Irresistibile il Berlusca che difende D’Alema dai polacchi

Mi delizia l’dea del versatile Berlusconi che difende D’Alema con i polacchi, contrari ad accettarlo come ministro degli Esteri dell’Unione Europea per il suo passato comunista: “Comunista, non esageriamo! Il nostro comunismo non era mica il vostro e non tutto era negativo neanche nel vostro, l’ha detto persino il grande Papa polacco. E poi dobbiamo guardare avanti, mica possiamo continuare a dare del ‘comunista’ a dritta e a manca”. Per la legge del contrappasso – o della contropartita – mi godo l’arguto D’Alema che spiega – poniamo a Gordon Brown – come non sia il caso di menare scandalo per il berlusconiano conflitto di interessi: “In Italia non abbiamo mai avuto una legge in materia e non potevamo farla ad personam. Del resto la nostra sensibilità su denaro e politica è diversa dalla vostra: abbiamo avuto un’Agnelli ministro degli Esteri e ne eravamo tutti contenti”. Mi piace il rimescolamento delle carte.

15 Comments

  1. fiorenza

    Anche a me.
    E’ proprio vero che “la vita, a prenderla sul serio, è tutta da ridere”. Così come è vero (almeno per me) che questi “irresistibili” personaggi, con il loro prendere la vita come uno scherzo, rendono questa vita tutta tragica.

    7 Novembre, 2009 - 12:02
  2. Se penso che sia uno dei vari tentativi di condizionare l’opposizione, tra l’altro in uno dei personaggi più predisposti a questo, che per di più è mentore di Bersani, vi rovino troppo la poesia? 🙂

    7 Novembre, 2009 - 15:48
  3. mattlar

    Fiorenza e Orsobruno mi hanno tolto le parole di bocca e i pensieri dalla testa.

    7 Novembre, 2009 - 18:24
  4. Nino

    Ah Fedro!

    LUPUS ET AGNUS
    Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi.
    Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.
    Tunc fauce improba latro incitatus iurgii causam intulit; ‘Cur’ inquit ‘turbulentam fecisti mihi aquam bibenti?’
    Laniger contra timens ‘Qui possum, quaeso, facere quod quereris, lupe?
    A te decurrit ad meos haustus liquor’.
    Repulsus ille veritatis viribus ‘Ante hos sex menses male’ ait ‘dixisti mihi’. Respondit agnus ‘Equidem natus non eram’.
    ‘Pater hercle tuus’ ille inquit ‘male dixit mihi’; atque ita correptum lacerat iniusta nece. Haec propter illos scripta est homines fibula qui fictis causis innocentes opprimunt.

    Il lupo e l’agnello
    Un lupo e un agnello erano arrivati allo stesso ruscello spinti dalla sete; più in alto stava il lupo e molto più in basso l’agnello. Allora il mammalucco, incitato dalla gola malvagia, trovò un pretesto di litigio. “Perché” disse “rendi l’acqua torbida a me che bevo?”
    E in risposta l’agnello spaventato: “Ma scusa, come posso fare ciò per cui ti lamenti, lupo? Il liquido scorre da te verso i miei sorsi”.
    Respinto il lupo con le forze della verità: “Sei mesi fa, disse, tu hai sparlato di me”. L’agnello rispose: “Di certo non ero nato”.
    “Per Ercole! Tuo padre, disse quello, ha sparlato di me”.
    E così, afferratolo, lo sbrana con una morte ingiusta. Questa favola è stata scritta per quelli uomini che opprimono gli innocenti con cause false.

    7 Novembre, 2009 - 18:58
  5. Francesco73

    O.T.
    Sto per cambiare casa, mi sposto a Garbatella!
    Oggi ho fatto due passi e sono andato a prendere confidenza con la mia parrocchia nuova, San Filippo Neri in Eurosia, sulla via delle Sette Chiese, retta dai Padri Filippini.
    Vi ho trovato una quantità di indizi per me molto incoraggianti: una catechesi per gli adulti avviata e organizzata, un bella (e venerata) immagine della Divina Misericordia, e nientepopòdimeno che un grande quadro di John Henry Newman!

    La affiancherò alla mia affezionata parrocchia di origine, quella dei Santi Martiri dell’Uganda: non si dimentica un inizio così.

    7 Novembre, 2009 - 20:03
  6. Marcello

    Anche Romano Prodi arrivò in vetta all’Europa con lo spintone del Berlusca.

    Digressione: occorre uno studio approfondito sull’uso frequente e annoso della parola “Berlusca” (qui nel titolo del post) che porta con sé un misto di disprezzo e simpatia nei confronti del Silvione nazionale. Chiedo la collaborazione di sociologi, linguisti, filosofi ed esperti in comunicazione, ma non disdegno gli approfondimenti di barbieri, teologi, coltivatori diretti, ingegneri meccanici, tramvieri e addetti alla ristorazione.

    8 Novembre, 2009 - 0:29
  7. mamma

    NO…….!!!!!!!!!!!!!!!!
    Roberto 55, dove sei??
    Era il tuo tormentone!!!! E adesso…..?
    Dammi un segnale, converti tu il tormentone?, o aspetti con relativa pazienza, che torni il sereno dopo il temporale, aspetto di sentirti

    8 Novembre, 2009 - 4:58
  8. lycopodium

    SB è più furbo di quanto lo fate. D’Alema in Europa, Taiani candidato presidente della Regione Lazio (stoppando da un lato Rita Polverini, cioè Fini; e dall’altro l’uguale e contraria Emma Bonino). In sostanza, un favore a sè e uno all’apparato PD. Con un pensierino alla riforma giudiziaria, che non è mai stata malvista a D’Alema e Violante. Et cetera …

    8 Novembre, 2009 - 7:20
  9. fiorenza

    Dire “SB” invece che “il Berlusca” o “il Silvione nazionale” mi pare più appropriato al mondo senz’anima in cui ci muoviamo. Mondo serpentiforme.
    “Furbo”: da “fourbe”, antica forma gergale francese per “ladro”.
    Nino, perché mai hai tradotto con “mammalucco” il “latro” della favola di Fedro?

    8 Novembre, 2009 - 12:50
  10. roberto 55

    Hai visto, Mamma ? Davvero, “non c’è più religione” ! Anche il nostro Presidente del Consiglio, pure lui !, “sta coi comunisti !”.

    Scherzi a parte (sennò, Leonardo – buon onomastico, a proposito, anche se in ritardo ! – mi “cazzia” un’altra volta ………), può darsi, Lyco, che dietro l’improvviso e sorprendente sostegno del governo italiano alla candidatura di Massimo D’Alema a commissario dell’Unione Europea vi siano anche calcoli “di bottega” (avevo letto, sì, del riflesso del problema sulla candidatura del PdL alle prossime elezioni regionali del Lazio), però, dico, la sostanza qual’è ? E’ che il governo italiano – quali che siano i “secondi fini” che persegue – appoggia la candidatura – senza dubbio, di prim’ordine – a commissario della UE di un esponente della sua opposizione, e questo mi pare, in sè, positivo (come fu positivo che l’allora opposizione sostenne la nomina di Romano Prodi a Presidente della Commissione Europea), a maggior ragione di questi tempi.
    Altro è, poi, chiedersi quanta credibilità possa spendere il nostro governo in questa “partita”: io temo pochissima, ma, comunque, vedremo.

    Ho captato – cambio completamente argomento – le “ultime battute” della telecronaca diretta di Giuseppe De Carli ed Aldo Maria Valli sulla visita del nostro Papa a Brescia, ed ho “intercettato” la voce di Gisella Adornato, ospite, se ho ben capito, della telecronaca, dare conto dello “stato d’avanzamento” del processo di canonizzazione di Paolo VI (che mi pare sia ancora lungo).
    M’ha anche un pò commosso, poi, che il Pontefice abbia reso omaggio, in Piazza della Loggia, ai manifestanti lì uccisi dal terrorismo fascista nel maggio del 1974.

    Buona domenica dal freddo e dalla pioggia del Nordest !

    Roberto 55

    8 Novembre, 2009 - 14:35
  11. Nino

    @Fiorenza
    non ho tradotto nulla ho semplicemente fatto un cut&paste da:
    http://www.latin.it/autore/fedro/fabularum_phaedri/!01!liber_primus/!01!lupus_et_agnus.lat

    Quello che m’interessava era il senso ma ho peccato di zelo così esagerando ho riportato il testo in latino e la traduzione in italiano.
    Forse bastava che dicessi : Vedi alla voce Fedro, poesie, Il lupo e l’agnello.
    Cioè non scherziamo, qui il caimano non è D apostrofo Alema. Per quanto paravento possa essere e per quanti yacth da 14 metri si possa comprare in nero, non è il concessionario esclusivo di beni pubblici come l’etere, e il proprietario di banche, di assicurazioni, aziende pubblicitarie, editoriali, petrolifere, ecc. a cui piace giocare al gatto e al topo.

    8 Novembre, 2009 - 16:32
  12. Massimo

    Può darsi che lettura più complesse legate ai fatti di casa nostra abbiano un fondamento, ma secondo me in questo caso le cose sono in buona parte quelle che si dice che siano: sarebbe stato scandaloso se l’Italia, avendo la possibilità di ottenere una carica di tale peso, non avesse appoggiato D’Alema. C’è un interesse nazionale che in questi casi prevale.
    Magari poi in Italia il conflitto di interesse fosse solo quello di Berlusconi…

    8 Novembre, 2009 - 17:17
  13. Nino

    Si Massimo,
    concordo, anche perchè appoggiare la proposta avanzata dal gruppo socialista europeo, cui spetta quella carica per motivi di check and balances, costa nulla.

    E allora dai al balletto del solo caimano in versione statista morigerato a passeggio per ambasciate, a farsi autospot nei TG delle sue e di quelle ancora non del tutto sue televisioni, piuttosto che con una mozione ad hoc del GOVERNO italiano.

    Se ci fossero stati in ballo interessi nazionali e la candidatura fosse stata aperta a tutti i paesi membri e non ad un gruppo, ciao D’Alema!

    8 Novembre, 2009 - 20:33
  14. Leopoldo

    Spiacente ma non ci vedo nessun rimescolamento di carte, per il semplice fatto che è vero che il comunismo di Berlinguer non era quello di Breznev o di Putin (quando dirigeva il KGB), mentre il conflitto di interessi riguardante Berlusconi esiste e sta condizionando in modo determinante le scelte del suo Governo. E Massimo D’Alema è l’ultima persona che mi piacerebbe vedere a rappresentare l’Europa. Ma che idea di Europa è mai questa, che si lascia condizionare dall’appartenenza a uno Stato anziché a un altro nella scelta dei suoi ministri?

    9 Novembre, 2009 - 9:41
  15. raffaele.savigni

    Personalmente non mi piace nessuno dei due: né D’Alema, né tantomeno Berlusconi. Trovo poi vergognoso il nuovo editoriale di Minzolini contro i magistrati ed a favore del premier: la televisione di Stato, pagata coi soldi pubblici, non deve essere al servizio di una fazione politica e degli interessi privati di un uomo.Per questo bastano (ed avanzano) le tre reti priovate del premier.Qualcuno dovrebbe ricordare a Minzolini questi principi elementari di civiltà giuridica: se vuole fare il maggiordomo di casa Berlusconi si faccia assumere ad arcore, non in TV coi soldi di tutti noi. Mi verrebbe voglia di proporre un’obiezione fiscale contro il pagamento del canone.

    10 Novembre, 2009 - 12:04

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