Nella sua disarmata sicurezza pare Papa da sempre

Da solo Papa Francesco ha curato ieri la sua presa di contatto con i “parrocchiani” del Vaticano, da solo si è affacciato sulla strada per salutare la folla, da solo ha scritto e ha svolto il primo Angelus. Per l’Angelus non aveva preparato i saluti nelle diverse lingue e non ne ha improvvisati, pur essendo poliglotta. Forse per semplificare. O non ha avuto il tempo di pensarci. Chi gli sta intorno prevede che continui così, alla giornata, almeno fino a Pasqua. L’osservatore esterno non sa se augurarsi che si circondi subito di gente fidata, o che vada avanti con questa spontaneità per non farsi ingabbiare. Ma deve ammettere che lui, Papa Francesco, non appare preoccupato o incerto su dove mettere i piedi o su che cosa dire. Con la sua disarmata sicurezza, pare Papa da sempre. – E’ un aggiornamento della mia lettura del Papa nuovo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” con il titolo Sta facendo tutto da solo.

93 Comments

  1. Caro Gigi, trovo molto bello questo tuo parlare del nuovo Papa in termini semplici e un po’ stupiti. Anch’io (come molti, credo) sono un po’ stupito. Sembra stia sorgendo quel qualcosa di nuovo che stavamo aspettando da tempo. Non so se domani ci sarà qualche delusione, ma intanto trovo bellissimo goderci questa speranza nuova che allarga i cuori.

    18 Marzo, 2013 - 16:55
  2. Anche io,
    Antonio
    trovo bellissimo godermi questa speranza nuova che allarga i cuori.

    Ero ormai invecchiato, nell’abitudine a non trovare parole semplici e consolanti dal mio vescovo.

    A me pare di vivere uno di quei momenti destinati a finire presto.

    La paura di qualcosa da assimilare, prima che rimanga un lontano ricordo,

    quella sensazione di incompiutezza che mi lasciò la morte di papa Albino Luciani.

    Signore,
    continua a consolarmi con parole di speranza e misericordia.

    Attendevo da così tanto !

    18 Marzo, 2013 - 17:03
  3. lorenzo

    Già, sento e condivido anch’io stupore, consolazione e felicità.
    Questo mi fa anche capire , o meglio mi ricorda, quanto sia e immediata e potente la forza dei gesti, dei segni, del modo di parlare agli altri. Quanto sia scardinatore e spiazzante il sorriso fatto di cuore, davvero.
    Questo lo dico non per fare il bacioperugina vivente, ma per osservare quanta potenzialità avrei anch’io, nelle mie relazioni e nel mio mondo, quanta capacità di aprire orizzonti, di portare aria fresca, di lasciare a bocca aperta, se solo prendessi sul serio l’esistennza e la presenza qui e ora di Gesù Cristo!

    18 Marzo, 2013 - 17:15
  4. Federico B.

    Cari amici, buona sera!
    Indubbiamente papa Francesco è una persona straordinaria, di un’umanità e una semplicità eccezionale, ma alcune scelte mi sembrano veramente eccessive.
    Che male ci sarebbe ad avere un anello piscatorio d’oro?
    Le nostre fedi nuziali non sono d’oro?
    Perchè quest’ansia di rompere e cambiare anche i simboli stessi del pontificato?
    A me papa Bergoglio è molto simpatico e trovo commuovente la sua attenzione ai poveri e la sua ricerca di contatto con il popolo dei fedeli, ma non comprendo il senso della sua “allergia” per le tradizioni dei pontefici.

    18 Marzo, 2013 - 17:36
  5. Marilisa

    Caro Antonio Thellung, mi permetta di sottoscrivere le sue parole.
    Molti di noi sperano in una nuova primavera della Chiesa e si augurano di non esserne delusi.
    È vero, siamo tutti stupiti dal “Papa nuovo”( come ha detto Luigi) per i suoi gesti fuori dall’ordinario, per la sua accattivante familiarità con il popolo, per il suo insistere sulla misericordia e sul perdono di Dio. Assolute novità.
    Ma si sarà accorto–credo– che ad altri piace ancora tenere chiuse le finestre nella speranza che non entri aria nuova.
    Forse non hanno interiorizzato a sufficienza che Dio (lo Spirito Santo) sa Lui come condurre gli eventi servendosi di un Papa nuovo ( Francesco, nome impegnativo!) che da subito, stupito lui stesso, si è presentato umilmente come “servo dei servi” chiedendo la benedizione del popolo prima di impartirla, lui, al popolo. Come non restarne colpiti?

    La saluto con grande cordialità, signor Thellung.

    18 Marzo, 2013 - 17:47
  6. come disse GPII ogni persona è unica e irripetibile.

    Ogni persona porta un tratto diverso,
    un carattere diverso.

    Nella lunga bimillenaria e multiforme storia della gerarchia vaticana,
    ogni vescovo romano ciascuno a suo modo è stato tanto, poco, molto diverso dall’altro.

    La mia fede non è d’oro.

    Io sono figlio ……. dei figli dei fiori.

    Perchè ogni persona deve essere costretta,
    obbligata ?

    E’ tanto bello che ciascuno possa esprimere
    la propria libertà
    nel suo essere figlio di Dio.

    18 Marzo, 2013 - 17:48
  7. Cara Marilisa, fa piacere trovare delle assonanze di pensiero e di sentire, anche senza conoscersi di persona. Certamente a qualcuno piace tenere ancora le finestre chiuse, ma è assolutamente normale. Per accogliere le novità ci vuole tempo e pazienza, e lo Spirito Santo si muove secondo tempi suoi. Lasciamolo lavorare, e intanto godiamoci la speranza. Con altrettanta cordialità.

    18 Marzo, 2013 - 18:06
  8. E’ incredibile.

    La semplicità di papa Francesco,
    in qualche blog cattolico tradizionalista

    sta scatenando sentimenti di odio,

    e persino di augurio di morte precoce per il papa stesso.

    18 Marzo, 2013 - 18:23
  9. Nei primi anni di pontificato, Giovanni Paolo II non amava andare a Castel Gandolfo. Mio padre era molto preoccupato di questo, perché non seguiva le consuetudini dei papi.
    Benedetto XVI non andò in Campidoglio per ricevere l’omaggio del comune di Roma; pensai che a lui, tedesco, non interessavano i comuni italiani, perché si ricordava del Barbarossa. Ora sicuramente papa Francesco andrà in Campidoglio…
    E’ importante che restino le cose grandi; le piccole possono anche cambiare.

    18 Marzo, 2013 - 18:25
  10. Sara1

    Giovedì mattina mio figlio tornando da scuola mi ha chiesto cosa avesse fatto Papa Francesco poi mi ha detto: sai che c’è? E’ poco Papa. E io, in che senso poco Papa? e lui, così non sembra il Papa.
    Però adesso si sta abituando ieri sera mi ha detto che vuole regalargli la sciarpa della nostra squadra di calcio!

    18 Marzo, 2013 - 18:34
  11. “La semplicità di papa Francesco, in qualche blog cattolico tradizionalista sta scatenando sentimenti di odio”

    Assolutamente disdicevole! Però non mi scandalizzerei a senso unico…
    su altri ho letto che Benedetto XVI doveva andarsene affan….
    e ora si stanno rallegrando che si sia dimesso.
    Gli estremi si toccano…

    18 Marzo, 2013 - 19:31
  12. discepolo

    Che il nuovo Pontefice sia benedetto! ma speriamo che la smettano di
    fare i paragoni malevoli con Benedetto!
    Frasi sentite qua e la dalla gente “vedi questo qui (KEL KI in milanese) non ci ha mica le scarpe rosse di Prada!” “vedi questo qui ( KEL KI) , che bravo, non vuole l’anello d’oro!! Vedi questo qui (KEL KI) è più simpatico più umano”
    Si va bene : l’anello d’argento, le scarpe nere o non rosse ma signori miei la povertà spirituale è proprio tutta qui? e la povertà spirituale,. l’umiltà non era anche di Benedetto?
    perchè per quanto KEL KI si possa spogliare di paramenti e anelli e andar in giro a stringere le mani come i presidenti americani, QUELLO LA’ (Benedetto) si è spogliato di TUTTO, rinunciando al papato. Più povertà ed umiltà di così?

    18 Marzo, 2013 - 19:47
  13. discepolo

    la differenza fra povertà e pauperismo, è la stessa che c’è fra nobiltà d’animo e snobismo.
    “tu quando digiuni profumati il capo” dice Gesù :nel senso non ostentare mai la tua virtù! La vera povertà spirituale è la” sprezzatura”: portare un anello d’oro ma senza essere narcisisticamente fiero di avee un anello d’oro.
    della sprezzatura ha scritto pagine meravigliose Cristina Campo: come quando parlava delle nobili e belle cristiane del 700 francese che andavano tutte profumate a un bballo e nessuno sapeva che sotto il corpetto portavano il cilicio e che erano delle sante.

    18 Marzo, 2013 - 19:58
  14. Sara1

    La Campo confondeva la liturgia con l’estetismo e non la prenderei alla lettera sul pauperismo.

    18 Marzo, 2013 - 20:07
  15. Sara1

    E in ogni caso un invito ad essere più semplici, essenziali e a rinunciare a qualche cosa per gli altri non è che ci faccia tanto male. (a me per prima che sono molto legata a quello che ho e anche un po’ egoista).

    18 Marzo, 2013 - 20:10
  16. Clodine

    Io credo che Bergoglio, per formazione, sia una persona molto semplice, di quella semplicità ” che è la forma della vera grandezza”.
    Ecco, collocherei Papa Francesco, per indole, tra quei papi che hanno finito per sorprendere e non sono inusuali nella storia della Chiesa. Così descrive Francesco Sanctis -autore della frase sopra citata- in merito a Pio IX
    “un’anima serena e pura, che traluceva nel riso della fisionomia e nelle sue arguzie dei motti privi di fiele una natura indimenticabile e placabile, aveva una elasticità di fibra che non lo faceva lungamente dimostrate nella tetraggine della vita e riconduceva presto nel suo spirito il buon umore. I solchi che sogliono fare le passioni e le sventure, erano in lui presto risanati. Indi quella sua aria amabile e giovanile, indizio di vite lunghe e prosperose, sulle quali le passioni strisciavano, non penetravano; religiosa pietà e di ardente zelo per le anime, elargiva elemosine, non ricusava alcuna iniziativa benefica, come la fondazione di asili, di ricoveri per anziani e poveri, con le minestre distribuite dai conventi agli indigenti, e via dicendo”…
    Sembra di descrivere i tratti di Papa Francesco…Una generosità dilatata che fu la nota precipua del suo servizio come Servus Servorum Dei, insieme alle innate caratteristiche di cordialità e di buon senso.

    18 Marzo, 2013 - 20:11
  17. Clodine

    sorry, ho mangiato la nobile particella. Francesco DE Sanctis…

    18 Marzo, 2013 - 20:15
  18. Sara1

    Sull’Unità di oggi Giovanni XXIII:

    Alla sua
    prima udienza, riservata ai bergamaschi, Papa Giovanni arrivò solennemente sulla «sedia
    gestatoria», ma appena disceso disse ad alta voce: «Non avrei mai creduto, all’età mia, di
    dover tornare sul seggiolone».

    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201303/130318rosati.pdf

    18 Marzo, 2013 - 20:18
  19. discepolo

    Sara1 afferma “La Campo confondeva la liturgia con l’estetismo”
    giudizio molto tagliente!
    allor potrei anch’io essere tagliente: MOLTIi oggi confondono la religione cristiana con il successo popolare con il populismo!

    18 Marzo, 2013 - 20:46
  20. Clodine

    Hai ragione anche tu discepolo…c’è il rischio!

    18 Marzo, 2013 - 20:49
  21. Sara1

    La Compo, Zolla ecc. li ho sempre visti pericolosamente vicini all’esoterismo, errore per errore meglio il pauperismo onestamente.

    18 Marzo, 2013 - 20:54
  22. discepolo

    La Campo e Zolla saranno anche pericolosamente vicini all’esoterismo cara Sara, ma una religione che si basa solo sulle categorie del “successo” e della “popolarità” e della “simpatia” e che fa del Papa una specie di ” star” è pericolosamente vicina all’IDOLATRIA cioè alla PAPOLATRIA:
    Gesù disse chiaramente che come avevano perseguitato lui avrebbero perseguitato i suoi discepoli e che un servo non è da più del suo Maestro.
    Ogni successo mondano smodato, cioè fuori della misura, dovrebbe far riflettere un cristiano.

    18 Marzo, 2013 - 21:03
  23. fromsoma

    “Ripartire dagli ultimi” è il titolo di uno dei paragrafi che ha “battezzato” un documento del 1981 (sulle prospettive del paese), del consiglio permanente della CEI (guidata dal cardinal Ballestrero). E’ praticamente dalla fine degli anni ’80 che è stato messo in sordina questo motto, insieme con il documento. Papa Bergoglio forse aiuterà a riscoprirlo e a farne praticare di più lo spirito. E non saremo solo noi ad essere provocati.
    Complimenti ad Accattoli per i suoi ottimi servizi sul Corriere (e su Liberal?).

    18 Marzo, 2013 - 21:06
  24. FABRICIANUS

    E se questa semplicità o “scelta di povertà/sobrietà” di papa Francesco, contribuisse ad avvicinare o riavvicinare qualcuno alla Chiesa Cattolica e ai suoi Sacramenti? Io penso che possa essere di stimolo per molti…Lo era anche papa Benedetto, ma, certo era forse necessario un “surplus culturale” per poterne cogliere il segno, i segni.

    Se mi permettete ora, vorrei porre una domanda la nostro carissimo Luigi. Domanda che, magari può essere considerata da molti apparentemente superflua, ma, se non mi sbaglio, Luigi stesso aveva dedicato un post alcuni anni fa al tema della croce papale (ferula) e ne avevamo insieme discusso.
    La domanda è questa: hai idea Luigi quale sarà il pastorale o meglio “croce ferula” che papa Francesco utilizzerà? Prevedi un ritorno alla ferula di Paolo VI Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II o una novità tutta “bergogliana” che ci stupirà, come ci stupì papa Benedetto riprendendo la ferula di papa Pio IX?

    Un caro saluto,
    F.

    18 Marzo, 2013 - 21:09
  25. FABRICIANUS

    Oibò, scusate, discepolo sta diventando matteo….(papolatria, idolotria)
    Abbiate pazienza devo un attimo riprendermi con un bicchiere di acqua fresca.

    Mando comunque un forte abbraccio sia a discepolo che a Matteo. 😉

    18 Marzo, 2013 - 21:12
  26. Sara1

    “surplus culturale” ecco in questo mi ritrovo, ho seguito con grande passione Benedetto soprattutto per questo aspetto culturale, dotto e da Padre della Chiesa se si può dire, che era così spiccato in lui.

    18 Marzo, 2013 - 21:14
  27. “del Papa una specie di ” star” è pericolosamente vicina all’IDOLATRIA cioè alla PAPOLATRIA:”
    _______________________________________

    Incredeibile

    Discepolo usa le parole che io usavo negli anni scorsi.

    GRAZIE Discepolo !

    Ma perchè gli anni scorsi affermavi il contrario ?

    Sei grande !

    Abbasso sempre la Papolatria……

    Grande Discepolo.

    18 Marzo, 2013 - 21:14
  28. Sara1

    E’ vero Discepolo e Matteo rappresentano lo stesso modo di ragionare: lo spirito soffia soprattutto quando coincide con un certo sentire.
    Oggi è felice Matteo triste Discepolo riusciremo a vederli felici insieme?
    Speriamo..
    🙂

    18 Marzo, 2013 - 21:15
  29. E’ vero Fabricianus,

    non avevo visto che lo avevi notato anche tu.

    Lo vedi che la conversione è possibile a tutte le età.

    Mia nonna non voleva morire per conoscere sempre quello che succedeva il giorno dopo….

    Un abbraccio forte forte a Discepolo

    18 Marzo, 2013 - 21:18
  30. Ma daiii Sara

    Non è bello leggere Discepolo fare dichiarazioni che una volta definiva
    eretiche se scritte dalla mie dita ?

    18 Marzo, 2013 - 21:19
  31. Sara1

    Non particolarmente sinceramente, sono solo cambiate le tifoserie.

    18 Marzo, 2013 - 21:21
  32. Tifoserie de che ?

    Io non ho mai detto a nessuno che devono adorare un papa.

    Negli anni passati tra voi era anatema
    se non veniva adorato il papa.

    E’ umano che io senta a pelle se un papa mi piace o non mi piace,
    ma non faccio lo str*** a imporlo a gli altri.

    In quale vangelo è scritto che uno un papa se lo deve
    far piacere per forza,
    (se il vangelo prevedesse un papa!)

    18 Marzo, 2013 - 22:10
  33. Sara1

    Matteo lei che frequenta i siti tradizionalisti dovrebbe aver imparato che ragionano così, tipo Benedetto buono Giovanni Paolo II cattivo e via, non è che lo scopriamo stasera.
    Cioè i lefebvriani hanno detto messe di riparazione per la beatificazione di Giovanni Paolo II dove la vedeva la papolatria in certi ambienti???

    18 Marzo, 2013 - 22:13
  34. Luigi Accattoli

    Fronsoma delle 21,06 non faccio più articoli per LIBERAL da gennaio perchè sono in crisi economica e hanno tagliato le collaborazioni.

    18 Marzo, 2013 - 22:55
  35. Luigi Accattoli

    Fabricianus delle 21,09 non lo so e non faccio previsioni. Ma sto attento a vedere con quale croce si presenta. Se tornasse al crocifisso ne sarei contento. Se manterrà la Croce di Pio IX ne sarò contento.

    Vedi questo mio testo: “Benedetto dal Crocifisso di Montini alla Croce di Mastai”: http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=666

    18 Marzo, 2013 - 22:59
  36. FABRICIANUS

    Ciao Luigi,
    grazie del riscontro e del link.
    Un abbraccio!
    F.

    18 Marzo, 2013 - 23:12
  37. Luigi Franti

    Scusate, io non sono un cultore della materia ma, detto con il dovuto rispetto e con francescana umiltà (come usa adesso), mi pare che stiate a dire un sacco di baggianate. Tutte le cose per cui vi sdilinquite sono sostanzialmente irrilevanti: possono piacere o non piacere, ma è questione di gusti. Finora non mi pare che il papa abbia fatto un solo atto di governo (a parte la scontata conferma provvisoria dei cardinali di curia). Quando avrà governato, si potrà vedere l’effetto dei suoi atti di governo e forse ci si potrà fare un’idea se sono stati positivi o negativi per la chiesa. Comunque ci vorrà un po’ di tempo.

    Per esempio, forse adesso, passati 50 anni, potremmo serenamente ammettere che il pontificato del beato Giovanni XXIII è stato disastroso.

    18 Marzo, 2013 - 23:25
  38. Sara ha colto un ottimo particolare.
    Certo pseudo-tradizionalismo è inquinato da correnti in un certo qual modo esoteriste.Come anche il progressimo, certo pseudo-tradizionalismo è inquinato da correnti tendenzialmente di orientamento politico (e anche qui in certi casi non manca la corrente esoterica).
    Questo pseudo-tradizionalismo è quello che sporca la faccia e tenta di inquinare (insieme ai cripto-sedevacantisti il movimento “tradizionale” serio, quello con la faccia pulita -quello delle opinioni ragionate lontane da ogni estremismo e strumentalizzazione, che giudica i dati di fatto rispetto ai documenti ufficiali della Chiesa- ed è rappresentato da tanti di buona volontà, che sono stufi delle banalizzazioni a 360° che va dalla Liturgia alla morale, all’accantonamento di un Sacramento, la Confessione (si signori cari, perchè ai voglia a parlare di Misericordia, ma se non trovi un prete disposto a confessare, che quella misericordia te la dispensi, sei belllo e fritto!).
    Il problema che troppo si “tifa” e poco si ragiona.
    Gli occhi sono troppo rivolti a terra e gli occhi poco rivolti al cielo. Troppi proclami e “programmi” e/a chiacchiere, ma i fatti son quelli che sono!

    19 Marzo, 2013 - 0:37
  39. Mabuhay

    Fiorenza, dove sei? Qui si parla e si cita Cristina Campo…e tu dovresti apparire immediatamente, come esperta… 😉

    Luigi Franti, se lo dice lei che il pontificato del beato Giovanni XXIII e’ stato disastroso, si capisce…e mi consolo. E me lo tengo ben stretto “il mio” Giovanni XXIII.

    19 Marzo, 2013 - 0:42
  40. Clodine

    Grazie sign Franti, grazie UBI!…Grazie!
    Concordo al 100%

    19 Marzo, 2013 - 2:43
  41. @ Luigi Franti 18 marzo 2013 @ 23:25

    Non esistono scritti e testimonianze di atti di governo, per come lei li intende,

    attribuiti all’apostolo Pietro sulla cattedra di Roma.

    In nessuna parte dei Vangeli,
    Gesù ordina atti di Governo a Pietro.

    Nei vangeli viene detto espressamente da Gesù,
    che i suoi discepoli/apostoli

    non devono essere come i governanti di questo mondo.

    19 Marzo, 2013 - 7:59
  42. @ “accantonamento di un Sacramento, la Confessione ”
    ============================

    Nell’annuncio fatto da Gesù, attraverso le testimonianze del 2° Testamento,
    non si ordina da nessuna parte di confessarsi,

    si chiede la conversione.

    Il solo battesimo è modalità in cui si sancisce la coversione.

    La confessione è stata una ottima invenzione, non illegittima,
    per riattualizzare il battesimo.

    Ma la confessione
    non è il modo esclusivo

    per riattualizzare la conversione.

    19 Marzo, 2013 - 8:08
  43. Sara1

    Visto Matteo quanti liberi pensatori sui Papi?
    lei che si illudeva di essere l’unico…

    19 Marzo, 2013 - 8:24
  44. manuel76

    ” passati 50 anni, potremmo serenamente ammettere che il pontificato del beato Giovanni XXIII è stato disastroso”

    Io non ero ancora nato.
    In che senso disastroso?

    Chiedo lumi a Luigi Franti e Clodine “Concordo al 100%”

    19 Marzo, 2013 - 8:25
  45. Sara1

    Penso per i soliti motivi, il fumo di Satana che è entrato nella Chiesa, la fuga di vocazioni e di fedeli, l’impoverimento liturgico…

    19 Marzo, 2013 - 8:30
  46. @ manuel76 19 marzo 2013 @ 8:25

    Ma che fai ? accendi la miccia ?

    19 Marzo, 2013 - 8:53
  47. Immagino Luigi
    già pronto alla telecronaca.

    Ci risentiamo domani.
    Buona giornata

    19 Marzo, 2013 - 8:54
  48. manuel76

    @ matteo: chiedo semplicemente spiegazioni. Conosco alcuni elementi, ma temo me ne sfuggano altri.

    19 Marzo, 2013 - 9:00
  49. Mabuhay

    …il papa sta salutando da un bel po’ la gente in piazza…gira e gira…e’ un tripudio tutto …francescano!
    (Magari qualcuno gli dica che il pollice all’insu non significa da tutte le parti la stessa cosa…mafari e’ meglio evitarlo)

    19 Marzo, 2013 - 9:03
  50. Mabuhay

    maGari e’ meglio evitarlo…in mondovisione!

    19 Marzo, 2013 - 9:03
  51. Clodine

    Manuel, se vuoi, se davvero ti interessa, allora approfondisci l’imput che ti ha dato sara1, dopo di che potrai trarre le tue conclusioni. Sei un ragazzo intelligente e abbastanza scafato. Conoscerai, suppongo, la storia dal dopoguerra all’avvento del pontificato di Giovanni XXIII, fino al CVII e postconcilio.
    La Chiesa si inserisce nel solco della storia, se ne fa interprete…dopo 50 anni da quell’evento è necessario soffiare sulla pula perché il buon grano emerga e possa dare frutto.

    19 Marzo, 2013 - 9:21
  52. Dico la mia su quanto chiede Manuel76. Nella Chiesa ci sono due anime: quella evangelica e quella imperialistica (Il mio ultimo libro I DUE CRISTIANESIMI è su questo argomento). Queste due anime convivono da sempre, anche se sovente quella imperialistica ha prevalso e si è imposta. Dal punto di vista imperialistico, che mette al primo posto il governare utilizzando la ragion di stato, Papa Giovanni XXIII è considerato negativamente perché ha introdotto novità che tendono a riportare in primo piano l’anima evangelica. Novità, secondo alcuni, piuttosto timide (ci vorrebbe ben altro per promuovere una Chiesa concretamente vicina allo stile del suo fondatore) ma che comunque vanno in quella direzione. La mentalità imperialistica non è tutta negativa, sia ben chiaro, perché anche l’imperialismo ha i suoi pregi, solo che è lontanissima dagli insegnamenti di Gesù. È ovvio che chi privilegia una tale impostazione veda come fumo negli occhi un Papa come Giovanni XXIII.

    19 Marzo, 2013 - 9:28
  53. Sara1

    L’errore di fondo è contrapporre i Papi in due schieramenti rigidamente contrapposti.
    Giovanni XXIII Chiesa povera e deistituzionalizzata, Benedetto XVI chiesa gerarchica e autoritaria. in realtà gli schemi sono impoverenti e la realtà sempre più ricca di sfumature.
    In ogni caso è noiosissimo notare come siano uguali anche se speculari i due schieramenti:
    Giovanni XXIII; Mancuso, Melloni oppure Pio XII Gherardini, De Mattei.
    Ogni schieramento ha il suo Papa il suo teologo il suo giornalista.
    E ognuno in media si sente più acuto e originale degli altri…
    Tanto per dire Sabato Francesco ha messo in guardia i giornalisti da questa lettura “politica” del conclave, e le stesse parole Benedetto aveva pronunciato sulla recezione mediatica del concilio vista come una lotta tra opposte fazioni.

    19 Marzo, 2013 - 9:35
  54. Clodine

    Aggiungerei al suggerimento dell’esimio A.Thellung, il fatto che essenza e non essenza , nella Chiesa convivono come l’ombra che segue la luce. E’ inevitabile e fatale la frattura, lo scollamento che si crea tra la Sua vocazione metafisica, ultraterrena e il suo essere nel mondo -ma non del mondo-
    In questo contesto, ma solo ad esempio e non da ultimo,si inserisce la novità “Roncalli” -papa amatissimo da mia madre- il quale malgrado la sua bontà fece dei grossi errori di valutazione: aggiornare la Chiesa aprendo anche al comunismo, ma solo una delle tante stramberie, una delle pagine più nere quell’impegno preso dalla S.Sede con il Cremlino. Siamo qui di fronte al mistero più sconvolgente o alla contraddizione più paradossale dell’atteggiamento assunto da Giovanni XXIII e dal Concilio di fronte al comunismo perché lui stesso il 25 marzo 1959 aveva confermato con decreto la condanna e la scomunica dei cittadini che avessero dato il voto ai comunisti [stiamo parlando della Russia Stalinista che non è cosuccia di poco conto].
    Ma la cosa ancor più incomprensibile fu che in seguito si schierò in difesa della Tradizione della lingua Latina e per l’inasprimento delle censure CONTRO i comunisti…
    Se ci mettiamo a leggere i “segni dei tempi” c’è da chiedersi se il mondo è cambiato ed anche migliorato [?!] e dunque bisogna adeguarsi al mondo [?]

    19 Marzo, 2013 - 10:02
  55. mattlar

    Chiarissima l’impostazione di Antonio Thellung: da una parte, l’anima imperialistica che “si è imposta”, “mette al primo posto il governare utilizzando la ragion di stato”, con l’attenzione che “non è tutta negativa”… ma solo “lontanissima dagli insegnamenti di Gesù”. Dall’altra, quella evangelica, senza aggettivi… ma se questa seconda è la sua, vogliamo forse dire che… è un po’ manichea?
    Con tutto il rispetto,

    19 Marzo, 2013 - 11:05
  56. germano turin

    Ciao Luigi,

    ho letto con interesse ed attenzione (per quanto mi possano concedere le mie ridotte capacità le quali, è risaputo, come minimo non sono al massimo) il tuo bell’articolo pubblicato sul “Corsera”.

    In quell’articolo tu mi descrivi un Papa coraggioso che, con una scansione in crescendo, procede “solo”: io non sono tanto sicuro che sia così “solo” nè che potrebbe fare tutte le cose che sta facendo “da solo”.

    Magari mi sbaglio, e non sarebbe la prima volta nella mia vita…

    19 Marzo, 2013 - 11:14
  57. Clodine

    vedi mattlar, c’è una tensione continua di spinte contrapposte: da un lato è capitale che Essa ricechi, teologicamente, ciò che è la Sua vera essenza alla luce delle sue origini. Dall’altro è necessario che si situi nel presente che è il luogo, il tempo, in cui compie la propria missione. Ma questo incedere nel cammino di ogni tempo non deve diventare un percorso senza scopo, incline alle mode, alla mercè di ogni vento, ideologie, e quant’altro… Se non si resta saldamente legati al Vangelo e a Cristo nel quale la Chiesa e tutti troviamo la linfa, ci si avvia verso l’abisso; se avviene lo scollamento e ci si allontana dal depositum fidei il Suo volto si deforma come pongo in mano ai bambini…come una faccia rigonfia di silicone…mostruosa e deforme.

    19 Marzo, 2013 - 11:21
  58. A Mattlar. Confesso, senza alcuna retorica, che non capisco che cosa c’entra questo richiamo al manicheo. Il manicheismo separa e contrappone il bene e il male, e questo è già contrario all’insegnamento di Cristo. Personalmente credo che la Chiesa comprenda tutti, grano e zizzania, buoni e cattivi, e suo compito sia indicare la direzione di marcia, che è trasformare il male in bene, e non separare e contrapporre. Non ci sono i buoni e i cattivi, ma tutti, assolutamente tutti, portiamo dentro di noi un po’ di bene e un po’ di male (e quindi siamo sempre tutti trasformabili). Proprio il contrario del manicheismo, appunto. Il cammino di trasformazione è lungo, difficile e faticoso, ma ogni scorciatoia, tipo dogmatismi, esclusioni, scomuniche rallentano solo il cammino, e quindi creano ostacoli sulla via indicata da Cristo. Chi può capire capisca, dice il vangelo: io capisco questo, ben cosciente che posso anche sbagliarmi. Però questo cammino di trasformazione mi convince e alimenta la mia fede.

    19 Marzo, 2013 - 11:23
  59. Federico B.

    Cari amici, buon giorno!
    Spero e prego perchè il pontificato di papa Francesco, al di là della simpatia personale e dell’apprezzamento unanime dei primissimi gesti, rappresenti la guida che serve alla Chiesa Cattolica in questo momento. Tantissimi auguri al Papa.
    E tanti auguri di buon onomastico anche a Joseph Ratzinger, papa emerito Benedetto XVI.
    Che il Signore conservi entrambi e benedica la sua Chiesa.

    19 Marzo, 2013 - 12:56
  60. Mabuhay

    Nico, grazie tantissime!!!!!!!!!

    19 Marzo, 2013 - 13:09
  61. Mabuhay

    Mattlar, scusa ma non so se hai capito bene la riflessione del signor Thellung. Purtroppo (o per fortuna?) non si e’ cristiani e non si e’ Chiesa fuori dalla storia o a prescindere dalla storia… Poi -meno male!- che c’e’ sempre il Vangelo che criticamente e continuamente cerca di riportarci al fondamento, all’origine,…alla verita’ di cio che siamo chiamati ad essere.
    Ma siamo tutti poveri tapini….per cui la conversione non e’ mai finita!

    19 Marzo, 2013 - 13:13
  62. Marilisa

    “Per esempio, forse adesso, passati 50 anni, potremmo serenamente ammettere che il pontificato del beato Giovanni XXIII è stato disastroso.”

    Davvero? Eppure non si direbbe, signor Franti, visto che “il Papa buono” è ricordato e rimpianto tutt’oggi.
    Ripeto: non si direbbe dato che, da papa illuminato, ha voluto e dato avvìo al Vaticano II con l’intenzione di smuovere la Chiesa dalle secche di un’Istituzione fossilizzata, dove l’odore di muffa soffocava i cattolici, almeno quei tanti cattolici che speravano in un rinnovamento che in qualche modo è avvenuto, sia pure con grande dispetto di quelli dalla mente elitaria e chiusa. Direi pure, con franchezza e senza troppe spiegazioni, dalla mente oltremodo ottusa.
    Il rinnovamento non si è, purtroppo, attuato del tutto per cause diverse.
    Lei, signor Franti, forse vuole dire che oggi si avverte una crisi di fede?
    Se vuol significare questo, mi permetto di dire con la massima convinzione che essa nulla o poco ha a che fare col CVII, dal mio punto di vista.
    C’è un mondo in rapida evoluzione per molteplici motivi fra cui, non ultimo, lo sviluppo quasi incontrollabile dei mezzi tecnologici ed audiovisivi che propinano ad ogni istante notizie e immagini lontane dal decoro e dal comune senso del pudore, che creano un’atmosfera ammorbata e morbosa che induce, forse suo malgrado, all’imitazione di quanto c’è di più negativo nella vita sociale e nella moralità.
    Manca l’ascolto attento agli imperativi di una coscienza che sia educata al rispetto degli altri e della propria dignità di persone umane.
    Si è sviluppata una corsa incontrollata al consumismo, che induce a riempirsi le tasche di soldi, cercati non solo col proprio onesto lavoro ma anche con ruberie di vario genere.
    Sono solo alcune ragioni, queste, che hanno portato anche ad una crisi della fede. La quale fede, però, in seguito al CVII è molto migliorata nella qualità, per così dire, perché è divenuta, in chi ce l’ha, più matura e consapevole, e non è poco.
    Allora, non tiriamo in ballo il CVII, che fa venire il mal di pancia ai cattolici tradizionalisti, e la nausea ai lefebvriani. Non mettiamo nel calderone perfino i comunisti.
    Concludo: dire che il pontificato di G.XXIII “è stato disastroso” è, a mio avviso, una sciocchezza bella e buona.

    19 Marzo, 2013 - 13:20
  63. Sara1

    Antonio credo che Mattlar volesse solo dire che nella sua divisione tra istituzione e vangelo era implicito un giudizio ed era anche implicito da quale parte lei stesse. (quindi manichea nel senso che le sue parole lasciavano intendere come una solo delle due visioni fosse giusta).
    Se ho capito male correggetemi.

    19 Marzo, 2013 - 14:03
  64. mattlar

    Sara1 grazie dell’interpretazione.
    Si può sostenere che la Chiesa non sia evangelica o solo parte della Chiesa o parte dei Papi sia ispirato al Vangelo?

    19 Marzo, 2013 - 14:21
  65. mattlar

    Se Giovanni XXIII è indicato dal Antonio Thellung come il rappresentante della chiesa evangelica (e troppo poco avrebbe fatto se non capisco male), chi sarebbero i rappresentanti della Chiesa “imperialistica”?

    19 Marzo, 2013 - 14:24
  66. Non intendo fare alcuna divisione tra imperialismo e vangelo, ma solo sottolineare che i due aspetti sono presenti da sempre nella Chiesa. E credo sia, probabilmente, inevitabile. Non metto in dubbio né una verità oggettiva né il giusto o sbagliato, solo che per nostra natura, imprigionata dai limiti, possiamo sempre e comunque intuirne e comprenderne soltanto delle porzioni. Perciò non ha senso parlare di parte giusta e parte sbagliata (concezione manichea) perché credo che dalla parte giusta c’è sempre anche qualcosa di sbagliato, e dalla parte sbagliata anche qualcosa di giusto. Quel che conta e Gesù ci indica (secondo me) è una linea di tendenza, e credo che chi la segue non abbia mai tentazioni manichee.

    19 Marzo, 2013 - 14:27
  67. Per tentare un esempio, Giovanni Paolo II ha compiuto taluni gesti assolutamente straordinari di chiaro significato evangelico che mi allargano il cuore ancora oggi, al ricordo. Ma ha assunto anche atteggiamenti autoritari di chiaro stampo imperialistico. Tuttavia questi non m’impediscono di provare per lui profondissima gratitudine per quelli evangelici. Mutatis mutandis, la stessa cosa si potrebbe dire per Giovanni XXIII, solo che in lui mi sembra siano prevalsi gli aspetti evangelici, in Giovanni Paolo II quelli autoritari. Ma non mi sognerei mai di pensare che l’uno sia stato un Papa “giusto” e l’altro “sbagliato”!

    19 Marzo, 2013 - 15:03
  68. FABRICIANUS

    Strano non sia ancora scattata l’accusa (tutta inventata) che Giovanni XXIII fosse legato ai rosa e croce e a squadra e compasso.
    Ahime’ quante volte purtroppo mi e’ toccata sentirla.

    Scusate, so che questo mio commento non contribuisce a un dibattito costruttivo, ma e’ frutto di episodi miei personali…

    19 Marzo, 2013 - 15:20
  69. Luigi Franti

    Ringrazio il signor Thellung per la segnalazione “del suo ultimo libro”: un must certamente, che mi dolgo di non aver in casa. Ma ancor più lo ringrazio di avercene fatto un sunto, così posso sopravvivere in attesa di procurarmelo.

    19 Marzo, 2013 - 15:21
  70. Sara1

    Il complotto plutogiudomassonico è un must.

    19 Marzo, 2013 - 15:26
  71. Luigi Franti

    Quanto al beato Giovanni XXIII, io l’ho sempre chiamato così (diversamente da voi) perché credo veramente che fosse un sant’uomo: un buon prete di solida pietà tradizionale, “tridentina” se posso permettermi. Proprio per questo, tuttavia, ritengo che non avesse idea di quel che stava facendo quando prese, senza consultarsi con nessuno, la decisione di indire un concilio ecumenico. Qualunque giudizio si voglia dare degli effetti del Vaticano II, ritengo molto probabile che se il beato Roncalli avesse potuto vederli ne sarebbe stato inorridito. Questo potrebbe già bastare, per valutare come “disastroso” il suo pontificato, dal suo stesso punto di vista.

    19 Marzo, 2013 - 15:28
  72. LuigiFranti che prende in giro Thellung

    senza che Thellung lo abbia fatto nei suoi confronti.

    Una bella occasione persa di fraternità

    19 Marzo, 2013 - 15:30
  73. Sara1

    Buono ma ingenuo.
    🙂

    19 Marzo, 2013 - 15:30
  74. Clodine

    Concordo con L’amico Franti. Tant’è, che a tutt’oggi ancora ci si chiede come sia accaduto che da un papa tanto ligio alla Tradizione, talmente ligio alla Tradizione da non transigere circa tassativi obblighi comportamentali in modo speciale sulla disciplina del clero:abito talare, proibizioni di una rigidità claustrale,sobrietà nel vitto, nessun tipo di lassismo circa la presenza di donne sul presbiterio, ma anche solo accanto ad un prete -in liturgia uso rigoroso del Gregoriano celebrazioni in lingua latina e greca-la Veterum Sapientia ne è il compendio- allontanamento dalle chiese di ogni sorta di immagini, strumenti, canti e oggetti ritenuti profani , vietando in generale che negli edifici sacri si eseguissero spettacoli o concerti, ma molto , molto altro ..tanto da bandire l’opera di don Milani e non solo – Eppure durante il concilio una minoranza fin troppo progressista s’imponesse prepotentemente….come è stato possibile?…La domanda s’impone e non è di poco conto…credo che il Beato Giovanni XXIII si stia ancora girando dall’aldilà.

    19 Marzo, 2013 - 16:07
  75. Clodine

    o forse questo lato di Papa Giovanni sconosciuto si vuole resti censurato e obliato….a che pro…c’è da chiedersi. A che pro?

    19 Marzo, 2013 - 16:13
  76. La ‘minoranza’ era costituita da quasi 2000 vescovi su 2500 (dagli atti ufficiali per la promulgazione di Gaudium et spes – la più discussa e contrastata).

    Io vorrei chiedere: ma il ’68 lo ha causato il concilio? così potente vi sembra la chiesa? i Beatles e il movimento hippie sono frutto del concilio?

    Voglio dire: nella chiesa e nel mondo si è manifestato un movimento rivoluzionario sconvolgente, che ha portato poi agli anni di dolore che tutti conosciamo. Possiamo pensare che un movimento culturale di tale peso non toccasse la prassi pastorale e non si riflettesse sul nostro fare chiesa? che non coinvolgesse e a volte travisasse gli intenti conciliari?

    Possiamo davvero pensare che se non ci fosse stato il concilio tutto sarebbe andato bene, liscio e tranquillo come l’olio?

    A me questa piuttosto sembra un’ingenuità, non la decisione di Giovanni XXIII, che si era ben accorto di cosa stava succedendo (ingenuo, proprio proprio no), di fare qualcosa, per quanto piccolo o limitato, per impedire che un simile tsunami si abbattesse su una chiesa ferma al XIX secolo…

    19 Marzo, 2013 - 16:41
  77. Clodine

    Concordo TOTALMENTE!

    19 Marzo, 2013 - 16:44
  78. Clodine

    Sia con Nico che con l’analisi di Franti. Insomma in Papa Giovanni avvenne una mutazione genetica o cosa? I conservatore ad un certo punto lo tacciano di tradimento, i progressisti e modernisti ne usano la malattia prima e la morte poi per fare i loro comodi… In realtà fu ben strumentalizzato questo papa che ha davvero sparigliato le carte, e quando parla di Mussolini come uomo della Provvidenza allora è fascista, quando riceve il genero di Krusciov allora è comunista…mah! Mistero insondabile. Di certo ingenuo Papa Giovanni NO! no no…

    19 Marzo, 2013 - 16:51
  79. Marilisa

    Signor Luigi Franti, cos’è che le fa pensare che ciò che pensa lei coinciderebbe con una eventuale valutazione di Papa Giovanni XXIII?
    Lei ritiene forse che il suo giudizio sia infallibile? Ritiene forse che la sua opinione non sia da mettere in discussione e che, magari, sia superiore o più giusta di quella di migliaia di altri cattolici?
    Scusi sa, ma mi sembra piuttosto presuntuoso.
    Le sue valutazioni, che altri con entusiasmo approvano (ed è fin troppo facile immaginare perché), potrebbero essere inaccettabili e confutabili da parte di molti altri. Non crede?
    Provi a pensarci un po’, senza fantasticare troppo su probabilità immaginarie e fuori luogo.
    Mi sto sempre più rendendo conto di quanto sia facile per molti non tenere conto della realtà e interpretare a proprio piacimento i fatti della storia.
    Quante distorsioni immaginarie pur di far quadrare il cerchio dei propri convincimenti.

    19 Marzo, 2013 - 17:10
  80. Sara1

    Mussolini uomo della provvidenza era Pio XI. (che poi con Mussolini nel ’29 rischiò di finire ai ferri corti per l’AC)

    19 Marzo, 2013 - 17:55
  81. Luigi Franti

    Non «l’uomo della Provvidenza», ma «l’uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare», come dovrebbe essere ormai noto lippis et tonsoribus. Ed è ben altra cosa.

    19 Marzo, 2013 - 18:01
  82. Clodine

    Eh gia!

    19 Marzo, 2013 - 18:17
  83. manuel76

    Con tutto il rispetto, ma mi sembra che non sia giusto essere papisti quando il papa sta dalla parte “giusta” e criticare fortemente chi avanza qualche dubbio su alcune scelte.

    Come ho detto quando ho posto la questione, conosco poco di un papato che peraltro non è arrivato ai chiudere un lustro.
    Del Concilio vede solo l’inizio. Giudicare catastrofico il suo pontificato a motivo di derive post conciliari mi sembra, anche ammettendo le peggiori nefaste derive sataniche del concilio, una fesseria.
    Mi colpisce una cosa sopra tutte. Chi aveva 80 anni negli anni ’60, era nato nel 1880!
    Appena fatta l’italia, la questione romana aperta…cavolo che esperienza aveva doveva avere vissuto, non studiato su un manuale. E’ pazzesco da pensare…ha visto una trasformazione del mondo. E non c’era ancora il ’68…

    Se vibrava la necessità di un concilio serio dopo 400 anni…poteva essere arrivato il momento, non credete?
    Rendiamoci conto…come si puo’ pensare che non sia opportuno e doveroso guardarsi attorno e capire come evangelizzare!
    Andiamo ancora in Africa con le navi fenicie di cedro del Libano?
    O a fare shopping a New York in caravella?

    19 Marzo, 2013 - 22:50
  84. Luigi Franti

    «Se vibrava la necessità di un concilio serio» ?
    Sicuro di non confondersi col suo telefonino in modalità silenziosa?

    Insomma sarebbe, se capisco bene, una sorta di bisogno fisiologico: “è tanto che non faccio un concilio e sento che adesso mi scappa …”

    Per curiosità: la cronologia («un concilio serio dopo 400 anni») implica che il Vaticano I sia stato uno scherzo ?

    20 Marzo, 2013 - 15:33
  85. manuel76

    Be dal Vaticano I era passato un secolo…in senso etimologico, ma anche una eternità! Non è questione di telefonini che vibrano, ma…dovevano aversi ancora un sacco di scoperte scientifiche che hanno stravolto il mondo. Non esisteva la radiografia, non gli antibiotici, non si conoscevano all’epoca ancora tutti gli elementi chimici, non esistevano aerei,automobili, doveva essere ancora inventata la lampadina elettrica!

    Pero’ era appena stata inventata la bicicletta!

    Per quel poco che ne ho studiato a scuola il Vaticano primo non fu un concilio di grandi riforme.

    Per potere parlare di Dio all’uomo, bisogna usare un linguaggio che egli comprenda.

    20 Marzo, 2013 - 21:40
  86. Clodine

    Mi sembra che il CVI venne indetto Papa Pio IX nel 1868/89 e che i motivi precisi per i quali Pio IX volle indirlo urgentemente erano legati ai molti errorri che il razionalismo storico, al quale faceva eco un anti clericalismo forcaiolo, materialismo e fideismo che resettava e falcidiava tutto quanto era connesso al Cristianesimo, per arginare e condannare fermamente le eresie tanto da confermare il “Sillabo”[1864] e con il Dei Filius [c.Apostolica] ribadire l’esigenza della centralità di Cristo, la retta dottrina, il primato e l’infallibiltà del pontefice riguardo i dogmi di fede, decisioni che scatenarono l’inferno dentro quell’assise con astensioni e critiche blasfeme. Poi il concilio per motivi contingenti venne interrotto e chiuso definitivamente da Papa Giovanni XXIII e proprio perché si potesse indire il CVII.
    Non sono 400 anni …. ma un novantennio dentro al quale la storia dell’umanità ha visto due guerre mondiali terrificanti.

    21 Marzo, 2013 - 8:16
  87. Sara1

    Manuel se le interessa quel periodo storico (Vaticano I) le suggerisco un libro letto da poco, Giacomo Martina L’età del liberalismo (http://www.ibs.it/code/9788837215477/martina-giacomo/storia-della-chiesa-da.html).
    E’ interessante perchè riesce a chiarire la natura dello scontro, gli intransigenti e i liberali analizzando i punti di forza e i limiti di entrambe le posizioni.
    Come ha appena detto Clodine ad esempio il concilio condannò sia il razionalismo sia il fideismo, quindi agì da mediazione anche rispetto alle posizioni esagerate di De Maistre che intendevano distruggere tutti gli apporti dell’illuminismo e della rivoluzione francese.

    21 Marzo, 2013 - 8:26
  88. manuel76

    Grazie Clodine…le mie informazioni venivano solo da quel poco di Storia che ricordavo dal Liceo. Il senso della cosa era che comunque stravolgimenti del mondo, a mio avviso, chiedevano con insistenza di essere affrontati.

    Le derive successive possono anche esserci state, ma non affrontare i problemi non porta lontano.

    Grazie Sara1 🙂

    Mi piacerebbe affrontare anche la parte bella del Concilio V2.

    21 Marzo, 2013 - 14:01

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