Paolo testimonia il Signore Gesù davanti a re Agrippa

Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” legge lunedì 28 il brano degli “Atti degli apostoli” nel quale Paolo a Cesarea narra la sua vicenda e da testimonianza al Signore Gesù davanti al re Agrippa e al governatore Festo: Atti 26, 1-23. Nei commenti la scheda inviata ai partecipanti, il testo che leggeremo, l’invito di chi passa a bussare: a chi bussa verrà aperto.

13 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Eccoci all’ultima e più ampia delle cinque apologie con cui Paolo si difende dalle accuse dei Giudei nei capitoli 22-26 degli Atti. In quest’ultima, come già aveva fatto nella prima, l’apostolo narra la sua conversione a Cristo e rivendica la compatibilità della fede nella risurrezione di Gesù con la fede giudaica. Questa apologia oltre che la più ampia è anche la più solenne, svolgendosi davanti a un’assemblea presieduta congiuntamente – in Cesarea – dal re Agrippa e dal governatore romano Festo.
    E’ questo il momento della massima udienza istituzionale ottenuta da un discepolo di Cristo nell’intera narrazione degli Atti, paragonabile solo alla giornata centrale della passione di Cristo, quando il rabbi venuto dalla Galilea compare nel giro di poche ore davanti a Pilato e ad Erode. Ma mentre Gesù tace al cospetto delle due autorità, Paolo argomenta con tenacia e passione, cercando di convincere in ogni modo i suoi alti uditori: una differenza di comportamento sulla quale siamo chiamati a riflettere. Ci apparirà chiaro che fin dall’inizio dell’avventura cristiana imitare Cristo non vuol dire ripeterne i passi, ma reinterpretarne la testimonianza nel discernimento delle situazioni storiche.

    25 Gennaio, 2019 - 16:29
  2. Luigi Accattoli

    Faremo attenzione alle novità che sono in questa seconda narrazione della propria conversione svolta da Paolo e alla perdurante centralità, in ambedue, della fede nella risurrezione di Cristo: cioè nel Signore Gesù che si fa conoscere da Paolo e gli parla come vivente a vivente, nonostante che Paolo lo sappia morto.
    Ritroviamo in questa apologia anche la rivendicazione da parte di Paolo della propria appartenenza alla corrente dottrinale più severa del Giudaismo, già più volte affermata nella narrazione degli Atti: “Come fariseo, sono vissuto nella setta più rigida della nostra religione” (versetto 5). “Io sono un fariseo figlio di farisei” aveva detto a Gerusalemme davanti al Sinedrio (23, 6). Questa sarà dunque una buona occasione per riflettere sulla parola “fariseo” che ingiustamente nella nostra lingua è venuto ad assumere il significato di “ipocrita”.

    25 Gennaio, 2019 - 16:30
  3. Luigi Accattoli

    Atti 26, 1-23. Agrippa disse a Paolo: “Ti è concesso di parlare a tua difesa”. Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si difese così: 2″Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi difendere oggi da tutto ciò di cui vengo accusato dai Giudei, davanti a te, 3che conosci a perfezione tutte le usanze e le questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con pazienza. 4La mia vita, fin dalla giovinezza, vissuta sempre tra i miei connazionali e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei; 5essi sanno pure da tempo, se vogliono darne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto secondo la setta più rigida della nostra religione. 6E ora sto qui sotto processo a motivo della speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri, 7e che le nostre dodici tribù sperano di vedere compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. A motivo di questa speranza, o re, sono ora accusato dai Giudei! 8Perché fra voi è considerato incredibile che Dio risusciti i morti?

    9Eppure anche io ritenni mio dovere compiere molte cose ostili contro il nome di Gesù il Nazareno. 10Così ho fatto a Gerusalemme: molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con il potere avuto dai capi dei sacerdoti e, quando venivano messi a morte, anche io ho dato il mio voto. 11In tutte le sinagoghe cercavo spesso di costringerli con le torture a bestemmiare e, nel colmo del mio furore contro di loro, davo loro la caccia perfino nelle città straniere.
    12In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con il potere e l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti, 13verso mezzogiorno vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. 14Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? È duro per te rivoltarti contro il pungolo”. 15E io dissi: “Chi sei, o Signore?”. E il Signore rispose: “Io sono Gesù, che tu perséguiti. 16Ma ora àlzati e sta’ in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò. 17Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando 18per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me”.
    19Perciò, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste, 20ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione. 21Per queste cose i Giudei, mentre ero nel tempio, mi presero e tentavano di uccidermi. 22Ma, con l’aiuto di Dio, fino a questo giorno, sto qui a testimoniare agli umili e ai grandi, null’altro affermando se non quello che i Profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, 23che cioè il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti”.

    25 Gennaio, 2019 - 16:30
  4. Luigi Accattoli

    Invito a chi passa. Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada nella pagina che ha questo nome ed è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo ai visitatori i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 18 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano nella preparazione della lectio. Ma faccio questa segnalazione anche perché chi è a Roma, o capita a Roma nei nostri lunedì, venga alle serate. Chi volesse esserci mi mandi un’e-mail e io gli dirò il dove e il come. Saremo felici di avere nuovi ospiti e non abbiate paura di non sfamarvi: la pizza ci avanza sempre.

    25 Gennaio, 2019 - 16:31
  5. Edward

    Cordiali saluti a te, Luigi, e a tutti i partecipanti. Sarò con voi spiritualmente, anche se mangerò una pizza e berrò vino per la vostra salute nel modo assolutamente fisico.

    25 Gennaio, 2019 - 17:21
  6. maria cristina venturi

    .. le nazioni a cui ti mando , per aprire i loro occhi, per aprire i loro occhi , e perche’ si CONVERTANO dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio….
    Predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio…
    Ma San Paolo con queste parole non sta facendo “ proselitismo” cioe’ conversioni alla religione Cristiana? E il proselitismo non e’ una sciocchezza come ha detto il romano pontefice Francesco I?

    25 Gennaio, 2019 - 20:02
  7. maria cristina venturi

    Per dire , Papa Francesco sarebbe disponibile a dire le parole di San Paolo quando va nei suoi viaggi “ ecumenici” nelle nazioni islamiche, O preferirà’ non dire nulla su Cristo per non dispiacere @gli islamici?

    25 Gennaio, 2019 - 21:04
  8. maria cristina venturi

    A Lima in Peru’ Il Papa ha nominato un vescovo molto vicino alla Teologia della liberazione e a “ Sendero Luminoso”, che son gli extrapRlamentari marxisti del Peru’.
    Era ovvio del resto . Un vescovo che crede nella “ teologia della rigenerazione’ , un vescovo che ritiene che secondo la Bibbia la storia e’ una storia di oppressione. E che dunque SECONDO MARX bisogna cambiare la religione.
    E’ interessante che un vescovo cattolico ripudi la Bibbia in nome della teologia della Liberazione e in nome del marxismo. Vuol dire che vogliono fare una nuova Chiesa. La Chiesa crocifisso-falce e martello.L Chiesa marxista-“leninista,
    Ma se gia’ la falce e martello , il marxismo leninismo , ha fallito storicamente, possibile che non si rendano conto del fallimento totale della Chiesa crocifisso-falce e martello ?
    Il mio aregno non e’ di questo mondo, ha detto:Cristo.
    Ma i cattolici falce e martello hanno orecchi ma m@ non intendono. Hanno occhi ma non vedono.

    25 Gennaio, 2019 - 21:26
  9. Clodine-Claudia Leo

    Non nutro una particolare antipatia per i farisei, che dominavano la scena ed erano attivi su tutti i territori della Palestina. In fondo si tratta di una delle tante caste egemoniche del tutto trasversali in cui ricchi e meno ricchi, adepti di un partito, di un club di una lobby, fanno il buono e il cattivo tempo esercitando un potere tirannico. Queste potenti idolatriche formazioni dalla doppia morale, difficilmente smantellabili, sono sempre esistite e a tutt’oggi presenti e attive . Potranno cambiare colore, casacca, ma restano il prototipo della povertà umana ventre molle di ogni malattia spirituale dal cui lievito ci si deve sempre ben guardare. I Farisei, la feroce polemica ingaggiata da Gesù con questa potente corrente politico-religiosa resta pertanto un monito anche per la Chiesa, per gli uomini e le donne di chiesa
    San paolo , Nicodemo, Giuseppe, uomini capaci di sfidare l’establishment che con forza hanno saputo affermare le proprie idee e gridare la Verità, han cambiano il corso della storia. Giuseppe, il ricco fariseo,che “fattosi coraggio andò davanti a Pilato e chiese il corpo di Gesù” , che si occupa della sua sepoltura adempiendo così alla profezia di Isaia secondo la quale il Messia sarebbe stato sepolto “con la classe del ricco”, lascia aperte le porte alla speranza: che l’ultima parola non sarà del maligno e della falsità.

    25 Gennaio, 2019 - 21:30
  10. Luigi Accattoli

    Maria Cristina potresti darmi una fonte certa da cui risulti che il nuovo arcivescovo di Lima ripudia la Bibbia in nome della teologia della liberazione e in nome del marxismo? L’indicazione di tale fonte è indispensabile perché tu possa continuare a intervenire nel blog.

    25 Gennaio, 2019 - 22:38
  11. picchio

    il nuovo vescovo in più era discepolo di Gustavo Guttierez che mai ha sposato visioni marxiste e che ha pure scritto con il card. Muller.
    E che mi dici MCV invece di Cipriani molto vicino all’ex presidente Fujimori che fece sterilizzare a loro insaputa 200.000 donne per diminuire la natalità?
    cristina vicquery

    26 Gennaio, 2019 - 8:44
  12. Andrea Salvi

    E’ vero Luigi che Gesù alla fine ha rinunciato a difendersi, ma in Matteo 10, raccomanda ai suoi discepoli di affidarsi allo Spirito Santo quando si troveranno nella stessa situazione, per trovare le parole adatte
    “18e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: 20infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.”
    Chiamiamolo discernimento? Probabilmente è come dici tu.

    26 Gennaio, 2019 - 18:50

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