Pascolare un gregge di rospi: ossia di Gesuiti

Il rospo è creatura calunniata: di rugoso aspetto, sospettato d’essere familiare delle streghe, ritenuto incapace di fare squadra certo a motivo dei salti. Un po’ come i Gesuiti, tenuti per falsi, individualisti, iellatori già a vederli. Mancava solo un Papa Gesuita per unire le due leggende. “Pascolare i Gesuiti? Ma è come pascolare un gregge di rospi: uno di qua, uno di là”: ha detto Francesco di sua iniziativa il 1° agosto a un gruppo di “Gesuiti in formazione”.

Aggiornamento al 15 agosto. Vedi al commento 12 il contesto del motto papale, che è l’elogio della libertà essenziale al Gesuita.

21 Comments

  1. Federico Benedetti

    Mi piace questa metafora, anche perché notoriamente i rospi sono velenosi.

    14 Agosto, 2018 - 15:40
  2. picchio

    Papa, gesuiti e animali : mi ricordo quando dopo esser stato in Sri Lanka disse ai gesuiti delle Filippine “ ho visto gli elefanti in Sri Lanka , erano vestiti meglio di voi!

    https://m.youtube.com/watch?v=cic3TDckYYU

    Cristina Vicquery

    14 Agosto, 2018 - 16:50
  3. Leopoldo Calò

    Francesco non avrebbe mai usato quella similitudine se non fosse stato egli stesso un gesuita. Senza l’affetto che la condivisione di tale condizione comportava, sarebbero state le parole di un miserabile.

    14 Agosto, 2018 - 19:40
  4. alphiton

    Quindi si vuol dire che i Gesuiti sono “velenosi”?

    14 Agosto, 2018 - 22:25
  5. Federico Benedetti

    Vogliamo discutere di zoologia e di anfibi?

    14 Agosto, 2018 - 23:15
  6. picchio

    Hai detto cosa buona e giusta Leopoldo!
    Cristina Vicquery

    15 Agosto, 2018 - 0:19
  7. giuseppe di melchiorre

    A me questa espressione papale non piace… Perché mi porta a pensare che, se il gregge è composto da rospi, possa essere considerato “rospo” anche il pastore… Un papa dovrebbe usare un linguaggio più forbito… In genere una persona assomiglia alle parole che dice.
    Ma questo dipende dal mio gusto per le belle parole… Gusto che, evidentemente, può non essere condiviso.
    Buona notte anche ai rospi, ammesso che non vogliano gracidare…

    15 Agosto, 2018 - 0:23
  8. Amigoni p. Luigi

    Rif. 22.25 di ieri – Affettuoso veleno

    Certo, storicamente i gesuiti sono stati un po’ velenosi. E allora? Meno male che un po’ lo sono stati! D’accordo comunque con Calò delle 19.40.
    Magari oggi – dopo la tragica “favoletta” di Genova di ieri – sarebbe meglio avere altri pensieri.

    15 Agosto, 2018 - 11:20
  9. Federico Benedetti

    Pensavo in particolare, ma non solo, al veleno della divisione che proprio i gesuiti, negli ultimi decenni, hanno contribuito a diffondere nella Chiesa.

    15 Agosto, 2018 - 17:40
  10. maria cristina venturi

    Nella fiaba il rospo si trasforma in un Principe Azzurro al bacio della Bellisima Principessa.
    Cosi’ forse con il bacio della Bellissima Vergine Maria, di cui oggi festeggiamo l’ Assunzione al Cielo, anche il rospo gesuita si puo’ trasformare nel Principe Azzurro.
    Preghiamo che trionfi il Cuore Immacolato di Maria.
    Contro rospi , serpenti ed altri rettili che insidiano il suo piede: la Donna Vestita di Sole
    Trionfera’ sui Rettili.

    15 Agosto, 2018 - 18:45
  11. Luigi Accattoli

    Senza libertà non si può essere Gesuita. Può schiarire qualcosa del motto papale il contesto in cui fu pronunciato, che è questo:

    Mi ha fatto ridere il sacerdote quando ha parlato di unificare la pastorale dei Gesuiti. Io avevo capito che si trattasse di unificare le anime e i cuori dei Gesuiti, non le modalità, perché se si fa questo finisce la Compagnia di Gesù. Si diceva che il primo ruolo del Generale era di “pascolare i Gesuiti”, e un altro diceva: “Sì, ma è come pascolare un gregge di rospi”: uno di qua, uno di là… Ma questo è bello, perché ci vuole una grande libertà, senza libertà non si può essere Gesuita. E una grande obbedienza al pastore; il quale deve avere il grande dono del discernimento per permettere a ognuno dei “rospi” di scegliere quello che sente che il Signore gli chiede. Questa è l’originalità della Compagnia: unità con grande diversità.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/08/01/0555/01208.html

    15 Agosto, 2018 - 19:32
  12. Amigoni p. Luigi

    Rif. 19.32 – Grazie a Dio

    Questi giornalisti mondani colgono solo il lato frivolo degli alti discorsi pontifici; e poi si lasciano sfuggire un papale “grazie a Dio che non si va più dal generale gesuita e dal papa con abito talare”. C’era da fare un bel titolone; altro che parlare di rospi; che non era un’offesa ai rospi ma un inneggio alla libertà cristiana “a cui siamo stati chiamati” (Galati 5,13). Tutti; e non solo i gesuiti.

    15 Agosto, 2018 - 21:24
  13. Leonardo Lugaresi

    Sull’esercizio gesuitico del munus petrino da parte di Francesco – che non mi pare un fuori tema rispetto all’argomento di questo post – è di qualche interesse ciò che scrive padre Thomas Rosica, che è stato (e forse è ancora, non so) autorevole membro dello staff della sala stampa vaticana. L’articolo, che si può leggere qui: http://saltandlighttv.org/blogfeed/getpost.php?id=72516
    fino a ieri conteneva nell’ultimo paragrafo queste significative parole, che sono state poi rimosse il 14 di agosto, dopo che un sito tradizionalista le aveva riprese e rilanciate:
    «Pope Francis breaks Catholic traditions whenever he wants, because he is “free from disordered attachments.” Our Church has indeed entered a new phase: with the advent of this first Jesuit pope, it is openly ruled by an individual rather than by the authority of Scripture alone or even its own dictates of tradition plus Scripture. Pope Francis has brought to the Petrine office a Jesuit intellectualism».
    Naturalmente lui lo dice con molta approvazione. Altri potrebbero vedere la cosa diversamente.

    15 Agosto, 2018 - 21:57
  14. Federico Benedetti

    E quanto veleno , quanta divisione porta la scelta di nominare proprio il gesuita James Martin relatore all’incontro mondiale per le famiglie? Uno scandalo che fa rabbrividire e avvelena la Chiesa.
    Volevo proporre in link, ma in questo momento non riesco: invito tutti ad andare a cercare le posizioni di questo gesuita in merito all’omosessualità e di riflettere sul significato del suo intervento all’incontro delle famiglie.

    16 Agosto, 2018 - 8:14
  15. giuseppe di melchiorre

    Rif. Luigi, 19, 32
    In quel contesto discorsivo, l’espressione papale sui gesuiti-rospi può essere accettabile. Almeno per me…
    Buona giornata a tutti…

    16 Agosto, 2018 - 9:26
  16. alphiton

    La divisione nella Chiesa è stata generata da chi ha cercato di mettere in frigorifero il CVII, non da chi ha cercato di applicarlo. Se poi i Gesuiti sono più preparati di altri religiosi questo va solo a loro merito.

    Alberto Farina

    16 Agosto, 2018 - 17:22
  17. picchio

    Possiedo tutti i libri, in inglese , di James Martin, e lo leggo su America da più di 10 anni, ora anche su FB.Un grande sacerdote.
    Cristina Vicquery

    16 Agosto, 2018 - 17:26
  18. Federico Benedetti

    Picchio,
    se piace a te, PURTROPPO, non può piacere a me: abbiamo una visione del cattolicesimo e della Chiesa troppo diversi.
    Il problema è che l’incontro mondiale delle famiglie dovrebbe riflettere la dottrina della Chiesa Cattolica, almeno nelle questioni fondamentali, e James Martin sicuramente propone una visione diversa e distante di famiglia è omosessualità. Per questo sostengo che la sua nomina è divisiva e “velenosa” per la comunità cattolica, a prescindere dalla persona.

    16 Agosto, 2018 - 19:23
  19. Lorenzo Cuffini

    Federico, quello che tu pensi, o quello che pensa Picchio, a proposito di J. Martin, siete entrambi liberissimi di pensarlo, ma non ha importanza alcuna.
    L’incontro mondiale sulle famiglie, al contrario, è organizzato dalla Chiesa Cattolica in via ufficiale, alla presenza del papa di Roma. Dunque, se permetti, mentre a nessuno puo’ gagliardamente fregare un tubo di quello che tu ed io pensiamo dei raeltori Tizio e Caio, né tu né io abbiamo titolo nè veste né ruolo alcuno per metter becco sulla partecipazione uffizile di Martin al suddetto incontro.
    Men che meno di definire, come tu fai parlando esclusicvamente con i calli spirituali- che altro, come me , non hai- di una nomina ” divisiva e velenosa”.
    Tanto per mettere i puntini sulle i.
    Se devi proprio occuparti, ed è cosa che ti riempie di entusiasmo, di divisività & veleni, ti suggerisco di cercare vicinissimo a te, a Ferrara , dove qualche sventato cattolico fa la froda al suo vescovo, reo, per l’ASSUNTA, di cavare le fette di salama dagli occhi di qualche sognatore tutta teoria e genuflessioni, con una chiarissima omelia….
    https://www.agensir.it/quotidiano/2018/8/15/migranti-mons-perego-ferrara-non-abbandonare-alla-morte-tanti-fratelli-e-sorelle/

    17 Agosto, 2018 - 2:09
  20. Luigi Accattoli

    Ringrazio Guido Mocellin. “Tale pregiudizio [contro i Gesuiti rianimato dagli oppositori di Papa Bergoglio] costituisce uno strano cocktail tra i motivi che contraddistinsero la polemica antigesuitica culminata nella soppressione della Compagnia (1773) e le responsabilità addossate ad alcuni gesuiti di spicco per il cammino indicato alla Chiesa nell’età secolare, dal Concilio Vaticano II in avanti”: così il collega Guido Mocellin che riprende su “Avvenire” di oggi il mio spillo e questo post:

    Papa Francesco su gesuiti e rospi: la libertà e (forse) il pregiudizio

    17 Agosto, 2018 - 15:48

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