Secchiate d’acqua alla barbona

Ieri la barbona francese sdraiata sottocasa beveva e cantava mentre il cameriere filippino del vicino ristorante le gridava in romanesco: “Se non stai zitta te mollo n’a secchiata d’acqua”. Stamane la commessa cinese dell’agenzia di viaggi incalzava la barbona traballante con rapidi getti d’acqua da un suo secchio, a un centimetro dai piedi di lei, per cacciarla come si fa con i bacarozzzi. E lei che a ogni passo indietro diceva: “Merde merde”.

58 Comments

  1. mamma

    OT
    oggi ho letto per strada una scritta sul muro che recitava: TU SEI IL MIO SBAGLIO CHE RIFAREI.. ho pensato che tu Luigi l’avresti riportata sl blog.
    condivido in pieno: diversi sbagli della mia vita io credo che li rifarei se avessi la seconda possibilità

    21 Gennaio, 2011 - 13:44
  2. ignigo74

    Caro Luigi, cari amici, vi avviso che andrò fuori tema, ma siete le persone giuste e voglio condividere con voi quello che mi è successo: nulla di grave, per carità, però vorrei il vostro commento.

    E’ morto il mio parroco E.C. e abbiamo telefonato al Corriere della Sera per il necrologio. Di seguito trovate la lettera, che non ho inviato e che non invierò ma che ho deciso di condividere con voi, dalla quale si capisce tutto.
    Ecco il testo:

    Alla cortese attenzione del direttore
    del “Servizio necrologie” del Corriere della Sera.
    Mi sento un po’ in colpa mentre vi scrivo: con tutte quello che succede ordinariamente nel mondo e in particolare oggi in Italia, lamentarsi per due consonanti minuscole mi sembra un vezzo da non concedersi.
    Tuttavia oggi, mentre verificavo il necrologio da me dettato ieri pomeriggio alla vostra telefonista, mi accorgo che i conti, o meglio le maiuscole, non tornano.
    Difatti trovo un “dott.” minuscolo e subito sotto un “Dott.” maiuscolo.
    “Sacerdote” maiuscolo, come “Notaio” e “Ragioniere”, “scultore” – invece – minuscolo. I titoli nobiliari, ovviamente, pomposamente maiuscoli: “N.D.” e “Donna”. Non mi dilungo. Ieri, ho comunicato al vostro
    centralino “Accettazione Necrologie” il testo pensato per don E.C., mio parroco per trentuno anni: “ora don Enrico è recato sulle spalle da quel Buon Pastore che ha servito per tutta la vita”. Una pignola e puntuta voce femminile ha perentoriamente avvertito che “Buon Pastore” sarebbe stato battuto minuscolo: “maiuscoli solo i nomi propri: le nostre regole sono queste. Se vuole può cambiare la frase e togliere il pastore”. Avrei dovuto mettere “pastore”, come se si trattasse di un buon pastore della Maremma (con tutto il rispetto che meritano ovviamente i buoni pastori della Maremma). Ho tentato di farmi spiegare i motivi di tale accanimento ma, evidentemente per un mio limite, non li ho compresi e dopo avere letto i necrologi di questa mattina, li comprendo ancora meno. Che dire? Mi preoccupa molto questo fiscalismo, perché credo che sempre, ma in particolare davanti alla “livella” della morte, le persone dovrebbero venire prima delle regole. Mi consola il mio carissimo Camus, che ha scritto: “chi attribuisce nomi sbagliati alle cose, aumenta l’infelicità del mondo”. Mi consola ovviamente il Buon Pastore – non quello della Maremma – che non ha bisogno di due maiuscole per riconoscersi in una frase. Prenderà lo stesso sulle spalle il mio don E.C., e lo porterà dove le persone valgono più di qualsiasi regola. Ah, dimenticavo. Oggi (pag. 5) come sempre, sul Corriere “Cavaliere” è maiuscolo, anzi: Maiuscolissimo!

    La lettera non l’ho mandata, tanto non serve a nulla.

    ridiamoci su, con il Buon Pastore e tutti i buonissimi pastori del mondo.

    ciao e grazie.

    21 Gennaio, 2011 - 14:29
  3. caro ignigo74, mi dispiace per il tuo amico e parroco… e ti ringrazio per la bella citazione di Camus, che non conoscevo, perché sintetizza alla perfezione anche la mia fissazione sull’importanza delle parole, oltreché della Parola…

    ps. sul post… mi viene tanta tristezza…

    21 Gennaio, 2011 - 14:40
  4. Ignigo carissimo, un abbraccio per il dispiacere che stai provando.
    Che bella cosa hai scritto! mi ha dato la sensazione di leggere qualcosa di tanti anni fa intrisa della stessa bellezza e con un po’ di nostalgia, anche se, purtroppo, racchiude una verità e uno squallore quasi doloranti sulla pelle.
    Ridiamoci su… ma il sapore che resta dopo il sorriso è amarissimo…

    Saluti a tutti

    (ps Ma perchè non mi rispondi mai alle mail?)

    21 Gennaio, 2011 - 14:52
  5. lycopodium

    Caro Ignigo,
    importante testimonianza la tua.
    Testimonianza che avvalora quanto si trova in due lettere pubblicate su Studi Cattolici, n. 593/94 pag. 501 (purtroppo non è online, ma immagino sia facilmente recuperabile). Il programma dei necrologi del Corriere censura non solo le maiuscole, ma il contenuto stesso dei necrologi, per ragioni di CORRETTEZZA LINGUISTICA (= censura religiosa).

    Spero che Luigi faccia rispettosamente presente ai suoi colleghi che non c’è nulla da ridere e molto da piangere.

    21 Gennaio, 2011 - 16:10
  6. Francesco73

    Ignigo, un pensiero per don E.C.
    E contento di ritrovarti qui, dopo un sacco di tempo.

    21 Gennaio, 2011 - 16:13
  7. marta09

    Ti abbraccio Ignigo74 … ma se l’affetto per il tuo parroco quando era tra di noi lui lo avvertiva, ora lo conosce perfettamente come ha conosciuto e conosce la vita.
    Non ne vale la pena farsi cruccio su maiuscole o minuscole: l’umiltà del Signore non se ne cura, ma si riconosce in quel “buon pastore” quale evidentemente d.E. è stato.

    E per il post di Luigi …
    mah, a me pare un’immagine reale per descrivere quello che sta succedendo oggi in Italia.

    21 Gennaio, 2011 - 17:25
  8. discepolo

    caro Ignigo
    ho letto il necrologio sul Corriere. Credimi, anche se Buon Pastore non è con la maiuscola si capisce lo stesso il senso.
    Però hai perfettamente ragione, anche perchè nel necrologio successivo
    “Rag. ” è con la maiuscola. un Ragioniere è da più che un Buon Pastore.
    che possiamo farci?

    21 Gennaio, 2011 - 17:49
  9. Gioab

    La provocazione dice:

    Se la barbona mostra di non avere nessun rispetto per sé stessa , potrebbe pretendere da altri ciò che lei stessa non offre a sè?

    Chi non rispetta se stesso non rispetta gli altri e non può pretendere di ricevere ciò che lui/lei stesso non è in grado di fare o di dare.

    Il principio nasce da Dio che pone condizioni e chi non le accetta viene rifiutato.

    ( Esodo 23.3) :- “ In quanto al misero, non devi mostrare preferenza in una sua controversia.”

    Perché il Direttore del Blog tende la trappola in favore della barbona ?

    21 Gennaio, 2011 - 18:01
  10. L’ OT di Mamma e la frase scritta sul muro che ha riportato:
    “TU SEI IL MIO SBAGLIO CHE RIFAREI.. ”
    è stata per me foriera di pensieri osceni, al limite…
    … ed infatti ho immaginato tanti nel segreto dell’urna elettorale…
    che quello sbaglio l’hanno fatto e magari… sigh….
    ahimè… lo rifaranno…

    Terminato il mio OT, cosa dire…
    forse la barbona non ha tutti i torti… a dire me…

    21 Gennaio, 2011 - 20:22
  11. fiorenza

    Don E. C. tuo parroco “per trentuno anni”: una grossa perdita, Ignigo; un così lungo cammino fatto insieme.

    21 Gennaio, 2011 - 22:25
  12. fiorenza

    Oh, “merde”, cara nostra barbona! Vedi come sono diventati “romaneschi” questi camerieri filippini, queste commesse cinesi…

    21 Gennaio, 2011 - 22:29
  13. Gioab

    “Continuate a benedire quelli che [vi] perseguitano; benedite e non maledite.” ( Romani 12.14)

    Evidentemente la barbona non conosce le scritture e ha altro per la mente.
    Evidentemente il filippino non conosce le scritture e ha altro per la mente
    Evidentemente la cinese non conosce le scritture e ha altro per la mente.

    “Se uno mi serve, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio ministro.” ( Giovanni 12.26)

    22 Gennaio, 2011 - 10:02
  14. fiorenza

    22 gennaio: quattro anni fa in questo giorno tornava alla casa del Padre l’Abbé Pierre, “recato sulle spalle da quel Buon Pastore che aveva servito per tutta la vita” (grazie, Ignigo, per questa immagine).

    22 Gennaio, 2011 - 11:46
  15. fiorenza

    Cara nostra barbona di sempre, caro cameriere filippino di ieri, cara commessa cinese di oggi, abitanti di questa meravigliosa famiglia umana in cui si impara a diventare “uno”, come è bello guardarvi in questi vostri-nostri passi avanti e indietro, nelle posture, nei gesti rapidi o traballanti, e udirvi nei vostri-nostri gridi e nei canti! E’ una danza, eseguita con eros e pathos – e ironia e necessario distacco e mirabile perfezione – la scena a cui ci fa assistere il post.

    22 Gennaio, 2011 - 11:58
  16. fiorenza

    Una danza, sì. E un po’ ha colmato il vuoto che si apre quando qui manca Syriacus con la sua musica, con la scena multiforme e colorata e viva del mondo che lui porta con sé.

    22 Gennaio, 2011 - 12:15
  17. marta09

    Mah …. questa signora “barbona” sta diventando una di famiglia … un po’ provocatrice, un po’ profeta, un po’ tutto in positivo che in negativo … e noi ci specchiamo in lei ed in qualche modo ci aiuta … Se non altro a distogliere lo sguardo dalle vicende nazionali che ci stanno un po’ troppo ipnotizzando.

    22 Gennaio, 2011 - 13:03
  18. Ieri ho ascoltato all’Auditorium di Milano il Requiem di Verdi diretto dalla Direttrice stabile de La Verdi, la trentasettenne cinese sino-americana Zhang Xian. Un portento. Credo che l’ascolto di iersera possa idealmente collegare il post di Luigi e il commento di Ignigo. (Almeno per me. Ciao.)

    22 Gennaio, 2011 - 16:50
  19. [Fiorenza. Dimenticare le secchitate contro “Tradiland” non è facile. E vero d’altronde che: si è barbone francesi e cuochi filippini e cassiere cinesi a turno. Ma: io appartengo al Genere Umano. Poi son battezzato. “Tradizionalista” posso dirlo infine di me quando ne ho voglia, ma non accetto che mi vengano apposti segni di riconoscimento sulla casacca, che, per quanto ‘virtuali’, non hanno di molto diverso dalle stelle di David apposte sui vestiti dei Giudei in tempi non ancora lontani. (Peraltro ci son giorni in cui mi dico felicemente “tradizionalista”. Ma in maniera accidentale, o in maniera sostanziale sì, però: in ciò che solo nel mio intimo so a malapena dire, e balbettare al mondo.. Figuriamoci quindi lasciarlo dire agli altri, quel “tradiqualcosa”..) In ogni caso: nessun ebreo sano di mente avrebbe accettato che, anziché dirselo pacificamente da sé stesso, un nazista lo apostrofasse violentemente “Giudeeoo!!” -magari mentre dipinge la Stella di cui sopra sulla vetrina del suo negozio, e vi scrive cubitale la medesima parola, “Jude”: neutra o aggressiva a seconda del contesto. Come quel “Tradizionalista”. Saluti da Utradìa. ]

    22 Gennaio, 2011 - 17:19
  20. lycopodium

    L’Hostias inizia dopo circa 1 minuto.

    22 Gennaio, 2011 - 17:24
  21. [Curioso, Lyco: l’edizione in doppio cd che ho riscoltato stamane, conteneva, sul secondo cd, il meraviglioso Te Deum di Bruckner, sempre diretto da Karajan (come il Requiem di Verdi che lo precede) , ma con solisti quasi identici ai ‘tuoi’ di sopra:

    Peter Schreier, Agnes Baltsa, José Van Dam, Anna Tomowa-Sintow .
    Berliner Philarmoniker, Herbert von Karajan, 1976 .

    Metre il Requiem, registrato nel ’72, è : Karajan, Berliner, Wiener Singeverein con solisti: Christa Ludwig, Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov e, tenore, Carlo Cossutta.

    (L’ho scritto per ultimo poiché, girovagando io e altri quattro per il centro dopo il concerto, la giovane Syrena ha avvicinato inconsapevolmente Oliviero Di Liberto -col suo immancabile sigaro a parlare con amici- per chiedegli indicazioni topografiche -verso il Duomo- . E lui ha risposto gentilmente.
    Ho trovato il Duomo e la via di casa anche grazie a Di Liberto, e una volta a casa ho riascoltato il Requiem con Cossutta.)

    Ieri il basso aveva un aspetto che poteva essere inglese o tedesco o italiano. Ma anche russo . E la voce era da russo! Non avendo avuto programma di sala -per una volta in vita mia- , né guardato attentamente la locandina, scopro con piacere che il mio orecchio non mi ha tradito: trattavasi di un mio coetaneo russo: Alexei Tanovitski. – ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=vUptqF0R8mo (a 0:45 sentirete la sua ‘voce da basso russo’. )]

    22 Gennaio, 2011 - 17:41
  22. lycopodium

    Grande Te Deum, ma il timbro assurdo di Peter Schreier (peraltro grande professionista) me lo rende inascoltabile…

    22 Gennaio, 2011 - 17:46
  23. [No, Lyco, povero Schreier! ;( “Povero” perché mi son detto la stessa cosa, stamane.. -Finché quel “timbro assurdo” lo usa per il Tenor della Matthaeuspassion o per i Lieder di Schubert, è una cosa, ma qui… Portroppo concordo. (Anche se mi dicevo: se lo ingaggiavano sempre, i Grandi Direttori, ci sarà stato pur un motivo… E poi l’apprezzamento del timbro è davvero soggettivo. – Ti faccio notare peraltro che gran parte dei cantanti, se si sentono registrati, non amano, o financo detestano il proprio timbro: la voce che senti interiormente è infatti non poco differente da quella che senti registrata. Che magari altri trovano sublime e inarrivabile..]

    22 Gennaio, 2011 - 17:54
  24. Però, nel corale della 140 di Bach -intendiamoci: interpretazioni ‘ampollose’ d’altri tempi, KRichter, etc..- , quel “timbro assurdo” di Peter “l’urlatore” (così mi è sempre venuto istintivo da tradurre, maccheronicamente, il suo cognome ‘Schreier’, in quanto in tedesco ‘schreien’ vuol dire urlare..) è così aspramente dolce..:

    Zion hört die Wächter singen,
    Das Herz tut ihr vor Freuden springen,
    Sie wachet und steht eilend auf.
    Ihr Freund kommt vom Himmel prächtig,
    Von Gnaden stark, von Wahrheit mächtig,
    Ihr Licht wird hell, ihr Stern geht auf.
    Nun komm, du werte Kron,
    Herr Jesu, Gottes Sohn!
    Hosianna!
    Wir folgen all
    Zum Freudensaal
    Und halten mit das Abendmahl.

    (Sion ode le guardie cantare,
    il suo cuore è pieno di gioia,
    si sveglia e si leva di fretta.
    Il suo sposo scende glorioso dal cielo,
    forte nella misericordia, potente nella verità,
    la luce di Sion brilla, la sua stella sorge.
    Ora vieni, o corona preziosa,
    Signore Gesù, Figlio di Dio!
    Osanna!
    Tutti ti seguiamo
    nella sala della gioia
    per prendere parte alla Cena.)

    22 Gennaio, 2011 - 18:01
  25. lycopodium

    Visto che ci sei, confronta Karajan e Jochum da un lato e Celibidache http://www.youtube.com/watch?v=4TUZD8Q5pfM dall’altra (esecuzione quasi “intemporale” per i tempi lentissimi).

    22 Gennaio, 2011 - 18:09
  26. E questa è l’anti-ampollosità par excellence di un Koopman che esegue lo stesso corale, in cui il tenor lo fa un coro: http://www.youtube.com/watch?v=_1rUz0GM-NM

    Ma mi son chiesto spesso, per molti anni: “Che strano, che molti ‘tradizionalisti’ liturgico-musicali siano cresciuti -negli anni ’70 ’80 ’90- a ‘pane & filologia musicale’. Filologia che si è sviluppata molto nei Paesi Bassi in contemporanea allo smantellamento del cristianesimo istituzionale nei medesimi paesi.. Ma le cui interpretazioni e incisioni hanno -misteriosamente, ma in maniera meno indiretta di quanto si possa pensare a prima vista- contribuito non poco al riscoprimento delle Liturgie tradizionali. Pare usa sorta di ‘eterogenesi dei fini’. Quella filologia musicalmente ‘archeologista’, ma che piace terribilmente ai ‘tradizionalisti’, accusati di amare le ‘pesanti escrescenze medieval-tridentin-ottocentesche’ e non la ‘nobile semplicità’ dell’Essenziale primigenio.. ” Un mistero , per me. Ma forse è solo un amore tale per il Bello e il Vero, che Li si vuole portare -magari utopicamente- al massimo del nitore e dell’autenticità.. (in maniera però diversa da altri.)]

    22 Gennaio, 2011 - 18:28
  27. Ma per dare infine ancora a Schreier quel che è di Schreier (e a Richter quel che è di Rihcter): il suo Evangelista-tenor della Passione secondo Matteo :

    http://www.youtube.com/watch?v=aHSEfcqjFv4

    Ascoltalo da 5:40 .

    Allorché Gesù è un croce, e dice a voce alta “Mio Dio, Mio Dio…”

    “Und um die neunte Stunde schriee Jesus laut und sprach:” ( @ 6:50 )

    All’ora nona… Gesù gridò – “schrie” (passato remoto di gridare: impossibile per me non collegare quel grido nella parola, nelle note, e nel cognome di chi lo esegue raccontandolo -col suo inconfondibile ‘timbro assurdo’, amatodiato…)

    “61a. Recitative (T-B)

    Evangelist:
    Und von der sechsten Stunde an war eine Finsternis über das ganze Land bis zu der neunten Stunde. Und um die neunte Stunde schriee Jesus laut und sprach:

    Jesus:
    Eli, Eli, lama asabthani?

    Evangelist:
    Das ist: Mein Gott, mein Gott, warum hast du mich verlassen? Etliche aber, die da stunden, da sie das höreten, sprachen sie:

    61b. Chorus I

    Der rufet dem Elias!”

    (Interpretazione d’altri tempi, nel Bene e nel “”male”” . -Però salta troppo all’occhio l’ambientazione “modernista” e ‘disincarnata’ associata ad un tipo d’interpretazione ancora ‘pesante’ -come tempi, voci, strumenti, che sarebbe di lì a pochi lustri caduta quasi in disgrazia..)

    [Oh. Proprio dieci anni fa esatti, eseguivo in Germania la Mattaeuspassion. Esperienza indimenticabile, che segna un’esistenza (come infinite altre della stessa esistenza, d’altronde)
    (E mica me lo stavo ricordando: grazie, Lyco, per aver tirato fuori al momento giusto il timbro di Schreier!:) ]

    22 Gennaio, 2011 - 18:45
  28. “Oggi (pag. 5) come sempre, sul Corriere “Cavaliere” è maiuscolo, anzi: Maiuscolissimo! ”

    Non sono invero un antiberlusconiano in S.P.E. (servizio permanente effettivo) -bensì giusto “in spe”- però, ieri, nell’ascoltare il Requiem (con magnifici doppi sopratitoli proiettati -uno a destra per il latino, uno a sinistra per l’italiano) , non ho resistito a storpiare mentalmente un passaggio del Dies Irae, personalizzandolo sacrilegamente per il Premier :

    ” Ingemisco, tamquam reus,
    culpa Ruby vultus meus
    supplicanti parce, Deus. ”

    (Ma resta pur vero e intatto che :
    “Qui Mariam absolvisti,
    et latronem exaudisti,
    mihi quoque spem dedisti.” )

    (Ah, approposito, ho intravisto ieri, passeggiando dopo il concerto, un luogo di preghiera -nonché un Patrono- che potrebbe fare al Caso Suo : http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=80849&uidx_28=ADMIvenues.public.L_dettaglio&idl=304&idtip=123 )

    (Però, e vale per tuttituttitutti: “Quid sum miser tunc dicturus?
    quem patronum rogaturus,
    cum vix justus sit securus? ”

    “In quel momento che potrò dire io, misero,
    chi chiamerò a difendermi,
    quando a malapena il giusto potrà dirsi al sicuro?” )

    22 Gennaio, 2011 - 19:08
  29. Buona serata, buona Domenica, e alla prossima – a Elohim piacendo.

    22 Gennaio, 2011 - 19:11
  30. [“Und um die neunte Stunde schriee Jesus laut und sprach:” ( @ 6:15) -non 6:50!

    Peraltro: http://dizionari.corriere.it/dizionario_tedesco/Italiano/U/urlatore.shtml

    ” urlatore

    * I
    * s.m. (f. -trice)
    *

    1 (chi urla) Schreier m. (f. -in), Schreihals m.
    *

    2 (cantante urlatore) Schreier m. (f. -in). ”

    (E così, col ‘timbro assurdo’ di Schreier, ci siamo ricollegati persino al Corsera dell’espistola d’Ignigo, alla fine..) ]

    [ Peter Schreier = Pietro l’Urlatore.

    E, sempre da par suo e con il suo timbro inconfondibile agrodolce fra il sublime e il molesto, canta del gallo che canta, dopo che Pietro negò la terza volta..:

    http://www.youtube.com/watch?v=bATuHdsP2Jg&playnext=1

    @ 8:10

    ” Peter:
    Ich kenne des Menschen nicht.

    Evangelist:
    Und alsbald krähete der Hahn. Da dachte Petrus an die Worte Jesu, da er zu ihm sagte: Ehe der Hahn krähen wird, wirst du mich dreimal verleugnen. Und ging heraus und weinete bitterlich. ”

    (Fosse dovuto nascere per eseguire solo questo, col suo timbro -anche per me, credimi, Lyco!- “assurdo”, per quei due minuti, sarebbe valsa la pena che nascesse..: qui ci sta a pennello.)]

    22 Gennaio, 2011 - 19:43
  31. [Volevo ancora condividere con multis di voi il finale del Te Deum di Bruckner : l’ho riascoltato stamane dopo tanti anni con una certa attenzione, e mi ha colpito. (Anche perché non comincia subito con un coro, magari fugato, come molti fecero prima e dopo Bruckner. Ma tanto il coro presto arriva. Eccome se arriva. Gli ultimi due minuti, così terribilmente bruckneriani, ma allo stesso tempo oltre il brucknerianesimo, mi hanno lasciato impressionato.)]

    22 Gennaio, 2011 - 20:13
  32. [Grazie, Lyco, per tutto, ma soprattutto per quel Celeibidache -di cui ero curioso, ma senza il tuo consiglio forse avrei ascoltato chissà quando- : mi piace immaginarlo come idealmente diretto da un Beethoven nei suoi ultimi anni di vita..

    (e il tenore stavolta non so chi sia, ma le sue vocali troppo scoperte mi infastidiscono appena un pò.. Mentre la altrettanto ignota soprano è piuccheperfetta.

    (Comunque: esistono le guerre fra poveri, e i duelli fra ricchi.) ]

    22 Gennaio, 2011 - 20:43
  33. Clodine

    Carissimo Ignigo74
    che bello risentirti…ti ricordi quando bisticciavamo? Che belle discussioni…così elettrizzanti, che litigate memorabili..che ridere..! Mi manchi tanto sai?
    L’episodio che hai voluto condividere non è per nulla secondario, per nulla banale, anzi sono indignata. Che dire: è lo specchio della società ” eccentrica” in cui viviamo per cui ci sono Maiuscole e minuscole anche dopo la morte in base alle categorie [o meglio, caricature] umane. Avvilisce constatare come esista un mondo d’imboscati, una sconcertante uniformità , un’adattamento alla banalità che …a me sconvolge…quasi che, per alcuni la vista, quella vera, così come la vita e la morte passi attraverso un filtro cartaceo! Non capiscono che solo sulle spalle del Buon Pastore la morte dona l’esistenza…

    Ti giungano, caro Ignigo, le mie condoglianze per la perdita di don E. C …
    Ti abbraccio e ti aspetto a Roma…se ti capiterà di passare da queste parti..

    22 Gennaio, 2011 - 21:02
  34. discepolo

    Syriacus, tu che per tua fortuna puoi girare per l’italia lla ricerca del bello(musicale)
    E non vai a sentire il Parsifal a Torino???

    ciao MC

    22 Gennaio, 2011 - 21:21
  35. discepolo

    anch’io sono andata all’Auditorium a sentire il REquiem di Verdi.
    Ma non sono rimasta del tutto entusiasta. Non so. Non mi è sembrato eccellente, buono sì, ma non eccellente.
    Mc

    22 Gennaio, 2011 - 21:35
  36. “Syriacus, tu che per tua fortuna puoi girare per l’italia lla ricerca del bello(musicale)
    E non vai a sentire il Parsifal a Torino???”

    1) Non è che possa avere gran margine di manovra. Uscito un’ora prima da lavoro, ma pur stanco della frenetica settimana, e addormentatomi mezz’ora a casa, ho incontrato gli amici e siamo andati.

    2) Magari girovagassi, musicalmente e non solo, quanto certi davvero “fortunati” (e fortunate) ..: bisogna accontentarsi. (Ma chi si accontenta…)

    3) Wagner spero di apprezzarlo sempre di più . (Ho scoperto fra l’altro ieri che il concerto di addio di Toscanini fu interamente wagneriano!) Intanto va già bene se vado a sentire l’Elisir d’amore qui a Genova (e “luzzattiano”!) . Comunque…Grazie..

    4) Il mio giudizio sul Requiem “LaVerdi plays Verdi” all’Auditorium, è simile al tuo.
    Ma era pur sempre una prima volta, per me. (O meglio: molte primevolte in una..)

    22 Gennaio, 2011 - 21:52
  37. [ Per Mc e Flo in primis : http://www.youtube.com/watch?v=p7el7u_CaLQ 🙂

    (Fra l’altro, ci debutta -nel primo cast- una giovane allieva della mia insegnante – da poco tale, ma già felici l’un dell’altro). ]

    22 Gennaio, 2011 - 21:57
  38. Leonardo

    E la barbona francese? Ne eravate entusiasti, ma mi pare l’abbiate liquidata in fretta.

    22 Gennaio, 2011 - 22:06
  39. Vero. (“Mi sento una merda.”)

    22 Gennaio, 2011 - 22:19
  40. [Grazie, Mariacristina, per quel Parsifal. Vedi, è che certi giovani lo vedono, Wagner, come una sorta di nibelungica serie ‘fantasy’ che rasenta la soap-opera, o al limite la saga di Harry Potter. Beh, facciamo Tolkien. C’è però l’estremo opposto. Tanti anni fa sentii a Genova Quirino Principe – prima del Parsifal chge aprì la Stagione 2004/2005 – e ne parlò in tal modo, da rendere pr me sempre più complicato e procrastinato l’approccio ‘decisivo’ a Wagner. (E questo detto con tutta l’ammirazionbe per il relatore..)
    Detto ciò, quell’incipit, personalmente lo metto in un insieme di incipit moderni ineffabilmente sublimi in compagnia di Adagetto della Quinta di Mahler e Largo della Quinta di Shostakovich. ]

    22 Gennaio, 2011 - 22:37
  41. [Bene, e ora secchiate a profusione.]

    22 Gennaio, 2011 - 22:39
  42. [In questo blog volano secchiate di m. (mistero su cosa venga dopo la m. ; magari è ‘solo’ “musica”..)]

    22 Gennaio, 2011 - 22:44
  43. Clodine

    Povera Barbona…guarda Leonardo, se ti dico che ho voluto “rimuovere” l’episodio della barbona mi credi? Ma chi sono queste bestie che si permettono fare i “gavettoni” ad un essere umano con una temperatura che segna meno meno meno…Penso se mi fossi imbattuta per caso in una scena del genere,non glie l’avrei fatta passare mica liscia sa !? Dai cinese e dai filippini poi non me lo sarei mai aspettata,anziché provare un po’ di misericordia, loro che sono extracomunitari passati sicuramente attraverso grandi difficoltà senza un grammo di pietà?
    …E’ proprio vera quella parabola del servo spietato del V.di Matteo quando dice :” servo malvagio io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi forse avere anche tu pietà del tuo compagno?”. Ma dove credono di andare..presto o tardi troveranno la loro ricompensa perchè è nella profondità del cuore” che tutto si lega e si scioglie….

    23 Gennaio, 2011 - 5:26
  44. lycopodium

    Clo e Leo, avete mille e una ragione.
    Ma in mezzo a tanta bestialità, uno si volge istintivamente a quardare il bello e non certo per estetismo.
    p.s.
    @ Syr e MC. Dunque, Wagner. Ideologia orribile, musica altissima. E’ un enigma anche per me. Enigma non risolvibile certo affidandoci a Q.P., competentissimo e iperdecadente, gnostico persuaso della “volgarità del cattolicesimo” (come disse il povero Rodolfo Quadrelli in un lontano articolo sul Tempo di Roma); certo, noi cattolici abbiamo fatto di tutto per dargli ragione… Enigma etc etc.
    E faccio un parallelo con Saviano, persuaso della “immoralità del cattolicesimo”; anche qui, enigma.

    23 Gennaio, 2011 - 7:14
  45. Leonardo

    Un parallelo Quadrelli-Saviano?
    Spero almeno che l’epiteto di “povero” fosse riferito a Quadrelli non in quanto defunto ma in previsione dell’imminente comparazione.
    Certo, uno può anche fare un parallelo, tanto per dire, tra Mozart e Allevi …

    23 Gennaio, 2011 - 11:45
  46. lycopodium

    Scusa Leo, ma che ti succede?
    Io parlavo di Quirino Principe (citato da Syr) e Quadrelli parlava di lui, ovviamente in difesa del cattolicesimo.
    Non mi parlare di Allevi, che mi fa l’effetto di una omelia politicamente corretta.

    23 Gennaio, 2011 - 20:19
  47. vista la compresenza di vari raffinati musicofili, vado off-topic per condividervi lo stupore di aver appena scoperto che negli Usa esistono i gruppi “metallari cristiani” (un gruppo famosi si chiama Underoath)… alcuni sono persino “hard core”, che sul tema specifico faccio fatica a capire in che senso… sono veramente “antico”… 😀

    24 Gennaio, 2011 - 11:02
  48. fiorenza

    Secchiate di musica metallara, moralista?
    “In questo blog volano secchiate di m. (mistero su cosa venga dopo la m.)”. Musica, quando è proprio festa festa. A cui possono seguire secchiate di mutismo: può capitare che la gioia dell’ascolto faccia ammutolire. A me capita. Mi capita anche di ammutolire per l’orrore di veder volare secchiate di maledizioni, come in certi commenti al post successivo a questo.

    24 Gennaio, 2011 - 23:49
  49. @fiorenza: ciao! Chiedo venia… ma mi rifugio nel classico “no comment”… mi devo essere perso qualcosa…

    25 Gennaio, 2011 - 11:54
  50. fiorenza

    Moralista, citavo una frase di Syr (quella delle 22,44), ma anch’io mi sono persa qualcosa e non si capisce niente, hai ragione. In realtà avevo scritto più a lungo e più chiaro (forse), poi, però, molto si è cancellato, è scomparso. Un po’ sono stata io e un po’ i folletti che ultimamente hanno preso dimora nel mio computer. Un amico tecnico informatico venuto a controllare, incuriosito dai tiri che giocavano anche a lui, borbottava: “Mah! …Un virus unn’ é!… Oicchell’è?”.

    25 Gennaio, 2011 - 18:14
  51. fiorenza

    Quanto alle secchiate-secchiate, alle vere secchiate, Syriacus, lo credo bene che quelle dirette contro “Tradiland” siano qualcosa che “dimenticare non è facile”. E nemmeno sarebbe giusto dimenticarsene, penso, in certi casi (rari?): quelli in cui si può intravedere il balenare improvviso del mistero di iniquità in certi minimi dettagli della secchiata su cui sembrerebbe, invece, di dover sorvolare stendendovi sopra un velo pietoso come su banalissima vicenda.
    Mi ha colpito più di una volta la perfetta somiglianza, la quasi totale sovrapponibilità tra la forma di pensiero oggi usata in tutta innocenza da quelli che in genere, anche se cristiani, irridono e calpestano la Tradizione, e la forma di pensiero che altri -cosiddetti “liberi pensatori”- con accanita malizia esibivano molto tempo fa -e purtroppo, almeno apparentemente, con successo- con me adolescente per ridicolizzare e infine sradicare da me la mia fragile fede cristiana di allora. Proprio lo stesso stile, anche se con parole assai differenti.

    25 Gennaio, 2011 - 18:46
  52. “Oicchell’é” 😀 … mi vibrano i geni delle origini!

    25 Gennaio, 2011 - 21:11

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