Parabola della colonna e del capocantiere

Passavo per caso per la via In Miranda e ho visto come vengono trattate le antiche colonne del Foro della Pace, anzi i rocchi e le ruzzole superstiti di quel Foro, in granito e marmo africano, una quarantina, allineate a terra lungo una parete dello scavo. In questi giorni le sistemano in orizzontale su basi di cemento nell’area centrale del Foro, detto anche Templum Pacis, Tempio della Pace. Le mettono in bell’ordine a evocare l’antica gloria della pietra per la quale andò famoso questo spazio oggi in gran parte sepolto sotto la Via dei Fori. Ecco uno spezzone di colonna sollevato da una gru gigante, la più alta che io abbia visto mai a tirar su palazzi. Lo porta con delicata lentezza, per cinquanta metri, verso la base predisposta dai muratori guidati da un’archeologa con una cartella in mano tipo presentatore televisivo. Il capocantiere accompagna la colonna nel suo rischioso viaggio tenendole una mano sulla groppa come a un animale. “Quanto pesa” chiedo al manovratore della gru appollaiato su un trespolo a vertigine. Debbo rigridare la domanda con una mano alla bocca. “Quello che sta attaccato?” mi fa: “Settanta quintali”. Penso ai duemila schiavi e duecento paia di buoi che avranno sudato per 24 mesi l’alzamento dell’immenso colonnato, tra il 74 e il 75 della nostra era.

50 Comments

  1. Mabuhay

    abbocco subito…:
    “Penso ai duemila schiavi e duecento paia di buoi che avranno sudato per 24 mesi l’alzamento dell’immenso colonnato…” Con molta piu dignita’ delle decine di maiali e vacche a due zampe, disgraziati, mantenuti e figli di buona donna…e nostri contemporanei…

    Con il silenzio assordante e benedicente dei loro compaesani (sorry, cor-regionali)…

    22 Settembre, 2012 - 14:32
  2. roberto 55

    Anch’io, al pari dell’amico Mabuhay, abbocco:
    “Penso ai duemila schiavi e duecento paia di buoi che avranno sudato per 24 mesi l’alzamento dell’immenso colonnato”: prototipo di quella “flessibilità” del lavoro che oggi “lor signori” – Marchionne in testa – stanno restaurando (in nome, s’intende, della “modernità” ……).

    Buon sabato sera a tutti.

    Roberto 55

    22 Settembre, 2012 - 16:22
  3. Gioab

    In relazione al peso, Caro Luigi, mi fa riflettere questa domanda di Giobbe: “ Se ho peccato, che posso compiere contro di te, Osservatore del genere umano? Perché mi hai posto come tuo bersaglio, così che io ti divenga un peso? E perché non perdoni la mia trasgressione E non passi sopra il mio errore?” ( Gbbe 7.20-21)

    La profezia conferma : “Di quale beneficio mi è la moltitudine dei vostri sacrifici?” dice Jehovah . “Ne ho avuto abbastanza di olocausti di montoni e grasso di animali ingrassati; e nel sangue di giovani tori e agnelli e capri non ho provato diletto. Quando continuate a venire per vedere la mia faccia, chi ha richiesto ciò dalla vostra mano, di calpestare i miei cortili? Smettete di portare offerte di cereali senza valore. L’incenso: è per me qualcosa di detestabile. La luna nuova e il sabato, il convocare un congresso: non posso sopportare [l’uso del] potere magico insieme all’assemblea solenne. Le vostre lune nuove e i vostri periodi festivi la mia anima li ha odiati. Mi sono divenuti un peso; mi sono stancato di portar[li].” ( Isa 1.11.17)

    Allora la domanda è : “Se tutte queste “ufficialità formali” che l’uomo compie, sono un peso per Dio, perché l’uomo continua a compierle ? E’ come per le colonne, per erigere le quali hanno fatto tanta fatica i duemila schiavi per 24 mesi e che ora giacciono orizzontali senza nessuna gloria, hanno reso vana tutta la fatica fatta per erigerle. Fatica sprecata. tutto inutile.

    E Perché Dio continua a sopportare questo “peso” ? pur avendo detto che non lo tollera ? Non sarebbe più facile per Lui considerarle quisquiglie di poveri scemi e semplicemente passar sopra, piuttosto che essere appesantito da qualcosa che Gli pesa ? Pensi che verrà il momento che non ce la farà più a sopportare ?

    22 Settembre, 2012 - 16:25
  4. Clodine

    caro Roberto uno schiavo romano valeva, a seconda che fosse più o meno bello, colto, con buona dentatura se sapeva suonare o cantare, se aveva delle qualità, una tra queste citate, il valore battuto all’asta iniziava da 2.500 sesterzi, se calcoli che un sesterzo alla fine della seconda repubblica equivaleva alle 2 euro odierne, insomma, una cifruccia neppure tanto esigua. Schiavo si, ma almeno apprezzato, piazzato nelle domus, valutato, con la soddisfazione di vedersi riconosciuti i pregi. Ti sembra poco?! Oggi invece, oltre che schiavi, non solo non si è apprezzati per timore da parte di imprenditori e aziende di dover sborzare una retribbuzione adeguata, sicché trovi laureati ai callcenter a 5 euro l’ora, ma si viene sminuiti anche nel valore, per cui non esiste meritocrazia che vale una quanto il due a briscola. In più,quando non servi, all’uopo, un bel calcione nel fonfoschiena e….sei fuori senza pietà, disoccupato! Si stava meglio quando si stava peggio..

    22 Settembre, 2012 - 16:58
  5. Clodine

    Se pensi che Plinio il Giovane (età di Traiano), che si dichiarava uomo di modesta ricchezza, ne possedeva almeno 500, e di questi volle affrancarne almeno 100 nel suo testamento..insomma…c’è da metterci la firma…

    22 Settembre, 2012 - 17:03
  6. Clodine

    Oggi ci scandalizziamo per gli sperperi dei politici, l’iniquità della distrubuzione dei beni, dell’enorme sproporzione tra i ricchi, sempre più e i poveri. Ci copriamo la faccia dinnanzi allo scempio che i partiti hanno fatto del denaro pubblico, eppure, nelle epoche che ci hanno preceduto era anche peggio. In quel tempo in cui l’impero erigeva enormi templi, e gli schiavi solevavano colonne imponenti e alzavano mura ciclopiche,Crasso, uno degli uomini più ricchi di fine Repubblica, aveva un patrimonio stimato in 192 milioni di sesterzi, e il suo “collega” Giulio Cesare, nei nove anni di campagna in Gallia, fece oltre un milione di prigionieri che vennero venduti come schiavi a Roma ed ai popoli vicini e I tributi imposti ai popoli non rendevano nemmeno una minima parte del ricavato: tutto nelle loro tasche. Se pensiamo che a tutta la Gallia Cesare impose un tributo annuo di 40 milioni di sesterzi, che in nove anni portò a Roma 360 milioni, senza contare l’immenso ricavo arrivato dalla vendita degli schiavi -1.500- 2.500 sesterzi l’uno- immaginate quanta ricchezza possedevano consoli e pretoriani….una roba sbalorditiva, mentre quei poveracci crepavano…

    22 Settembre, 2012 - 17:16
  7. discepolo

    cara Clodine, ma Cesare e gli altri romani non avevano ancora letto Marx!
    non era colpa loro , erano i tempi!
    mentre nel 2012 si spera che tutti l’abbiano letto .. e riflettuto!!
    ….;-)

    22 Settembre, 2012 - 20:05
  8. Clodine

    mamma mia! Ho scritto con i piedi!!
    Volevo dire che i tributi [tasse] imposti ai popoli conquistati ,entravano nelle tasche della corte imperiale, mentre al popolo minuto, rurale, ma anche schiavi e piccolo artigianato non accedeva neppure in minima parte al ricavato!

    22 Settembre, 2012 - 21:30
  9. Clodine

    ah ah ah ah hai proprio ragione discepolo!

    22 Settembre, 2012 - 21:36
  10. Clodine

    Eppure, ti posso dire discepolo che mentre noi, oggi, lasciamo passare tutto a questi politici indegni, corrotti, papponi, che fanno pietà. Sopportiamo supinamente che divorino i nostri soldi,accettiamo di venire subissati di tasse, derubati in tutto anche nella dignità. In quell’epoca, per ben tre volte gli schiavi, i servi, il popolo rurale e artigiano imbracciò i forconi [le tre guerre servili] tanto da creare serissimi problemi ai pretori del controllo roman-, L’esercito armato fino ai dente, venne messo in fuga da un’orde di straccioni incazzati neri e siamo nel 72 avanti Cristo! Quel povero Spartaco che osò sfidare l’impero ci rimise le penne! Avercene di quel fegato…Si dice che il popolo è piccolo perché è sempre in ginocchio, ma se si solleva…Dio ci salvi!

    22 Settembre, 2012 - 21:58
  11. roberto 55

    Eppure, Clo, neanche il grande Spartaco aveva letto Carlo Marx ……….

    Buona domenica !

    Roberto 55

    22 Settembre, 2012 - 23:00
  12. Mabuhay

    Ciao Clo! Non potevi dirlo meglio (tuo post delle 21:58)! Quoto totalmente.

    Discepolo, “ma Cesare e gli altri romani non avevano ancora letto Marx!”; invece questi porci e vacche a due zampe hanno letto il vangelo, sono stati “sacramentati” e non mancano nelle prime file dei solenni rituali urbi et orbi; o -dismesse le quattro zampe suine e bovine- nelle fotografie ufficiali con cardinali, vescovi etc. etc… e non farmi entrare in altri dettagli!

    23 Settembre, 2012 - 7:54
  13. fiorenza

    Ho pensato subito a Brecht:

    “Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì ?
    Ci sono i nomi dei re, dentro i libri.
    Son stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra?
    Babilonia distrutta tante volte,
    chi altrettante la riedificò ? In quali case,
    di Lima lucente d’ oro, abitavano i costruttori?
    Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,
    i muratori? Roma la grande
    è piena d’ archi di trionfo. Su chi
    trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio
    aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Anche nella favolosa Atlantide,
    la notte che il mare li inghiottì, affogavano urlando
    aiuto ai loro schiavi.
    Il giovane Alessandro conquistò l’ India
    da solo?
    Cesare sconfisse i Galli.
    Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
    Filippo di Spagna pianse quando la flotta
    gli fu affondata. Nessun altro pianse?
    Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi
    oltre a lui l’ ha vinta?
    Una vittoria ogni pagina.
    Chi cucinò la cena della vittoria?
    Ogni dieci anni un grand’ uomo.
    Chi ne pagò le spese ?
    Quante vicende,
    tante domande.”

    23 Settembre, 2012 - 14:01
  14. fiorenza

    Bertolt Brecht sarebbe contento del fatto che, insieme a ciò che resta della “antica gloria della pietra”, qualcuno pensa anche alle migliaia di uomini che la servivano.

    23 Settembre, 2012 - 14:02
  15. fiorenza

    Viene eretto, questo Tempio, “tra il 74 e il 75 della nostra era”: dopo l’assedio e la distruzione della Città Santa, subito dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme, dunque.
    E la chiamano “Pace”.

    “Quanto pesa?”
    Quanto pesa, ancora, anche se in pezzi, quella pace!
    E tuttavia…

    23 Settembre, 2012 - 14:06
  16. fiorenza

    Dalla “antica gloria della pietra” a quei pezzi di colonna ormai non più minacciosi della groppa di un inoffensivo domestico animale di cui ci si prende cura, su cui il capocantiere posa familiarmente la mano.

    23 Settembre, 2012 - 14:07
  17. fiorenza

    Qualche “lieta novella” deve essere intervenuta a far sì che uno stesso sguardo consideri degna di fraterna attenzione la fatica umana e, insieme con questa, anche la passione delle bestie, anche la peripezia delle pietre

    23 Settembre, 2012 - 14:09
  18. Marilisa

    A me risulta che in questi tempi di corruzione, in cui si vede il peggio del peggio ( che non è mai il fondo però), i politici truffaldini siano stati eletti dal popolo credulone che è solito fidarsi delle parole, dei sorrisi, delle strette di mano e delle tante promesse che tali politici ci propinano in campagna elettorale.
    Dunque anche il popolo è responsabile di quel che succede al di sopra della propria testa.
    Se i cittadini non fossero, in gran parte, menefreghisti e tenessero gli occhi più aperti, e non si lasciassero imbonire da promesse a buon mercato, e se ragionassero di più con la propria testa tenendosi informati su quel che accade intorno a loro, non resterebbero così sorpresi di fronte alle ruberìe di chi ha la pretesa sfacciata di rappresentarci. E non griderebbero allo scandalo.
    Voglio dire che anche noi cittadini siamo chiamati in causa di fronte alle malefatte della classe politica.
    Le scappatoie di chi imputa ai propri rappresentanti ogni colpa hanno una logica debolissima.

    Qualcuno dice : ma “hanno letto il Vangelo”.
    Intanto c’è da chiedersi : lo hanno letto davvero? E poi osservo: e quand’ anche lo avessero letto, hanno capito o hanno solo fatto finta di capire?
    Quanti sedicenti cristiani dimostrano vera adesione al messaggio evangelico?
    Temo che non siano molti.
    Il danaro fa una concorrenza spietata al Vangelo. È sempre stato così.

    23 Settembre, 2012 - 14:12
  19. fiorenza

    Il pescatore, il capocantiere…
    Si cammina, pietre vive, su ciò che resta della “antica gloria della pietra”.
    E, se si cammina senza astratti né concretissimi furori, si incontrano personaggi come questi. “Soltanto” personaggi come questi, intendo dire: non macchine utili solo a innalzare trofei o colonne, non animali furibondi o domati. No: totalmente umani. Non formiche indistinguibili tra altre migliaia o identificabili, al massimo, per la loro appartenenza a un gruppo, a un porcile, a una mandria, a una casta… No: unici. Irripetibili nel loro inconfondibile memorabile gesto, nello stile inaudito della loro parola…

    .

    23 Settembre, 2012 - 14:16
  20. Marilisa

    Vado OT ma non troppo.
    Mi piace sottolineare questi passi della preghiera dei fedeli nella liturgìa di oggi :
    — Per coloro che si arricchiscono vendendo armi e alimentando guerra, vendetta e odio: Dio tocchi loro il cuore prima che procurino altro male all’umanità, preghiamo.
    –Per la nostra comunità cristiana: sia il luogo dell’ascolto reciproco e del servizio verso tutti, senza preferenze o distinzioni, e sappia educare e stimolare al servizio, preghiamo.

    O Padre, noi ti invochiamo con umiltà e fiducia: aiutaci a confidare non nella grandezza, o negli onori o nella forza, ma nella gioia di servire i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

    23 Settembre, 2012 - 14:26
  21. Gioab

    @ Marilisa
    Ringraziando per il gentile pensiero facciamo una considerazione.
    “Il danaro fa una concorrenza spietata al Vangelo. È sempre stato così.” – Veramente non proprio……

    Volendo cavillare si può ricordare che il vangelo non condanna la ricchezza, bensì l’uso che se ne fa, “ A quelli che sono ricchi nel presente sistema di cose dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per nostro godimento;” ( 1Tim 6.17)

    Aggiunge ancora il vangelo : “Fatevi degli amici per mezzo delle ricchezze ingiuste, affinché, quando queste verranno meno, essi vi ricevano nelle dimore eterne.” ( Lc 16.9) – Non si tratta di concorrenza quanto di miglior utilizzo.

    “Gesù gli disse: “Se vuoi essere perfetto, va, vendi i tuoi averi e dalli ai poveri e avrai un tesoro in cielo, e vieni, sii mio seguace”. ( Mt 19.21) – Vendendo i suoi avere sarebbe diventato ancor più ricco, ma non li doveva usa “in concorrenza” quanto usarli meglio “in favore”.

    Questo aiuto a confidare “… aiutaci a confidare […] nella gioia di servire i nostri fratelli.” avviene quando “la nostra comunità cristiana: è il luogo dell’ascolto reciproco e del servizio verso tutti , senza preferenze o distinzioni, e sappia educare e stimolare al servizio”

    Ma….In che cosa consiste questo servizio verso tutti ? E perché dovrebbe recare gioia ?

    23 Settembre, 2012 - 16:47
  22. fiorenza

    Questa passione tua, ma anche mia, per le parabole…
    Molto probabilmente -anzi, sicuramente- “fatti di Vangelo” e “parabole” coincidono, ma mi piacciono di più le parabole: leggo più volentieri le parabole. Chissà gli altri lettori…Sarei curiosa di saperlo.
    Buon pomeriggio di Domenica, buona serata, a tutti.

    23 Settembre, 2012 - 16:53
  23. fiorenza

    Ho pensato di salutarvi con un canto. E’ quell’ antica forma del canto popolare toscano, il canto amoroso, che si chiamava “rispetto”:
    http://www.youtube.com/watch?v=WkBTusLQUeY

    23 Settembre, 2012 - 17:00
  24. roberto 55

    Grazie, Fiorenza: ma vedo che, prima, hai citato Bertolt Brecht, e, ora, ci proponi un canto popolare toscano; “poi dice che uno si butta a sinistra”, direbbe Totò …. -)))))))))
    Scherzi a parte, ed a proposito di parabole, quella propostaci nella Funzione di oggi, e tratta dal Vangelo di Marco (parlo del rito Romano), per me, è tra le più belle: l’ingenuità dei Discepoli, intenti a contendersi tra di loro il primato, il loro silenzio attonito, a Cafarnao, di fronte alle domande di Gesù, il valore degli “ultimi” proclamato da Nostro Signore.

    Buona domenica pomeriggio a tutti !

    Roberto 55

    23 Settembre, 2012 - 17:16
  25. Gioab

    @ Fiorenza
    Poiché le piacciono le parabole, le sottopongo alcune riflessioni su cui potrà meditare. Volendo può anche replicare.

    Dice Matteo, “Giunto all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano ”tanto furiosi” che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: “Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?” A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: “Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci”. Egli disse loro: “Andate!”. Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. “ ( Mt 8.28 CEI)

    Dice Marco “Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene,[…] Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: “Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!”. Gli diceva infatti: “Esci, spirito impuro, da quest’uomo!”. E gli domandò: “Qual è il tuo nome?”. “Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti”. E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: “Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi”. Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. “ ( Mc 5.1-13)

    1.Se approdarono “ sulla riva del mare, come fecero i porci a buttarsi dal monte ?
    2.L’uomo indemoniato era uno o erano due ?
    3.Come faceva l’uomo a “dimorare fra le tombe” ? cosa mangiava ? “uscendo dai sepolcri ” (Mt 8.28), ma se legge anche Luca 8.26 dice che “gli venne incontro dalla città Sapeva che stava andando lì ? Lo aspettava ?
    4. Se i demoni combattono contro Gesù ( Apoc 12.7) e “sono furiosi” perché l’uomo invece “andò a rendergli omaggio” e si inginocchiò ? In che modo avrebbe potuto tormentarli ? E come avrebbe potuto farlo se predicava l’amore anche per i nemici ?
    5. Perché mai chiese/chiesero di traslocare nei porci ? i demoni non sono in grado di esistere anche all’esterno autonomamente ? Anche i demoni hanno un nome ?
    6. Una legione era composta di 6000 soldati. Erano 6000 anche i demoni ? Ma se stavano tutti in un solo uomo o due bastava un solo maiale o due, perché tutta la mandria ? ma poi dice che annegarono in “duemila” ?
    7. Perché mai entrando nei porci si suicidarono ? mentre stando nell’uomo no ? Dove andarono i demoni una volta che i porci si suicidarono ?
    8. Quando i demoni entrarono nell’uomo dove si erano sistemati, negli occhi, nel naso nel fegato o nello stomaco ? E come facevano a vedere Gesù se stavano dentro ?
    9. Come facevano i demoni a sapere che Gesù era figlio di Dio se Gesù lo divenne dopo la morte, mediante la Risurrezione ? ( Rm 1.4)
    10.Come mai si dice che “nessuno aveva il coraggio di passare di là per timore “ ma c’erano i mandriani ?
    11.Perché gli abitanti del villaggio che “avevano timore di passare di là” non lo ringraziarono per aver risolto il problema ma gli chiesero di andarsene ? Avrebbero dovuto essere grati di aver liberato quel territorio.
    12.Dove trovò i vestiti l’uomo che era nudo ? se nessuno passava mai da quelle parti ? C’era la boutique lì vicino ?
    Stia bene. Accetto critiche. ( ma poche)

    23 Settembre, 2012 - 17:59
  26. fiorenza

    E oggi, caro Roberto 55, è anche il giorno di un “piccolo”, di uno di quegli “ultimi”: san Pio da Pietrelcina!

    23 Settembre, 2012 - 18:21
  27. roberto 55

    Vero, Fiorenza: grazie d’avercelo ricordato.
    Un bambino, Nico, che da grande vuole fare il rugbista ha tutta la mia approvazione.

    Ciao a tutti.

    Roberto 55

    P.s.: dài, Marilisa, almeno tu rispondi a quello là; avrà perso mezz’ora oggi pomeriggio a scrivere quell’infinita caterva di fregnacce, senza che (fortunatamente) nessuno del “pianerottolo” se lo fili ! Almeno tu, Marilisa, che gli sei sempre così vicina e solidale, dagli un pò di soddisfazione ……….

    23 Settembre, 2012 - 19:33
  28. Marilisa

    Accolgo volentieri il tuo invito, Roberto 55, e faccio qualche considerazione sulle parole di Gioab.
    Senza dubbio “il vangelo non condanna la ricchezza, bensì l’uso che se ne fa”. Tanto è vero che se si usasse la ricchezza per aiutare i poveri, sarebbe ben fatto.
    Ma la questione è che generalmente la ricchezza è cercata per se stessa e per godere–si fa per dire– di privilegi di vario genere.
    Più se ne ha, più se ne vuole.
    A questo punto la ricchezza diventa un idolo e allontana dal Vangelo, cioè dal messaggio del Cristo; e per acquisirla in misura sempre maggiore si può diventare dei perfetti lestofanti, come la cronaca dei nostri giorni, ma anche di ieri e dell’altro ieri, mostra chiaramente.
    Il servizio verso tutti non significa altro se non che ognuno di noi dovrebbe vivere in funzione degli altri. Non solo pensando al proprio “io” e ingigantendolo.
    Tutto il nostro agire deve servire al bene comune. Il Regno di Dio si costruisce in questo modo. Tutti fratelli, l’uno in aiuto dell’altro con umiltà e in misura delle proprie capacità e possibilità.
    Nessuno deve sentirsi migliore o più grande di un altro.
    Questo ce lo ha detto Gesù ( vedi la pagina del Vangelo di oggi), ed io ci credo.
    Difficile da capire? A me non pare.

    Hai notato, Roberto 55, come io “me lo filo” Gioab?
    Sei contento che gli abbia dato retta?
    Se non lo sei e provi disappunto, non me ne importa ; se la cosa non ti interessa affatto, non me ne importa lo stesso.
    Buona notte, caro Roberto 55.

    23 Settembre, 2012 - 21:48
  29. Caro Luigi, visitando il tuo blog mi sembra di viaggiare, perché citi sempre luoghi in cui per me ora è difficile giungere. Oggi ho rivisutato il foro romano, per quanto riguarda gli schiavi forse è bene rileggersi qualche poemetto del Pascoli latino.
    http://www.mauriziopistone.it/testi/carmina.html
    E comunque oggi sono stata a Monterchi, meta di una tua visita con Isa; ma non sono andata per Piero della Francesca, bensì per la assai più prosaica sagra della polenta!

    23 Settembre, 2012 - 21:52
  30. Luigi Accattoli

    Antonella chi va a Monterchi non ha bisogno di andare da nessun’altra parte.

    23 Settembre, 2012 - 23:00
  31. Luigi Accattoli

    Ringrazio Nico per il rimando al blog di Iapino: quella casa dei quattro capocantieri è davvero attraente… grazie Alessandro per avercela narrata…

    23 Settembre, 2012 - 23:14
  32. Luigi Accattoli

    Fiorenza se capiti a Roma andiamo insieme a intervistare le colonne ferite del Foro della Pace…

    23 Settembre, 2012 - 23:16
  33. fiorenza

    Ma come si fa, Nico, io già avevo una passione per Pietro figliolo del “moralista”, poi un’altra per quell’altro Pietro che diceva “Nonno, che voglio io?” e “Nonna, mi prendi la luna?”, poi ci sono stati altri bambini di cui qui abbiamo avuto notizia e mi erano piaciuti tutti. Ora mi fai sapere di uno che vuole “la stanza della poesia” e che, già in V Elementare, si sente unico (quello che è il massimo valore, quello, insomma, che dicevo prima, quello che mi augurerei che i miei occhi riuscissero sempre a vedere, nell’altro), differente da tutti, ed è stato un nuovo colpo di fulmine. Non so se ringraziarti o dirti di pensarci due volte prima di farmi di nuovo una cosa simile!
    P.S.
    Alessandro Iapino, davvero tanti e tanti complimenti per questo tuo figlio che ha (beato lui) le idee così chiare.

    23 Settembre, 2012 - 23:34
  34. OT
    Fiorenza (o Syr, mi piacerebbe tanto…) o altri amici di pianerottolo: ho bisogno di un suggerimento musicale, un brano che parli di luce, adatto a commentare il Vangelo di oggi.
    Potete aiutarmi?

    24 Settembre, 2012 - 11:35
  35. fiorenza

    Oh, Nico, se tu facessi il miracolo di far tornare Syr…
    In attesa di lui, io davvero non oso suggerirti alcun brano musicale.
    Posso invece rinviarti ad un’immagine, che mi pare tanto bella: quella candela nella mano del Bambino, in un quadro di Georges de La Tour:
    http://www.youtube.com/watch?v=-DS9ZX7UsBs

    24 Settembre, 2012 - 13:37
  36. Gioab

    @nico
    Come richiesto Suggerimento musicale Qui Albun 2 -n. 116; Album 3 n. 56; Suggerisco album 3 n. 126; anche 064 ma scelga lei quello che le piace di più.
    Spero di essere stato utile !

    24 Settembre, 2012 - 14:08
  37. Che bella Fiore!

    24 Settembre, 2012 - 14:25
  38. Gioab

    @ Roberto 55
    “Hai notato, Roberto 55, come io “me lo filo” Gioab? Sei contento che gli abbia dato retta? Se non lo sei e provi disappunto, non me ne importa ; se la cosa non ti interessa affatto, non me ne importa lo stesso.
    Buona notte, caro Roberto 55.”

    Dai, sig. Roberto, non prendertela, dobbiamo imparare ad amare anche i nemici…..e questa è un’occasione.
    Così per eliminare ogni contesa ho pensato di dedicarti una canzone Da quello lì – Qui Album 3 n. 077 anche083

    24 Settembre, 2012 - 14:27
  39. Gioab

    @ Roberto 55
    Provo a farmi perdonare. Scrive un decano di un seminario teologico: “Ci sono troppe persone che diventano ‘religiose’ proprio per non usare il cervello, Vogliono accettare tutto ‘per fede’”

    Se ne deduce che la maggioranza di quelli che professano una fede religiosa non pensano molto ai motivi per cui credono o se la loro fede ha una buona base. Molte religioni scoraggiano il ragionamento e anziché dare risalto al pensiero logico e costruttivo si concentrano su salmodie, preghiere ritualistiche e varie forme di meditazione che sanno di misticismo.

    Nella vita quotidiana, le stesse persone che non si preoccupano troppo dell’accuratezza o della veracità delle loro credenze religiose, spesso considerano con molta attenzione altre cose. Non le sembra strano che una persona si documenta tanto solo per comprare un’auto — che un giorno finirà in un mucchio di rottami — e che dica poi della sua religione: ‘Se andava bene per i miei genitori, va bene per me’?

    L’apostolo Paolo parlò di certe persone religiose dei suoi giorni che avevano “zelo verso Dio; ma non secondo accurata conoscenza”. (Romani 10:2) Costoro si potrebbero paragonare a un imbianchino che lavora duramente per tinteggiare una casa ma usa i colori sbagliati perché non ascolta le istruzioni del proprietario. L’imbianchino può essere soddisfatto del suo lavoro, ma il proprietario ne sarà contento?

    “Questo è eccellente e accettevole dinanzi al nostro Salvatore, Dio, il quale vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità”. (1 Timoteo 2:3, 4)
    “I veri adoratori”, disse Gesù, “adoreranno il Padre con spirito e verità”. (Giovanni 4:23) Perciò l’apostolo Paolo scrisse: “E per questo . . . non abbiamo cessato di pregare per voi e di chiedere che siate pieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale, per camminare in modo degno di Jehovah al fine di piacergli pienamente”. (Colossesi 1:9, 10)

    E’ “L’accurata conoscenza dei fatti” a permettere alle persone sincere di scoprire “perché”, qual è il motivo che la fa decidere di appartenere ad una religione anzichè ad un’altra. Perché ‘adorano ciò che conoscono’. — Giovanni 4:22. Non è d’accordo neanche su questo ?

    24 Settembre, 2012 - 14:46
  40. Ecco, Fiore, oggi è caduta anche la mia ultima illusione megalomane: i miracoli li so fare al contrario
    🙁

    24 Settembre, 2012 - 16:02
  41. fiorenza

    “miracoli al contrario”: questa non l’avevo mai sentita. Mi piace.
    E quanti ce ne sono, al mondo, di questi “miracoli al contrario” !… Così tanti che ormai, con il ripetuto esercizio, si è affinata la capacità di “statuire certe cose come non esistenti”.

    24 Settembre, 2012 - 23:26
  42. Sììììì

    26 Settembre, 2012 - 11:55
  43. fiorenza

    Quale gioia, Nico! Perché in realtà noi viviamo in un continuo miracolo, ma a volte ci vuole una luce (qualcuno) che ce lo ricorda. Qualcuno che giunge a ricordarcelo così, con la “sola musika”…

    26 Settembre, 2012 - 12:34
  44. fiorenza

    Grazie, Nico. Grazie, Syr…

    26 Settembre, 2012 - 12:47
  45. fiorenza

    “surge, illuminare, quia venit lumen tuum”
    Con le parole di Isaia:
    “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te” (60:1)

    26 Settembre, 2012 - 12:51
  46. fiorenza

    “natura poetica della verità”, ho letto stasera nella recensione a un libro che parla -guarda caso- anche di Newman.
    “Guidami, Luce gentile”.

    26 Settembre, 2012 - 21:46

Lascia un commento