Ratzinger come Montini: “Non aspettate gesti clamorosi”

Vorrei ricordare le parole che Paolo VI rivolse agli alunni del Seminario Lombardo il 7 dicembre 1968, mentre le difficoltà del post-Concilio si sommavano con i fermenti del mondo giovanile: ‘Tanti – disse – si aspettano dal Papa gesti clamorosi, interventi energici e decisivi. Il Papa non ritiene di dover seguire altra linea che non sia quella della confidenza in Gesù Cristo, a cui preme la sua Chiesa più che non a chiunque altro. Sarà Lui a sedare la tempesta… Non si tratta di un’attesa sterile o inerte: bensì di attesa vigile nella preghiera. È questa la condizione che Gesù ha scelto per noi, affinché Egli possa operare in pienezza’“: l’ha detto stamane Benedetto a Brescia, nella parte finale dell’omelia nella piazza Paolo VI. In un post dell’8 febbraio 2008 avevo avuto occasione di applicare a papa Benedetto queste parole che egli da cardinale aveva detto per papa Montini: “Un intellettuale che rifletteva su tutto con una serietà incredibile”.

21 Comments

  1. roberto 55

    Grazie, Luigi, per averci riferito queste belle parole del nostro Papa sul suo predecessore (che, nella telecronaca di stamane, m’ero perso: nel preceente “post”, avevo raccontato d’averne assistito solo alla parte finale): di Paolo VI (il Pontefice della mia adolescenza e gioventù) credo d’aver già detto, anche in questo “pianerottolo”, che non se ne parlerà bene mai abbastanza.
    Hai la sensazione, Luigi (come lo avuta io, stamane, ascoltando, durante, appunto, la “diretta” televisiva, Gisella Adornato), che il processo di canonizzazione di Paolo VI stia andando, come dire ?, un pò “a rilento” ?

    Buona serata a tutti (…………. smettesse di piovere un attimo …… ) !

    Roberto 55

    8 Novembre, 2009 - 19:38
  2. Luigi Accattoli

    Roberto 55 la causa di Paolo VI va a rilento in paragone a quella di Giovanni Paolo II (la cui beatificazione è prevista – si dice – per il prossimo maggio), ma nel suo proprio procede senza intoppo o blocco o altra particolare difficoltà. Stanno per essere ultimati sia il profilo storico sia la “positio”. Che la beatificazione del papa polacco arrivi con tanta fretta è una decisione “politica”, a mio parere poco rispettosa delle procedure. E’ ovvio che il papa può derogare a ogni regola. Ma va chiarito che quella fretta è frutto di una decisione. Questo per me è evidente.

    8 Novembre, 2009 - 21:46
  3. Syriacus

    E’ quasi mezzanotte. Probabilmente la tanto attesa Costituzione Apostolica uscirà domani , e dovrebbe chiamarsi “Anglicanorum Coetibus”.
    Paolo VI ne sarebbe contento, ardisco supporre…

    8 Novembre, 2009 - 23:56
  4. fiorenza

    E’ certo che ne siamo contenti noi. Ma io sono contenta anche per quel “si dice” con cui Luigi risponde a Roberto55: sarà un bellissimo maggio, il prossimo, un bellissimo mese di Maria, se davvero in quel mese avverrà la beatificazione di Giovanni Paolo II. Lo amavo. Credo di dovergli tutto. E’ attraverso i suoi occhi che lo sguardo del Signore si è posato su di me; è attraverso la sua voce che la Sua voce mi ha raggiunto dove mi ero nascosta, da tanto tempo. E così lontano, credevo.

    9 Novembre, 2009 - 0:54
  5. fiorenza

    Sto rileggendo “Maria. Lettere, Sermoni, Meditazioni” di John Henry Newman. Il più contento per l’uscita della “tanto attesa” Costituzione Apostolica per gli Anglicani penso che sia proprio lui.

    9 Novembre, 2009 - 12:18
  6. Francesco73

    Io sono felicissimo per l’attenzione a Montini, aiutata anche dal recente libro di Andrea Tornielli, che a tutti consiglio.

    Fu un Papa gigantesco, soprattutto per me l’esempio di cosa debba essere un cristiano (anche laico) con responsabilità di governo e di direzione, in ogni ambito e a ogni livello.
    Se non fosse inopportuno, affiancherei lui a Tommaso Moro come patrono degli uomi politici.

    9 Novembre, 2009 - 12:28
  7. mattlar

    Grazie, Luigi e grazie Francesco73 per questi spunti interessantissimi sulla figura di Montini, che conoscevo poco e che veramente appare – come dice Francesco un riferimento importantissimo per chi assume responsabilità “pubbliche”. Aggiungerei anche che constato spesso anche nei nostri gruppi parrocchiali e associativi la tendenza a voler dimostrare (e spesso inseguire) effetti speciali per poter attirare a sé il più possibile. Sarebbe invece bello poter attirare con la bellezza della profondità e della confidenza in Gesù Cristo.
    Comprerò il libro di Tornielli. Francesco73 ti ricordi il titolo e l’edizione?
    Visto che siamo in tema di biografie, mi permetto di suggerire a tutti quelli che sono interessati il testo su fr. Roger Shultz scritta da Y. Chiron. Bellissimo, anche se so che i freres di Taizé non ne sono stati entusiasti. Ne riparleremo quando sarà opportuno. Vi lascio solo i riferimenti:
    Y. Chiron, Frère Roger, Il fondatore di Taizé, Sanpaolo, 2009.

    9 Novembre, 2009 - 13:46
  8. Caro Luigi,
    sono sagge parole, e rivelano anche il perchè io non sarò mai eletto Papa, anche se per i giornalisti sarebbe un ghiotto boccone: il primo Papa orso della Storia.
    Nei primi famosi 100 giorni deporterei tutti i parroci i cui cori straziano orecchie e budella dei parrocchiani, più che innalzare l’animo a Dio.
    La stessa fine disporrei per i vescovi che non fanno studiare a sufficienza metafisica e filosofia ai loro seminaristi, così come per vescovi e presbiteri che entrano nei dettagli delle contese politiche.
    Sarebbero gesti clamorosi, e dunque non appropriati per un Pontefice.
    Meglio che io mi renda utile pregando per il Papa, lì non posso sbagliare. 🙂
    Con simpatia
    Aurelio

    9 Novembre, 2009 - 14:00
  9. Francesco73

    Andrea Tornielli – Paolo VI – L’audacia in un Papa – Mondadori

    9 Novembre, 2009 - 14:12
  10. impegnato com’ero a straziare i mie poveri parrocchiani (e anche quelli altrui) non ho visto nulla in TV. Oggi sento che papa Benedetto ha celebrato in latino. Luigi, è vero? se sì, secondo te perchè?

    9 Novembre, 2009 - 14:26
  11. Marcello

    C’è un rapporto con quanto disse nel dicembre del 2008 (“il Papa non è una rockstar”)?
    C’è una qualche presa di distanza dallo stile Giovanni Paolo II?

    9 Novembre, 2009 - 14:53
  12. Francesco73

    Se è vero, avrà celebrato in latino perchè è quello è proprio il rito di Paolo VI!

    9 Novembre, 2009 - 14:53
  13. il papa ci ha superato a sinistra e son sicuro che diventerà la strada per l’ordinazione di viri probati…

    però questa mi è davvero piaciuta:
    § 4. Un Vescovo già anglicano che appartiene all’Ordinariato e che non è stato ordinato vescovo nella Chiesa Cattolica, può chiedere alla Santa Sede il permesso di usare le insegne episcopali.

    come dire: non lo sono più, ma mi piace ancora sembrarlo! evvaiiii!

    9 Novembre, 2009 - 15:22
  14. mancava il soggetto, scusate:
    la Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus… 🙂
    saludus

    9 Novembre, 2009 - 15:24
  15. … sono pronto (ai viri probati) 😉

    9 Novembre, 2009 - 16:35
  16. tonizzo

    Paolo VI, un gigante spesso a torto dimenticato. Non è un caso se gli ultimi tre Papi sono tutti cardinali creati da lui, segno – a mio modesto avviso – della “tenuta” di questo Papato. Un uomo ingiustamente considerato mesto e triste, semplicemente un timido dal cuore enorme. Un uomo contestatissimo che nel Dopo-Concilio e nelle tempeste degli anni ’70 ha saputo tenere la barra del timone della Chiesa al centro. Grazie papa Paolo.

    9 Novembre, 2009 - 16:42
  17. Luigi Accattoli

    Maioba e Francesco73: ha celebrato in italiano ma leggendo in latino la PREGHIERA EUCARISTICA come già a Viterbo il 6 settembre e come abitualmente avviene in San Pietro. Diciamo che la PREGHIERA EUCARISTICA in latino è una novità delle ultime uscite in Italia. In San Pietro anche Giovanni Paolo la faceva in latino. Che vuol dire questa estensione del latino alle uscite in Italia? E’ uno dei segni di maggiore attenzione alla tradizione, tipo la croce sulla mensa, la comunione in bocca e all’inginocchiatoio, la frequente proposta dell’adorazione eucaristica.

    9 Novembre, 2009 - 18:50
  18. Syriacus

    [Si noti che, quella delle foto e video di cui al link sopra, è una Celebrazione eucaristica secondo il Messale di Paolo VI, ma ‘impollinata’ dall’usus antiquior, come è frequentissimo fra gli Oratoriani inglesi..]

    10 Novembre, 2009 - 1:04
  19. Francesco73

    A me l’idea della Messa paolina con la preghiera eucaristica in latino piace.
    Il punto centrale lo viviamo così in una lingua davvero universale, lo stesso suono da qui in Canada, dal Brasile all’Australia!
    🙂

    E poi le parole latine di quei passi sono bellissime…

    10 Novembre, 2009 - 11:16
  20. fiorenza

    Grazie, Syriacus, per le immagini e il breve video che basta a dare quel particolare senso della musica nella celebrazione che, “‘impollinata’ dall’usus antiquor”, fiorisce splendidamente.

    11 Novembre, 2009 - 22:21

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