Ponti e gallerie erano la mia festa

Il Ponte Morandi di Genova inaugurato nel 1967, quand’io prendevo la patente. Poi con le tante auto che ho guidato, passando anche di lì le dieci volte, la festa di dire ai bambini: guardate quel ponte, ora saliremo lassù. Oppure: da qui si vede tutta la città. – Segue nei primi commenti.

46 Comments

  1. Luigi Accattoli

    I monti faccia a faccia. Le vacanze come esplorazioni di borghi, montagne e fiumi visti dall’alto, o faccia a faccia. “Non si paga nulla per questo spettacolo”. La Calabria e la Sicilia divenute facili a percorrere come dall’elicottero di Piero Angela. La Panoramica tra Firenze e Bologna che preferisco “dieci volte” alla Direttissima. Salendo intuisci la geografia e un poco anche la storia. Racconti ai figli dei viaggiatori che prima di affrontare quelle montagne facevano testamento. Voli su picchi e laghi come un falchetto.

    16 Agosto, 2018 - 10:12
  2. Luigi Accattoli

    Le opere dell’uomo. Delle parole di questi giorni di lutto – sono in vacanza in provincia di Genova e qui il disastro lo sentiamo tutto – ne segnalo due ai visitatori. La prima è del ministro dei Lavori Pubblici Giacomo Mancini che inaugurò il Ponte Morandi dicendolo “opera imponente e moderna, dalle caratteristiche ardite”. La seconda è del cardinale di Genova Angelo Bagnasco: “Occorre un ripensamento riguardo alle opere che l’uomo costruisce”.

    16 Agosto, 2018 - 10:12
  3. Luigi Accattoli

    Salmo 20: Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli
    Isaia 31: Guai a chi si fa forte dei cavalli e confida nei carri

    16 Agosto, 2018 - 10:22
  4. maria cristina venturi

    “Occorre un ripensamento riguardo alle opere che l’ uomo costruisce”
    Piu’ che un ripensamento occorre una manutenzione. Le opere costruite dall’ uomo vanno incontro a invecchiamenti e degrado, se non si fa manutenzione accade quello che e’ accaduto a Genova.
    Colpa collettiva: non solo della societa’ Autostrade che pensava solo a guadagnare coi pedaggi senza sborsare soldi per manutenzione e rinnovamento, ma anche del Governo.
    Il ministro dei trasporti del Governo Renzi, tale Del Rio, ebbe per due volte avviso della pericolosita’ del ponte che e’ crollato. Non fece nulla.
    Non so se oggi si sente un po’ colpevole di quello che e’ successo.
    In Italia nessuno mai si sente colpevole e nessuno mai paga di persona. La colpa e’ sempre degli altri. Si chiama scarica-barile.
    E’ ancora piu’ Insopportabile che vedere il conto dei morti: lo scarica barile e’ gia’ iniziato, segno di una societa’ e di un paese in profonda crisi morale.

    16 Agosto, 2018 - 13:03
  5. Federico Benedetti

    Non prendiamocela con i costruttori e gli architetti degli anni ’60: erano anni di boom economico, si sono illusi che il progresso e le tecnologie moderne potessero consentire loro qualsiasi cosa. Per usare la terminologia cara a Bergoglio e riproposta recentemente ai giovani del sinodo: hanno “sognato” e perseguito con passione il “sogno” di essere onnipotenti…
    L’importante è sognare, credere nei propri sogni, quali che siano… Anche se poi, a distanza di anni, sono destinati a crollare.

    16 Agosto, 2018 - 14:27
  6. Amigoni p. Luigi

    Rif. 13.03 – Sogni ripensati

    La polemica è arrivata anche su questo blog, coinvolgendo – basta poco -anche i sogni di Bergoglio. Il tutto con grande dolore – è chiaro – per i morti, i dispersi e i sopravvissuti.

    a) Non sarà anche il caso di ricordare che un bel progetto, duplice, di alleggerimento del traffico sul ponte crollato (il “Gronda” 1 e 2) è in ballo da 10 anni e che sui traforamenti previsti i grillini (con il capo in testa) hanno ironizzato con il primo No marziale, il “no gronda”, assicurando che la “favoletta” del ponte Morandi che crolla sarebbe rimasta tale per altri 100 anni?

    b) Qualcuno saprebbe indicare quante righe (con possibili costi e tempi) nel programma del governo in carica sono dedicate alle opere che richiedono grande manutenzione? E in particolare alle opere liguri, a cui si riferisce, in parlamento, l’interrogante citato (per altro non di un partito oggi al governo)?

    c) Le opere del periodo del grande boom economico sono “sogni destinati a crollare”. Ci mancherebbe. Ma sono servite e servono molto. O no? Quanti per 50 anni son passati – sospirando si intende – su quel ponte.
    Qualcuno si ricorda come si viaggiava in Liguria, fino a un bel po’ degli anni ’70?

    16 Agosto, 2018 - 16:07
  7. Andrea Salvi

    Il problema degli italiani è che con estrema disinvoltura passano da esperti in teologia a esperti in ingegneria edile a esperti in immunologia a esperti in economia. Il tutto in nome di un malinteso concetto di democrazia per cui il parere di un vero esperto vale nel web quanto quello dell’incompetente di turno.
    Naturalmente anche qui qualcuno si distingue per battute di pessimo gusto.

    16 Agosto, 2018 - 17:37
  8. Federico Benedetti

    Caro p. Amigoni,
    Tutta Italia è addolorata per le vittime INNOCENTI del crollo del ponte, per i loro familiari e per le centinaia di sfollati che hanno la disgrazia di abitare (immagino per necessità e mancanza di alternative) sotto o vicino a quello che rimane del ponte. Non c’è bisogno di aggiungere altro. La sua osservazione riguardo ad una insensibilità mia o di altri è malevola e offensiva.
    Nel suo intervento Amigoni si accanisce contro il governo (in carica da due mesi), che però è intervenuto subito, si è riunito a Genova ed è stato presente, partecipe e tempestivo, a differenza dei governi precedenti di fronte a disgrazie simili (e a differenza del presidente Mattarella , sempre tanto sensibile quando si tratta di mafia e di migranti, ma in questo caso… Distratto?).
    P. AMIGONI, le responsabilità sono di altri: mancati controlli e monitoraggio, manutenzione evidentemente inadeguata da parte della società autostrade, ma anche superficiale “disattenzione” dei governi precedenti, governi con ministri dei trasporti che avevano ricevuto segnalazioni ufficiali e non hanno alzato un dito (mi riferisco esplicitamente all’alfiere dello ius soli Del Rio), per non parlare dei vertici di società pubbliche e private… Tutte persone legate politicamente al centrosinistra e al PD, che a Genova e in Liguria ha regnato indisturbato per decenni e ha piazzato i suoi uomini su tutte le poltrone che avevano competenza su quel territorio e potevano sollecitare o decidere gli interventi di manutenzione necessari. Grillo e i suoi non hanno mai contato niente, qualsiasi cosa abbiano detto e scritto a proposito delle “favolette” che hanno divertito tanto p. AMIGONI, non ha avuto nessun effetto. Idem la Lega. AMIGONI, se proprio vuole prendersela con qualcuno, se la prenda con Del Rio e compagni, non con chi non ha mai avuto responsabilità politiche e operative.

    Detto questo, rispondo anche al caro dott Salvi, dicendo che io non sono un comico e non faccio battute: il riferimento al sogno era frutto di una mia riflessione riguardo alle parole del Papa ai giovani che, a mio modesto parere, non rappresentano che un’illusione, l’illusione che avevano anche negli anni ’60: basta sognare e perseguire un sogno. No, non è così: i giovani devono mettere buone fondamenta alla loro vita, scegliere il bene … aprire le porte a Cristo. E bisogna che qualcuno glielo dica chiaramente, senza illuderli che basta “sognare”.

    16 Agosto, 2018 - 19:18
  9. alphiton

    Benedetti, hai davvero toccato il fondo. Non ci sono parole per definire la tua piccineria… Anche una tragedia come quella di Genova, che richiederebbe silenzio e preghiera, diventa per te occasione per polemizzare col Papa. Vergogna, vergogna, vergogna…

    Alberto Farina

    16 Agosto, 2018 - 19:24
  10. Andrea Salvi

    A volte anziché replicare, sarebbe stato meglio tacere. Perché uno ribadisce, qualora qualcuno non lo avesse capito, di non aver compreso nulla, ma proprio nulla delle parole del papa.

    16 Agosto, 2018 - 20:44
  11. Federico Benedetti

    Sono sempre colpito dalla incapacità di chi, in questo blog, non riesce ad accettare una voce fuori dal solito coro. Un coro di turiferari che non ammette dissensi.

    16 Agosto, 2018 - 21:35
  12. Andrea Salvi

    Non si tratta di essere turiferari. Come ha detto Farina passare dal crollo del ponte di Genova al discorso del papa ai giovani e’ un salto fuori da ogni logica. A meno che non si tratti di logica perversa.

    16 Agosto, 2018 - 22:02
  13. Andrea Salvi

    Turiferario, turiferario, turiferario
    Disco rotto..
    Benedetti sei monotono. Inventati qualche appellativo più geniale…

    16 Agosto, 2018 - 22:22
  14. Lorenzo Cuffini

    Ma Federico piantala .
    Fare caciara sulla pelle dei morti dovrebbe far ribrezzo pure a te fino a prova contraria.
    Ma son cavoli tuoi, contento tu.
    Per il resto continui a mistificare coscientemente quello che ha detto il papa, fottendotene della verità delle cose e della precisione di Accattoli di cui manco hai considerAto un intervento personale.
    Questi non sono più cavoli tuoi, ma di tutti.
    Non hai diritto nemmeno tu di cacciare balle.
    Quindi: piantala.

    16 Agosto, 2018 - 22:34
  15. Beppe Zezza

    Tutti parlano di “mancanza di manutenzione” . Può essere. Ma può anche essere un’altra cosa: i “sistemi” invecchiano e “muoiono” e non c’è verso di tenerli in vita neanche spendendo e utilizzando tutte le risorse a disposizione. Si è trattato, forse, di un errore di valutazione : il “sistema” ponte Morandi era giunto “a fine vita”. Come quando muore un anziano nonostante gli apparecchi e i medicinali che la scienza offre: semplicemente l’uomo non è in grado di tenere tutto sotto controllo.

    16 Agosto, 2018 - 23:21
  16. Amigoni p. Luigi

    Rif. 23.21 – Fine vita

    D’accordo, molto volentieri, con Zezza. Anche i ponti invecchiano. E le “gronde” – diversamente dai sogni – necessitano di tempi lunghissimi per essere installate. Specialmente a Genova.

    16 Agosto, 2018 - 23:39
  17. Lorenzo Cuffini

    Non si tratta affatto di ” non ammettere dissensi”.
    Si tratta di non ammettere FALSITA’.
    Una di queste, evidentissima, è la seguente:
    “…e a differenza del presidente Mattarella , sempre tanto sensibile quando si tratta di mafia e di migranti, ma in questo caso… Distratto?).
    La differenza cui si allude in modo sventato, sarebbe quella di non essersi mostrato presente, partecipe, e tempestivo. ( sic, letteralmente).
    14 agosto:
    https://agensir.it/quotidiano/2018/8/14/crollo-ponte-a-genova-mattarella-italiani-hanno-diritto-a-infrastrutture-moderne-ed-efficienti/

    Chi è il distratto?
    Nessuno. Questa riportata qui sopra non è distrazione di uno sbadato, ma una calunnia calcolata.

    17 Agosto, 2018 - 1:25
  18. Clodine-Claudia Leo

    In primis cordoglio per le vittime innocenti di Genova, e una preghiera alla
    Vergine Maria perché accolga, materna, questi nostri poveri fratelli innocenti come accolse il Figlio Suo deposto dalla Croce. Benedica i soccorritori e quanti con squisita Carità si prodigano e confortano. Alle famiglie,parenti,amici che sono nel dolore, ottenga loro la consolazione dello Spirito.

    Dopo di che,questa levata di scudi contro Federico non solo la trovo inopportuna, ma denota una visione talmente angusta, piccola della realtà e di come vanno le cose che disorienta. Come al solito si è inclini a guardare il dito e mai la Luna. Credo che i tempi siano maturi perché si guardi addirittura oltre la luna – maestra d’inganno che la Vergine, non a caso, pone sotto i suoi piedi, mentre sulla testa ha la corona di 12 stelle- puntare alle stelle appunto, se riesce, il che non è scontato, visto che siamo tutti immersi in un letargo che fa molto comodo ai venditori di fumo , e di sogni…

    Nulla è slegato dal contesto: la Chiesa, il Papa, lo Stato, la Società, le Nazioni tutte e ciascuna, il mondo intero e anche il crollo dei ponti, guarda un po’…. Tutto, ma proprio tutto e tutti siamo dentro una struttura connettiva: tutti connessi, tutti dentro la centrifuga del Neo- liberismo egemone, imperante. Dentro quel processo di Globalizzazione irreversibile che sembra non essere così inviso alla Chiesa odierna nonostante il veleno che questa antica ma sempre “brillante” ideologia, ricicciata attorno agli anni settanta/ottanta, ha sempre instillato nei gangli della società ed ora nella Chiesa. Non per niente si parlava di “rospi” recentemente. La globalizzazione, ventre molle di ogni disuguaglianza, figlia di quel neo-liberismo accolto a braccia aperta dai governi nostrani di sinistra e dalla sinistra europea – appoggiato anche da quella parte di Chiesa più progressista- malgrado nel tempo gli avvisi, ripetuti, estenuati di GPII e BXVI sulle pericolose derive mettessero in guardia da questa ideologia mortifera che depriva lo stato dei suoi poteri in favore del libero commercio: devastante a lungo termine sulla economia di un popolo, di uno paese, di uno stato.

    17 Agosto, 2018 - 8:03
  19. maria cristina venturi

    Alberto Farina

    Vergogna vergogna vergogna lo possono dire con diritto i cittadini italiani ai governi di questo paese degli ultimi venti anni ( e specialmente all’ ultimo governo guidato da Renzi) per lo schifo che sta saltando alla luce in queste ore. Il crollo del ponte ha scoperchiato il vaso di Pandora.
    Lei lo sapeva Alberto Farina che la concessione ai Benetton di Autostrade era stata fatta dal governo
    con un contratto “ secretato,” ? Si, su questa concessione c’ era il “ segreto di stato” finche’ Cantone circa un anno fa ha costretto a de- secretarla per un giusto discorso di trasparenza e di giusta concorrenza ma il ministro Del Rio ne ha de-secretato solo una parte.
    Vergogna , vergogna, vergogna.In un paese civile i contratti sono pubblici e trasparenti.
    Lo sa caro Alberto afarina ch3 la proroga della concessione ai Benetton fu infilata nottetempo nel Decreto Milleproroghe nel 2015 ?
    Vergogna vergogna vergogna. In un paese civile non si usano sotterfugi
    Lo sa Alberto Farina che ai Benetton sono stati concessi privilegi inauditi, che persino i necessari interventi di manutenzione delle autostrade gli e’ stato concesso non di appaltarle con regolare bando, ma di farli fare ad aziende di loro stessa proprieta’
    Lo sa che il ministro Del Del Rio ebbe ben due interpellanze parlamentari sul ponte Morandi e NON RISPOSE MAI ’ ?
    Vergogna vergogna vergogna.
    Tutto cio’ che e” nascosto apparira’ ( Quidquid “latet apparebit ) si dice nel Dies Irae.
    State pur sicuri che tutte leporcate fatte in questi anni dai governi di sinistra con sotterfugi appariranno prima o poi alla luce e alla conoscenza dei cittadini italiani tenuti per anni all’ oscuro di tutto da un sistema di connivenze politiche e mediatiche . Ed allora la vergogna vi sommergera’ come sta adesso sommergendo la Chiesa americana i suoi vescovi e i suoi cardinali che secondo il rapporto del giudice della Pensylvenia hanno operato ed insabbiato per decine d’ anni i crimini di centinaia di preti e
    Vergogna vergogna vergogna , la vergogna ricada su chi ancora di fronte l’ evidenza difende la lobby dei preti pedofili e di chi anche di fronte all’ evidenza pensa che non vi sia alcuna respinsabilita’ Di Autostrade e dei governi per la tragedia di Genova.

    17 Agosto, 2018 - 8:27
  20. maria cristina venturi
    17 Agosto, 2018 - 9:01
  21. maria cristina venturi

    i Benetton nei primi sei anni di concessione hanno visto quadruplicato il valore dell’investimento iniziale, mentre Gavio l’ha visto moltiplicarsi per 20. Come hanno fatto? Semplice: aumento delle tariffe e taglio degli investimenti.
    Se invece si va a vedere nell’ultima relazione del MinisteroDeiTrasporti si scopre che per l’anno 2016 il valore degli investimenti è il 20% in meno, mentre la spesa per le manutenzioni è calata del 7% rispetto al 2015. [6/9] Il risultato è che mentre fra il 2012 e il 2016 sono stati distribuiti dividendi per 1,5 miliardi (e nel solo 2017 arriviamo a 972 milioni) le infrastrutture italiane invecchiano e solo dal 2013, i casi di ponti crollati in #Italia sono stati ben 10.
    Come fanno notare molti esperti, la rete infrastrutturale italiana (strade, ponti, autostrade) risale a 50/60 anni fa e necessita di manutenzione continua e di un massiccio rinnovamento, come nel caso dei ponti in cemento armato, il cui ciclo di vita è ormai al termine.”

    (https://www.maurizioblondet.it/dalema-eurocritico/ )

    17 Agosto, 2018 - 9:11
  22. Beppe Zezza

    Inquietante il link di Salvi sulla situazione del degrado delle infrastrutture negli Usa SENZA CHE SI SIANO TROVATE SOLUZIONI. Se non le hanno trovate loro che sono molto più avanti di noi, di noi che ne sarà? Quante sono le infrastrutture “degradate” che ci sono in Italia? Il ponte Morandi era tenuto sotto un controllo abbastanza stretto -da quanto si dice – ma le altre? Viaggiando sulle autostrade si passa su ponti vertiginosi . Da ora in avanti lo si farà con una certa inquetitudine.
    Io penso che negli anni della ricostruzione dopo la tragedia della guerra si sia vissuto nella euforia di “sogno” : il calcestruzzo armato precompresso permetteva cose mai pensate prima ( e ora ci troviamo a dover risolvere i problemi che il tempo, la corrosione, l’aumento non preventivabile delle sollecitazioni, la difficoltà oggettiva di mettere in atto alternative efficaci comporta ) . O forse si deve parlare di “sogni”. Non vi ricordate l’euforia per la scoperta italiana del “moplen” , il diffondersi a macchia d’olio della plastica ( e ora ci troviamo a dover affrontare i problemi delle “isole di plastica” che inquinano i mari e cose simili )?
    Il “sogno” della onnipotenza umana.
    Il papa nel suo discorso sui “sogni” da perseguire ha anche detto che quando questi sogni si allontanano da Dio portano a disastri. Forse non lo ha detto con sufficiente energia per cui pochi o nessuno lo hanno rilevato.
    Ma la tragedia di Genova ci porta a rifletterci sopra.

    17 Agosto, 2018 - 9:48
  23. Leopoldo Calò

    Venturi, la vergogna di cui parlava alphiton non mi pare abbia niente a che vedere con le responsabilità politiche, civili e penali (accerterà il potere giudiziario le ultime due, speriamo senza ulteriori ingerenze da parte dell’esecutivo) per la tragedia di Genova. Si discorreva del fatto che qualcuno non perde mai l’occasione, perfino l’occasione di un lutto collettivo, per sputtanare la vostra Chiesa, con una petulanza che a volte somiglia ai capricci che fanno i bimbi per richiamare l’attenzione su di loro. Mi corregga Farina se sbaglio. Del resto l’ha capito Clodine, che cerca di giustificare l’avventato post dell’esperto in anfibi velenosi con un bel “nulla è slegato dal contesto”, che mi troverebbe anche d’accordo, se il “contesto” non fosse sempre e soltanto la critica feroce al papa.

    17 Agosto, 2018 - 10:34
  24. alphiton

    Leopoldo Calò ha capito perfettamente il mio intervento.

    Alberto Farina

    17 Agosto, 2018 - 10:52
  25. alphiton

    Invece Venturi non ha capito nulla…

    Alberto Farina

    17 Agosto, 2018 - 10:53
  26. Lorenzo Cuffini

    Gli “estenuati” ripetuti avvisi di GPII e di Benedetto XVI sono nella testa di chi l ha scritto.

    17 Agosto, 2018 - 15:26
  27. Lorenzo Cuffini

    Venturi , almeno leggi, prima di partire per la tangente.

    17 Agosto, 2018 - 15:27
  28. alphiton

    Comunque il problema non è essere fuori o dentro il coro, ma quello che si dice. Una fesseria resta tale, detta fuori o dentro dal coro. Per fesseria intendo qualcosa al di fuori di ogni logica razionale. A meno che per qualcuno non valga il motto: “Piove, Bergoglio ladro!”.

    Alberto Farina

    17 Agosto, 2018 - 16:27
  29. Clodine-Claudia Leo

    La differenza non è nella testa di chi scrive, ma nella sostanza dei fatti, e i fatti sono chiari: Per quanto riguarda GPII e BXVI si espressero con parole di Verità sui pericoli del neo liberismo e della globalizzazione, dei rischi incombente cui si è giunti: le mani dei potenti sul mercato e la finanza secondo la loro sporchissima convenienza. Ovvio che se all’economia si attribuisce valore assoluto diventa l’idolo, il totem cui prostrarci come figli devoti di Balaam. E tutto quanto postato da Maria Cristina Venturi non è che una breve sintesi. Poi arriva papa francesco e fa sermoni sull’ambiente, la natura, sulle disuguaglianze sociali. Politiche martellanti sui poveri, sull’accoglienza e via discorrendo e non si accorge, o forse si, – mi spiace ricordarlo – è al loro servizio perché è un Gesuita e come tale ha una visione universalistica, globalizzante tale è la storia della diffusione della Compagnia di Gesù nel mondo con aperture al pluralismo e capacità di sfruttare il carattere tutt’altro che univoco e coerente del processo di globalizzazione la cui genesi risale almeno a cinquecento anni addietro. Lui con le labbra dice, ma con la mente vagheggia un orizzonte globale in cui migliorare la formazione, la leadership dell’Ordine,che è e resta un ordine militante e militare che abbraccia anche l’ordine di Malta, onde immettere sul mercato di un mondo globalizzato i vari burattinai. Questa è la visionaria prospettiva dei Gesuiti che aspirano da sempre al totale dominio sul potere temporale: obiettivo primario del Vaticano in cui il Papa è capo supremo e parte integrante.
    Che il 90% dei ponti crollino mentre lui cerca in tutti i modi di costruirli mi fa dire « Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi?

    17 Agosto, 2018 - 17:12
  30. Lorenzo Cuffini

    Un cumulo di falsità e fandonie: con questo Claudia Floris Leo approfitta della occasione per un attacco a testa bassa infarcito di calunnie, luoghi comuni da perecottara della fede cristiana, asinate storiche e cronachistiche grosse come case.
    La sola semplicissima cosa che avrebbe dovuto dire ( GPII II E B XVI non fecero mai interventi “estenuati” ) si prende bene guardia di dirla.
    Penosa.

    17 Agosto, 2018 - 18:34
  31. Amigoni p. Luigi

    Rif..8.03 – Neo-che cosa di chi?

    Nel grande cordoglio che ci unisce, è importante non essere precipitosi, come sembrano invece essere alcuni governanti, e non revocare dalla nostra intelligenza quel minimo di lucidità e di onestà necessario per analizzare alcuni dei dati e date e fatti che sono apparsi sopra. Ci sarà tempo anche per questo atto di lealtà che vedrà le responsabilità di ognuno, dei giudicati e dei giudicanti, di ieri e di oggi.

    Intanto faccio ammenda: mi deve essere sfuggita (come anche a chi l’ha notato alle 15.26) qualche enciclica (o pezzo di enciclica) di alcuni papi precedenti, rei di avere tuonato di brutto contro il neo liberismo.
    Finora sembrava che l’unico, molto brutto e molto cattivo, anti neoliberista fosse Bergoglio. Che infatti risulta molto amato e osannato dalla destra americana.

    17 Agosto, 2018 - 18:39
  32. Beppe Zezza

    Io ricordo una espressione di GPII – non so in quale occasione la disse, ma mi è rimasta impressa – che diceva pressapoco cosi’ : abbiamo veduto il crollo del comunismo, vedremo anche il crollo del “consumismo”.
    La “profezia” si fondava, a mio avviso, sulla sua profonda convinzione che qualunque cultura che prescinda da Dio sia destinata inevitabilmente a crollare.

    18 Agosto, 2018 - 8:37
  33. Clodine-Claudia Leo

    Beh, a riguardo mi viene in mente una pericope in questo momento. Si trova al capitolo 4 del Vangelo di Matteo, ed è la 4;17. Una frase emblematica che Gesù pronunciò dopo aver mandato al diavolo il diavolo,appunto,mettendolo KO con tre lapidarie risposte -“non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio ripeto *non di solo pane ma di ogni parole che esce dalla bocca di Dio*; “Non metterai alla prova il Signore tuo Dio” ; “Solo Lui adorerai e a Lui renderai culto” – dopo di che, “Da quel tempo, *da quel tempo* interessante.. da quel tempo… Gesù cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».

    Ora. Per me, che sono cristiana e veramente cattolica nel profondo, con fede sempre rivolgo la preghiera allo Spirito Santo perché «Credo sanctam ecclesiam, sed non in illam credo, quia non Deus sed convocatio vel congregatio christianorum et domus Dei est» Credo Sanctam Ecclesiam dunque (genitivo oggettivo). Per alcuni invece sembra essere più consono il genitivo soggettivo: Ecclesia credens, che lascio senza invidia agli ammiratori senza fede che credono “nella Chiesa” del dopo concilio di Bergoglio di Parolin degli annessi e dei connessi.

    Fatta questa premessa mi domando: che ci faceva Parolin all’annuale riunione del più settario, riservato Club attraversato da quel fiume chiamato “oligarchia” dentro al quale confluisco affluenti da destra e da sinistra i cui nomignoli vagamente famigliari rispondono al nome di : banchieri,finanza, azionisti, dirigenti, vertici di multinazionali -et rivoli-maggiordomi, chierici, testate giornalistiche etc etc etc. Che poi il Papa ricevesse in Vaticano la crema del potere mondiale, come Exxon (gigante dell’energia fossile, esponenti della famiglia Rockefeller, non fa più testo naturalmente. ma una domanda s’impone, credo: che accidente ci fanno nel tempio di Dio questi demoni, e Parolin cosa può avere in comune con il Club Bilderberg,con i luoghi segreti , carbonari, che tanto rammentano la setta dei “liberi muratori” mah…misteri della fede che non ci è dato conoscere. Da decenni questi illustrissimi entrano ed escono nella Chiesa dalla porta di servizio e con Bergoglio si moltiplicano.
    Mi prendo gli insulti, cari fratelli, ma nella mia mente si è fatta chiarezza da tempo: “sia il vostro parlare sì sì, no no. Il di più vien dal Maligno”. Pericolose, sulfuree compagnie dentro le quali nessuna spiritualità, tanto meno cura delle anime,può vigere. Di qualunque argomenti si va trattando rientrano nella politica sporca da imporre ai poveri diavoli sparsi nella gran parte del mondo come olio di ricino.
    Intanto riecheggia la pericope, dopo che Cristo mandò al diavolo il diavolo, “Da quel tempo, *da quel tempo* interessante.. da quel tempo… Gesù cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».

    «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».
    Ravvedetevi….

    18 Agosto, 2018 - 9:48
  34. Amigoni p. Luigi

    Rif. 8.37 – Consumismo in macerie? Dove?

    Ho l’impressione che la “profezia” non sia sia per niente realizzata; si è esteso il consumismo senza dubbio nei paesi ex comunisti e in molte zone del mondo. Ma estensione e attitudine al consumismo non fanno comunque la teoria del neo-liberismo.

    18 Agosto, 2018 - 9:54
  35. Clodine-Claudia Leo

    Il neo -liberismo non è una “teoria” , è una prassi…

    18 Agosto, 2018 - 12:21
  36. Lorenzo Cuffini

    Ravvediti per l’intanto tu, Claudia Floris Leo.
    Che non ti ricevi alcun insulto, giacché insulti non te ne è stato mosso manco uno.Constatare che tu, come del resto fai abitualmente scrivendo su questo blòg- altrove non saprei – calunni e diffami e maldici scientemente il tuo papa e la tua Chiesa NON è un insulto, quanto registrare la banale evidenza, come dire che tu sei donna.
    Nè più, né meno.
    Piantala di diffamare e di dire il falso: nessuno ti dirà più che sei una calunniatrice menzognera.
    Semplicissimo
    Al contrario tu ti credi libera di poter impunemente e reiteratamente INSULTARE papa, vescovi, pastori e così via. E questi insulti son tutti lì, giorno per giorno, memorizzati negli archivi web.
    Libera tu di farli, proclamandoti ” cristiana e veramente cattolica nel profondo?” Libero io di smunandarti nella tua profonda anticattolica oscenità quotidiana. Che sta nella realtà di quello che scrivi.

    A proposito delle ” estenuate” ( !) parole dei papi precedenti _” sui pericoli del neo liberismo e della globalizzazione, dei rischi incombente cui si è giunti: le mani dei potenti sul mercato e la finanza secondo la loro sporchissima convenienza.”, e sul ” poi arrivò Papa Francesco” ( sic, con il letamaio di ordinanza collegato che non merita d’essere ricordato), poi arrivò papa Francesco un tubo, nel senso che non solo andò nella stessa direzione, ma ci spinse molto e definitivamente oltre . Basta ricordare la prima delle condanne recise e senza appello che pronunciò contro il “capitalismo selvaggio”, ed eravamo nel già lontano 2013
    https://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2013/may/documents/papa-francesco_20130521_dono-di-maria.html
    Se si vuole una lista dettagliata degli interventi sul tema, basta consultare la rete, o la fornisco io, a scelta.

    In una parola: tutte balle.

    18 Agosto, 2018 - 13:11
  37. Lorenzo Cuffini

    Non saprei a quale “profezia” di GPII faccia riferimento Zezza.
    Non me ne risultano, ma questo non vorrebbe ovviamente dire.
    Quiello che è evidentissimo e fuori discussione è il giudizio di condanna crescente che GPII pronunciò sempre e con immutato vigore contro i rischi di asservimento insiti nel consumismo. Che vide peraltro imporsi sotto il suo naso nella Polonia che in qualche modo guido’ fuori dal comunismo, ma avendo tutto il tempo di vederla entusiasticamente correre nelle braccia proprio di quell’altro, più subdolo e mefitico tiranno, il consumismo appunto.
    Sulla materia, tra le decine di interventi e passi, si possono ricordare , per efficacia, il discorso ai giovani di Leopoli in Ucraina
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/27/wojtyla-ai-giovani-ucraini-il-consumismo-nega.html
    e – per quanto riguarda il capitalismo gli articoli della Centesimus Annus relativi
    ( art 42)
    “La risposta è ovviamente complessa. Se con «capitalismo» si indica un sistema economico che riconosce il ruolo fondamentale e positivo dell’impresa, del mercato, della proprietà privata e della conseguente responsabilità per i mezzi di produzione, della libera creatività umana nel settore dell’economia, la risposta è certamente positiva, anche se forse sarebbe più appropriato parlare di «economia d’impresa», o di «economia di mercato», o semplicemente di «economia libera».

    Ma se con «capitalismo» si intende un sistema in cui la libertà nel settore dell’economia non è inquadrata in un solido contesto giuridico che la metta al servizio della libertà umana integrale e la consideri come una particolare dimensione di questa libertà, il cui centro è etico e religioso, allora la risposta è decisamente negativa.

    La soluzione marxista è fallita, ma permangono nel mondo fenomeni di emarginazione e di sfruttamento, specialmente nel Terzo Mondo, nonché fenomeni di alienazione umana, specialmente nei Paesi più avanzati, contro i quali si leva con fermezza la voce della Chiesa. Tante moltitudini vivono tuttora in condizioni di grande miseria materiale e morale. Il crollo del sistema comunista in tanti Paesi elimina certo un ostacolo nell’affrontare in modo adeguato e realistico questi problemi, ma non basta a risolverli. C’è anzi il rischio che si diffonda un’ideologia radicale di tipo capitalistico, la quale rifiuta perfino di prenderli in considerazione, ritenendo a priori condannato all’insuccesso ogni tentativo di affrontarli, e ne affida fideisticamente la soluzione al libero sviluppo delle forze di mercato.”
    http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_01051991_centesimus-annus.html

    18 Agosto, 2018 - 13:24
  38. Clodine-Claudia Leo

    Ponti e gallerie erano anche la mia festa.

    18 Agosto, 2018 - 15:20
  39. Beppe Zezza

    La “profezia” del crollo del consumismo non si è ancora avverata. Certo. Ma le profezie non indicano dopo quanto tempo si avvereranno.
    Cuffini dice che non gli risulta una simile profezia da parte di GPIi tuttavia ricorda numerosi interventi contro il consumismo. Forse gli sarà sfuggita , forse fa parte di uno dei discorsi fatti a braccio.
    È giustissimo che la Chiesa denunci le situazioni di sfruttamento, ma non dovrebbe a mio parere scendere al livello di indicare quale soluzione politica adottare : questo e il compito proprio dei laici.

    18 Agosto, 2018 - 17:53
  40. Amigoni p. Luigi

    Rif. 17.53 – Profezie senza se e senza ma

    E’ bello sapere che le migliori profezie sono senza tempi e senza luoghi. Senza “se” e senza “ma”. O meglio: se si avverano sono vere; ma se non si avverano si avvereranno. E dunque sono potenzialmente vere. E’ un po’come la profezia mariana della conversione della Russia: al cattolicesimo? alla ortodossia? entro quanto tempo? quale Russia, l’URSS di ieri o altra?

    Comunque a dirimere forse un po’ tutto (non però il genitivo oggettivo di “sanctam ecclesiam”, delle 9.48 – di fronte al quale si è impotenti) credo basterebbe dire che tutti gli ultimi papi (da papa Giovanni) hanno censurato forte il capitalismo. In particolare – per Bergoglio – il capitalismo selvaggio, teorizzato e praticato dal neo-liberismo. E tutti ci auguriamo (papi e non) che sia un po’ contenuto il consumismo, o almeno meglio distribuito.

    18 Agosto, 2018 - 18:50
  41. Beppe Zezza

    È proprio così: le profezie si dimostrano vere se i fatti profetizzati accadno, se viceversa i fatti profetizzati NON accadono ci sono due possibilità o la profezia indicava un tempo nel quale il fatto preconizzato si sarebbe dovuto manifestare e questo non è accaduto e allora si può dire che la profezia era falsa ( vedi le varie profezie sulla fine del mondo dei Testimoni di Geova ) , oppure non ci sono indicazioni di tempo e allora nulla si può dire circa la sua Verità o falsita’ e il crederci o no è questione squisitamente personale.
    Naturalmente chi non ci crede ci può fare sopra della facile ironia.
    Tacito vedeva nella civiltà romana i sintomi del suo crollo e ne aveva profetizzato la fine. Che si è verificata trecento anni dopo. E’ stato vero o falso profeta?

    19 Agosto, 2018 - 8:53
  42. Amigoni p. Luigi

    Rif. 8.53 – D’accordo anche questa volta con Zezza

    Non mi pare di avere detto niente di diverso da ciò che dice Zezza.
    Abbiamo – dunque – ancora trecento anni a disposizione per verificare che l’attuale maggioranza populista italiana crollerà, come io, senza indicazione di tempi, profetizzo.

    19 Agosto, 2018 - 13:29
  43. alphiton

    Ma il profeta, più che anticipare il futuro, è colui che guarda la realtà con gli occhi di Dio e quindi vede ciò che gli altri non vedono, motivo per cui raramente essi vengono accettati. Pensiamo a figure come Don Primo Mazzolari, Don Milani, Padre Turoldo, se vogliamo fare degli esempi non lontani nel tempo. Quanto a Tacito… lasciamo perdere… Non ci azzecca proprio nulla.

    Alberto Farina

    19 Agosto, 2018 - 22:30
  44. Beppe Zezza

    Rif 22.30
    Dicono che spacco il capello in quattro, ma a me parenche ci sia una forte differenza di spirito tra chi scrivesse “a proposito di Tacito non ci vedo il nesso ” e chi scrive “Tacito non ci azzecca proprio nulla “.
    C’è un detto evangelico: “la bocca parla dalla pienezza del cuore”.

    23 Agosto, 2018 - 9:47
  45. alphiton

    Per me non spacchi affatto il cappello in quattro, anzi. Ti trovo spesso sprovveduto rispetto agli argomenti che affronti. In questo caso hai dato alla profezia un significato del tutto distorto e attribuisci questa categoria ad uno storico romano come Tacito, commettendo così un’operazione del tutto impropria. Se poi ho usato una locuzione che non ti aggrada, mi scuso con te, quantunque si tratti di espressione tratta dal registro colloquiale e familiare che non sarà elegante ma non ha nulla di volgare.

    Alberto Farina

    24 Agosto, 2018 - 14:36

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