Paola e Maurizio “felici in Brasile con tredici figli”

Ecco una coppia in missione che ha sei figli maschi e ne adotta sul campo altri sei, tutti maschi, ma infine arriva – a dare soccorso alla mamma – una femminuccia, Maria Chiara Luce. Qui si parla di miracoli, cioè di meraviglie: leggi e stupisci. – E’ il mio pomposo avvio a una storia generosa che è nattata nel capitolo 10 “Coppie in missione come Aquila e Priscilla” della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto. Ne approfitto per avvertire i visitatori che la somma delle storie inserite in quella pagina si sta avvicinando a duecento. Invito tutti a dare un’occhiata: questo blog è uno specchietto per condurre le allodole a quella pastura.

6 Comments

  1. roberto 55

    Storia, al solito, molto bella: non ho capito in quale delle Missioni brasiliane della loro Comunità (se Salvador de Bahia o San Paolo) si trovano Paola e Maurizio (pura, morbosa curiosità, dettata dalla circostanza che conosco un pò il Brasile …..).

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    P.S.: ma oggi, perdonatemi, non è Santa Marta ? se è così, AUGURI A TUTTE LE MARTA (pure a te, Lidia !).

    29 Luglio, 2010 - 21:08
  2. Clodine

    Ogni volta che leggo questi racconti di un vissuto speso interamente per gli altri in terra di missione, condividendo fianco a fianco con chi soffre e non ha davvero nulla se non miseria fisica e morale ebbene, entro in crisi – e forse non sono la sola considerando la penuria di interventi- e si! Perché queste vite straordinarie, ricche di travolgente carità e generosità mi fanno sentire piccola [almeno a me succede questo] talmente inutile che a guardarmi dentro mi faccio pena tanto assaporo la mia inutilità in questo mondo! Ma poi, rifletto e una voce dal profondo mi conforta e riecheggiano le parole che amava ripetere Santa Teresa di Gesù Bambino:” nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore”. E ripeto con lei -morta giovanissima in clausura eppure “santa delle missioni “- la famosa frase:” come la Maddalena chinandosi continuamente sul sepolcro vuoto finì per trovare quello che cercava, così, abbassandomi fino alle profondità del mio nulla, mi elevai tanto in alto che riuscii a raggiungere il mio scopo:cercate con ardore i doni più perfetti ed io vi mostrerò una via ancora più eccellente. la Carità è la via eccellente che conduce sicuramente a Dio. Finalmente avevo trovato il riposo”. Ciascuno di noi, nella Chiesa, siamo membra che vive! Forse sarò l’unghia del dito mignolo del piede sinistro ma necessaria. Ciascuno di noi vive lo stesso cuore che palpita con la Chiesa, d’Amore: l’energia che mette in moto le membra e, che, se mai dovesse spegnersi, o arrestarsi, si fermerebbe Cristo, l’Apostolato, il Vangelo, il Martirio per il Vangelo, le Vocazioni autentiche, le missioni e tutto con esso perché è eterno e abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi anche i più sperduti dove mai piede toccamo fisicamente!’ Questo il percorso: la mia, la nostra vocazione è l’Amore!…Nel Cuore della Chiesa,nostra Madre, saremo l’Amore!…

    30 Luglio, 2010 - 4:57
  3. Clodine

    Posso un piccolo O.T…anche se ci sta come i cavoli a merenda?? Yes?

    W Fini !

    31 Luglio, 2010 - 4:22
  4. antonella lignani

    La storia di Paola e Maurizio è veramente bella. Vorrei ora ricordare un’altra coppia, andata in missione come Aquila e Priscilla: una coppia di Bologna, Alessandro e Rita, che nell’età della pensione sono andati a “servire” in un seminario di Strasburgo. Qui Alessandro, trovolto in un incidente mentre accompagnava i seminaristi, ha trovato la morte, e Rita, rimasta sola, è tornata ancora la suo seminario.

    3 Agosto, 2010 - 9:00
  5. Luigi Accattoli

    Antonella mandami questa storia per quanto possibile completa, o quan tomeno con elementi che mi permettano di ricostruirla: cognome, eventuale gruppo di appartenenza, recapito di Rita o di chi la conosce bene… – resto in attesa.

    3 Agosto, 2010 - 10:26
  6. antonella lignani

    Caro Luigi, pensi che sia tanto facile mandare qualcosa su questi “fatti di Vangelo”? Non è affatto facile. I protagonisti, e anche i loro familiari, cercano il nascondimento, e vogliono che questi fatti siano noti solo al Signore! Comunue, farò il possibile.

    3 Agosto, 2010 - 11:29

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