità così come non fa a meno dei sacramenti e della Parola di Dio. Questo è il link per le modalità di intervento in Abruzzo indicate dalla Caritas italiana: http://www.caritasitaliana.it/pls/caritasitaliana/V3_S2EW_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=1325&rifi=&rifp=

16 Comments

  1. Il Signore ha voluto far partecipare il popolo del terremoto alla sua passione in questa settimana.

    Questo il succo della riflessione di Padre Livio su Radio Maria.
    http://www.youtube.com/watch?v=obKwqICewQA

    Ormai su youtube imperversano le perle di Padre Livio.

    A maggior gloria del Signore

    (quando il silenzio potrebbe essere una virtù!!!!)

    7 Aprile, 2009 - 23:41
  2. tonizzo

    Com’è vero, Matteo, com’è vero.

    8 Aprile, 2009 - 9:46
  3. ottimo consiglio, Luigi. Concordo. Il consiglio che un responsabile della Caritas mi ha dato è quello di inviare denaro direttamente a l’Aquila per gli aiuti più urgenti. ho trovato le coordinate bancarie qui, sul sito della diocesi: http://alturl.com/ybc8

    le riporto per praticità (per fare compia e incolla)

    pagamento intestato a “ARCIDIOCESI L’AQUILA – CARITAS DIOCESANA”
    causale “terremoto abbruzzo” sulle seguenti coordinate

    A) conto corrente postale numero 11637667 oppure IBAN:
    IT 95 Z 07601 03600 000011637667

    B) Conto corrente CARISPAQ – IBAN:
    IT 87 U 06040 03601 000000070687

    8 Aprile, 2009 - 11:15
  4. Giovanni Mandis

    Un audio abbastanza breve, ma non mi pare che padre Livio abbia detto cose terribili. Le sofferenze non ci fanno partecipare sempre alla passione di Nostro Signore? tutto sta ad offrirGli la nostra sofferenza, anche se non sempre è facile.
    molto gravi i commenti osceni contro padre Livio.

    8 Aprile, 2009 - 11:20
  5. plpl8

    quando il silenzio potrebbe essere una virtù!!!!
    …. sì anche il nosto però !

    8 Aprile, 2009 - 11:37
  6. Gerry

    Ho ascoltato le parole di P. Livio, pensando chissà cosa avesse detto (tipo il mancato vescovo Wagner e il maremoto, e ci sarebbe da discutere). Forse sono abituato a pensare che tutte le sofferenze, grandi e piccole, che ogni giorno ci si presentano abbiano un senso, almeno per chi è cristiano o vorrebbe esserlo. Ho letto un po’ delle volgarità’ (molto “di questo mondo”) di commento su youtube alle parole in questione (peraltro pronunciate a beneficio degli ascoltatori di Radio Maria, non in altri contesti) ed ho pensato alle parole di don Andrea Santoro, lette poco prima (link postato ieri da il moralista):

    “Proprio la morte, da nemica, può diventare amica perché appannando all’improvviso tutto può portare alla luce cose nascoste e porre domande fino allora ignorate. Il dolore, che uccide e spesso all’inizio pone contro Dio, può aprire sentieri sconosciuti e produrre frutti inimmaginati, può riportare a quel Dio da cui ci eravamo allontanati e che per questo ci appariva inesistente o estraneo o muto. Dio non veglia sulle nostre tragedie per inviarcele cinicamente, non è cieco o distratto da non accorgersene, non è impotente da non potercene salvare. Dio veglia sul nostro male perché ne nasca un bene. Non teme il dolore dei suoi figli ma se ne serve affinché, come per un bambino condotto in sala operatoria, ne nasca una guarigione. Dio non guarda dal di fuori il nostro dolore ma ci è entrato dentro in Gesù, “uomo dei dolori”, per mostrarci come trasformarlo in una via di luce, per viverlo in noi e farcelo vivere in lui come strumento di Redenzione e come fonte di vita. Se non vogliamo allora sprecare una tragedia o una morte, o seppellire sotto le parole eventi dolorosi privati o pubblici dobbiamo sempre daccapo chiederci: dove stiamo andando? Attorno a cosa ruota la nostra vita? Siamo davvero giusti o siamo chiamati alla conversione? Dov’è davvero Dio?”

    Avrebbero avuto miglior fortuna queste parole (senz’altro migliori) alle orecchie razionaliste dei commentatori su youtube? Non credo proprio. Se non ci vergogniamo del Vangelo dobbiamo riconoscere che non possiamo accontentare tutti, soprattutto oggi.

    8 Aprile, 2009 - 11:40
  7. Non mi meraviglio,
    tutto è puro per i puri….

    ma lasciar pensare che un terremoto sia voluto da Dio, per far partecipi della passione del Figlio…..

    come in molti l’hanno capito….

    Un grande esempio di purezza di cuore.

    Una preghiera per Padre Livio, nella speranza che sia capace anche di silenzio dinanzi alla tragedia.
    e lasciare solo a Dio e alla coscienza degli uomini capire….

    La logorroicità ammantata di moralismo religioso a tutti i costi, questo è veramente osceno.

    8 Aprile, 2009 - 12:14
  8. non ho ascoltato p. Livio… tento di interpolare i commenti, solo per chiarire che, per esempio, don Andrea non intendeva proprio lasciar pensare che “Dio manda i terremoti”… semmai, che Dio, il Dio in cui i cristiani credono “veglia sul nostro male perché ne nasca un bene”. Che è l’immagine della Croce, ovviamente.

    Gerry ha poi “omesso” tra le altre la parte successiva dell’articolo in cui don Andrea voleva far capire che prima di “arrabbiarsi con Dio” (cosa umanamente comprensibile e persino “spirituale”) bisognerebbe capire che il vero dolore del mondo, anche nelle grandi catastrofi, è collegato al peccato, al nostro peccato… lettura che mi pare si adatti tragicamente bene anche agli ultimi fatti.

    8 Aprile, 2009 - 12:56
  9. plpl8

    Non mi meraviglio,
    tutto è puro per i puri….

    CIAO MATTEO, guarda che questo frase
    può essere ribaltata giusto come una frittata.
    E’ un bell’esercizio non trovi ?

    8 Aprile, 2009 - 13:21
  10. Gerry

    MORALISTA
    Premesso che quel che ho scritto non voleva essere apologetica di P. Livio, nemmeno lui ha detto che “Dio manda i terremoti”. Il punto che segnalavo è proprio un altro, ed è a monte: qualunque parola che cerchi di dare ragione in termini spirituali di questioni (che comunque restano misteri) come la morte, il male, la sofferenza innocente è (quasi sempre) destinata ad essere non compresa – e lo dico nella migliore delle ipotesi.
    Ho citato don Santoro (di cui sono un convinto estimatore, di cui non riesco a leggere le lettere dalla Turchia senza commuovermi) proprio per rimarcare che chiunque – non vergognandosi del Vangelo, non dicendo solo cose un po’ ovvie e senza connotazione – cerchi, anche in queste circostanze così difficili, di rendere conto della speranza che è in noi difficilmente potrà essere capito e forse sarà sbertucciato. Anche quelle parole, così alte, potrebbero essere quelle di un … non voglio dire cosa.

    8 Aprile, 2009 - 13:33
  11. plpl8

    Perdonami Matteo ma certe critiche gratuite – perchè il fermarsi all’ascolto
    letterale di ciò che ha detto Padre Livio senza voler preventivamente sentire il messaggio più profondo che l’accompagna per me é critica gratuita – mi fa andar il sangue alla testa – o forse me lo toglie 😉
    Ciao, Paolo.

    8 Aprile, 2009 - 13:37
  12. Ciao Paolo,
    Io generalmente seguo tre radio, Radio24, Radio Maria, Radio Radicale, e Radio Vaticana, e di tanto in tanto RAI, perchè il parlato mi tiene compagnia negli spostamenti o nel lavoro.

    Con Radio Maria non sono un nuovo arrivato, visto che l’ascolto da una vita, e diverse volte ho cercato di telefonare alla stessa radio, ottenendo sempre l’impossibilità di parlare con qualcuno (scelta politica?), mi viene sempre detto: “scriva”.
    L’impressione è l’incapacità ad un confronto.

    Qui con internet, se tu mi dai un pensiero tuo, io ti posso dare una risonanza del mio animo,

    Con la radio come con la TV, io devo solo essere un utente passivo a cui viene fatta una predica laica o pseudoreligiosa, ma non sono affatto un interlocurore.

    Le radio/tv si pongono come strumenti di “catechesi” in cui il catechizzando è soltanto un passivo.

    Mi spiace che tu ti risenti del mio commento,
    ma ascolto p.Livio tutti i giorni,
    soprattutto nel suo commento sulla stampa,
    e mi rendo conto ogni giorno che farebbe bene a fare il sacerdote
    come è stato contemplato in epoca “apostolica” relativamente alla preghiera e alla Parola oltre che ai sacramenti,
    e lasciasse fare ai laici quello che è loro specifico.

    Non abbiamo bisogno di preti che occupino tutti gli spazi possibili,
    per sentirsi realizzati,
    per realizzare che si sentano amati infinitamente,
    e che la loro vita abbia un senso.
    Il senso per il cristiano come per ogni sacerdote è Cristo,
    non la lettura politica dei quotidiani, e occupare tutti gli spazi di parola di una radio anche se è una sua creatura come Radio Maria.

    Paolo,
    non puoi prendere per offesa personale,
    quello che è semplicemente una mia personale sincera analisi, (non solo mia!!!) su un sacerdote che fa affermazioni ideologiche non attinenti al proprio ministero sacerdotale.
    Ciao
    Matteo

    8 Aprile, 2009 - 16:01
  13. Uso solo un piccolo aggettivo per la riflessione: imprudente. Non tutti e non ora sono in grado di comprendere certe affermazioni e carità vorrebbe, credo, che si debbano evitare. La scenetta del bravo cristiano che va a dire ad un malato che soffre in un ospedale: beato lei che condivide la croce di Gesù si merita dal “facciamo cambio” al ” [censored]”. Penso che, come cristiani, noi si debba con serenità imparare ad usare i mezzi di comunicazione di massa con maggiore accortezza. Il diavolo è furbo, ma noi talora siamo parecchio scemi. Buon triduo.

    8 Aprile, 2009 - 19:11
  14. Gerry, figurati, non facevo polemica con te… ho scritto “omesso” tra virgolette proprio per non dargli una connotazione negativa… volevo solo integrare…

    8 Aprile, 2009 - 21:28
  15. roberto 55

    Belle, bellissime, le parole di Don Andrea Santoro: complimenti a chi le ha reperite (Moralista ?).
    Oggi pomeriggio, ho finalmente smesso di lavorare (fino a Pasquetta): buona notte Pasquale a tutti !

    Roberto 55

    11 Aprile, 2009 - 23:25
  16. le ho più che reperite, grazie a Dio 🙂

    Perché ho potuto richiederle allora all’autore (grazie all’intuizione di una mia collega di allora, che lo conosceva come me, ma conosceva meglio di me la sua “penna”) e “lavorarle” per il giornale.

    Don Andrea non scriveva facilmente per riviste e pubblicazioni. Anche perché allora la sua esperienza e la sua scelta erano sostanzialmente ignorate dai più o non capite e non accolte (anche da chi adesso va in giro a rappresentarlo ufficialmente… ma qui mi taccio… mi è scappato lo sfogo).

    15 Aprile, 2009 - 10:05

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