Papa: “Oggi sia per tutti noi come la domenica del pianto”

Partendo dal Vangelo della quinta domenica di Quaresima, che narra la risurrezione di Lazzaro, dove Gesù piange la morte dell’amico, Francesco ha invitato a unirsi al pianto di tanta umanità vessata e uccisa dalla pandemia e ha chiamato a fare di questa giornata una domenica del pianto. Nei commenti un passo dell’omelia, l’intenzione della giornata, l’appello nel dopo Angelus per le guerre e le carceri.

8 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Chiediamo la grazia di piangere. Dall’omelia della messa a Santa Marta: Oggi, davanti a un mondo che soffre tanto, a tanta gente che soffre le conseguenze di questa pandemia, io mi domando: sono capace di piangere, come sicuramente lo avrebbe fatto Gesù e lo fa adesso Gesù? Il mio cuore, assomiglia a quello di Gesù? E se è troppo duro, (anche se) sono capace di parlare, di fare del bene, di aiutare, ma il cuore non entra, non sono capace di piangere, chiedere questa grazia al Signore: Signore, che io pianga con te, pianga con il tuo popolo che in questo momento soffre. Tanti piangono oggi. E noi, da questo altare, da questo sacrificio di Gesù, di Gesù che non si è vergognato di piangere, chiediamo la grazia di piangere. Che oggi sia per tutti noi come la domenica del pianto.

    29 Marzo, 2020 - 21:57
  2. Luigi Accattoli

    Non ci farà male piangere. Intenzione di preghiera formulata da Francesco all’avvio della celebrazione: Penso a tanta gente che piange: gente isolata, gente in quarantena, gli anziani soli, gente ricoverata e le persone in terapia, i genitori che vedono che, siccome non c’è lo stipendio, non ce la faranno a dare da mangiare ai figli. Tanta gente piange. Anche noi, dal nostro cuore, li accompagniamo. E non ci farà male piangere un po’ con il pianto del Signore per tutto il suo popolo.

    Qui il video della celebrazione e la trascrizione dell’omelia:
    https://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2020-03/papa-francesco-messa-santa-marta-coronavirus-quaresima.html

    29 Marzo, 2020 - 21:59
  3. Luigi Accattoli

    Appello al cessate il fuoco totale. Dopo l’Angelus dalla Biblioteca privata: Cari fratelli e sorelle, nei giorni scorsi, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha lanciato un appello per un “cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo”, richiamando l’attuale emergenza per il COVID-19, che non conosce frontiere. Un appello al cessate il fuoco totale. Mi associo a quanti hanno accolto questo appello ed invito tutti a darvi seguito fermando ogni forma di ostilità bellica, favorendo la creazione di corridoi per l’aiuto umanitario, l’apertura alla diplomazia, l’attenzione a chi si trova in situazione di più grande vulnerabilità. L’impegno congiunto contro la pandemia, possa portare tutti a riconoscere il nostro bisogno di rafforzare i legami fraterni come membri di un’unica famiglia. In particolare, susciti nei responsabili delle Nazioni e nelle altre parti in causa un rinnovato impegno al superamento delle rivalità. I conflitti non si risolvono attraverso la guerra! È necessario superare gli antagonismi e i contrasti, mediante il dialogo e una costruttiva ricerca della pace.

    29 Marzo, 2020 - 22:04
  4. Luigi Accattoli

    Persone nelle carceri. Dopo l’Angelus 2: In questo momento il mio pensiero va in modo speciale a tutte le persone che patiscono la vulnerabilità di essere costretti a vivere in gruppo: case di riposo, caserme… In modo particolare vorrei menzionare le persone nelle carceri. Ho letto un appunto ufficiale delle Commissione dei Diritti Umani che parla del problema delle carceri sovraffollate, che potrebbero diventare una tragedia. Chiedo alle autorità di essere sensibili a questo grave problema e di prendere le misure necessarie per evitare tragedie future.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/03/29/0191/00425.html

    29 Marzo, 2020 - 22:06
  5. Luigi Accattoli

    Mia minima nota. Al termine dell’Angelus, salutando chi lo seguiva da remoto, Francesco ha leggermente modificato la sua abituale richiesta di preghiere: “Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Io lo faccio per voi”. La comunione orante tra il Papa e i fedeli non è stata mai così intensa come lo è in queste settimane di pandemia. Da venti giorni, a partire da lunedì 9 marzo quando iniziarono le dirette televisive delle messe del mattino, Francesco sta guidando la Chiesa con la preghiera. Preghiera del pastore per il popolo, preghiera di governo. Con le intenzioni del mattino convoca tutti a una orazione universale, comunica decisioni, le sollecita. Più gente che mai partecipa al suo mattutino dell’implorazione, forse percepisce questo aspetto profondo del suo essere Papa, magari si sente motivata a rispondere con la preghiera alla preghiera.

    29 Marzo, 2020 - 22:35
  6. Molto bella l’omelia di Francesco sul pianto di Gesù per la morte di Lazzaro.
    Secondo me Giuseppe Conte ha fatto molto bene ad andare a trovare papa Francesco, che in fondo è un anziano solo (anche se assistito dalla Spirito Santo).

    30 Marzo, 2020 - 18:00

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