Per il Quirinale io voto Severino Cancellieri Amato

Se giovedì fossi a Montecitorio a votare per il nuovo Presidente della Repubblica – in rappresentanza della popolosa Regione dei pirla digitali – scriverei sulla scheda in prima battuta il nome di Paola Severino, in seconda quello di Anna Maria Cancellieri, in terza quello di Giuliano Amato. Tiè.

172 Comments

  1. 9-10 luglio 1992.
    La notte in cui il Capo del Governo Amato
    fece prelevare forzosamente
    il 6 per mille
    da tutti i depositi bancari.

    Da tutti.

    E non ci vennero mai più restituiti.

    Costui,
    potrebbe divenire persino presidente della Repubblica ?

    Ma,
    All’anima de li mort**** sua………!!!!!

    Lo possino amm******

    sgrunt !!!

    (detto molto religiosamente………)

    16 Aprile, 2013 - 8:52
  2. Federico B.

    Concordo sul voto ai ministri uscenti Severino e Cancellieri.
    Aggiungerei magari un candidato come Carlo Casini…

    16 Aprile, 2013 - 8:57
  3. Grande Amato.
    L’unico che abbia fatto un grande atto di democrazia.
    Mi auguro che venga approvato al più presto un prelievo forzoso del 1% (retroattivo) a ogni forma di deposito postale e/o bancario sia sotto forma di contante o titoli, per ripianare il bilancio. Naturalmente poi vanno tagliati anche costi sprechi e privilegi.
    (Che è molto democratico, paghi su quanto hai).

    16 Aprile, 2013 - 9:29
  4. (tassarsi, auto-tassarsi, borsa comune, fa tanto prime comunità cristiane)
    (ma forse ad alcuni non piace in quanto adoratori del dio “Quattrino”…)

    16 Aprile, 2013 - 9:31
  5. Francesco73

    Sottoscrivo Accattoli sillaba per sillaba.

    16 Aprile, 2013 - 10:04
  6. Marilisa

    Escluderei senz’ altro Amato, perché non riuscirò mai a digerire le misure prese sulle pensioni, decurtate ingiustamente per chi aveva lavorato con enormi sacrifici, mentre lui godeva a pieno titolo di una lauta pensione.
    Avesse messo le mani nelle tasche proprie prima di metterle in quelle degli altri.
    Invece anche lui come gli altri: stando loro al sicuro, fanno man bassa dei soldi “faticati” dei poveri cristi.
    E poi non si può digerire nemmeno il prelievo forzoso sui conti correnti, come bene ha ricordato Matteo.
    Il dott. Sottile avrebbe potuto, con l’intelligenza del grande economista che sempre gli è stata riconosciuta, sottilizzare un po’ di più andando a toccare la casta dei politici con le tasche sempre più pingui. Non ti pare, Luigi ?
    Vada per la Cancellieri e per la Severino, ma confesso che a me piacciono enormemente Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelski. Che difficilmente verranno eletti perché uomini così equilibrati non possono piacere–io credo– alla Destra verso la quale hanno espresso abbastanza spesso, e giustamente, delle riserve.

    16 Aprile, 2013 - 11:13
  7. Federico B.

    Ubi,
    non entro nel merito, ma ricordo alcune situazioni perlomeno squilibrate, come per coloro che avevano sul conto i risparmi di una vita, perchè magari l’indomani dovevano rogitare (et similia). Certo l’8×1000 non è 10/15% che è stato prelevato ai nostri vicini ciprioti, ma il principio dell’equità avrebbe dovuto suggerire qualcosa di diverso…

    16 Aprile, 2013 - 11:58
  8. Federico B.

    Non è questione di “riserve” più o meno giustificate, ma alcune candidature sono obiettivamente “divisive”, come quella del Prof. Prodi, e altre più “unitive”. Data la situazione e la necessità di favorire convergenze tra forze politiche diverse, sarebbe opportuno che chi dispone della maggioranza relativa (pur avendo meno di un terzo dei consensi) si orientasse verso candidature condivise.

    16 Aprile, 2013 - 12:03
  9. Federico è questione di matematica e anche di modi di pensare (per non dire ideologici o peggio di “religione) del dio quattrino.
    Quando i risparmi di una vita ti ammontano pure a 50000 (cinquantamila) euro, il sei per mille sono appena 300 euro.
    Te ne piazzano il doppio in un anno con piccoli aumenti di tassazione, ma senza che risolvi il problema, poichè non hai ridotto nel frattempo il debito che vuol dire ridurre interessi sul debito (che nel frattempo si mangia il “capitale”).

    16 Aprile, 2013 - 12:18
  10. Clodine

    Cancellieri e Severino…direi…anche Stefano Rodotà….mi piace!

    16 Aprile, 2013 - 12:20
  11. mattlar

    Una donna al quirinale ci starebbe benissimo. Cancellieri sarebbe la migliore. E’ donna delle istituzioni e c’è bisogno di questo.

    16 Aprile, 2013 - 12:59
  12. Federico B.

    Rodotà non mi piace per niente, ha sempre dato espressione a idee piuttosto laiciste.

    16 Aprile, 2013 - 13:04
  13. Federico B.

    Ubi, chi compra una casa magari ha un assegno circolare di 100 o 200 mila euro e potrebbero essere in prestito…
    Tassare nottetempo, senza distinzioni, non è comunque equo.
    Prima di accodarmi ad un elogio a Giuliano Amato, vorrei essere sicuro che nel 1992 il Governo non potesse fare di meglio…

    16 Aprile, 2013 - 13:08
  14. Marcello

    Ricordo che in uno dei primi voti per l’elezione del Presidente della Repubblica del 1992 (quella che vide la vittoria di Scalfaro) un parlamentare buontempone votò “Maradona”.
    Durante lo spoglio il presidente dell’assemblea lesse il nome, non si scompose e disse: “Ha meno di 50 anni, non è cittadino italiano. Scheda nulla”.

    Mi piacciono i nomi del nostro gentile ospite.

    Aggiungo anche Boldrini (per dare la Camera a un nome fuori dall’area PD).

    16 Aprile, 2013 - 13:43
  15. Sara1

    Sinceramente la Cancellieri e la Severino non mi dicono nulla, venendo dal governo Monti poi.
    Prodi non mi spiacerebbe poi va bene chiunque faccia finire le ostilità (se ci si riesce).

    16 Aprile, 2013 - 13:43
  16. Federico B.

    Sara,
    provo ad interpretare:
    è questione di equilibrio tra laici e cattolici:
    un laico al Quirinale e un cattolico (Renzi) a Palazzo Chigi oppure veceversa un cattolico al Quirinale e un laico (Bersani) a Palazzo Chigi.

    Il problema è che il PD è diviso e continua a rimandare le uniche decisioni sensate che dovrebbe prendere, per il “bene comune” del Paese…
    Bersani si è rivelato totalmente incapace di gestire questa situazione di stallo (ma un leader politico e un segretario di un partito che ha avuto, sia pure per un soffio, la maggioranza relativa dei seggi dovrebbe essere in grado di farlo) e sta giocando sulla pelle degli Italiani.
    La responsabilità è anche di chi lo ha votato…

    16 Aprile, 2013 - 14:07
  17. Sara1

    Si ma è stato Renzi a bocciare una candidatura “cattolica” non botteghe oscure.
    Non ho capito i motivi di questa mossa.

    16 Aprile, 2013 - 14:10
  18. Quello che ha prelevato Amato a suo tempo è ben poco rispetto a quello che ci hanno prelevato negli scorsi mesi. Fu veramente un’inezia. E poi Amato è molto intelligente, è il “doctor subtilis”.

    16 Aprile, 2013 - 14:19
  19. Sara1

    Quello che ci preleveranno tra un po’ Antonella se continua così…(vedi Cipro altroché 6 per mille)

    16 Aprile, 2013 - 14:22
  20. Federico B.

    Sara,
    appunto Renzi boccia un cattolico al Quirinale, perchè preferisce un cattolico (lui) a Palazzo Chigi. Comunque non insisto, è solo la mia personale interpretazione ai giochini irresponsabili del PD.

    Marcello,
    se è per liberare una poltrona, allora molto meglio quella del Senato. Grasso ha sicuramente un consenso maggiore della Boldrini. L’importante è che poi il PD non metta un altro dei suoi a Palazzo Madama…

    16 Aprile, 2013 - 14:24
  21. Sara1

    Preferisce come cattolico Lui.
    Da ingenua ammetto che non c’ero arrivata.

    16 Aprile, 2013 - 14:25
  22. Marcello

    Federico B.
    Liberare la poltrona era solo una conseguenza secondaria del mio ragionamento da pirla digitale.

    Io penso che la Boldrini meriti. Ed è donna. Sarebbe meglio rispetto al buon Grasso.

    E poi è preferibile dare la Presidenza della Camera a una persona non del PD, visto che è proprio lì che il PD è più forte.

    16 Aprile, 2013 - 14:45
  23. Federico B.

    A me personalmente non appassiona il particolare che il prossimo Presidente della Repubblica sia donna o uomo. Bisognerebbe guardare al valore della persona e non al sesso. Data la situazione di “stallo” e visto che anche i sondaggi più recenti (che registrano un “sorpassino” del PDL) non lasciano immaginare scenari molto diversi anche nel caso di elezioni anticipate, sono convinto che serva anche un bel po’ di esperienza, una buona dose di pratica delle “liturgie” e dei meccanismi del Palazzo, una certa “scaltrezza”… Insomma un politico “scafato”, non una persona completamente digiuna, “nuova” ed estranea alla “casta”. Il “rinnovamento” parta pure da qualche altra parte: al Quirinale serve una persona che conosca il “mestiere” e ci sappia fare…

    16 Aprile, 2013 - 15:13
  24. Sara1

    Concordo, il nuovismo senza limitismo (Dago dixit) dalla Lombardi in giù per un po’ accantoniamolo.

    16 Aprile, 2013 - 15:19
  25. FABRICIANUS

    Mi scusera’ Luigi ma voglio fare oggi il pirla digitale e lanciare un “siluro”: Emma Bonino al Quirinale!!! Dai!!!

    Detto ciò, la mia vera preferenza e’ per la Dott.ssa Annamaria Cancellieri.

    Saluti.

    16 Aprile, 2013 - 15:22
  26. Federico B.

    Nonostante un eloquio non proprio fluente, pare che la Cancellieri in questo pianerottolo goda di consensi “trasversali”. Fatelo sapere a Bersani…

    16 Aprile, 2013 - 15:45
  27. Federico B.

    Non che gliene importi granchè.
    A lui interessa solo un Presidente che gli affidi l’incarico senza troppe storie…
    E’ il suo concetto di “bene comune” e “Italia giusta”.

    16 Aprile, 2013 - 15:47
  28. Luigi Franti

    Massimo D’Alema.

    (a questo siamo ridotti)

    16 Aprile, 2013 - 15:54
  29. Luigi Franti

    Sul prelievo del 6 per mille compiuto da Amato, c’è poco da girarci intorno. Fu un provvedimento clamorosamente incostituzionale (la violazione dell’art. 53 della costituzione è talmente palese che non c’è neanche materia di discussione), necessitato – si disse – dalla salvezza dello stato. Poi, siccome rimediarvi sarebbe stato troppo oneroso, si fece sempre finta di niente. La corte costituzionale (che è corte politica quant’altre mai) voltò la testa dall’altra parte e si andò avanti.
    “Salus reipublicae suprema lex” non è un principio recepito dalla nostra carta fondamentale (almeno a me pare, ma si potrebbe chiedere lumi alla cittadina Lombardi, che se ne intende), ma resta una massima di profonda saggezza giuridica e quindi, per conto mio, sarei d’accordo anch’io a transigere, purché:
    – fosse vero che la situazione era disperata;
    – la misura rimanesse un’eccezione che mai più si ripete;
    – dopo di allora si fosse proceduto con saggezza nella gestione del debito pubblico e nel governo dell’economia.
    Mah!

    16 Aprile, 2013 - 16:07
  30. Luigi Franti

    Su Amato, mi è sempre piaciuta una delicata comparazione di Vittorio Sgarbi:
    «se Craxi era il water, Amato era il bidet».

    16 Aprile, 2013 - 16:09
  31. Luigi Franti

    Ma questa, si capisce, dal mio punto di vista non è un’obiezione alla sua elezione a presidente. Non vedo alcun motivo per cui il presidente debba essere per forza un onest’uomo.

    16 Aprile, 2013 - 16:10
  32. Meglio il sei per mille oggi, che come l’Argentina domani…
    (nella mia ignoranza mi nutro di concetti semplici ma efficaci…)

    16 Aprile, 2013 - 16:23
  33. elsa.F

    Montezemolo
    Chissà che con lui l’Italia non torni a correre!

    16 Aprile, 2013 - 16:36
  34. Caro Luigi,
    avevi ragione.

    Stamani ascoltavo su Radiovaticana la sintesi della riflessione.

    E’ vero.
    Non si può mettere troppa carne al fuoco.

    Ma sulle parole del diacono Stefano, come lette oggi, sono troppo forti persino per un tiepido come me……

    16 Aprile, 2013 - 16:50
  35. Marilisa

    «se Craxi era il water, Amato era il bidet».

    Bella questa massima di Sgarbi. Quanto mi piace! Da ricordare.
    Ha fatto bene il signor Franti a farcela presente; un peccato metterla nel dimenticatoio. Hai visto mai ?!…

    16 Aprile, 2013 - 16:58
  36. Marilisa

    “Non vedo alcun motivo per cui il presidente debba essere per forza un onest’uomo.”

    Senza dubbio anche queste parole sono da incorniciare. Molto significative, in tutti i sensi.

    16 Aprile, 2013 - 17:04
  37. giosal

    Sulla candidatura a PdR si dice che sia opportuno cercare la “condivisione”. Ma, riflettendo sulla ns situazione, mi par di capire che noi soffriamo di un’anomalia del tutto particolare rispetto ad altri paesi europei con i quali normalmente ci confrontiamo. Da noi “condividere” non vuol dire mediare tra due tipi diversi di politiche (ad esempio, tra le tradizionali destra e sinistra) come lo sarebbe in Francia, in Inghilterra, in USA.
    Da noi la “condivisione” consisterebbe – così mi sembra – nel lasciar correre un po’ (o anche più) sulla corruzione, un po’ (o anche più) sull’evasione fiscale, un po’ (o anche più) sulla collusione con il malaffare, Un po’ (o anche più) sui falsi in bilancio, e via e via…
    Ossia, ci vorrebbe un presidente che fingesse di dormire proprio di fronte a molti di quei difetti che ci hanno portato alla situazione attuale e da cui dobbiamo uscire, pena lo sfascio stesso del paese.
    Certo, le cose avverrebbero sempre in maniera camuffata, magari restringendo le intercettazioni (che da noi sono eccessive) anche oltre il necessario. O cercando di intimidire con qualche pretesto i giornalisti che danno informazioni su tali fatti.

    Condivido la Cancellieri e la Severino: due persone preparate e serie. Anche se la seconda ha mostrato debolezze sulla legge anticorruzione. Se può essere una loro mancanza, non hanno rilevanza internazionale.
    Amato invece ha personalità internazionale, ma presenta qualche lato che desta sospetti. Non mi sembra, poi, individuo determinato a sostenere che pure la politica debba contribuire economicamente, in modo serio, a ripristinare le casse del paese.

    Perché, allora, non votare Rodotà o Prodi che presentano credenziali di prim’ordine?
    Si dice che il secondo “dividerebbe”. Non credo: lui sarebbe condiviso da quasi tutto il PD, da centristi e 5Stelle. A destra qualcuno non lo vede bene. Ma non per ragioni politiche, che anche la destra in tal senso ne trarrebbe vantaggio. Bensì per idiosincrasia di qualche persona che, certo, ha dominio sugli altri della sua parte. Ma, quest’aspetto, “che c’azzecca” col Paese?

    Frattanto Capezzone, allarmato per la proposta dei 5Stelle di votare Gabanelli, s’è messo a imprecare e pare che s’affretti a preparare le valigie per le Cayman.

    16 Aprile, 2013 - 17:23
  38. Federico B.

    La ricostruzione del compagno giosal è a dir poco faziosa e partigiana.
    Qui da noi le intese non si trovano perchè il PD vuole tutto il potere per se’, come sempre hanno voluto i comunisti di ieri e di oggi.
    E tutto questo senza vincere le elezioni, ne’ avere consensi o seggi. Arroganza e prepotenza basate sul niente, su uno zerovirgola…
    Alla faccia del partito “democratico”…
    Prodi sarebbe un presidente di parte. Già nel 1996 avrebbe potuto favorire le “larghe intese”, dal momento che la sua sgangheratissima coalizione non aveva la maggioranza dei seggi al Senato (la recuperò grazie all’aiuto degli ultraottuagenari senatori a vita e dei senatori eletti all’estero, più il solito “scouting”, e fu sempre una maggioranza traballante): preferì l’arroganza di un governo di parte piuttosto che un ragionevole e responsabile governo di unità nazionale. E’ il simbolo di una scelta divisiva e del rifiuto delle intese con il centrodestra. Non piace a nessuno, i 5stelle lo voterebbero solo per antiberlusconismo (ecco il rinnovamento!). In Europa Prodi ci finì perchè non era ne’ carne ne’ pesce, ne’ popolare ne’ socialista, in un momento in cui PPE e PSE stentavano a trovare un accordo: collezionò anche le sue brutte figure e parecchie critiche (specialmente dai popolari e dagli inglesi).
    I centristi non sosterrebbero mai una candidatura contro il centrodestra: non per simpatia, ma perchè l’unica via d’uscita dallo stallo in cui ci troviamo è un’intesa tra PDL e PD. Ma il PD è troppo arrogante per capirlo e Bersani, nonostante promette di farsi da parte e di non voler essere di ostacolo, non ha intenzione di mollare l’ipotesi di un suo governo.
    Prodi non ha le credenziali per essere un Presidente di tutti. Sarebbe forse un ottimo presidente di una parte contro l’altra.
    C’è poco da ironizzare su Capezzone: a parti invertite, se il PDL avesse avuto la maggioranza relativa con uno zerovirgola di consensi più delle sinistre e avesse occupato tutte le cariche politiche e istituzionali del Paese, i “sinistri” avrebbero gridato al colpo di stato e invocato lo sciopero generale insurrezionale…
    Il contributo del compagno giosal è, come sempre, meritevole di una candidatura al premio Stalin 2013…

    16 Aprile, 2013 - 17:49
  39. Nino

    Purtroppo rivince il gattopardo nel senso del romanzo di Tomasi di Lampedusa.

    Ci ritroveremo con il dott Sottile- ovvero Giuliano Amato, per giunta entro le prime tre tornate.
    CHi è Amato ? ma quello di cui alla domanda della Gruber: sarebbe disposto a rinunciare ad una delle sue pensioni?
    Rispose: non ho capito la domanda.

    Marameo e ciccia a tutti.

    Champagne, bollicine, salvacondotti, poi tutti in pellegrinaggio ad Hammamet.

    16 Aprile, 2013 - 18:14
  40. Francesco73

    Che Rodotà sia persona perbene non c’è dubbio, che sia in prima fila in ogni e qualsivoglia battaglia contro le posizioni cattoliche nemmeno.
    Non so davvero come potrebbe essere il presidente di tutti.

    16 Aprile, 2013 - 18:24
  41. Sara1

    A parte i cattolici non so come potrebbe Rodotà rappresentare il centrodestra. E’ veramente troppo di parte, però visti i risultati delle Quirinarie grilline, non so ci potrebbe essere una convergenza PD cinque stelle su di lui?

    16 Aprile, 2013 - 18:31
  42. elsa.F

    Infatti, Francesco.
    Rodotà e Bonino sono perfetti per un’Italia laicista.

    16 Aprile, 2013 - 18:32
  43. Clodine

    Credo che la Cancellieri e la Severino abbiano tutte le carte in regola per il Quirinale, e metterebbe tutti d’accordo. Gli altri, per quanto personalità di alto profilo, trovo siano sbilanciati …e il presidente della Repubblica ha un ruolo fondamentale per la democrazia.
    Forse, tutto sommato, ha ragione Luigi Accattoli, anche il prof. Amato è uomo di grande esperienza e saggezza…staremo a vedere!

    16 Aprile, 2013 - 21:15
  44. FABRICIANUS

    Federico ma “diamine” come pensi che si possa fare un Governo Pd-PdL? Qui ci sono duemila miliardi di debito pubblico, FORSE servirà un’altra manovra, e poi come faranno Pd e PdL a presentare insieme una Legge di Stabilità? Le larghe intese ci sono già state con Monti e non sono andate bene.

    Ti ricordo inoltre che la coalizione di CentroSinistra e’ la prima del Paese, che ti piaccia o no…Certo poi(causa premi di maggioranza regionali al Senato, legge elettorale definita “porcata”) non ha maggioranza al Senato.

    16 Aprile, 2013 - 21:33
  45. Luigi Franti

    A proposito di pensioni, sarebbe il signor Nino – visto che è tanto interessato alle pensioni altrui – così gentile da dirci l’importo della sua?

    (Mi pare che altre volte gli sia stata rivolta, sempre in occasione di qualche sua intemerata, questa domanda e lui abbia sempre fatto esattamente come Giuliano Amato)

    16 Aprile, 2013 - 22:20
  46. Io in finale preferirei Antonio La Trippa.
    Italiani! Parlamentari! Quando sarete chiamati alle urne per compiere il vostro dovere ricordatevi un nome solo Antonio La Trippa. Parlamentare, vota Antonio La Trippa, vota La Trippa. Vota Antonio Vota Antonio Vota Antonio!

    16 Aprile, 2013 - 22:25
  47. Clodine

    ..Si, Amato è uomo di grande esperienza e saggezza, certamente. Però…a pensarci su un pochino…se si comporta con l’Italia come si comportò con Bettino Craxi, che dire, c’è poco da stare allegri!

    17 Aprile, 2013 - 7:39
  48. Clodine

    meglio Antonio La Trippa!!!

    17 Aprile, 2013 - 7:44
  49. Federico B.

    la trippa al sugo!

    17 Aprile, 2013 - 9:22
  50. Federico B.

    @Fabricianus,
    non credere che emotivamente gli elettori di centrodestra non vedano l’ora di allearsi con le sinistre (e in particolare proprio con il Pd di Bersani!): la Santanchè ha elegantemente detto che la sola idea la fa letteralmente vomitare.
    E personalmente sono d’accordo.
    I voti dati a Berlusconi e al PDL sono asoslutamente alternativi al fronte delle sinistre.

    TUTTAVIA…

    Tuttavia la situazione di stallo e la necessità di un governo che possa intervenire per una politica di sviluppo e a favore dell’occupazione, l’urgenza di intavolare qualche minima riforma istituzionale e il buon senso richiedono un passo indietro e la buona volontà di trovare un accordo.
    Perchè, se si vuole, un accordo si trova. I saggi nominati da Napolitano hanno elaborato una sintesi che evidenzia come si possa lavorare insieme con un obiettivo comune. Il M5stelle si chiama fuori e qualunque accordo con il PD sarebbe sempre e comunque soggetto a mille variabili (l’umore di Grillo, i sondaggi sul WEB, la polemica anticasta e antipolitica): i 5stelle voteranno solo quello che dicono loro e alle loro condizioni. Che modo è di costuire larghe intese? Senza contare che buona parte del programma 5stelle è fatta di no e di protesta fine a se stessa, di uscita dall’euro e di “decrescita”… Ma cosa può mai venire di buono da un accordo (ammesso che lo vogliano e che sia possibile) con loro? Grillo ha interesse a far saltare tutto, a dimostrare che la politica (di cui il PD è partito più significativo e “pesante”, specie se gli riesce di occupare tutte le cariche istituzionali) è fatta da “morti” e “zombi”.

    17 Aprile, 2013 - 9:39
  51. Federico B.

    @Fabricianus,
    ancora due chiose ai tuoi commenti.
    1. la maggioranza che ha sostenuto il governo Monti ha funzionato fin troppo bene e ha prodotto una serie di riforme inimmaginabili. Il problema è stato che l’agenda Monti era dettata da Bruxelles (o Berlino) e non ha tenuto conto della crescente emergenza sociale e della necessità di politiche di sviluppo. Era un governo solo “tecnico”, che procedeva a testa bassa concentrandosi solo su rigore e risanamento dei conti (obiettivo peraltro centrato) chiedendo “carta bianca” al Parlamento. E’ mancata la politica e la mediazione tra governo e il “Paese reale”. Un governo di larghe intese formato dai partiti (non importa la formula che si troverà, può anche essere ancora formato da tecnici, ma con una maggioranza in grado di dialogare e dare indicazioni “politiche” chiare) sarebbe molto diverso dal governo Monti.
    Senza contare che nella conclusione del governo Monti ha pesato senz’altro anche l’ambizione personale del Sen. Monti e qualche cattivo consiglio.

    2. nessuna legge elettorale consente una maggioranza stabile e solida se mancano i voti: è ora di finirla con l’idea di dare tutte le colpe al c.d. “porcellum”. La legge ha funzionato quando si scontravano due coalizioni che raggiungevano percentuali tra il 45 e il 50 per cento. Non può funzionare se c’è una sostanziale parità (lo zerovirgola, che gli ultimi sondaggi danno al centrodestra) e se ci sono due Camere con due elettorati diversi. O si passa al monocameralismo con un premio di maggioranza che scatta anche solo con un voto di differenza, o l’ingovernabilità è da mettere nel conto. C’è però un problema: Costituzione e regolamenti delle Camere sono stati pensati con Camere elette secondo un sistema proporzionale puro. Occorre quindi pensare bene (senza partigianerie) all’idea di un partito che raggiunga a stento il 30% dei consensi espressi (tenendo conto che un buon 25% degli aventi diritto non ha votato) che possa avere la maggioranza assoluta dei seggi del PArlamento.
    Il CentroSinistra non ha vinto e dubito che sia ancora la prima forza del PAese: il buon senso suggerisce di trovare accordi con una delle altre due. Il M5stelle si chiama fuori e più si fa conoscere e più appare come “impresentabile” e “ingestibile”. Il Pd non può pensare di interpretare da solo il “cambiamento”/”rinnovamento”: metta da parte arroganza e supponenza, prepotenza e senso di superiorità, si accordi con chi offre la propria disponibilità e cerchi di fare del proprio meglio alle condizioni date.
    Se questo governo (diciamo di “scopo”) parte con il piede giusto, sono certo che potrebbe produrre a breve buoni risultati. Altrimenti ci sono solo le elezioni anticipate e la responsabilità ricadrà su Bersani e il PD e sulla loro incapacità di gestire “responsabilmente” una situazione non facile ma nemmeno impossibile.
    Da ultimo: un governo di larghe intese è l’unico modo per “sgonfiare” il fenomeno Grillo, dimostrando che la “casta” è capace di buona politica mentre la protesta e il nuovismo produce solo stallo e danni.
    Le faide interne al PD non possono bloccare un Paese! Le incapacità politiche e le incertezze di Bersani e dei suoi dirigenti non possono “scaricarsi” sulla pelle degli Italiani! Voi militanti cercate di dare una sveglia al vostro partito, mettete da parte l’antiberlusconismo e cercate di comprendere che solo con un accordo l’Italia uscirà dalla crisi.

    17 Aprile, 2013 - 10:04
  52. Mah, complimenti al PD che è bravissimo a saper perdere. Giustamente chi va al Quirinale? Uno che non sia stato:
    – Presidente della Commissione Europea;
    – Due volte presidente del Consiglio;
    – Un accademico di rilevante caratura;

    Mi pare corretto. Avanti col merito, in questo paese…

    17 Aprile, 2013 - 11:47
  53. Sara1

    “Per quanto riguarda invece gli altri possibili «petali» della «rosa» Pd, buon viso a cattivo gioco viene fatto nei confronti delle ipotesi Massimo D’Alema e Luciano Violante: provenendo dalla vecchia e pragmatica scuola del Pci – questo è il ragionamento – sanno valutare l’importanza che la Chiesa cattolica ha avuto e continua ad avere nel Paese. Una sensibilità che al contrario non si ritrova, sempre secondo i vertici della Conferenza episcopale italiana, in candidati come Stefano Rodotà o Gustavo Zagrebelsky.”

    Meglio comunisti che radicali, del resto con Napolitano i rapporti sono stati ottimi.

    17 Aprile, 2013 - 12:27
  54. lorenzo

    Tifo apertamente per Massimo D’Alema.
    Simpatico come l’aglio il giorno dopo che l’hai mangiato e pieno di sé come un uovo sodo, ma politicamente una spanna o due sopra tutti gli altri concorrenti.
    Con tre “assi” nella manica della sua candidatura : nel PD, pur di togliersi dai piedi questa che resta un’eminenza grigia , potrebbe funzionare il promoveatur ut amoveatur. Nel Pdl potrebbero tranquillizzarsi vedendo tramontare l’inviso Cattolico Adulto (!!!), e tornare a “flirtare” come ai tempi della bicamerale. I grillini infine si riceverebbero un salutare pestone sui calli, vedendosi smontare in mano il maldestro giocattolino montato da Grillo ( “Bersani voti la Gabanelli( !!!!!!!) che poi vedrà che questo mette in moto le cose”.. o infilare Prodi in extremis, et in fundo, nelle quirinarie , nonostante lo strepitar incavolato di Becchi e mezza rete grilla) .Salutare perché forse si renderebbero conto che a giocare a fare ad oltranza i furbetti del parlamentino, si finisce a fare semplicemente la figura dei fessi.
    E poi, soprattutto, il Dalemone è un politico puro ( nel senso che ha sempre fatto quello, non nel senso della verginità ) e in quanto tale, scafato e pragmatico. Come ha dimostrato Napolitano, in questa fase ( destinata a protrarsi comunque un bel pezzo) c’è bisogno di qualcuno che sappia polticamente muoversi, e anche con fantasia e “spregiudicatezza” (costituzionale, in senso buono).
    Né di un notaio, né di un ideologo tromboneggiante
    Perché mai uno debba andare a ficcare in quel ruolo, in una fase come questa, degnissime persone , ma tuttavia giornalisti, avvocati, prefetti, magistrati, pensatori, medici, premi nobel, o scelti per “categoria protetta” ( donne e cattolici – vecchi lo sono tutti, bambini non si puo’ se no ce ne sarebbero a caterve pronti da essere pescati dalla tv-) francamente non si capisce.
    In fondo le due ultime novità dello scenario politico, Monti e suoi tecniconi – che si sono dimostrati politicamente dei nani- e Grillo e le sue milizie- che sembrano in perenne e sovraeccitata gita scolastica a Roma- fanno toccare con mano che tutta questa antipolitica, tutto questo spingere avanti la cd ” società civile”, sono destinati a partorire un ceto dirigente politicamente inetto e dilettantesco.

    17 Aprile, 2013 - 12:32
  55. FABRICIANUS

    I Vescovi sono liberi di esprimersi liberamente, ma non vanno strumentalizzati a proprio piacimento: vero FedericoB?

    17 Aprile, 2013 - 12:33
  56. lorenzo

    Vero Fabricianus.
    Però sono finiti i tempi di Ruini e la diffidenza nei confronti di Santo Romano Prodi da parte delle gerarchie cattoliche italiane resta…
    Una ragione ci sarà.
    Deve essere quella ” adultità” sbandierata improvvidamente che ancora va su e giù nei reverendi stomaci delle eccellenze della Cei.
    Cattolicume a parte, io dico. Ma vi ricordate l’immobilismo patologico di Prodi ai tempi dell’ultimo governo? In una situazione di stallo come questa, non mi sembra ci sia bisogno di una boa che fa del galleggiare un’arte, quanto di un motore che per quanto poco possibile metta in moto, e poi tenfa, suggerisca e corregga la rotta.

    17 Aprile, 2013 - 12:51
  57. FABRICIANUS

    Sono finiti i tempi di Ruini: l’errore sta proprio qui, carissimo FedericoB.

    Comunque Prodi non è tra i miei preferiti per il Quirinale.

    17 Aprile, 2013 - 13:00
  58. Giuliano

    Io voterei Pierre Carniti.

    17 Aprile, 2013 - 13:08
  59. Federico B.

    Lorenzo ha colto il problema di fondo: Prodi ha preferito “galleggiare” piuttosto che cercare un’intesa per il “bene comune” del Paese.
    Il bene comune non può essere solo uno slogan, deve essere un obiettivo che si persegue anche a costo di qualche sacrificio.
    Vi ricordate come finì la disgraziatissima legislatura del 2006-2008?
    La traballante maggioranza del governo Prodi II stramazzò tra litigi e querele e il CentroSinistra (si chiamava ancora Unione) tentò la carta delle larghe intese: il Presidente della Repubblica diede un incarico esplorativo a Marini, Presidente del Senato, ma era troppo tardi, l’opposizione disprezzata da Prodi non era più disponibile e chiese il voto anticipato. Gli Italiani decisero di voltare pagina e archiviare la penosa esperienza del CentroSinistra/Unione/Ulivo/Progressisti… Era troppo tardi: Prodi impedì le larghe intese quando queste erano possibili e alla portata, cioè all’inizio di una nuova legislatura e tentò di governare da solo, con i suoi “fedeli” compagni di coalizione. Bersani sembrerebbe propenso a seguire la strada di Prodi, anzichè provare a cercare sul serio un accordo per il “bene comune”.

    @fabricianus,
    le ragioni per non essere esaltati dalla candidatura di Prodi sono moltissime. Se i vescovi, che non intendo affatto strumentalizzare, hanno delle perplessità e preferiscono addirittura un laico, vale la pena di riflettere sul tipo di testimonianza che il politico cattolico (adulto) Romano Prodi ha offerto… Mi sono permesso di riportare il parere dei vescovi, sempre comunque interessante, in risposta agli entusiasmi di Tonizzo per Prodi.
    I tempi di del Card. Ruini sono finiti, ma tirando le somme non credo che oggi i cattolici siano più presenti e presenti in modo più significativo di quanto non fossero allora. Anche su questo aspetto varrebbe la pena riflettere.

    17 Aprile, 2013 - 13:30
  60. discepolo

    Riassumendo:
    Prodi, il “cattolico adulto”, è quello che a solo sentirne parlare chi lo conobbe alla UE si mette le mani nei capelli!
    Amato, massone ed ex-craxiano, è quello che con gran coraggio mise la manina nei conti correnti degli italiani mentre dormivano,
    D’Alema. il gran velista, è quello che andato al potere e potendo farla ,non fece la legge sul conflitto d’interessi..chissa perché? mah…
    Bonino è quella che faceva abortire le donne con la pompa da biciclette e metteva i feti nel barattolo della marmellata, per farsi quattro risate
    Rodotà. è quello che vorrebbe abolire l’obiezione di coscienza dei medici: la LEGGE (194) è superiore alla coscienza, (intervista a Repubblica nel 2011)

    Certo , di fronte a questi magnanimi campioni di onestà soprattutto intellettuale, come si permettono di proporre una Gabanelli ?? 😉

    17 Aprile, 2013 - 14:32
  61. lorenzo

    Data per certa e provata l’onestà intellettuale della Gabanelli, la stessa cosa la potrei dire della mia zia Delfina, ma non mi salterebbe mai per la testa di candidarla alla presidenza della Repubblica.
    La Gabanelli fa ottimamente quello che fa, (fintanto che glielo lasceranno fare, per giunta).
    Anche Grillo faceva ottimamente quello che faceva.
    Si è messo a fare altro , e ne vediamo i fruttuosi risultati.
    ( e pure Monti ha seguito la stessa parabola).
    Questo binomio ” faccia nuova e onestà intellettuale” che piace tanto ai Cittadini grilli, si rivela ogni giorno che passa una bufala di considerevoli dimensioni.

    17 Aprile, 2013 - 14:50
  62. lorenzo

    cara discepolo, l’ultimo che potrebbe intitolare alcunché a colui a cui deve tutto, è proprio AmatoOdiato. Che ha sempre finto di essere lì – dove Craxi lo aveva fatto arrivare- come se fosse arrivato da un altro pianeta.
    Una pagina penosa, nel senso che ha sempre fatto una figura da far pena.

    17 Aprile, 2013 - 14:57
  63. Federico B.

    Cara discepolo,
    siamo in questa situazione perchè la sinistra ha preso uno zerovirgola in più…
    Altrimenti staremmo discutendo di Marcello Pera o Antonio Martino (al max Gianni Letta) e le larghe intese tra il Pdl e il PD non troverebbero obiezioni di sorta.

    17 Aprile, 2013 - 15:05
  64. Federico B.

    A meno che prevalga l’outsider Sabino Cassese.
    Un nome che sembrerebbe piacere a tutti…

    17 Aprile, 2013 - 15:13
  65. lorenzo

    …quanto alla legge sul conflitto d’interessi, è verissimo.
    D’Alema è andato al governo e non ha fatto nulla sul conflitto d’interessi.
    Ma nemmeno Prodi1 & Prodi2.
    Nemmeno il parlamento a maggioranza ulivo-unione, zeppo di Bertinotti, Rizzo, Cossutta e Diliberto, si è mai degnato di approvarne una.
    Cosa molto significativa, anche Grillo & miliziani. arrivati lì dove potevano e potrebbero far qualcosa- quella in particolare- invece di cogliere la palla al balzo e FARLA ( se avessero fatto maggioranza con Bersani, avrebbero potuto comodamente ottenere quello e molto di piu’ su Berlusconi, magari la strombazzata illeggibilità), sono stati a trastullarsi con iphone, ipad, rete e gran Capo con guru annesso e hanno gettato nel cesso la loro brava occasione. Dimostrando a chiare lettere la verità: che ci hanno preso tutti quanti per il naso. Sono arrivati là dove volevano e dove li abbiamo mandati, e, per seguire i tatticismi di seconda fila del loro mentore, del conflitto di interesse e del cambiamento vero e possibile se ne catafottono allegramente.

    Morale: chissà perché? …mah.

    17 Aprile, 2013 - 15:22
  66. Alexandros

    Cancellieri: ha giustificato il prefetto di Napoli che aveva inveito contro un povero parroco colpevole di aver chiamato una di lui collega signora (sic!).
    Amato: in quanto collaboratore economico dei governi socialisti è corresponsabile del debito pubblico mostruoso che sta affamando i giovani e che è un capestro per le future generazioni. Occupa una serie di posti ben ricompensati e ha accumulato una lauta pensione, mettendola al riparo da ogni riforma.
    Se il PD non vuole finire sotto al 20% alle prossime elezioni sarà bene che accantoni i nomi finora fatti.
    Per la mia opinione serve un presidente condiviso dal Pdl o quantomeno non sgradito, che non sia un politico di lungo corso, ma che abbia esperienza di Costituzione e di atti normativi: ad esempio un ex presidente della Corte Costituzionale come Giovanni Maria Flick, oppure Valerio Onida.

    17 Aprile, 2013 - 15:32
  67. Nino

    tonizzo scrive,
    17 aprile 2013 @ 11:47
    —–
    solo per la cronaca aggiungerei:
    Dal 12 settembre 2008 presiede il Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa.

    17 Aprile, 2013 - 15:51
  68. Federico B.

    Infatti dal 2009 non ci sono stati più conflitti in Africa.
    Altro successo di Mortadella!

    17 Aprile, 2013 - 16:04
  69. Sara1

    Ma infatti, Bersani capisco sarà il male, ma i grillini hanno occupato il 25 per cento del parlamento per cosa?
    Bersani ha messo sul piatto questioni che avrebbero dovuto interessare al loro elettorato, conflitto di interessi, economia verde, tagli alla politica, han detto no e hanno di fatto spinto per un accordo con il PDL.
    Dopo anni di zombie, psiconano e via dicendo.
    Bho.

    17 Aprile, 2013 - 16:25
  70. Federico B.

    Per rompere le scatole, fare cas.no…
    Un po’ come faceva Rifondazione comunista. Vi ricordate l’imitazione che faceva Guzzanti di Bertinotti?
    Solo che RC voleve partecipare alla spartizione dei posti e del potere, in perfetta coerenza comunista, mentre ai grillini queste cose non interessano.
    Pura protesta, fine a se stessa. Tanto peggio tanto meglio.
    E il Pd li rincorre, li coccola, li sta a sentire…

    17 Aprile, 2013 - 16:31
  71. lorenzo

    Mai stato rifondarolo, ma se Bertinotti avesse mai avuto il 25% del parlamento, avrebbe fatto di tutto per rigirare l’Italia come un calzino. E ci sarebbe riuscito.
    Infatti la gente, che lo sapeva, si è ben guardata dal dargli percentuali così consistenti.
    Bertinotti, che pure ora sembra un dinosauro a parlarne, faceva comunque politica. Grillo, per il momento, e benché la cosa lo mandi in bestia, ha comunque fatto solo show. Al vago sapore di politica, d’accordo. Ma show puro. E con tanto di copioni e tempi comici. Purtroppo, se non si smentisce in seguito, ma penso che la sua occasione d’oro per fare vedere la sua autoproclamata diversità l’abbia sprecata , continua a fare solo show anche adesso che ha un quarto del parlamento. L’ho sentito l ‘altra sera in un’intervista di repertorio dire che ” è da vent’anni che faccio politica, con i miei spettacoli.” A forza di dirselo, ha finito col crederci per davvero.

    17 Aprile, 2013 - 17:09
  72. lorenzo

    …e, snort, sgrunt, umpf, hanno finito col crederci anche tutti quei milioni di elettori….

    17 Aprile, 2013 - 17:10
  73. Sara1

    Il PD non li coccola più di tanto Federico, ultimamente leggo l’Unità mi pare li sferzino parecchio.
    Però l’altro giorno han difeso il povero Crimi preso a bersaglio per aver commesso la leggerezza di salire su un treno.

    (così impara, chi di internet ferisce di internet perisce).

    17 Aprile, 2013 - 17:14
  74. Marilisa

    Quei milioni di elettori, Lorenzo, gli hanno dato il voto per pura protesta contro i partiti tradizionali, e tu lo sai bene.
    Neanche lui, Grillo, se li aspettava.
    Ma quando la gente è indignata perché non vede sbocco a situazioni di stallo che producono un degrado incredibile, è capace di votare per una specie di saltimbanco qual è Grillo. Che urla e urla fino a sbavare, si fa le sue belle nuotate nello stretto ( che meraviglia!), e si ritiene un trascinatore di folle, promettendo miracoli in quantità.
    Certo molti giovani, che hanno a schifo la politica che non risolve i loro problemi, il voto glielo hanno dato senza pensarci un attimo.
    Verrà il giorno che anche lui si ritroverà col sedere per terra, e senza bacchetta magica.

    17 Aprile, 2013 - 17:25
  75. Federico B.

    La colpa di tale successo elettorale del M5s è soprattutto di chi doveva vincere le elezioni a mani basse: lo “smacchiatore di giaguari”, che andava in giro a dire: “stavolta par proprio che tocca a noi”.
    Evidentemente non è stato in grado di avanzare una proposta convincente e piuttosto che lui molti hanno legittimamente votato quello che sembrava loro il meno peggio.
    Se la destra ha deluso e la sinistra non è credibile (sorvoliamo sulle velleità dei centristi) è chiaro che il voto prende la direzione della protesta e dell’antipolitica. Tra i due litiganti (che hanno pareggiato), il terzo gode.
    Sarebbe il caso che i due litiganti tirassero fuori il meglio che hanno e cominciassero a collaborare per il bene del Paese.
    Il problema, ancora una volta, è Bersani.

    17 Aprile, 2013 - 17:56
  76. Sara1

    Il meno peggio un pazzo che dichiarava di voler aprire il parlamento come una scatoletta di tonno?
    E lo aveva detto nero su bianco non è che lo aveva nascosto, con questa storia della Kasta son due mesi che il parlamento è fermo.
    Sai quanti pranzi alla Bouvette pagavamo…

    17 Aprile, 2013 - 18:06
  77. Sara1

    In ogni caso aumentano le probabilità che si accordino su Rodotà.

    17 Aprile, 2013 - 18:09
  78. Federico B.

    Rodotà è il simbolo di questa ventata di novità, del rinnovamento sostenuto da PD e grillini: un ultraottuagenario, già più volte parlamentare del PDS/DS, con un ricco curriculum di battaglie anticlericali e laiciste.
    Grazie Bersani, grazie PD.

    17 Aprile, 2013 - 18:46
  79. lorenzo

    Ricchissimo, il curriculum di battaglie anticlericali e pro laicità.
    Una laicità sostenuta a spada tratta non tanto per quanto riguarda la ” laicità delle istituzioni”, quanto nella teorizzazione precisa del diritto inviolabile della persona ad ” autodeterminare” sè, il proprio corpo, la nascita e la morte.
    Ho seguito la sua lezione quando, qualche anno fa , qui a Torino ricevette il premio ” Laico dell’anno” .
    Titolo eloquente: “LAICITA ‘ E POTERE SULLA VITA “.
    Un po’ inquietante.
    Per chi volesse leggere per farsene un’idea ( la prosa è dotta e pallosetta, occhio):

    /www.torinolaica.it/templates/siteground-j15-25/documentiPDF/lezione_rodota.pdf

    Fede, occhio che non ti venga un’ulcera 🙂

    17 Aprile, 2013 - 19:16
  80. Sara1

    Sarà contento Renzi, un presidente cattolico gli pareva una schifezza, Rodotà sarà il non plus ultra.

    Comunque si Rodotà è una Bonino al cubo.

    17 Aprile, 2013 - 19:20
  81. lorenzo

    Con la differenza che, a parità di principi, Bonino ha una indubbia esperienza politica sul campo, nazionale ed estera, e una buona conoscenza dei meccanismi e delle relazioni personali UE. Rodotà, anche nella sua attività politica, si è sempre – e giustamente- limitato ad occuparsi di questione e impostazioni giuridiche , certo, ad altissimi livelli. Ma che ne sa di come gestire nei fatti questa crisi politica e partitica inedita e senza precedenti? Torno a dire che un politico ” puro” in questo franfgente sarebbe caldamente raccomandabile, nonostante i mal di pancia nuovisti ad oltranza ( ma che novità sarebbe Rodota?) di Grillo e Vendola.

    17 Aprile, 2013 - 19:29
  82. lorenzo

    …e, a proposito di coppie ” di ferro”, permettetemi, alla vigilia delle votazioni, un malinconico pensiero ( venato di spernacchamenti per la verità)
    a un’ altra coppia delle politica italiana, du cui qualche anno fa si diceva che ” stessero studiando da presidenti della Repubblica”.
    Casini e Fini.
    Fossero stati meno avidi di ribalta personale e meno fifoni di essere stritolati dal Padre Padrone Silvio, oggi sarebbero probabilmente uno papabile come premier, o giu di lì, e l’altro spendibile come Presidente. Ma avendo voluto bruciare i tempi , senza avere le spalle idonee- e non solo quelle- , oggi assistono -irrilevanti- ai giochi.
    Fini politicamente morto, sepolto e dimenticato.
    Casini, ancora politicamente vivo ma inutile, ridotto a palafreniere di un Monti già di suo irrimediabnilmente azzoppato.
    Sic transit gloria mundi.
    Requiescant.
    🙂

    17 Aprile, 2013 - 19:40
  83. FABRICIANUS

    Quindi a quest’ora della sera mi pare le cose stiano così: il cattolico Renzi voterebbe il “superlaicista” Rodotà, i rossi anticlericali insieme al PdL voterebbero il cattolico Franco Marini.

    Mah…Lascio agli espertissimi dispensatori di patenti ed attestati di cattolicità o zapaterismo, ogni commento.

    17 Aprile, 2013 - 21:54
  84. Sara1

    Renzi ha il cervello grande come una nocciolina.
    Anzi più piccolo, ha due neuroni che navigano come le particelle di sodio in acqua Lete..
    Va bene come commento?

    🙂

    In ogni caso vuole le elezioni anticipate per prendere il posto di Bersani.

    17 Aprile, 2013 - 22:00
  85. Federico B.

    Concordo con la definizione di Rodotà come “Bonino al cubo”.
    Spero vivamente che non venga eletto. Purtroppo la possibilità c’è, viste le laceranti divisioni nel PD, l’ottusità dei 5Stelle e il super laicismo zapateriano sempre presente nella sinistra. Vendola doveva essere un alleato fedele e invece siamo ai soliti capricci dell’estrema sinistra, che può vantare il 3% dei consensi espressi, sempre più laicista e insensata: preferisce accodarsi ad un candidato selezionato sul web dai soli grillini (oltretutto una “terza scelta”, imposta con scarsissimo senso democratico) che partecipare a una scelta largamente condivisa. E’ questo il rinnovamento preteso?
    Non proseguo su Rodotà per evitare ulcere…
    Diciamo che se si votasse Marini almeno avremmo un presidente cattolico dopo due super laici: cattolico “adulto” e di sinistra d’accordo, ma date le condizioni di partenza proprio non si poteva fare di meglio. Il merito però sarà solo del centrodestra, perchè il Pd ha avuto solo l’arroganza di imporre suoi candidati (possibile che nella rosa non ci fosse posto per qualche personalità non tesserata del Pd?) e non è nemmeno in grado di garantirne l’elezione.
    Ho sentito l’intervista di Renzie ieri e mi sono cadute le braccia. Non un ragionamento logico, non una proposta alternativa, niente. Solo le sue ambizioni personali contro quelle di Bersani. W il bene comune! W il PD!
    Non che sia solo sua la colpa: ci sono tanti malumori e più Bersani perde tempo più sono destinati ad umentare…
    Bersani ne uscirà comunque sconfitto: se oggi Marini non viene eletto, perchè sarebbe il suo fallimento come segretario e leader di una coalizione che si è sbricciolata alla prima decisione importante, se Marini viene eletto, perchè inevitabilmente questa elezione aprirà una stagione di larghe intese, quelle che Bersani ha sempre negato. L’elezione di Marini sarà la dimostrazione che basta un caffè con Berlusconi per eleggere al primo voto un Presidente della Repubblica, mentre non bastano cinquanta giorni per cavare una ragno dal buco dei grillini…

    18 Aprile, 2013 - 9:42
  86. FABRICIANUS

    @sara1 delle 22.00

    😉 😉

    Un abbraccio!

    P.S. C’è da capire che “fine farà” il già fragile Pd e CentroSinistra.

    18 Aprile, 2013 - 9:43
  87. Federico B.

    Fabricianus,
    spero una fine rapida e indolore per il Paese.
    Ma se l’unico collante è l’antiberlusconismo e la battaglia all’ultimo sangue contro un nemico (De Gasperi, Leone, Andreotti, Craxi…Berlusconi), può anche capitare di svegliarsi improvvisamente e scoprire che non c’è niente che vi tiene insieme.
    Ieri Renzie almeno ha mostrato passione, ad un certo punto ha avuto i luccioconi agli occhi, ma Bersani?
    In Bersani abbiamo visto solo brama di potere e ambizione personale, ottusità e incapacità di gestire e guidare (che è compito di un leader politico) la politica fuori dallo stallo, cercare una soluzione possibile. Bersani ha detto di aver ricevuto solo dei NO: non è vero, ha avuto dei motivati rifiuti alla sua unica (offensiva e irritante) proposta di ricevere la delega in bianco per governare lui da solo, nonostante la evidente sconfitta elettorale. Non si è spostato di un millimetro, non è stato capace di creare le condizioni per altre soluzioni condivise. Si è dimostrato un pessimo leader, senza ideali, senza visioni politiche, senza capacità di superare i problemi. Solo chiacchiere e occupazione militare (che intanto prosegue) di tutte le cariche politiche e istituzionali. E questo sarebbe il meno peggio, anzi il meglio per l’Italia?

    Nell’altro campo invece c’è stata disponibilità e spirito di collaborazione, nonostante il disprezzo e le offese ripetute, e in queste ore si preparano a votare un dirigente del PD alla Presidenza della Repubblica.
    Non lo fanno certo gratis et amore Dei, ma perlomeno è un contributo al superamento della crisi che stiamo attraversando.
    Il PD invece gioca, si divide e rimanda le decisioni: scherza con il fuoco, indifferente ai rischi, sulla pelle degli Italiani. A parti invertite la sinistra parlerebbe di irresponsabilità e impresentabilità. Una sciagura.

    18 Aprile, 2013 - 10:08
  88. Marilisa

    “In Bersani abbiamo visto solo brama di potere e ambizione personale, ottusità e incapacità di gestire e guidare (che è compito di un leader politico) la politica fuori dallo stallo, cercare una soluzione possibile.”

    Dici davvero, Federico B.? Credo che tu non abbia capito nulla di lui. NULLA.
    La tua faziosità è tale che ti spinge a farne un ritratto totalmente falsato.
    Ti stai parlando da solo.

    18 Aprile, 2013 - 11:36
  89. FABRICIANUS

    @FedericoB delle 10.08

    Federico caro, dissento totalmente da te. Argomenterò però in altra occasione.
    Ciao!

    18 Aprile, 2013 - 11:44
  90. Federico B.

    Mi aspetto che gli elettori ed entusiasti sostenitori di Bersani sin dalle primarie dei c.d. “progressisti” difendano il proprio leader e il proprio voto.
    Non sono uno psicologo e non mi interessa analizzare o giudicare Bersani.
    Mi limito a descrivere quello che ha dimostrato dal 25 febbraio a oggi.
    E lo faccio con la schiettezza di chi appartiene ad un altro schieramento.

    @Marilisa,
    l’incapacità di gestire lo stallo è evidente dopo cinquanta giorni persi e tutte le conseguenze di un incomprensibile rifiuto di ogni accordo: suicidi, chiusure di aziende, perdite di posti di lavoro e crollo del PIL…
    A Bersani interessa più il suo Partito che il “bene comune” che pure si era impegnato a perseguire. Altrimenti avremmo già un governo (di scopo, istituzionale o di larghe intese) e invece non ce l’abbiamo.
    La faziosità è la tua e di tutti coloro che, solo per averlo votato, non vogliono ammettere questo fallimento politico.
    A seconda dell’esito del voto di oggi per il Quirinale Bersani dovrà dimettersi o farsi da parte. Vuoi ancora sostenere che ha saputo “gestire bene” questa fase politica?
    Ma chiudo qui il discorso, altrimenti dovrei sottolineare l’arroganza e la villania delle tue parole e non la finiremmo più.

    18 Aprile, 2013 - 12:15
  91. Federico B.

    @Fabricianus,
    dissenti anche dalla constatazione che siamo ancora senza uno straccio di governo dopo cinquanta giorni di inutile e infruttuosa attesa quando già la sera del 25/02/13 il Pdl e centristi avevano espresso disponibilità a larghe intese e il M5stelle aveva già espresso chiarissimamente di non volere assolutamente collaborare con Bersani?

    18 Aprile, 2013 - 13:12
  92. Federico B.

    Il PD è un partito irresponsabile. Non riesce nemmeno ad eleggere un suo dirigente. Bersani dovrebbe dimettersi.

    18 Aprile, 2013 - 13:57
  93. Sara1

    Bravo Federico fuori Bersani dentro Rodotà, del resto questo vogliono i giovani del PD.

    18 Aprile, 2013 - 14:05
  94. Luigi Franti

    Qual è la differenza tra Marini e Rodotà?
    Uno ha 80 anni, l’altro pure.
    Uno è un collezionista di immobili, l’altro è un collezionista di vitalizi.
    Uno è passato dal sindacato a ruoli istituzionali in politica, l’altro è passato dall’accademia a ruoli istituzionali in politica.

    Qual è la ragione di tanto scandalo per la scelta di Marini e di tanta libidine per Rodotà?
    Qui dentro, semmai, Marino dovrebbe essere da voi preferito: è un cattolico mentre l’altro è ostile al cattolicesimo; viene dal sindacato, che qualche rapporto con il mondo del lavoro nonostante tutto ce l’ha, mentre l’altro è un giurista (cioè uno che, in Italia, sa solo il mestiere di complicare e ostacolare la vita a quelli che lavorano).

    Perché dunque, candidare Marini suona come una bestemmia in chiesa?
    Per una sola ragione: perché Berlusconi è d’accordo.

    Ora, c’è solo una cosa più stupida e maligna del berlusconismo: l’antiberlusconismo. Per colpa di questa criminale idiozia, il PD guidato da Bersani non è stato in grado, in questi cinquanta forse decisivi giorni, di:
    a) riconoscere la realtà (cioè di avere sostanzialmente perso le elezioni;
    b) agire di conseguenza (cioè mettersi d’accordo con le altre forze disponibili per fare un governo, fronteggiare la catastrofe economica e tornare a votare appena possibile).

    Credere di poter governare, in una situazione come quella in cui ci troviamo, avendo ricevuto nelle urne il consenso solo del 25 % degli italiani (questo è, se fate i conti sugli elettori, non sui votanti), è una cosa inconcepibile, a prescindere dalla circostanza formale di poter ottenere un voto di fiducia pur che sia. Ostinarsi su questa linea è, ripeto, un crimine contro tutti noi che viviamo in Italia (e che andiamo verso la catastrofe sociale e forse la guerra civile).

    Ora che lo smacchiatore di Bettola, forse solo per pararsi il culo da Renzi, sembra essersi acconciato ad una qualche forma di accordo (con Belzebù, certo, perché in politica gli accordi – se necessario – si fanno anche con Belzebù, e chi non capisce questo si tolga dai coglioni, torni a giocare e lasci lavorare gli adulti), ora che sembra averlo capito (parola grossa), la sua base di microcefali, nutrita di merda ideologica, gli si rivolta contro.

    Ci sarebbe da divertirsi, se si fosse cittadini svizzeri e si guardasse l’Italia, che so, da Lugano.

    18 Aprile, 2013 - 15:04
  95. Luigi Franti

    Se Marini non va, trovassero un accordo su chiunque altro, ma, appunto, che sia un accordo. Negare la realtà, negare l’esistenza dell’altro sono lussi che non ci possiamo permettere. Certo che da domani si può eleggere il presidente “di rottura” che certi irresponsabili sognano. Ma qui da rompere non c’è rimasto quasi più nulla. Guardate che se crolla quel poco che ancora sta in piedi, può diventare molto peggio di così …

    18 Aprile, 2013 - 15:13
  96. Federico B.

    Mi hai tolto le parole di bocca.
    L’antiberlusconismo si sta rivelando di gran lunga peggio del berlusconismo.

    18 Aprile, 2013 - 15:17
  97. Sara1

    Giglioli è un altro pasdaran Rodotà Bonino, ne ho sentite da lui…

    Comunque via Bersani e D’Alema (e i giovani vogliono la loro pelle) la strada è quella.

    18 Aprile, 2013 - 16:23
  98. FABRICIANUS

    @FedericoB

    Come faccio a dissentire di una realtà, ovvero la mancanza di un Governo in piena carica in Italia? Bersani ci ha provato: 8 punti e poi al voto: i 5Stelle in primis ben protetti dall’impossibilità normativa di Napolitano di sciogliere le Camere si sono smarcati.

    Ma, una cosa è il Governo, una cosa è l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana.

    18 Aprile, 2013 - 16:26
  99. FABRICIANUS

    No, non è antiberlusconismo, penso che ormai, come afferma Sara1, i giovani (senza generalizzare) 30-40enni del Pd, renziani e NON renziani, abbiano deciso di “mandare a casa” Bersani e il gruppo dirigente. Almeno così mi sembra.

    18 Aprile, 2013 - 16:45
  100. Federico B.

    Ma allora il Pd faccia un congresso e non giochi sulla pelle degli Italiani.
    Gli 8 punti di Bersani non sono stati un tentativo serio. Come poteva pretendere, lui, di incarnare da solo il governo del “cambiamento”? Come poteva chiedere ad altri di dare a lui una delega in bianco per salvare il Paese?
    Ma non ti rendi conto, Fabricianus, di quanto offensivo ed irritante sia il sottinteso? “Io sono il migliore, voi fate schifo, votatemi la fiducia e saremo tutti contenti”.
    Oddio, mi sta bene che volesse provare, ma dopo i primi rifiuti bisognava capire a cosa si sarebbe andato incontro, si dovevano cercare altre soluzioni: altri nomi e altri progetti.
    C’era e c’è una disponibilità a collaborare: perchè non coglierla?
    I 5stelle vogliono stare all’opposizione, vogliono fare i questori: lasciateli perdere!
    Se Bersani non si fosse ostinato sul SUO mandato e sui SUOI otto punti, Napolitano avrebbe potuto tentare altre soluzioni e magari ne avrebbe anche trovata una decente. Bersani ha perso tempo prezioso e ha compromesso la situazione.
    Il risultato è sotto gli occhi: paralisi totale.
    Grazie al PD e grazie all’ostinazione di Bersani.
    Ma un’autocritica proprio non viene fuori?

    18 Aprile, 2013 - 17:50
  101. FABRICIANUS

    @FedericoB

    Io non risiedo a Roma al Nazareno (sede Pd): come,o buon Federico, hai scritto a Eugenia Roccella scrivi anche a esponenti del Pd.
    Tu comunque continui a mescolare le carte: Governo e Presidenza della Repubblica.

    Io non ho altro da aggiungere, ho espresso la mia preferenza per Annamaria Cancellieri e Franco Marini non mi sarebbe dispiaciuto.

    18 Aprile, 2013 - 17:56
  102. Sara1

    Federico lei non si rende conto che tolto Bersani il PD non sarà più moderato come intende lei. Renzi è solo la punta dell’iceberg, in ogni caso c’è un terzo degli italiani che vogliono mandare a casa tutti, Berlusconi Bersani tutti e non si sa che direzione può prendere l’ondata.

    18 Aprile, 2013 - 18:00
  103. Federico B.

    No guarda, Fabricianus, con il PD non voglio averci niente a che spartire, nemmeno per iscritto. E poi non saprei a chi scrivere, non ho fiducia in nessuno. Dopo questa bella prova non credo nemmeno più alle larghe intese: sono inaffidabili e impresentabili.
    Governo e Presidenza della Repubblica SONO questioni strettamente collegate: ostinarsi a non tenerle insieme è una delle cause del fallimento dei dirigenti del Pd.

    @Sara,
    il Pd non è moderato nemmeno adesso. Vada pure alla deriva sulla Barca dell’estrema sinistra… Votare Bersani alle primarie è stato un errore gravissimo e adesso il PD ne paga le conseguenze. Peccato che stiano pagando, senza colpe, anche gli Italiani.
    Circolano ancora i nomi di Prodi e D’Alema…
    Ma basta! Fate un passo indietro e lasciate posto a un altro: la Cancellieri, la Severino o piuttosto Monti.
    Non mettere insieme Bersani e Berlusconi, perchè dal 25/2 Berlusconi è stato ineccepibile, Bersani le ha sbagliate tutte. E bisognerà chiedergliene conto.

    18 Aprile, 2013 - 18:26
  104. Sara1

    Ma perchè avrei dovuto votare Renzi visto come si è comportato ieri sera scusi? L’unico a volere Marini è stato Bersani.
    Su Berlusconi non dico nulla, in ogni caso le assicuro che la nuova generazione PD è molto più cinica e compatta intorno a Rodotà, bene o male così è.

    18 Aprile, 2013 - 18:31
  105. Federico B.

    Sara,
    non entro nelle questioni interne al pd. Hai votato come hai creduto opportuno e ci mancherebbe. Però si poteva non votare o favorire il rinnovamento del Partito votando uno degli altri quattro candidati (Renzi no, ne restavano tre). Bersani rappresentava il Politburo e il vecchio, lo sapevate e lo avete votato ugualmente.
    A me della nuova generazione del PD non interessa, non la voterò di certo, in nessun caso. E’ un problema tuo: la prossima volta valuta bene se sostenere una classe dirigente “cinica e compatta attorno a Rodotà”, laicista e anticlericale vicepresidente del PDS degli anni ’90 (il nuovo che avanza). E considera che si può benissimo anche non votare per il PD…

    18 Aprile, 2013 - 18:41
  106. Sara1

    Tutti gli altri candidati compresa la Puppato hanno votato Rodotà. L’unico che ha proposto e sostenuto Marini è Bersani.
    Cioè il Politburo vota un cattolico il nuovo un “laicista” ex PCI ottantenne.
    Messa così ci comprendiamo?
    Renzi con Marini rottama anche il cattolicesimo sociale, con i voti dei moderati tra l’altro.
    Si è girato il mondo.

    18 Aprile, 2013 - 18:46
  107. Marilisa

    Replico in ritardo a Federico@12:15 perché avevo cose ben più importanti da fare.
    Però non posso non constatare che il caro Federico ogni qualvolta si rivolge a me, parla noiosamente di “arroganza” e di “villania” delle mie parole.
    Guarda le tue, Federico, e comparale con le mie se riesci a farlo obiettivamente. Ma so di pretendere troppo.
    Arrogante sei tu, e fazioso oltre misura, e incapace di leggere la realtà dei fatti.
    Il governo istituzionale o di larghe intese è una pura imbecillità, se mi consenti.
    È vero che ci troviamo in un mare di guai, ma questo non significa che si debba dar vita ad un Governo pur che sia, alleandosi con chi per vent’anni o quasi vedeva la sinistra come fosse il diavolo ( la tua stessa maniera di vederla), sputando addosso ai “comunisti”.
    Gli opposti non si attraggono in politica, caro e “mite” Federico.
    Chi vorrebbe un Governo sgangherato come quello di cui parli, e di cui parla Renzi facendo capriole verbali ( vedi l’intervento ieri sera nel programma della Bignardi) che non significano un bel nulla e che servono a calamitare i consensi di chi ritiene facile che possano andare d’accordo il diavolo e l’acqua santa, forse non ha capito che in ogni caso, ci fosse un ipotetico accordo fra due partiti nettamente contrapposti, la soluzione dei problemi non sta dietro l’angolo. Ma proprio per niente. Troppi danni sono stati fatti negli anni precedenti, e non c’è bacchetta magica per risolverli.
    Hai voglia di dire che cinquanta giorni senza uno straccio di Governo sono troppi. Sì, certamente sono troppi.
    Se gli italiani non si fossero fatti incantare, ancora una volta, da chi gli faceva promesse del cavolo–unica sua arma di battaglia–oggi probabilmente un Governo ci sarebbe.
    E conoscendo la serietà e l’onestà di Bersani, io credo che già sarebbe stato dato avvìo a qualche buon programma risolutivo dei nostri più gravi problemi.
    Ma questo è il Paese dove si va dietro ai pifferai e alle facili promesse a buon mercato, ed anche ai vari Renzi che dicendo di appartenere ad un partito, vorrebbero fargli cambiare fisionomia ( incredibile! ) in nome di una democraticità che significa annacquamento.
    Renzi è, a mio avviso, un socialdemocratico di vecchio stampo. Di quel partito che lui non ha neppure conosciuto.
    Vada, con tutta la sua prosopopea, a leggerne la storia.
    E non pretenda di essere considerato un politico di sinistra, perché non lo è proprio per niente.
    Se poi vogliamo parlare dell’elezione del Presidente della Repubblica, mi fanno sorridere quelli che si aspettano un accordo facile per un Presidente che calzi a pennello per tutti.
    È mai possibile immaginare che in Italia ciò sia possibile?

    18 Aprile, 2013 - 19:22
  108. FABRICIANUS

    Pensa FedericoB che Bersani aveva proposto anche per te ( cittadino italiano) un Presidente cattolico. [Che poi a te i cattolici di sinistra non piacciano ce lo hai detto fino a sfiancarci]

    Domani invece, forse ti troverai un Presidente (Rodotà) che, riguardo ai valori non negoziabili è distante anni luce, ma dico anni luce, e tu continuerai a prendertela con Bersani.

    Scusa, se la situazione non fosse seria, mi verrebbe proprio da ridere.

    Saluti.

    18 Aprile, 2013 - 19:23
  109. 🙂

    18 Aprile, 2013 - 19:49
  110. elsa.F

    E pensare che vedendo Bersani abbracciare Alfano ho avuto un attimo di felicità, pensando: “Sta prevalendo il buon senso sullo scontro a tutti i costi”.

    Invece vedo che questo gesto ha creato malumori.

    Peccato!

    Intanto l’Italia, e cioè le famiglie, le aziende, i lavoratori, i cassintegrati, gli esodati, i disoccupati aspettano.

    Peccato!

    18 Aprile, 2013 - 20:23
  111. Luigi Franti

    «Replico in ritardo a Federico@12:15 perché avevo cose ben più importanti da fare».

    Questa persona è impagabile!

    Talmente kitsch da rimbalzare verso una sua stralunata plausibilità estetica. Al confronto, i nani da giardino impallidiscono.

    18 Aprile, 2013 - 21:30
  112. Federico B.

    Trasecolo!
    Ma di chi è la colpa se il “cattolico” Marini non viene eletto?
    Risposta: di Bersani, che non ha saputo creare le condizioni per una scelta unitaria del suo stesso partito, che continua a cambiare interlocutore (prima solo i grillini, ora il centrodestra, poi non si sa) e non riesce a dare una linea al partito.

    Sara,
    è chiaro che un partito fortemente laicista come il PD (e il suo alleato SEL) preferisca un candidato come Rodotà. Ho sempre saputo che non c’è spazio per i cattolici nel PD, ancorchè cattolici di sinistra: le uniche possibilità di Marini passano dal sostegno generoso del centrodestra. Ho sempre posto, anche qui, il problema della rappresentanza dei cattolici nel PD e nel CentroSinistra. Siete voi elettori cattolici di questi partiti a dovervi preoccupare, non io. Io dal cattolico “inapparente” Renzi non mi aspetto niente di niente.
    Ma non sorvoliamo sul fatto che il segretario del PD (e capo della coalizione del CS) è Bersani e che lo spettacolo delle faide interne e delle divisioni precongressuali è una sua responsabilità. Bersani doveva GESTIRE lo stallo provando e riprovando soluzioni possibili: evidentemente non ne è in grado. Se ne vada!

    @Fabricianus,
    Bersani non ha proposto un Presidente cattolico, ha semplicemente offerto una “rosa” comprendente dirigenti ed ex dirigenti del suo partito (che ha meno di un terzo dei consensi elettorali e pretende di occupare tutti i posti) e ha lasciato che fossero altri a scegliere. A Bersani dei cattolici non interessa un bel niente.
    Il problema è che Bersani non è capace di fare quello a cui, come segretario del partito che fortunosamente ha ottenuto la maggioranza relativa dei seggi in Parlamento, è chiamato a fare. Aggiungo che il fatto che il PD stia giocando le sue mosse precongressuali e si stia dividendo in fazioni che si coprono di dispetti e sgarbi reciprocamente dimostra scarsissimo rispetto per le istituzioni e assenza assoluta di quella che una volta si chiamava “cultura di governo”. Anche di questo dovremmo chiedere conto. I politici del PD si fanno trascinare dagli umori della base senza capire che è a loro che spetta la responsabilità di scelte, anche difficili, e l’onere di spiegarle al proprio elettorato: la politica non è solo rappresentanza ma anche “guida”.
    Dallo stallo si esce con un percorso meditato e “costruendo” nuove soluzioni, non incoraggiando la visceralità della base.
    Bersani si è rivelato totalmente incapace di affrontare e superare lo stallo. Dovrà pur renderne conto prima o poi. Non so se qualcun altro nel PD sarebbe stato migliore, ma dubito che rincorrere i grillini possa far uscire dalla crisi attuale. Quanto scommettete che se il PD scegliesse Rodotà, subito Grillo passerebbe ad altri candidati? Voi continuate a pensare al M5s come ad un partito responsabile, ma non è ne’ l’uno ne’ l’altro. E’ un movimento di protesta che non ha nessuna intenzione di costruire qualcosa di positivo. Decidetevi ad un accordo franco di legislatura con il centro e il centrodestra, oppure si vada alle elezioni anticipate sperando che il PD non abbia più l’onere della maggioranza relativa dei seggi.

    19 Aprile, 2013 - 9:39
  113. Federico B.

    Elsa,
    hai perfettamente ragione, ma bisognerà anche capire chi si è sottratto a quell’abbraccio e perchè. La responsabilità di questo stallo è tutta del PD che non sa scegliere perchè teme di dividersi. E intanto sono passati 53 giorni…

    19 Aprile, 2013 - 9:45
  114. Federico B.

    Leggo ora che Bersani candida Prodi.
    La scelta peggiore perchè divide e si pone fuori da ogni possibilità di accordo con gli uni o con gli altri. Follia pura.
    La dimostrazione che interessano solo le poltrone e non tentare di risolvere i problemi degli italiani.
    Se si rifiuta il dialogo c’è solo lo scontro e le elezioni anticipate.
    Grazie a Bersani e al PD (e a quegli elettori che si fanno incantare da parole come “bene comune” e “Italia giusta”).

    19 Aprile, 2013 - 9:51
  115. giosal

    Pare che sia Prodi, come volevasi sperare. Comunque faccio un paio di piccole corna, ma lo spero dal giorno in cui lo cacciarono dal governo a mortadellate in faccia. Penso che sia una grande risorsa per il nostro paese e per l’Europa. E non capisco perché vogliamo sempre darci martellate sulle dita.
    Infatti considerando, come disse uno, che gran parte di noi è fatta di coglioni (tra cui anch’io), ho sempre pensato, tuttavia, che non bisogni esagerare.
    Forse Alì e gli altri quaranta stanno attrezzando per le Cayman un piroscafo con olgettine e svariati forzieri (quelli che ancora non sono là): un’occasione per cominciare a rivivere tutti un po’ felici e contenti?
    PS- FedB, non andrai sul piroscafo anche te? Perché, invece, non ti senti – pur litigando – un italiano come tutti?

    19 Aprile, 2013 - 10:45
  116. Marilisa

    “Questa persona è impagabile! etc…”

    Chi scrive espressioni del genere non è “impagabile “. È solo una volgarissima cacca.

    19 Aprile, 2013 - 11:17
  117. Federico B.

    Il compagno giosal è proprio uno di quelli, lo è di sicuro e lo ha ampiamente dimostrato. Qui da noi si chiamano “panitt” o “marun”..
    A parte il grossolano errore di grammatica (si dice “andrai TU” e non “andarai TE”), non salgo sul piroscafo di nessuno.
    A differenza del compagno giosal non porto il cervello all’ammasso. Sono italiano come tutti e vorrei vedere una collaborazione fruttuosa tra le parti migliori del Paese e invece con l’elezione di Prodi ci aspetta un conflitto permanente ed elezioni anticipate.
    Votando Prodi il PD spera di risolvere il problema dell’unità del Partito e Bersani si augura di riuscire a salvare la propria leadership. Non si pongono minimamente il problema di dare una soluzione allo stallo e di pensare ai problemi veri degli italiani. Prodi è una persona ostinata e rancorosa, da Presidente del Coinsiglio e della Commissione europea ha fatto una guerra senza quartiere a Berlusconi, andando anche contro gli interessi dell’Italia, pur di favorire la propria compagine politica: come si può sperare che il suo nome faciliti le intese?
    Se il PD lo vota significa che ha anteposto i propri interessi a quelli del Paese.
    Prodi non è una risorsa: è una sciagura per tutti.
    Nonostante le speranze degli insulsi, può darsi benissimo che non ce la faccia e personalmente lo spero, per “il bene comune” dell’Italia e dell’Europa.
    Leggendo cosa scrivono i sostenitori del PD, non mi meraviglia che il loro Partito stia agendo in modo così insensato e illogico.

    19 Aprile, 2013 - 12:41
  118. Federico B.

    Le parole di militanti come giosal trasudano solo odio e disprezzo.
    Come possiamo aspettarci che possa venire qualcosa di buono e costruttivo da questa sinistra?
    Aspettiamoci solo conflitti di ogni tipo.
    Mi sembra evidente che, col senno del poi, non è stato ne’ “meno peggio” ne’ “responsabile” votare queste persone, non è stato ne’ sensato ne’ “responsabile” aspettarsi attenzione per i problemi degli Italiani da parte del PD e della coalizione progressista di Bersani…

    19 Aprile, 2013 - 12:56
  119. discepolo

    Ma scusate , IDEONA! e se il Presidente della Repubblica italiana lo eleggessero gli italiani stessi con elezioni dirette??
    Certo ci sarebbe da cambiare la Costituzione e si sa che la Costituzione è un tabù e non può essere cambiata ( anche perché Benigni ne ha solo una copi e se gliela cambi cosa legge poi? ).
    ma magari certe ignobili ed indecenti farse come quella a cui stiamo assistendo impotenti , non avrebbero più luogo!
    Chiunque sia il prossimo Presidente della Repubblica forse dovrebbe rivedere il modo con cui è eletto il Presidente della repubblica!
    basta coi veti incrociati, coi giochini dei partiti, colle meline , coi franchi tiratori! il popolo italiano è STUFO! Si elegga il Presidente con libere elezioni
    a cui possano partecipare tutti i cittadini italiani!
    O , se questo non è possibile , almeno diventi una carica ereditaria, di padre in figlio come nei Paesi comunisti, la Corea del Nord, Cuba, !
    Dopo Fidel Castro un altro della famiglia Castro , dopo Napolitano senior Napolitano junior e così via…. 😉

    19 Aprile, 2013 - 15:51
  120. Marilisa

    “A parte il grossolano errore di grammatica (si dice “andrai TU” e non “andarai TE”), non salgo sul piroscafo di nessuno.”

    Non salire sul piroscafo, Federico B., ma non metterti anche tu, come qualcuno tempo fa, a segnalare errori di forma.
    A parte che non va bene farlo, dimostra piccineria e può indurre altri a segnalare i tuoi.
    Pensaci !

    19 Aprile, 2013 - 16:14
  121. Marilisa

    “Prodi non è una risorsa: è una sciagura per tutti.”

    Io preferirei Rodotà, ma dire che Prodi sarebbe “una sciagura per tutti” mi sembra esagerato.
    Mi sfugge il perché. E vorrei che qualcuno me lo spiegasse con buone ragioni.

    19 Aprile, 2013 - 16:21
  122. giosal

    Ovviamente, bene anche Rodotà.
    La Cancellieri è una persona seria, immagino lo sforzo fatto da Berlusconi per indicarla. Essa pure potrebbe andare, in terza battuta.

    FedeB: “A differenza del compagno giosal non porto il cervello all’ammasso.”
    Di cervello ne ho poco, e non posso permettermi di buttarlo.
    Quanto a te, lo credo bene! O che tu ci vuoi portare?

    19 Aprile, 2013 - 16:40
  123. Federico B.

    Marilisa,
    il compagno giosal ha usato un tono poco gentile (ed è un eufemismo) nei miei confronti, pertanto ho voluto rispondere allo stesso modo. Prometto di non sottolineare mai gli eventuali errori “di forma” dei tuoi interventi.

    Rispondo alla tua domanda senza illudermi di poterti convincere.
    Romano Prodi ha sicuramente un profilo politico ed istituzionale idoneo alla Presidenza della Repubblica: è stato ministro (se non erro in un governo di De Mita degli anni ’80), presidente del consiglio, presidente della Comissione europea, ha avuto diversi incarichi internazionali (come quello per il quale adesso è in Africa, nel Mali). Se il 25 febbraio la sinistra avesse vinto le elezioni, Prodi sarebbe stato il candidato più idoneo e infatti il suo nome circolava da tempo.
    Il punto però è che il fronte delle sinistre ha perso le elezioni e che non c’è una maggioranza dei seggi al Senato. Il travaglio (o l’agonia) di questi 52 giorni è significativo della necessità di intese e di un Presidente della Repubblica che le favorisca e le accompagni. Prodi non è la persona adatta per il metodo in cui è nata la sua candidatura (soluzione alle divisioni interne al PD), scelta in solitudine, senza confronto con le altre forze presenti in Parlamento. Non è adatto nemmeno come persona, perchè avendo capeggiato l’Ulivo/Unione contro Berlusconi è uno dei simboli dell’antiberlusconismo più feroce e dello scontro tra destra e sinistra (cioè l’opposto di quello che serve in queso momento).
    Se la sua figura aiutasse almeno la convergenza tra PD e 5stelle, anche solo in chiave antiberlusconiana, avrebbe un’utilità per l’uscita dallo stallo, ma i grillini insistono su Rodotà e sembra evidente che non sono per niente interessati a trovare margini di “convergenza”. Mi sembra anzi che facciano di tutto per spaccare ulteriormente il PD e creare ancora più caos.
    In questo senso mi sembra che la parola “sciagura” sia giustificata.
    Servirebbe un presidente condiviso, che favorisse il più possibile le intese (non necessariamente il governissimo, ma un intesa qualsiasi, anche minima), mentre Prodi rischia di aggravare il conflitto e allontanare ancora di più le parti. Non so nemmeno se riuscirà ad unire il suo Partito, di sicuro la sua candidatura sta dividendo il Paese.
    E la responsabilità è del Pd e di Bersani.

    19 Aprile, 2013 - 16:51
  124. Federico B.

    La Cancellieri in questo momento sarebbe la candidatura migliore, “terza”, estranea a tutte le forze in campo e a tutti i giochini precongressuali del PD.
    Ma a Bersani non interessa un buon Presidente della Repubblica: gli importa solo mantenere la leadership, salvaguardare gli interessi del Partito, soddisfare la propria base, magari riuscire a strappare il famoso incarico, giusto per fare la prossima (imminente) campagna elettorale da Presidente del Consiglio…
    Gli interessa il potere.

    @al compagno Salvatorre o salvadorelli,
    se mi consideri senza cervello, perchè mi hai denunciato pubblicamente (e vantandone su questo blog) al Resto del Carlino e a i cekisti del Partito bolognese? I rossi temono le persone intelligenti e che sanno ragionare, non gli stupidi. Gente come te invece non la teme nessuno. Magnat pan e mortadela, valà.

    19 Aprile, 2013 - 17:08
  125. Federico B.

    Errata corrige: Prodi fu Ministro dell’Industria nel 1978 (quarto governo Andreotti). De Mita è considerato il suo mentore, ma fu Presidente del Consiglio molti anni dopo.

    19 Aprile, 2013 - 17:23
  126. Sara1

    Il compagno di qua e il compagno di là, ma dai …

    19 Aprile, 2013 - 17:39
  127. lorenzo

    Così, alla fine, sorge all’orizzonte il faccione rubicondo di Prodi.
    Che è la sconfessione ultima e definitiva di quanto proclamato fino alla nausea da Bersanone:” se vinco , col 51% mi comporterò come se avessi il 49%….” e ” il presidente della Repubblica va eletto con la piu’ larga maggioranza possibile”.
    Rischia di portare a casa un Presidente eletto per qualche singolo voticino, qua e là. E- se si considera che il blocco maggioranza PD è tale solo per il premio monstre in seggi alla Camera, Prodi rischia di essere, in realtà, un presidente di minoranza.
    Per carità.
    Nessun golpe, e nessuna antidemocrazia.
    Però, da suo elettore che continua a essere non pentito, gli suggerirei: capisco che sia stata l’unica mossa in grado di salvare il baraccone del PD – piu’ covo di vipere inviperite che mai- dalla implosione… ma nel momento in cui il risultato venisse messo nel carniere, io mi dimetterei un minuto dopo.
    Non foss’altro per evitare di essere comunque dimissionato indecorosamente tra qualche giorno, o settimana o mese…
    Prodi al Quirinale è certamente una vittoria del PD, ma il ceffone conclusivo al suo segretario picaresco.

    19 Aprile, 2013 - 18:20
  128. roberto 55

    Puoi risparmiarti, amico Lorenzo, la fatica di dimetterti: Romano Prodi non è “passato”, ed anzi, e per dirla tutta, ha “fatto splash” (inutile nasconderlo); ormai, la “questione balcanica” s’è trasferita dentro il PD.
    Vedremo che succederà domattina.

    Ciao a tutti.

    Roberto 55

    19 Aprile, 2013 - 19:43
  129. Marilisa

    Mi risulta che anche Napolitano fosse “un Presidente di minoranza”, eppure è stato un Presidente di tutto rispetto, apprezzato in massimo grado in Italia e all’Estero.
    I galantuomini non hanno bisogno di etichette quando devono essere super partes, come è compito e dovere di un Presidente della Repubblica.
    Questo significativo dettaglio viene ignorato pretestuosamente da chi ama le etichette, come Federico B. per esempio.
    Mi chiedo perché mai ciò avvenga.
    Sono i giochi del teatrino politico che scombìccherano tutto.
    E sono quelli che in una Repubblica che non è presidenziale non dovrebbero esserci.
    Io sono convinta che se venisse eletto un uomo di conclamata onestà dell’area di sinistra (invisa ovviamente alla parte avversa), egli “si dimenticherebbe” di essere di centro-sinistra e opererebbe nell’interesse del Paese intero, ben sapendo che sarebbe SUO DOVERE farlo. Lo esige a chiare lettere la Costituzione.
    Lo ha fatto egregiamente Napolitano e, prima di lui, Ciampi e, prima ancora, Scalfaro e, andando a ritroso, gli altri fino ad arrivare al socialista Pertini.
    Ragion per cui tutti i distinguo che vengono addotti nei confronti di questo o di quello, sono dei pretesti che non risultano convincenti neanche un po’.
    Sappiamo tutti che non esiste nessuno che a priori possa pretendere il favore unanime. Proprio nessuno.
    Il braccio di ferro a questo punto è un giochetto indigesto praticato da quelli che fanno confusione fra elezione di un capo di Governo e elezione del Presidente della Repubblica. Due figure politiche che hanno un ruolo diversissimo.

    19 Aprile, 2013 - 20:37
  130. Sara1

    Oggi Marini ce l’avrebbe fatta, questa mattina il centro destra aveva rinnovato la disponibilità a votarlo.
    se la situazione non fosse così drammatica sarebbe divertentissimo, mio figlio son due giorni che quando torna da scuola invece dei cartoni guarda le elezioni in diretta..

    19 Aprile, 2013 - 20:39
  131. Sara1

    Va bene Marilisa facciamo presidente Bossi, o Borghezio o Brunetta allora tanto poi diventa il presidente di tutti.
    Che si cerchino personalità in grado di unire mi pare il minimo.

    19 Aprile, 2013 - 20:44
  132. Marilisa

    No Sara, io ho parlato di politici di conclamata onestà. Non mi sembra che quelli da te citati rientrino nella categoria, e comunque sono troppo faziosi.
    L’ eccessiva faziosità non rende credibili. Non ti pare?

    19 Aprile, 2013 - 21:17
  133. Federico B.

    Te Deum laudamus…

    Almeno per oggi abbiamo scampato la mortadella.
    E domani mattina il PD chi impallinerà? Rosi Bindi? D’Alema?

    Ma vi rendete conto che razza di cialtroni e irresponsabili avete votato? E poi avete il coraggio di scrivere che non vi siete ancora pentiti (il compagno Lorenzo)? Ma sono una manica di inaffidabili e … impresentabili. Addirittura ridicoli, se non ci fosse in gioco l’assetto istituzionale e il futuro degli Italiani.
    Cosa devono fare di più e di peggio?
    Ma vi rendete conto che un Partito così non può nemmeno sostenere un governo? Ogni voto sarebbe un terno al lotto..

    @giosal,
    hai visto che cervelloni, che menti eccelse, che intelligenze sopraffine ci sono nel PD, specie tra i dirigenti e i grandi elettori? Effettivamente io non posso stare al loro livello: sono troppo serio, ho l’abitudine di mantenere gli impegni presi e di non votare al pomeriggio contro un candidato per il quale ho espresso consenso e soddisfazione la mattina…

    19 Aprile, 2013 - 21:17
  134. Federico B.

    Non sarebbe il caso di individuare un nome al di FUORI del PD?
    Fuori dalle faide, dai giochi e dai dispetti di questa vergognosa fase precongressuale che umilia le istituzioni e impedisce di trovare una via d’uscita dallo stallo?

    19 Aprile, 2013 - 21:21
  135. Sara1

    Marilisa lei deve fare lo sforzo di capire anche il pensiero altrui invece mi pare che grossomodo quello che piace a lei sia giusto e onesto il resto schifo.
    e si stupisce se gli altri non concordano.
    Rodotà non non mi piace e come a me non piace ad un sacco di persone, ci sarà qualcuno di più neutro o no?
    Anche la Cancellieri per dire, che a me dice poco e niente, mi pare possa essere un nome da cui ripartire, D’Alema va bene, va bene Amato.
    Qualcuno che vada al di là delle correntine.

    19 Aprile, 2013 - 21:33
  136. FABRICIANUS

    Si e’ dimessa Rosy Bindi.

    19 Aprile, 2013 - 21:35
  137. Sara1

    E poi basta con questa storia della Ka$ta e dell’inciucio.
    Si leggono cose assurde, gente che manda maledizioni perchè uno prende il treno o due avversari si stringono le mani.
    Cose da pazzi.

    Che poi Marini e Prodi trattati come pezze da piedi, Zaia in questo momento lo sta facendo notare rendiamoci conto.

    19 Aprile, 2013 - 21:39
  138. Federico B.

    La Bindi si è dimostrata più seria di Bersani.
    Lo smacchiatore di giaguari cosa aspetta? Vuole fare anche lui il candidato “impallinato”?
    Dai, domani mattina il gruppo del PD voti compatto (si fa per dire) Pierluigi Bersani…

    Non voglio dare tutte le colpe a Bersani, puvrètt, capisco che è il problema è proprio il Partito e il suo fallimento, ma qualcuno deve pur prendersi la responsabilità di questa situazione. Per molto meno nella famigerata prima repubblica i capi si dimettevano.

    19 Aprile, 2013 - 21:53
  139. Federico B.

    Questa è bella:
    alla fine Bersani ha smacchiato la mortadella.

    19 Aprile, 2013 - 22:04
  140. Sara1

    Bersani si è bruciato, e mi spiace moltissimo.

    19 Aprile, 2013 - 22:06
  141. Federico B.

    Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

    19 Aprile, 2013 - 22:19
  142. Sara1

    Stasera con sua grande gioia piangerà, può dormire tranquillo.

    19 Aprile, 2013 - 22:37
  143. FABRICIANUS

    Federico,ma in tutto questo caos politico,mentre tu gongoli per le dimissioni di Bersani e la ormai prossima fine del Pd, i valori non negoziabili chi li difende?

    20 Aprile, 2013 - 0:36
  144. elsa.F

    Federico,
    evita il cinismo. E’ fuori luogo e inadeguato.

    20 Aprile, 2013 - 6:59
  145. Mabuhay

    ….MENO MALE CHE SILVIO C’E’…
    Su, Mr. Federico intona: un due tre…:

    “…Presidente siamo con te
    …MENO MALE CHE SILVIO C’EEEEEEEE’……!!!!!

    20 Aprile, 2013 - 9:49
  146. elsa.F

    c’è poco da scherzare…. ma proprio, proprio poco.

    20 Aprile, 2013 - 12:28
  147. Nino

    ““Prodi non è una risorsa: è una sciagura per tutti.”

    Immagino che all’epoca della elezione di Napolitano costoro avranno fatto riti voodoo, macumbe, santerie, bruciato immagini, ingaggiato fattucchiere per organizzare fatture mortali.

    Sarebbero fuggiti dall’Italia come suggeriva il salvatore della patria nella parata di comparse ingaggiate a Bari.

    Invece loro sono rimasti, facendo fuggire in paradisi fiscali fantastilioni di denaro sporco risciacquato poi da pluricondoni tombali al 2-3% alla faccia del 95% degli italiani che pagano le tasse alla fonte.

    20 Aprile, 2013 - 12:30
  148. elsa.F

    Romano Prodi non meritava questo!
    Non meritava di essere immolato sull’altare delle faide di partito.
    Non lo meritava dopo che il Pdl lo aveva nominato come unico nome indesiderato.
    E’ stato purtroppo una scelta incauta di Pierluigi Bersani.
    Quello che sta succedendo nel Pd dal 25 febbraio ha dell’incredibile, dell’inimmaginabile.
    E c’è da interrogarsi realmente sul futuro di questo partito, formato da tante anime, che non basta l’anti-berlusconismo viscerale a tenere unite.

    20 Aprile, 2013 - 13:02
  149. Federico B.

    Non sto gongolando e non sono cinico.
    le dimissioni di Bersani erano un atto dovuto. Il segretario di un partito che non riesce a dare una linea politica al partito, che perde tempo, che non decide, che non sa gestire lo stallo in cui ci troviamo (imprevisto ma non impossibile da affrontare), che invece di cercare di trovare una soluzione si lascia travolgere dagli umori viscerali della base…. si deve dimettere.
    I traditori, i vili franchi tiratori, i cinici giovani rampanti del PD (Renzi, Civati..) che usano le istituzioni come campo di battaglia per i loro giochini precongressuali sono una vergogna, ma hanno pur sempre goduto di uno spazio che le scelte sbagliate (e le non scelte) del segretario Bersani ha lasciato loro.
    Ma vi rendete conto che dopo due mesi ci ritroviamo al punto di partenza: Napolitano e un progetto di larghe intese tra Pd, PDL e area Monti. E chi ha perso inutilmente e colpevolmente tutto questo tempo? Il conto a chi va presentato?

    @Fabricianus,
    il Pd di Bersani ha sempre avversato i valori non negoziabili. L’uscita di scena di questi soggetti non aiuta certo posizioni laiciste come quelle di Rodotà e della Binino. Al contrario condurrà finalmente alle larghe intese e su posizioni condivise.

    @Mabu,
    non sono un fanatico come te, non faccio il tifo per Berlusconi o per altri. Ma bisogna riconoscere Bersani ha commesso errori gravi e che il PD (eletti ed elettori, perchè anche la base ha le sue responsabilità) si sta rivelando incapace di dare una soluzione credibile ai problemi di questo Paese. Riconoscere che tutta la porzione destra del Parlamento (da Monti a La Russa) dal 25 febbraio si sta comportando in modo ineccepibile, mostrando disponibilità a collaborare e a costruire percorsi comuni, mentre il m5stelle prende in giro tutti e il PD non decide e occupa tutte le poltrone, non è tifo da stadio, ma obiettività. Fazioso è chi non riesce a fare autocritica e a riconoscere come stanno le cose.

    @Nino,
    descrivi evidentemente quello che pensa la base di sinistra. Ma la realtà è più complessa e meno ingenerosa. Ci sono tante brave e oneste persone anche oltre il muro dell’antiberlusconismo. Bisognerebbe mettere da parte questi pregiudizi e preoccuparsi di favorire un accordo che aiuti a risolvere le difficoltà dell’Italia ed evitare di esacerbare ulteriormente gli animi e approfondire le divisioni (come di fatto sono state le candidature di Prodi e Rodotà).

    20 Aprile, 2013 - 14:22
  150. roberto 55

    In effetti, Mabu, e mentre i commenti delle amiche Sara ed Elsa riflettono con grande buon senso, e pur da sponde diverse, la preoccupazione di tanti italiani per il momento che il nostro paese sta vicendo, Federico, invece, pare eccitato come neanche per un appuntamento con Monica Bellucci ………..
    Scherzi a parte, concordo con Elsa su Romano Prodi, che (alcuni amici del “blog” lo sanno) era il mio candidato preferito alla Presidenza della Repubblica, e non meritava di finire vergognosamente impallinato dalle faide “balcaniche” in atto nel PD (così come l’altro ieri era toccato a Franco Marini, che, pure, a me – da iscritto alla CISL di vecchia e lunga data – non spiaceva affatto).
    A questo punto, comunque, mi sembra siano rimaste 3 opzioni: la rielezione di Napolitano (che metterebbe – quasi – tutti d’accordo), la candidatura di Anna Maria Cancellieri (su cui pure potrebbe trovarsi una maggioranza), oppure quella di Stefano Rodotà; beh, quali che siano le personali opinioni, e pur con i loro “pro” e “contro”, nessuna di queste 3 soluzioni è, poi, tanto malvagia.
    Non vi pare ?
    Un fatto è certo: comunque finisca, il PD ne esce “a pezzi”, e non invidio il compito di chi vorrà provare a rimetterlo insieme.

    Ciao a tutti !

    Roberto 55

    P.s.: giunge ora la notizia che Giorgio Napolitano ha accettato d’esser ricandidato; mah …….!

    20 Aprile, 2013 - 14:33
  151. Federico B.

    Ma quale eccitazione!
    Ho solo evidenziato gli effetti di un fallimento personale e politico, già evidente da tempo: mi rendo conto che una platea di “bersaniani” non pentiti come voi, faccia fatica a digerirlo. Prendete un amaro, fatevene una ragione e cercate di elaborare il lutto.

    20 Aprile, 2013 - 14:44
  152. lorenzo

    C’è qualcosa di nuovo,oggi, nel sole , anzi d’antico: sono tornati a fiorire i Napolitani…
    L’unica cosa straordinaria e positiva di questa vicenda delle elezioni quirinalizie è la disponibilità e il senso dello stato di quest’ottantottenne in grado di papparsi in un boccon solo i giovani turchi, i rottamatori di professione, i senza testa grilli, i giovanilisti col viagra in tasca e le tette rifatte che imperano tra i berluscones… e pure di marcare ancora una vola la differenza tra gli altri alti papaveri della politica che hanno dimostrato anche in questo caso, come unica cosa straordinaria, una vanità da prima donna che aumenta e si imbizzisce con l’età. Da D’Alema che si è infuriato per non essere stato messo in “ballottaggio” al posto della sciagurata acclamazione di Prodi , a Prodi stesso che schiuma rabbia dall’Africa e per prima cosa chiude nel cassetto il buonismo d’ordinanza e digrigna ” qualcuno deve pagare per questo!”, a Rodotà che si guarda bene di ritirare la sua candidatura difronte a quella superiore e della sua stessa parte, con contorte e velenose parolette….
    Vedi, Federico, a forza di evocare i ” compagni” ad ogni piè sospinto, va a finire che l’unico veramente Compagno DOC torna sulla sedia piu’ alta, senza averla mai abbandonata. C’è una sottile ironia della sorte, nel vederti soddisfatto per questo. Niente, naturalmente, davanti alla robusta ironia dei fatti nella soddisfazione proclamata da tutti questi Conservatoroni, Berlusconi, Maroni, ecc, che acclamano come salvatore della patria l’uomo che sette anni fa avevano sdegnosamente rifiutato.
    Io, di mio, mando un pensiero affettuoso al poor Bersani, che , dopo una collezione di somarate, paga comunque come capro espiatorio il clima da faida permanente del suo partito.
    E appena Napolitano torna a fiorir, appassirà come un crisantemo.
    Caro Pierluigi, i perdenti mi sono simpatici. Ti rivoterei, pur sapendo tutto.
    Musica di violini in sottofondo.

    (Ah, Fede, casomai non ti fosse chiaro. Il problema per le larghe intese alla tedesca, in Italia, ha un nome e un cognome.
    Si chiama Sivio Berlusconi.
    Nonostante la sua disponibilità avvelenata mostrata fin dal dopo voto, non esiste persona dotata di sale in zucca che possa onestamente crederci. Ciò detto, quella intesa è l’unica prticabile, e quindi, limitatissima e sui punti essenziali, va trovata. Ma le “larghe intese” di legislatura con Berlusconi, ci saranno quando gli asini voleranno a stormi.)

    20 Aprile, 2013 - 14:53
  153. roberto 55

    Io, Federico (per quel che vale, te l’ho già detto e scritto …….), non sono “bersaniano”, ed immagino, ad esempio, che non lo sia neppure l’amica Elsa, e, comunque, l’impressione che tu offri a tutto il “pianerottolo” è esattamente questa: di chi, appunto (caso più unico che raro tra gli italiani), non sta nella pelle dalla libidine …………….; ed evito, per carità di patria, di commentare i ripetuti inviti che rivolgi al resto del “blog” al pentimento, alla contrizione, etc. etc..
    Un pò di autocritica, tra te e te, no ?
    Un abbraccio – credimi – sincero.

    Roberto 55

    20 Aprile, 2013 - 14:56
  154. Federico B.

    @Lorenzo,
    non sono affatto contento della rielezione di Napolitano al quale, tanto per direne una, non posso non riconoscere la responsabilità di aver impedito l’estremo tentativo di salvare la vita della povera Eluana Englaro.
    Avrei preferito un’altra soluzione, ma purtroppo 500 dei 1007 grandi elettori appartengono al fronte delle sinistre e oltretutto ad un Partito che non ha avuto scrupoli di impallinare i propri stessi padri: inutile sperare in candidature diverse e migliori. Il rischio è anzi una scelta anche peggiore (Rodotà o Bonino, caldeggiati dal ministro Barca e da Vendola).
    Certo il nonagenario Napolitano è stato più lucido di molti giovani nel modo di affrontare la crisi e lo stallo attuale. E questo fa ben sperare.
    Le larghe intese si fanno con chi c’è e con chi ci sta: Grillo non ci sta, Berlusconi c’è e c’è legittimamente, perchè votato da dieci milioni di Italiani. Non potete pretendere di scegliere VOI il leader del centro destra. Consiglierei maggiore rispetto, “laicità” e spirito democratico. Il sale in zucca, che evidentemente non abbonda nel PD (le prove sono evidenti), suggerisce di riconoscere Berlusconi come interlocutore e di tentare un percorso comune. Larga o stretta, questa è la strada. Assicuro che non è una prospettiva piacevole nemmeno per gli elettori del centrodestra, ma nel centrodestra hanno accettato tutti la sconfitta elettorale e l’inevitabilità di intese con una sinistra evidentemente inaffidabile e irresponsabile. Speriamo bene.

    20 Aprile, 2013 - 15:20
  155. Federico B.

    Roberto,
    ricambio l’abbraccio. Non gioisco e non sono contento di una situazione che è anzi preoccupante. Lasciami scrivere che l’autocritica la deve fare chi riteneva “responsabile” votare un partito (e un leader) che si è rivelato irresponsabile e inaffidabile. Non io.
    Tentiamo anche noi un confronto più sereno e rispettoso.

    20 Aprile, 2013 - 15:41
  156. Mabuhay

    Scrive Lorenzo:
    “Ah, Fede, casomai non ti fosse chiaro. Il problema per le larghe intese alla tedesca, in Italia, ha un nome e un cognome.
    Si chiama Sivio Berlusconi.
    Nonostante la sua disponibilità avvelenata mostrata fin dal dopo voto, non esiste persona dotata di sale in zucca che possa onestamente crederci. …”

    Solenne acclamazione:
    Amen. Amen. Amen.

    20 Aprile, 2013 - 15:59
  157. roberto 55

    L’autocritica, amico Federico, la (Leo mi “passerà” l’anacoluto ?) dobbiamo fare tutti noi, nessuno escluso, e, quindi, anche tu, e questo proprio nell’obiettivo di quel “confronto sereno e rispettoso” di cui ora parli ma che, in realtà, disattendi con i tuoi interventi improntati ad una contrapposizione manichea tra i “buoni” (che hanno sempre e comunque ragione) ed i “cattivi” (che hanno sempre e comunque torto).

    Ed ora, amici, andiamo a seguire il 6° scrutinio, e la pressochè certa ri-elezione di Giorgio Napolitano.
    C’è qualcosa, però, che non mi convince, in tutto questo: dubito che sia la soluzione migliore.

    Un saluto a tutti.

    Roberto 55

    20 Aprile, 2013 - 16:00
  158. lorenzo

    Grazie per il consiglio Federico.
    Il rispetto per i dieci milioni di italiani del centro destra c’è tutto, la laicità che mi permette di considerare che non esistono solo una Ragione e un Torto, pure.Il rispetto per le regole della democrazia, anche.
    Semmai, ti potresti procurare tu un bignamino di tutti e tre, visto che dai del compagno a chiunque defletta dalle tue idee, scomunichi con tanto di fulmine qualunque cosa abbia lontanamente a che fare con il PD et similia, e insulti senza alcuna remora chi gli da il proprio voto, sindacandogli per giunta in continuum – per questo- la patente del cattolico….
    Comunque. Accordi tattici e circoscritti con Berlusconi sono possibili e in questa fase necessari. Ma nessuna intesa, né larga né stretta, politica.
    E lasciamo stare in pace, almeno dopo morta, Eluana Englaro, che è stata sconciamente- non trovo mai un altro termine- strumentalizzata in questa vita, e continua a esserlo anche nell’altra.

    20 Aprile, 2013 - 16:27
  159. Marilisa

    “Marilisa lei deve fare lo sforzo di capire anche il pensiero altrui invece mi pare che grossomodo quello che piace a lei sia giusto e onesto il resto schifo.
    e si stupisce se gli altri non concordano.”

    Sara, fammi il favore di non andare fuori strada.
    Io cerco sempre, mia cara, di capire quel che pensano gli altri. Magari lo facessero tutti ! Posso permettermi di dissentire a volte? Lo faccio spiegandone i motivi, mi pare. Se non ti convincono, pace lo stesso.
    Ma non andare fuori strada, per piacere.
    “Il resto schifo” un cavolo! Questa è una tua convinzione del tutto errata, se mi permetti.
    Non ti piace Rodotà ? Sai quanto me ne cale ?
    E ora che non è stato eletto sei contenta ? Bene, mi fa piacere per te.
    Per me è uguale.

    20 Aprile, 2013 - 19:18
  160. Federico B.

    Capisco il dispetto di sentirsi rinfacciare giudizi e responsabilità, ma perchè Roberto e Lorenzo se la prendono con me?
    Se la prendano con il partito che hanno votato e che ha dato ragione a tante critiche. La contrapposizione manichea dei buoni contro i cattivi è la stessa che ho letto moltissime volte su questo blog e che risuona anche nei commenti di oggi: quando la fanno i sinistri va bene, quando la fanno gli altri no. Chiudiamo qui la polemica.

    20 Aprile, 2013 - 22:13
  161. roberto 55

    Meglio, si: mi sembra d’essere all’asilo.

    Roberto 55

    20 Aprile, 2013 - 23:39
  162. Federico B.

    Peggio: sembra di essere nel PD!

    21 Aprile, 2013 - 11:22
  163. roberto 55

    Perciò ti ci trovi così bene ……………. (heheheheh !).
    Ciao-ciao.

    Roberto 55

    21 Aprile, 2013 - 17:38
  164. Federico B.

    Diciamo che è il motivo per cui talvolta mi irrito e mi sembra che le nostre discussioni seguano logiche assurde…
    Ciao ciao

    21 Aprile, 2013 - 21:15

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