“Perchè nulla vada perduto di ciò che aveva redento”

Se ci affideremo alla misericordia di Dio, come il ladrone dalla croce, saremo portati da Gesù “nella casa del Padre” e vi andremo “con quel poco o tanto di bene che c’è stato nella nostra vita, perché nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento”: nuova ottima catechesi del Papa stamane sul morire cristiano, che completa quella della settimana scorsa e chiude il ciclo della speranza durato un anno. Riporto nei commenti i passi nodali e aggiungo un pitaffio per gli antipatizzanti.

125 Comments

  1. Luigi Accattoli

    La parola paradiso. Catechesi 1: Questa è l’ultima catechesi sul tema della speranza cristiana, che ci ha accompagnato dall’inizio di questo anno liturgico. E concluderò parlando del paradiso, come meta della nostra speranza. Sul Calvario, in quel venerdì tragico e santo, Gesù giunge all’estremo della sua incarnazione, della sua solidarietà con noi peccatori […]. È là, sul Calvario, che Gesù ha l’ultimo appuntamento con un peccatore, per spalancare anche a lui le porte del suo Regno. Questo è interessante: è l’unica volta che la parola “paradiso” compare nei vangeli. Gesù lo promette a un “povero diavolo” che sul legno della croce ha avuto il coraggio di rivolgergli la più umile delle richieste: «Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Lc 23,42). Non aveva opere di bene da far valere, non aveva niente, ma si affida a Gesù, che riconosce come innocente, buono, così diverso da lui (v. 41). È stata sufficiente quella parola di umile pentimento, per toccare il cuore di Gesù.

    25 Ottobre, 2017 - 12:57
  2. Luigi Accattoli

    Tutti a mani vuote. Catechesi 2: Il buon ladrone ci ricorda la nostra vera condizione davanti a Dio: che noi siamo suoi figli, che Lui prova compassione per noi, che Lui è disarmato ogni volta che gli manifestiamo la nostalgia del suo amore. Nelle camere di tanti ospedali o nelle celle delle prigioni questo miracolo si ripete innumerevoli volte: non c’è persona, per quanto abbia vissuto male, a cui resti solo la disperazione e sia proibita la grazia. Davanti a Dio ci presentiamo tutti a mani vuote, un po’ come il pubblicano della parabola che si era fermato a pregare in fondo al tempio (cfr Lc 18,13). E ogni volta che un uomo, facendo l’ultimo esame di coscienza della sua vita, scopre che gli ammanchi superano di parecchio le opere di bene, non deve scoraggiarsi, ma affidarsi alla misericordia di Dio. E questo ci dà speranza, questo ci apre il cuore!

    25 Ottobre, 2017 - 12:58
  3. Luigi Accattoli

    Nulla vada perduto. Catechesi 3: Il paradiso non è un luogo da favola, e nemmeno un giardino incantato. Il paradiso è l’abbraccio con Dio, Amore infinito, e ci entriamo grazie a Gesù, che è morto in croce per noi. Dove c’è Gesù, c’è la misericordia e la felicità; senza di Lui c’è il freddo e la tenebra. Nell’ora della morte, il cristiano ripete a Gesù: “Ricordati di me”. E se anche non ci fosse più nessuno che si ricorda di noi, Gesù è lì, accanto a noi. Vuole portarci nel posto più bello che esiste. Ci vuole portare là con quel poco o tanto di bene che c’è stato nella nostra vita, perché nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento. E nella casa del Padre porterà anche tutto ciò che in noi ha ancora bisogno di riscatto: le mancanze e gli sbagli di un’intera vita. È questa la meta della nostra esistenza: che tutto si compia, e venga trasformato in amore.

    25 Ottobre, 2017 - 12:58
  4. Luigi Accattoli

    Un bel saluto agli antipatizzanti. Nella catechesi della settimana scorsa, Francesco aveva usato l’espressione “tutto verrà salvato” con riferimento alla vita del credente che si affida alla misericordia e in tale invocazione persevera. In quella di oggi riprende quell’espressione e la completa: “Perché nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento”. La settimana scorsa quelli che accusano il Papa d’eresia hanno capito che predicava la salvezza di tutti, pur senza fede, opere e “umile pentimento” (per riprendere un frammento delle parole di oggi). Non c’è dubbio che anche oggi “quelli” troveranno nella catechesi altre e anche peggiori eresie: io vi ho trovato consolazione e forte insegnamento. Ed è per questo che ne faccio dono ai visitatori.

    25 Ottobre, 2017 - 13:12
  5. maria cristina venturi

    Consolazione e insegnamento la sorte del buon ladrone l’ ha data a generazioni e generazioni di cristiani. Anche a quelli tridentini, anche a quelli pre-conciliat
    La storia del Buon Ladrone non e’ una scoperta del Concilio Vaticano II e anche le nostre bisnonne la conoscevano. La storia evangelica del Buon Ladrone non fa che confermare il messaggio fondamentale della religione cattolica: Gesu’ e’ morto sulla Croce per i nostri peccati, col suo sacrificio ci ha salvati. Ma persino sulla croce l’ uomo ha il libero arbitrio: puo’ accettare la salvezza offerta da Cristo oppure puo’ rifiutarla. Persino in quei due esponenti del genere umano che erano i due ladroni quello di destra è quello di sinistra, si può’ vedere la libertà’ di scelta, in punto di morte.Il Vangelo di Luca riporta anche le parole del ladrone di sinistra che sbeffeggiava Gesu’ dicendo sarcastico : Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi! Quanta gente oggi beffeggia Cristo! Quanti lo rifiutano! Quante ridicolizzazioni anche in opere sedicenti artistiche o teatrali della Crocifissione! Il ladrone di sinistra come ” tipo umano” mi sembra molto più’ numeroso al giorno d’ oggi del ladrone di destra! Ma tutti noi evidentemente ci sentiamo simili al Buon Ladrone, nessuno di noi pensa di essere invece piu’ simile al ladrone di sinistra. Nessuno di noi riconosce con se’ stesso quanta parte della propria anima sia INCAPACE DI FEDE E DI PENTIMENTO SINCERO. La speranza è’ una bella virtu’ cristiana, l’ illusione no.

    25 Ottobre, 2017 - 14:08
  6. Andrea Salvi

    “Occorre combattere per la fede, ma non contro nemici esterni, come sovente si è insegnato, bensì contro il nemico che ci abita, che dimora nelle nostre profondità e si ribella al credere, all’avere fiducia nel Signore! Sono anziano e credo di poter avere una certa esperienza che mi fa indicare la battaglia della fede come la battaglia più dura, fino alla morte, quando ancora sarà grande la tentazione di non credere alla vita eterna, alla morte come esodo verso le braccia di Gesù Cristo. Molti non sanno che è più difficile credere che non credere, che è più difficile continuare a vivere alla luce della fede che non alla luce di ciò che si vede e si impone (cf. 2Cor 5,7)… I credenti, per “credere”, devono lottare molto di più di quanto non facciano gli atei per non credere: l’uomo, infatti, è facilmente religioso ma difficilmente credente.

    Chissà, dunque, se mi sarà concesso di dire, con Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede” (2Tm 4,7). Sembra poco, eppure è l’unica cosa per cui l’Apostolo ringrazia il Signore alla fine della sua vita. In questa attesa mi consola la morte di Teresa di Lisieux, la quale, nella notte della fede pur lottando contro la tentazione dell’incredulità, interrompe il dialogo con la madre superiora che le è accanto per pronunciare queste ultime parole: “Guardando il crocifisso, disse: ‘Oh, quanto ti amo! Mio Dio, ti amo!’”. Sì, quando si eclissa la luce della fede per Teresina si accende la fiaccola della carità, perché a volte la fede sa esprimersi solo con l’amore!”
    L’autore di queste riflessioni non sono io. Per ora non dico chi è perché altrimenti MCV non lo legge.

    25 Ottobre, 2017 - 15:24
  7. Lorenzo Cuffini

    🙂

    25 Ottobre, 2017 - 16:33
  8. Lorenzo Cuffini

    “Consolazione e insegnamento la sorte del buon ladrone l’ ha data a generazioni e generazioni di cristiani. Anche a quelli tridentini, anche a quelli pre-conciliat
    La storia del Buon Ladrone non e’ una scoperta del Concilio Vaticano II e anche le nostre bisnonne la conoscevano.”

    Bene.
    Dunque, ficcati in immensa schiera, Venturi, e fai come tutti i cattolici che ti hanno preceduto e quelli che ti seguiranno.
    Sei solo tu che ti pianti in testa di fare la Virgo Singularis in Santa Madre Chiesa.
    Son cose dell’abc del cattolico di tutti tempi, anche se variamente detto e con linguaggio variabile.
    Per cui, le bisnonne non so, ma non stento a crederlo.
    Mia zia Marietta – qualcosa di molto prossimo a una bisnonna con buona approssimazione- sì .
    Tu, inspiegabilmente, no.
    Direbbe Marzullo: si faccia una domanda e si dia una risposta.

    25 Ottobre, 2017 - 16:39
  9. Victoria Boe

    :- D 😀 😀 😀 😀 😀
    “Ficcati in immensa schiera” è troppo forte, Lorenzo.

    25 Ottobre, 2017 - 17:29
  10. Victoria Boe

    Mi piace molto anche “pitaffio per gli antipatizzanti”, Luigi.
    Grazie per il “dono”.

    Stupenda catechesi di papa Francesco.
    Anche questa parte è un gioiello da conservare con cura e da guardare ogni volta che ci si sente miseri e inadeguati ad avvicinarsi a Dio.
    Sono convinta che questo discorso, insieme al precedente, resterà negli annali della Storia della Chiesa tanto è luminoso e consolante.
    Magnifiche parole che scaldano il cuore, lo riempiono di amore e ci fanno capire in pienezza quanto è grande l’Amore di Dio per noi, suoi figli. Spingono a rifugiarsi nel Suo abbraccio di Padre misericordioso.
    Mi chiedo: perché nessuno mai mi aveva mostrato così plasticamente questo Volto di Dio?
    Ed ancora: perché non lo si mostra ai bambini nelle ore di catechismo?
    Sono sicura che Lo amerebbero davvero, senza alcun timore, e non Lo lascerebbero più.
    Perché queste parole di papa Francesco non vengono diffuse ampiamente, oltre i confini del web non per tutti accessibile?

    Ancora grazie a te, Luigi, che ce le hai donate per la nostra gioia.

    25 Ottobre, 2017 - 18:06
  11. Clodine-Claudia Leo

    Quella del buon ladrone è una delle pagine più profonde del Vangelo e quel “Memento mei” (ricordati di me) del capitolo 23° di San Luca è sublime. Lancia un messaggio unico nel suo genere perché fa intendere che ha capito più il ladrone su quella croce nell’arco di un tempo che non ci è dato sapere forse un’ora o anche meno, che i dodici in tre anni di sequela.

    Quella fu una conversione, possiamo dire miracolosa perché a quel dolore estremo della carne si unì quello per il proprio peccato. Ed è in virtù di quel dolore (quello interiore) che scaturì la fede nella divinità di Cristo riconosciuto per quel che è : il Messia.

    Infatti, solo una divinità ha il potere del Paradiso -che secondo la concezione ebraica dell’aldilà è inaccessibili senza il riconoscimento del Messia: unico traghettatore che dalla dimensione limbica ha il potere di condurre le anime in Paradiso senza passare per il purgatorio nel quale credono,gli ebrei, come pure nell’inferno, in quanto ogni anima se ne va nella sfera nel quale lo attira la sua stessa natura e nella “composizione” nella quale questa natura è legata dallo stato di consapevolezza. Questo è il credo ebraico ma anche il nostro credo.

    26 Ottobre, 2017 - 8:02
  12. Clodine-Claudia Leo

    Meditando, mi viene da pensare che sono tre le componenti fondamentali di questa miracolosa conversione a) La Fede nella divinità. b)la Speranza della salvezza . c) l’ Amore incondizionato verso Cristo tanto da fargli gridare : “Costui non ha fatto nulla di male”. Amore che accende Misericordia nel cuore di Gesù ma anche un j’accuse contro il Sinedrio ed il popolo per quella condanna indegna.

    Tutto ciò fa pensare che con Gesù la situazione nell’economia della salvezza cambia in modo radicale e se nella vecchia creazione intrisa di disobbedienza neppure Dio poté togliere il peccato né la legge a motivo del “cuore di pietra”. In assenza di conversione ” r a d i c a l e ” – di tutto l’essere e non a correnti alterne, non esiste obbedienza a “zona”, non ci sono zone franche, ma obbedienza e disobbedienza, Grazia, cercata e voluta per mezzo della preghiera, e non grazia- né lo Spirito può e, lo dona agli Apostoli affinché lo diano al mondo sia come Spirito di conversione che di santificazione.
    Ora se il primo (spirito di conversione) può versarlo in ogni cuore ogni battezzato, ogni discepolo, quello di santificazione è dato solo con la celebrazione dei sacramenti, solo entrambi donano salvezza perfetta.
    Non credo di errare se dico che, solo lo spirito di conversione non può giovare, e neppure solo lo spirito di santificazione può giovare alla salvezza per il fatto che, non essendo radicato nel cuore lo spirito di conversione l’uomo è portato a ripetere incessantemente i peccati.
    Atti 2,37-41 “convertitevi e ciascuno si faccia battezzare” “salvatevi da questa generazione perversa”. Tutto ciò fa pensare al peccato personale ad esempio, soggettivo, il quale impedisce di per sé di veicolare lo spirito di conversione. sarei ipocrita se tentassi di convertire un fratello essendo io stessa piena di peccati. In quel caso si compirebbe per me, per noi, per la Chiesa tutta quanto diceva Gesù dei farisei :” Voi percorrete la terra e il mare per fare un solo proselito e una volta ottenutolo, di lui fate un figlio della perdizione il doppio di voi” Matteo 23; 13-22

    26 Ottobre, 2017 - 8:06
  13. Clodine-Claudia Leo

    @ chiedo scusa ma il cell mi ha saltato un parte importante ed è questa:

    né lo Spirito può essere dono di Dio diretto, ma dono indiretto: di Cristo Gesù dalla croce il qual lo dona direttamente solo ai suoi primi Apostoli che a loro volta lo danno al mondo come spirito di Conversione e santificazione…

    26 Ottobre, 2017 - 8:14
  14. Clodine-Claudia Leo

    E continuo a ribadire quanto ho sempre pensato: che oggi nella Chiesa è stata cancellata l’oggettività del peccato, cancella nel mondo perché, a parer mio – lo dico assumendomene le responsabilità- è stata cancellata nella Chiesa ed è da 50 anni che nella Chiesa molti lavorano per abrogare l’oggettività del male pertanto, o si recupera questa oggettività o ciascuno se ne andrà per la sua strada in base al proprio cuore il quale agirà abrogando ora una cosa ora l’altra, immettendo ora una falsità ora un’altra perché privo di formazione e la coscienza senza l’oggettività della norma tutto si concede e a tutto si abbandona.

    Di tanto in tanto andiamoci a ri leggere l’antico codice di santità e scopriremo che anche la bilancia giusta, la misura giusta, fanno parte della norma oggettiva. Se è vero che l’antico testamento rientra nella parola di Dio e che ogni santa domenica lo leggiamo dall’ambone allora andiamoci a rileggere cosa dice il Levitico 18,1-30 ad esempio, e come in Amos il giudizio di Dio sul popolo è dato in relazione alla trasgressione della norma oggettiva che ha un suo peso, eccome se ce l’ha nella definizione del peccato…

    26 Ottobre, 2017 - 8:39
  15. Lorenzo Cuffini

    Per rimettere le cose al loro posto, e diradare un po’ di smog:

    “E concluderò parlando del paradiso, come meta della nostra speranza. Sul Calvario, in quel venerdì tragico e santo, Gesù giunge all’estremo della sua incarnazione, della sua solidarietà con noi peccatori […]. È là, sul Calvario, che Gesù ha l’ultimo appuntamento con un peccatore, per spalancare anche a lui le porte del suo Regno. Questo è interessante: è l’unica volta che la parola “paradiso” compare nei vangeli. Gesù lo promette a un “povero diavolo” che sul legno della croce ha avuto il coraggio di rivolgergli la più umile delle richieste: «Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Lc 23,42). Non aveva opere di bene da far valere, non aveva niente, ma si affida a Gesù, che riconosce come innocente, buono, così diverso da lui (v. 41). È stata sufficiente quella parola di umile pentimento, per toccare il cuore di Gesù. “

    26 Ottobre, 2017 - 9:02
  16. Lorenzo Cuffini

    ” Il buon ladrone ci ricorda la nostra vera condizione davanti a Dio: che noi siamo suoi figli, che Lui prova compassione per noi, che Lui è disarmato ogni volta che gli manifestiamo la nostalgia del suo amore. Nelle camere di tanti ospedali o nelle celle delle prigioni questo miracolo si ripete innumerevoli volte: non c’è persona, per quanto abbia vissuto male, a cui resti solo la disperazione e sia proibita la grazia. Davanti a Dio ci presentiamo tutti a mani vuote, un po’ come il pubblicano della parabola che si era fermato a pregare in fondo al tempio (cfr Lc 18,13). E ogni volta che un uomo, facendo l’ultimo esame di coscienza della sua vita, scopre che gli ammanchi superano di parecchio le opere di bene, non deve scoraggiarsi, ma affidarsi alla misericordia di Dio. E questo ci dà speranza, questo ci apre il cuore!!

    26 Ottobre, 2017 - 9:02
  17. Lorenzo Cuffini

    ” Il paradiso non è un luogo da favola, e nemmeno un giardino incantato. Il paradiso è l’abbraccio con Dio, Amore infinito, e ci entriamo grazie a Gesù, che è morto in croce per noi. Dove c’è Gesù, c’è la misericordia e la felicità; senza di Lui c’è il freddo e la tenebra. Nell’ora della morte, il cristiano ripete a Gesù: “Ricordati di me”. E se anche non ci fosse più nessuno che si ricorda di noi, Gesù è lì, accanto a noi. Vuole portarci nel posto più bello che esiste. Ci vuole portare là con quel poco o tanto di bene che c’è stato nella nostra vita, perché nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento. E nella casa del Padre porterà anche tutto ciò che in noi ha ancora bisogno di riscatto: le mancanze e gli sbagli di un’intera vita. È questa la meta della nostra esistenza: che tutto si compia, e venga trasformato in amore.”

    26 Ottobre, 2017 - 9:03
  18. Lorenzo Cuffini

    Moooooooolto meglio.

    26 Ottobre, 2017 - 9:03
  19. maria cristina venturi

    Card .Joseph Ratzinger a Vittorio Messori: : ” Il fatto e’ che oggi tutti, anche nel clero, ci crediamo talmente buoni da non poter meritare altro che il Paradiso.Siamo impregnati di una cultura che a forza di alibi e di attenuanti, vuol togliere agli uomini il senso della COLPA, del loro peccato.Lo osservi : tutte le ideologie della modernita’ sono unite da un dogma fondamentale: e cioe’ la negazione di quella realta’ che la fede lega al’ Infernno, il peccato.Eppure e’ proprio per salvarci dalla drammatica e incombente possibilita’ della dannazione eterna che il Figlio di Dio e’ venuto sulla terra a morire con un supplizio orribile. Ma nei tempi moderni si preferisce glissare su un pericolo cosi’ angosciante”
    http://www.vittoriomessori.it/blog/2014/04/21/una-realtà-sgradevole-e-misteriosa-ma-necessaria-alla-libertà-dell'uomo

    26 Ottobre, 2017 - 9:18
  20. maria cristina venturi

    Paul Claudel: ” Una cosa mi turba profondamente ed e’ che i sacerdoti non parlano più’ dell’ Inferno.Lo si passa pudicamente sotto silenzio.Si sottintende che tutti andranno in cielo senza alcuno sforzo, senza alcuna convinzione precisa. Non dubitano nemmeno che l’ Inferno sta alla base del cristianesimo, che fu questo pericolo a strappare Il Figlio la Seconda Persona alla Trinita’ e che meta’ del Vangelo ne e’ piena. Se io fossi un predicatore e salissi sul pulpito proverei in primo luogo il bisogno di avvertire il gregge addormentato dello spaventoso pericolo che sta correndo” ( Lettera di Paul Claudel a padre Luigi Becque.)

    26 Ottobre, 2017 - 9:25
  21. maria cristina venturi

    Vangelo di Luca 13, 22: Passava per citta’ e villaggi insegnando mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: Signore, sono pochi quelli che si salvano? Rispose Gesu’ : Sforzatevi di entrare per la porta stretta perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi ma non ci riusciranno.Quando il padrone di casa si alzerà’ e chiudera’ la porta quelli rimasti fuori cominceranno a bussare alla porta dicendo Signore aprici! Ma egli vi risponderà’ Non vi conosco , non so di dove siete.Allora comincerete a dire Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarera’ Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori di iniquita’ ! La’ ci sarà’ pianto e stridore di denti”

    26 Ottobre, 2017 - 9:34
  22. Lorenzo Cuffini

    Toh, guarda.
    Venturi stamattina ha scoperto che esiste ” il peccato”.
    🙂

    26 Ottobre, 2017 - 9:45
  23. Clodine-Claudia Leo

    La grande menzogna cara Maria Cristina è proprio questa: far credere che tutti andremo in Paradiso. Tra l’altro è una menzogna talmente grave e imperdonabile perché contro lo Spirito Santo in quanto postula la presunzione che ci si possa salvare senza merito.

    Proprio ieri l’intera liturgia della Parola parlava con abbondanza di riferimenti ,sai nella Lettera di Paolo ai Romani, circa il peccato che mai va offerto alle membra – ” Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo! Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia? – Che nel Vangelo di Luca sulla Venuta escatologica la quale afferma che tutti saremo giudicati e in un ordine gerarchico rigorosamente GERARCHICO perché riferita da Gesù a Pietro : metafora di quell’” amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito”, il quale, se il padrone tarda a venire e a motivo di ciò tornando all’improvviso il Padrone trova lo scempio pur avendo saputo, QUEL SERVO, quale fosse la Volontà del Padrone. Allora verrà picchiato e cacciato, mentre quello che non conosceva la Volontà del Padrone,seppur meritevole di percosse, ne riceverà di meno non dice che NON le riceverà, ma che “ne riceverà poche”.
    Parafrasando:
    Ad Papa sarà chiesto più che ad un Vescovo, ad un Vescovo più che ad un Parroco, ad un Parroco di più che un presbitero, a un presbitero più di un laico, ad un laico si chiederà di più rispetto a chi la Parola del Signore non è mai giunta e a questi meno rispetto a coloro la cui Parola è giunta ma non accolta…
    Perché: ” A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più» .

    26 Ottobre, 2017 - 10:13
  24. Victoria Boe

    ” fu una conversione, possiamo dire miracolosa perché a quel dolore estremo della carne si unì quello per il proprio peccato. ”

    Questo lo dice lei.
    A me non risulta che nel Vangelo si parli di ” dolore per il proprio peccato”.
    Le invenzioni a capocchia portano sulla strada sbagliata.

    26 Ottobre, 2017 - 10:45
  25. maria cristina venturi

    Mi ha colpito la frase di papa Francesco: nel Vangelo il Paradiso ( PARDES in ebraico che vuol dire “giardino). e’ nominato una sola volta. E’ vero ma tante volte nei Vangeli
    invece e’ nominata da Gesu’ la Geenna, l’ Inferno ebraico. Su cento volte che nomina la Geenna una sola volta nomina il Paradiso. Significativo , no? La predicazione dei preti attuali invece ha una percentuale invertita : si nomina mille volte il Paradiso è la salvezza rarissimamente per non dire mai l’ Inferno. Come mai viene da chiedersi. Se Gesu’ ha ripetutamente messo in guardia con parabole e sentenze i suoi contemporanei dal pericolo della Geenna, del fuoco eterno, e ha nominato il Paradiso solo uNa volta un significato ci sarà’ . L’ impressione mia e’ quella espressa da Ratzinger: oggi noi moderni e anche i preti moderni ci sentiamo tanto buoni e Dio tanto incapace di punitrici da essere praticamente immuni dalla paura dell’ Inferno. Non abbiamo paura dell’ Inferno, lo pensiamo al limite vuoto. Non ci fa paura L’ idea a della dannazione eterna, la crediamo una superstizione medioevale. Ma e’ difficile negare che nel Vangelo Gesu’ stesso ha parlato molte volte della dannazione e del fuoco eterno. Forse i preti modernisti hanno frainteso la ” buona novella” che non e’ ” siamo tutti salvati , L’ Inferno e’ vuoto,Dio perdona tutti “. ma la vera buona novella e’ quella proclamata da Gesu’ : Chi segue me avra’ la vita eterna. Io sono la Vita.
    Dunque non chiunque e non tutti e non solo per ” grazia” e senza meriti non solo per predestinazione andremo in Paradiso.
    Dante paragona nel terzo canto della Divina Commedia le anime dei dannati alle foglie autunnali ( quante sono le foglie autunnali cadute e seccate dal’ inizio del mondo miliardi di miliardi. Di miliardi?)
    Come d’ autunno si levano le foglie
    L’ una appresso dell’ altra fin che il ramo
    Vede alla terra tutte le sue spoglie
    Similmente il mal seme di Adamo
    Gittansi in quel lito ad una ad una
    Per cenni come augel per suo richiamo.
    Cosi’ sen van su per l’ onda bruna
    E avan ti che sien di la’ discese
    Anche di qua nuova schiera s’ aduna.
    Figliol mio caro, disse ‘l maestro cortese,
    Quelli che muoion nell’ ira di Dio
    Tutti convengono qui d ‘ ogni paese

    E pronti son a trapassar lo rio
    Che la divina giustizia li sprona
    si’ che la tema si volve in disio.

    26 Ottobre, 2017 - 11:20
  26. Amigoni p. Luigi

    Meno male che il papa non ha censurato l’unica frase evangelica in cui c’è “paradiso”. Ma “regno dei cieli o di Dio” (… il Regno di Dio è giunto – Mc 1,15; e le numerose parabole) è molto più di paradiso.
    Sul significato dell’immagine di “geenna” i teologi di ieri e di oggi discutono (Ratzinger compreso).

    26 Ottobre, 2017 - 11:32
  27. Andrea Salvi

    Ha ragione padre Amigoni.
    Il Regno dei Cieli o il Regno e’ nominato innumerevoli volte.
    La parola inferno?
    Quindi bando alle checchiere e non facciamo i filologi senza esserlo. Prendiamo solo cantonate.

    26 Ottobre, 2017 - 13:41
  28. Lorenzo Cuffini

    Cantonate a gogo’, che infatti si sprecano .

    Sarebbe ora anche di non mescolare di continuo il buon Dante con la Parola di Dio, che c’entra esattamente come mia zia Marietta e la sua consuocera. Solo con un carico di arte meraviglioso.

    I “preti modernisti”, categoria di alta valenza scientifica pari a quella degli ” uomini tutti mascalzoni” e così via, Venturi farebbe meglio a infilarseli nel taschino, ammesso che ne abbia uno nel suo camice.

    26 Ottobre, 2017 - 13:56
  29. Lorenzo Cuffini

    Che l’idea della dannazione eterna la si consideri una invenzione medievale, (Venturi) sta nei suoi devoti desideri.
    Trattasi di balla.
    Che si voglia ” far credere che andremo tutti in paradiso” ( Floris Leo) è balla doppia.
    (Parlo di quello che dice la Chiesa con i suoi pastori, non delle idee di Piripicchio o Piripacchio che, esattamente come le mie, quelle di Claudia Floris Leo e quelle di Venturi valgono il classico fico secco.)
    Infortuni della omiletica da bar.

    26 Ottobre, 2017 - 14:33
  30. Vincenzo Salcone

    Aimè io appertengo a quelli che in questo specifico caso del fraintendimento sulla parola “tutto” ho letto “tutti. Mi scuso, è la prima volta con nn ho fatto i miei soliti controlli andando su YouTube e ascoltando di persona; il motivo, a mia, se può essere un discolpa, è avevo appena letto un articolo se La Repubblica di Scalfari in cui riportava il pensiero di Bergoglio sul dopo morte. Egli affermava che il papa gli avevo detto che nn esiste l’inferno e le anime gradite a Dio vanno a contemplarlo e quelle che sono morte in peccato mortale semplicemente nn esisteranno più. Scalfari rifletteva sul fatto che in questo modo Begoglio aveva rivoluzionato il cattolicesimo ed eliminato il Giudizio Universale. Il papa nn hai mai smentito, però personalmente anche se è un frequentatore del papa, credo abbia frainteso, si sa poi che Scalfari nn registra le interviste.

    26 Ottobre, 2017 - 15:12
  31. Lorenzo Cuffini

    Ahite, dici molto bene.

    26 Ottobre, 2017 - 15:24
  32. Beppe Zezza

    quello che si ripropone periodicamente su questo blog è un interrogativo.

    E’ un fatto che a leggere direttamente le parole che papa Francesco dice non ci sono affermazioni drastiche come “tutti saremo salvati” ” non esiste l’inferno” ” non esiste la dannazione eterna” ecc ma solo enfatizzazioni della misericordia divina.
    E’ un fatto che in alcuni media ( ed anche da parte di qualche ecclesiastico ) affermazioni di quel tipo vengono (erroneamente) attribuite al Papa.
    E’ un fatto che la grandissima maggioranza dei battezzati cristiani di oggi non va alla fonte ma si forma le proprie opinioni leggendo i quotidiani e ascoltando i media .
    E’ un fatto quindi che una parte – grande o piccola non sappiamo ma certamente non irrilevante – dei cristiani battezzati ritiene che la Chiesa abbia cambiato la sua posizione e affermi quanto riportato dai suddetti media.
    Se le cose stanno così – e credo sinceramente che stiano così – è corretto cristianamente parlando, scrollarsi le spalle e infischiarsene di questa situazione o non è invece il caso di mettere in atto qualche azione di comunicazione per evitare che simili errori si diffondano?

    26 Ottobre, 2017 - 15:37
  33. Vincenzo Salcone

    La parola inferno altrettante volte in diverse parabole, come as esempio quella del banchetto nuziale, dove come ho ricordato l’ospite mal “vestito” viene cacciato dai servi Del Re: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi elettI”, e tantissime altre Tra vecchio e nuovo testamento e per concludere ne parla nell’Apocalisse a proposito Del Giudizio Universale. Se non sbagli è proprio Dostoevskij e che scriveva, non verrei vedere alla fine vittime e carnefici allo stesso tavolo.

    26 Ottobre, 2017 - 15:43
  34. Luigi Accattoli

    Per Dante. Nei commenti degli ultimi giorni, qui e sotto altri post, torna l’aldilà di Dante. Non solo i versi del nostro grande, ma la sua intuizione dei Novissimi, della fine dei tempi, del Giudizio. Suggerisco a chi volesse affrontare qualche lettura utile per quella faccia della Commedia tre autori: il poeta Jorge Luis Borges (“Nove saggi danteschi”, Adelphi) e i teologi Romano Guardini (“Studi su Dante”, Morcelliana) e Hans Urs Von Balthasar (“Dante” in “Gloria”, vol 3 “Stili laicali”, Jaca Book). Con questi suggerimenti non ho intenzioni polemiche: lo dico solo per un aiuto spassionato a chi voglia approfondire quell’aspetto arduo del nostro. A me sono stati utili.

    26 Ottobre, 2017 - 15:58
  35. Lorenzo Cuffini

    Caro Beppe, ecco dove puoi rivolgerti concretamente per sottoporre questa tua preoccupazione più volte ribadita e eventuali suggerimenti che avessi sull’argomento :

    SECRETARIA PRO COMUNICATIONE
    Segreteria per la Comunicazione
    Via della Conciliazione 5, 00120 Città del Vaticano
    Tel: +39 06 69891800
    E-mail: spc@spc.va

    In particolare :
    Direzione Editoriale: direzione.editoriale@spc.va
    Direzione Teologico-Pastorale: direzione.teologicopastorale@spc.va

    Il Prefetto è DARIO VIGANO’, e il Segretario Generale è Lucio Adrian RUIZ.

    26 Ottobre, 2017 - 16:02
  36. Vincenzo Salcone

    La penso esattamente allo stesso modo anch’io Signor Zezza;
    A me piace fare dei piccoli sondaggi di nessuna pretesa scientifica su cosa pensa il cattolico, soprattutto quello che la Madonna definisce con la parola “i semplici”, ossia il cattolico che sa poco di catechismo, legge poco le letture sui santi, I martiri e i padri della Chiesa, ma credono in Dio per grazie ricevute se così si puo dire.Sono essi, dalle prevegenze dei nostri santi, molto amati e cari alla Madonna. Ebbene facendo questo piccolo sondaggio mi sono sentito rispondere da uno su due di loro che l’inferno è stato inventato dalla Chiesa perche in questo modo siamo succubi di essa, e così anche il male trasformato nel Male(il Demonio). Vorrei tanto che la Chiesa dedicasse piu attenzione al concetto di Male, parole chiare e forti dai sui vertici e chiare e forti nei confronti dei bambini che frequentano la catechesi. Il Demonio è uno Spirito vero e proprio essere intelligente e causa principaledella dannazione del mondo.
    P.S.: Dico solo causa principale e nn unica causa perchè come sappiamo il nostro corpo in contraddizione con la nostra anima ci spinge a peccare.
    P.S.: per chi vuole lascio il sito del libro on line dal titolo: Le lettere di Berlucche, per chi nn lo conosce, tratta in due parole di lettere di risposta ad un dipendente da parte del suo capo ufficio; la particolarità è che entrambi sono demoni e il capoufficio spiega al suo dipendente come fare cadere nel peccato il suo paziente. Buona lettura.

    http://www.chiesariformatasalerno.net/media/le_lettere_di_be.pdf

    26 Ottobre, 2017 - 16:05
  37. Vincenzo Salcone

    Caro Luigi, ho appena letto dalla fonte originale appunto l’ultimo discorso del papa da lei affrontato appunto sul paradiso. Approfittando anche della presenza su questo sito di un parroco, mi chiedo perché il papa dice testualmente:” È là, sul Calvario, che Gesù ha l’ultimo appuntamento con un peccatore, per spalancare anche a lui le porte del suo Regno. Questo è interessante: è l’unica volta che la parola “paradiso” compare nei vangeli.”, ossia dice che è l’unica volta che la parola “Paradiso” è citata nel Vangelo; io l’ho letta parecchie volte nelle diverse parabole di Gesù: “il regno di Dio è come una grande rete….il regno di Dio è come un diamante….ecc ecc”. Poteva semplicemente dire questa è una delle volte il cui nel Vangelo si parla del Paradiso, ma in questo caso Cristo ci fa capire che il pentimento vero e la confessione ci danno la salvezza grazie alla sua infinita misericordia. Mi faccio questa domanda perché, mi scusi, sono portato a ragionare, nn per altro il Signore ci ha dato questo dono, e leggendo tutto il discorso del papa ho visto che nn ha dedicato una parola sul ladrone “cattivo” che nn accetta Gesù e quindi va a l’inferno, o mi sbaglio?
    Siccome come è stato scritt e condiviso da tutti su questo che noi cattolici nn crediamo come i luterani che basta credere in Cristo per salvarsi e siccome le due religioni grazie all’ecumenismo stanno cercando di trovare un punti in comune per accedere a quella che chiamano messa ecumenica, la mia malizia e che Dio mi perdoni, mi porta a pensare che il papa mette sempre in evidenza una parte del vangelo ed è quella che gli serve per raggiungere il suo scopo, ossia la messa ecumenica. Ammetto di essere schietto fino alla rozzezza, ma credo sia meglio di essere ioocrita

    26 Ottobre, 2017 - 17:57
  38. Lorenzo Cuffini

    Meglio di tutto sarebbe non attribuire di propria inventiva intenzioni ad altri che sono farina esclusiva ( e riconoscibilissima!!!!!!) del proprio sacco.
    Doppiamente se trattasi di papa.

    26 Ottobre, 2017 - 18:32
  39. Lorenzo Cuffini

    E’ interessante anche questo: approfittare di un testo originale per partire da lì,e arrivare, senza chein esso ne sia traccia alcuna, ad affermare una falsità bella e buona come la seguente ” l papa mette sempre in evidenza una parte del vangelo ed è quella che gli serve per raggiungere il suo scopo, ossia la messa ecumenica.”.
    Calunnia grande come una casa.
    QUi ne abbiamo una grande esperta, ma non c’è bisogno di presentazioni, I suppose.

    🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    26 Ottobre, 2017 - 18:38
  40. Victoria Boe

    Ancora Scalfari ???
    Non sarebbe ora di piantarla di mettere di mezzo Scalfari ?
    Questa della “non registrazione” l’ho già letta qui nel blog.
    Ridicolissima.
    Per amor di Dio, finitela di richiamare sempre Scalfari.

    26 Ottobre, 2017 - 20:06
  41. Vincenzo Salcone

    Scusami, perché dici che è ridicolissima, è risaputo basta essere un po’ informati che è il modo di procedere di Scalfari. Se anche lei avesse letto l’artico di Scalfari su La repubblica in prima pagina (giornale che ha intorno a 200000 lettori) in cui Scalfari parlava dell’incontro ospite del papa e poi spiegava il pensiero del papa,come sopra ho scritto, appunto a lui spiegato. Per chi legge i giornali sa che spesso ci sono dichiarazioni che se contestate dall’intervistato si può arrivare in tribunale, ma come minimo ne viene pubblicata la replica sullo stesso giornale. 200000 persone hanno letto su La Repubblica l’articolo di Scalfari e si sono chiesti se veramente il papa aveva usato quei termini; il papa nn ha smentito e quei lettori sono allora stati male informati se Scalfari ha detto falsità.

    26 Ottobre, 2017 - 22:45
  42. Victoria Boe

    Ho letto l’articolo di Scalfari e non dava adito a dubbi. Bastava saper leggere fra le righe.
    I dubbi li hanno avuti coloro che non hanno saputo leggere, appunto.
    Se le sue parole non sono state smentite dal Papa o da chi per lui, vuol dire che non ne valeva la pena.
    Il modo di procedere di Scalfari è improntato all’onestà intellettuale che sempre lo ha contraddistinto e che ne ha fatto un personaggio pubblico di primo piano. Inviso, ovviamente, a chi ha orientamenti politici di destra.
    E questo è nella norma.

    26 Ottobre, 2017 - 23:25
  43. Victoria Boe

    Mi duole constatare che in questo blog è un parlare tra sordi.
    Uno dice le sue opinioni, un altro obietta e le contraddice, e quell’altro dice nuovamente quel che ha detto prima senza neanche aver dato una minima occhiata alle obiezioni e controindicazioni degli altri.
    Ma che gioco è questo? A chi e a che cosa giova?
    È solo perdita di tempo.

    26 Ottobre, 2017 - 23:32
  44. Vincenzo Salcone

    Io penso sia lei che nn sa leggere tra le righe.
    Io penso che sia lei che ne fa una questione di destra e sinistra.
    Io non metto in discussione l’onestà di nessuno, infatti ho creduto a quello che ha scritto e sulla parola visto che nn usa il registratore. Perchè devo fidarmi della sua opinione; forse la sua opinione ha più valore è più moralità di quella chessó di Vittorio Messori, di Marco Tosatti, di Antonio Socci, di Magister( Vaticanisti e scrittori cattolici) del Cardinale Burke o i tanti Professori universitari in Storia Del Cattolicesimo che appunto hanno fatto le mie stesse considerazioni e domande?

    26 Ottobre, 2017 - 23:36
  45. Vincenzo Salcone

    Che risposta è perché non ne valeva la pena. Forse i 200000 lettori che hanno discusso sul blog di La Repubblica non sono all’altezza di una risposta del papa?

    26 Ottobre, 2017 - 23:40
  46. Lorenzo Cuffini

    Toh guarda.
    200000 persone hanno discusso del papa sul blog di Repubblica?
    Luigi Accattoli sei un dilettante, alooooooora.

    27 Ottobre, 2017 - 0:02
  47. Vincenzo Salcone

    Come si può facilmente capire intendevo 200000 di lettori della Repubblica, che hanno letto l’articolo e si sono fatti un’opinione. Sul blog della stessa per quanti ne siano, 100,200 o1000, erano rappresentate appunto quei dubbi. Se va sul blog dove è posta la Correzione Fraterna, lì si è giunti ad un milione di firme. Val la pena una risposta?
    Ma rispondere nel merito non è figo? 🙂

    27 Ottobre, 2017 - 0:38
  48. Victoria Boe

    Sì, non avevano altro da fare quelle 200000 persone. Tutte contrite, suppongo, per le parole del Papa. Tutte sconcertate, posso immaginarlo.
    Davvero rilevante il discorso di Scalfari.
    Ma per carità!……
    Se qualcuno trovasse argomenti più interessanti piuttosto che rimestare sempre lo stesso fango, farebbe cosa assai gradita.
    Qua si stava parlando–lo ricordo–dell’ultima stupenda catechesi del Papa.
    Gli “antipatizzanti” possono farsi in quattro e in otto per sviare il discorso, ma non cambieranno le cose. I simpatizzanti sono e saranno in numero molto, ma molto, maggiore.

    27 Ottobre, 2017 - 0:38
  49. Victoria Boe

    No, non è figo per niente. Ai cretini non si risponde.
    Vada a dormire, prego. Mi saluti Londra.

    27 Ottobre, 2017 - 0:42
  50. Lorenzo Cuffini

    Anvedi, come si dice a Londra…..
    🙂
    Un milione di persone!!!!!!!!!
    Io ero rimasto al Marco Tosatti che indicava un sito per firmare una “petizione popolare”, cioè una specie di petizione di serie B rispetto a quella di serie A strombazzata in pompa magna worldwide. Ma a questo link, a questo momento si danno 13.mila e rotti firmatari.
    https://www.marcotosatti.com/2017/09/26/una-nuova-petizione-popolare-in-appoggio-alla-correzione-filiale-per-chiedere-al-papa-di-rispondere-e-dissipare-i-dubbi/

    27 Ottobre, 2017 - 1:43
  51. Lorenzo Cuffini

    Forse anche Tosatti è inaffidabile, gioca al ribasso, rema contro gli antibergogliani?
    🙂 🙂 🙂
    Molto bella anche la spiegazione del marchingegno messo a punto dai brillanti
    ideatori.”
    La “correctio filialis” firmata da circa una settantina di studiosi laici e religiosi (agli iniziali quaranta se ne sono aggiunti altri) non è aperto a tutti: nelle firme vengono accettate solo persone che per il loro status religioso o accademico o di responsabilità e di eminenza nel mondo cattolico portino peso e autorità al documento stesso( !!!!!).Il responsabile di OnePeterFive, Steve Sokojec, allora ha creato un’altra petizione, di appoggio, che può essere firmata da chiunque.”…..
    Proprio così ci sta scritto : ” da chiunque”.
    Cani e porci, insomma, direbbe la vernacolara di Roma, a Londra non saprei come si possa rendere. In compenso da Londra sappiamo ora che tale accoppiata raggiungerebbe un milione, come la banconota del signor Bonaventura…..
    🙂 🙂 🙂 🙂

    27 Ottobre, 2017 - 1:55
  52. Victoria Boe

    Propongo agli antipatizzanti questa paginetta scritta da un grande uomo di Chiesa, che risponde da par suo alle loro obiezioni sulla misericordia di Dio.

    ” Ciò che di peculiare il Vangelo ci testimonia è la misericordia di Gesù superiore a ogni giustizia, intesa come legalità. Per questo egli ha potuto dire: “Non sono venuto a chiamare i giusti (díkaioi) ma i peccatori” (Mc 2,17 e par.). Ma come possiamo riassumere il rapporto tra giustizia e misericordia nella predicazione di Gesù? Soprattutto ricorrendo ad alcune sue affermazioni. Innanzitutto Gesù ha affermato che occorre spezzare il rapporto tra “delitto e castigo”, titolo del celebre romanzo di Fëdor Dostoevskij, che esprime bene un principio A LUNGO PREDICATO DALLA CHIESA…..
    La giustizia di Dio è infatti gratuita e preveniente rispetto alla nostra risposta: gratuita, perché l’amore e la misericordia di Dio NON VANNO MAI MERITATI; preveniente, perché Dio per primo ci propone la relazione con lui, chiedendoci di accogliere il suo amore prima di rispondergli con il nostro….
    La giustizia NON È MERITOCRATICA , come insegna la parabola degli operai inviati nella vigna, i quali ricevono tutti lo stesso salario pur non avendo lavorato lo stesso numero di ore (cf. Mt 20,1-16). In questo caso, la legalità non è violata, perché agli operai della prima ora il Signore dà quanto ha con loro pattuito; ma agli ultimi, che senza questa eccezione non avrebbero ricevuto il necessario per vivere insieme alle loro famiglie, vuole dare un salario uguale a quello dei primi. Questa è la giustizia secondo Gesù e il suo Vangelo….
    Nei vangeli vi è una pagina particolarmente scandalosa, a tal punto che ha faticato a lungo a trovare posto nelle Scritture canoniche. La chiesa d’oriente l’ha ignorata per più di un millennio e la chiesa latina l’ha conservata, dandole però una collocazione molto tarda (e probabilmente fuori posto) nel capitolo ottavo del quarto vangelo. Solo nel concilio di Trento, dunque a metà del secondo millennio cristiano, questo testo fu chiaramente definito vangelo “canonico”, autentico.
    Mi riferisco alla famosa pagina dell’incontro di Gesù con la donna sorpresa in flagrante adulterio (cf. Gv 8,1-11). La Legge era precisa al riguardo e dichiarava, per l’adultero e l’adultera:
    Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno essere messi a morte (Lv 20,10).
    In ossequio a tali norme, una donna (e solo lei!) viene portata a Gesù dai nemici di lui, pii osservanti della Legge. Si servono di lei non come persona ma come un mero caso giuridico per trarre in inganno Gesù, in modo da poterlo accusare come disobbediente e ribelle alla Legge. Sappiamo però che Gesù, pur senza mettersi contro la Torah di Mosè, chiede che quanti sono pronti a lapidare la donna siano senza peccato. Allora costoro lasciano cadere le pietre e se ne vanno. E Gesù dice alla donna: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata? … Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,10-11).
    Le parole: “Neanch’io ti condanno”, sospendono la legge infranta e fanno regnare solo la misericordia. Ecco lo scandalo!
    Di qui la contestazione di Gesù da parte dei legalisti e degli osservanti: ma allora dove sta la giustizia? E sarà proprio questo aver compreso e annunciato la giustizia di Dio come contenente la misericordia, che porterà Gesù alla condanna e alla morte.
    Va ribadito con chiarezza: per Gesù il perdono, la misericordia sono una giustizia superiore! ”

    Direi che queste parole sono la risposta più giusta alle querimonie di alcuni visitatori del blog, che sempre mettono in primo piano, con sciocca ostinazione, il rigore della giustizia di Dio e non vogliono saperne della Misericordia di Dio stesso.

    27 Ottobre, 2017 - 1:58
  53. Lorenzo Cuffini

    Certo, Tosatti parla della ” Correctio Filialis”.
    Sta Correzione Fraterna, che sarebbe, invece?
    E il link per firmarcisi sopra, qual e?
    Hai visto mai che lo facciamo arrivare al milioneeuno, il monte firme.
    🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    27 Ottobre, 2017 - 2:02
  54. Victoria Boe

    Lorenzo, va’ a leggerti l’articolo di A. Grillo sulla “correctio filialis”. Ne vale la pena.
    Buona notte!

    27 Ottobre, 2017 - 2:03
  55. Vincenzo Salcone

    Purtroppo ci sono così tante petizioni Signor Cuffini che mi sono confuso 🙂 🙂 🙂 , mi riferivo non a quelle dell’articolo di Tosatti ma alla Supplica Filiare, dove si erano raggiunte circa 900000 firme senza risposta da parte del Papa.Si legga attentamente da chi è sostenuta, forse cambierà idea sui “cani e porci”. Ma come il Bergoglio risponde a tutti, e a questi cani e porci nemmeno una letterina 🙂 🙂 🙂 Ecco qui il sito.
    http://www.supplicafiliale.org/

    Qui si sta parlando della Chiesa divisa e si può anche ridicolizzare chi lo mette in evidenza ma la realtà non cambia. Non scadró nel dare del cretino a chi non la pensa come me. Inoltre sono convinto anch’io che quelli che lo seguono sono molti di più, ed è proprio per questo che mi preoccupo. Ma sotto Bergoglio c’è stata un’accellerazione della perdita di fedeli cattolici e uno svuotamento ancora più marcato di chi segue la messa(dati del Vaticano) di cui lo stesso Bergoglio rispondendo a Scalfari ha detto che cio non lo preoccupava e ne spiegava i motivi che chiunque può leggere sul sito di La Repubblica e che ha me nn hanno convinto per nulla, perchè quello che sta accadendo è che i cattolici diminuiscono e nn vanno a messa al contempo non trovi un ateo che si fosse convertito dalle parole di Bergoglio; tutti lo ringraziano lo lodano, potenti del mondo, dittatori sud americani, Scalfari,la Bonino ecc ecc ma ci fosse uno che si converte! Come il Cardinale Burke fece notare gli unici luoghi dove c’è conversione,ossia gli atei si convertono a Cristo, sono Lourdes grazie alla Madonna, e lo stesso a Fatima e a Medjugorje, lì si che vanno milioni di fedeli lì si che gli atei si convertono a Cristo. Ciò succede e succedeva guarda caso a S.Giovanni Rotondo, paese di S.Padre Pio, che io conosco bene essendo nato a 20 minuti dal posto, e anche lì milioni di persone l’anno e conversioni.
    E guarda caso tutti luoghi legati alla preghiera ad un concetto di Cristo lontano anni luce dai “riformisti”.

    27 Ottobre, 2017 - 4:41
  56. Clodine-Claudia Leo

    Vincenzo, non fare caso a questi due ceffi, non lasciarti irretire dai loro insulti, c’è passata la maggior parte degli ospiti Accattoli che deragliano dalle loro supposte convinzioni: sono le iene bolsceviche filobergogliane che alla causa di Papa Francesco recano più danno che giovamento. Rappresentano la pietra dello scandalo perché -nella loro piccola, balorda violenza- sono come quei servi pessimi al quale il Signore del Regno condonò quel grosso debito…e…usciti…prese a botte l’altro…e sappiamo come finì! Che si ergono a guardiani di una Chiesa e di un Cristo a loro immagine distorcendo sia l’essenza vera della Chiesa che lo Spirito di Cristo. Tu, Vincenzo, continua a sostenere le cose in cui credi e che condivido pregando per un ritorno dell’umanità al Dio vero. Dio non schiavizza, è l’uomo che si pone al servizio di falsi idoli in un paganesimo moderno che lo degrada…

    27 Ottobre, 2017 - 7:57
  57. Beppe Zezza

    Una piccola modesta osservazione sulla parabola degli operai della ultima ora.
    Il salario – uguale per tutti – viene dato anche agli operai che “hanno lavorato una sola ora” ma non viene dato a quelli che non hanno lavorato affatto!
    Chissà se questo vuole significare qualcosa.
    Forse che alla misericordia è comunque richiesto un sia pur minimo riscontro?
    Capisco come la Signora Boe parli di un dialogo tra sordi. A tutti gli interventi che indicano la presenza quantomeno di un disagio tra i fedeli viene risposto o che coloro che non si acculturano alla fonte sono dei “babbei” ( copyright: Lorenzo Cuffini ) o che chi lo sostiene è un “cretino” ( copyright Victoria Boe ) .
    Il mio commento è: “che tristezza”

    27 Ottobre, 2017 - 8:17
  58. Lorenzo Cuffini

    “Evidentemente” si raccontano una serie di balle in progressione geometrica.
    La”Dichiarazione di Fedeltà all’Insegnamento Immutabile Della Chiesa Sul Matrimonio E Alla Sua Ininterrotta Diciplina” che è roba di cui qui sopra si era già abbondantemente parlato illo tempore, presenta a tutt’oggi, cliccando sul sito che è stato opportunamente linkato qui sopra, 35582 sottoscrizioni in tutto il mondo.
    “Dove si erano raggiunte circa 900000 firme senza risposta da parte del Papa” E’ UNA IMPOSTURA.
    Una bella “accoppiata”- si fa per dire- il gatto e la volpe, compliments.

    27 Ottobre, 2017 - 8:20
  59. Lorenzo Cuffini

    Toh, la Floris Leo bifronte spara parole in libertà.
    Sentito profumo di impostura, accorre come ape al miele
    Lei che ne è maestra.

    27 Ottobre, 2017 - 8:21
  60. Lorenzo Cuffini

    Confermo, caro Beppe.
    Chi non va alla fonte originale, specie se ha dei dubbi, è un babbeo.
    Pure consenziente e convinto, quindi babbeo due volte.
    Hai appena visto- ennesima dimostrazione- dove porta seguire le affermazioni sventate e balorde sparate sul web: nel regno delle balle.
    Uno vuole bersele tutte?
    E che se le beva giocondamente, chettedevodì.

    27 Ottobre, 2017 - 8:24
  61. Clodine-Claudia Leo

    Ancora non hanno capito che il peccato non è uno scherzo e che la parola Misericordia ha un senso solo se il cristiano si lascia muovere dall’alto; che la misericordia non ha parole per essere spiegata; la misericordia è un moto interiore dell’anima, del cuore, della mente e, che se si vuole ricevere – da Colui che è per antonomasia Misericordia- LA MISERICORDIA, si deve prima tornare nella giustizia e solo dopo si potrà vivere di misericordia, viceversa una coscienza lassa incline a continui e ripetuti atti “contrari”, che partono dalla scarsa volontà di camminare sul binario tracciato da Gesù dimenticando troppo stesso quel “va’ e non peccare più”; “nessuno iota né un segno della legge passerà” e si fermano al “neppure io ti condanno” stanno semplicemente manipolando la Parola.

    27 Ottobre, 2017 - 8:30
  62. Clodine-Claudia Leo

    E così, va il mondo, oggi si chiedono alla Chiesa “benedizioni” per restare nella morte, e tanta è la lontananza siderale – non da Dante ma da Dio- dal Signore del regno, che si pensa stoltamente che l’Eucaristia possa sostituire la Parola o che la Misericordia possa sostituirLa. L’Eucaristia, la misericordia, non credo proprio che possano sostituire anche solo per riflesso la Parola semmai è vero il contrario: l’Eucaristia e la Misericordia sono DALLA PAROLA sono date PER la Parola, mai potrebbero sostituire la Parola di Dio che è per SEMPRE.

    Sia l’Eucaristia che la Misericordia Gesù li dona, li elargisce gratuitamente a tutti coloro che desiderano in piena coscienza VIVERE la Parola. Chiedere sacramenti e misericordia senza questa premessa oltre che esporli a vanità, infruttuosità, e sterilità. significa , specie per l’Eucaristia, esporli al sacrilegio…

    27 Ottobre, 2017 - 8:32
  63. Lorenzo Cuffini

    Ma piantala di fare cattolicamente l’oca, Floris leo, per usare un delicatissimo eufemismo.
    Parlo per me, il tuo trucchetto di associare le persone, usalo nelle tue continue beghe che intavoli quando non sai più dove nasconderti per averle sparate troppo grosse.
    Quindi” ” ancora non ho capito” è verissimo. Non pretendo neè affermo né dico di avere capito un bel nulla. Io ripeto quello che dice la Chiesa e il suo transeunte papa davanti a una spocchiosa da due lire che si chiama Claudia Floris Leo che ci vomita sopra fango veleno e calunnia da mane a sera e viceversa.

    27 Ottobre, 2017 - 8:40
  64. Clodine-Claudia Leo

    Sono personaggi come questi due ceffi, caro Giuseppe, che come serpenti a sonagli veicolano quel falso messaggio secondo il quale la Misericordia si poggia caldamente come una coltre su tutte le lordure di questo mondo disumano, senza Dio senza la benché minima conoscenza di Cristo a tutto coprire: una bella spruzzata di vernice ed ecco fatto: tutti in Paradiso. Questa è una menzogna che occulta sotto 3 metri di terra la realtà, e la realtà è una sola e bisogna dirla salendo sui tetti:
    a) il peccato, personale e collettivo distrugge tutti i rapporti umani e sociali pertanto è anti-umano, e chiunque li commette distrugge tutto quanto di bello buono e giusto è stato creato. Pertanto,anche oggi nessuno pensa o vuole pensare che la maggior parte delle crisi matrimoniali sono tutte frutto di adulteri precedenti e così si adultera a piacimento…e si pretende il placet della Chiesa
    b) il peccato, personale collettivo, è anche anti- socialità perché distrugge, disintegra, tutti i rapporti di verità e di giustizia. Tutto il lassismo, ogni lassismo della coscienza produce una rottura nel tessuto sociale : un delinquente,un adultero, un ladro, un falso testimone, un calunniatore, un concupiscente, uno spacciatore, un politico corrotto, un frodatore, quale società crea. Ma oggi: tutti difensori della morte come via di benessere e del progresso, ed eccola la società in cui siamo immersi…

    27 Ottobre, 2017 - 8:53
  65. Clodine-Claudia Leo

    Cuffini, Boe: i vostri insulti sono armi spuntate che non mi scalfiscono, mi dispiace che ancora insistiate, mi dispiace perché dovrete arrovellare quei vostri due nani neuroni per inventare altri sproloqui e menzogne. Dispiace per voi..

    27 Ottobre, 2017 - 9:15
  66. Lorenzo Cuffini

    Ma pensa al lassismo della cioscienza tua, che non ti basta la materia grigia a disposizione.
    E astieniti dal predicare le tue imposture.

    27 Ottobre, 2017 - 9:16
  67. Lorenzo Cuffini

    🙂 🙂 🙂
    Quali insulti, Claudia Floris leo?
    Io non ti insulto affatto.
    Dico come ti comporti qui sopra.
    Che sia insuktante, poveraccia, lo capisco anch’io.
    Ma finché ti ci crogioli dentro, affari tuoi.

    27 Ottobre, 2017 - 9:18
  68. Lorenzo Cuffini

    “Tu, Vincenzo, continua a sostenere le cose in cui credi ……”

    Cioè che 200000 è uguale a 100, 200 o 2000, o che un milione è uguale a tredicimila, o che 900.000 è uguale a 35.000.

    Bella esortazione.
    🙂 🙂 ):)

    27 Ottobre, 2017 - 9:20
  69. Clodine-Claudia Leo

    Impostora lo vada a dire a sua madre, a sua moglie, e a sua figlia, se ne ha una…e alla fine si guardi allo specchio e lo dica a sé stesso.

    27 Ottobre, 2017 - 9:32
  70. Clodine-Claudia Leo

    Avere un cervello piccolo come il suo Cuffini è una disgrazia,essere perfidi, cafoni, ingiuriosi,calunniatori è un scelta. Arriverà chi rimetterà le cose al proprio posto, il Re al suo trono e i pagliacci al loro circo

    27 Ottobre, 2017 - 9:40
  71. Lorenzo Cuffini

    Brava.
    Quando hai finito con lo spettacolino, rimetti a posto le tue ciaraffe nel baule, e spegni la luce.

    27 Ottobre, 2017 - 9:49
  72. maria cristina venturi

    Meno Messe e più Parola , aveva detto il nuovo arcivescovo di Milano Delpini,
    Sì, ma almeno fosse la parola di Dio!,
    Invece ormai dai pulpiti cosa predicano ?
    POLITICA, POLITICA, POLITICA:
    http://www.corriere.it/video-articoli/2017/10/26/comizio-renzi-chiesa-paestum-parrocchia-turbati-non-sapevamo-nulla/3cd98ed2-ba6c-11e7-b70e-7d75d3b9777f.shtml

    Fa un po’ una figura patetica il parroco che dice “non sapevamo nulla”.
    ma come fanno un comizio nella tua Chiesa e tu non ne sai nulla?
    allora forse hai sbagliato mestiere, caro parroco!
    Poi si scopre che aveva dato il suo consenso nel prestare la chiesa oer degli “eventi” ma non sapeva bene cosa fossero questi eventi…
    in un certo (amaro) senso è meglio che il Tabernacolo lo abbiano ormai sfrattato dal centro delle chiese relegandolo in cappelle laterali, se no la dissacrazione sarebbe completa. DAVANTI A GESU’ realmente presente nelle specie del pane e del vino consacrato: eventi, comizi politici, banchetti coi detenuti,sfilate di moda….
    Mi permetto di dissentire dal mio arcivescovo di Milano. non meno Messe anzi ci vorrebbero PiU’ MESSE, e le chiese dovrebbero essere di nuovo il luogo del sacro, il luogo della preghiera e il luogo dove si adora Dio.

    27 Ottobre, 2017 - 10:21
  73. Clodine-Claudia Leo

    Piuttosto la pianti, e taccia, se ci riesce, lei e l’altra, che in quanto a spettacolini fate concorrenza all’Ambra Jovinelli, e con tutte le insulsaggini, castronate che dite ci facciamo 10 zibaldoni!

    27 Ottobre, 2017 - 10:26
  74. Clodine-Claudia Leo

    Cara Maria Cristina, questa è la dimostrazione lampante, chiara, che oggi ci si nutre solo di menzogna e che la divinità di Gesù Cristo non solo è rigettata, rifiutata, bestemmiata,vilipesa,svenduta la mondo ma anche la Sua alta Verità è stata soppiantata. Io dico sempre, lo dico a me stessa e chiunque mi domandi di rendere testimonianza della fede che mi anima- dico, che ciascuno dovrebbe chiedere al Padre Eterno la grazia di visitare i luoghi del tempo eterno, quel tempo che si apre e segna la fine di questo nostro frammento storico. Dovrebbe chiedere al Signore – come per Dante del quale si parla spesso che non tutti conoscono purtroppo- partendo dal Paradiso, e il desiderio di raggiungerlo e scendendo giù, giù, passando per Il Purgatorio, e la grande sofferenza e la volontà di purificazione e poi per un solo istante nell’inferno. Contemplare il buio nel quale sono avvolti i dannati…penso che un solo minuto basterebbe per cambiare tante cose…sulla fede personale e sullo stato in cui versa la Chiesa in generale..

    Ricordando le terzine di Dante (Inferno XVIII) così concludo:

    “Luogo è in inferno detto Malebolge,

    tutto di pietra di color ferrigno,

    come la cerchia che dintorno il volge.

    Nel dritto mezzo del campo maligno

    vaneggia un pozzo assai largo e profondo,

    di cui suo loco dicerò l’ordigno.

    …..

    Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso

    vidi gente attuffata in uno sterco

    che da li uman privadi parea mosso.

    E mentre ch’io là giù con l’occhio cerco,

    vidi un col capo sì di merda lordo,

    che non parea s’era laico o cherco.

    Quei mi sgridò:”Perché se’ tu sì ‘ngordo

    di riguardar più me che li altri brutti?”

    E io a lui: “Perché, se ben ricordo,

    già t’ho veduto coi capelli asciutti,

    e se’ Alessio Interminei da Lucca:

    però t’adocchio più che li altri tutti”.

    Ed elli allor, battendosi la zucca:

    “Qua giù m’hanno sommerso le lusinghe

    ond’io non ebbi mai la lingua stucca”.

    Appresso ciò lo duca: “Fa che pinghe”,

    mi disse, “il viso un poco più avante,

    sì che la faccia ben con l’occhio attinghe

    di quella sozza e scapigliata fante

    che là si graffia con l’unghie merdose,

    e or s’accoscia e ora è in piedi stante.

    Taide è, la puttana che rispuose

    al drudo suo quando disse: ‘Ho io grazie

    grandi appo te?’: ‘Anzi meravigliose!’.

    E quinci sian le nostre viste sazie.”

    27 Ottobre, 2017 - 10:47
  75. Beppe Zezza

    Qualche tempo fa sun un altro thread ho intrapreso una discussione con Victoria Boe a proposito della “oggettività” del peccato – che produce i suoi danni “indipendentemente” dalla consapevolezza di chi li compie, anche se la sua “imputabilità” dipende invece dal grado di consapevolezza. Di qui la necessità di predicare la Legge di Dio – peccato è trasgressione della Legge – insieme alla Misericordia di Dio per dare a tutti la possibilità di ravvedersi e “non peccare più ” ( cioè non “provocare più danni a sé e agli altri” ).
    E’ questa “oggettività” del peccato che oggi è trascurata. E la correlazione tra “peccato” e “danno” ( all’armonia del creato ) Il peccato è inteso “soggettivamente” : se io, nella mia coscienza, sono convinto di fare bene allora quello che faccio non è peccato. Forse , se la mia coscienza si è formata in modo “erroneo” in conseguenza di fatti e insegnamenti ricevuti, e io, in coscienza, mi comporto in un certo modo non sono imputabile di “colpa”, ma quello che faccio non per questo non è “peccato” , produce “danni” oggettivi e va quindi, per quanto possibile evitato.

    27 Ottobre, 2017 - 10:49
  76. Vincenzo Salcone

    Signor Cuffini, parla tanto di misericordia, perdono ecc, mi ricorda Bergoglio, anche lui parla di misericordia, perdono e poi che nn la pensa come lui o nemmeno gli risponde o come è capitato a Vescovi e preti li caccia o non gli conferma il mandato. Come lui, vi attorniate solo di chi la pensa come voi, tutti pronti a lodarvi. Le ho spiegato e mi sono scusato sui 200000 lettori di La Repubblica che hanno letto l’articolo, spiegando che una parte ha dimostrato la confusione che regna, esprimendola nelle conversazioni sullhttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351283.htmlo stesso blog, ma lei ha continuato a bastonarmi lo stesso.
    Le ho postato il sito originale della supplica filiare.
    Le ho fatto notare come la Polonia cattolica di S.Giovanni Paolo II e Santa Faustina(a cui si deve il dipinto di Gesù sulla misericordia), non hanno accettato Amoris Laetitia sul divorzio e sono in rottura con Bergoglio. Come lei sa c’è stato il rosario ai confini della Polonia a cui hanno partecipato un milione di credenti e la Chiesa Polacca per la conversione dell’Europa al cristianesimo, e sul giornale della Chiesa di Roma l’Avvenire, la notizia è stata totalmente censurata; si è giunti nel ridicolo che la portavano tutti i giornali e la commentavano e per la Chiesa di Roma nn era accaduta.
    Le ho fatto notare che a differenza della Polonia, la chiesa tedesca del Cardinale Kasper,
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351283.html , permette la comunione ai divorziati risposati senza nessun problema.
    Le ho fanno notare che vaticanisti del calibro di Vittorio Messori o Tosatti o Magister, o professori universitari, Cardinali,Vescovi, preti, non condividono l’Amoris Letitia definendolo quantomeno ambiguo se non uno scritto apostata. Le ho fatto notare, dato del Vaticano che i cattolici diminuiscono e le chiese si svuotano. Le faccio notare ora che i Santi, sa San Francesco a S.Padre Pio, loro si hanno “riformato” la Chiesa nn cedendo mai al modernismo anzi essendo molto duri col peccato e con il mondo. E loro si, sono fonte di misericordia e conversione per milioni di persone insieme alle apparizioni della Madonna. Che sia a Fatima in primo luogo ha predetto a suor Lucia l’apostasia della Chiesa.
    Dico questo, nn certamente perché voglio farle cambiare idea sul papa o sul suo pensiero in riguardo al Vangelo, si figuri, e vale sia per me che per lei, non c’è riuscito Cristo, infatti è stato messo in Croce, solo la preghiera alla Madonna porta alla conversione, l’uomo con la sua ragione è infinitamente limitato, ma solo per farle notare un fatto sotto gli occhi di tutti, la chiesa di Bergoglio è spaccata e regna la confusione.
    Poi ognuno di noi si da la risposta che vuole sulla causa di tale divisione ma essa è nei fatti.

    27 Ottobre, 2017 - 11:02
  77. Vincenzo Salcone

    P.S.: nel mio paesino di nascita ci sono 7 chiese, quando torno da Londra per il Natale, la Pasqua o altro, né frequento due; la prima, dove mi sono fatto la prima comunione, è contro l’Amor Laetitia, non permette la comunione ai risposati, l’altra che ho prequentato da adulto, lo permette……uno spaccato della chiesa di Bergoglio.

    27 Ottobre, 2017 - 11:17
  78. Vincenzo Salcone

    Grazie Signor Zezza della sua spiegazione sul “peccato”, è appunto la stessa che ho letto nei libri di S.Tommaso D’Aquino……Fides et Ratio.

    27 Ottobre, 2017 - 11:41
  79. Vincenzo Salcone

    Cara Claudia, le consiglio di leggere, se non l’ha già fatto, l’ultimo libro di Antonio Socci appunto sull’interpretazione dell’Inferno di Dante, dal titolo Amor Perduto.

    27 Ottobre, 2017 - 11:50
  80. Lorenzo Cuffini

    Non sono io che parlo di misericordia e di perdono, semmai riporto quello che qualcuno più titolato certamente di me di te dice.
    Quindi vedi di non far ridere i polli a paragonarmi al papa.
    Punto secondo: io non bastono nessuno. Certo che se tu spacci per un milione tredicimila persone e per novecenetomila 35.000, ti bastoni sulla zucca e ti zappi sui piedi in perfetta autonomia.
    Inizia a non cacciare storie , poi ne riparliamo.

    (Dio li fa e poi li clona, si potrebbe dire parafrasando il detto)

    27 Ottobre, 2017 - 12:00
  81. Lorenzo Cuffini

    “ciascuno dovrebbe chiedere al Padre Eterno la grazia di visitare i luoghi del tempo eterno….”
    Come, no?
    Più banalmente, Floris Leo, chiedi la grazia di non contar balle sulla tua Chiesa, va.

    27 Ottobre, 2017 - 12:03
  82. Lorenzo Cuffini

    E anche il povero Dante, Gianni & Pinotto l’hanno sistemato.
    Da Borges, Guardini e von Balthasar, a Floris Leo ( lei sì, che caspita che è una dantista!!!) e Socci.

    Un bel tonfo.

    27 Ottobre, 2017 - 12:06
  83. Lorenzo Cuffini

    🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    27 Ottobre, 2017 - 12:06
  84. Lorenzo Cuffini

    Bene, è sonato mezzogiorno.
    Faccio notare che questo avanspettacolo indecoroso sta andando avanti ininterrottamente dalle ore 4.41.
    Vi fermate per una gamella di minestra, o fate il continuato?
    Solo per sapere.

    27 Ottobre, 2017 - 12:08
  85. Beppe Zezza

    Bella l’omelia del Papa sulla necessità di non essere “cristiani tiepidi” e sulla necessità della conversione continua.
    Peccato che a questa omelia si sia data poca risonanza .
    Forse le battaglie di questo blog sono una esemplificazione del detto “io non sono venuto a portare la pace ma la spada, ora in una casa saranno due contro tre ecc”

    27 Ottobre, 2017 - 12:31
  86. Vincenzo Salcone

    Io Le ho postato il sito supplica filiare, numero firmatari : 879451!
    http://www.supplicafiliale.org/
    E Le ho dimostrato la confusione e la divisione nella Chiesa, Polonia,Germania, Vescovi uno contro l’altro,preti,vaticanisti, studiosi e il clero.
    La Mia opinione sul papa è l’opinione appunto di questi soggetti sopra elencato, Tra questi anche il Cardinale Robert Sarah, prefetto Del culto Del Divino, bastonato appunto da Bergoglio. Quello che mi prendeva dimostrare è la confusione della chiesa di Bergoglio Che è nei fatti. Buon appetito.

    27 Ottobre, 2017 - 12:38
  87. Vincenzo Salcone

    Leo non sa leggere nemmeno un sito, 35383 sono le signatures wordwide!
    Non ha nemmeno letto piu in basso la petizione chi l’ha firmata e il numero 879451!
    Penoso….

    27 Ottobre, 2017 - 12:46
  88. Leopoldo Calò

    Temo che i turiferari, fra i quali più o meno mi riconosco, siano ormai in netta minoranza rispetto ai piagnoni. Inaspettate riserve hanno intrapreso un’audace manovra d’aggiramento e il grosso dei mezzi corazzati, silente per ora, deve ancora avanzare. La vedo difficile.

    27 Ottobre, 2017 - 12:49
  89. Clodine-Claudia Leo

    Grazie per la segnalazione Vincenzo, sicuramente lo farò e grazie anche per i suoi interventi dai quali emerge un animo buono e sensibile, unitamente a buona preparazione e discernimento. Grazie anche a Beppe preciso come sempre.
    Un caro saluto ad entrambi.

    27 Ottobre, 2017 - 13:24
  90. Clodine-Claudia Leo

    Vincenzo, volevo dire i tuoi interventi. ..

    27 Ottobre, 2017 - 13:29
  91. Victoria Boe

    “Cuffini, Boe: i vostri insulti sono armi spuntate che non mi scalfiscono,…”

    Da quando in qua io l’ho insultata, esimia signora?
    Forse lei non conosce il significato del termine “insulto” e lo usa a sproposito.
    Anche dare del “ceffo” a qualcuno è un insulto, cara lei. Ed è sempre lei ad insultare davvero, ma davvero, chi, grazie a Dio, non si trova sul suo stesso piano scricchiolante e pericolante.
    Ad ogni modo, è chiaro lampante che dopo che io ho postato le parole sacrosante di un grande uomo di chiesa, di fronte alla parola MISERICORDIA si è levata come una erinni punta sul vivo una signora con un codazzo di seguaci, sedicenti cristiani, che hanno fatto un’alzata di scudi ridicola, dimostrando ancora una volta di non aver capito un’acca del messaggio del Cristo.
    Questi signori farebbero meglio ad andare nella Chiesa dei lefebvriani piuttosto che restare ad inquinare la Chiesa davvero cristiano-cattolica nella quale sono fuori posto.
    Non saranno loro a mutare il corso della storia della Chiesa, per quante voci stridenti vadano a levare. E non saranno le citazioni sciocche e IMPROPRIE dell’immenso Dante a rendere credibile la voce di una donna che ridicolmente e miserevolmente pretende di imporre un suo “credo” impostato irrazionalmente sul passato medioevale.
    Perfino Dante si starà girando nella tomba nel vederla così scomposta e alterata.

    27 Ottobre, 2017 - 14:33
  92. Victoria Boe

    Lorenzo Cuffini @ 12:08 , sei uno spasso.
    😀 😀 😀

    27 Ottobre, 2017 - 14:37
  93. Vincenzo Salcone

    Grazie Cladia, ricambio di cuore, buona giornata

    27 Ottobre, 2017 - 14:55
  94. Vincenzo Salcone

    Più che altro io sedicente cattolico seguo la Chiesa di S.Giovanni Paolo II e di Benedetto, con i suoi santo Padre Pio e la Madonna di Lourses e Fatima; peraltro Benedetto ancora vestito di bianco e che a differenza di Bergoglio nn si faceva chiamare “Vescovo di Roma” e nn è sotto la direzione del papa Nero dei Gesuiti….per chi ha orecchie intenda.

    27 Ottobre, 2017 - 15:02
  95. Victoria Boe

    “Forse che alla misericordia è comunque richiesto un sia pur minimo riscontro?”

    Tanto per riprendere il dialogo fra sordi faccio osservare che il buon ladrone di cui ha parlato il Papa e che è ricorso qui nel blog più di una volta,
    fu salvato per le pochissime parole di compassione su Gesù e per un affidamento totale a Lui. Niente altro.
    Questa è MISERICORDIA.
    Nessun riferimento a leggi non osservate né ad una giustizia retributiva di Dio.

    27 Ottobre, 2017 - 15:04
  96. Victoria Boe

    “….per chi ha orecchie intenda.”

    E che vuoi intendere?….Le sciocchezze non vanno intese, vanno ignorate come stupidaggini che non meritano attenzione. Punto.

    27 Ottobre, 2017 - 15:12
  97. Luigi Mortari

    E poi c’è chi trova spassoso il giocare a tirarsi schizzi di merda.
    Tutti i gusti son gusti…. Merd-in -> Merd-out!

    27 Ottobre, 2017 - 15:36
  98. Clodine-Claudia Leo

    Ho sempre pensato tu avessi ragione in molte cose Fides Luigi Mortari e ancora una volta hai centrato l’obiettivo: rispondere a certi personaggi squallidi equivale a sporcarsi, come pestare la popò dei cani.

    27 Ottobre, 2017 - 16:03
  99. Vincenzo Salcone

    Parole del papa Nero, Artur Sosa Abascal:

    Risponde padre Sosa: “Intanto bisognerebbe incominciare una bella riflessione su che cosa ha detto veramente Gesù. A quel tempo nessuno aveva un registratore per inciderne le parole. Quello che si sa è che le parole di Gesù vanno contestualizzate, sono espresse con un linguaggio, in un ambiente preciso, sono indirizzate a qualcuno di definito”. E poi, aggiunge il Generale, “nell’ultimo secolo nella chiesa c’è stato un grande fiorire di studi che cercano di capire esattamente cosa volesse dire Gesù. Ciò non è relativismo, ma certifica che la parola è relativa, il Vangelo è scritto da esseri umani, è accettato dalla chiesa che è fatta di persone umane”.

    Concordo, le stupidaggini vanno ignorate, non meritano attenzione,
    Il problema è che le stupidaggini le dice il “capo di Bergoglio” e ahimè
    siamo costretti a darci attenzione….

    http://www.rossoporpora.org/rubriche/interviste-a-personalita/672-gesuiti-padre-sosa-parole-di-gesu-da-contestualizzare.html

    27 Ottobre, 2017 - 16:08
  100. Victoria Boe

    Misericordia è anche ignorare osservazioni tipo quella di sopra.
    C’è chi non si smentisce proprio mai. L’abito è sempre il solito: rattoppato alla peggio, sempre quello resta.

    27 Ottobre, 2017 - 16:10
  101. Victoria Boe

    ” rispondere a certi personaggi squallidi equivale a sporcarsi, come pestare la popò dei cani.”

    Infatti è così. La sua “popò” va lasciata dove sta. Si decompone da sé.

    27 Ottobre, 2017 - 16:15
  102. picchio

    un sedevacantista alla Socci che fa finta che il papa sia ancora Benedetto?? ci mancava sul blog..
    Papa Francesco sotto la direzione di Padre Sosa? Un po’ di cattolicesimo alla Dan Brown ? Anche questo ci mancava sul blog…
    Meno male che vincenzo ci ha scritto tempo fa che lui si informava a 360 gradi..diciamo che si disinforma a 180 gradi abbeverandosi solo in siti e blog antibergogliani che propinano da quattro anni la stessa solfa…
    cristina vicquery

    27 Ottobre, 2017 - 16:29
  103. picchio

    il generale dei gesuiti non è il capo di Bergoglio, Vincenzo..A norma di codice canonico un religioso eletto vescovo ha come superiore diretto il papa..e un religioso diventato papa non ubbidisce a nessun superiore…
    IL CARD. Bertone Salesiano non doveva ubbidienza al superiore generale dei salesiani, tanto per interderci..

    Dell’intervista di sosa abbiamo già straparlato tempo fa…
    cristina vicquery

    27 Ottobre, 2017 - 16:35
  104. Victoria Boe

    Sì Cristina, si è già parlato di Sosa, ma quando gli argomenti contro il Papa scarseggiano, si deve rimestare ancora nel fango per tornare al punto di partenza e ricominciare a parlare del nulla.

    27 Ottobre, 2017 - 16:41
  105. Vincenzo Salcone

    Anch’io so che non è il capo Infatti l’ho messo Tra virgolette, intendevo che hanno Le stesse idea, il primo parla chiaramente(Sosa) l’altro ambiguamente. Grazie conunque del modo garbato.

    27 Ottobre, 2017 - 17:02
  106. Victoria Boe

    Con una solo avverbio, “ambiguamente”, lei ha detto un mucchio di falsità.
    E non valgono le sue maniere in apparenza educate a renderla attendibile, signor londinese.

    27 Ottobre, 2017 - 17:53
  107. Vincenzo Salcone

    Non devo rendere conto a lei Del mio pensiero, ringraziando Dio, sono nato in un paese libero, non esiste la lesa maestà, soprattutto nei Sui confronti.

    27 Ottobre, 2017 - 20:13
  108. Victoria Boe

    Certo che non deve rendere conto a me né alla mia “lesa maestà”, che peraltro non è né maestà né lesa.
    Deve rendere conto invece allo spirito di verità che esige che non si dicano menzogne che mirano a gettare fango sulle persone.
    Fare questo significa commettere peccato, e lei tanto vicino a chi percorre la sua stessa strada, dovrebbe saperlo. Ma, a quanto pare, la vostra cattolicità non lo comprende.
    Spargere calunnie è peccato, signor londinese.

    27 Ottobre, 2017 - 20:51
  109. Vincenzo Salcone

    Parli per lei….non giudichi gli altri e scenda dal piedistallo rischia di cadere e farsi male.

    27 Ottobre, 2017 - 21:24
  110. Lorenzo Cuffini

    Il fatto è dolorosissimo.
    Ma, da cattolico, mi pare una segnalazione importante di un momento ecumenico forte.
    A Como, in un santuario cattolico, il vescovo ha concesso che venissero celebrate le esequie secondo il rito pentecostale di quattro fratellini morti in una tragicissima circostanza.
    Fianco a fianco hanno preso la parola e pregato il sacerdote cattolico e i due pastori pentecostali .

    http://giornaledicomo.it/notizie-attualita-como/como-funerale-4-bimbi-morti-nellincendio/

    28 Ottobre, 2017 - 0:08
  111. Lorenzo Cuffini

    Altra segnalazione importante, quella che arriva da Assisi dove si ricorda il 31esimo anniversario della Giornata di Preghiera per la pace voluta da san GPII.
    26/27/28 ottobre.
    “Il responsabile della commissione diocesana, don Antonio Dell’Olio, ha dichiarato che «L’evento di quest’anno si caratterizza per il coinvolgimento anche di altre religioni oltre a quelle abramitiche e soprattutto per la presenza dei luterani a 500 anni dalla riforma. Sarà dunque un momento per pregare e riflettere insieme sui tanti aspetti che ci uniscono, soprattutto il desiderio di pace».
    http://www.sanfrancescoassisi.org/it/home-news-2/388-spirito-di-assisi-2017-tre-giorni-per-celebrare-la-pace

    28 Ottobre, 2017 - 0:16
  112. Victoria Boe

    Nessun piedistallo. Non mi sono mai piaciuti né i piedistalli né le cattedre né le prediche a buon mercato di che le fa con l’unico scopo di gettare ombre sugli altri, e non vedono i propri peccati; in primis le falsità sparse a piene mani.
    Affastellano una serie di nozioni e di notizie raccattate qua e là per discreditare qualcuno, magari un papa, e, ancor peggio, sono convinti di essere giusti e di parlare per la gloria di Dio. Un’autogiustificazione che nasconde in realtà la glorificazione di sé stessi sempre retti e puri.
    Chi ha un minimo di comprendonio lo capisce subito.

    28 Ottobre, 2017 - 0:31
  113. Victoria Boe

    Belle segnalazioni, Lorenzo. Grazie.
    Di fronte a notizie così consolanti, ogni altra parola diventa inutile.
    E si deve ringraziare Dio che per opera del suo Santo Spirito ci fa vedere le meraviglie del suo Amore.

    28 Ottobre, 2017 - 0:42
  114. maria cristina venturi

    Visto che l’amore e l’affezione verso Benedetto XVI ,che NON E’ANCORA MORTO, danno fastidio a chi come Picchio non poteva sopportare quel pontefice e che ora con papa Francesco si e’ricliclato in papista sfegatato, cosicche’danno del “sedevacantista”a vanvera a chiunque osi solo paragonare la chiarezza cristallina del Magistero del papa emerito col caos e confusione odierna, facciamo un po’di chiarezza: la sede non e’vacante, sia che si creda che il.papa sia ancora Benedetto sia che si creda che sia Francesco. Sedevacantista e’chi crede che ne’Benedetto ne’Francesco ,e nessuno dei papi post conciliariconcili sia stato eletto validamente.
    Abbiamo addirittura DUE papi , di cui uno emerito, direi Picchio che non solo la sede non e’vacante ma un po’troppo affollata. Se poi ancora vivo Benedetto, Francesco dovesse seguire il suo esempio e dare le dimissioni da papa, avremmo TRE papi , uno effettivo e due emeriti.
    Altro che sedevacantismo! Qui si rischia la concreta moltiplicazione dei papi…tanto per non farci mancare nulla in questi tempi caotici.

    28 Ottobre, 2017 - 8:18
  115. Clodine-Claudia Leo

    AHAHAHAHAHAH….bravissima!

    28 Ottobre, 2017 - 8:21
  116. maria cristina venturi

    Fra l’altro non si capirebbero tutte le critiche ,le suppliche, i dubia ecc rivolti a papa Francesco se si fosse sedevacantisti.Se Bergoglio non e’papa, che importerebbe di cosa dice o scrive ? L’amarezza, lo sdegno, la supplica, la rivolta verso p apa Francesco presuppongono che si creda che lui e’ stato validamente eletto papa.Se ci si appella lui ,come hanno fatto sia i cardinali dei dubia, sia i firmatari della Correctio filialis, col nome di Sua Santita’ vuol dire che lo si ritiene leggittimo papa e l’unico in potere di fare chiarezza.
    Altrimenti non si spiegherebbe la drammatica crisi in seno alla Chiesa cattolica odierna, che il Guardian non esita a chiamare” WAR” guerra.

    28 Ottobre, 2017 - 8:35
  117. Amigoni p. Luigi

    SPE SALVI – 1
    Sono grato a chi una settimana fa – forse con spirito un po’ polemico – ha ricordato l’esistenza e l’importanza dell’ enciclica di Benedetto XVI, del novembre 2007, “Spe salvi”. L’ho riletta ancora e meditata, tenendo presenti le preoccupazioni (o pregiudizi) di chi adesso coglie nelle urgenze pastorali del papa, manifestate anche nelle catechesi di ottobre sulla speranza cristiana e sulla morte, una dottrina che sarebbe in dis-continuità con i suoi predecessori. Presento una serie logica di passaggi (quasi testuali) dell’enciclica.
    1. La speranza (nella quale siamo redenti) giustifica la fatica del presente perché andiamo verso una meta bella che ci è data per certa (Spe salvi n. 1).
    2. Un dato di fatto (per Benedetto): vivere in eterno, senza fine, appare oggi più una condanna che un dono (n. 10). Non conosciamo la cosa ignota (speranza) verso cui ci sentiamo spinti. La parola vita eterna che cerca di dare un nome a questa sconosciuta realtà conosciuta è necessariamente una parola insufficiente che crea confusione. L’eternità non è un continuo susseguirsi di giorni del calendario (n. 12).
    3. Nella teologia dei Padri della Chiesa la salvezza è sempre considerata una realtà comunitaria e il peccato è distruzione dell’unità del genere umano (n. 14).
    4. La vita beata orientata verso la comunità (cioè la vita eterna) ha di mira qualcosa che è al di là del mondo presente, ma proprio per questo ha a che fare con la edificazione del mondo, in forme diverse (n.15).
    5. Come ha potuto svilupparsi l’idea che il messaggio di Gesù sia strettamente individualistico e miri solo al singolo?…Come si è arrivati a considerare il programma del cristianesimo come ricerca di salvezza che si rifiuta al servizio degli altri? (n. 16).
    Notare che i nn. 16-21 sono un esame critico della modernità: della sua fiducia esagerata nella scienza e nella tecnica e del suo materialismo.

    6. Dobbiamo constatare che il cristianesimo moderno di fronte ai successi della scienza…si era in gran parte concentrato solo sull’individuo e la sua salvezza, e con ciò ha ristretto l’orizzonte della sua speranza (n. 25).
    7. Dio è il fondamento della speranza – non un qualsiasi dio ma quel Dio che possiede un volto umano e che ha amato fino alla fine ogni singolo e l’umanità nel suo insieme (31).
    8. Nel grande Credo della Chiesa c’è il “verrà a giudicare”. La prospettiva del Giudizio, già dai primissimi tempi, ha influenzato i cristiani fin nella loro vita quotidiana…come richiamo alla coscienza e come speranza nella giustizia di Dio (n. 41).
    9. Nell’epoca moderna il pensiero del giudizio finale sbiadisce e la fede cristiana è orientata verso la salvezza personale dell’anima; la riflessione sulla storia universale invece è dominata dal pensiero del progresso (42).

    Le frasi riportate diventano anche più forti, se possibile, se lette nel loro contesto.

    28 Ottobre, 2017 - 8:55
  118. Clodine-Claudia Leo

    Infatti Maria Cristina, è questo il punto, la cosa che veramente non si comprende. Sembra di districarsi dentro quei misteri al termine di una notte insonne. Dico io , ma perché tanta agitazione perbacco! Ah, se almeno provassero con la camomilla, cinque, dieci, venti filtri…ho l’impressione che presto anche la camomilla è destinata a diventare “emerita” , anche lei destinata a rassegnere le dimissioni!
    Come disse Beppe Zezza recentemente, cara Venturi: che tristezza!

    28 Ottobre, 2017 - 8:56
  119. Amigoni p. Luigi

    Elogio dell’enciclica – 2
    Azzardo una mia personale riflessione.
    Alla enciclica di Benedetto sono estranee (dico: totalmente) molte o tutte le preoccupazioni espresse anche nel blog in questi giorni: come si presenterà ognuno di noi, alla fine della vita, al giudizio di Dio? Come saranno pesati i nostri peccati, anche quelli con cui moriremo? Cosa succede ai bambini o agli adulti morti senza il battesimo? Riusciremo, nei nostri ultimi istanti, ad avere il dolore dei peccati mortali? Come ci potremo convertire in fin di vita? Come saranno riconosciuti dal Signore i nostri personali meriti?
    A dimostrazione porto, in modo un po’ empirico ma sicuro, questi dati relativi all’enciclica.
    Non viene usata la parola “novissimi”; il giudizio non è mai quello particolare ma sempre quello “universale”. Non compaiono, tra i passi scritturistici, non solo Mt. 25, 31-46 (opere di misericordia), ma nemmeno i passi apocalittici dei Vangeli e le immagini minacciose dell’Apocalisse, i finali terrorizzanti delle parabole e gli elenchi escludenti dal regno di Dio di Gal 5 o 1 Cor 6; e nemmeno i primi due capitoli della lettera ai Romani, quelli che appunto SuperBiffi pensava di essere l’unico a ricordare, in una Chiesa colpevolmente smemorata. La parola limbo non esiste; la parola inferno è usata dal papa una volta; purgatorio due volte, di cui una per dare una “nuova” spiegazione; niente anche si dice delle indulgenze, del cui ambito si dà una difficile spiegazione.
    Vari sono i passaggi in cui il la venuta nella gloria del Signore è proposta come momento di giudizio non di singoli peccati personali ma di ingiustizie storiche e di forme immani di sofferenza.
    L’impressione è che, anche dieci anni dopo l’enciclica, preti, catechisti, laici e laiche zelanti (troppo!) continuiamo a parlare del Giudizio finale con categorie mentali a-storiche, legalistiche e intimistiche, e con “questioni sottili” e descrizioni igneo-fantastiche che già il concilio di Trento raccomandava caldamente di evitare.

    28 Ottobre, 2017 - 8:59
  120. Amigoni p. Luigi

    I mea culpa di papa Benedetto – 3

    Nelle parole e negli scritti Joseph Ratzinger si è sempre espresso in modi raffinati e gentili , “nel migliore stile bavarese”, come ha detto una volta il papa suo successore.
    E’ impossibile trovare nei suoi scritti di docente o di maestro della fede espressioni equivalenti ai “mea culpa” pressanti di papa Giovanni Paolo II o a dichiarazioni di “vergogna” che talora ci sono nei discorsi di Bergoglio.
    Ma, se si prendono sul serio alcune spiegazioni di Ratzinger quando esamina storicamente (e coglie) certi passaggi di prospettive o quando si leggono alcune sue ammissioni di estrema difficoltà a capire certe evoluzioni o involuzioni teologiche o pastorali, ci si rende conto che anche nella storia della teologia e della istituzione ecclesiastica ci sono state varie di quelle che lui ha chiamato “sporcizie”.
    La Spe salvi ha varie confessioni di “limiti ecclesiali”, sempre temperati da un riconoscimento del “vero” minimo.

    1.Bisogna che nell’autocritica dell’età moderna confluisca anche un’autocritica del cristianesimo moderno che deve sempre di nuovo imparare a comprendere se stesso a partire dalle proprie radici (n. 22).
    2. E non possiamo – per usare una terminologia classica – “meritare” il cielo con le nostre opere. Esso è sempre più di quel che meritiamo…anche se il nostro agire non è indifferente davanti a Dio (n. 35).
    3. In questa devozione (“offrire le piccole fatiche del quotidiano”) c’erano senz’altro cose esagerate e forse anche malsane, ma bisogna domandarsi se…(n.40)
    4. Diventò abituale rappresentare sul lato occidentale degli edifici sacri il Giudizio finale come immagine della responsabilità per la nostra vita…Nello sviluppo della iconografia, però, si è sempre dato più risalto all’aspetto minaccioso e lugubre del Giudizio…(41)
    5. …Nella Chiesa occidentale si è sviluppata man mano la dottrina del purgatorio. Non abbiamo bisogno di prendere qui in esame le vie storiche complicate di questo sviluppo…(45).
    6. Ci sono persone in cui tutto è diventato menzogna; persone che hanno vissuto per l’odio e hanno calpestato in se stesse l’amore. E’ questa una prospettiva terribile ma alcune figure della storia lasciano discernere in modo spaventoso simili profili (n. 45).
    7. La nostra sporcizia non ci macchia eternamente, se almeno siamo rimasti protesi verso Cristo, verso la verità e l’amore… (n. 47)
    8. La durata di questo “bruciare” che ci trasforma (nel momento finale) non la possiamo calcolare con le misure cronometriche di questo mondo (n. 47).
    9. Da cristiani non dovremmo mai domandarci solamente: come posso salvare me stesso? Dovremmo domandarci anche: che cosa posso fare perché altri vengano salvati…(n. 48).

    E’ chiaro che faccio molta fatica, cioè non riesco, ad accordare questi discorsi con visioni e profezie di madonne e sante/i, per quanto queste siano state tranquillamente lasciate correre nella Chiesa.

    28 Ottobre, 2017 - 9:03
  121. maria cristina venturi

    https://www.theguardian.com/news/2017/oct/27/the-war-against-pope-francis

    l’articolo è molto interessante, anche se nettamente critico contro i “nemici di papa Francesco” etichettati come tradizionalisti e conservatori.
    E’ interessante perchè dice alcune verità che sono sotto gli occhi di tutti, smentendo così i “normalisti2 vquelli che… non è cambiato nulla, va tutto ben madama la marchesa.

    una prima verita è che lo scontento verso papa Francesco è largamente diffuso fra laici e clero , che diventa ogni giorno più ampio come una marea montante , e che molti preti non parlano per paura di esporsi e per non perdere il posto:

    This summer, one prominent English priest said to me: “We can’t wait for him to die. It’s unprintable what we say in private. Whenever two priests meet, they talk about how awful Bergoglio is … he’s like Caligula: if he had a horse, he’d make him cardinal.” Of course, after 10 minutes of fluent complaint, he added: “You mustn’t print any of this, or I’ll be sacked.”
    (Quest’estate, un importante prete inglese mi ha detto: “Non possiamo aspettare che lui muoia. Non si può pubblicare quello che diciamo in privato. Ogni volta che due sacerdoti si incontrano, parlano di quanto sia terribile Bergoglio … è come Caligula: se avesse un cavallo, lo avrebbe fatto cardinale. “Naturalmente, dopo 10 minuti di denuncia fluente, ha aggiunto:” Non DEVI stampare NULLA di questo, o sarò licenziato. “)

    la seconda verità è che il nocciolo della questione è sulla assolutezza o sul relativismo delle verità insegnate dalla Chiesa:

    Francis’s cautious reforms seem to his opponents to threaten the belief that the church teaches timeless truths. And if the Catholic church does not teach eternal truths, conservatives ask, what is the point of it? The battle over divorce and remarriage has brought to a point two profoundly opposed ideas of what the church is for.

    (le caute riforme di Francesco sembrano ai suoi avversari minacciare la fede che la Chiesa insegna verità senza tempo. E se la Chiesa cattolica non insegna verità eterne, i conservatori chiedono, allora quale è il suo ruolo? La battaglia per il divorzio e il risposarsi ha portato a confronto due idee profondamente opposte del fine per cui la chiesa esiste)

    la terza verità è che la disputa npn è superficiale ma a un livello profondo fra due concezioni del rapporto chiesa-mondo:

    The central dispute is between Catholics who believe that the church should set the agenda for the world, and those who think the world must set the agenda for the church. Those are ideal types: in the real world, any Catholic will be a mixture of those orientations, but in most of them, one will predominate.
    (La controversia centrale è tra i cattolici che credono che la chiesa dovrebbe fissare l’agenda del mondo e coloro che pensano che il mondo deve fissare l’agenda della chiesa. Questi sono i tipi ideali: nel mondo reale, qualsiasi cattolico sarà una miscela di questi orientamenti, ma in molti casi uno sarà predominante)

    28 Ottobre, 2017 - 9:05
  122. picchio

    maria Cristina venturi delle 8.18 ee seguenti
    problemi a capire l’italiano vedo, come al solito d’altra parte , nulla di cui stupirsi, tu e pure la tua compagna di merenda.

    ho scritto “un sedevacantista alla Socci che fa finta che il papa sia ancora Benedetto”
    Socci è un sedevancatista finto che si salva dall’esserlo davvero proprio perchè l’emerito è ancora in vita e quindi sul suo blog può scrivere un giorno si e l’altro pure : “oggi Bergoglio ha detto e oggi il papa Benedetto ha fatto..”
    Socci se non ci fosse il papa emerito , per lui vero ed unico papa, sarebbe sedevacantista visto che francesco è un impostore illegittimamente eletto.

    cristina vicquery

    28 Ottobre, 2017 - 9:37
  123. Vincenzo Salcone

    Come sai Maria Cristina, queste informazioni sulla paura e confusione che regna nel clero era già nota, per chiunque voleva informarsi, da tempo. Porto un piccolo esempio; ho come amicizia su Facebook il parroco del mio paese ed ogni tanto sbirciavo sul suo profile, nonostante un equilibro forzato, ho visto che consigliava sempre di recitare il rosario e fece un piccolo appunto sul Rosario recitato da un milione di polacchi….
    Bene, decisi di parlargli di persona una volta il Italia e l’uovo di Colombo del The Guardian mi fu spiegato.

    28 Ottobre, 2017 - 12:38
  124. Vincenzo Salcone

    A question and I shut up myselth. Quando lei e Lorenzo Cuffini fate, come dicono anche a Roma credo, “pappa e ciccia”, non mi sono mai permesso di fare “apprezzamenti”, come mai lei invece interviene con sarcasmo e spesso con acredine quando noi ci scambiamo un apprezzamento?
    Se non ricordo male p. Arrigoni parlava di provocatori e provocati……

    31 Ottobre, 2017 - 13:24

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