Quando il pirla stronca il Papa – 3

Parente inopportuna mi avvicina mentre accompagniamo un cugino al cimitero e mi dice: “E’ tanto che non ci vediamo, che dici di questo falso Papa?” – “Non è falso per nulla ma ora più che parlare dovremmo pregare”. “Che vuoi che ci facciamo con un’Ave Maria? Piuttosto dimmi: se era un Papa vero si presentava dicendo ‘buonasera’, invece di dire ‘sia lodato Gesù Cristo’ come facevano gli altri Papi?” – Continua nel primo commento.

194 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Anticristo. “Da questo conosci se un Papa è vero?” – “Solo un anticristo poteva parlare così. Papa falso, Sinodo falso, tutto falso” – “Tu sei falsa e mi stai togliendo la preghiera. Non ti rispondo più” – “Ti sei stizzato? Cerca di svegliarti. Hai letto tanti libri e dormi più di me”.

    18 Settembre, 2015 - 15:35
  2. Luigi Accattoli

    Antipatizzanti integrali. Ho riferito questa penosa conversazione avvenuta martedì 15 a Montefiore di Recanati per segnalate il livello pietoso al quale sono arrivati gli antipatizzanti integrali di Papa Francesco, quelli – per intenderci – che già due volte io qui ho chiamato pirla, segnalandone le uscite più ricche di bollicine: “Non si inginocchia, non sa il latino, fa il pagliaccio, abbraccia Maradona” per esempio; o anche: “Ha invitato Suor Cristina e Patti Smith al Concerto di Natale”. Ma pur dilettandomi d’ogni pirlata non avevo mai sentito gli addolorati del ‘buonasera’. La mia parente è persona semplice: per arrivare da lei questa bufala deve aver attraversato molti pascoli.

    18 Settembre, 2015 - 15:35
  3. Luigi Accattoli

    Lavoratore nella vigna. Affacciandosi dopo l’elezione, Francesco il 13 marzo 2013 salutò la folla con le parole “Fratelli e sorelle, buonasera”. Otto anni prima Benedetto l’aveva salutata così: “Cari fratelli e sorelle, dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i Signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”. Giovanni Paolo I affacciandosi alla loggia domenica 27 agosto per l’Angelus, essendo stato eletto il pomeriggio precedente, così aveva parlato: “Ieri mattina io sono andato alla Sistina a votare tranquillamente”. Né Benedetto, né Giovanni Paolo I avevano salutato con le parole “sia lodato Gesù Cristo”. Come mai si accusa Francesco di qualcosa che potrebbe essere imputato anche a Ratzinger e a Luciani? Il fatto è che il pirla non controlla la sua forza. Che è grande.

    18 Settembre, 2015 - 15:36
  4. Sara1

    Caro Luigi la prossima inchiesta sui simpatizzanti integrali del Papa che sono ad un livello pietoso uguale.
    La lotta tra i due gruppi e’ peggiorata in ogni caso.

    18 Settembre, 2015 - 15:53
  5. Sara1

    Nel senso che non si parlano nemmeno più.

    18 Settembre, 2015 - 15:56
  6. Lorenzo Cuffini

    Dissento.
    Il pirla la sua forza la conosce, e la pratica scientemente, felice di quello che sta facendo, che è esattamente quello che vuole fare.
    Non si cura del danno che produce, ma questo rientra appieno nello specifico della pirletudine.
    Ora: i pirla ci sono da che mondo è mondo, i papi da duemila anni circa, e ogni papa ( almeno quello che ho conosciuto io) è stato affetto dalla sua colonia di pirlassiti( pirla parassiti). La differenza è che la rete potenzia, centuplica e amplifica a dismisura la pulciaggine del pirla, proiettandolo sul web con il bagaglio intero delle sue pirlate.
    Uno degli effetti collaterali negativi della meraviglia della connessione globale .
    Va da sè che la categoria dei pirla è quanto mai fluida, liquida, soggettiva e trasversale.
    Il che ci frega e ci coinvolge tutti quanti, nessuno escluso.
    Poco male.

    18 Settembre, 2015 - 17:06
  7. petrus

    Non è questione di essere pirla. E’ peggio. E’ questione di concezione di Dio.

    Chi è legalista non vuole un Dio misericordioso. Vuole un Dio ieratico e formalista.

    E’ la misericordia che Bergoglio fa trapelare che imbestialisce questi personaggi.
    Non è tollerabile un Dio che preferisce la misericordia ai sacrifici. Non è tollerabile ora come non lo era ai tempi di Gesù.

    “Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».”

    Dio è più grande delle regole che gli uomini si danno e la sua caratteristica più grande è la misericordia.
    Tutto questo sveglia i demoni dell’intolleranza e del fondamentalismo: eccoli gli uomini religiosi puntare il dito contro Gesù:

    “Nella sinagoga c’era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: 34 «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!».

    Che ci faceva un indemoniato in sinagoga? Nessuno se ne era accorto che lo fosse?
    Oppure il suo demone era il fanatismo religioso e quindi in sinagoga era a casa sua e, capito chi fosse Gesù, lo attacca con violenza?

    Altroché pirla caro Luigi. Sono persone pericolose, perchè non tollerano un Dio di misericordia.

    18 Settembre, 2015 - 17:10
  8. Pasquale VILARDI

    a parte le dotte disquisizioni socio-etimologiche sul concetto di pirla, dai commenti pervenuti emerge un preoccupante deficit di cultura elementare ed una sostanziale ignoranza di basilari nozioni di valori evangelici. Certo una perniciosa cultura di matrice “ateodevota” ha le sue responsabilità nell’influenzare i giudizi di queste persone “semplici” . Bene ha fatto Gigi con la sua parente a richiamare l’aspetto sostanziale delle funzione ( nel caso specifico un funerale) e ad invitare alla preghiera. Mi rendo conto che il dialogo con chi si nutre di pregiudizi non è facile. Ma è la via maestra per crescere assieme.

    18 Settembre, 2015 - 18:34
  9. Caro Pasquale,
    ti stimo ma permettimi.

    Ho un fratello 50enne che quando ci capita un pranzo in comune,
    ha sempre da dire contro ebrei, negri, stranieri e donne.

    Io cerco di trovarmi il più raramente possibile a pranzo con lui.

    Quando mi capita la disgrazia di doverlo ascoltare,
    il malessere in me è profondo.

    Dopo 50 anni devo tentare ancora il dialogo ?

    Da molto vi ho rinunciato.

    No grazie!

    La mia salute è più importante.

    18 Settembre, 2015 - 19:00
  10. Marilisa

    Luigi, l’ episodio di cui parli mi ha ricordato il commento di una suora dopo qualche mese dall’ elezione di papa Francesco. Anche lei, peraltro bravissima persona, disse che Francesco avrebbe dovuto dire: “sia lodato Gesù Cristo”. Quel ” buona sera” l’ aveva fatta inorridire.
    Io, che però non ero a un funerale, mi lasciai andare ad una risata irrefrenabile. E ancora rido se ci penso.
    Questa suora era, ed è, talmente legata, come tantissimi altri, al passato della Chiesa che ogni novità le sembra una bestemmia.
    Di fronte a persone così retrò credo che ogni dialogo sia impossibile.
    Do ragione a Matteo in questo senso.
    È come trovarsi di fronte ad un muro alto, impossibile da scalare. Inutile è ogni tentativo di far cambiare idea, perché una mentalità chiusa non si aprirà mai.
    E infatti anche in questo blog, come tu Luigi hai rilevato, ci sono frequentatori che hanno vedute retrodatate senza rimedio.
    Quel che più mi stupisce è che alcuni hanno (dovrebbero avere) una certa cultura, e la cultura,

    18 Settembre, 2015 - 22:25
  11. Marilisa

    se è autentica, non è acqua. Dovrebbe aprire le menti. Sennò a che serve? La cultura non è semplice nozionismo, deve servire soprattutto a rendere elastica la mente, a portare a vedere le cose sotto molti punti di vista. Deve dare capacità di discernimento.
    Invece vedo molti “acculturati” rigidi su posizioni del passato, da cui non osano uscire o per incapacità a cogliere le prospettive nuove che l’ oggi presenta, o per la paura che nel nuovo si nasconda il diavolo in persona, o per il timore, inculcato per tanti anni dalla Chiesa, che l’ andare controcorrente in fatto di religione cristiana sia un peccato mortale meritevole dell’ inferno.
    Ancora esistono persone estremamente condizionate dagli insegnamenti antichi, non tutti buoni, dell’ Istituzione. Ne conosco di persone così e mi fanno anche pena da un certo punto di vista.
    Certi poi sono convintissimi che Dio nel suo giudizio sugli uomini applichi gli stessi nostri criteri.
    Mi sembra di vederlo Dio davanti alla lavagna dove

    18 Settembre, 2015 - 22:26
  12. Marilisa

    da una parte scrive i buoni e dall’ altra i cattivi.
    Non si riesce a capire che, come bene ha detto il nostro petrus, Dio è prima e al di sopra della legge, è un giudice diverso da quelli dei nostri tribunali, è un giudice che è guidato dall’ amore e non dalla stretta osservanza di un codice di leggi rigide e inflessibili.
    Il Padre ha mandato Gesù sulla Terra proprio per salvarci, non per giudicarci. E molti ancora non lo hanno capito. Restano legati ad un Dio che ha il dito puntato minacciosamente su di noi. Noi che ci troviamo qui senza averlo chiesto a nessuno.
    E per giunta, dopo una vita variamente tormentata, dovremmo temere il castigo eterno?
    In tutto ciò io vedo che qualcosa non torna.
    Un prete recentemente mi ha detto: credo che non si salveranno solo quelli che disprezzano Dio.
    Io aggiungo: e si tratta poi di vedere in che cosa consista la non-salvezza, quella che la Chiesa definisce ” inferno”.

    18 Settembre, 2015 - 22:29
  13. manuel76

    Ciao Marilisa! ????
    Sorrido a leggere della suora. A me non scandalizza che alcune persone rimangano legate ad una immagine del passato. Se fosse semplicemente così anche per la celebrazione in latino mi starebbe bene. L’idea che sia un falso Papa è però terribile.

    La cosa sbagliata è vedere il mondo diviso in fazioni, Sara. Alla fine ha ragione petrus, dovremmo ricordarci chi è Dio, quando guardiamo al prossimo.
    E anche che siamo uomini, Papa compreso.
    Ciascuno ha il proprio modo di porgere. Ratzinger passava per quello distaccato. Di certo esperienza pastorale non ne ha mai avuta direttamente, esclusi i pochi anni da vescovo a Monaco. E tanti non lo hanno capito,purtroppo. Chi lo conosceva di persona, prima che diventasse Papa, ed ha condiviso con lui alcuni giorni di vacanza a Bressanone in anni successivi, mi ha sempre parlato di persona dolcissima e mite nel modo di fare. Non è certo l’immagine che ha comunicato come prefetto e poi come Papa.
    Internet amplifica e la comunicazione diviene sempre più centrale, va sempre più studiata. Non sempre la spontaneità paga.
    Però al credente si deve chiedere di fare uno sforzo e di non ragionare sulla base di foto da rotocalco o di frasi malamente riportate da giornalisti twittanti.

    18 Settembre, 2015 - 23:04
  14. manuel76

    I punti interrogativi erano una faccina sorridente 🙂

    18 Settembre, 2015 - 23:05
  15. Marilisa

    Manuel, il discorso è più serio di quanto possa sembrare.
    Io posso anche capire, ma fino a un certo punto, che delle persone restino legate al passato. Non riesco invece a capire perché un Papa che sta attualizzando il Vangelo come forse mai altro papa ha fatto, ad alcuni, come alla parente di Luigi, non piaccia.
    In altre parole: queste persone sono cristiane perché seguono Gesù e il Vangelo, e quindi amano quelli che visibilmente seguono le orme del Signore, o sono cristiane perché amano le forme esteriori di un apparato religioso sclerotizzato nel tempo?
    Vogliono solo sentir PARLARE del Vangelo dai pulpiti o vogliono che il Vangelo venga vissuto nella maniera in cui mostra di farlo papa Francesco?
    Queste persone sono cristiani da salotto e sacrestia o cristiani che hanno capito davvero il
    messaggio di Gesù, il quale non faceva discorsi teologici ma indicava azioni concrete verso il prossimo più povero ed emarginato?
    Non sono domande sceme, Manuel.
    Servono a capire quanto la nostra

    19 Settembre, 2015 - 1:37
  16. Marilisa

    religione sia compenetrata davvero delle parole del Cristo per coloro che dicono di essere, in quanto cristiani, seguaci di Gesù.
    Che si tratti di persone semplici o di persone intellettuali , io vedo gente che del cristianesimo ha fatto una costruzione con tanti orpelli che nascondono il cuore della fede cristiana. E quando arriva un Papa che vuol riportare alla essenzialità della buona novella del Cristo, alzano barriere spudorate.

    19 Settembre, 2015 - 1:59
  17. discepolo

    (Matteo 13,24-30):
    24 Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando l’erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?” 28 Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?” 29 Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: ‘Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'”».
    Spiegazione della parabola delle zizzanie
    36 Allora Gesù, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo». 37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo; 38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; 39 il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli. 40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità, 42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti. 43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi oda.

    19 Settembre, 2015 - 8:59
  18. discepolo

    Paolo VI sulla Parabola della zizzania: “La parabola offre un’ulteriore alta lezione. La giustizia esiste: se adesso non ha il suo trionfo e la sua piena applicazione, l’avrà in un giorno tremendo, e nulla passerà senza subire il giudizio. Verrà il giorno della messe e allora la separazione tra il bene e il male sarà visibile, tangibile e storica. Il male avrà la sua punizione; il bene il suo premio. […] Ecco una mirabile lezione di questo Vangelo. Qualunque sia l’esperienza, il quadro che abbiamo davanti agli occhi, delle condizioni morali del nostro tempo, della società, degli esempi che ci si offrono, giammai dobbiamo perdere il senso del bene e del male; né devono esistere confusioni nella nostra anima; il nostro giudizio sia sempre preciso, nettissimo: sì, si; no, no. Il bene è una cosa, il male è un’altra. Non si possono mescolare; anche se la realtà li mostra come in convivenza, frammisti l’uno all’altro. Il giudizio morale, per un cristiano, ha da essere severo, rettilineo, costante, limpido e, in un certo senso, intransigente. Bisogna dare alle cose il loro proprio nome: questo si chiama bene, quello si chiama male. E cioè: la coscienza non dev’essere mai indebolita e alterata, o resa indifferente, impassibile, poiché non è lecito applicare indistintamente i criteri del bene e del male alla realtà sociale che ci circonda. […] Accresciamo in ogni momento la sostanza e il vigore del bene. Tutte le storture che vediamo intorno a noi e che lamentiamo, dipendono, in realtà, a guardarle bene, da una certa viltà dei buoni, dalla loro debolezza. Il Pontefice Pio XII di v.m. asseriva che la fiacchezza dei buoni è la grande causa o almeno la grande occasione delle cose cattive che sono nella nostra società, nel nostro tempo. Con questa inefficienza il giusto può tramutarsi in individuo imbelle, inerte, codardo, egoista, incapace di agire: in tal modo lascia trionfare il male nel mondo”.
    https://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/homilies/1964/documents/hf_p-vi_hom_19641108.html

    19 Settembre, 2015 - 9:08
  19. Fides

    Comprendo il disagio di tanti cattolici a seguito del nuovo stile bergogliano che certamente segna un punto di distinzione rispetto al passato.
    Una forma di comunicazione che indubbiamente riduce le distanze fra le alte gerarchie ecclesiastiche e il popolo di Dio.
    Uno stile che in qualche modo era già iniziato da Papa Giovanni e proseguito dai successori.
    Non batterei però il tasto sulla misericordia come propone @petrus, ma piuttosto proprio su una forma di comunicazione.

    19 Settembre, 2015 - 10:30
  20. Fides

    A proposito di misericordia, dopo secoli di terrore dell’inferno, sta prevalendo oggi al contrario un concetto di un Dio che, grazie al sacrificio di Cristo, perdona sempre e comunque indipendentemente da azioni, opere, pentimento.

    Questo ha una conseguenza diretta sulle azioni quotidiane: si può disubbidire ai comandamenti, tanto Dio perdona comunque… L’idea insomma di una predestinazione alla vita eterna indipendente da torti e meriti.
    Un atteggiamento simile a coloro che ritengono di avere il diritto alla vita eterna grazie all’obbedienza di ogni sorta di precetti religiosi.
    Il mio pensiero è che l’insegnamento evangelico sia molto distante da queste concezioni e anzi mostra come la vita eterna sia un traguardo molto difficile da raggiungere come dimostra l’episodio del giovane ricco.
    Grazie per un vostro contributo.

    19 Settembre, 2015 - 10:48
  21. Sara1

    C’è un po’ di integralismo secondo me nel presentare Bergoglio come “unico” interprete del vangelo, a parte che non è unico perchè caritas e unitalsi ci sono da una vita (io ci sono nata in mezzo) , forse negli anni (da giovane ero così anche io) mi sarò imborghesita però ho imparato ad apprezzare la ricchezza millenaria della Chiesa nelle sue molteplici forme e personalità che ha espresso. Alcune a me vicine altre molto lontane però mi pareva tutte egualmente ispiratesi al vangelo.

    Adesso non è più, o così o pomì. o Bergoglio o non sei evangelico, mi pare un peccato.

    19 Settembre, 2015 - 10:48
  22. Sara1

    “Un atteggiamento simile a coloro che ritengono di avere il diritto alla vita eterna grazie all’obbedienza di ogni sorta di precetti religiosi.”

    Molto giusto, infatti San Paolo rimprovera ai “legalisti” proprio questo, non il seguire con umiltà la legge ma il pretendere la salvezza grazie al suo rispetto minuzioso, insomma la superbia il fatto di contare solo su se stessi mettendo tra parentesi la misericordia di Dio e anche la sua grazia imperscrutabile.

    Adesso l’opposto, Dio mi deve misericordia in modo quasi obbligatorio qualsiasi cosa io faccia.

    Vien meno pure il senso della misericordia stessa se non esiste azione malvagia di cosa devo essere perdonato?

    Non si capisce proprio.

    19 Settembre, 2015 - 11:05
  23. Lorenzo Cuffini

    …a proposito del “disagio” di tanti cattolici a seguito del nuovo stile bergogliano.
    Questi sono a disagio con Bergoglio.
    Altri stavano a super disagio con Benedetto.
    Una fetta rilevante trovava urticante il Woytila guerriero che brandiva il pastorale come una clava.
    Altri trovavano difficile da reggere il WoYtila cadente che continuava a offrirsi alle telecamere….
    e via discorrendo.
    Io sono assai meno comprensivo su questo disagio.
    Dove sta scritto che un papa debba metterti a tuo agio? Pensarla come te? Essere come te lo aspetti? Rispondere alle tue aspettative.
    Sarebbe ora di crescere una buona volta, ben venga il disagio, spero che sia un disagio definitivo.
    Se sto a disagio con un qualunque papa, figurarsi con Gesù CRisto.

    19 Settembre, 2015 - 11:07
  24. Marilisa

    Non sperarci, Lorenzo.
    Ci sarà sempre disagio di fronte a Gesù Cristo.
    E non è affatto vero che il Dio della misericordia permetta ogni cosa, come ritiene Fides e tanti altri con lui. Questa misericordia sarebbe una mistificazione. Un falso.
    Dio è giudice misericordioso nel senso che, scrutando in ogni piega della nostra anima, ci mostrerà con chiarezza che cosa è stato, nella nostra esistenza, il bersaglio mancato ( peccato) e che cosa invece è stato l’ amore che ha guidato le nostre azioni.
    E di questo terrà conto.

    19 Settembre, 2015 - 11:40
  25. Marilisa

    E come noi ci sentiamo a disagio con la nostra coscienza se avvertiamo di aver commesso un peccato, così, di fronte a Dio e allo specchio che lui ci mostrerà della nostra vita terrena, ci sentiremo a disagio quando vedremo i tanti bersagli mancati, e ci allontaneremo da Lui, vedendoci indegni, fino a che purificati dalla consapevolezza dolente dei nostri peccati, non sarà Lui stesso a richiamarci nella luce piena della sua gloria che è Amore.
    Il mio è solo un balbettio nella comprensione dell’ agire del Padre. Ma formulato dopo un attento
    ascolto della voce interiore e di tante altre voci che indagano su Dio.

    19 Settembre, 2015 - 11:58
  26. Sara1

    Più o meno è quello che dice Ratzinger nella parte finale della Spe Salvi, magari qualche sacerdote lo ha letto e glielo ha passato tramite omelia.

    Questo per dire che quando si dice continuità non è che si rimpiange l’età della pietra….

    19 Settembre, 2015 - 12:13
  27. Fides

    non è affatto vero che il Dio della misericordia permetta ogni cosa, come ritiene Fides e tanti altri con lui

    io ritengo? ma chi te l’ha detto, scusa?

    19 Settembre, 2015 - 12:33
  28. Marilisa

    No, Sara. Nessun sacerdote me lo ha passato tramite omelia.
    Sono pensieri miei che si compongono, per mia riflessione, in un convincimento solo mio, anche dopo aver letto tante pagine l’ una diversa dall’altra. È come un mosaico che si forma con tante tessere messe insieme.
    Questo per dire che, a ben riflettere, chiunque può avvicinarsi alle tesi di un teologo, grande o piccolo che sia.

    19 Settembre, 2015 - 12:51
  29. Marilisa

    Fides, rileggiti il post delle 10:48.

    19 Settembre, 2015 - 12:53
  30. petrus

    Trovo fastidioso che si dica che con Francesco dio perdona sempre. È un errore oltre che un voler sminuireil nuovo corso. Io capisco da Fancesco che Dio è misericordia nel momento in cui noi siamo misericordiosi. Non buonismo quindi ma “perdonaci come noi perdoniamo”.

    Perlare di buonismo è pienamente coerente con la linea antifrancesco e soprattutto è non conoscere il vangelo.

    Francesco è su questo punto perfettamente evangelico e non buonista.

    19 Settembre, 2015 - 13:19
  31. Marilisa

    Infatti è così, petrus.

    19 Settembre, 2015 - 14:29
  32. Fides

    Fides, rileggiti il post delle 10:48.

    Marilisa, riferivo un’idea comune, non certo la mia.
    Io sono molto più limitato; ho già scritto http://www.luigiaccattoli.it/blog/2015/07/21/soffre-chi-crede-nella-sofferenza/
    che faccio sempre fatica a comprendere la misericordia di un dio che lascia che un bambino di ammali di neuroblastoma o altro tumore pediatrico.

    19 Settembre, 2015 - 14:40
  33. Sara1

    Bene, quindi quando parlate di misericordia intendente quella evangelica non quella buonista mentre gli altri quando parlano di “legge” e di giustizia non usano quei termini in senso evangelico uguale? (e non in senso cattivista’)

    Concedetegli lo stesso beneficio del dubbio che concedete a voi stessi.

    19 Settembre, 2015 - 14:40
  34. roberto 55

    Sottoscrivo tutto, riga per riga, punti, virgole e spazi interlineari compresi, dell’intervento del grande Lorenzo: aggiungo, dal mio “ultimo banco”, la proposta al “pianerottolo” di accompagnare, anche durante la Funzione di domani, con la nostra preghiera il viaggio che sta portando, in queste ore, il nostro Papa a visitare il valoroso popolo cubano.

    Buon sabato a tutti !

    Roberto 55

    P.s.: ti ricordi, Sara, che 50 anni fa nascevano gli Who ? Questa è per te !
    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CCIQyCkwAGoVChMIhpS725KDyAIVyVkaCh3xTAGg&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DgY5rztWa1TM&usg=AFQjCNGrVdEX9YT-CqEIu9GUQOPUeKVTwg&bvm=bv.103073922,d.bGg

    19 Settembre, 2015 - 14:57
  35. Caro Accattoli, se mi permette vorrei farle una nota di merito e una nota di biasimo “indissolubilmente” legate a doppio filo ( Certo che la parola “indissolubilmente” di questi tempi e su questo blog … 🙂 ).
    Quella di merito riguarda la sua “italianità” cioè il mostrarsi “fieramente italiano” anche nel modo di scrivere -e agli occhi di uno come me che alla “Patria” ci crede ancora è un merito supremo.
    Quella di biasimo riguarda il fatto -mi auguro non si offenda, si tratta di una iperbole- che, in un certo qual modo, la si può assimilare la sua “italianità” -non lei ovviamente- a quella italianità peggiore che induce a scrivere, premettere, innanzi alla parola “vietato” l’avverbio “severamente”. E si, all’italiano, notoriamente indisciplinato e inosservante delle regole deve essere ribadito e rafforzato il concetto …

    Alla parola “antipatizzanti” lei pospone anche “integrali“. La capisco, a motivo di questa italianità deviata non si può semplicemente essere antipatizzanti ma bisogna che essi siano “integrali”; un poco come il vietato lo deve essere “severamente”.
    Che dirle, quanto Misericordia non riesce minimamente a raggiungere la misura di quanta ne predica, mentre in quanto ad “anticipo di antipatia” questa misura la supera abbondantemente.
    (Però, pensandoci bene, forse pure queste sono note di biasimo?) (Non ho mantenuto la parola data, e sono andato oltre la singola nota di biasimo promessa; almeno mi rincuora che l’ho eguagliata quanto a “non riesce minimamente a raggiungere la misura di quanta ne predica, mentre in quanto ad “anticipo di antipatia” questa misura la supera abbondantemente”. Sembra siamo pari e patta.)

    19 Settembre, 2015 - 16:04
  36. picchio

    ubi
    anche gli americani rafforzano molto spesso il divieto su contratti, avvisi, segnali.
    usano ” strictly prohibited”

    19 Settembre, 2015 - 16:12
  37. Picchio quel paragone offende pesantemente la mia italianità!
    A proposito, ho sentito che in Arabia Saudita un ragazzo sarà prima decapitato e poi crocifisso in pubblico.
    Sa dirmi se il “premio nobel per la pace” ha detto qualcosa ai suoi alleati in Medio Oriente?

    19 Settembre, 2015 - 16:22
  38. Luigi Accattoli

    Ubi grazie dell’acribìa ma la faccenda era più semplice. “Antipatizzanti integrali” indicava chi antipatizza per qualsiasi motivo: sbaglia gli accenti, abbraccia Maradona, non capisce di economia, nasconde la croce, non s’inginocchia, dice buonasera, è eretico. C’è l’antipatizzante mirato e quello bulimico.

    19 Settembre, 2015 - 16:28
  39. Accattoli, lei mi mette in difficoltà!
    (Sono dovuto andare a cercarmi “acribia” e “bulimico” sul vocabolario 🙁 )

    19 Settembre, 2015 - 16:33
  40. Luigi Accattoli

    Avrà visto che non vengono dall’America…

    19 Settembre, 2015 - 16:42
  41. Luigi, rovescio la tua osservazione e ti provoco bonariamente, ma mi piace sentire il tuo parere.
    Tema: quando il pirla supporta il Papa.

    Perché è innegabile che con lo storytelling fatto su Francesco, ormai ho sentito chiunque dire: “Questo è il nostro Papa, la Chiesa finalmente si aggiorna, ha aperto anche ai gay”.

    Ora, il problema di questo modello è che è pernicioso esattamente come il pirla contrario. Di più: se tu provi a spiegarglielo dicendo che: “Ma guarda che Francesco non stava aprendo ai gay, perché il giornalista che gliel’ha chiesto l’ha incalzato e dopo lui ha risposto: ‘Sono figlio della Chiesa, la penso come la Chiesa’”, non ci sono santi che tengano. Perché allora ti rispondono: “Ma tanto è meglio lui, mica come Ratzinger che aveva le scarpe di Prada”. “Non sono di Prada, sono di un calzolaio di Novara che gliele ha donate”. “E allora? Prendeva e le regalava, non se le metteva”. “Ma tu lo sai PERCHE’ CAZZO IL PAPA PORTA QUESTE SCARPE ROSSE???” “No”.

    Ecco, questo è un estratto di un dialogo che io in persona ho avuto tre giorni fa.
    Se vuoi altri esempi e altre disavventure, sono ben pronto ad aprire il dossier.

    La riflessione che faccio io è questa: il Papato di Francesco, così trionfale a livello mediatico (e questo è innegabile) ma per nulla innovatore a livello ecclesiale (e questo è palpabile: avete visto i divorziati fare la Comunione? Hanno sposato in chiesa dei gay o gli danno l’Eucarestia?), ha prodotto un “fedele” che in realtà è solo un tifoso di Francesco, ma del quale della Chiesa non frega assolutamente nulla.

    Ve ne racconto una: quando collaboravo con un settimanale che si occupava di rivelazioni private, e questa è storia di qualche mese fa, mi hanno girato la lettera di un tale. Lettera alla quale ho dovuto dare risposta e che sul settimanale è stata pubblicata.

    Il tale scriveva direttamente al Papa, precisando di essere cresciuto in una famiglia cattolica credente e praticante, ma di dichiararsi credente ma non praticante dal momento che, testuale, un vescovo qualsiasi non poteva impedirgli di fare da padrino a suo figlio.

    Esticazzi, dico io. Anzi no: estiGRANDISSIMIcazzi, dico io. E permettetemi lo sfogo.

    Se questi sono i segni dei tempi, caro Luigi, tu ti fai problemi per la pirlata della tua parente?
    Acqua fresca, caro Luigi…
    Un saluto a tutti.

    19 Settembre, 2015 - 18:08
  42. Padrino di Cresima, mancava quest’elemento. “Un vescovo qualsiasi non può impedirmi di fare il padrino di cresima a mio figlio”.

    19 Settembre, 2015 - 18:10
  43. Marilisa

    Gli ” antipatizzanti integrali” sono quelli che mettono in evidenza dettagli minimesimali della personalità di un grande Papa allo scopo di dimostrare l’ indimostrabile. E peggio per loro.
    I “simpatizzanti integrali” invece amano focalizzare i fatti importanti di un Pontefice che se ne impipa altamente delle formalità e parla papale papale, senza mezze parole. E infatti viene citato molto spesso sia dai cattolici sia da chi non è cattolico o addirittura è ateo o agnostico. Si è attirato, senza volerlo, la simpatia e la considerazione del mondo. E questo è uno scacco per quei cattolici che sono stati presi in contropiede da un papa come Francesco e giocano a trovare cavilli, quanti più possono, per gettare ombre su di lui.
    Solo i sempliciotti creduloni ci cascano. Tutti gli altri stanno dalla sua parte, contro gli avversari demonizzatori .

    19 Settembre, 2015 - 18:11
  44. Marilisa

    Tonizzo, forse non te ne accorgi, ma il fatto è che ogni volta che parli di questo papa mostri un bel po’ di ruggine.
    Non sei pirla, no. Ma l’ impressione è che non ti piaccia. Fatti tuoi.

    19 Settembre, 2015 - 18:18
  45. Marilisa

    Mio caro Tonizzo, se ancora non si vedono frutti a livello ecclesiale, è perché si deve dare tempo al tempo. Non esistono bacchette magiche neppure per il Papa, che, a quanto pare, vuol lavorare in forma collegiale, non come un monarca assoluto.
    E comunque, qualcosa ha prodotto. Qualche legge nuova l’ ha fatta.
    Solo tu non te ne sei accorto. Mi spieghi perché?

    19 Settembre, 2015 - 18:27
  46. Focus tv, tasto 56 del telecomando, ora in onda “La città dei sangui”.
    Napoli “Urbs Sanguinis” è la città con al mondo il maggior numero di reliquie.

    Questo “paradiso abitato da diavoli” non smette di affascinare.
    Per me Napoli è croce e delizia …

    19 Settembre, 2015 - 21:25
  47. Sara1

    ” ha prodotto un “fedele” che in realtà è solo un tifoso di Francesco, ma del quale della Chiesa non frega assolutamente nulla.”

    Pensare che il VatII ha “innovato” soprattutto sull’ecclesiologia e invece a destra e a sinistra va tanto questo individualismo dove ognuno si fa la Chiesa a sé.

    Lo facevano anche i tifosi di Ratzinger ad essere onesti però, forse è la storia del seminatore e bisogna solo avere pazienza.

    19 Settembre, 2015 - 21:32
  48. Marilisa

    ” ha prodotto un “fedele” che in realtà è solo un tifoso di Francesco, ma del quale della Chiesa non frega assolutamente nulla.”

    Questa è una tua opinione discutibilissima, Sara. Ed anche abbastanza livorosa, per il semplice fatto che è basata sul NULLA.
    Io vedo fedeli che si erano intiepiditi ed ora hanno ritrovato entusiasmo.
    E dimmi se è poco.
    Da che cosa deduci questa sicurezza?
    Forse dal disturbo che ti reca un papa così popolare? E disturba te come tanti altri, per es. Tonizzo, mi par di capire.
    Forse che tu vedi la popolarità di un papa come un secondo peccato originale?
    Forse perché fin dall’inizio hai digerito male, anche tu, il suo “buona sera” così laico?
    Forse perché lo consideri poco teologico?
    Sono solo domande retoriche, perché da sempre si è capito che tu preferivi Ratzinger; e non c’è niente di male, beninteso.
    Io però so che ciò che è importante, anzi essenziale, per un cristiano la sequela del Cristo; sequela che non deve essere solo predicata facendo la parafrasi di brani evangelici, ma deve essere praticata nel concreto.
    E questo sta facendo, appunto, papa Francesco. Solo gli orbi non lo vedono
    o vogliono non vedere, perché non intendono seguirlo su questa linea.

    19 Settembre, 2015 - 22:19
  49. Sara1

    La frase non è mai la commentavo solo, e non preferivo Ratzinger i papi sono tutti uguali, diciamo che Bergoglio per me è una meta irraggiungibile, specie ultimamente, Ratzinger era un po’ più alla mia portata.

    19 Settembre, 2015 - 22:33
  50. Debbo una risposta a Marilisa ed una a Sara.

    a. Marilisa, io non ce l’ho con questo Papa e non ho alcuna ruggine verso di lui. Ce l’ho invece con lo storytelling che hanno fatto su di lui. L’R4, la Ford Focus, il rifiuto delle vesti sfarzose, la croce di ferro e tutte le storie che ci hanno raccontato. Con questo ce l’ho, non con lui.
    Per quello che mi riguarda questo Papa eletto a 76 anni (dunque non chiamato ad un lungo Pontificato), peraltro prendendo di fatto quello che era arrivato secondo al Conclave del 2005, ha condotto e sta conducendo una meritevole operazione che ha permesso alla Chiesa Cattolica di riacquistare molto peso e molta presenza sul piano mondiale dopo Vatileaks e la guerra condotta contro Benedetto XVI nel 2010 quando lo scandalo pedofilia ha segnato una vera e propria crocifissione di questo sant’uomo che risponde al nome di Joseph Ratzinger.
    E dico anche per inciso che i “tifosi” di Ratzinger a me non hanno mai fatto molta simpatia (poca simpatia che è ampiamente ricambiata dalle loro parti, mi pare di capire), però di una cosa bisogna dare loro atto: molti di essi erano gente che di Chiesa ne capiva e ne capisce ancora. Poi c’è chi esagera e si spinge al sedevacantismo, ma le esagerazioni non mi interessano e non mi riguardano.

    Ma dicevo di Francesco. Con Francesco abbiamo ora dei tifosi che non sono interessati all’ecclesiologia o ai grandi problemi della Chiesa: se i “tifosi” ratzingeriani erano più preparati, ora abbiamo un “tifo” molto nazionalpopolare che ha avvicinato molti tiepidi e lontani, ma SOLO alla figura di Jorge Mario Bergoglio e non alla Chiesa come istituzione o insegnamento.
    E’ un dato di fatto: la Chiesa argentina non è istituzionalizzata come la nostra (e non è affatto un male, mi permetto di dire): è normale che il prete dica “buongiorno” o “buonasera” a Messa, ti stringa le mani all’uscita o esca con le parrocchiane senza che la gente maligni. E’ normale, anzi auspico una Chiesa meno istituzionalizzata anche da noi: ma nel popolo dei tifosi è passata l’idea – a me sembra – che tutto sia Francesco, e tra lui e “la ggggente” non ci sia nulla. Niente Curia, niente parroci, niente vescovi o segretari a far da filtro”. Parla con un prete qualsiasi, Marilisa: chiedigli se l’ultima volta in cui ha detto di no ad un convivente che ha chiesto di fare il padrino o la madrina di Cresima se non si è sentito rispondere: “Ma PapaFrancesco (tuttattaccato) ha detto che…” e giù la novità che non è novità.

    E’ questo quello che mi preoccupa: perché va bene il consenso, ma non mi pare che le chiese siano più piene o la gente pratichi molto di più rispetto a prima.
    E ancora: non trovo più un ateo o mangiapreti che critichi questo Papa, ma trovo tanti buoni cattolici che quantomeno esprimono qualche perplessità. Sono figli della Chiesa anche loro, o sono tutti brutti, sporchi e cattivi?
    Il Papato di Francesco, quando si concluderà, lascerà certamente una grande popolarità della figura papale. Ma i problemi sul tavolo, a mio mediocre giudizio, saranno aumentati.

    Marilisa, mi dici quali leggi nuove ha fatto questo Papa? Il motu proprio per la nullità veloce? E secondo te ha riempito le chiese con questo provvedimento? L’estrema capacità di forum market che ti permette di dirottare le cause dove ti pare più comodo secondo te è un vantaggio? Eppure c’è stato a suo tempo chi ha tuonato contro i “dirottatori di cause!” che portavano le cause a Brooklyn quando gli americani davano la nullità più facilmente (solo che al tempo ci volevano più soldi).
    E poi? La Curia è quasi tutta quella ereditata da Ratzinger, lo Ior non è stato abolito ma è ancora al suo posto e c’è una multinazionale come Promontory che prende fior di soldi per lavorare sulle finanze vaticane (Chiesa povera per i poveri?). Le diocesi italiane vanno a scadenza e non si trova un degno sostituto (Romeo a Palermo è scaduto da tre anni ed è ancora lì, per fare un esempio, Milano ha 4 ausiliari da piazzare e l’elenco potrebbe continuare). Spesso questo Papa – che pure ha dimostrato a Buenos Aires ECCELLENTI capacità di comando – ha nominato personaggi sulla base della fiducia personale e non sempre la cosa si è rivelata foriera di risultati altrettanto eccellenti.
    Ecco, si può dire che sotto questo profilo questo Papato non mi convince, o è lesa maestà?
    Penso che Francesco passerà alla storia con una popolarità pari a quella di Giovanni XXIII. Ma neanche Papa Roncalli era un innovatore, anzi. E’ su quest’equivoco che si gioca lo storytelling che piace ai tifosi.
    Domanda: se una bella mattina di ottobre Eugenio Scalfari si sveglierà dopo un documento del Sinodo che cercherà di mettere tutti d’accordo scontentando chiunque (penso che stavolta la sintesi sinodale sarà molto difficile, e comunque ricordo a tutti che il Sinodo non decide nulla, non ha questo potere. Anche qui una storia gonfiata all’eccesso), come la prenderà e come tratterà Papa Francesco? E con lui tutta la stampa laica che ad oggi lo guarda estasiato come ieri disprezzava Ratzinger?

    b. Sara, condivido le tue riflessioni e il tuo equanime richiamo alla destra come alla sinistra.

    19 Settembre, 2015 - 22:48
  51. picchio

    Ma da voi è veramente così frequente che conviventi siano rifiutati come padrini di battesimo e cresima ?

    19 Settembre, 2015 - 23:13
  52. Picchio, il mio era un esempio. Posso dirti però che mia zia, divorziata risposata, venne rimbalzata (giustamente) quando chiese di fare la madrina di Cresima per mia sorella. Parlo di 10 anni fa in Calabria, non nel Medioevo.

    Ma siamo daccapo a 12, per dirla con Montalbano: “PapaFrancesco ha detto che…”, e qualsiasi cosa dica l’interlocutore in talare improvvisamente diventa il nulla. Chiedere per credere.

    19 Settembre, 2015 - 23:36
  53. picchio

    boh..da noi sono meno rigidi. Mio fratello convivente è padrino di battesimo di due bambini, una mia zia sposata civilmente con un divorziato è madrina di un bambino e madrina di cresima di una bambina,questo distribuito nell’arco di una 15 di anni , visto che un bambino ormai è alle superiori.

    20 Settembre, 2015 - 0:10
  54. Lorenzo Cuffini

    Un poco di collitorti, qualche abitudinario che inarca il ciglio davanti a qualcosa a cui non è abituato, la paura di perdere una identità cattolica attaccata col vinavil…
    Però, dove siano queste folle di “buoni cattolici” che sono perplessi davanti a papa Francesco, io vorrei saperlo.
    Porto anch’io un esempio concreto: recente, comunitario, comprovabilissimo. Visita di Bergoglio a Torino per la chiusura dell’Ostensione della Sindone.
    Tre mesi fa appena. La ho vissuta dall’interno e sul campo, come le ultime due precedenti: Benedetto, e GPII già provatissimo.
    Nulla di paragonabile con quelle, nemmeno con quella potentissima e struggente di Woytila che percorse ancora a piedi, con una specie di piccolo interminabile calvario , il tragitto per arrivare davanti al Telo.
    Nulla di paragonabile nella partecipazione, intendo dire.
    Tutta la chiesa di Torino, ma per davvero tutta, ha voluto partecipare.
    E le orde di atei e mangiapreti che hanno Bergoglio in simpatia , garantisco che non erano presenti a gonfiare le fila, già stracolme.
    E quando dico tutta non dico solo la Chiesa del Sermig e di don Ciotti, dico le parrocchie, le corali, gli oratori, gli anziani, i ragazzi, i bambini , i diaconi, le suore- che sono sembrate improvvisamente risorgere in numero, presenza e vivacità-…insomma la Chiesa nel senso piu’ pieno, tradizionale e familiare del termine.
    Nessun senso di rivoluzione, nessuno di cambiamento epocale: semmai la sensazione di essere DENTRO la storia cattolica, che fluisce attraverso le generazioni. Francesco si è richiamato ai capisaldi della fede alta e popolare di qui , da don Bosco, a Cottolengo, a Frassati. Una confidenza assoluta e una terminologia domestica e quasi casalinga nella sua connotazione mariana;Certo: un forte accento sociale, ma che qui è di casa da 150 anni almeno, e che ci sarebbe da stupirsi se mancasse.
    Nessuna voglia di partecipare a una rivoluzione della chiesa, semmai la riscoperta di radici profondissime e comuni…
    Questo servirà a riempire le Chiese?
    Ovvio che no.
    Manco se venisse Gesù Cristo in persona , le Chiese qui si riempirebbero d’amblé. E non è detto che sia un male.
    MA Fin che pensiamo che questo dipenda dai papi , stiamo freschi.

    20 Settembre, 2015 - 0:52
  55. Marilisa

    Tonizzo, non ce l’hai con lui ma con le scemenzuole tanto propagandate del rifiuto di vesti sfarzose, di scarpe rosse, di mantello o stola di ermellino e via dicendo, e con la scelta di una croce di ferro anziché della abituale croce d’oro degna di un vero papa, e magari anche della scelta di una modesta dimora anziché di una casa spaziosa e abbastanza lussuosa, anche questa sempre ritenuta degna di un papa vero. Queste per te sono “storie” di scarsa importanza. Ebbene, per me invece hanno una importanza non da poco. Per me e fortunatamente per moltissimi altri. Un papa che per la prima volta fa una scelta precisa nel senso della povertà dichiarata e vissuta è una immagine che merita attenzione, grande attenzione. Non per te ma per moltissime altre persone che rimproveravano alla Chiesa una ricchezza che contraddice le parole del Cristo. E se mi permetti, queste premesse eloquenti dovevano per forza di cose attirare il focus dei mezzi mediatici. Se una persona–una qualsiasi– viene circondata da tanta attenzione, un motivo o più d’uno deve pur esserci, ed è del tutto inutile fare acrobazie verbali per svalutare i meriti di quella persona o per metterli in ombra. Mi sono sempre chiesta per quale motivo certe persone si assumano il ruolo di bastian contrario. A che pro? Tu, che ti presenti come una persona che preferisce guardare a ben altri meriti attribuibili ad un papa, guardi con sufficienza alle “piccolezze” che hai messo in rilievo, e sei sicuro che un giorno questo Papa sarà ricordato solo per il clamore suscitato dalla sua personalità. Chi ti dà tale sicurezza, scusa tanto? Hai la palla di vetro, per caso? Tu vorresti vedere grandi cose da parte di papa Francesco, ma solo quelle che secondo te sono grandi. Ancora non hai visto–dici– chiese piene di moltitudini di gente piene di una fede intensa. Non ti offendi se dico che queste tue pretese mi fanno abbastanza ridere? Hai provato a riflettere sul fatto che la fede è una cosa seria e che non dipende affatto da un papa? Hai provato a porti qualche dubbio sulla fede che faceva riempire le chiese in tempi passati? Che tipo di fede era quella, secondo te?

    20 Settembre, 2015 - 2:11
  56. Fides

    Sui sacramenti servirebbe una riflessione profonda.
    Il nostro vescovo venne in occasione dell’ultima cresima e fu il panico.
    Prima di iniziare la messa chiese ad alcuni genitori e padrini perché fossero lì con i propri ragazzi ed essi risposero evasivamente.
    Poi, durante l’omelia, chiamò dei ragazzi e pose loro delle domande basilari sulla fede senza ottenere risposta; ci fu qualcuno tra il pubblico che tentava pietosamente di suggerire.
    Questa, almeno da noi, è la realtà, purtroppo…

    20 Settembre, 2015 - 6:59
  57. Fides

    Probabilmente se il vescovo fosse venuto in parrocchia mezzo secolo fa e avesse posto le stesse domande si sarebbe sentito recitare pari pari le risposte del catechismo di S. Pio X, il ché avrebbe evitato la figuraccia, anche se, in fondo, non avrebbe significato nulla di più rispetto alla consapevolezza della fede.

    20 Settembre, 2015 - 8:19
  58. petrus

    Amore senza fine
    Amore senza fini

    Alberto Melloni

    Può l’istituzione matrimoniale nata con concilio di Trento essere idonea anche oggi?

    20 Settembre, 2015 - 8:53
  59. Sara1

    No petrus non è più idonea infatti non ci sposa piu e si divorzia come non esistesse il domani.
    Aboliamo il matrimonio così siamo più moderni contento?

    20 Settembre, 2015 - 8:57
  60. Sara1

    Grazie per gli Who Roberto.
    🙂

    20 Settembre, 2015 - 8:59
  61. Sara1

    I Who scusate.

    20 Settembre, 2015 - 8:59
  62. Marilisa, se però alle mie argomentazioni rispondi facendoti delle risate e chiedendomi sprezzantemente chi sia, allora devo cominciare a pensare veramente che la mia teoria sia giusta. Un po’ di fair play, per cortesia.

    Rispondo quindi punto per punto alle tue osservazioni, ringraziandotene comunque:

    1. Tonizzo, non ce l’hai con lui ma con le scemenzuole tanto propagandate del rifiuto di vesti sfarzose, di scarpe rosse, di mantello o stola di ermellino e via dicendo, e con la scelta di una croce di ferro anziché della abituale croce d’oro degna di un vero papa. (…) Ebbene, per me invece hanno una importanza non da poco. Per me e fortunatamente per moltissimi altri. Un papa che per la prima volta fa una scelta precisa nel senso della povertà dichiarata e vissuta è una immagine che merita attenzione, grande attenzione. Non per te ma per moltissime altre persone che rimproveravano alla Chiesa una ricchezza che contraddice le parole del Cristo. E se mi permetti, queste premesse eloquenti dovevano per forza di cose attirare il focus dei mezzi mediatici.

    La croce non è in ferro, ma in argento e costa 372 euro (fonte:
    http://www.sempriniarredisacri.it/index.php?module=inc_dett&id_articoli=AS1103&famiglia=ARREDI%20SACRI&gruppo=Pastorale&id_gruppo=PAST). Il punto è che molti restano abbagliati dalle scemenzuole e credono nell’avvento di chissà quale era magnifica e progressiva. Certamente è un OTTIMO esempio di semplicità, ma al di là dell’esempio personale restano i milioni di dollari che la Chiesa sta spendendo per pagare delle multinazionali intente a ridisegnare il suo assetto finanziario. Non c’erano in Vaticano o nelle scuole cattoliche economisti in grado di farlo, secondo te? Sarebbe costato di meno. La povertà dichiarata e vissuta mi sta bene. Ma va anche praticata sulla macchina finanziaria. E invece su questo ho qualche dubbio. Posso averlo? E per te è secondario, questo?

    2. (…) Mi sono sempre chiesta per quale motivo certe persone si assumano il ruolo di bastian contrario. A che pro? Tu, che ti presenti come una persona che preferisce guardare a ben altri meriti attribuibili ad un papa, guardi con sufficienza alle “piccolezze” che hai messo in rilievo, e sei sicuro che un giorno questo Papa sarà ricordato solo per il clamore suscitato dalla sua personalità. Chi ti dà tale sicurezza, scusa tanto? Hai la palla di vetro, per caso?

    Qui nessuno vuole sminuire i meriti di Papa Francesco e non faccio il “signor No” a prescindere. Mi pongo però delle domande, perché ho il diritto di porgermele. E non credo che quelli di Jorge Mario Bergoglio siano meriti di carattere ecclesiologico, è questo che mi pare tu non abbia colto delle mie osservazioni. Sto dicendo cioè che va benissimo e sta facendo molto molto bene nell’avvicinare la gente e nel creare consenso: il problema è che quanto questo consenso si è tradotto in una riscoperta del Catechismo e nell’approvazione dei precetti della fede cattolica? A me pare poco, perché piace alla massa ma la massa di quello che la Chiesa insegna non sa nulla. E ripeto: siamo al punto che se un prete, Catechismo alla mano, prende e non dà la comunione al divorziato risposato, allora: “Ma PapaFrancesco ha detto che…”. Questa per te è una sciocchezzuola?
    Mi chiedi sprezzantemente se io abbia la palla di vetro. No, non ce l’ho: ma sono un giornalista e mi limito ad essere testimone e riferire la possibile verità, come diceva Enzo Biagi, sulla base dei fatti in mio possesso. E i fatti che ho in mano mi fanno fare qualche domanda, da cui traggo delle conclusioni:

    a. Riforma della Curia: come si può fare una riforma di una macchina elefantiaca in due-tre anni, se quella dei tardi anni ’80 chiese quasi DIECI anni di lavori preparatori e comunque di discussione? Sarà un accorpamento di realtà ed altre saranno modificate, ma non è per me una rivoluzione se penso alle riforme di Paolo VI e Giovanni Paolo II in materia;
    b. Morale sessuale: Un omosessuale che convive con un altro omosessuale e ci fa regolarmente sesso potrà essere ammesso all’Eucarestia? Una coppia di divorziati risposati potrà fare la Comunione? E due conviventi? E un trans? E in generale il mondo LGBT? Può deciderlo un Sinodo? No, il Sinodo ha solo potere consultivo. “Chi sono io per giudicare?”: facile fare lo scoop tagliando le parole fuori dal loro contesto: ma il Catechismo sull’omosessualità e sui divorziati risposati, e i trans e compagnia cantante continua a dire quello che diceva ieri, e avantieri e così via.
    c. Ruolo della donna: va bene, la donna non è tentatrice. Ma guardacaso non ho ancora visto una donna in un ruolo dirigenziale in Vaticano (sì c’è la Glendon nel board dello Ior, e poi?).
    d. Politica estera: Il Papa va all’Onu, che dirà? Ad un mondo che non è rappresentato solo da stati cristiani, che cosa dirà? Difenderà Assad facendo incazzare gli americani, o condannerà Assad facendo incazzare i russi? Si limiterà solo ad un discorso in tema di povertà e ideologia, o dirà qualcosa per la difesa della libertà di religione? Chiederà un intervento contro l’Isis? E gli stati arabi che diranno? Come sta andando in Ucraina? E la Cina, dove otto milioni di cattolici più cattolici di noi dicono Messa nei garage e i loro preti spariscono dalla sera alla mattina nel nulla perché fedeli al Papa?
    E potremmo andare avanti, alla via così.

    3. Tu vorresti vedere grandi cose da parte di papa Francesco, ma solo quelle che secondo te sono grandi. Ancora non hai visto–dici– chiese piene di moltitudini di gente piene di una fede intensa. Non ti offendi se dico che queste tue pretese mi fanno abbastanza ridere? Hai provato a riflettere sul fatto che la fede è una cosa seria e che non dipende affatto da un papa? Hai provato a porti qualche dubbio sulla fede che faceva riempire le chiese in tempi passati? Che tipo di fede era quella, secondo te?
    Sto vedendo questo Papa fare grandi cose a livello di comunicazione, come ti ho detto. Ho dubbi invece su quello che riguarda il governo della cosa ecclesiastica e credo che abbia compiuto delle scelte in alcuni casi non vincenti. Tanti hanno affollato i confessionali quando è stato eletto, ma non mi pare che le chiese siano piene. A te viene da ridere, a me no: per il banale motivo che la Chiesa ha anche una missione di salvezza.
    Tu mi chiedi che tipo di fede fosse quella dei tempi andati. Certamente c’era nozionismo, certamente c’era abitudine, però là in mezzo mi pare che i Santi e le persone piene di fede siano fiorite: non è che prima del Vaticano II la gente non avesse fede o non fossero stati proclamati dei Santi. Oggi a me pare che la fede, per chi ce l’ha, sia molto più contrastata rispetto al passato. E’ difficile essere credenti in un mondo sempre più secolarizzato e sempre più tecnologico, in cui l’uomo crede di sostituirsi a Dio. E l’esempio di fede per me non viene dal viaggiare con la Ford Focus o dagli applausi delle folle osannanti: la fede – in mezzo a tutta la caciara di questo mondo – ha ancora bisogno di silenzio e di pace. Non il silenzio dell’omertà, perché il Vangelo va predicato sui tetti: ma il silenzio di chi chiude la porta della propria camera e comincia a pregare. E’ il primo di una marcia da 10.000 passi, che però ha bisogno di un sentiero su cui muoversi. E quel sentiero ce lo offre la religione con i suoi insegnamenti e precetti. Dire: “Ho la fede, ma non pratico”, oppure: “Ho la fede, mi piace Papa Francesco ma la Chiesa mi fa schifo”, oppure scrivere ad un giornale dicendo: “Divento credente ma non praticante perché il mio capriccio non è soddisfatto”, è il problema di questi tempi. A cui non credo che gli applausi e le starlette che definiscono Francesco “il nostro Papa” possano dare soluzione.

    Tu mi chiedi: che tipo di fede era quella del passato? Più ingenua, ma spesso più sentita. E’ la fede che hanno ancora tanti musulmani in Italia, per esempio, e che noi abbiamo dimenticato.

    Fides, magari mezzo secolo fa ti ripetevano il Catechismo di S. Pio X a pappagallo, ma almeno era un punto di partenza. Che fede è dire: “Ah, ma io credo tantissimo in Dio” e poi non sapere manco l’Avemaria o conoscere il Catechismo?

    A proposito: Buona Domenica nella Gioia e Pace del Signore. Alleluia!

    20 Settembre, 2015 - 9:09
  63. Tonizzo tu penza? Tu spaghetti peperoncino ‘nduja e mandolino penza?
    Tu non tofere penzare! Tu non potere penzare! Verboten penzare!
    “Sono figli della Chiesa anche loro, o sono tutti brutti, sporchi e cattivi?”
    Essere tutti figli ti lupa e amici ti giaguaro!
    Sieg heil!

    20 Settembre, 2015 - 9:23
  64. Sara1

    “Gli who” perché ho corretto? era giusto. Che esaurita che sono…

    20 Settembre, 2015 - 9:28
  65. Ubi ti voglio bene.
    Ma ti sei scordato: tu mancia? Tu mancia in clinica Birkenmaier!!!!

    Al quindicesimo giorno Tonizzo evase con un piatto speciale: spaghetti alla Montecristo! (Cit)

    20 Settembre, 2015 - 10:39
  66. Marilisa

    Tonizzo , vedo con sorpresa che è entrata nel blog una parte del mio discorso, a cui hai replicato. Neppure lo immaginavo.
    Ho problemi con internet. Cercherò di recuperare l’ altra parte e di postarla. Per intanto posso solo dirti che non c’ è sprezzo nelle mie parole, solo vivo disappunto per un atteggiamento che rivela, al di là di ogni tua considerazione, una presa di distanza da un papa che ha molti meriti.
    Una notazione a margine: non c’ è bisogno di essere giornalisti per essere al corrente di come vanno le cose. Puoi esserne certo. E comunque, a proposito di “fede”, mi pare che tu abbia le idee abbastanza confuse.
    A dopo, spero.

    20 Settembre, 2015 - 11:03
  67. Tonizzo scrive, 20 settembre 2015 @ 9:09
    Mi pongo però delle domande, perché ho il diritto di porgermele.

    Dissento fortemente! Tonizzo, tu non hai assolutamente il “diritto” di porgerti domande, tu hai il “dovere” di porgerti domande!
    Solo sul Credo e sui Dogma, in linea di principio, potresti al massimo avere il diritto di porti domande nell’intimo della tua coscienza, ma non hai nè il diritto nè il dovere di poter dissentire nè di opporre dubbi, questo nè nell’intimo della tua coscienza nè in modo esteriore, pena non condividere la Fede della Chiesa.
    Ciao ragazzo, il bene, certo lo sai, è ricambiato sinceramente anche da parte mia.

    20 Settembre, 2015 - 12:21
  68. Marilisa

    Riprendo il discorso, Tonizzo.
    Le tue argomentazioni rivelano, a mio modesto avviso, un vizio di fondo: l’ impazienza. Tu vorresti vedere da parte di questo Papa provvedimenti affrettati di carattere ecclesiale. Bergoglio è papa da SOLO due anni. Dettaglio di cui si deve tener conto se non si vogliono proporre tesi che hanno l’ odore dei pretesti ben identificabili anche se velati.
    Mai sentito parlare della opportunità dei piccoli passi? Certi cambiamenti, soprattutto in una Chiesa sballottata da destra e da manca, necessitano di prudenza e riflessione. Non ci vuole molto acume per capirlo. Non si fa niente di buono con un opla’ della serie:” ecco come ti cambio le cose in poche mosse”. Tipo le messe in scena renziane.
    E in ogni caso Bergoglio ha cambiato, nel frattempo, l’ aria della Chiesa, e anche molto.
    A te sembra di scarsa importanza che un papa dia, perfino con l’ esempio, una visione cristiana ben diversa da quella sempre mostrata dalla Chiesa ammantata di rigorismo autoreferenziale?

    20 Settembre, 2015 - 14:16
  69. Marilisa

    Ti sembra poco che indichi un Dio davvero vicino agli uomini, e che rimandi continuamente al Vangelo mettendo in primo piano la misericordia del Padre? Misericordia che non è– come alcuni fraintendono -+ lassismo, ma è abbraccio verso i figli tutti–buoni, cattivi, neri, bianchi, verdi e rossi, di qualsiasi religione?– e anche verso i peccatori che manifestino pentimento e voglia di ritorno a Dio? Insiste molto su questo concetto il Papa, e lo fa consapevole, a ragione, che oggi come sempre ci sono molti feriti da curare in questo “ospedale da campo”. E che frizionando le ferite, il dolore si acuisce. Parole splendide, le sue, mai prima sentite. Intuizioni luminose che solo lo Spirito di Dio può avere generato nella mente di un uomo.
    Tutto ciò per te, Tonizzo,
    è da mettere in secondo piano, vero?
    Ebbene no, tutto ciò per me e per molti altri, non è affatto trascurabile. È invece un bel passo in avanti nel linguaggio della Chiesa. Ma so bene che a molti questo linguaggio fa venire il mal di pancia e la bile.

    20 Settembre, 2015 - 14:20
  70. Marilisa

    Inoltre–altra cosa trascurabile– a me risulta che papa Francesco abbia stabilito di estromettere all’ istante dalla Chiesa i preti riconosciuti pedofili, e di affidarli ai tribunali civili. E mi risulta anche che abbia fatto apportare modifiche allo IOR allo scopo di bloccare i traffici ambigui che per tantissimi anni transitavano in quelle sedi.
    Robette da poco, certo.
    E anche mi risulta che abbia indetto un sinodo per esaminare le situazioni familiari, ivi compresi certi problemi di poco conto riguardanti i separati e i divorziati. E di altre cose ho saputo, che però non voglio ricordare per non allungare troppo il brodo.
    Tonizzo, che tu lo veda o no, questo Papa ha messo molta carne al fuoco.
    E, posto che non si può pretendere che faccia riforme a tamburo battente,
    io sono del parere che bisogna dare tempo al tempo, soprattutto in materia di riforme ecclesiali.
    Per ora io respiro a pieni polmoni l’ aria nuova che mi pare di sentire intorno a me. Senza farmi troppe illusioni,

    20 Settembre, 2015 - 14:24
  71. Marilisa

    Perché quando sento certi discorsi come il tuo, che o mirano a screditare il Papa o vogliono mettere in ombra i meriti che pure gli vanno riconosciuti, allora mi assale il dubbio che gli ostacoli che in un modo o in un altro gli si oppongono, possano arrestare il cammino in avanti intrapreso da Bergoglio.

    20 Settembre, 2015 - 14:27
  72. Fides

    E’ sempre sorprendente sentire certe persone che accusano altri di avere le idee confuse in materia di fede. Da dove mai proviene in costoro tanta sicurezza di sé?

    20 Settembre, 2015 - 14:34
  73. Sara1

    Ma lei Marilisa ha cambiato in qualcosina la sua vita da quando c’è il nuovo Papa o è solo contenta che è cambiato quello che vede alla Tv?

    20 Settembre, 2015 - 14:35
  74. Marilisa

    Fides, costoro, o meglio io, affermano riguardo alla fede ciò di cui sono a conoscenza diretta. Ed anche ciò a cui sono pervenuti dopo attente riflessioni.
    Se tu riflettessi di più su certe tematiche, forse arriveresti alle stesse considerazioni di costoro. E ti sorprenderesti di meno.

    20 Settembre, 2015 - 15:47
  75. Marilisa

    Sara, voglio risparmiarti la mia risposta.
    Non vale la pena replicare a certi commenti pretestuosi.

    20 Settembre, 2015 - 15:52
  76. Gandalfilbianco

    Sara1 provo a rispondere alla domanda.
    Credo che il pontificato di Fraccesso abbia prodotto e continui a produrre in me molti frutti spirituali. Dalla prima apparizione in piazza San Pietro, vedendo e ascoltando il nuovo papa provai grande gioia e serenità. Posso testimoniare che in questi due anni sia cresciuta molto in me la stima e la “comprensione” della Chiesa, è aumentato in me l’interesse generale per la Chiesa. La mia fede è stata rafforzata; durante l’ adolescenza avevo sviluppato una religiosità “autodistruttiva”, vivevo controllando ossessivamente ogni mia azione e pensiero nel terrore di peccare e incorrere nel castigo e nel giudizio di Dio. Grazie all’aiuto e alla guida di un bravissimo padre cappuccino sono riuscito gradualmente a recuperare una fede serena e autentica. Nonostante il mio percorso di fede occasionalmente i dubbi si riaffacciano: sto sbagliando? Era “giusta” la mia “vecchia fede”?. Ecco, le parole e le azioni di papa Francesco mi confermano l’opera del frate cappuccino. Riesco finalmente a vivere integralmente la vita della parrocchia, da febbraio ogni settimana mi unisco ai fratelli in parrocchia per la preghiera di lode e adorazione, sono entrato a far parte del coro parrocchiale. Vivo la Santa Messa come un momento di grazia e non piu come un puro dovere. Riesco a confessarmi con più serenità. Sono nato e cresciuto sotto il pontificato di San Giovanni Paolo II, papa che ho amato tanto, ma nonostante stimassi e amassi,continuo a farlo, papa Benedetto, grande la sua umiltà, non riuscivo a sentire da lui lo stesso calore e la stessa vicinanza di Giovanni Paolo II. In Francesco rivedo inconzciamente Giovanni Paolo II.
    Papa Francesco a differenza di papa Benedetto VXI è riuscito ad attrarmi maggiormente alla Chiesa.

    20 Settembre, 2015 - 16:23
  77. Sara1

    Non vale la pena replicare a certi commenti pretestuosi.

    Conosce il commendatore Migliavacca?

    “[il commendatore è] cattolico convinto. Sua moglie difatti va a messa tutte le domeniche libere e sua figlia ha studiato dalle Marcelline”.

    Vale anche per certi fan del Papa.

    20 Settembre, 2015 - 16:27
  78. Gandalfilbianco

    Ho dimenticato una cosa importantissima. Grazie alle parole del Papa ho iniziato a cercare di praticare concretamente l’amore verso il prossimo ed ogni volta che riesco a essere più vicino al prossimo comprendo sempre meglio l’immensità e la Potenza dell’Amore di Dio.

    20 Settembre, 2015 - 16:30
  79. Luigi Accattoli

    Gandalfilbianco benvenuto nel blog! Qui qualche volta c’è maretta, e anche per questo sono contento che si affaccino voci nuove com’è la tua. Continua a intervenire.

    20 Settembre, 2015 - 16:35
  80. Marilisa

    Sara, non conosco, ahimè, il commendator Migliavacca, e me ne dolgo assai.
    Non ho compreso però la relazione fra quelle parole da te riportate e i fan del Papa.
    Perdona il mio scarso comprendonio.

    20 Settembre, 2015 - 16:56
  81. Fides

    Benvenuto, Gandalfilbianco!
    Sono felice di sentire una voce che racconta una conversione vissuta in prima persona con tanto entusiasmo!

    20 Settembre, 2015 - 17:01
  82. Sara1

    Come il commendatore pensa che basti mandare in Chiesa la moglie per essere un buon cattolico altri pensano che basti cambiare il Papa.
    Anche io come Tonizzo vedo andar di passo la passione per il Papa e l’ostilità per la Chiesa.
    E parlo di Chiesa in senso comunitario non clericale.

    20 Settembre, 2015 - 17:04
  83. Vado a farmi due ore di sonno, e torno che trovo altri 20 post. Immensi.

    Bene, detto questo torno a Marilisa.
    Marilisa cara, tu dici che non è necessario essere giornalisti per sapere come vadano certe cose dentro la Chiesa. Purtroppo ho scelto di fare questo mestiere che mi dà il pane e siccome non tutti i miei lettori sono bravi come te, forse io e qualche altro illuso tipo il padrone di questo blog possiamo continuare a guadagnarci la pagnotta cercando di dare la nostra lettura e qualche opinione – o anche qualche dubbio – a chi abbia voglia di discuterne con noi. Tu esprimi il tuo disappunto per le mie idee sfoderando una sicurezza estrema nei confronti di quello che dici, per cui potremmo anche chiudere il nostro discorso qui.

    Vedi, il punto non è che cosa io pensi o come io mi ponga rispetto a questo Papa. Non frega niente a nessuno e non è nemmeno interessante che lo sappia persino io che sono il diretto interessato; sto dicendo che la figura papale può essere discussa , e ti dico serenamente che per me questo pontificato è stato vincente sotto un punto di vista mediatico, ma perdente sotto quello ecclesiologico. Se la cosa ti offende ne prendo atto: ma alla fine ti ho portato alcuni fatti concreti che non hai voluto discutere, dicendomi peraltro delle cose che – a dire il vero – sono proprio figlie dello storytelling fatto sulla figura del pontefice felicemente regnante.

    A me non frega assolutamente niente che le riforme siano fatte a tamburo battente: mi interessa però che non si prenda in giro il prossimo parlando di “riforme” e di “rivoluzione” su cose che non sono né riforma né rivoluzione. Ecco dove sta il discorso.
    Perché se queste sono riforme e rivoluzioni, allora davanti ad ogni chiesa d’Italia dovrebbe esserci una statua in bronzo di Paolo VI. Perché quello che ha fatto lui come lo dobbiamo chiamare, tzunami?

    Per favore, un po’ di misura in un paese esagerato.
    E vengo alle tue osservazioni:
    – sulla pedofilia: Francesco non ha fatto altro che ribadire e seguire quanto Benedetto XVI ha fatto. E diciamolo anche una volta per tutte: Benedetto XVI ha pagato colpe non sue nel suo drammatico papato. Diciamolo perché è vero. Tu dici che il Papa abbia stabilito di affidare i preti pedofili subito alla giustizia. Ti sei informata male: ad oggi la Conferenza Episcopale Italiana NON HA SANCITO L’OBBLIGO DI DENUNCIA PENALE DEL PRETE PEDOFILO DA PARTE DEL VESCOVO. Luigi Accattoli mi corregga se sbaglio.

    – Sullo Ior: la riforma dello IOR è iniziata con Benedetto XVI, che ha anche istituito un’agenzia antiriciclaggio, l’Aif. Francesco prima ha detto che “tutti siamo utili, nessuno è indispensabile”, poi a Tornielli ha detto che “sappiamo com’è diventato lo Ior”, poi si è impasticciato con la nomina del prelato dello Ior impallinato da Sandro Magister, poi infine ha lasciato lo Ior al suo posto nominando un nuovo presidente. Lo Ior continua a fare il suo lavoro, ma non è diventato la banca etica che si era ventilata. Non è cambiato niente.

    – Sul Sinodo: come si è detto, un Sinodo non ha potere decisionale ma solo consultivo. Quello Straordinario dell’anno scorso ha prodotto un documento alla camomilla che non dice niente di concreto, mentre questo che verrà si annuncia fortemente spaccato. Siccome alla fine dovrà uscire un documento di mediazione, troveremo qualche raccomandazione per mettere d’accordo conservatori e progressisti, ma in sostanza nulla sarà cambiato. Perché il potere decisionale è in mano ad uno solo nella Chiesa, e quell’uno è il Papa. Ma il Papa non può andare contro le norme canoniche fissate per diritto divino.

    Ecco allora che si appalesa lo scollamento tra la realtà dei fatti e lo storytelling: ottime le modalità di comunicazione, ma poco o niente di davvero nuovo. Poi, se per te è tutto rivoluzione ed è tutto nuovo, bello, pulito ne prendo atto e ti ringrazio per questo abbozzo di dialogo. Gli altri continueranno a farsi le loro domande e le loro opinioni, dal momento che non posseggo la verità in tasca e mi piace pensare che il mio lettore perda tempo a leggermi per farsi qualche domanda e provare a capire qualcosa insieme a me. Per indottrinamenti o lezioni possono leggere altra roba, su altre realtà (e altri blog, visto che anche qui il padrone di casa ha sempre preferito l’approccio maieutico alla predica ai fedeli).
    Un cordiale saluto a tutti.

    20 Settembre, 2015 - 17:42
  84. PS: per quanto concerne le mie idee sulla fede, detto argomento è da tempo oggetto di discussione col mio confessore. Che si guarda bene dall’emettere giudizi con cotanta certezza.

    20 Settembre, 2015 - 17:46
  85. Marilisa

    Cotanta certezza la lascio ad altri, Tonizzo. Né voglio fare il confessore di nessuno.
    Però adesso devo andare a m
    Messa e non posso proseguire in questo diverbio che ha preso una brutta piega.
    Resta il fatto che , senza che io mi sia mai sentita offesa se qualcuno non applaude al Papa, è chiaro che qualche lucciola per lanterna l’ hai presa. Colpa del fatto che sei alquanto prevenuto–tu come altri –su questo Papa e dunque ragioni con scarsa obiettività.

    20 Settembre, 2015 - 18:21
  86. Fides

    tonizzo, ti segnalo che il tuo link, quello sopra il nick non funziona.
    http://www.associazionemeter.it%2Cwww.italiaoggi.it/.
    Immagino sia la composizione di due indirizzi Internet separati.
    Ti consiglio di creare una tua pagina, o un profilo linkedin in cui puoi metterli entrambi.
    Grazie per i tuoi interventi così liberi e chiari!
    E .. tranquillo per la tua fede… Dubito ergo sum!

    20 Settembre, 2015 - 18:23
  87. picchio

    Caspita! sono andata tutto il giorno in montagna, ho fatto anche un giro per funghi, torno e trovo tutti sti commenti. Non ho tempo di leggerli tutti devo andare a cucinare i funghi..
    tonizzo
    non solo i fans del papa palesano un divario tra realtà e fatti quando si tratta del papa, lo fanno anche i pirla di cui scrive Luigi. Per fare un esempio per te il Sinodo, e il Motu proprio che neanche citi, non ha cambiato la realtà di una virgola, i pirla hanno deciso che invece il papa ha stravolto la dottrina cattolica e si chiedono stupiti perchè nessun cardinale si è ancora alzato a dichiarare il papa decaduto per manifesta eresia.

    20 Settembre, 2015 - 18:59
  88. Fides, grazie. E’ che nel mio nome ho messo sia l’indirizzo dell’Associazione Meter di don Fortunato DI Noto (www.associazionemeter.org) della quel sono portavoce, che vi invito a visitare, e quello di Italia Oggi dove anch’io scrivo di Chiesa e dintorni. Li ho messi volutamente entrambi perché ognuno possa vederli; ma preferisco clicchiate e visitiate il sito di Meter perché è una bella esperienza cattolica e civile.
    Un saluto a Marilisa, per quanto non vedo la brutta piega del dialogo.

    Mi trovi col mio nome e cognome su LinkedIn (Antonino D’Anna), solo che è un profilo maltrattato dal sottoscritto (non lo aggiorno da secoli e non me ne intendo molto). E siccome non ho la pazienza di Luigi, state tranquilli che non vedrete mai il mio blog. Un saluto a tutti!

    20 Settembre, 2015 - 19:11
  89. Lorenzo Cuffini

    Stappo un birrozzo domenicale e me lo bevo rasserenato alla salute di Gandalfilbianco !!!

    20 Settembre, 2015 - 19:18
  90. Luigi Accattoli

    Tonizzo io credo che dovresti mettere un solo link, oppure trovare il modo di separarli. Così come sono si sommano annullandosi, ha ragione Fides

    20 Settembre, 2015 - 20:17
  91. Picchio, leggi bene perché nei miei post precedenti c’è n’è anche per il motu proprio. Dai dirottatori di cause in poi.

    20 Settembre, 2015 - 20:18
  92. Si, Luigi, hai ragione. Lascerò solo quello di Meter, un saluto!

    20 Settembre, 2015 - 20:19
  93. Marilisa

    Riprendo il discorso interrotto qualche ora fa.
    Lo faccio per puntualizzare alcune cose.
    Premetto che il tema della fede, su cui potrei parlare a lungo, non intendeva riferirsi a te, Tonizzo, ma più in generale alla fede in sé, proclamata da tanti fedeli ma risultante , in molti casi, all’ acqua di rose nel migliore dei casi.
    Basta dire che non tutti quelli che frequentano la Messa domenicale avevano una fede vera. Da dove questa sicurezza che pare disturbare qualcuno? Da molti casi visti e discussi. E dal fatto che so con certezza che in passato molti andavano alla Messa per il timore del peccato mortale agitato come uno spauracchio dalla Chiesa preconciliare.
    Questa cosa l’ ho detta qui molte altre volte, ma nessuno sembra crederci. Per cui, se quella era, ed in molti casi ancora è, la motivazione che induce a frequentare la Messa, nessuno può venirmi a dire che si debba parlare di fede vera. Non lo è proprio. È paura vera, questo sì, di fronte all’ ignoto. Ma si tratta di altra

    20 Settembre, 2015 - 22:27
  94. Gandalfilbianco

    Luigi, Fides, grazi mille per il benvenuto!!! Continuerò sicuramente ad intervenire nel blog.

    20 Settembre, 2015 - 22:33
  95. Marilisa

    cosa dalla fede. E se dico queste cose, nessuno può tacciarmi di presunzione.
    Detto questo, riguardo al Papa attuale, tanto di cappello ai signori giornalisti che sanno molte cose di Chiesa ed altro.
    Noi miserelli, che giornalisti non siamo, dobbiamo accontentarci di prendere per buono quel che ci passa il convento, cioè quel che scrivono i giornalisti stessi. Vero o falso che sia. È per questo che papa Francesco ha esortato qualche tempo fa coloro che fanno girare le notizie, ad essere limpidi nella comunicazione. È un dovere, che però a troppi giornalisti pesa parecchio.
    Ma la questione vera è che molte persone a cui questo Papa non piace, si dilettano ad evidenziare molto spesso che il consenso che lui si attira, non è adeguato alle sue opere di genere ecclesiale. Vogliono cioè sottolineare che siamo di fronte ad una guida della Chiesa cattolica, che sta lasciando le cose come prima, e che il consenso mediatico clamoroso che lo accompagna, è non conforme alla piccolezza o al nulla

    20 Settembre, 2015 - 22:35
  96. Marilisa

    delle sue opere. E giù ad elencare la grandezza di altri papi del passato, con paragoni fra questo e quelli, che erano di ben altra levatura.
    Ebbene, io vedo in questo
    modo di ragionare una certa stizzetta, neanche tanto nascosta, per il fatto che Bergoglio sia entrato nella scena mondiale suscitando tanto scalpore immeritato.
    Bergoglio che tuttavia parla un linguaggio nuovo che è poi quello della gente comune.Cosa che per me e per tantissimi altri è oltremodo apprezzabile, mentre per certa élite intellettuale con la puzzetta sotto il naso è quasi oscena.
    E perché non pensare che se ha suscitato scandalo anche nell’ ambiente ecclesiastico dove molti lo hanno preso di mira, qualche ragione deve pur esserci? Perché non considerare che deve avere agitato delle acque stagnanti che inquina vanno l’ ambiente? E questo non sarebbe un merito grande?
    Per me e per tanti altri lo è, eccome se lo è.
    Per altri suoi meriti, secondo la mia visione della Chiesa, rimando ai post precedenti. Non voglio ripetermi.

    20 Settembre, 2015 - 22:39
  97. Marilisa

    Non adoro papa Francesco, non lo idolatro, ma devo dire che mi piace molto e che lo stimo. Dai primi giorni del suo pontificato. Non pretendo che piaccia altrettanto ai cattolici conservatori, i quali, sinceramente, non piacciono a me. Non è una novità, l’ ho sempre detto.

    Ti saluto, Tonizzo.

    20 Settembre, 2015 - 22:44
  98. Marilisa

    Gandanfilbianco, tu hai confermato, senza saperlo, quel che io ho detto tante volte in questo blog.
    Se un Papa riesce a produrre questi risultati, sarebbe d’ obbligo innalzargli un altarino.
    E tutto il resto andrebbe trascurato.
    Sono contenta che tu sia entrato in questo blog.

    20 Settembre, 2015 - 23:03
  99. petrus

    Ciao gandalfbianco. Benvenuto e felice che Bergoglio ti abbia fatto un simile effetti.

    Papi che allontanavano dalla chiesa ne abbiamo avuti tantissimi. Ora ne abbiamo uno che avvicina. Coraggio! 🙂

    Qualche figliolo si avvicina e qualche figliolo troppo convinto di essere bravo si allontana. Tutto calcolato e previsto nel Vangelo! Ora facciamo festa perché un fratello è tornato a casa!!!

    21 Settembre, 2015 - 7:02
  100. petrus

    Matteo 23,37

    Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!

    Queste parole Gesù le dice ai farisei.
    Ma di chi bisogna aver paura quindi? Di un Dio che come una gallina tenta di radunare i suoi pulcini sotto le ali o degli uomini (religiosi) che impediscono questo?

    Il nostro Dio si paragona ad una gallina. Se lo ricordino gli amanti della “grandeur ecclesiale”.

    21 Settembre, 2015 - 13:46
  101. Sara1

    Lo sa che parla come un fondamentalista invasato?

    Ridateci Erasmo santa pazienza….

    21 Settembre, 2015 - 13:50
  102. fr.Raffaele

    Purtroppo, gentile sara, quando la papolatria diventa blasfemia riesce a produrre simili aberrazioni ed altro.

    21 Settembre, 2015 - 14:01
  103. fr.Raffaele

    Una cosa è il senso del rispetto, la giusta reverenza e dociltà al magistero, l’obbedienza al Pontefice nell’esercizio delle sue funzioni in materia di fede e morale, altra sono le distorsioni, la divinizzazione, l’Osannare, oltre ogni limite di decenza intellettuale ogni atto, comportamento o stile di questo come dell’altro pontefice. Ora è il turno di Francesco: Deus ex macchina dotato di poteri taumaturgici addirittura, sostituibile allo stesso Spirito Santo in grado di insufflare La fede. Come se tale virtù – non già trascendente dono gratuito di Dio unico datore- fosse appannaggio e umana possibilità.
    Resto sbigottito da un tale “modus cogitandi”che nulla ha di cattolico. Definirlo servilismo ottuso, adulazione sfacciata, esaltazione incondizionata ,è dir poco!

    21 Settembre, 2015 - 14:37
  104. petrus

    Grazie Sara per aver postato Maggi.

    21 Settembre, 2015 - 14:44
  105. E cmq questo è il risultato del fatto che, nello “Ospedale da campo” tanto amato da Bergoglio, si somministra un solo farmaco: anestetico generale!

    21 Settembre, 2015 - 15:00
  106. petrus

    Anestetico generale?

    Siamo tornati all’oppio dei popoli? Un po’ demodè…

    21 Settembre, 2015 - 15:52
  107. fr.Raffaele

    Ma santo cielo, possibile che non ci si renda conto che lo spaccato che ne esce dei cristian/cattolici in riferimento a Francesco è deprecabile e ridicola? Deprecabile e ridicola la partigianeria che induceva ad esaltare le qualità del predecessore , mentre ora si compiace dell’avversione che l’attuale manifesta per le stesse qualità esaltate nel primo in favore di una supposta “visione spartana” di Chiesa. Similmente, ci si compiace del senso pratico del Vescovo di Roma e si definiscono ” orpelli inutili e cerimoniali anacronistici” ciò che fino a due anni fa lha rappresentato la normalità. La questione va oltre lo stilie o il temperamenti di questi , piuttosto che dell’altro o dei 264 pontefici che si sono suggeguiti. L’essere “Cum Ecclesia”, pur non consentendo alcuna cernita tra i papi, permise, nel suo percorso bimillenario critiche talora feroci nei confronti dell’operato di costoro : Papa Onorio III tacciato di eresia, Callisto III di simonia, Alessandro VI definto amorale, Clemente XIV un debole per aver sciolto l’ordine dei Gesuiti, i Papi avignonesi pavidi e proni ai voleri del Re di Francia, Urbano VIII giudicato dalla storia per il caso Galilei. Ora: guai a chi azzarda, sia pur timidamente, una minima riserva su Papa Francesco. .
    Sulla scia di San Paolo, Sant’Atanasio ,S. Caterina -che amavano e obbedivano al successore di Pietro ma non gli risparmiarono ammonizioni e richiami- fuggiamo a gambe levate da un tale cristianesimo da sacrestia che fa tanto male alla Chiesa.

    21 Settembre, 2015 - 16:52
  108. Marilisa

    Mi par di capire che il fr. Raffaele resta sbigottitA
    di fronte ad un caso tipo quello del nuovo arrivato G.bianco.
    E capisco anche che la suddetta fr. Raffaele non ha ancora capito che lo Spirito Santo, ovvero Dio, può servirsi degli uomini quali strumenti per conseguire i suoi obiettivi.
    Infatti, nel caso di G.bianco
    si è servito di papa Francesco.
    Questa non è adulazione né servilismo. È la pura realtà dei fatti.
    E i cattolici tipo la signora in versione fr. Raffaele dovrebbero cambiare, loro sì, “modus cogitandi”, sapendo anche che il loro latinorum non impressiona nessuno.

    21 Settembre, 2015 - 16:57
  109. Marilisa

    Non solo non impressiona nessuno, ma anzi fa ridere a crepapelle.

    21 Settembre, 2015 - 16:59
  110. Luigi Accattoli

    A Marilisa e a fr.Raffaele: avviso importante

    Ho autorizzato il messaggio di Marilisa che mette in dubbio l’identità maschile del visitatore che si firma fr.Raffaele, ma è l’ultimo messaggio di tal segno che entra qui. Non autorizzerò più – o cancellerò, se saranno entrati in automatico – commenti che mettano in dubbio l’identità di altri visitatori o ironizzino o polemizzino su di essa. A specchio di tale severità sarà severa anche la mia reazione alla mentita identità: che qualcuno si finga donna essendo uomo o viceversa, o assuma un nuovo nome senza darmene informazione e senza averne avuta da me l’autorizzazione. Io non so chi sia fr.Raffaele: ho chiesto chiarimenti alla mail dell’iscrizione ma non ne ho avuti. Rispetto tuttavia quanto afferma di sè: la sua iscrizione è precedente all’avvio del nuovo corso e allora mi davo una regola più larga. Concludo con un avviso che è per tutti: ritengo importante per il rapporto di fiducia che deve intercorrere tra me e gli iscritti che tutti rispondano ai miei messaggi privati. Capita spesso – infatti – che io non abbia tali risposte. Invito tutti a tenere attiva e a controllare periodicamente la casella postale con cui si sono iscritti. Cancellerò chi non risponde o chi fornisce a me una falsa identità. Non è un mio capriccio: me ne fa obbligo la legge.

    21 Settembre, 2015 - 17:31
  111. fr.Raffaele

    Si serve degli uomini per gettare un seme, in terreni il più delle volte ostili perché questo muoia, poi germogli e infine cresca e porti frutto.
    La fede una virtù che trascende le umane possibilità ed è dono teologale, riguarda Dio: l’unico in grado di rendere l’uomo capace di vivere in relazione.

    Riguardo alla richiesta del dott. Accatoli, sono certo di aver dato notizie di me all’atto dell’iscrizione come da esplicita richiesta. Notizie sintetiche ma fedeli e precise in relazione alla mia identità. Sa a lei rincresce la mia presenza o titiene i miei interventi non idonei alle “intellighenzie” dei frequentatori [sic] posso tranquillamente togliere il disturbo.

    21 Settembre, 2015 - 18:21
  112. Povero Luigi,
    adesso si deve mettere a controllare gli storici
    degli IP
    che accedono al suo blog
    per la non correttezza dei taluni.

    Purtroppo
    una persona può accedere da diversi IP:
    gli WiFi liberi della provincia o del comune,

    una volta scoperte queste occasioni
    sono una goduria per avere una, cento, mille maschere.

    MI spiace che una persona possa avere simili problemi di sdoppiamento.

    Mi spiace che il gestore del blog debba assumersi un tale lavoro.

    Spero che abbia una persona che lo aiuti.

    Comunque, reputo giusto che Accattoli tenga un filtro almeno-minimo sui commenti.

    Comunque,
    come aveva notato d.Mauro, (da te linkato)
    caro Luigi,

    si dovrà stare attento,
    che una persona nuova-anche-nick,
    non venga attaccato non appena si affaccia,
    facendolo fuggire a gambe levate.

    Come parimenti
    si dovrà stare attente
    che persone vecchie
    per il gusto di attaccare le persone anche nuove,
    cambino nick
    per continuare nel proprio gioco di ruolo.

    A me.
    se Luigi mi chiede conto della mia identità,
    sono pronto a dargli
    – copia carta identità
    – indirizzo casa
    – nr. di telefono
    sapendo che sono requisiti a cui lui è tenuto a rispettare per privacy,
    e lo reputo giusto.
    Se
    la Polizia postale gli chiede conto,
    deve poterne rispondere.

    Se il mio commento non passa, fà nulla,
    tanto è soprattutto per Luigi.

    21 Settembre, 2015 - 18:24
  113. Marilisa

    Prendo nota di quel che hai detto, Luigi.
    Non si può non obbedire al padrone di casa.
    Resta il fatto che ci sono, nei post dei visitatori, dei dettagli che non sfuggono a chi è attento, e fanno capire che certe persone uscite dalla porta rientrano dalla finestra con altro nickname. E a rilevarlo non ci trovo niente di male.
    Per quanto riguarda la mia casella di posta elettronica, devo informati che non è più attiva quella che risulta a te. Per il semplice fatto che ho cambiato da parecchio tempo computer e provider. Capita anche questo nel mondo digitale.
    Altra nota: mi piacerebbe sapere il motivo per cui si dovrebbe rinunciare nel mondo virtuale al linguaggio ironico che è onnipresente nel mondo reale. Quale sarebbe la colpa di chi talvolta ne fa uso?
    Posso dirti sinceramente che forse stai esagerando nelle restrizioni?
    Vorrei dire di più ma mi trattengo.
    Ti lascio a riflettere su queste considerazioni.
    Se mi vuoi dare risposta, va bene, altrimenti fai come vuoi.

    21 Settembre, 2015 - 18:25
  114. fr.Raffaele

    Non avrebbe dovuto autorizzare la risata a crepapelle, a le piacerebbe se qualcuno ridesse di lei a crepapelle?
    Quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris
    “Non fare agli altri, ciò che non vuoi sia fatto a te”.

    21 Settembre, 2015 - 18:27
  115. Luigi Accattoli

    Per fr.Raffaele. Questo è il messaggio con il quale l’interpellavo al primo accesso e al quale non mi pare di aver avuto risposta. Se l’ha mandata e io non l’ho vista, magari cestinandola per errore, me la rimandi e farò ammenda dell’errore qui pubblicamente chiedendole scusa.

    Caro Raffaele benvenuto nel blog. Il suo messaggio è entrato con un po’ di ritardo perché il primo ingresso dev’essere da me autorizzato. D’ora in poi i suoi commenti entreranno in automatico. Continui a intervenire. ma, se non le dispiace, veda di dirmi qualcosa di lei, in modo che io sappia con chi sono in contatto: lei sa di me ed è importante che io sappia qualcosa di lei, dal momento che la vita del blog è turbolenta e io rispondo legalmente dei contenuti dei messaggi postati dai visitatori… grazie per la comprensione… Luigi

    21 Settembre, 2015 - 18:43
  116. Luigi Accattoli

    A Marilisa. Certo che qui si può usare l’ironia: io non ho detto questo. Ho detto che non tollererò la diatriba sull’identità dei visitatori. Avevo scritto così: “Non autorizzerò più – o cancellerò, se saranno entrati in automatico – commenti che mettano in dubbio l’identità di altri visitatori o ironizzino o polemizzino su di essa”. Il motivo? Per quella strada si finisce nella farsa e nell’accapigliamento: non sono finalità del blog.

    21 Settembre, 2015 - 18:48
  117. Luigi Accattoli

    A Marilisa e a tutti i visitatori che abbiano cambiato indirizzo e-mail: è indispensabile che il cambiamento mi venga comunicato. E per motivo di legge. In decine di casi ho scritto ai visitatori senza avere risposta e ho immaginato che questa del cambio ne sia la causa. Prego tutti di tenere funzionante il contatto.

    21 Settembre, 2015 - 18:52
  118. fr.Raffaele

    Dott Luigi, risposi immediatamente alla sua richiesta. Se avessi saputo della mancata ricezione circa i ragguagli richiesti, per correttezza, non sarei affatto intervenuto su sul blog. Da parte mia può stare tranquillo, non ho intenzione di creare possibili interferenze.
    Fr. Raff.

    21 Settembre, 2015 - 19:03
  119. Luigi Accattoli

    Mi rimandi il messaggio inviato allora. Ovviamente resterà riservato. Ma dirò qui che me l’ha mandato e che ero io ad aver fatto confusione.

    21 Settembre, 2015 - 19:06
  120. arneb

    Per ritornare IT, in merito alla pirlaggine che stronca il papa, vorrei segnalarvi questo commento di Magister, si licet.
    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/09/19/per-molti-o-per-tutti-questo-o-quello-per-lui-pari-sono/
    Tra le argomentazioni di Magister volte a dare del superficialone approssimativo al papa ed al suo entourage (ben che vada) e quelle usate dalla parente inopportuna di Luigi Accattoli, non vedo un peso specifico così differente.

    21 Settembre, 2015 - 19:07
  121. Marilisa

    La farsa c’ è indiscutibilmente, Luigi.
    Ricordo ancora le risate quando tu accogliesti nel blog con grande empatia e tenerezza una certa signora ottantenne, senza figli, vedova di un pediatra colto e religioso. Molto velenosa nei miei confronti, la signora, e assai lamentosa e piagnona. E mentre tu, Luigi, e qualcun altro la consolavate pietosamente, io morivo dal gran ridere.
    Fino a che si dileguò in breve tempo, tanto da far pensare che fosse passata a miglior vita, e qualcuno perfino si preoccupò. Ma quella era viva e vegeta. E neanche vedova era. E i figli li aveva e pure grandicelli.
    Ma che fantasia!!
    Meglio di una farsa.
    Ogni tanto qualche risata ci vuole.
    Ridere fa buon sangue, ricordalo, Luigi.

    Spero che ora non mi cestinerai. Ridi anche tu, se puoi.
    Ti inviero’ il mio nuovo indirizzo.

    21 Settembre, 2015 - 19:47
  122. Caro Luigi,
    Hai fatto bene a dirci di comunicarti personalmente
    gli eventuali cambi di indirizzo mail da quello di iscrizione.

    Io ho cambiato indirizzo mail da diversi anni e lo avevo aggiornato sul profilo:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/wp-admin/profile.php
    accessibile con pass

    e con quello generalmente comunico nel tuo gruppo.

    Intanto
    mi sto gustando su tv2000 i passaggi delle parole di Francesco
    stanotte in cattedrale e con i giovani.

    Stanotte ho provato a seguire la diretta
    ma sono crollato nel sonno e mi sono perso tutto.

    Sono parole che mi chiedono duramente di ripensarmi,
    senza intellettualismi,
    senza teologismi,
    mi scuote.

    Grandissima emozione
    al sapere che Francesco ha donato a Fidel
    libri di Alessandro Pronzato
    che leggo dagli anni ’80,
    mai avrei pensato che un papa li usasse come regalo per pensare alla personale fede
    ad un leader comunista.

    Non pensavo nemmeno che un papa fosse capace di leggere un libro di Pronzato 🙂

    Mi sbaraglia questo mio papa
    che fa pubblicità
    ai libri che conosce o che legge
    e
    li regala.

    Mi sbaraglia
    il vedere questo uomo
    che non concedeva interviste,
    sobrio,
    timido,
    che
    non teme ORA
    di concedere interviste,
    e di mettere così spesso da parte omelie “preparate”
    per parlare con il cuore “in braccio”.

    Spero che Francesco,
    a lungo mi interpelli
    con i Vangeli,
    perché si rompa la mia crosta calcarea
    formata da anni di delusione e di crolli dei sogni.

    21 Settembre, 2015 - 19:49
  123. Marilisa

    E tu pensi, Matteo, che Fidel Castro leggerà quei libri?
    Ne avrà la forza? È troppo vecchio e malandato, e non è abituato a quel linguaggio.

    21 Settembre, 2015 - 20:04
  124. Sara1

    Fidel Castro ha studiato dai Gesuiti e ha incontrato 3 papi.

    Pronzato scrive facile sono libri di divulgazione. (non lo dico in negativo)

    21 Settembre, 2015 - 20:10
  125. Gandalfilbianco

    Credo che il sentire più vicino a sé un papa, un vescovo, un religioso o un sacerdote sia assimilabile alla maggiore devozione che si ha per un santo piuttosto che per un altro. Spiego meglio. Solitamente un cattolico ha una devozione particolare per uno o più santi ma certamente non ha lo stesso “rapporto” con tutti i santi di Dio. Questo perché, soprattutto inconsciamente , si sviluppa un’attrazione e una “predilezione” per qualcuno in quanto “portatore” di determinati carismi, qualità e caratteristiche. Come si può essere particolarmente devoti di San Francesco d’Assisi o San Filippo Neri ed esserlo meno di San Domenico di Guzman o San Benedetto, così ci si può sentire maggiormente vicini e ad un papa piuttosto che ad un altro fermo restando il riconoscere degni di rispetto tutti loro e il seguire l’esempio e mettere in pratica i buoni insegnamenti di tutti questi. Bisogna guardarsi bene però dal giudicare e ritenere immeritevole di stima e rispetto qualcuno basandosi solamente sulla maggiore o minore affinità che si abbia con questi. Credo sia necessario analizzare obiettivamente e con scrupolo ciò che ci circonda ed interrogarsi a fondo prima di assumere una determinata posizione su qualcosa o qualcuno. Si evita così di esprimere giudizi dettati dalle sensazioni soggettive.

    21 Settembre, 2015 - 20:16
  126. Marilisa

    Che avesse incontrato altri papi lo sapevo.
    Che avesse studiato dai gesuiti lo ignoravo.

    21 Settembre, 2015 - 20:20
  127. Gandalfilbianco

    In questi ultimi due anni ho letto e sentito diverse critiche rivolte a papa Francesco ma non riesco a capire quali siano precisamente i danni oggettivi che abbia causato o rischia di causare alla Chiesa. Personalmente, basandomi su ciò che vedo, credo che la vita della Chiesa stia proseguendo come sempre e che il pontificato di Francesco sia in linea con quelli dei suoi predecessori. Mi piacerebbe, però, ragionare sui dubbi nutriti da alcuni fratelli cattolici.

    21 Settembre, 2015 - 20:26
  128. Cara Marilisa,
    non mi interessa se Fidel li legga o meno.

    Mi interessa il gesto di Francesco.

    Eppoi,
    io non abito nel cuore di Fidel per sapere cosa farà o non farà.

    Domani potrebbe essere morto,
    quindi …!!!!

    Io comunque sono grato che esista Pronzato,
    come il Lasconi che mi è servito tantissimo negli anni ’80 per imparare a fare Catechesi.

    Capacità divulgativa
    significa capacità di comunicazione.

    Chi non ce l’ha
    non dovrebbe arrogarsi
    il dovere a tutti i costi di comunicare.

    Buona parte delle comunicazioni omiletiche domenicali,
    sono una gran rottura di gabbasisi
    una sofferenza che distrugge l’ascolto della Parola nella liturgia.

    Sofferenza che accetto di soffrire inutilmente come parte del Mistero che corre il rischio di divenire inutile….

    21 Settembre, 2015 - 20:30
  129. Sara1

    Nessun dubbio Gandalf al massimo un po’ di fastidio nel trovarsi in mezzo alle varie tifoserie.

    🙂

    21 Settembre, 2015 - 20:59
  130. Lorenzo Cuffini

    I Vangeli scomodi di Pronzato, un piccolo capolavoro di comunicativa.
    Non li avevo mai accostati, ma nel modo volutamente diretto di parlare , Pronzato e Bergoglio sono effettivamente assai vicini.
    Benone!

    21 Settembre, 2015 - 21:25
  131. Marilisa

    Matteo, non ho mai letto né Pronzato né Lasconi. Quindi non posso pronunciarmi. Ma se papa Francesco ha ritenuto che i libri che ha regalato siano quelli giusti, niente da dire.
    Il discorso va a finire, comunque, sulla opportunità della evangelizzazione così come la intende questo Papa. In senso diverso dal passato, cioè. Non c’ è bisogno di grande teologia, di formule astratte che, alla fin dei conti, non dicono niente. Il popolo se ne impipa della teologia; il popolo vuole capire e vuole avere una Chiesa davvero vicina.
    Una volta il catechismo consisteva nello studiare a memoria determinate nozioni religiose, e se dimostravi di averle imparate, il via alla cresima era assicurato.
    Il risultato era che, passati diversi anni, si era dimenticato quasi tutto. A mala pena ti restavano due o tre concetti appresi male.
    Ecco perché io parlo spesso di necessità di ricatechizzare certi cattolici. Credo che ogni parrocchia, come la mia, riservi uno spazio alla catechesi per adulti.

    21 Settembre, 2015 - 22:01
  132. Marilisa

    omelie, anche se non sono dei pipponi, ripropongono il più delle volte il già sentito centinaia di volte.
    Solo certi preti davvero intelligenti fanno omelie di notevole spessore. E sono quelli che agganciano le pagine del Vangelo alla vita concreta di ogni giorno. Sono quelli che non ripetono pagine lette, ma riflettono con la loro testa sugli avvenimenti del mondo e li leggono alla luce del Vangelo.Ce ne sono di preti così, e ce n’ erano anche in passato.
    Penso a don Mazzolari, a don Milani etc…Guarda caso, erano preti sottovalutati dall’ Istituzione. E poi riabilitati.
    La Chiesa gerarchica arriva sempre in ritardo.
    Oggi papa Bergoglio sta usando un linguaggio nuovo, vicinissimo alla gente comune, ai non addetti ai lavori. E parte dalle problematiche dei comuni mortali. Questa è la vera novità ed è molto interessante.
    E poi qualcuno mi viene a dire che tutto ciò non è poi così importante.
    Ma allora perché riscuote tanta attenzione e simpatia anche da parte di chi non è cattolico ?

    21 Settembre, 2015 - 22:06
  133. Marilisa

    G.bianco (nome troppo lungo il tuo), leggi attentamente i post di chi non apprezza Bergoglio, e capirai i motivi per cui non va loro a genio.
    Motivi inconsistenti, a mio parere.

    21 Settembre, 2015 - 22:22
  134. Sara1

    “Una volta il catechismo consisteva nello studiare a memoria determinate nozioni religiose, e se dimostravi di averle imparate, il via alla cresima era assicurato.”

    Ma non è che semplicemente è rimasta indietro lei?

    Cioè Don Lasconi noi lo usavamo negli anni ’80.

    21 Settembre, 2015 - 22:39
  135. Marilisa

    Sara, io sono più grande di te, dovresti saperlo.
    Quante volte ho detto che ho conosciuto la Chiesa preconciliare che tu per fortuna non hai conosciuto? Quante volte faccio il raffronto tra l’ una e l’ altra?
    Io mi sono affrancata dalla prima lavorando per conto mio, leggendo molto e ascoltando molto.
    Sono sicura che è stato lo Spirito Santo a spingermi in questa direzione. Perché ero estremamente insoddisfatta, e Dio mi ha guidata.
    Il primo autore che mi ha aperto una strada nuova è stato un prete francese: Michel Quoist. Ricordo che il suo primo libro che lessi, mi aprì un mondo religioso fino ad allora sconosciuto. Comprai altri suoi libri e da lì cominciò una ricerca in tutte le direzioni. E continua, questa ricerca.
    Io amo tutti quei personaggi ecclesiastici e anche laici, che non piacciono a te.
    Perché loro mi danno quelle risposte che gli altri non mi danno. Non mi fanno calare dall’ alto precetti e castighi confezionati dalla Chiesa in una costruzione portata avanti parlando

    22 Settembre, 2015 - 0:32
  136. Marilisa

    da una cattedra spesso traballante. E fanno discorsi che confermano le riflessioni che io faccio, per conto mio, nella indagine mia personale su Dio. Ragionando sempre con le capacità del mio intelletto. È straordinario vedere che le conclusioni cui io sono pervenuta con le mie riflessioni, sono le stesse di persone ben al di sopra di me per conoscenze teologiche e per studi e pratiche religiose. Proprio le stesse.
    Ecco perché mi piace il Papa attuale, soprattutto nelle omelie a braccio a santa Marta.
    Per lo stesso motivo mi piaceva molto il card. Martini.
    Per lo stesso motivo mi piace il mio parroco (che ha fama in tutta la città), del quale registro le omelie per riascoltarle quando ho voglia.

    22 Settembre, 2015 - 0:34
  137. Sara1

    Io amo tutti quei personaggi ecclesiastici e anche laici, che non piacciono a te.

    Ma non necessariamente, Martini lo leggevo a 15 anni è un pensiero che a 20 anni già avevo assimilato, in un certo senso Ratzinger fu una novità perché mi pareva andasse oltre Martini stesso.

    Martini si era un po’ accomodato su certe idee, ma se vedi la crisi che è scoppiata in Europa ti accorgi che Ratzinger aveva saputo prevederla meglio.

    22 Settembre, 2015 - 1:04
  138. martini poneva domande

    Ratzinger dava risposte

    magari chi ha solo risposte
    non aveva domande….

    Ricordo Paolo VI,
    verso il termine del suo percorso umano,

    nonostante le risposte che cercava di dare

    si ritrova con una immensa domanda inevasa
    davanti al suo popolo romano…

    nella sua cattedrale…

    Indimenticabile….

    Ed è proprio nell’ultima omelia
    nella sua cattedrale,
    sul sagrato,
    che mi rimangono indimenticabili
    le ultime parole incomprensibili di Ratzinger,
    come di una parabola
    ormai fuori del “secolo”….

    io ero lì….

    Non mi meraviglio che i giovani non sappiano sognare
    e non si sforzino di leggere i segni del proprio tempo…

    22 Settembre, 2015 - 1:51
  139. Sara1

    Ma se io ho già tante domande cosa me ne faccio di uno che mi da altre domande?
    Voglio almeno un abbozzo di risposta che sia plausibile senza cadere nel fideismo.
    Altrimenti si svuota di senso il credere stesso.
    Noi un po’ più giovani non abbiamo problemi di peccato rigidità ecc. Abbiamo bisogno di una risposta di senso per prendere decisioni in una società in cui tutte le decisioni sono uguali.

    22 Settembre, 2015 - 7:36
  140. petrus

    Quindi Sara nonostante tu abbi letto tutto lo scibile umano dai 15 anni in sù non hai nessuna risposta? Nonostante i consigli di lettire che propini con dovizia a tutti e tutte, ci lasci sempre la sensazione che sia vero tutto e sia vero anche il suo contrario.
    Una forma di agnosticismo il tuo. E’ impossibile arrivare al vero? Meglio ancora: credi che ci sia qualcosa di vero?

    Nulla da dare solo da dire?

    22 Settembre, 2015 - 8:33
  141. manuel76

    mh… “Martini…accomodato su certe idee”
    non mi sembra proprio, ho sempre pensato che la sua vita sia stata una continua ricerca spinta da una inquietudine interiore.

    Un antico proverbio ebraico dice:
    Meglio una domanda giusta che cento risposte giuste!

    22 Settembre, 2015 - 8:50
  142. Sara1

    E’ impossibile arrivare al vero?

    La filosofia contemporanea da Kant in poi dice che è più o meno impossibile, cioè possiamo conoscere l’involucro esterno delle cose ma non possiamo arrivare a cogliere quello che sono dentro.

    Ovvio che a quel punto lì credi solo per fede.

    La teologia avrebbe il compito di preparare la fede in modo che il credere non sia un salto nel buio che ti separa dalla società in cui vivi.

    Se togli questo approccio razionale cadi nel fideismo puro: o credi o non credi.

    22 Settembre, 2015 - 8:58
  143. fr.Raffaele

    Da una conferenza di Don Spataro in Verona, alla quale ebbi modo di partecipare recentemenre, emersero alcune importanti realtà delle quali, credo, occorrerebbe tener conto. Ciò che fino ad una decina d’anni fa veniva rifiutato ai seminaristi desiderosi di un approccio forte con la Liturgia -nello specifico mi riferisco ad un episodio narrato dal Relatore in cui venne negata ai seminaristi la richiesta dell’ Adorazione Eucaristica quotidiana perché ritenuta dai formatori “atto di Pietà obsoleto”, viceversa sostenuta fortemente dagli stessi professori i quali minaccarono il licenziamento in blocco se non fosse stata soddisfatta -ebbene, in seguito, quegli stessi seminaristi diventarono a loro volta dei bravi preti. Dico questo per sottolineare come l’attuale generazione, quella cioè successiva al Concilio, che non ha vissuto quella temperie con annessi tutti gli eventi finanche avversi e contrastanti della vicenda percepita come atto di rottura è paradossalmente più disponibile e sensibile al richiamo della Tradizione. Minorenze crative, certo, ma operose, coraggiose, serenamente e con spirito di giubilo operano nel tessuto ecclesiale. Sono giovani anime che riscoprono quei tesori inestimabili offuscati della secolarizzazione. Dunque, ciò che per alcuni il ritorno al Vetus Ordo è riminiscenze di un passato da demolire, per altri, è il futuro, e la Chiesa ha il dovere di ascoltare questa esigenza nel rispetto che si deve al culto.

    22 Settembre, 2015 - 8:58
  144. Sara1

    “spinta da una inquietudine interiore”

    Appunto era adagiato su questa inquietudine che è il dna del mondo postmoderno, la liquidità ecc.

    La domanda è: dobbiamo rimanere nel postmoderno per sempre o si può uscirne prima o poi?

    Perché per certe cose è divertente per altre una palla dopo un po’.

    22 Settembre, 2015 - 9:03
  145. manuel76

    Be Sara1, è l’atteggiamento mentale: se non ci fosse il dubbio non esisteremmo.

    Se non ci fosse la domanda saremmo adagiati sulla conteplazione della risposta.

    Se non ci fosse domanda non ci sarebbe ricerca, non ci sarebbe cambiamento, non ci sarebbe scienza.

    Ma non solo, saremmo rimasti a quello che di Gesù avevano capito nei primi secoli.

    22 Settembre, 2015 - 9:12
  146. Sara1

    Ok però dopo un po’ diventa masturbatorio, specie se il mondo e i suoi problemi vanno in fretta e attendono risposte.

    C’è una complessità che va anche governata, quando Ratzinger critica il mondo che vede solo l’io e le sue voglie critica questa incapacità di uscire da sé stessi, di vedere che la realtà esterna esiste, ha bisogno di essere compresa e addirittura guidata.

    22 Settembre, 2015 - 9:19
  147. Sara1

    Per me all’epoca fu liberatorio, però torniamo sempre lì è stata l’esperienza mia.

    22 Settembre, 2015 - 9:19
  148. petrus

    Sara scusa se ti tiro in ballo ma la filosofa qua sei tu…

    Non ti pare che rischiamo di fare come gli ateniesi dell’areopago che dissero a Paolo dopo averlo ascoltato “ripassa che su questo ti sentiremo la prossima volta”…

    Paolo aveva parlato della resurrezione di Cristo e i pagani ovviamente gli ridono dietro. Non potevano nemmeno immaginare il concetto di resurrezione.

    Ora forse l’errore è cercare risposte filosofiche e teologiche in quella che in realtà è l’esperienza di vita di Cristo. La logica ebraica è esperienziale innanzi tutto.

    Il rischio è di cercare la verità nelle idee e non nella realtà.

    22 Settembre, 2015 - 9:33
  149. petrus

    Che tra l’altro mi sembra la logica Bergogliana:

    «Non si servono le ideologie ma le persone»

    22 Settembre, 2015 - 9:36
  150. manuel76

    Non so…penso che anche Ratzinger si sia posto domande e abbia avuto la stessa inquietudine interiore di Martini.
    Forse cercava, da tedesco, di definire ed incorniciare una summa, un pensiero perfetto(nel senso di compiuto, concluso), un discorso logico che stesse in piedi da capo a fine.
    Ho l’impressione che cercasse una serenità provvisoria, un punto di equilibrio momentaneo nel quale, come in una fotografia, si potesse cristallizzare l’istante in cui tutto il discorso logico fila.

    Poi però si firma Benedetto e Joseph Ratzinger, a sottolineare che quella è la sua ricerca personale e, quindi, può essere completata, contestata, integrata, quindi è essa stessa in divenire.

    Benedetto riformula, ma da bravo tedesco mi sembra cerchi la teoria del tutto, un sistema logico deduttivo rigoroso.

    22 Settembre, 2015 - 9:42
  151. Sara1

    Il cristianesimo non ha seguito però la strada del Credo quia absurdum, e non esiste divisione tra le idee e la realtà.

    Anche la postideologia è molto postmoderna a questo punto.

    Poi deragliamo e vabbè.

    22 Settembre, 2015 - 9:42
  152. petrus

    Solo il gesto resiste.

    22 Settembre, 2015 - 10:09
  153. Sara1

    Si la politica del fare di Berlusconi….

    22 Settembre, 2015 - 10:22
  154. manuel76

    Matteo, non ho capito il riferimento ad incomprensibili parole di Ratzinger e Paolo VI…cosa è successo all’ultima messa ?

    22 Settembre, 2015 - 10:25
  155. Immagino che i filosofismi
    facciano incontrare Cristo
    alla casalinga di Voghera.

    🙂

    22 Settembre, 2015 - 10:25
  156. manuel76

    Non ho capito nemmeno l’intervallo sulla liturgia retrò…

    22 Settembre, 2015 - 10:28
  157. Sara1

    Immagino che i filosofismi
    facciano incontrare Cristo
    alla casalinga di Voghera.

    E’ più reazionaria questa frase che tutti il magistero papale dell’ultimo secolo.

    E’ così terribile pensare che si le persone possono essere in grado di comprendere? e abbiano anche voglia di farlo?

    Se non capisce lei non se la prenda con la casalinga di Voghera….

    22 Settembre, 2015 - 10:34
  158. Manuel
    basta andare alla loro ultima omelia
    della cattedrale….
    🙂

    su Vatican.va

    22 Settembre, 2015 - 10:39
  159. fr.Raffaele

    Gran parte degli scettici dubitano della loro fede, ma anche dei loro dubbi.

    Forse, sarebbe più semplice optare per il silenzio buddista al cospetto dell’Assoluto senza norme, o, come sostengono alcuni, pensare che le religioni siano”tutte uguali”. Perché dovrebbe essere migliore il Dio della Bibbia e pensare di Lui come il creatore dell’Universo, Padre, Figlio e Spirito Santo-Trinità? sarebbe più semplice accontentarsi di credere nell’uomo, nella società, nel mondo… Perché dovremmo credere in Dio e non ad esempio nei valori umani di Liberté, Egalité, Fraternité, Amour, parola usata e abusata .Perché oltre al lavoro la preghiera, oltre la politica la Religione, oltre la ragione lo scandalo del Vangelo che capovolge ogni paradigma. Perchè all’al di qua dovremmo credere nell’al di là. Domande, che impongono risposte di senso. Cosa vuol dire, per noi, oggi, credere in Dio, cosa rispondere a chi ci chiede ragione della nostra fede. Agli Atei, all’ateismo quale fenomeno dilagante che caratterizza la nostra epoca. Dovremmo domandarci perchè questa crisi di risposte: dove è iniziata, quali le cause. Crisi ascrivibile, probabilmente, più che alle elucubrazioni filosofiche contrastanti [ogni filosofo partorisce la propria idea] originata dall’avvento dell’età moderna, dal ruolo della Rivoluzione Francese , dalla storia dell’umanità. Storia concreta, di uomini in carne ed ossa con tutti i loro dubbi, sofferenze, e interrogativi che ancora oggi stimolano l’ intelligenza. Essere certi di noi, tuttavia, è già un primo passo per approdare alla certezza dell’esistenza di Dio.

    22 Settembre, 2015 - 10:39
  160. fr.Raffaele

    Dovremmo tutti avere un compendio del ” Summa Theologiae” di San Tommaso d’Aquino, basterebbe aprire le prime pagine del vol. II/2 per trovare i principi e per una soluzione del problema riguardante il rapporto tra ragione e fede.

    22 Settembre, 2015 - 10:55
  161. petrus

    Sara siamo in un blog cattolico non alla fiera della vanità.

    Se dico “gesto” è inteso gesto cristiano. Berlusconi non c’entra nulla.

    Il tuo solito modo di buttare tutto alle ortiche prendendo fischi per fiaschi.

    22 Settembre, 2015 - 11:09
  162. E’ la particolarità di buttarla in caciara
    ciclicamente,

    la devi inseguire per viottoli tutti suoi….

    22 Settembre, 2015 - 11:17
  163. Un compendio ?

    Fatto da chi ?

    interpretato da chi ?

    Tagliuzzato da chi ???

    Chi vuole leggersi la SUMMA
    sul web la trova tutta
    e da fonte certa,

    senza interpretazioni di parte.

    Perchè
    non abbiamo bisogno di interpretazioni di parte
    bisognosi di supportare le proprie ideologie.

    Tommaso,
    uomo libero di ricerca,
    che alla fine ha compreso che tutta la sua ricerca
    valeva nulla….
    da bruciare….
    entrare nel silenzio…

    22 Settembre, 2015 - 11:23
  164. Sara1

    Ma se al piano di sopra parlate di Lutero (sola fide, sola gratia presente?) come fate qui a ridurre il cristianesimo al solo gesto?

    E poi il gesto lo compi usando anche l’intelletto altrimenti come fai a sapere se il gesto è buono o meno?

    22 Settembre, 2015 - 11:27
  165. petrus

    Gesto inteso come azione a favore del fratello. Come gesto di carità.
    Non è un ridurre. Il servizio al fratello (lavanda dei piedi) è il cristianesimo.

    22 Settembre, 2015 - 11:32
  166. Sara1

    E’ un ridurre se lo tiri in ballo per troncare una discussione, eravamo partiti da Castro Pronzato e Martini cavolo c’entrano i gesti? (Castro per dire ha compiuto tutti gesti giusti? e come facciamo a giudicarli, con quale criterio?)

    22 Settembre, 2015 - 11:45
  167. petrus

    Troncare una discussione?

    Mah…

    Matteo io ho visitato il padiglione. E’ il padiglione dello stato vaticano e il simbolo dello stato vaticano non è la croce.
    Detto questo dico anche che è l’unico padiglione che fa passare un minimo di concetti nel mare magnum del nulla concettuale dell’expo’.

    Attacco pretestuoso.

    22 Settembre, 2015 - 11:58
  168. Questa estate sono andato in Valle d’Aosta a passare le vacanze, girandola in lungo e largo, godendo del cibo, delle antiche chiese, della bella gente, della natura-sacramento, di vecchi fantastici preti,

    non ho sostato a Milano-Expo per scelta personale.

    22 Settembre, 2015 - 12:25
  169. petrus

    Per farsi un buon aperitivo è ottimo te lo assicuro!

    22 Settembre, 2015 - 12:26
  170. fr.Raffaele

    l’Angelico insegna che : “agere sequitur esse et modus agendi sequitur modum essendi”
    ” si agisce come si è, e il modo di agire segue il modo di essere”. Si pensa come si vive.

    Un compendio del pensiero dell’Aquinate? Fatto da chi, a proporcelo chi?
    A darcelo,a proporcelo, in fedeltà, è la voce stessa della Chiesa. Un filo conduttore infatti lega San Tommaso ai Romani Pontefici per circa sette secoli unitamente a una sincera e totale adesione nei confronti del Magistero che si riflette anche nella sua affermazione: « Magis standum est auctoritati Ecclesiae… quam cuiuscumque Doctoris »
    GPII, commentando la frase citata, osserva come « l’autoritá della dottrina dell’Aquinate si risolve e si rifonde nell’autoritá della dottrina della Chiesa. Ecco perché la Chiesa l’ha proposto come esemplare modello della ricerca teologica, anticipatore di gran parte delle affermazione del Concilio Vaticano II e, degno di essere imitato da quanti desiderano conformarsi alla Costituzione dogmatica Lumen gentium (cf n. 25 /32]

    22 Settembre, 2015 - 12:44
  171. fr.Raffaele

    Terminò la sua vita in un silenzio meditativo, con il rigore con cui era vissuto. mai narcisisticamente gongolante nella pura intellettualità, mai cerebralismi alla Kant. L’Aquinate scrive che “il saggio deve meditare la verità conosciuta, discernere la verità dall’errore, aderire alla prima e confutare il secondo, sia quanto alla verità naturale o filosofica sia quanto alla verità soprannaturale o teologica” (Summa contra Gentiles, Lib. I, cap. 1-3).

    22 Settembre, 2015 - 12:51
  172. Amen

    22 Settembre, 2015 - 14:27
  173. Lorenzo Cuffini

    Bene, basta paragonare uno qualsiasi degli interventi di Bergoglio di questi giorni (ma direi uno qualsiasi degli interventi di Bergoglio e basta) a questo ultimo spaccato di dibattito, per rendersi conto del perché Bergoglio lo capiscano immediatamente tutti quanti, salvo chi non vuole capirlo.

    22 Settembre, 2015 - 15:02
  174. Marilisa

    Lorenzo, non sei contento di apprendere scampoli di teologia alta, propinata con tanto entusiasmo? Io ne sono ammirata.
    A me piacerebbe che il Papa la porgesse con buon garbo al popolo cubano.
    Sono sicurissima che grande sarebbe l’ ovazione a suon di fischi nei suoi riguardi, e sono altrettanto sicura che nessuno si convertirebbe.

    22 Settembre, 2015 - 15:33
  175. petrus

    Grande Lorenzo! Verissimo! :)))))

    22 Settembre, 2015 - 16:11
  176. petrus

    Vi immaginate se Gesù avesse parlato come l’Aquinate??

    Di che religione saremmo adesso??

    22 Settembre, 2015 - 16:12
  177. Perchè ?
    1700 anni da Costantino hanno rappresentato la stessa fede
    vissuta da Gesù con la sua prima comunità ?
    o almeno per i primi 200 anni ?

    Il dubbio che 1700 anni fà, saliti i gradini del potere nell’Impero
    sia cominciato a cambiare tutto ?

    E forse è grazie al misterioso grande miracolo dello Spitiro di Gesù,
    se oggi c’è ancora fede in Gesù ?

    22 Settembre, 2015 - 16:43
  178. Sara1

    Torneremo alla teologia per le vecchiette, fin che durano…

    22 Settembre, 2015 - 17:03
  179. Lorenzo Cuffini

    …non ce ne si è mai allontanati, grazie a Dio se hanno ” lo spirito di Cristo”
    “tu puoi avere cinque lauree in teologia, ma non avere lo Spirito di Dio”.
    Tanto x completare la citazione.

    22 Settembre, 2015 - 17:15
  180. Sara1

    “tu puoi avere cinque lauree in teologia, ma non avere lo Spirito di Dio”.

    Se hai lo spirito di DIo non te ne vantare e accetta che gli altri lo cerchino dove possono.

    E in ogni caso se non serve una laurea in teologia non serve nemmeno Pronzato, il Papa e i viaggi a cuba.

    22 Settembre, 2015 - 18:50
  181. Lorenzo Cuffini

    Bè, Sara, sti sassolini nella scarpa scriviglieli direttamente a Francesco, giacchè è lui l’autore della citazione.
    Mai detto Bergoglio, in quell’intervento, che le vecchine ripiene di Spirito di Dio se ne vantino minimamente. Il guaio- grosso e insormontabile- , al contrario, è che chiunque abbia uno straccio di vaga preparazione in cose teologiche tende a fare la ruota come un pavone e a sbatterlo in giro come i generali sovietici degli anni d’oro facevano con le mostrine.
    Contenti loro….

    22 Settembre, 2015 - 19:53
  182. —- OT —-

    I comandanti afghani abusano sessualmente dei bambini.

    Gli alti ufficiali afghani spesso portano minori alla base militare
    e ne abusano sessualmente.

    I soldati Usa,
    però, hanno l’ordine di non fare nulla.

    Lo si viene a sapere perché nella sua telefonata a casa,
    Gregory Buckley Jr.
    racconta al padre di essere sconvolto.

    “Sentiamo le urla di notte ma non possiamo intervenire”.

    Il padre lo esorta a dirlo ai superiori ma il figlio risponde

    “che gli ufficiali gli hanno detto di voltarsi dall’altra parte perché è la loro cultura”.

    Perché questa notizia non è in prima pagina?

    Perché non è su tutti i giornali?

    ….

    L’abuso sessuale di bambini e adolescenti è un enorme problema in Afghanistan.

    Per i comandanti,
    per gli uomini potenti essere circondati da ragazzini è segno di status sociale.
    Si chiama Bacha bazi.

    …. un membro dell’esercito americano ha disatteso gli ordini ha picchiato un comandante afgano che aveva incatenato un ragazzo al suo letto per usarlo “come schiavo sessuale”.

    Ora, non ha più una carriera militare.
    Ha perso il grado,
    è stato rimpatriato e ha lasciato l’esercito ormai quattro anni fa.

    Perché una notizia così non è in prima pagina?

    È troppo forte?

    A chi dà fastidio?

    Rischiamo che si riparli di preti e pedofilia?

    Ma può mai essere un argomento troppo sfruttato quello della pedofilia?

    Non mi spaventa che qualcuno scriva ..: “Con quello che avete fatto voi preti!”.
    No,
    non se ne parla mai troppo.
    Non è mai un argomento troppo sfruttato e che possa stancare.

    (M.Leonardi – 22 set 2015)
    http://www.huffingtonpost.it/mauro-leonardi/comandanti-afghani-abusano-sessualmente-dei-bambini_b_8174474.html

    22 Settembre, 2015 - 20:10
  183. Sara1

    Mah Lorenzo se al Papa piacciono le vecchine se le tenesse, l’altro giorno in chiesa dell’età di mio figlio c’era solo lui, i giovani kaputt.

    Comunque per amor del vero non leggo pià nemmeno io quel che dice il Papa se è inutile legger i teologi è inutile leggere anche lui. (la discussione sull’enciclica a Giugno mi ha aperto gli occhi la ringrazio su questo)

    Tanto cè il vangelo che è sempre quello, lo interpreterò a modo mio come tutti.

    22 Settembre, 2015 - 20:32
  184. Lorenzo Cuffini

    Mi pare una sensatissima posizione, che sostanzialmente condivido.
    A forza di fare attenzione alle strutture, costruite sulle sovrastrutture, inerpicate su architetture sempre piu’ arzigogolate, si finisce di perdere di vista il Vangelo.
    Ma senza di quello ( = senza dare tutta la mia vita , tutta intera, per quello) , tutto il resto si sfascia e vien giù.
    Oltretutto il problema non è tanto leggere o ascoltare il Papa , o i teologi, o il vescovo o il parroco o vattelapesca chi, ma è la mania di dirci sopra la nostra.
    La qual cosa non frega assolutamente nulla a nessuno, ma a noi, terribilmente, sì. I risultati si vedono. I giovani non li cucchi piu’ a Messa non perché ci sono le vecchine dell’apologo del Papa, ma perché ci siamo noi, loro genitori e fratelli maggiori, checome facce di Cristo siamo credibili come asini che volano.
    Parere strettamente personale, ovvio.

    22 Settembre, 2015 - 21:34
  185. Marilisa

    Si capisce benissimo quel che ha voluto dire il Papa.
    E chi vuol travisare, è libero di farlo.
    Non c’ è bisogno di grandi studi teologici per spiegare Dio. Bastano semplici atti d’ amore per testimoniare la vicinanza di Dio a chi li riceve. È lo Spirito Santo che suggerisce parole e gesti d’ amore verso il prossimo. Se si è docili all’ ascolto, si diventa strumenti nelle mani di Dio. Bisogna pregare il Signore perché ci renda malleabili alla sua volontà.
    Per capire questo la teologia non aggiunge niente alla semplicità del Vangelo, al cuore del Vangelo.
    In questo senso, vecchine o non vecchine , anche la persona senza cultura teologica può essere vicinissima a Dio, il Quale non vuole essere spiegato; vuole, invece, essere mostrato attraverso la carità e la misericordia dei suoi figli.
    A me sembra un concetto molto semplice.

    22 Settembre, 2015 - 22:46
  186. Marcello Ciampi

    “Sono sicura che papa Francesco è l’antipapa”. “Ma perché?”. “Perché non usa le scarpe rosse…”

    Conversazione fra un cardinale e una signora riportata da papa Francesco nella conferenza stampa di quasi mezz’ora concessa sul volo Alitalia che lo ha portato da Santiago di Cuba a Washington.

    http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/papa-volo-verso-gli-usa-conferenza-stampa.aspx

    … un’altra “pirla”.

    23 Settembre, 2015 - 9:29
  187. A.Marina

    Caro Gigetto, con un po’ di rammarico ho letto le tue polemiche sulla nostra discussione al funerale , io ti ho fatto alcune domande, ma tu ti sei arrabiato e non mi hai risposto . Mi dai del pirla ,almeno parla come magni, da noi si dice tonto.
    Noi siamo gli apostoli dell’Apocalisse ,scelti da Dio per parlare a quelli super intelligenti e anche super intellettuali come te ,Gesu’ si scelse i suoi apostoli fra gli ultimi , non si prese ne farisei ne scribi ,anzi uno c’enera ma guarda che fine a fatto . Un giorno ero a letto con febbre molto alta ,feci un sogno ,Vai a dire a don Gabriele :-togliete dalle vostre menti le troppe teologie che non c’è più posto per il vangelo .-Mi alzai dal letto, la febbre era nel frattempo scomparsa e andai la’ dove c’erano
    due teologhe che dominavano tutta la scena ,e parlavano come fate voi teologi e super intellettuali – Il vangelo così com ‘è, è antico è passato di moda ,pregare poi non serve, tanto Lui è morto in croce, la salvezza è garantita per tutti . Queste signore dominavano completamente la scena ,il nostro povero don …. sgranava gli occhi e non fu capace di proferir parola, tutti chiedevano la sua opinione ma niente.Gesù dice :-ve lo do io il vangelo moderno:-Ci sono dieci volumi dettati da Lui alla Valtorta. E questo il grande dono che Dio ha fatto questa umanita ormai diventata pagana ,atea e apostata . Ma questi libri tanto combattuti ostacolati da sacerdoti, vescovi ecc,,ecc Ci sono i Quaderni,e i Quadernetti , di qui ci sono le profezie che tanto ti hanno fatto arrabbiare . Poi ecco la ciliegina sulla torta .Ci sono i messaggi Del Movimento Sacerdotale Mariano che la Mamma Celeste ha dato per venticinque anni a don Stefano Gobbi , che con tanta fatica e sacrifici ha portato e fatto conoscere in tutto il mondo .Il parroco del mondo come lo chiamava S. Giovanni Paolo II Una parente

    12 Ottobre, 2015 - 15:55

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