Parabola di Erika bancaria disonesta

Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d’olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta”.  Accadeva nel Vangelo di Luca, al capitolo 16, dove il padrone “lodò quell’amministratore disonesto perché aveva agito con scaltrezza”. Qualcosa di simile – e forse di meglio – è avvenuto tra il 2003 e 2005 a Bornheim, un borgo della campagna tedesca nelle vicinanze di Bonn: qui l’ottima Erika direttrice di banca “quando si avvicinava un’ ispezione trasferiva somme importanti dai libretti di risparmio di clienti benestanti a quelli dei più poveri” per evitare che i “poveri” subissero penali avendo il conto in rosso. “Passato il controllo, restituiva le somme trasferite ai legittimi proprietari”. Ma qualcuno dei bisognosi intanto spendeva ciò che non possedeva e il facoltoso si vedeva accollato l’ ammanco, che in tre anni di parabole per l’insieme dei facoltosi ammontò a 7,6 milioni di euro. Pur non avendo mai preso per sé neanche un centesimo, la signora è stata licenziata, ha dovuto vendere quanto aveva per rifondere i danni ed è stata con dannata a 22 mesi di carcere con la condizionale. Che avrebbe detto il rabbi di Galilea che lodò – per bocca del “padrone” – l’amministratore disonesto? Vedi qui il dettaglio della parabola di Erika B.

48 Comments

  1. mamma

    Ha rischiato molto nel suo generoso altruismo. scoperta ha venduto tutto quello che era suo per rifondere l’ammanco, quindi ci ha rimesso, per essere stata generosa! richiama la pagina del vangelo di 3 domeniche fa, la vedova che dà tutto quello che ha. E’ Il rischio dell’amore, fuori dalle pagine consumate di un libro (vangelo)

    25 Novembre, 2009 - 9:18
  2. l’ingegno umano è incredibile!
    chissà se qualche prete o vescovo ha commentato la cosa…
    un mio amico prof di Scrittura una volta ha detto che i cristiani usano i soldi come se non avessero mai letto il vangelo e leggono il vangelo come se non usassero mai i soldi…
    spesso è così!
    Gesù invece sapeva il fatto suo anche su queste questioni!

    25 Novembre, 2009 - 9:18
  3. Nino

    In senso allargato si potrebbe intendere, con un po di spirito.

    Matteo 25
    29 Chi fa buon uso del molto che gli viene dato, riceverà ancor di più, tanto che possiederà in abbondanza, mentre a chi non ne farà buon uso sarà tolto perfino quel poco che gli è stato affidato.

    45 “Ed egli risponderà: “Tutto quello che non avete fatto per aiutare anche l’ultimo di questi miei fratelli, non l’avete fatto neanche per me!”

    Infine il gesto di Erika potrebbe rientrare nell’audulterio, avendo lei tradito il datore di lavoro.

    Giovanni (8,1-11)
    «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».

    Erika ha avuto un gran cuore, giusto che paghi per la giustizia degli uomini, ma Dio capirà.

    Sarei curioso di avere notizie sulla sua vita tra qualche anno.

    25 Novembre, 2009 - 9:24
  4. discepolo

    Se gli amministratori “disonesti” che agiscono con scaltrezza sono secondo voi lodati dal vangelo come “personaggi “positivi” allora l’Italia è davvero il paese dove il Vangelo viene seguito di più!
    Forse sono un po’ puritano.. un po’ luterano..ho una mentalità un po’ anglosassone, ma secondo me l’onestà consiste nel fare bene il proprio lavoro.. nel fare il proprio dovere..nella correttezza.. nella limpidezza.. quelli che fanno i “furbi” anche a fin di bene, quelli che si credono superiori alle regole , quelli che giustificano con la bontà e la generosità la mancanza di correttezza non mi sembrano fulgidi esempi da imitare….

    25 Novembre, 2009 - 9:31
  5. discepolo (ma eri uomo o donna… se sei donna perchè parli al maschile: dimmi pure: FAtti i cavoli tuoi!).
    Il padrone loda quell’amministratore perchè, se non capisco male, non è che gli ha rubato qualcosa, ma lo ha reso più amabile ai suoi debitori.
    Come se avesse detto loro: “Il padrone oggi ti condona qualcosa di quanto gli devi, quindi devi essergli riconoscente!” (sottinteso: e siccome io sono lo strumento del padrone, beh, sii riconoscente anche con me).
    Il padrone ha fatto una bella figura davanti ai suoi debitori, passava per uno largo e liberale…
    Probabilmente non ci ha perso troppo… E l’amministratore disonesto è stato furbo perchè si è accattivato i debitori senza disonorare o gettare discredito sul padrone…
    Credo sia questa la sua furbizia… quella lodata da Gesù.
    E poi le parabole si fondano sempre su un di più e un assurdo che non sono facilmente etichettabili…

    25 Novembre, 2009 - 9:53
  6. Sai cosa farei io, Luigi? (io sembro buono e caro, ma sono uno spaccamaroni).
    Ho fatto i conti della serva. Ho immaginato che questi 7 milioni e rotti corrispondano a un ammanco di circa 10.000€ su circa 700 conti contenenti, mediamente, 500’000€. Che ci voleva a dire: “Ma sììììììì, lasciamo perdere, non saranno 10’000€ su 500’000€ che ci rovineranno!!!”
    Invece no. Hanno voluto fare i duri. “Quella cretina. Quella pazza. Quella ladra. Deve pagare.” E l’hanno letteralmente rovinata.
    Ora, questi 700 “onesti”, io li farei mettere sotto torchio dal fisco, dalla Guardia di Finanza, gli rivedrei ogni dichiarazione dei redditi, ogni acquisto, ogni vendita, ogni parcella (se sono, come immagino, professionisti), ogni forma di collaborazione in atto con terzi, anche il colore dei peli del… l’ombelico, e poi tirerei le somme. Io dico che, mediamente, per ripagare porcate piccole e grandi, senza sconti all’italiana, dovrebbero lasciare giù metà del loro patrimonio. E soprattutto imparerebbero a essere molto più cauti prima di apostrofare gli altri come “ladri”.
    Spero, Luigi, di non essere classificato fra gli agit-prop del blog 😉

    25 Novembre, 2009 - 10:41
  7. Luigi Accattoli

    Secondo me un orsobruno può dire quello che vuole.

    25 Novembre, 2009 - 10:49
  8. discepolo

    grazie maioba per la spiegazione ..anch’io interpreto la parabola cosi’ come dici tu e non nel senso che “il fine giustifica i mezzi” che mi sembra più da Machiavelli che da Gesù.. ma molti penso possono interpretare questo esempio della bancaria disonesta che il fine “buono” cioè far del bene ai poveri giustifichi i mezzi “illeciti” in questo caso la frode bancaria…è questa seconda interpretazione che non condivido .. so che i Robin Hood sono sempre stati simpatici e così rubare ai ricchi per dare ai poveri può sembrare un buona e romantica azione.. ma fare una frode è sempre fare una frode e dire falsa testimoninza anche per salvare un innocente è sempre dire falsa testimonianza.. io non credo che il fine giustifichi i mezzi e non credo neanche che Gesù fosse un Machiavelli ante-litteram..altrimenti si aprirebbero scenari inquietanti..allora anche uccidere in certi casi , se il fine è buono…allora anche l’eutanasia …
    siamo noi che lo interpretiamo così perchè ci fa comodo.. quante cose non sono giustificate da questa frase “il fine giustifica i mezzi”! siamo pronti a scusare tutto se il fine è buono…e il fine naturalmente a noi appare sempre ottimo..
    detto questo è vero che i “ricchi frodati “come dice orsobruno avrebbero anche in
    questo caso dare prova di umanità e non richiedere i denaro alla buona bancaria disonesta ed è anche probabile che siano più ladri e disonesti di lei
    ma questo ancora una volta non giustifica…secondo me (posso sbagliare dico solo la mia opinione).
    Quanto a me non credo possa interessare a nessuno se sotto la firma di
    “discepolo” ci sia un uomo o una donna, a meno che a voi interessino più i fatti personali che le idee o le opinioni.. se è così ditemelo e vi manderò il mio dettagliato curriculum vitae e anche una foto ! 🙂

    25 Novembre, 2009 - 11:28
  9. Luigi Accattoli

    A me discepolo interessa moltissimo sapere se sto parlando con una donna. Magari è una mia debolezza, ma è così…

    25 Novembre, 2009 - 11:33
  10. discepolo

    Allora caro Luigi ti svelerò il mistero:
    cominciò mio marito con lo pseudonimo di discepolo a scrivere a questo blog, io però lo leggevo ed ero molto interessata e allora gli chiesi di poter scrivere io sotto il suo “nickname” permesso che mio marito mi ha accordato.. per cui a scrivere ora sono quasi sempre io, mi chiamo Maria Cristina, faccio il medico pediatra , abito a Milano e ho tre figli..
    Questo cambia qualcosa da parte vostra nei miei riguardi? spero proprio di no! 🙂 🙂

    caro Luigi, leggere il tuo blog è per me una bella esperienza e a volte ho voglia di scrivere. spero di poter continuare a farlo. Se invece il mio terribile
    inganno vi ha fatto arrabbiare , chiedo scusa.

    25 Novembre, 2009 - 11:49
  11. discepolo

    Potreste chiamarmi d’ora in poi “discepola” , ma non suona tanto bene !

    25 Novembre, 2009 - 11:53
  12. plpl8

    Tu non ci crederai Maria Cristina ma stavo proprio per chiederti se scrivevi a 4 mani …

    25 Novembre, 2009 - 11:55
  13. Luigi Accattoli

    Ma che dici discepolo, io sono contentissimo di questo tuo gioco… Ma tu avevi scritto che non dovrebbe interessare se si parla con una dona o con un uomo e io ho reagito, perchè a me invece interessa. Dirò che nel tuo caso l’interesse è doppio… sto rileggendo i tuoi commenti dall’inizio, per vedere l’effetto che fa… ora poi c’è il terzo livello: che non sappiamo quando a scrivere è discepolo e quando è discepola… un gioco che mi intreccia moltissimo…

    25 Novembre, 2009 - 12:07
  14. discepolo

    è semplice quando è scritto bene e dice cose intelligentiè la moglie
    quando è scritto male e dice cose stupide è il marito… .-)

    25 Novembre, 2009 - 12:54
  15. Nino

    Ciao discepoli,
    troviamo una via d’uscita, siccome mi è impossibile di sapere chi dei due abbia scritto dei thread ai miei post, per i futuro missis discepola, quando è lei che scrive sigli la conclusione con MC.

    Sul chi scrive, poco, anzi nulla m’interessa.
    M’interessa the beef, la ciccia, il contenuto.
    Nessuna discriminazione riguardo sesso, figuriamoci!
    Finora abbiamo avuto interventi da chi ha usufruito della proprietà trans..itiva.
    Saluti, e statemi bene.

    25 Novembre, 2009 - 12:54
  16. Leonardo

    Mi sento: a) umiliato perché non me n’ero accorto. Bene per me se sono stato umiliato: faccio tanto lo sbruffone credendo che dalla scrittura si capisca l’uomo … e in questo caso non avevo neanche capito che era una donna.
    b) molto a disagio. Essendo nato negli anni cinquanta (e lì rimasto), tutte ste balle sul gender mi sono completamente aliene. Nel mio mondo ci sono gli uomini e ci sono le donne. Non solo, ma da uomo mi rapporto diversamente con gli uni e con le altre. Ci sono inoltre luoghi maschili, luoghi femminili e luoghi promiscui. Un caffé sarebbe, tendenzialmente un luogo maschile (perché le donne, specialmente la sera, non dovrebbero uscire da sole), e questo spiega la mia preferenza per gli interlocutori maschi, con cui si può litigare meglio, insolentirsi, dire la parolacce ecc. Le donne mi piacciono molto, ma da un tavolino di caffé è bello soprattutto osservarle, magari ascoltare i loro discorsi, godere di quanto sono diverse da noi. Dopo lungo tempo, acquisita confidenza, ci si può innamorare di loro.

    Tutto questo per dire che con questa “mostruosa” entità che è discepolo/a non so come fare. Diventerà mica la mia Natalie?

    25 Novembre, 2009 - 13:01
  17. Discepolo, avevo già letto in un altro post che ti eri svelata o sbaglio? per questo ho fatto quella domanda!
    chiaramente neppure a me interessa il fatto nudo e crudo che tu sia donna, è un interesse “affettivo”, ma la sostanza del dialogo rimane identica, ci mancherebbe! 🙂 ciao.
    PS: San Tommaso scrisse una volta che in caso di necessità tutto è comune.
    Se il mio popolo muore di fame io non avrò paura di vendere tutti i gioielli della Madonna per sfamarlo…
    Chi era quel tale di cui si racconta nei Promessi Sposi?
    ecco, appunto…

    25 Novembre, 2009 - 14:15
  18. discepolo

    caro Leonardo,
    mi scuso mille volte per averti causato disagio.
    non solo tu che sei nato negli anni 50 ma tutti gli uomini , anche quelli nati negli anni ’70 o ’80 si rapportano diversamente con le donne che con gli uomini.
    Per questo , forse, mi è piaciuto fare questo gioco, fingermi un uomo e scrivere al maschile.. almeno mi veniva risposto da pari a pari, rudemente, senza quel paternalismo, quell’indulgenza, quell’affettuosità , quel non so che ….che spesso gli uomini hanno verso le donne
    anche sul blog.. della serie non t’infilzo, non ti distruggo, non sono perfido non infierisco perchè.. sei una donna..
    Io penso che le idee, giuste o sbagliate che siano, trascendano dal genere.. Nel senso che , come Giovanna d’Arco, non credo che l’essere donna mi determini, psicologicamente e ontologicamente, diversa dagli altri guerrieri…
    vorrei essere giudicata dalle cose che dico, che sia uomo o donna non ha importanza.. perchè per voi ha così importanza?

    25 Novembre, 2009 - 14:30
  19. ma infatti… se chiedi a Clodine ti sentirai dire che a volte maioba è un cafone anche con lei (così come avolte lo è con gli uomini).
    Tranquilla: da me avrai lo stesso trattamento. Però penso che sia anche normale che quando si parla con qualcuno lo si conosca…
    siccome qui si diventa un po’ familiari, a furia di stare nel pianerottolo di Luigi, penso non ci sia nulla di male sapere con chi si ha a che fare e anche cosa uno fa, il suo mestiere, la composizione della sua famiglia.
    A me questi dati aiutano a parlare con persone reali e non con persone astratte, o peggio con idee astratte

    25 Novembre, 2009 - 14:33
  20. Leonardo

    Cristina ingenuamente (?) dice: «non credo che l’essere donna mi determini, psicologicamente e ontologicamente, diversa dagli altri guerrieri». Come donna di buone letture ricordi certamente Clorinda, in battaglia, nel III canto della Gerusalemme:

    Clorinda intanto ad incontrar l’assalto
    va di Tancredi, e pon la lancia in resta.
    Ferírsi a le visiere, e i tronchi in alto
    volaro e parte nuda ella ne resta;
    ché, rotti i lacci a l’elmo suo, d’un salto
    (mirabil colpo!) ei le balzò di testa;
    e le chiome dorate al vento sparse,
    giovane donna in mezzo ‘l campo apparse.

    Lampeggiàr gli occhi, e folgoràr gli sguardi,
    dolci ne l’ira; or che sarian nel riso?
    Tancredi, a che pur pensi? a che pur guardi?
    non riconosci tu l’altero viso?
    Quest’è pur quel bel volto onde tutt’ardi;
    tuo core il dica, ov’è il suo essempio inciso.
    Questa è colei che rinfrescar la fronte
    vedesti già nel solitario fonte.

    Ecco perché è diverso, cara Cristina. Non determinerà te, ma determina noi crociati.

    25 Novembre, 2009 - 15:30
  21. mamma

    che sorpresa!! Leonardo ti immaginavo un giovane trentenne, acculturato rispetto alla media!! Non sono d’accordo a concretizzare il virtuale,… dovrei dire che non sono una mamma, che non sono italiana, che non sono credente?…

    25 Novembre, 2009 - 15:43
  22. Nino

    @discepolo-MC
    ” vorrei essere giudicata dalle cose che dico, che sia uomo o donna non ha importanza.. perchè per voi ha così importanza?”
    ———-
    Come ho già detto a me frega un tubo.
    Forse non hai letto o ti sei distratta, per questo è bene che sul “…perchè per voi ha così importanza?” ti chiederei di voler usare il singolare.
    Come dovresti sapere non amo nè le generalizzazioni nè le ammucchiate.
    Bye.

    25 Novembre, 2009 - 16:05
  23. Leonardo

    chiome dorate al vento sparse … lampeggiar gli occhi e folgorar gli sguardi … e a lui «frega un tubo»? Poveretto.
    Anzi: meschineddu, come forse si direbbe dalle parti di don Maioba (ma non so se lo adopero nel senso giusto, dovrebbe ragguagliarmi).

    25 Novembre, 2009 - 19:16
  24. tonizzo

    Rispetto a tanti maiali che sono scappati con la cassa… rispetto a chi dentro le banche ha invitato a puntare su mutui a tasso variabile e tango bond… scusate ma questa donna meriterebbe un premio. Altro che la galera.

    Sì, Leonardo, mischineddu. O semplicemente mischìnu, nel Palermitano.

    25 Novembre, 2009 - 20:01
  25. tonizzo

    PS: questo outing di discepolo che, scopriamo, ha agito “en travesti”, è una delle pagine più simpatiche del blog. E poi guagliù, ma davvero stiamo a preoccuparci di gender e cose varie? Discepolo è una brava mamma di famiglia, una dottoressa che ha “preso in prestito” il nick del marito. E le idee non hanno sesso. Andatevi tutti a confessare. E non deve siglarsi MC oppure no, questo dubbio affascina (sai le risate se uno esordisse: “Sai, Maria Cristina…” “No, sono suo marito”). La commedia degli equivoci è una delle più divertenti.

    (Però una gallery delle Acca-Girls ci starebbe… vado a confessarmi pure io :-P)

    25 Novembre, 2009 - 20:06
  26. fiorenza

    “E le idee non hanno sesso”, dice Tonizzo. Ma è davvero così? Non ne sono per nulla sicura. Per esempio, quell’idea di trasferire somme dai conti dei clienti ricchi a quelli dei poveri quando un’ispezione poteva far pagare a questi poveri una penale per i conti in rosso, secondo me poteva nascere solo nel cervello -nel corpo- di un direttore di banca donna. Così come l’idea che “questa donna meriterebbe un premio, altro che la galera” non può essere che un’idea di sesso maschile.

    25 Novembre, 2009 - 23:34
  27. mattlar

    Grandissima fiorenza!

    26 Novembre, 2009 - 0:32
  28. mattlar

    ps visto che è aria di colpi di scena e di outing, confidarvi una cosa…
    Mi nascondo dietro lo pseudonimo ma in realtà io sono Luigi Accattoli. Mi sono dato un altro nome per avere la conferma che siete psicologicamente e ontologicamente diversi da me.
    E affinché voi poteste comportarvi con me da pari a pari, rudemente, senza quel ossequio, quell’affettuosità melensa, quel non so che ….che spesso voi lettori avete verso noi vaticanisti, ontologicamente superiori a voi.
    L’ho fatto per voi, popolo mio.

    26 Novembre, 2009 - 0:44
  29. principessa

    ah ah ah ah ah….

    ma dai! Mattlar, anzi Matteo.

    26 Novembre, 2009 - 0:48
  30. principessa

    Vado a fare le torte di zucca e a preparare il tacchino per domani, giorno del Ringraziamento.
    Quest’anno, tra l’altro, ringrazio anche di avere amici come voi……..
    Abbracci (non melensi, ma forti e sinceri) a tutti

    (anche a Sump…)

    26 Novembre, 2009 - 0:56
  31. Leonardo, si dice più o meno così, “mischineddu”, ma va verso l’offensivo…
    quindi fai tu!
    🙂

    26 Novembre, 2009 - 10:17
  32. Luigi Accattoli

    Io non so spiegarmi l’uso del nickname nella blogsfera. A parte i casi di necessità, o di tattica: uno è militare e vuole parlare con libertà dell’esercito. Ma se non vi sei costretto, perchè nascondersi? Sarebbe come mandare una cartolina o un sms senza firmarsi: che vantaggio ne viene? Io ci vedo una perdita. Se tutti i miei visitatori comunicassero con me senza sapere chi sono, avendo io aperto il blog con uno pseudonimo – poniamo Mattlar – la vita nel pianerottolo sarebbe migliore o peggiore? Io credo che vi sarebbe meno sale. Certo io potrei scrivere qualsiasi cosa e non ne porterei nessun pegno sociale, ma a chi è utile che si scriva qualsiasi cosa? Il sale non sta nell’eccesso. Chi ha idee mi soccorra.

    26 Novembre, 2009 - 10:26
  33. targum55

    “Io non so spiegarmi l’uso del nickname nella blogsfera”

    Giusto.
    Au revoir

    26 Novembre, 2009 - 17:00
  34. Leonardo

    Io mi rifiuterei di avere un nickname. Semmai uno pseudonimo.

    26 Novembre, 2009 - 17:08
  35. roberto 55

    Questo è uno dei “post” più simpatici che io ricordi, dal tempo (era il luglio dell’anno scorso) in cui frequento il “pianerottolo”: merito di noi tutti, Luigi in testa, e merito (anche, ed anche questo) di Erika B., straordinaria figura di questi primi anni del XXI secolo.

    Buona notte !

    Roberto 55

    26 Novembre, 2009 - 22:29
  36. Luigi Accattoli

    Confesso di non aver inteso che cosa volevano dire targum55 e Leonardo. Mi capita spesso, con loro e con altri. Oltre a non sapermi spiegare l’uso del nickname (cioè dello pseudonimo) non so spiegarmi perchè molti si divertano a scrivere ermetico. Non vogliono farsi riconoscere e non vogliono neanche farsi capire. Mi sono tutti simpaticissimi. A volte li rileggo dieci volte e concludo che i giovani ne sanno di più.

    26 Novembre, 2009 - 22:59
  37. plpl8

    sinceramente non l’ho capito neanch’io …ma probabilmente il Brain Training Del Dr. Kawashima (nintendo) assegnerebbe al mio cervello un’età di ottant’anni 😉
    paolo p

    26 Novembre, 2009 - 23:09
  38. targum55

    Volevo solo dire che non trovo neanche io motivi seri per la pseudonimia e quindi levo le tende. Arrivederci.

    26 Novembre, 2009 - 23:19
  39. Luigi Accattoli

    targum targum – il mio “non so spiegarmi” voleva dire “spiegatemi” e non “andatevene”. Infatti concludevo “chi ha idee mi soccorra”.
    Detto altrimenti. Se io volessi intervenire in un blog altrui immagino che mi firmerei: non ci troverei alcun sale a farlo senza firmarmi. Ma la maggior parte dei miei visitatori non si firma, dunque ci sarà un motivo: sono curioso di capirlo. Tutto qua.
    Ripianta le tende, se possibile.

    26 Novembre, 2009 - 23:30
  40. Leonardo

    Gusto di parlare con gli sconosciuti, come ad esempio nello scompartimento del treno (se non si deve lavorare; se no, che palle i vicini ciarlieri!) … gusto di fare finta, assumere identità fittizie … menare virtualmente le mani e darsi sulla voce sapendo che nessuno si fa male (e senza bisogno di uscire di casa) … immaginarsi le fisionomie e anche un po’ le biografie altrui … insomma non è priva di piaceri la pratica della pseudonimia (quante p: come se la assaporassimo con le labbra).

    26 Novembre, 2009 - 23:57
  41. Luigi Accattoli

    Come a dire: un giro in maschera.

    27 Novembre, 2009 - 7:57
  42. Luigi Accattoli

    Che rapporto avremo tra chi porta la maschera e chi firma per esteso? Le maschere faranno scherzi ai non mascherati? E se una maschera attacca una persona reale che non partecipa al blog?

    27 Novembre, 2009 - 8:09
  43. Luigi Accattoli scrive: “Che rapporto avremo tra chi porta la maschera e chi firma per esteso? Le maschere faranno scherzi ai non mascherati? E se una maschera attacca una persona reale che non partecipa al blog?”

    Parlo per me: un rapporto per la maggiore fatto di correttezza, anche se “mascherato”. Per l’attaccco alle “persone reali”, di solito lo effettuo raramente e per categorie anche se ovviamente penso a qualcuno in particolare, e mi esprimo in forma moooolto criptica (l’ho fatto qui sul suo blog quando citavo “i conferenzieri”), ma nulla di offensivo.
    L’ultimo vantaggio poi l’ho scoperto nel mio penultimo (l’ultimo era “senza parole”) …..intervento su questo blog.
    E cioè di poter reagire con una bugia immensa (a Napoli si dice “all’anima da palla”) nei confronti di un interlocutore, di potermi permettere almeno una “resa” virtuale, di poter fare “il fesso per non andare in guerra”.
    Si fa per vivere quieti…..

    28 Novembre, 2009 - 10:02
  44. Dimenticavo, nella mia e-mail le ho “rivelato” il mio nome, lei almeno “sa”.

    28 Novembre, 2009 - 10:05
  45. Luigi Accattoli

    Ubi mio, spero sia chiaro che non ne faccio una questione personale: non ho nulla contro i visitatori che usano pseudonimi. Mi diverto anzi a interpretarne l’origine e l’intenzione. La mia è una domanda per conoscere, non per polemizzare. Sono curioso del fenomeno del nickname.

    28 Novembre, 2009 - 12:37
  46. Grazie della risposta. Che la sua non è questione personale lo avevo capito.
    Ho approfittato solo per spiegare dei motivi, almeno miei.
    Che sono tanti e che scopro sempre più validi.
    Altro motivo ad esempio ed è quello che più mi diverte è questo, cioè l’accanimento con cui alcuni si scagliano contro me o altri, cercando di screditare la persona, la sua opinione, bandendolo con aggettivi abbastanza conditi, insomma il tutto per dirla in breve “non sei nessuno”, “non conti niente”.
    Allora mi scompiscio dal ridere. Perchè???
    Ovvio che se scelgo un “nick-name” ho scelto io stesso di essere “nessuno” di non “voler contare niente”. Di essere come Odisseo nell’Odissea.
    Occhio, ciclopi…

    28 Novembre, 2009 - 14:37
  47. Luigi Accattoli

    Come Odisseo nell’Odissea – a me invece chi si aggira nella blogsfera sotto pseudonimo sembra Caino sulla luna.

    28 Novembre, 2009 - 16:46
  48. Urca!!!
    Mi ha spiazzato!!!
    Anzi peggio.
    Perdo per KO tecnico!!!

    28 Novembre, 2009 - 17:13

Lascia un commento