Un abbraccio a Totò Cuffaro che entra in carcere

Adesso affronterò la pena come è giusto che sia, questo è un insegnamento che lascio come esempio ai miei figli che devono avere fiducia nella giustizia e nelle istituzioni. Sono stato un uomo delle istituzioni e ho un grande rispetto della magistratura che è una istituzione, quindi la rispetto anche in questo momento di prova. Questa prova che certamente non è facile, ha rafforzato in me la fiducia nella giustizia e soprattutto ha rafforzato la mia fede“: così ha parlato oggi Totò Cuffaro, ex governatore della Sicilia, mentre partiva da casa per il carcere di Rebibbia dopo che la Cassazione aveva reso definitiva la condanna a sette anni per “favoreggiamento aggravato” a Cosa Nostra e “rivelazione di segreto istruttorio”. Gli mando un abbraccio di ringraziamento per le parole che ha trovato e detto. Parole rare ai nostri giorni.

158 Comments

  1. Parole da far andare di traverso i cannoli a coloro che ne staranno trangugiando nel festeggiare la sua condanna definitiva.

    22 Gennaio, 2011 - 20:35
  2. [Comunque, sarà stato tutto blindato.]

    22 Gennaio, 2011 - 20:54
  3. Marco

    Meglio i fatti delle parole, Sig. Luigi.
    Trovo molto pericoloso il titolo che ha dato al post. Il dolore che il signor Cuffaro, condannato a 7 anni per favoreggiamento aggravato di Cosa Nostra, proverà in carcere non deve spingere a una pietà ambigua.
    L’abbraccio è un gesto affettuoso che si riserva ad un amico che parte.
    Questa persona ha favorito gli interessi di un’organizzazione criminale tra le più feroci per grantirsi il potere.
    La mafia ha ucciso uomini come Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, Fava e innumerevoli altri servitori dello Stato.
    Sig. Luigi, non siamo tutti uguali. Ognuno ha la responsabilità delle proprie scelte e dei propri atti.
    La sua condanna è segno di una giustizia ancora possibile.

    Sono profondamente ferito e umiliato dalla superficialità con cui lei, Luigi, ha trattato questo argomento.
    http://www.youtube.com/watch?v=F5MZmJLMQ9Y

    22 Gennaio, 2011 - 21:24
  4. Marcello

    Cuffaro sta andando in carcere, Marco.
    Paga per le sue colpe e chiuderà -alla fine della pena- il debito con la giustizia.
    Infierire è un sovrappiù. Riconoscere la qualità delle sue parole -rare in questo periodo- è un bel gesto.

    …senza contare il fatto che le carceri italiane sono un inferno (fuori dalla legge).

    22 Gennaio, 2011 - 21:36
  5. lazzaro

    @ Marco
    Grazie del video promemoria.
    Può anche darsi, però, che il carcere abbia redento Cuffaro prima di entrarvi… (?)

    22 Gennaio, 2011 - 21:37
  6. Marco carissimo,
    il nostro padrone di casa non ha certamente bisogno della mia difesa ma ritengo ingiusto e frettoloso il tuo commento, dettato senza dubbio dalla collera per la mancanza di persone come Falcone e Borsellino e dalla soddisfazione che la giustizia abbia trionfato.
    Sono certa che Luigi saprà elaborare molto meglio di me, ma penso sia importante che tu rilegga le ultime frasi di introduzione del post e, soprattutto, che le relazioni al clima di questi giorni. Ringraziare qualcuno che dice parole che dovrebbero essere la regola e non l’eccezione è la cartina di tornasole del degrado sociale e intellettuale in cui siamo piombati.
    Mandare un abbraccio a qualcuno è umano e gentile.La giustizia degli uomini ha fatto il suo corso. Per il giudizio supremo non ci siamo nè io, nè tu e tantomeno Luigi che mai ha trattato un qualsivoglia argomento con superficialità.
    Il Vangelo va praticato ( e Luigi si sforza di farlo ogni giorno) e non solo annunciato e sbandierato.
    Gesù abbracciava i malfattori, siamo noi, forse, più di Lui?

    22 Gennaio, 2011 - 21:44
  7. elsa.F

    @principessa

    Sono commossa da questo tuo intervento.
    Questa è la strada!
    Grazie.

    22 Gennaio, 2011 - 21:56
  8. Leonardo

    E se Cuffaro, dopo tutto, fosse anche innocente (o non così colpevole come i giudici hanno sentenziato)?

    Quanto a Marco, si esprime da quel che è.

    22 Gennaio, 2011 - 22:00
  9. Marco

    Cuffaro ha detto tante parole in vita sua. Perché dovrei credere che il vero Cuffaro risieda in queste ultime e non nelle parole in cui si proclamava innocente o insultava i giudici del pool anti-mafia?
    Le parole di Cuffaro citate sono normali in un qualsiasi Paese occidentale, da noi sembrano eccezionali e spingono subito ad una pietà ambigua.
    Gesù ha detto di far visita ai carcerati e che bisogna perdonare sempre.
    Ha anche detto di rispettare i dieci comandamenti e fra questi vi sono:
    – non uccidere
    – non rubare
    – non dire falsa testimonianza
    – non desiderare la roba d’altri.
    Qui poi il discorso è culturale e riguarda la pertinenza di un post in cui si abbraccia un uomo politico di prim’ordine (Presidente della Sicilia e poi Senatore della Repubblica) condannato a 7 anni di galera per favoreggiamento alla mafia; lo si abbraccia prima ancora che abbia scontato la sua pena e con una magnanimità equivoca come se per far dimenticare un atto così grave sia sufficiente pronunciare belle parole.
    Alle parole preferisco i fatti.

    22 Gennaio, 2011 - 22:03
  10. Leonardo

    Non conosco nessuno dei due, ma così, a occhio e croce, tra Marco e Vasa Vasa mi sembra migliore il secondo.

    22 Gennaio, 2011 - 22:08
  11. Trovo coraggiose le parole di Luigi,
    perchè dette nel momento in cui è più facile
    stare come i cani sull’osso.

    Ciò detto,
    ciascuno dovrebbe essere in grado di abbracciare ogni fratello che entra ogni giorno in carcere,
    a prescindere, dico, a prescindere dai suoi reati (stupro, corruzione, pedofilia, malversazioni, furto, omicidio, favoreggiamenti vari…..).

    Certo,
    se lo si dovesse fare solo con Cuffaro,
    non c’è nulla della richiesta di Cristo nei confronti dei carcerati.

    Per il resto mi viene da immaginare se le decine di migliaia di imputati in Italia
    potessero cominciare a disconoscere le sentenze in 1-2-3° grado…..
    Se vale per un solo cittadino italiano,
    deve valere inequivocabilmente per tutti i cittadini italiani.

    22 Gennaio, 2011 - 22:19
  12. Che vuoi fare Marco? gli vogliamo anche dare una mazzata in testa? lo spelliamo vivo? gli mettiamo una bomba sotto la brandina? lo condanniamo a morte? La sua condanna l’ha avuta e la va a scontare.Si può sapere perchè te la prendi tanto per un gesto virtuale che vuole esaltare e mostrare la maniera giusta di accettare la giustizia degli uomini, invece di cercare di punire i suoi rappresentanti?
    Dì un po’! ma come si fa ad essere così privi di peccato? e capaci di giudicare gli altri con tanto assolutismo? in quale fonte meravigliosa ti sei lavato di ogni colpa?

    HAi ragione, qui il discorso è culturale! ma non riguarda la pertinenza di un post.Riguarda invece il modo in cui guardiamo alle cose, alla società che ci circonda e di cui siamo parte,a come ci viene insegnato il bene e il male, a come pratichiamo ciò che impariamo.

    Hai torto invece sul fatto che alle parole preferisci i fatti, poichè quest’uomo sarà anche un malfattore ma sta accettando giustizia e pena che, a mio modesto avviso, sono fatti! e anche piuttosto rilevanti ! e se li ha commentati con le parole che riporta Luigi, tanto di cappello a lui!

    22 Gennaio, 2011 - 22:21
  13. Marcello

    Marco, la tua distinzione fra “parole” e “fatti” non regge, perché andare in carcere è un “fatto”.
    Oggi Cuffaro va in carcere e, quindi, il conto si pareggia… hai paura che scappi?

    Le tue parole avrebbero un senso se parlassi di un latitante.

    … e poi -ripeto- le carceri italiane sono talmente scandalose (e fuori legge) che “il peggiore dei criminali” al solo entrarci già subisce un’ingiustizia.

    22 Gennaio, 2011 - 22:31
  14. Marco

    Io non ne avrei nemmeno parlato.
    Non sono un cane sull’osso, tanto meno desidero condannarlo a morte.

    Qui non si parla di peccati ma di reati, gravissimi reati che vanno contro un’intera nazione e il bene comune. In ogni caso: no, non ho mai favorito la mafia.

    Il senso del mio discorso è molto chiaro. Le conversioni, i pentimenti non avvengono da un giorno all’altro. Occorre tempo e non è detto che maturino.
    Non sono certo due parole dette in un momento di forte emozione a farmi provare compassione per un arrogante uomo politico che ha favorito un’organizzazione che ha ucciso alcuni tra i migliori uomini dello Stato.
    Parole tra l’altro che esprimono concetti che dovrebbero essere normali in un Paese occidentale (rispetto per le sentenze, la magistratura, le istituzioni).

    Chi scrive certi post dovrebbe tener presente la responsabilità enorme di cui si fa carico.

    22 Gennaio, 2011 - 22:43
  15. Marco

    Il fatto è che va in carcere dopo dieci anni di processi in cui si è sempre dichiarato innocente e ha fatto di tutto per difendersi (lo hanno persino fatto Senatore dopo le dimissioni da presidente della Sicilia).
    Ci va perché ha favorito la mafia.
    Le sue parole di oggi sono molto diverse da quelle di ieri ma non per questo sono certo che per lui siano vere.
    Le carceri sono ambienti duri e sporchi e sovraffollati per tutti coloro che vi entrano. Sono d’accordo sul fatto che debbano rispettarsi le regole per la detenzione di individui che sono e restano essrei umani. Nessuno può essere privato della dignità di persona umana.

    22 Gennaio, 2011 - 22:53
  16. “Non si può negare che chiunque oggi decida di prendere una posizione critica sa quello che lo aspetta: delegittimazione e fango.”

    L’ha detto qui a Genova Roberto Saviano, oggi.

    Premesso che non ho nulla di personale contro questo di poco più giovane -e di molto più eroico- uomo, l’unica cosa che vorrei, è che quelle sue parole valessero -volterrianamente- sempre e comunque, a 360 gradi. Questa è perlomeno la lezione che ho imparato sin dalle Elementari, in una città Medaglia d’Oro per la Resistenza.
    Sì, le voglio decontestualizzatissime. Vorrei che il fango e le delegittimazione non giungessero su nessuno, a Sinistra, ma anche al Centro e a Destra. Sennò, son solo “belle parole” (da salotto, alla Rispoli.)

    [Ma hei, lo so, che son relativista..!]

    Buonanotte.

    22 Gennaio, 2011 - 22:57
  17. Sono e restano esseri umani?
    Ma dove? sulla carta (anzi lo schermo) dove fa tanto fine e acculturato dire certe cose?
    E tu i tuoi simili li tratti così?
    Sia Cuffaro che Luigi?

    Ma fammi il piacere!

    22 Gennaio, 2011 - 22:58
  18. [Ah, dimenticavo. Leonardo e altri: che idea vi siete fatti, negli anni, del “caso Contrada”?

    (domandato da uno che, all’indomani della strage di Capaci, ascoltava in assemblee di istituto, e alla scuola di Politica dei Gesuiti, Caponnetto e Padre Sorge. Altri tempi. Altro che Saviano oggi. Feci l’indigestione. E ora penso ad altro, principalmente. Perdonatemi.]

    22 Gennaio, 2011 - 23:03
  19. Marco

    Io posso farmi carico delle mie responsabilità.
    Non opero nelle carceri e nemmeno negli organi istituzionali che dovrebbero occuparsi del problema.
    Nutro simpatia politica verso la battaglia che PD, SEL, FdS, Radicali e Beppe Grillo combattono per denunciare il degrado delle carceri.
    Questo non toglie che chi deve scontare una pena perché ha commesso reati debba essere condotto in galera.
    Si può essere certi che Cuffaro non finisce come Cucchi o Uva.

    Ho espresso un’opinione e il mio stato d’animo. Non ho aggredito nessuno. Cuffaro non è mio simile. Cuffaro è un mio nemico. E’ un criminale che ha favorito la mafia per poter fare il Presidente della Sicilia.

    22 Gennaio, 2011 - 23:07
  20. Ti chiedo scusa, Marco. Avevo avuto l’impressione che tu appartessi al genere umano, non avevo compreso che eri alto 30 cm, verde e con le antennine a pallini blu.
    Buona notte.

    22 Gennaio, 2011 - 23:36
  21. LEONE

    Cuffaro ha pagato per le sue colpe, ha favorito la mafia e si è macchiato di gravi reati, detto questo le sue parole gli fanno onore, spero le abbia pronunciato con sincerità, per il resto in carcere spero che possa riflettere sui suoi errori e ricominciare, perchè a tutti è data la possibilità di ricominciare…

    23 Gennaio, 2011 - 0:01
  22. elsa.F

    “L’odio per il peccato e la pietà per il peccatore”
    Ecco una delle cose più belle del cristianesimo.

    23 Gennaio, 2011 - 7:28
  23. lycopodium

    Grazie Mabu, Rusconi dice cose non false. Articolo da leggere insieme a questo: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8234&ID_sezione&sezione
    Fondamentale l’accento sulla “religione de-teologizzata”. Il concetto è molto più azzeccato di quello di “religione civile”.
    “Religione civile” concerne infatti l’utilizzo dei valori religiosi – indipendentemente dal credo e dalla pratica – per uno scopo politico (di dx o di sn, “atei devoti” o “sinistra dei conventi” poco conta); in questo, è più opera e mentalità di non credenti o non praticanti.
    “Religione de-teologizzata” è invece l’accettazione di questa opera e mentalità da parte dei credenti e praticanti, come unica non solo possibile, ama anche legittima.
    Rusconi dice: “I contenuti di «verità» religiosa teologicamente forti e qualificanti – i concetti di rivelazione, salvezza, redenzione, peccato originale (per tacere di altri dogmi più complessi ) -, che nella loro formulazione dogmatica hanno condizionato intimamente lo sviluppo spirituale e intellettuale dell’Occidente cristiano, sono rimossi dal discorso pubblico. Per i credenti rimangono uno sfondo e un supporto «narrativo» e illustrativo, non già fondante della pratica rituale”.
    Oggettivamente è una posizione di dhimmitudine rispetto al quadro politico, incapace di sottrarsi alla strumentalizzazione e/o alla demonizzazione (un grande come Saviano, alla fine arriva a sostenere quasi quasi “l’immoralità del cattolicesimo”…).
    Io ci vedo molto l’eterogenesi dei fini della c.d. “legittima autonomia delle realtà temporali”. Senza affrontare questa eterogenesi, sarà difficile uscire dalle secche del berlusconismo (nella triplice versione di: filo-, anti- e a-berlusconismo).

    23 Gennaio, 2011 - 7:40
  24. Marco

    Il carattere puerile e superficiale dei vostri commenti fa capire tante cose dell’Italia, chiarisce i tanti perché ed è molto più sintetico di tanti trattati sociologici.
    Voi meritate i Lima, i Cuffaro e i Berlusconi. Meritate i Riina e i Provenzano.

    La cosa che infastidisce è che vi credete testimoni del Vangelo, ritenete di essere più cristiani di altri e invece siete solo ipocriti, ignavi e pavidi.

    23 Gennaio, 2011 - 7:57
  25. Mabuhay

    Marco, come on… Qui nessuno sta difendendo o giustificando gli errori, o i peccati o i crimini di Cuffaro.
    Marco, please, se non puoi essere ragionevole, cerca di essere umano. Nessuno ti chiede di cercare di essere cristiano.
    E -come parlo’ Leonardo – io la mia parte l’ho fatta! 🙂

    23 Gennaio, 2011 - 8:19
  26. Luigi Accattoli

    Marco grazie di avere letto e scritto con passione. Buona domenica.

    23 Gennaio, 2011 - 8:56
  27. LEONE

    Marco io non voto Berlusconi ma diamo a tutti la possibilita’ di redimersi, Cuffaro pagherà le sue colpe, e magari si pentirà di quello che ha fatto, il Cristianesimo è questo.
    Ieri sera ho visto un Bel film francese dal titolo eloquente L’enfer (L’inferno), la scena finale era quella di una moglie che saputo che il marito era innocente scrive su un foglio “Je ne regrette Rien” (Io non perdono niente).
    Ecco l’inferno è l’incapacità di perdonare, attenzione perchè tutti possiamo caderci.
    Per il resto cerca di accettare anche chi non la pensa come te, ce n’era uno che parlava come te qualche mese fa, si chiamava e si chiama Scilipoti, quindi rileggiti quel passo dell’adultera…..

    23 Gennaio, 2011 - 9:03
  28. Marco

    Buona domenica anche a lei, Luigi e mi scuso se in qualche modo ho frainteso non comprendendo esattamente il senso di quello che voleva dire, avendo interpretato il post solo da un punto di vista politico-culturale.

    Ovviamente Cuffaro per me è e resta una persona umana la cui dignità va rispettata.

    23 Gennaio, 2011 - 9:05
  29. Marco

    Senta LEONE,
    per sapere cosa vuol dire perdonare uno che favorisce cosa nostra, bisognerebbe essere vittime di cosa nostra.
    Noi siamo vittime di cosa nostra indirettamente, quasi senza accorgerci e pertanto è facile perdonare.
    Chi ha avuto persone care uccise o rovinate dai mafiosi infami può davvero testimoniare il perdono, se ci riesce.
    In ogni caso Luigi non ha parlato di perdono né di peccato. Ha evidenziato un minimo senso dello Stato dimostrato all’ultimo momento da Cuffaro. Siamo in una situazione talmente degradata che parole normali appaiono eccezionali e spingono a gesti affettuosi di bontà gratuità come l’abbraccio.
    Siamo talmente affamati di rispetto delle regole, di onestà e senso della responsabilità che il primo che li dimostra lo trattiamo come un nobile d’animo, anche se ha favorito la mafia per il potere.

    23 Gennaio, 2011 - 9:12
  30. Mariaelena

    @LEONE
    se posso permettermi una correzione (la prenda con simpatia):
    “Je ne regrette rien” non vuol dire, come lei scrive, “Io non perdono niente” bensì “Non rimpiango nulla”. Cambia parecchio, non trova?

    23 Gennaio, 2011 - 9:23
  31. LEONE

    Infatti non ne ero sicuro ma in quel contesto del film il senso di quella frase aveva quel significato e anche la traduzione sottotitolata dellapellicola diceva cosi’.
    Grazie comunque

    23 Gennaio, 2011 - 9:37
  32. LEONE

    Senta lei invece Marco, lei faccia pure il giustilizialista di turno o abbia tutte le opinioni politiche che vuole la cosa non m i riguarda e non mi interessa minimamente, ma io ho parlato di cristianesimo e il cristianesimo contempla il perdono, LASCI ALMENO A DIO DI FARE IL SUO MESTIERE!!

    23 Gennaio, 2011 - 9:41
  33. Clodine

    Marco lo sai che io non sono anche peggio di te quando si tratta di dare addosso a quanti, in questo periodo storico di decadenza ,pretendono passi in “cavalleria” ogni sorta di scempio! In questo periodo storico dove la nostra bella Italia da paese di poeti, artisti, eroi, santi, navigatori è diventata la patria del “bunga bunga”, dove la nostra patria derisa e denigrata viene trascinato nel fango. Un paese in mano alla prepotenza di una classe dirigente dove si sta tutti come sottomessi a un Cesare dispotico: lì, ottunditi,offuscati come da una cortina luciferina, tale ai tempi in cui un duce proclamava : “Combattenti di terra, di mare e dell’aria.. Uomini e donne d’Italia, dell’Impero e del Regno d’Albania ascoltate”…e tutti sotto lo storico balconcino: “guerra guerra!!”…Ecco, sembra che di quella tragica esperienza non ci si ricordi più e ci si cali le braghe dinnanzi al tiranno, giustificando, ogni sorta di nefandezza quasi fosse “cosuccia di poco conto” e siamo tutti marci dentro! Detto questo..comprendo il tuo sdegno per “l’aura” ambigua che circonda la figura emblematica del governatore Cuffaro -certo, è stato connivente, ne ha di malefatte sulla coscienza- però..diamogli atto di aver ritrovato una dignità, cosa egregia di questi tempi : magari la si trovasse in tanti politici che fanno dell’ipocrisia la loro bandiera! Diamo a Cesare quello che è di Cesare…neppure io ne giustifico l’operato, ma ne apprezzo il coraggio..

    23 Gennaio, 2011 - 10:08
  34. lycopodium

    Comincio a dipanare la matassa dell’atteggiamento mentale, ormai una costante che notavo qui ma anche in persone pubbliche per altri versi ammirabili come Saviano: atteggiamento che sostiene “l’immoralità del cattolicesmimo”.
    Le polemiche di qui non sono per nulla campate in aria, testimoniano un problema serio della politica post-(si spera)-SB.
    In un blog cattolico che si occupa di questioni d’arte http://delvisibile.wordpress.com/2010/12/09/scandalo-rivalita-pacificazione-con-vittima/ ho trovato una analisi che può essere facilmente traslata nel caso specifico e che coinvolge non il semplice settore artistico.
    Faccio una parafrasi/traduzione dal testo del blog.
    Il messaggio morale e legalitario (nella sua versione moralistico-giustizialista) è potentissimo, influente e suggestivo. Tratta temi meritevoli della massima attenzione. Il problema sorge piuttosto perché assume un taglio che richiama quello che René Girard definisce “Il nuovo totalitarismo”:
    «Il nuovo totalitarismo si presenta come liberatore dell’umanità… è quello che fa sua e “radicalizza” la preoccupazione verso le vittime, ma per paganizzarla… contesta al cristianesimo l’autenticità della preoccupazione per le vittime… Per usurpare il posto di Cristo, le Potestà lo imitano in maniera rivalitaria… Seguendo il linguaggio simbolico del Nuovo Testamento si può dire che, nello sforzo di recuperare terreno e trionfare di nuovo, Satana prende in prestito il linguaggio delle vittime. Egli imita sempre meglio Cristo e pretende di superarlo. Questa imitazione usurpatrice è presente da molto tempo nel mondo cristianizzato, ma si sta enormemente rafforzando nella nostra epoca. E’ il processo che il Nuovo Testamento designa nei termini di Anticristo (cfr (1Gv 2,18-22). … L’anticristo si vanta di recare agli uomini la pace e la tolleranza che il cristianesimo senza risultati promette loro. In realtà, quello che la radicalizzazione della “vittimologia” contemporanea porta con sé è l’effettivo ritorno a ogni sorta di abitudini pagane: l’aborto, l’eutanasia, l’indifferenziazione sessuale, i giochi da circo di ogni tipo…»
    (René Girard, Vedo satana cadere come la folgore, Adelphi, pagg. 235-236).
    Continuo l’adattamento.
    L’analisi di Girard diventa quindi una chiave per leggere tutto il meccanismo conflittuale che la politica contemporanea genera: abbiamo la ricerca dello scandalo e dell’innescarsi di una rivalità mimetica a danno del cattolicesimo; abbiamo la simulazione (futura) di una pacificazione generale operata da forze politico-culturali che, operando sulla potenza,influenza, suggestione del messaggio, legittimano anche l’anticattolicesimo. Ma con Girard sappiamo anche che ogni falsa pacificazione, falsa perché la contesa sarà ripristinata prontamente, nasconde, magari dietro un immaginario neopagano, altre nuove vittime.
    E allora mi chiedo: è possibile un’altra via d’uscita?

    23 Gennaio, 2011 - 10:37
  35. Leonardo

    Perdonate, ma voi siete così sicuri che Cuffaro sia colpevole di ciò per cui è stato definitivamente condannato a sette anni di carcere? Cioè, se non erro, di favoreggiamento aggravato e di rivelazione di segreto d’ufficio. Quanto al primo capo d’imputazione, fa specie che lo stesso procuratore generale presso la corte di cassazione (cioè l’accusa!) aveva chiesto il favoreggiamento semplice (il che vuol dire che qualche dubbio è lecito averlo); quanto al secondo, non vi fa ridere che i magistrati italiani, campioni del mondo in fughe pilotate di notizie, condannino qualcuno per rivelazione del segreto d’ufficio?

    Le parole che Cuffaro ha detto sono belle, ma incoerenti: come fa a professare fiducia nella giustizia (a meno che non si riferisse alla giustizia divina) e a proclamarsi innocente? Se si considera innocente, non può esprimere fiducia nei giudici che lo hanno condannato, “per la contradizion che nol consente”.

    23 Gennaio, 2011 - 11:27
  36. Leonardo

    Torno ora da messa, dove mi sono accorto che prima del Sanctus diciamo una cosa del genere: «uniti all’assemblea degli angeli e dei santi …». Uniti all’assemblea degli angeli? Ma cosa avevano in testa i preti quando hanno scritto la messa in italiano? L’assemblea degli angeli? Ma quanto è brutto?
    D’accordo, quella volta là c’era, nello “spirito dei tempi”, il mito dell’assemblea (comunque, quelle d’istituo o di facoltà piacevano realmente solo a pochi fanatici, noi popolo le subivamo), ma oggi all 99,99 % degli italiani fa venire in mente solo quella cosa orrenda che è l’assemblea di condominio.
    L’assemblea degli angeli!

    23 Gennaio, 2011 - 11:35
  37. LEONE

    @Leoneardo, che Cuffaro sia colpevole è provato, tre giudizi lo hanno confermato, le intercettazioni telefoniche, se uno avverte un direttore sanitario che è collegato alla mafia che è sorvegliato dai magistrati commette un reato.
    Io invece penso che sia colpevole, quindi qualcosa di incoerente c’è sicuramente, per il resto che ci siano dei magistarti incoerenti ci saranno sicuramente, ma non è che io sono giustificato a rubare perchè c’è qualcuno che lo fa, questo ragionamento è pericoloso, è come quelli che giustificano Berlusconi perchè in fondo 9 milioni di italiani vanno a puttane…

    23 Gennaio, 2011 - 11:40
  38. Leonardo

    Prego, non si confonda la sentenza del processo, che quando è definitiva «facit de albo nigro, aequat quadrata rotundis» (col latinetto degli avvocati di una volta), con la verità effettuale della cosa. Se si ha molta fiducia nel sistema della giustizia si può pensare che ci sia un’approssimazione massima della prima alla seconda. Se si ha pochissima (o nessuna) fiducia in quel sistema, no. Si prende atto che quella è la sentenza sapendo che, sempre per ricordare una vecchia celia degli avvocati di una volta`«, «tot capita tot sententiae» significa: «tutto capita nelle sentenzie».

    (Poi chissà, è anche probabile che Cuffaro sia stato un po’ mafioso, … come tanti)

    23 Gennaio, 2011 - 11:53
  39. Leonardo

    chiedo scusa: perfino nel latinetto dei brocardi da pretura si diceva “facit de albo nigrum”.

    23 Gennaio, 2011 - 11:57
  40. Marcello

    Marco scrive: “Ovviamente Cuffaro per me è e resta una persona umana la cui dignità va rispettata.”

    Mi sembra un bell’avvicinamento al “succo” del post.

    23 Gennaio, 2011 - 12:01
  41. LEONE

    Poi chissà, è anche probabile che Cuffaro sia stato un po’ mafioso, … come tanti)

    Vero Leonardo, come tanti ma non come tutti…….

    23 Gennaio, 2011 - 12:04
  42. Clodine

    Leonardo, ma..lo sai che nelle chiese ci sono miriadi di Angeli ? Ci sono Angeli dappertuto: ti passano davanti, ti svolazzano attorno, agitano con leggiadre movenze le loro piume dai colori ora soavi e discreti ora dai forti contrasti cromatici sotto il tuo, il mio, il nostro, il vostro naso, volteggiano attorno ai presbiteri e si prostrano al momento dell’elevazione…ci sono…lo so!! Certo …sono spiriti puri e trasparenti, mica come noi: impastoiati in cosi’ pesanti, opachi corpi…
    Per questo credo improbabile che ci si possa confondere tanto da formare, con queste creature celesti, un’assemblea. Sarà possibile o impossibile? Un po’ come l’innocenza di Cuffaro: vera, presunta? Complotto, ricatto? Chi può dirlo…tutto è possibile…

    23 Gennaio, 2011 - 12:12
  43. Marco

    A me fai ridere tu, Leonardo. Vergognati!

    23 Gennaio, 2011 - 12:58
  44. Marco

    LEONE,
    lei pensa di essere più cristiano di altri.
    Mi intima urlando di lasciar fare a Dio il suo mestiere. E chi ha mai voluto togliere a Dio il suo greve compito?

    Qui si è discusso d’altro e lei non capisce o finge di non capire. Ho detto che quello che ha affermato Cuffaro dovrebbe essere normale in un Paese occidentale del 2011 ma, poiché siamo in una situazione degradata, parole normali appaiono eccezionali.
    Se poi ci si aggiunge il solito contorno di madonne, rosari e affidamenti tipico del “Siamo figli degli dei” di gattopardesca memoria siamo al completo. Uno che fino a ieri si è detto innocente, uno che ha favorito l’Anti-Stato per raggiungere il potere, diviene uomo di Stato, degno dei nostri elogi perché ha detto una cosa normale ossia che Magistratura e sentenze si rispettano.

    Non sono affatto giustizialista e comunque ricordo che giusto è l’appellativo principale del Dio della Bibbia. Non lo dico io ma Sua Eminenza Card. Martini in “Conversazioni notturne a Gerusalemme”.

    23 Gennaio, 2011 - 13:08
  45. elsa.F

    C’è da rimanere esterrefatti.
    Attorno al plauso di Luigi per una oggettivamente bella affermazione di Cuffaro (anche ai criminali è pur concesso di fare affermazioni condivisibili) si scatena una furibonda rissa condominiale.
    Il pregiudizio ci offusca la mente e ci impedisce di guardare con lucidità ed oggettività alla realtà.
    E’ più o meno quello che accade in parlamento; qualunque cosa dica chiunque sta da una certa parte politica scatena il plauso dei compagni di partito e la condanna di degli avversari.
    E’ un lurido gioco al massacro in cui l’unico perdente è l’uomo e la sua ragionevolezza.
    Se si fosse riportata la frase di Cuffaro senza indicarne l’autore si sarebbe ottenuta una reazione completamente diversa.
    Andare oltre i pregiudizi significherebbe realmente un passo avanti.
    Perché non ci sforziamo in questo senso?
    E’ davvero così gratificante scagliarsi contro i condomini?

    23 Gennaio, 2011 - 13:44
  46. Marco

    Perché Cuffaro ha scelto e consapevolmente ha agito per favorire l’associazione mafiosa denominata Cosa Nostra?
    Eh, Elsa? Dov’è lì la ragionevolezza dell’uomo?
    Non ti pare di essere tu a mancare di oggettività se ti è sufficiente una frase contenente parole normali e scontate per dimenticare il crimine commesso da un uomo che fino a ieri diceva e faceva l’opposto?
    Ma piantiamola di essere dei poveri ingenui! Altrimenti i Ciancimino e i Berlusconi fanno bene a fare quel che fanno!

    Mi fa piacere il contegno di Cuffaro. Adesso stia in galera e sconti la sua pena, come tutti i criminali.

    23 Gennaio, 2011 - 13:55
  47. Mariaelena

    La sortita di Vasa Vasa, vorrei ricordare, fa notizia proprio perché in passato ha detto e FATTO altro. Nessuno, certo, può dire la ragione per la quale ha proferito certe parole prima di andare in carcere …però è vero che rispettare la sentenza era inevitabile. Che altro avrebbe potuto fare? Darsi alla macchia? E poi 7 anni non sono granché. Vedrete che alla fine (per buona condotta in carcere, ecc. ecc.) sarà fuori in men che non si dica. Probabilmente noi non avremo nemmeno terminato questa discussione.

    a parte tutto, le cose stanno così (riporto dal Giornale di Sicilia): “La fine della pena per Salvatore Cuffaro è prevista per il 2018. Ma l’ex governatore uscirà dal carcere molto prima. Innanzitutto la condanna reale, per effetto dell’indulto sarà di sei anni e sei mesi. Ma non solo: ci sono anche gli sconti previsti per la “liberazione anticipata”, dunque se manterrà una buona condotta in carcere potrà ottenere una riduzione di tre mesi all’anno. Dunque, la fine della pena potrebbe arrivare nel luglio del 2016″.

    A proposito di indulto (da ADNKRONOS): “Sono sempre stato contrario all’amnistia e all’indulto. Inoltre, nel 2001 non esisteva neppure l’Udc, come invece sostiene Ciancimino”. Cosi’, Salvatore Cuffaro, replica alle dichiarazioni di Massimo Ciancimino secondo cui in un ‘pizzino’ del 2001 Bernardo Provenzano avrebbe chiesto al padre Vito Ciancimino l’intervento di Marcello Dell’Utri e dello stesso Cuffaro a favore di provvedimenti di clemenza per i mafiosi.

    23 Gennaio, 2011 - 13:56
  48. Leonardo

    Clodine, non mi sono spiegato. Non sono gli angeli, è l’assemblea il problema. (Ma del resto anche la messa adesso la chiamano “assemblea eucaristica”, così la gente pensa di far bene a non andarci, tanto l’ordine del giorno è sempre lo stesso …).

    23 Gennaio, 2011 - 13:59
  49. raffaele.savigni

    Se non sta recitando (solo Dio pu saperlo), Cuffaro sta dimostrando un rispetto per le istituzioni che è invece sconosciuto a Berlusconi e a tanti altri.
    Nessuno dice che non debba scontare la sua pena. Ma una volta che il potente è caduto dal suio piedistallo il cristiano (ma direi anche l’uomo “di buona volontà”) deve lasciar cadere l’astio, comprensibile nei confronti dello strapotere trionfante.
    Non capisco quindi la reazione del tutto fuori dalle righe di Marco.

    23 Gennaio, 2011 - 14:11
  50. raffaele.savigni

    Il motivo dell'”assemblea degli angeli e dei santi” è un tema patristico, non un’invenzione della Chiesa del postconcilio, Leonardo. Il linguaggio simbolico della grande tradizione cristiana vola assai più alto dei nostri poveri schemi tutti incentrati sulla politica: parla di assemblee celesti come di troni, di eserciti, di re e palazzi, senza essere per questo “democratico” né “monarchico”.

    23 Gennaio, 2011 - 14:13
  51. Leonardo

    Grazie dell’informazione (!).
    Io però volevo dire un’altra cosa.
    Se poi uno sente l’efficacia simbolica di un’espressione come “l’assemblea degli angeli” uguale a quella, che so, di “trono dell’Altissimo” o “Signore degli eserciti”, buon per lui!

    23 Gennaio, 2011 - 14:25
  52. Marco

    Raffaele, se non capisci rileggi quello che ho scritto.
    Non nutro nessun astio. Considero normali le parole di Cuffaro. Casomai è degradato tutto o quasi ciò che ci circonda.
    Non trovo corretto esprimere tanta magnanimità nei confronti di un criminale arrogante che ha favorito un’associazione di assassini, estorsori e trafficanti di droga per questioni di potere, semplicemente perché ha pronunciato parole normali quando non aveva più altra scelta.
    Personalmente avrei espresso rispetto per queste parole così eccezionali nello stato di profonda analfabetizzazione politico-culturale-costituzionale in cui siamo ma avrei accuratamente evitato il gesto affettuoso e solidale dell’abbraccio. E’ esagerato.

    23 Gennaio, 2011 - 14:26
  53. Leonardo

    Sull’abbraccio sono completamente d’accordo. Luigi stai attento: se lo abbracci e magari Vasa Vasa per la forza dell’abitudine ti stampa due bei bacioni sulle guance, rischi che qualcuno degli amici togati di Marco incrimina pure te. E dopo sono dolori …

    23 Gennaio, 2011 - 14:34
  54. LEONE

    Uno dei piu’ bei film che ho visto e che consiglioa tutti e’ LA 25 ORA di Spike Lee grande regista nero americano, narra la vicenda dell’ultimo giorno di libertà di uno spacciatore che il giorno successivo dovrà andare in carcere per scontare 7 anni di galera, (to’ come Cuffaro).
    Ci sono alcune scene veramente uniche come il monologo del protagonista Edward Norton davanti allo specchio che manda a fanculo tutto il mondo, ma in fondo manda a quel paese sè stesso che “avevi tutto e lo hai buttato nel cesso”, ecco mi è venuta una assonanza con Cuffaro… anche il protagonista è giusto che vada in galera ma non si puo’ fare a meno di provare una certa simpatia che non vuol dire condivisione..

    http://www.youtube.com/watch?v=hRqHoX8y0Io

    23 Gennaio, 2011 - 14:47
  55. Nino

    Ma si ! in fin dei conti i veri cristiani sono quelli che riempiono le case di icone sacre dai santi protettori a Cristo, di Bibbie di campane di vetro, lumini ecc.

    I Provenzano con i pizzini biblici, i Cuffaro che si raccolgono in chiesa per ore prima delle sentenze di chi li giudica per la partecipazione e la connivenza con la peggiore specie di crimini e criminali.

    Ma alla fine tralasciando il lato B quello della pietas cristiana, non obbligatoria, nè richiesta.

    Riguardo al lato A, quello della società civile e laica e di chi opera per la legalità ( vedi Libera e don Ciotti e i vari magistrati assassinati e di quelli vessati e minacciati ) e per il progresso e lo sviluppo della nazione.
    I benpensanti i praticanti del politically correct a quale delle due affermazioni si ispirano?

    Saviano: “Dedico la laurea ai pm di Milano”
    Marina Berlusconi: “Parole che fanno orrore

    23 Gennaio, 2011 - 14:49
  56. Gioab

    “Sono stato un uomo delle istituzioni” dice il condannato, ma mente! Perché se fosse stato delle istituzioni non avrebbe subito la condanna per aver favorito i nemici delle istituzioni.

    I casi sono due o aveva una fifa matta di lasciarci la pelle, per cui è un pavido, che non doveva scegliere quel mestiere favorendo una parte contro l’altra, come quei giudici che prima condanno e li fanno uscire depositando in ritardo le motivazioni, perché hanno paura delle ritorsioni, e allora non dovrebbero fare i giudici,

    O voleva fare i soldi facili come uomo delle istituzioni e della mafia. Ma la carne è debole e i soldi e i privilegi fanno gola….. Poteva anche essere un mafioso travestito, che si vestiva da uomo delle istituzioni per i motivi suddetti, come i pedofili vestiti da preti di cui non si capisce se sono pedofili vestiti da preti o preti che approfittando del vestito fanno i pedofili.

    E’ la storia del lupo che si veste da agnello, come lo distingui da quello vero? “Li riconoscerete dai loro frutti.” ( Matteo 7.16) dice il Vangelo.
    In questi casi i frutti sono spregevoli a meno che si voglia sostenere che i giudici si siano sbagliati o che abbiano appositamente sbagliato per salvarsi la pelle ma non cambia la sostanza della cosa.

    Rimane da dire che abbracciare un lupo vestito da agnello può far correre gravi pericoli. Coraggioso chi vuole correre il rischio di farsi mangiare, ma non saggio.

    Dimenticavo, troppo facile pentirsi come i coccodrilli dopo aver mangiato, i valorosi si mostrano prima della battaglia non quelli che si affacciano quando la battaglia è finita.

    p.s. si può anche ricordare:

    “I suoi principi in mezzo a lei sono come lupi che sbranano la preda nello spargere sangue, nel distruggere anime allo scopo di fare guadagno ingiusto. E i suoi profeti hanno intonacato per loro con la calcina, vedendo in visione un’irrealtà e divinando per loro una menzogna, dicendo: “Il Sovrano Signore Geova ha detto questo”, quando Geova stesso non ha parlato” ( Ezechiele 22.27)

    23 Gennaio, 2011 - 15:02
  57. lycopodium

    Caro Leonardo, immagino (perche li provo anch’io) i sentimenti di ripulsa che il termine ASSEMBLEA può sollecitarti.
    Se ci riferiamo però al testo latino, che all’incirca potrebbe essere espresso nella forma di: ” Et ideo, cum Angelorum atque Sanctorum turba, hymnum laudis tibi canimus, sine fine dicentes”, trovo che comunque il termine TURBA abbia difficile traduzione; nessuno dei significati usuali (cfr. Castiglioni & Mariotti) è privo di pecche: folla, turba, moltitudine, calca. A denti stretti, assemblea non sfigura.
    Ciò non autorizza -su questo convengo – il discorso assemblearistico, quello di un’assemblea autocefala e autoconvocata.
    Se però tu e altri hanno traduzioni alternative, ben vengano!

    23 Gennaio, 2011 - 16:13
  58. Leonardo

    A dire il vero la maggior parte dei prefazi del VO recitava:
    «Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus, cumque omni milítia coeléstis exércitus, hymnum glóriae tuae cánimus, sine fine dicéntes».
    Eserciti, troni, dominazioni … ma assemblee nisba.

    Semplice e solenne, come è proprio del rito romano.
    Se i liturgisti postconciliari fossero stati fedeli avrebbero tradotto letteralmente e preservato la solennità; se avessero voluto maggiore semplicità avrebbero detto: «e noi insieme con gli angeli e i santi». Hanno voluto essere moderni, e han tirato fuori l’assemblea. Forse allora faceva molto “popolo di Dio”; oggi a me pare che faccia molto condominio. Tutto qui.

    23 Gennaio, 2011 - 16:32
  59. lazzaro

    Ma perché a me che vado a Messa e, davanti al mistero di Dio incarnato, lì davanti a me, rimango senza parole e non mi viene nemmeno di pregare tanto sono annichilito, perché a me non vengono questi pensieri sull’Assemblea, turba et similia?
    Poi Clodine dice che faccio finta a dirmi cristiano dell’ultimo banco…

    23 Gennaio, 2011 - 16:33
  60. Leonardo

    Perché sei un bravo cristiano, molto migliore di me che mi distraggo per un nonnulla come questo.

    (Però attento, che se continuiamo ad ostentare la nostra umiltà, il concessionario, che l’Humilitas ce l’ha anche in ditta, ci resta male).

    23 Gennaio, 2011 - 16:36
  61. Leonardo

    Con l’intervento di Nino e di Bibbia continua direi che il circolo delle tricoteuses è quasi al completo.

    23 Gennaio, 2011 - 16:37
  62. Nino

    Anzichè blaterare del nulla, come sempre fai, prova per una volta a dire un si, o un no!

    Lato A o Lato B- Saviano o la neo caimana?

    La pietas è discreta, riservata e personale.

    Quando non richiesta è dichiarata talvolta, come in questo caso , è altra cosa e rientra nel campo della connivenza.

    Tra le rare occasioni in cui ho apprezzato GPII vi fu quella della condanna dei mafiosi, dura e secca e senza tentennamenti come nessuno prima di lui ha mai avuto il coraggio di fare.

    C’è poco da ridere o da scherzare sull’argomento.
    Mezza Italia è in mano al sistema malvitoso e negli ultimi 10 anni migliaia di morti ammazzati da belle faccette “mafiusette” che vuol dire carine, belline.

    Intere comunità appestate e rovinate da droghe, e quant’altro di peggio la mente umana possa immaginare,

    Si tratta di una delle più terribili rappresentazioni del maligno, un supercancro che appesta e ammorba l’Italia e mezzo mondo da oltre mezzo secolo.

    E tu mi parli di tricoteuse?

    Ma fatti una girata!

    23 Gennaio, 2011 - 17:16
  63. LEONE

    GRANDE NINO

    23 Gennaio, 2011 - 17:30
  64. Alexandros

    Quanta animosità! Il titolo di Luigi, se non letto tenendo conto della profonda umanità di chi lo ha scritto, può essere letto come espressione di banale buonismo e quindi malinteso. In ogni caso mi pare che la discussione abbia preso una piega poco cristiana. Qualche appassionato di citazioni bibliche potrebbe dire: “Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!” (Gal). Ma non voglio rubare il mestiere a nessuno.
    Infine solo per amore di precisione: “quot capita, tot sententiae” significa “quante (sono) le teste, tanti (sono) i giudizi”. Indica il margine di soggettività insito in ogni giudizio.

    23 Gennaio, 2011 - 18:07
  65. Leonardo

    «Infine solo per amore di precisione: “quot capita, tot sententiae” significa “quante (sono) le teste, tanti (sono) i giudizi”. Indica il margine di soggettività insito in ogni giudizio».
    !!!
    Basta, mi arrendo.
    (Prima mi spiegano che gli angeli ci sono, poi che “assemblea degli angeli” è un concetto di antica tradizione patristica, ora mi traducono le frasette latine. Ok, avete vinto voi.
    Colpa mia: mi ostino a non voler seguire il precetto di Leo Longanesi: quando si fa dell’ironia bisogna avvertire [questo è ironico]).

    23 Gennaio, 2011 - 18:21
  66. lazzaro

    @ Leonardo
    Volevo solo dire che la sostanza è l’Eucarestia, però è ovvio che ognuno ha la sua “sententia”, la sua sensibilità che, di certo, non rendono uno più bravo dell’altro. E poi quanto a distrazioni, lasciami fare!
    Per ciò che riguarda l presunta ostentazione dell’umiltà, ti prego di credere che la mia non è una “posa”. Ma se non sono manco laureato!
    Con simpatia… per la tua ironia.

    23 Gennaio, 2011 - 19:15
  67. Clodine

    Leonardo che non resisto al tuo fascino…! per il resto “dato che il patetico non può essere espulso dalla vita umana, per renderlo sopportabile mi pare che sia sempre utile accompagnarlo con un po’ d’ironia”.

    Ignazio Silone, Pane e vino, 1936

    23 Gennaio, 2011 - 19:21
  68. Nino

    Alexandros
    1-“Quanta animosità! Il titolo di Luigi, se non letto tenendo conto della profonda umanità di chi lo ha scritto, può essere letto come espressione di banale buonismo e quindi malinteso.”
    2-“In ogni caso mi pare che la discussione abbia preso una piega poco cristiana”.
    ————-
    1-Qui non è minimamente messa in discussione, almeno da parte mia, né l’umanità, né la bontà d’animo del nostro ospite.

    Ma sul malinteso di cui parli e che può accadere, qualcuno ci ha ricamato giudizi e opinioni per nulla banali, nel senso negativo del termine, dato l’argomento.

    Vadano questi signori a parlarne con le mogli e i figli della scorta di Falcone o con i parenti dei due giudici assassinati dai mafiosi.

    Le parole talvolta pesano più delle pietre e non tornano indietro né si azzerano nemmeno quando dei filosofi precarnevaleschi ripiegano su Longanesi per darsi un tono.

    2- L’argomento, cioè la mafia, non ha nulla di umano, né di cristiano e va trattato nella sola maniera possibile, la condanna. Punto!

    Quello che c’è di umano e non solo di cristiano rimane nella sfera intima di ciascuno e riguarda la solidarietà umana verso chi soffre tra cui i carcerati. Far loro visita è il modo di testimoniare questa solidarietà.

    23 Gennaio, 2011 - 19:22
  69. lycopodium

    @ Leo
    1) Quello che hai citato è un “protocollo finale” presentissimo anche nel NO
    (guarda qui: http://www.rifugiodelleanime.org/m3/ : se cerchi la parola “thronis” trovi 12 ricorrenze e in prefazi importanti).
    La frase è attualmente tradotta in italiano “e noi uniti agli angeli e agli arcangeli, ai troni e alle dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti”. Qui “assemblea” non c’è, semmai c’è la “moltitudine” (possibile traduzione anche di “TURBA”), insieme con la versione politically correct di “milítia coeléstis exércitus” e qui non posso che darti ragione [senza necessariamente essere filo-“generali di corpo d’armata”].
    Il termine “assemblea” non mi disturba, se e quando sostenuto da una teologia corretta.
    2) Casi come quello di Tortora sono palesi errori giudiziari; casi come quelli di Contrada o Mori, non saprei, ma è pure possibile; non mi scandalizzerei, spesso non c’è coincidenza tra “verità processuale” e “verità fattuale”… (in Sardegna due insulti sanguinosi sono ancora “ti ndi pighit sa jiustitzia” o “ti ndi pighit su bugginu [dal repressivo ministro sabaudo Bogino]”). In genere gli errori sono più frequenti a carico dei piccoli e dei deboli, oltre che delle vittime…
    3) Io speravo, inutilmente, di portare il discorso su un diverso livello che non quello della contesa bipolare. Contesa inutile, che non fa che confermare lo stallo deleterio di cui vive l’Italia [Hai notato Battisti? Il suo comunicato ricalca lo schema retorico usato qui dall’altra parte]. Contesa deleteria, che però avvantaggia proprio chi (in entrambi gli schieramenti) ha proprio interesse a delegittimare i cattolici (che spesso si delegittimano da soli).

    23 Gennaio, 2011 - 19:36
  70. lycopodium

    4) Cmq, sulla mafia, io sto con Giovanni Paolo.

    23 Gennaio, 2011 - 19:38
  71. per tutti:

    Il punto cruciale è che Luigi non ha parlato di mafia nè ha espresso un giudizio – in bene o in male – su Cuffaro.
    Il post andava inteso come un gesto di carità, coraggioso (e lungimirante visto quello che è accaduto con i commenti!), tra un essere umano ed un altro. Può piacere o non piacere, ma non va criticato o, peggio, giudicato.
    Se a ciascuno di noi va riconosciuta la dignità di persona umana, non ci possono essere due pesi e due misure.
    Infine, ci terrei a richiamare la vostra attenzione su un piccolissimo intervento di Luigi a tutta questa discussione ( 23 Gennaio 8:56 ), che è capace, ancora una volta, di mostrare come il padrone di casa intenda vivere e praticare il Vangelo.

    23 Gennaio, 2011 - 20:39
  72. lycopodium

    Principessa,
    non ti ho ringraziato prima, lo faccio ora.

    23 Gennaio, 2011 - 20:49
  73. Marco

    Ciascuno di noi va sempre rispettato nella sua dignità di persona umana nel senso che nessun uomo, anche il più perverso e criminale, non può essere privato del rispetto dovuto alla sua persona.
    Ciò non toglie che un criminale va arrestato e punito dopo giusto processo.
    La limitazione della libertà con la reclusione in carcere ha valore di repressione, educazione ed è garanzia sulla certezza della pena.

    Cuffaro è e resta una persona che ha favorito la mafia per garantirsi il potere.
    Le sue parole dovrebbero essere considerate normali in un Paese normale e sono tardive poiché il reato ormai è stato commesso.

    Cuffaro oggi ha già detto di non meritare la condanna.
    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/01/23/news/prima_notte_in_cella_per_cuffaro_non_merito_questa_condanna-11560729/?ref=HREC1-3

    Grazie a Gioab e Nino. Condivido molto.

    23 Gennaio, 2011 - 21:57
  74. Gioab

    @ principessa

    Considerare la sua benevolenza e i suoi rimproveri è toccante sia nell’in caso che nell’altro. La ringrazio per avermelo ricordato anche se non mi piace.

    In termini di carità, vorrei presentarle un modo inerente il perdono o la carità, suggerito dallo stesso Gesù, ma prima mi faccia presentare qualche scrittura introduttiva :

    (Deuteronomio 13.5) : – “devi togliere ciò che è male di mezzo a te.” – ( 1 Corinti 5.13) : -“ Rimuovete l’[uomo] malvagio di fra voi”

    ( Matteo 26.24): – “guai a quell’uomo mediante il quale il Figlio dell’uomo è tradito! Sarebbe stato meglio per quell’uomo se non fosse mai nato”.

    Il modo di procedere suggerito da Gesù è questo: – ““Inoltre, se il tuo fratello commette un peccato, va e metti a nudo la sua colpa fra te e lui solo. Se ti ascolta, hai guadagnato il tuo fratello. Ma se non ascolta, prendi con te uno o due altri, affinché per bocca di due o tre testimoni sia stabilita ogni questione. Se non li ascolta, parla alla congregazione. Se egli non ascolta neanche la congregazione, ti sia proprio come un uomo delle nazioni e come un esattore di tasse.”

    Il suggerimento è sulla base anche delle scritture precedentemente menzionate, di risolvere le questioni ( il peccato) privatamente, in caso di insuccesso mediante testimoni nella sede appropriata da persone costituite e se ritenuto colpevole deve essere considerato come “un esattore di tasse” ( le potrei spiegare il significato.) – Le pare che significhi un perdono sempre e comunque ?

    (Salmi 139.21-22) : -“Non odio io quelli che ti odiano intensamente, o Geova,E non provo nausea per quelli che si rivoltano contro di te? Li odio con odio completo.Mi sono divenuti veri nemici.”

    Significa perdonare per lei ?

    Aggiungo che ( Matteo 12.31) dice: -“ “Per questo vi dico: Ogni sorta di peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo spirito non sarà perdonata. Per esempio, a chiunque dica una parola contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo spirito santo non sarà perdonato, no, né in questo sistema di cose né in quello avvenire.”

    Ha idea di cosa si tratta ?
    Grazie per il suo rimprovero.

    23 Gennaio, 2011 - 22:09
  75. Marco indica in Cuffaro un suo “nemico”. Evidentemente si sente in guerra. Una guerra asimmetrica, tra Stato e anti-Stato tipica della lotta alla mafia. Marco non crede che si possa abbracciare un nemico, neppure quando esprime rispetto per la sanzione comminatagli (solo a parole? non ne fatti? dopo continuerà? chi lo sa?). Luigi crede che lo si possa fare, anche se gli viene facile perché il tipo è in galera e non morde. Il cristianesimo dice di abbracciare il nemico. Luigi è un cristiano, Marco non credo. Luigi abbraccia ma non crede che tale abbraccio sia in grado di revocare la pena. Marco crede che abbracciare il nemico sia concedergli un vantaggio di troppo, Forse perché crede che la pena debba avere quel di più che è l’ostracismo morale del condannato (segnare su una tavoletta il nome del condannato e portarla fuori dal recinto della città). Questa esigenza morale, un di più di pena non quantificabile ma depositata nella cd coscienza morale del paese, che fa problema, se non altro lo indica. L’altro giorno la polizia di New York ha arrestato ciò che resta della mafia italo-americana… ma solo perché è perdente e altre di più potenti si affacciano. La religione civile degli Stati Uniti non ha mai impedito di venire a patti con la delinquenza. Credo che su tutto abbia prevalso l’opportunità politica ed economica; quando hanno potuto le autorità americane hanno fatto in modo di dislocare la capacità organizzativa e sociale della mafia su settori periferici della vita civile (i barconi dell’immondizia, ad esempio) per poterla controllare ed eventualmente finirla in un secondo tempo. Se lo stesso fosse fatto da noi (e non è detto che questo approccio non sia stato tentato) si griderebbe al golpe. Lo ricordo solo per indicare la difficoltà estrema che dovremmo tutti riconoscere nel fare riferimenti impropri alle realtà “occidentali” come realtà civilmente evolute rispetto alla nostra presunta mancanza di religione civile. Il cristianesimo non si identifica, per fortuna, con la religione civile, e si mantiene in uno spazio che Luigi ha avuto la forza culturale di indicarci.

    23 Gennaio, 2011 - 22:12
  76. @Marco: ho scritto “Luigi è un cristiano. Marco non credo”, ma sono parole che valgono solo in questo contesto e non costituiscono alcun giudizio o valutazione sulla fede di chiunque… giusto per non ingenerare equivoci.

    23 Gennaio, 2011 - 22:23
  77. Cari Gioab, Marco e Nino,
    mi siete molto cari perchè siete persone intelligenti che contribuiscono a questo blog con grande verve e saggezza.
    In questo caso sono in totale disaccordo con voi ed ho cercato di spiegarvi con molta pazienza che stiamo conversando da due livelli diversi: voi parlate di mafia e di malfattori e di colpe e io continuo a rispondervi che ciò che menzionate non ha nulla a che fare con il post di Luigi. Tutto qui.
    Il post non era sulla mafia, non era su Cuffaro e le sue colpe, non era sulla giustizia, non era neppure su Berlusconi e tantomeno su Saviano, non era sulla criminalità, nè su Dio e neppure sui peccati o le colpe. E di sicuro non era su perdono o robe simili.

    Io non sono in grado di andare oltre e al di sopra della giustizia che è stata esercitata, non sono capace di vomitare addosso ad un condannato la benchè minima parola cruenta, non so far diventare un nemico un altro essere umano che – vere o false che siano – ha pronunciato parole di rispetto delle istituzioni ed accettato quanto gli è stato inflitto.
    Io mi sono trovata in totale accordo con quanto espresso da Luigi perchè ogni giorno cerco di mettere in pratica quell’amore che mi è stato insegnato, e non con chi mi vuole bene ma, soprattutto, con coloro che non pensano e non agiscono alla mia stessa maniera.
    Nel post di Luigi io ci ho visto un gesto virtuale di solidarietà ad un altro essere umano, un riconoscimento verso una persona che ha – non detto, ma “trovato” le parole espresse (e già questo verbo avrebbe dovuto farvi pensare un po’ di più).
    Del resto, comprendo anche che il clima degli ultimi mesi(anni) in Italia ha prodotto anche cortine che, TALVOLTA, possono far passare inosservati gesti di carità ( Amore) e farci focalizzare su quanto non veniva sottolineato.

    Un saluto a tutti, di cuore

    23 Gennaio, 2011 - 22:30
  78. @debenedetti

    AMEN!

    23 Gennaio, 2011 - 22:34
  79. Gioab

    @ principessa

    Ho dimenticato scusi faccio un aggiunta al precendente per essere ancora più chiaro.

    “Con il termine dignità, si usa riferirsi al sentimento che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, la propria onorabilità e di ritenere importante tutelarne la salvaguardia e la conservazione. Per i modi della sua formazione e le sue caratteristiche intrinseche, questo sentimento si avvicina a quello di autostima, ovvero di considerazione di sé, delle proprie capacità e della propria identità. Pertanto il concetto di dignità dipende anche dal percorso che ciascuno sceglie di compiere, sviluppando il proprio “io”.”

    “In filosofia, con il termine dignità umana si usa riferirsi al valore intrinseco e inestimabile di ogni essere umano: tutti gli uomini, senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza, religione, nazionalità, ecc. meritano un rispetto incondizionato, sul quale nessuna “ragion di Stato”, nessun “interesse superiore” della “Scienza”, la “Razza”, o la “Società”, può imporsi.” – Wikipedia

    Se quindi intende la dignità dal punto di vista filosofico, pur essendo colpevole e condannato la dignità rimane invariata ma se lo intende dal punto di vista dell’autostima, bisognerebbe chiederlo a lui se si sente degno di dignità. Dirà certamente di si !

    Generalmente i colpevoli non ammettono mai il proprio errore, tendendo a trovare scusanti, proprio come ha fatto il Cuffaro che ha detto di rispettare le istituzioni ma non ha detto di essere colpevole.

    Mai sentito parlare di “Captatio benevolentie ?” Fra tre anni scarsi è fuori !

    Sarebbe improduttivo invocare l’ingiustizia.
    Ha mai sentito parlare di questo:

    “Un uomo era ricco e aveva un economo, che fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni. E, chiamatolo, gli disse: ‘Che cos’è questo che odo di te? Rendi conto della tua gestione, poiché non puoi più dirigere la casa’. Quindi l’economo disse fra sé: ‘Che farò, visto che il mio signore mi toglierà la gestione? Non sono abbastanza forte per scavare, mi vergogno di chiedere l’elemosina. Oh, so io che farò, affinché, quando sarò cacciato dalla gestione, mi ricevano nelle loro case’. E chiamando a sé ciascuno dei debitori del suo signore, diceva al primo: ‘Quanto devi al mio signore?’ Egli disse: ‘Cento bat di olio d’oliva’. Gli disse: ‘Riprendi il tuo accordo scritto e siedi e, presto, scrivi cinquanta’. 7 Disse poi a un altro: ‘E tu, quanto devi?’ Egli disse: ‘Cento cor di grano’. Gli disse: ‘Riprendi il tuo accordo scritto e scrivi ottanta’. E il suo signore lodò l’economo, benché ingiusto, perché aveva agito con saggezza; poiché i figli di questo sistema di cose, nei loro rapporti con quelli della propria generazione, sono più saggi dei figli della luce.” ( Luca 16.1-8)

    Tanto anche se strillava lo avrebbero carcerato comunque tanto valeva accettare con “serenità” sperando nella generosità. In nome della dignità che lei invoca.
    Il diavolo ha molte facce, non sempre facilmente riconoscibili:

    “Ma il cibo solido è per le persone mature, per quelli che mediante l’uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male.” ( Ebrei 5.12)

    Con simpatia.

    23 Gennaio, 2011 - 22:36
  80. Come vuole lei Gioab…

    Le suggerisco di fare una colletta tra lei, Marco, Nino e chi si ritrova nei vostri pensieri, e comprare un qualsivoglia aggeggio da inviare a Cuffaro così che, visto che non merita neppure la dignità di essere umano, si possa suicidare e farvi contenti.

    Seppure è vero che il diavolo ha molte facce, preferisco pensare che Dio ne ha una in più e che Sa sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo.

    Con altrettanta simpatia

    23 Gennaio, 2011 - 22:46
  81. @ Marco
    grazie del link per La Repubblica di Palermo.
    Posso suggerirti di leggere – qualunque cosa – con molta attenzione prima di emettere una critica o un giudizio?

    23 Gennaio, 2011 - 22:52
  82. Gioab

    @ principessa
    Ci siamo incrociati nelle risposte.

    Ho letto le sue motivazioni sull’intendimento che lei ricava dalle parole di Luigi e rispettando il suo punto di vista posso permettermi di formulare l’ipotesi (di scuola certamente) ipoteticamente ripeto che le parole di Luigi possano essere un test per capire dove porre l’asticella dei sentimenti ?

    E’ solo un ipotesi scolastica, non la prenda seriamente.
    Perché mai si dovrebbe voler abbracciare un condannato ? Per manifestargli solidarietà ? Allora non sarebbe vero che ciascuno raccoglie ciò che semina, non sarebbe giusto che i colpevoli vengono gettati fuori. Se lo saranno chi li abbraccerà mai ? Chi potrebbe averne pietà non vedendoli ?

    Solo un annotazione, nella Scrittura non c’è mai scritto che i buoni saranno premiati. Provare per credere una birra e una pizza (glieli mando a Casa) se mi trova una scrittura che dice che i buoni saranno premiati.

    La Scrittura menziona solo i “giusti”, mai i buoni. Rifletta sulla differenza. Non è questione di dignità e rispetto che anche la civiltà ha insegnato a corrispondere ai propri simili.

    La pietà è altro. La Responsabilità ancora dell’altro, e capisco che essendo lei donna ha una sensibilità maggiore, perché Dio ci ha creati con caratteristiche diverse per cui le donne hanno il privilegio della maternità e della volontà di dimostrasi meno severe. Non per nulla i figli vanno cresciuti in due affinchè non crescano squilibrati nel senso di essere troppo severi se educati solo dal padre o troppo mammoni se cresciuti solo da una donna sensibile.

    “Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, Dio.” ( Matteo 10.18)
    “ma egli benedice il luogo di dimora dei giusti”( Proverbi 3.3)
    “Ma il sentiero dei giusti è come la fulgida luce che risplende sempre più finché il giorno è fermamente stabilito.” ( Proverbi 4.18)
    “La cosa spaventevole per il malvagio, questo è ciò che gli avverrà; ma il desiderio dei giusti sarà esaudito” ( Proverbi 10.24)
    “Perciò i malvagi non staranno in piedi nel giudizio,Né i peccatori nell’assemblea dei giusti. Poiché Geova acquista conoscenza della via dei giusti,Ma la medesima via dei malvagi perirà.” ( Salmi 1.5-6)

    “Gli occhi di Geova sono verso i giusti,E i suoi orecchi sono verso la loro invocazione di soccorso.” ( Salmi 34.15)

    “I giusti stessi possederanno la terra,E risiederanno su di essa per sempre.” ( Salmi 37.29)

    In ogni caso merita un plauso per il suo senso critico e la sensibilità che dimostra. Complimenti.

    23 Gennaio, 2011 - 23:16
  83. Un ultimo tentativo e poi chiudo questo argomento.

    @Gioab. La differenza che cerco si sottolineare da oltre 24 ore sta nel fatto che lei si chiede come si possa abbracciare un condannato ed io continuo a dire che

    23 Gennaio, 2011 - 23:50
  84. chiedo scusa…riprendo il discorso

    …ed io continuo a dire che TRA noi esseri umani ci si può abbracciare per carità (Amore).

    Non mi interessano i giudizi, le colpe, le malefatte. La giustizia umana ha provveduto, quella divina farà altrettanto in tempi e modalità che non dipendono da noi.

    Punto.

    23 Gennaio, 2011 - 23:54
  85. Nino

    Principessa
    “Le suggerisco di fare una colletta tra lei, Marco, Nino e chi si ritrova nei vostri pensieri, e comprare un qualsivoglia aggeggio da inviare a Cuffaro così che, visto che “non merita neppure la dignità di essere umano, si possa suicidare e farvi contenti.”
    ————–
    Per me un mafioso tale è e tale e resta.

    E chi riveste una carica pubblica e una responsabilità di quel livello con il potere che ne deriva e lo favorisce è 2 volte mafioso.
    Come vedi non parlo di mafia, ma di persone di mafiosi, camorristi ecc,

    Quel signore non l’ho condannato io ne sta a me giudicarlo, ma 3 sentenze con tre diversi giudici in altrettanti gradi di giudizio, di un tribunale di una Repubblica democratica hanno emesso un verdetto chiaro e inoppugnabile.

    Che poi come persona ed essere umano “non merita neppure la dignità di essere umano, si possa suicidare e farvi contenti.” Questo lo presumi tu, visto che non lo penso e non l’ho detto nei miei post.

    Semmai ho indicato la strada della carità, quella in cui Gesù Cristo si è riconosciuto e ci ha indicato: ( Chiedo scusa ai biblisti per la citazione )

    Per quanto riguarda “Il punto cruciale è che Luigi non ha parlato di mafia nè ha espresso un giudizio – in bene o in male – su Cuffaro. Il post andava inteso come un gesto di carità, coraggioso (e lungimirante visto quello che è accaduto con i commenti!), tra un essere umano ed un altro. Può piacere o non piacere, ma non va criticato o, peggio, giudicato”

    Io non ho mai messo in discussione lo spirito di testimonianza e di carità che anima le riflessioni e certamente anche le azioni di Luigi.

    Questo non mi esime dal dire la mia opinione, libera, schietta e incondizionata.

    Solo l’espressione che ha usato “Gli mando un abbraccio di ringraziamento per le parole che ha trovato e detto. Parole rare ai nostri giorni.”, semplicemente non la condivido. Si può?

    L’alternativa sarebbe ignorare e non partecipare alla discussione, se è questo che Luigi, tu od altri desiderate, basta dirlo.
    Per oggi ne ho abbastanza.
    Mi prendo una vacanza.
    Cari saluti.

    23 Gennaio, 2011 - 23:57
  86. Nino

    nel copia e incolla ho saltato la citazione, eccola:

    Semmai ho indicato la strada della carità, quella in cui Gesù Cristo si è riconosciuto e ci ha indicato:

    24 Gennaio, 2011 - 0:00
  87. Nino

    “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi” (Mt.25,35-36).

    24 Gennaio, 2011 - 0:01
  88. Ma figurati Nino se io voglio toglierti il diritto di esprimere la tua opinione!! Come ti ho ripetuto in precedenza ti stimo e ti apprezzo molto.
    Prendo atto di quanto hai spiegato, capisco che ancora una volta parliamo di cose diverse e ti auguro una notte serena.

    24 Gennaio, 2011 - 0:05
  89. Ho seguito solo sommariamente la precedente discussione. In realtà volevo riportare parte delle Letture di stamane, della Messa nella forma extraordinaria del rito romano (III Domenica dopo l’Epifania). Quando le ho ascoltate/lette, non mi ci è voluto molto per arrivare pensare anche alla discussione su questo post di Luigi.

    L’Epistola (Romani 12, 16-21) :

    «Fratelli: abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male. »

    Il Vangelo, secondo Matteo (8, 1-13) , conteneva l’episodio del Centurione che chiede la guarigione del suo servo (“Cum áutem introísset Caphárnaum, accéssit ad eum centúrio, rogans eum, et dicens: Dómine, puer meus iacet in domo paralyticus, et male torquétur. Et ait illi Iesus: Ego véniam, et curábo eum. Et respóndens centúrio, ait: Dómine, non sum dignus, ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanábitur puer meus.”)

    Mi ha colpito quel che dice Gesù come ‘preambolo’ alla guarigione:

    «All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: “In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti”. E Gesù disse al centurione: “Và, e sia fatto secondo la tua fede”. In quell’istante il servo guarì.»

    Ecco tutto.

    [Arrivederci a quando Dio vorrà.]

    24 Gennaio, 2011 - 0:39
  90. Luigi Accattoli

    Discussione viva – ringrazio tutti. Quanto ai modi di essere cristiani essi sono tanti quanti i modi di essere uomini.

    24 Gennaio, 2011 - 8:21
  91. Marco

    Credo sia necessario un ulteriore ed ultimo chiarimento sulla mia posizione in risposta a quanto affermato da debenedetti.

    L’accusa di ostracismo rivoltami è al limite dell’offensivo e dimostra o una mia incapacità di spiegarmi o un’interpretazione parziale delle mie parole.
    Lei, sig. debenedetti, saprà bene che gli art. 28 e 29 CP prevedono l’interdizione dai pubblici uffici perpetua nel caso di condanne non inferiori ad anni 5 di reclusione e all’ergastolo.
    Questo significa che un condannato ad anni 7 di reclusione, automaticamente è interdetto dai pubblici uffici. E’ ostracismo?
    No, è un provvedimento che ha il compito di stigmatizzare la gravità del reato commesso e ha funzione deterrente.
    Un po’ come nella Chiesa si distingue tra peccati veniali e peccati mortali.

    Ciò che intendo dire quando affermo che il gesto dell’abbraccio mi sembra esagerato è molto semplice: il gesto magnanimo e caritatevole di Luigi, motivato dal ringraziamento per parole che esprimono accettazione e rispetto per la sentenza definitiva pronunciata, è ambiguo.
    I motivi sono più di uno.
    I) Le parole pronunciate da Salvatore Cuffaro sono normali. Le sentenze si rispettano e così la Magistratura. Solo in Italia un Presidente del Consiglio dei Ministri può permettersi di minacciare i PM e definirli eversivi, disturbati mentalmente, cancro della democrazia… senza subire conseguenze politiche ossia senza che la sua leadership sia messa in discussione da alcuno;
    II) le parole di S. C. giungono al termine di un processo in cui si è sempre proclamato innocente. Sono parole mentre il reato per cui è stato condannato è un fatto ossia un’azione, tra l’altro gravissima se si pensa che ci sono persone che hanno perso la vita pur di non scendere a compromessi con la mafia;
    III) il gesto dell’abbraccio può essere interpretato come assolutoria espressione di solidarietà verso un uomo che ha commesso un errore. Culturalmente, dato che l’errore in questione è il favoreggiamento aggravato di una ferocissima organizzazione criminale, occorre come minimo anche sottolineare il carattere infamante di un reato di questo tipo. La storia d’Italia dimostra infatti che, ritenendo le mafie un fenomeno criminale rozzo da usare, sfruttare e governare politicamente, le organizzazioni criminali hanno acquisito sempre più terreno e potere;
    4) S. C. ha già parlato di sentenza immeritata!

    Io sono cristiano e proprio per questo so che il pentimento, la conversione avviene nell’intimità del dialogo con Dio, richiede tempo e non è affatto sicuro che si realizzi. Sono fatti di Cuffaro, del suo Padre spirituale e di Dio.

    Un giornalista, un intellettuale del calibro di Luigi, che stimo tantissimo e sempre stimerò, dovrebbe tener presente anche l’aspetto culturale e politico della questione, non solo il dovere di testimonianza evangelica. O meglio: potrebbe testimoniare la carità evangelica tenendo presente la complessità e gravità culturale, storica e politica del fenomeno mafioso.
    In questo modo coniugherebbe la testimonianza evangelica e il servizio al bene comune della nazione.

    24 Gennaio, 2011 - 8:49
  92. Gioab

    @ principessa

    Poiché ha messo il punto non riprendo per rispetto, mi limito a ricordare:
    “cercate chi vi è meritevole e lì rimanete finché non partiate.” ( Matteo 10.11) – Non dice tutti, nè sempre – dice chi è “meritevole.”

    Chi è meritevole ? Perchè gli altri no ?

    24 Gennaio, 2011 - 9:21
  93. Gioab

    @ Luigi Accattoli

    Se il distinto Padrone di casa me lo concede, e senza nessuna polemica, oserei dire che per quanto vera non sono d’accordo con la definizione “Quanto ai modi di essere cristiani, essi sono tanti quanti i modi di essere uomini”. L a definizione ricade nell’”aporia” perché ci sono tanti uomini e non altrettanti cristiani mentre è cristiano che segue gli insegnamenti del fondatore del cristianesimo ma neanche sempre.

    Se poi fra “i cristiani ci sono tante idee” è una verità, ma molto spesso molte di quelle idee sono errate. Inoltre i “veri cristiani” saranno identificati alla fine perché molti si fregiano del titolo cristiano ma è autoimposto, il sigillo di approvazione verrà consegnato alla fine: ( Rivelazione 2.7; 2.17; ) – “ A chi vince darò” da Colui che ne ha diritto.

    Inoltre,
    “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri.” ( Proverbi 3.5-6) – Non ti appoggiare sul tuo proprio intendimento !

    “Chiunque ha udito gli insegnamenti del Padre e ha imparato viene a me” ( Giovanni 6.45) – “ Ha imparato” Condizione “sine qua non.”

    “Comunque, in quanto all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriviamo, poiché voi stessi siete ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri;” ( 1 Tessalonicesi 4.9) – Amore fraterno è rivolto a tutti come fratelli o è rivolto solo ai fratelli nel modo “come ammaestrati” ?

    Spero di non incorrere nella disapprovazione di Luigi. Spesso le cose sono più ingarbugliate di come appaiono e forse scavare un po’ può essere utile per osservare il diamante da altre angolazioni dato che ha molte facce.

    24 Gennaio, 2011 - 9:42
  94. Gioab

    @ principessa

    Avrei dovuto mettere il punto, ma solo ora leggo nel suo commento a Marco la frase: “ Gesù abbracciava i malfattori… “
    Non ricordo di aver mai letto questa cosa, potrebbe di grazia indicarmi dove lo ha trovato scritto ? Affinchè possa rivedere le mie tesi ?

    24 Gennaio, 2011 - 9:47
  95. Mabuhay

    …passing by, mi tocca il 100 post!

    Vedo pericolose derive relativiste…aiuto! 🙂
    -sia in Luigi…”Quanto ai modi di essere cristiani essi sono tanti quanti i modi di essere uomini”
    -e sia in Leonardo (che mi hai fatto cominciare la settimana con tante di quelle risate che non ti dico! Grazie.) che scrive: “…ma voi siete così sicuri che Cuffaro sia colpevole di ciò per cui è stato definitivamente condannato a sette anni di carcere? ….” Se dopo tre gradi di giudizio, tu esperto del tema, ti esprimi cosi’, vuol dire che non ci si puo’ proprio fidare di nessuno! E i mafiosi avranno sempre una ragione per avere ragione.
    E condivido la risposta di LEONE 11:40

    24 Gennaio, 2011 - 10:06
  96. Mariaelena

    questo si che è ORRORE:

    “Di queste ore la notizia che i Casalesi hanno venduto allo Stato i terreni per il deposito delle ecoballe – i rifiuti come industria dello spreco – a un prezzo venti volte superiore ai valori di mercato” (da Repubblica)

    24 Gennaio, 2011 - 13:34
  97. Prima di abbandonare la postazione (e la discussione che credo abbia già dato il meglio) una notazione. Nell’ultima retata contro la ‘ndrangheta in Lombardia sono finiti in gattabuia (o ai domicilairi non ricordo bene) un ex-sindaco Ds di Cesano Boscone. Il radicamento in quei comuni dell’hinterland (Trezzano, Buccinasco, Corsico) della malavita organizzata risale all’epoca dei confinati anni 70. I referenti di quelle cosche sono sempre stati, diciamo così, a sinistra. Non solo ma un ex-sindaco, credo quello di Trezzano, negli anni passati ha avuto problemi per uno strupo e molestie. L’eco di questi fatti è stato sempre molto ma molto sommesso se paragonato ad altri. Anche il summit dei dranghetisti svoltosi in un circolo ARCI ha avuto scarsissima eco. Questo solo per ricordare che qualcosa non funziona e sarebbe onesto riconoscerlo da parte di tutti. Pur rappresentando valori in gioco diversi (ma gli affari in un’area densamente popolata come quella dell’hinterland ovest di Milano non sono poco redditizi… anzi) l’accusa di sostenere la mafia è la stessa di Cuffaro, solo che qui è incorso un esponente di sinistra di cui ormai si fa fatica a ricordarne il nome e a recuperarlo nelle cronache. Nella famosa ode savianesca di vieni via con me si fece menzione della ‘ndrangheta al nord solo per il caso di Desio dove l’impresa affiliata ebbe favori da esponenti del centrodestra, nulla disse Saviano di Cesano e Corsico dove il radicamento era imputabile ad amministrazioni di sinistra. La nostra non è una realtà in bianco e nero che piaccia o meno.

    24 Gennaio, 2011 - 13:43
  98. Gerry

    E’ incredibile, ho trovato qualcosa scritto da Gioab per me condivisibile: molti si dicono cristiani, cristiano è chi si pone alla sequela di Cristo.
    In primo luogo abbracciando il lebbroso, che significa abbracciare l’uomo e non certo la lebbra. Forse io – come uomo “vecchio” – non sono in grado di farlo, ma se non sono in grado di capirlo (e anzi in tale mancata comprensione vedo il segno della mia “superiorità morale”, della mia “giustizia”) vuol dire che resterò un uomo “vecchio” e la novità del messaggio cristiano non la capisco e non la capirò mai. Come non la capisce Saviano con la pretesa “immoralità del cattolicesimo”. Il post di ieri alle 10.37 di Lycopodium è fin troppo chiaro: il Nemico si annida e si maschera nella Virtù (strettamente al singolare, le virtù sono proprie di quegli immoralisti dei cristiani).

    24 Gennaio, 2011 - 15:28
  99. @Gerry: quoto interamente il tuo post… molto bello.

    24 Gennaio, 2011 - 15:35
  100. Marco

    Leonardo, Gerry e debenedetti vi auguro che venga ammazzato un vostro parente stretto da un mafioso aiutato da un politico sedicente cristiano e dunque alla sequela di Cristo.

    Così poi mi spiegate ancora meglio dove si annida la virtù e dove il nemico.

    24 Gennaio, 2011 - 16:23
  101. Gioab

    Con molta umiltà domando a Gerry dove mai egli abbia letto che Gesù “abbracciò” un lebbroso.

    Le Scritture che conossco io dicono : “Gesù, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio; sii purificato!» ( Matteo 8.2-4; Marco 1.40-44)

    Mi pare di poter dire che esiste una differenza tra “stese la mano e lo toccò” con “lo abbracciò.” Ma forse mi sono perso qualcosa.

    24 Gennaio, 2011 - 16:30
  102. Leopoldo

    “Leonardo, Gerry e debenedetti vi auguro che venga ammazzato un vostro parente stretto da un mafioso”.
    Marco, su questo blog ci si scazza abbastanza, come avrai avuto modo di vedere, ma questo linguaggio è francamente inaccettabile, nella sostanza e nella forma.

    24 Gennaio, 2011 - 17:05
  103. Marco

    E’ inaccettabile la reiterata volontà provocatoria di chi vuol farsi maestrino della sequela di Cristo e dimostra invece di non leggere nemmeno gli interventi di colui che vuole criticare.

    Ribadisco il mio augurio a Leonardo, Gerry e debenedetti. Che possano vedersi un figlio o la moglie cadere a terra trivellata da un farabutto cocainato con indosso il casco integrale, favorito dal Cuffaro-Lima-Ciancimino di turno.

    Poi vengano qui e continuino a fare i professorini di teologia.

    24 Gennaio, 2011 - 17:12
  104. Gerry

    Fino a questo punto! Non avrei voluto rispondere a Marco, che si qualifica per quello che è e per quello che non è. Io ho moglie e due figli, che amo teneramente e devo parlare per l’amore che ho per loro.
    Chi usa espressioni del genere, chi maledice ed augura il male e la morte o è un assassino in cuor suo, o non sa quello che dice. Sono incredulo per l’abisso in cui lei si crogiola e di cui si vanta. Io non glielo ricambierò, e questa è la differenza tra me e lei.
    Voglia Iddio che non accada quello che lei mi augura, lo dico per lei prima che per me, giacché per tutti verrà il giorno in cui saremo giudicati dal solo Giudice giusto.

    Caro Gioab (mi consenta di chiamarla così, lei che almeno non mi augura il male e la morte atroce dei miei cari), lei in qualche modo e dal punto di vista formale ha ragione sull’abbraccio o sul bacio del lebbroso (che sono dei topoi), ma io mi riferivo più propriamente all’uomo che più di ogni altro ha seguito Cristo, fecendosene imitatore: Franceso di Assisi.

    24 Gennaio, 2011 - 17:43
  105. Marco

    Te lo auguro di cuore che te ne mitraglino uno: il più piccolo e per sbaglio, caro Gerry.
    Vedere i brandelli della sua carne perforata e bruciacchiata, il sangue tingere l’asfalto, sentirne l’odore.
    Così forse capirai dove sta il Nemico e verrai a farmi compagnia nell’abisso.

    Perché tu e quelli simili a te comprendono solo questa lingua.

    24 Gennaio, 2011 - 17:59
  106. Gerry

    Non dirò più nulla.

    24 Gennaio, 2011 - 18:14
  107. Leopoldo

    Il povero Gerry non dirà più nulla, giustamente: si vede che gli sono finiti i parenti.

    24 Gennaio, 2011 - 18:54
  108. Vergognati, Marco…

    ma dubito che tu conosca il significato della parola e il significato anche di quelle parole che pensi e poi scrivi.

    Vai pure avanti così, ma per favore, evita di dichiararti cristiano, perchè anche di questa parola (anzi! modo di vivere) pare che ti sfugga completamente il valore e il significato.

    Nessuno è un cristiano tipo o è migliore/peggiore di altri, ma almeno si tenta di seguire gli insegnamenti di Cristo e di vivere la propria vita in seguito ad essi. Tu vai in direzione opposta e pretendi pure di aver ragione, ma, ti ha dato di volta il cervello,per caso?

    Il mio augurio per te è che il Signore illumini i tuoi pensieri e ti faccia vedere più chiaramente di quanto accade in questi giorni. E che questa Luce ti accompagni sempre durante la tua lunga e prosperosa vita.

    ( e dire che mi sei sempre piaciuto molto nei tuoi interventi!…mah! )

    24 Gennaio, 2011 - 19:34
  109. Marco

    Principessa,
    non immischiarti tra me e Gery, Leonardo e debenedetti. Vogliono provocare.

    Se tu leggi il papiro inutile che ho scritto alle 9.00 stamattina forse capisci la mia posizione.

    Se abbiamo idee diverse su questo argomento non è una tragedia. Io ho motivato per filo e per segno le ragioni per cui io non abbraccerei nessun Cuffaro. Il che non significa non aver pietà per lui.

    I 60000 carcerati italiani hanno fatto tutti come Cuffaro, hanno accettato la sentenza eppure nessun post li ha abbracciati e nessuno si è complimentato con loro. Giustamente.

    24 Gennaio, 2011 - 19:46
  110. Caro Marco,il tuo papiro di stamani l’ho letto ( non commento mai se prima non leggo tutto quello che è stato scritto), rispetto la tua posizione sebbene continuo a dire che parliamo di due cose diverse.
    E mi sento anche di dirti che le responsabilità a cui richiami Luigi, forse, andrebbero guardate anche dall’altro lato della medaglia: voglio dire che la testimonianza evangelica di carità espressa dal nostro padrone di casa ha tenuto parecchio conto dell’aspetto culturale e politico dei nostri tempi, ma non in relazione al fenomeno mafioso, bensì rapportandosi a questo stranissimo accadimento quotidiano dove un Primo Ministro crede di essere Dio e va blaterando di punizioni ai giudici.

    Una sola cosa mi sento di dirti (dall’alto della mia età e per quante ne ho già viste): impara a guardare le cose da molti lati, impara a “guardare” le persone sotto molti aspetti, impara ad essere più disponibile nell’accettazione di altri punti di vista. Soprattutto, mio giovane amico, svesti l’aura di duro e di odio, che non appartiene a nessun cristiano.

    24 Gennaio, 2011 - 20:13
  111. Leonardo

    «Ribadisco il mio augurio a Leonardo, Gerry e debenedetti. Che possano vedersi un figlio o la moglie cadere a terra trivellata da un farabutto […]»
    Trivellata? Veramente? Non basterebbe “crivellata”?

    «Principessa,
    non immischiarti»
    Questo poi è inaccettabile: non ci si rivolge così a una signora.

    24 Gennaio, 2011 - 20:39
  112. Luigi Accattoli

    Auguro il meglio alle mogli e ai figli di Leonardo, Gerry, Debenedetti e Marco. Se qualcuno maledice attraverso il tuo blog, tu benedici. Una volta Leonardo lanciò qui una maledizione e anche allora seguì una benedizione.

    24 Gennaio, 2011 - 22:38
  113. [Io non ce l’ho mai fatta a rispondere “Crepi il lupo”, all’ “In bocca al lupo”.
    “Vivat lupus!” , la mia risposta.]

    24 Gennaio, 2011 - 23:36
  114. [Al concerto di stasera, l’eccentrico quanto prodigo e prodigioso pianista cubano ha eseguito -ma io mi saltai il primo tempo, saltandole- le “Goyescas” di Granados . Non le conoscevo ancora , purtroppo o per fortuna. Mi ha però colpito un dettaglio biografico decisivo, legato a tale composizione:

    “Nel 1911 Granados completò la sua suite per pianoforte, denominata Goyescas, che divenne la sua opera più celebre. Tale suite è una raccolta di sei pezzi basati su pitture di Goya. Il successo dell’opera lo incoraggiò ad espanderla: nel 1914 scrisse un’opera basata su tale materiale, ma lo scoppio della Prima guerra mondiale lo obbligò ad annullare la prima europea. Fu invece suonata a New York il 26 gennaio 1916, e fu un enorme successo per il compositore. Subito dopo fu invitato a suonare un concerto per il presidente Woodrow Wilson.

    Sfortunatamente, il ritardo con cui accettò l’invito gli impedì di prendere la nave per tornare in Spagna, quindi fece rotta per Liverpool dove si imbarcò sul Sussex verso Dieppe (Francia). Nel canale della Manica, il Sussex fu silurato da un sottomarino tedesco ed in un tentativo di salvare la moglie Amparo, che vide nell’acqua poco distante dalla sua scialuppa, affogò.” (da Wikipedia, ma il programma di sala non diceva molto di diverso: in sostanza il grande compositore è morto a causa di una silurata di un U-Boot del Reich germanico, mentre tornava dall’America.)

    Ma non tutto il male vien per nuocere:

    “The dead including the celebrated Spanish composer Enrique Granados and his wife Amparo. Several Americans were injured, but none were killed. However, although no US citizens were killed, the incident enraged public opinion in the United States of America, and caused a heated diplomatic exchange between the US and German governments.[8] In May 1916, Germany issued a declaration, the so-called Sussex pledge, which effectively represented the suspension of the “intensified” U-boat campaign.” (wp, voce “SS Sussex”)

    Morale -tentativa quanto naif- della favola: se stessimo ancora a pensare a simili ‘barbari’ episodi, non esisterebbe forse l’Unione Europea.. ]

    24 Gennaio, 2011 - 23:47
  115. [Un giovane eccellente pianista mi ha detto all’uscita da teatro che il pianista cubano, sentita la gente applaudire indebitamente dopo la penultima goyesca, si è rifiutato di suonare l’ultima, quando le stava eseguendo -peraltro dopo delle Bachianas Brasileiras di Villa Lobos- magistralmente.. Poi ha suonato , diciamo irritato -anche se ha fatto cinque bis, gigioneggiando, ed ha finito alle undici e mezza passate…

    Come esecuzione di riferimento per le Goyescas -che costui ha in repertorio- mi ha consigliato assolutamente quelle di Alicia De Larrocha – somma pianista che ascoltai a Genova molti anni fa. Scopro così che costei è morta più di un anno fa (forse non lo ricordavo più, forse mai mi giunse la notizia). Comunque, in memoria di Compositore (1867 – 24 Marzo 1916) ed Esecutrice (1923 – 25 Settembre 2009) :

    Il fandango della lanterna . ]

    25 Gennaio, 2011 - 0:09
  116. [Ah, il cubano Prats ha eseguito anche Ravel. Al proposito (anche se ha eseguito Gaspard de la nuit e la Valse ) , ricordo che:

    “Il Concerto per pianoforte per la mano sinistra in Re Maggiore (Concerto pour la main gauche en ré majeur) fu composto da Maurice Ravel tra il 1929 e il 1930, contemporaneamente al suo Concerto per pianoforte in sol maggiore. Fu commissionato dal pianista austriaco Paul Wittgenstein (fratello del filosofo Ludwig Wittgenstein), che perse il braccio destro durante la Prima guerra mondiale. Wittgenstein stesso ne eseguì la prima con Robert Heger alla direzione della Orchestra Sinfonica di Vienna il 5 gennaio del 1932. Prima di scrivere questo concerto, Ravel intraprese entusiasticamente lo studio degli études di Camille Saint-Saëns per la mano sinistra.” (wp)

    “Figlio dell’industriale Karl Wittgenstein e fratello maggiore del filosofo Ludwig Wittgenstein, crebbe in un ambiente frequentato da importanti personalità della musica come Johannes Brahms, Gustav Mahler e Richard Strauss, con il quale il giovane Paul suonava in duo.

    Studiò con Malvine Bree, quindi con il più noto virtuoso polacco Theodor Leschetizky; debuttò sulle scene nel 1913, meritandosi alcune critiche favorevoli.

    L’anno seguente, allo scoppio della guerra, fu chiamato alle armi nell’esercito austro-ungarico. Ferito durante un’azione in Polonia contro l’esercito russo, fu catturato e il suo braccio destro dovette essere amputato. Durante la convalescenza, Wittgenstein decise di continuare a suonare il pianoforte, anche usando solo l’unico braccio rimasto.

    Al termine del conflitto, Wittgenstein mise in atto la sua promessa, scrivendo riduzioni di pezzi per sola mano sinistra e studiando brani nuovi composti espressamente per lui dal suo vecchio insegnante, Josef Labor (il quale era cieco). Riprese a dare concerti, suscitando ovunque ammirazione ed affetto.
    Entrò quindi in contatto con altri famosi compositori, chiedendo loro di scrivere per lui pezzi che potesse eseguire. Benjamin Britten, Paul Hindemith, Erich Wolfgang Korngold, Franz Schmidt e Richard Strauss vennero incontro alle sue richieste. Maurice Ravel scrisse per lui il Concerto per pianoforte per la mano sinistra, il più noto dei pezzi ispirati e richiesti da Wittgenstein. Sergei Prokofiev compose per lui il Concerto per pianoforte n. 4 in Re bemolle (ma Wittgenstein disse di non riuscire a comprenderlo, e non lo suonò mai in pubblico).

    Molti dei brani commissionati da Wittgenstein sono ancora oggi suonati frequentemente da pianisti dotati dell’uso di entrambe le braccia…” (wp)

    Immagino che il pianista Paul , essendo fratello di Ludwig, abbia preso la mutilazione con…filosofia. Facili battute a parte, se avesse ragionato (o sragionato) come altri fecero, fanno e sempre, ahimé, faranno, non ci sarebbe il concerto per mano sinistra, e molto altro di bello per la stessa mano, bensì solo voglia di vendetta per la mano destra..]

    25 Gennaio, 2011 - 0:19
  117. (Ma c’è chi avrebbe augurato a Paul Wittgenstein di perdere pure la mano sinistra, così avrebbe finalmente capito che non bisognava prendere alla leggera la ferocia dei soldati russi…-altro che passare il tempo a dimenticare ‘divertendosi’ con la restante mano!

    http://www.youtube.com/watch?v=PnC8DmBJJEw&

    Vabbé, almeno non sparate sui pianisti. Sparate su di me e basta. -Così risolviamo ogni problema. -Mi offro volontario. -Ma uccidere melanconici e lunatici non vale, dopotutto: bisogna uccidere parenti stretti, sani, pieni di vita, amati dal personaggio di turno da ‘rieducare’ . Poi ci vuole il casco, la cocaina da ashashin, magari un mandante amico del deputato colluso…ehh, mica facile..
    Ah, dimenticavo: qui a poche decine di metri da casa mia, un mese dopo che nacqui, le BR uccisero : http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Coco_%28magistrato%29 .)

    25 Gennaio, 2011 - 0:41
  118. lycopodium

    Grazie Syr! Se a Cagliari ci fosse ancora la mitica “Casa del Disco” (da pochi mesi spodestata da una rivendita del tutto non paragonabile) avrei controllato. Mi limito a rimpiangere.
    Immagino che – come dice il padrone del pianerottolo (e il “Padrone del Pianerottolo”) – dovrei benedire anche questo…

    25 Gennaio, 2011 - 6:24
  119. Sono nato e vivo a Milano. Sopra di me una vicina di casa. Figlia di un importante ingegnere petrolifero. Ultima di sei sorelle e un fratello. L’ingegnere muore di cancro una trentina d’anni fa. La mia vicina si sposa. Male, secondo la madre. Suo marito non è all’altezza del rango sociale della figlia. La madre muove guerra alla figlia. Ventidue anni fa mettono al mondo il primo figlio. Sette anni dopo, durante un’intercettazione casuale (la madre telefonava a una persona sotto controllo credo per tangentopoli) uno dei giudici che ha ora in mano la vicenda Ruby, apprende che il marito della mia vicina molesterebbe una delle sue nipotine. Senza ulteriori approfondimenti il giudice ordina le manette per il marito. Si fa sei mesi di carcere. La moglie lotta strenuamente per difendere il marito. Il giudice concede i domiciliari in un paesino del mantovano. La moglie corre con il figlio a trovare il marito, ha un incidente e il figlioletto di sette anni muore. Il giudice permette al padre di assistere al funerale scortato dai carabinieri. Il sindaco amico d’infanzia ordina ai carabinieri di andarsene. Una settimana prima dei funerali si suicida una delle sorelle della mia vicina. È il secondo suicidio in famiglia. Sei mesi dopo il giudice è costretto dalla evidenza dei fatti, del tutto inesistenti, a scarcerare e prosciogliere completamente il marito della mia vicina. Solo da qualche anno la mia amica, grazie all’altra sua figlia, riesce a osservare la realtà con gli occhi di noi fortunati, scampati agli errori giudiziari. Più volte ho dovuto fermarla mentre andava all’ora dell’uscita da scuola a prendere suo figlio che non c’era più.

    25 Gennaio, 2011 - 7:04
  120. elsa.F

    @Luigi

    “Se qualcuno maledice attraverso il tuo blog, tu benedici”.

    Questo credo sia espressione del più autentico stile evangelico ed apostolico. L’amore incondizionato per il prossimo tutto purifica, tutto perdona, tutto benedice.

    Su questi mattoni si costruisce la città del sole, si dà vita alla civilità dell’amore.

    Grazie di esserci!

    25 Gennaio, 2011 - 9:01
  121. Leonardo

    Sono profondamente grato a debenedetti per la testimonianza che ci ha reso. (E che, a quanto pare non fa né caldo né freddo ad alcuno, qui dentro).

    Non è un caso isolato, purtroppo: anch’io ne conosco alcuni quasi altrettanto gravi, anche se non così tragici.

    Mi stupisce che molti, anche qui dentro, non comprendano l’abissale differenza che c’è tra la violenza perpetrata – contro la legge e rischiando in proprio – dal malfattore che si pone contro la società e contro il quale la società si difende, e quella perpetrata dal magistrato, in nome della legge (!), senza rischiare nulla anzi in una condizione di totale irresponsabilità (che si traduce in pratica nell’impunità) quando opprime un innocente.

    Il magistrato è l’organo attraverso il quale lo stato esercita il suo monopolio legale della violenza, l’unico che può infliggere a un suo simile sofferenze anche gravissime essendo pienamente legittimato a farlo. La sua funzione dunque è (o dovrebbe essere) “sacra” e tutte le volte che viene esercitata ad un livello anche di un pelo inferiore al massimo umanamente possibile di virtù eroica, il magistrato è in difetto.
    Ad esempio: se dalla sua alacrità nel lavoro dipende la data, poniamo della fine di una custodia cautelare, ogni ritardo dovuto a sua trascuratezza o inefficienza è – dal mio punto di vista – una colpa moralmente gravissima.
    In questo campo non si può scherzare. L’unico paragone possibile (ma per difetto) è con il medico. Mentre però il medico che sbaglia, ne risponde e come (oggi al di là di quanto sarebbe ragionevole), il magistrato che sbaglia non ne risponde mai. Mai.
    Questo è intollerabile ed è enormemente più grave di tutti i bunga bunga della terra.

    25 Gennaio, 2011 - 14:52
  122. Leonardo

    «Una volta Leonardo lanciò qui una maledizione e anche allora seguì una benedizione».

    Ah Luigi! Che mancanza di discernimento! (E che delusione, se posso permettermi). Non mi ricordo più a chi fosse indirizzata quella maledizione che tanto ti scandalizzò quella volta (se dovessi badare a quel che dico, starei fresco), ma certo non assomigliava neanche da lontano alle parole di quel povero ragazzo.

    A ciascuno il suo: senza discernimento, la bontà degrada a melensaggine.

    25 Gennaio, 2011 - 14:56
  123. Stamane ho letto dal cellulare il ricchissimo (a dir poco) commento di debenedetti.

    Ma non ho la possibilità di scrivere, al lavoro, né mi son mai messo -per ora- a scrivere commenti -pur brevi- dal telefono mobile. Lo ringrazio così soltanto ora.

    Curiosamente, quanto ha scritto Leonardo circa la responsabilità dei magistrati, è nella sostanza quanto ho detto -proprio nelle stesse ore in cui Leonardo scriveva il commento- a un più anziano collaboratore operaio che, per vicende più grandi di lui, quasi a livello kafkiano, ha visto un giorno arrivare al paese la volante mentre pranzava, per consegnargli un avviso di garanzia, e da quel momento si sente parecchio amareggiato, . Gli spiegavo come -a mio modesto avviso- non vi sia più proporzione fra l’ipersensibilizzazione -eccessiva, sempre a mio parere- della “opinione pubblica” circa “gli incresciosi casi di malasanità”, mentre vi sia una notevole ‘anestetizzazione’ della medesima public opinion, circa i casi di “malagiustizia”, che pure esistono.

    Se un infermiere, pur ‘colposamente distratto’, inverte due buste con due diagnosi, o due buste di sangue, è subito additato come un criminale a livelli da Norimberga; mentre se un magistrato -o chi per lui, scusate l’ignoranza- capisce Roma per Toma nello sbobinare un’intercettazione, e agisce tragicamente di conseguenza, non so perlomeno se la “pubblica indignazione” -una volta scoperto il fattaccio- sarà la stessa che per i (para)medici del caso malasanitario -che automaticamente, ormai, vengono linciati anche solo nel pensiero, non appena sentito il solito servizio di un tg, a livelli da “infermiere bulgare in Libia” .

    [Avrei ancora molto altro da dire, su molte cose. Ma mi fermo qui.]

    25 Gennaio, 2011 - 23:08
  124. lycopodium

    Con quell’incipit, uno dice proprio: “Salieri!”.

    26 Gennaio, 2011 - 5:43
  125. B_Rat

    prova

    26 Gennaio, 2011 - 9:07
  126. B_Rat

    “Marco scrive,
    24 gennaio 2011 @ 16:23
    Leonardo, Gerry e debenedetti vi auguro che venga ammazzato un vostro parente stretto da un mafioso aiutato da un politico sedicente cristiano e dunque alla sequela di Cristo.
    Così poi mi spiegate ancora meglio dove si annida la virtù e dove il nemico.

    Marco scrive,
    24 gennaio 2011 @ 17:12
    E’ inaccettabile la reiterata volontà provocatoria di chi vuol farsi maestrino della sequela di Cristo e dimostra invece di non leggere nemmeno gli interventi di colui che vuole criticare.
    Ribadisco il mio augurio a Leonardo, Gerry e debenedetti. Che possano vedersi un figlio o la moglie cadere a terra trivellata da un farabutto cocainato con indosso il casco integrale, favorito dal Cuffaro-Lima-Ciancimino di turno.
    Poi vengano qui e continuino a fare i professorini di teologia.

    Marco scrive,
    24 gennaio 2011 @ 17:59
    Te lo auguro di cuore che te ne mitraglino uno: il più piccolo e per sbaglio, caro Gerry.
    Vedere i brandelli della sua carne perforata e bruciacchiata, il sangue tingere l’asfalto, sentirne l’odore.
    Così forse capirai dove sta il Nemico e verrai a farmi compagnia nell’abisso.
    Perché tu e quelli simili a te comprendono solo questa lingua.”

    Io non ho parole. Come si fa ad augurare reiteratamente simili atrocità ad altri esseri umani? Che puerilità c’è nel dire “Ma loro provocano!” quando il “provocare” è semplicemente sostenere opinioni diverse dalle proprie? Come si può riuscire a dirsi cristiani mentre si pronunciano, più volte!, parole grondanti di sangue?
    Marco! Cosa diresti se qualcuno durante una discussione ti augurasse più volte la morte violenta e atroce dei tuoi cari? Ti parrebbe una persona civile? Un confronto civile? Possiamo dialogare sparando di continuo l’un contro l’altro simili intenzioni maligne?

    26 Gennaio, 2011 - 9:12
  127. Marco

    B_Rat non capisce.
    Allora lo aiuto: rilegga l’intervento di Leonardo 22/01 ore 22.08; rilegga l’intervento di debenedetti 24/01 ore 13.43; rilegga infine l’intervento di Gerry 24/01 ore 15.28.
    Questi interventi non sono solo offensivi e provocatori se confrontati al tono da me tenuto nella discussione fino a quel momento ed ai ringraziamenti espressi nei miei confronti dallo stesso Luigi.
    Sono offensivi e provocatori in sé perché dimostrano l’atteggiamento fazioso e arrogante di chi vuole mascherare la sua attività diffamatoria e calunniosa nei confronti della Magistratura con il concetto religioso del perdono.
    Paragonarmi a Cuffaro e definire un criminale che ha favorito Cosa Nostra migliore di me senza nemmeno conoscermi rivela la falsità dell’autore di simile idiozia.
    Accusarmi di ostracismo e poi aggiungere farneticazioni riguardo lo svolgimento di un summit ‘ndranghetista in un circolo ARCI, probabilmente senza nemmeno leggere il mio lungo intervento (24/01 ore 8.49) che dimostra con che serietà ho preso tale accusa, rivela l’intenzione di politicizzare la discussione e di sparare fango su tutto e su tutti indiscriminatamente. Nessuno nega che se ci sono complicità tra circolo ARCI e ‘ndrangheta, una volta accertate, debbano essere perseguite. Quindi che fine ha l’intervento di debenedetti se non appunto quello di infangare con supposizioni, mistificazioni e bugie?
    Gerry poi sostiene che il Nemico si maschera nella Virtù. Implicitamente ciò significa che chi crede nel rispetto della Legge divina e statale di non uccidere, non rubare, non pronunciare falsa testimonianza sia uno strumento del male. Oltre a questo Gerry sostiene che non ho capito nulla del messaggio cristiano citando il classico “vangelo secondo me” in cui Cristo abbraccia un lebbroso. Infine dimostra apprezzamento per l’intervento demagogico di debenedetti rivelando quindi la condivisione delle intenzioni denigratorie e diffamatorie.

    Per questo, non essendo io un gattopardesco “figlio degli dei” che si affida a madonnine, rosari e sante rosalie di turno, non sono pentito di quanto affermato e non ci penso nemmeno a ritirarlo.

    Realmente uomini di un certo tipo comprendono solo un linguaggio di un certo tipo.

    26 Gennaio, 2011 - 9:59
  128. Gioab

    @elsa.F

    “Se qualcuno maledice attraverso il tuo blog, tu benedici”.
    Autentico stile evangelico.

    Dello stesso autore – Paolo di Tarso
    (Romani 12.14) : -“Continuate a benedire quelli che [vi] perseguitano; benedite e non maledite.”

    (1Corinti 4.20-21): – “ Poiché il regno di Dio [consiste] non in parola, ma in potenza. Che volete? Devo venire da voi con una verga, o con amore e mitezza di spirito?”

    (Tito 1.10) : – “Poiché ci sono molti uomini insubordinati, inutili chiacchieroni e ingannatori della mente, specialmente quegli uomini che aderiscono alla circoncisione. A QUESTI E’ NECESSARIO CHIUDERE LA BOCCA”

    Perché preferisce l’una piuttosto che le altre ? Non sono anche quelle autentico stile evangelico?

    ( Giovanni 2.15) : – “E fatta una sferza di corde, scacciò dal tempio tutti quelli che avevano pecore e bovini, e versò le monete dei cambiamonete e rovesciò le loro tavole.”
    ( che furia ! Non è evangelica anche questa ?)

    26 Gennaio, 2011 - 12:03
  129. B_Rat

    Marco,

    1) “Ma anche gli altri sono antipatici” non è una giustificazione. E poi quei 3 interventi sono di tutt’altro tono! Nessuno di essi si avvicina anche solo lontanamente ad augurare la morte violenta e sanguinolenta del figlioletto di alcuno!
    2) Non mi pare il caso di fare sillogismi basati su chissà cosa nell’interpretare il pensiero altrui. debenedetti essenzialmente dice “Anche ai circoli ARCI può capitare di collaborare con la mafia”. Ebbene? Finchè non si insinua che lo fanno tutti o che sia una strategia del PCI, puoi dirti assolutamente sicuro che debenedetti stia mistificando? E per favore, Gerry non sta certo dicendo che bisogna seguire solo chi dice di fregarsene di giustizia e virtù e fuggire da chi mostri che esse gli stanno a cuore. Qua sei chiaramente tu che mistifichi e disinterpreti il suo discorso.
    3) E poi sembra davvero che tu sia sceso in terra dai cieli per dare il giusto giudizio: sei sicuro, come ogni bravo telepate, che debenedetti e Gerry abbiano ”intenzioni denigratorie e diffamatorie”. L’idea della buona fede, qualora anche dicessero somme boiate, non sembra nemmeno sfiorarti. Per finire con “Realmente uomini di un certo tipo comprendono solo un linguaggio di un certo tipo.”. Giusto per insistere, il Verbo a parlato. Sul serio non hai dubbi che coloro che giudichi siano come li dipingi e che pertanto meritino intenzioni tanto violente e crudeli?

    26 Gennaio, 2011 - 13:53
  130. Marco

    Comincio a rispondere a B_Rat dalla numero 2:
    Sostenere che “Anche ai circoli ARCI può capitare di collaborare con la mafia” è demagogico e ha funzione denigratoria e diffamatoria perché:
    a) occorre provare tale collaborazione
    b) il processo in corso, riguardante i centinaia di arresti di uomini affiliati alla ‘ndrangheta, non tocca minimamente il circolo ARCI
    c) se ci fosse stata tale collaborazione, sarebbe giusto prendere i provvedimenti previsti dalla legge.
    La n° 1:
    Leonardo mi ha dato del peggiore di Cuffaro. Preferisco vedermi un parente stretto ammazzato da un mafioso cornuto e infame piuttosto che divenire peggio di Cuffaro.
    Sempre Leonardo, ultimamente insieme al compare Syriacus, mette in discussione anche una sentenza definitiva che giunge dopo dieci anni di processi.
    Leonardo, Gerry e debenedetti parlano dei fedeli servitori dello Stato presenti nella Magistratura come fossero nevrotici, disturbati, incapaci di fare il loro mestiere e colpevoli di rovinare la vita ad onesti cittadini. Gerry poi arriva a dire che il Nemico si maschera dietro la Virtù; ovviamente chi sia Nemico e cosa Virtù lo stabilisce lui.
    La n°3:
    L, G. e d. non sono in buona fede, spero. Altrimenti necessiterebbero di un corso accelerato di storia italiana e cultura anti-mafiosa dato che ciò che sostengono e come lo sostengono è la retorica difensiva utilizzata dai colletti bianchi collusi con la mafia.
    “Realmente uomini di un certo tipo comprendono solo un linguaggio di un certo tipo.” La sensazione di parlare ai muri che ho avuto dopo tre giorni di discussione con L, G e d. mi porta ad affermare la frase citata. Il livore, mascherato da sarcasmo (Leonardo), pseudo-dottrina (Gerry) e balle colossali (debenedetti) nei confronti della Magistratura merita una risposta a tono.

    Infine: nei tre interventi da lei citati, che non ritiro, ho descritto l’operato quotidiano dell’organizzazione che Totò Cuffaro ha favorito. Sentire la crudeltà e la violenza sulla propria pelle talvolta è il metodo migliore per insegnare maggior empatia a chi dimostra di non averne.
    La vittima non è Cuffaro ma è l’imprenditore che paga il pizzo, l’assessore ammazzato, il magistrato che salta per aria, il passante che ci va di mezzo, il giornalista ucciso…
    Occorre rispetto per chi lotta contro l’ingiustizia e per chi subisce l’ingiustizia. Per insegnarlo ai barbari può essere necessario un metodo barbaro.

    26 Gennaio, 2011 - 14:55
  131. LEONE

    @De Benedetti

    Molto bello il suo intervento.

    Da qui però a demonizzare un’intera categoria ce ne corre.
    Cosi’ come penso che la maggior parte dei medici siano persone oneste che fanno il proprio dovere penso che la maggior parte dei giudici facciano il loro.
    Che poi debbano essere controllati anche i giudici sono d’accordo ma occorre fare attenzione, deve essere fatto da organismi indipendenti, in caso contrario si corre il rischio di finire come nelle dittature dove i giudici diventano dei burattini.
    Quindi da un esempio negativo nessuno è autorizzato ad estrapolare una generalizzazione dello stesso tipo.
    La responsabilità è individuale.
    Per il resto non ho difficoltà ad ammettere che quel giudice avrebbe dovuto essere in qualche modo sanzionato.

    26 Gennaio, 2011 - 16:23
  132. Luigi Accattoli

    Leonardo il tuo “siano maledetti” (9 marzo 2007) era così incanalato:

    per i talebani del “la 194 non si tocca” che in questi trent’anni hanno sempre impedito una seria verifica della legge;
    per gli ipocriti che violano le stesse disposizioni della 194 che dicono di rispettare;
    per quelli che fanno terrorismo sulle gestanti, imponendo una cultura del rifiuto del «figlio difettoso»;
    per i burocrati che sono preoccupati solo di salvarsi il culo, per tutti costoro nessuna pietà. Siano maledetti.

    Per me era una maledizione a cui doveva seguire una benedizione.

    26 Gennaio, 2011 - 21:56
  133. Leonardo

    Accidenti, ma è scritto benissimo! Una cosa da predicatori di quelli di una volta, coi fiocchi e controfiocchi!
    Ma davvero l’ho scritto io? E davvero il 9 marzo del 2007, cioè quasi quattro anni fa ero già da queste parti a rompere le palle?
    “La vita fugge e non s’arresta un’ora
    e la morte vien dietro a gran giornate
    e le cose presenti e le passate
    e le future mi fan guerra ancora”.

    26 Gennaio, 2011 - 22:10
  134. Luigi Accattoli

    “Mi danno guerra e le future ancora”: quattro anni addietro non ti saresti azzardato a manomettere i versi del Petrarca.

    27 Gennaio, 2011 - 7:11
  135. Leonardo

    No, quattro anni fa c’erano più neuroni in attività.

    (Però si può dire anche: con l’età la memoria mi è diventata più plastica. È più delicato. Ricordo anche una bella pagina di uno scrittore che non amo, Italo Calvino, in cui faceva delle interessanti osservazioni sul modo in cui la sua memoria aveva modificato una poesia di Montale, “Forse un mattino”. Questo sempre per tentare di darsi delle arie. Per ultimo, anche la mia versione non era poi malaccio. Meno raffinata dell’originale e un po’ più espressionistica con l’esagerazione dell’anafora del polisindeto. Forse tradisce il fatto che neanche Petrarca è tra i miei preferiti. Fine delle scuse)

    27 Gennaio, 2011 - 9:00
  136. Mariaelena

    accidenti, quanto livore in questi post. La cosa che mi fa specie, perdonatemi la schiettezza, è questo tirare in ballo continuamente il Vangelo, lo spirito cristiano e annessi a supporto di questa o dell’altra tesi, una contraria all’altra. A me sembra fuori luogo ma, ovviamente, è solo la MIA opinione.

    27 Gennaio, 2011 - 11:57
  137. Marco

    Mariaelena,
    è l’oscena strumentalizzazione della religione che fanno tutti ormai. Compreso Cuffaro.

    27 Gennaio, 2011 - 12:08
  138. Mariaelena

    ancora riferimenti alla fede, ahimè…qui segnalo uno stralcio di un comunicato congiunto Magdi Allam-Berlusconi appena rilanciato dalle agenzie stampa e che spiega l’accordo tra i due per le amministrative (e oltre):

    “Berlusconi ed Allam hanno valutato positivamente sia la prospettiva di un
    accordo di coalizione anche alle prossime elezioni politiche nazionali
    sia la prospettiva di un impegno diretto di Allam nel governo
    nazionale. Berlusconi ha espresso apprezzamento per il valore aggiunto
    che Io amo l’Italia può rappresentare quale depositario di una
    cultura politica che si fonda sulla fede nei valori non negoziabili,
    sulla certezza delle regole che si sostanziano di diritti e doveri che
    garantiscono e vincolano tutti indistintamente, sull’orgoglio
    dell’identitá nazionale che s’ispira alle radici giudaico-cristiane
    della civiltá laica e liberale dell’Europa”.

    27 Gennaio, 2011 - 12:42
  139. Mariaelena

    continua:

    “Allam ha espresso la propria solidarietá a Berlusconi
    nell’attacco che sta subendo da parte di un ampio fronte trasversale
    che comprende politici del centro e della sinistra, poteri forti
    finanziari ed economici, la magistratura ideologizzata che sfrutta la
    toga per intimidire e sottomettere la classe politica, mezzi di
    comunicazione di massa che speculano sullo scandalismo, parte della
    Chiesa cattolica relativista, buonista, multiculturalista e
    islamicamente corretta. Allam -spiega ancora la nota- ha condiviso la
    preoccupazione di Berlusconi di una deriva autoritaria con
    l’affermazione di uno Stato di Polizia che vede gran parte degli
    italiani spiati e ricattabili, con l’incubo del linciaggio mediatico
    che ci condanna con un marchio indelebile a prescindere dall’esito del
    processo nelle aule dei tribunali”

    27 Gennaio, 2011 - 12:43
  140. LEONE

    Allam, un integralista cattolico convertito e Berlusconi, un unto dal Signore, (secondo le sue stesse parole), una bella coppia non c’è che dire….

    27 Gennaio, 2011 - 15:51
  141. B_Rat

    Marco,
    tu mi spaventi. Le tue parole sembrano uscite da un libro fantasy, tali quali quelle di un chierico fanatico. Sembri così convinto di essere nel giusto e che gli altri siano nel torto da pensare che per mostrare quanto hai ragione tutto sia lecito, si possono bene oltrepassare il limiti che normalmente tengono in piedi la civiltà, si può augurare col cuore il brutale assassinio di un giovane innocente. Sembri la pittura del concetto di intolleranza: perché io possiedo il Bene, rispetto a coloro che sono nel Male posso andare oltre quello che è normalmente concesso a ciascuno dalle regole necessarie alla convivenza. Puoi benissimo aver ragione nello specifico, ma il tuo modo di argomentare mi pare ugualmente pericoloso: Marco, ragiona! Cosa ne sarebbe della società se tutti la pensassero come te?! Non c’è sempre almeno una piccolissima possibilità che si sbagli?! Non possiamo non renderci conto dei limiti che oscurano la nostra vista?! Non possiamo lasciare almeno un piccolissimo spazio al dubbio?! Insisto, che ne sarebbe di noi se ognuno qua dentro mostrasse la stessa malevolenza verso coloro che lo contraddicono, totalmente sicuro che siano loro a sbagliare?!

    27 Gennaio, 2011 - 18:44
  142. Marco

    B_Rat,
    magari io e quelli come me potessimo far paura!
    Magari ci fossero in giro più persone che lottino per la giustizia e soffrano nel vedere l’ingiustizia! Staremmo tutti meglio e le mafie non sarebbero così potenti!

    Vede B_Rat, lei non capisce o finge di non capire che debenedetti, Gerry e Leonardo hanno voluto solo provocare. Hanno pronunciato frasi di estrema gravità se si pensa a quante persone sono morte nella lotta contro la mafia.
    Siccome considero molto importante il tema trattato dal post per un po’ sono stato paziente, poi ho scelto di offendere profondamente queste persone.
    Secondo me lo meritano, non mi pento e non ritiro quanto affermato.

    Le spiegazioni le ho date più volte.
    Lei probabilmente non le condivide, pazienza. Non siamo tutti uguali.

    27 Gennaio, 2011 - 21:29
  143. Anch’io sono stata paziente per un po’, ma ora non ne posso più Marco e mi immischio, che ti piaccia o meno!

    Tre punti fondamentali:

    1) Il post di Luigi non parlava di mafia, sei tu che hai voluto forzare l’argomento nella discussione e su cui, però, non accetti pareri diversi dal tuo. Alla faccia del cristiano e della persona intelligente!!

    2) L’immaturità che hai dimostrato in questa occasione è seconda soltanto alla presunzione che possiedi. Solo così si spiegano – ove fosse possibile! – le affermazioni che hai fatto e la intransigenza con cui continui a rimanere sulle tue posizioni, senza mai chiederti se quello che dici possa – non offendere – ma far male alle persone a cui indirizzi i tuoi pensieri.

    3) Il commento di Luigi non era per assecondare ciò che scrivevi, ma per mostrarti come si comporta un cristiano. Non hai compreso neppure questo.

    Peccato.

    28 Gennaio, 2011 - 2:09
  144. Marco

    Principessa,
    1) Parlare di Cuffaro, criminale condannato a 7 anni per favoreggiamento aggravato a cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio, significa parlare di mafia.
    Abbracciarlo è un gesto che ha una rilevanza culturale. Io ho espresso il mio parere riguardo il gesto dell’abbraccio. Leggendo i giornali in questi giorni mi sono accorto che tanti autorevoli giornalisti e qualche onorevole pensano che siano eccessivi persino i complimenti al contegno di S. C. Figuriamoci l’abbraccio.

    2) Ho voluto offendere e fare male a debenedetti, Gerry e Leonardo. Se ci sono riuscito ne sono molto contento.

    3) Non ho mai detto che Luigi abbia assecondato ciò che scrivevo. Ho detto che il tono della discussione era tale per cui Luigi ha ringraziato tutti e anche me. Non credo volesse mostrarsi buono e misericordioso evidenziando la sua differente superiorità cristiana come tu affermi.

    Anche tu non comprendi tante cose. Che ci devi fa?
    Pazienza.

    28 Gennaio, 2011 - 7:52
  145. LEONE

    Marco, ognuno la pensi come vuole, ci mancherebbe, ma sul punto 2 siamo fuori strada anzi siamo fuori come un balcone, essere contenti di fare male e offendere non è da cristiani, poi tu sarai anche un bravo fustigatore laico, un bravo giustizialista, fai tu, ma essere contento di far male a qualcuno non è da cristiani, poi se vuoi maledire anche me fai pure, ma in bergamasca si dice pà al pà e vi al vi! (pane al pane e vino al vino)

    28 Gennaio, 2011 - 10:48
  146. Leonardo

    Sono mortificato, ma il povero ragazzo non mi ha offeso né mi ha fatto male. (certo se avesse avuto un grosso bastone e ci fossimo incontrati in una strada deserta le cose starebbero diversamente …)

    Quel che mi dà da pensare è che anche lui ha una famiglia, è andato a scuola, poi ha fatto ll’università (non ricordo più perché, ma ho ipotizzato che sia studente di medicina o più probabilmente un giovane laureato, forse specializzando), ha frequentato ambienti parrocchiali o comunque di associazionismo cattolico (anche qui tiro a indovinare, ma non credo di sbagliarmi) … e il risultato è una testa che funziona così.
    Quando si dice l’emergenza educativa …
    Si dice poco, è catastrofe educativa.

    28 Gennaio, 2011 - 12:18
  147. Marco

    No di più, un disastro antropologico!

    28 Gennaio, 2011 - 13:27
  148. Leonardo

    Eh, in effetti …

    28 Gennaio, 2011 - 14:35
  149. Concordo con entrambi.

    … e, per quanto mi riguarda,il mio contributo finisce qui.
    Saluti

    28 Gennaio, 2011 - 21:04
  150. Leonardo

    Questo sta scritto nel sito di don Giorgio de Capitani, prete della diocesi di Milano, su cui – a quanto pare – il cardinale Tettamanzi non ha nulla da eccepire.

    «Signora Boccassini, estenda le sue indagini oltre le perversioni sessuali del più maledetto Porco italiano.
    Le chiediamo di più: si tiri da parte, e lasci a noi la possibilità di giustiziarlo, insieme ai suoi servitori, tra cui eccellono Fede, Minzolini e Sallusti, e tanti altri!».

    Sorvolando sul fatto che ci sarebbe anche un articolo del Codice Penale, il 414, in base al quale «chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell’istigazione, con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti» …
    se questo è un prete … si può arrivare a capire come un ragazzo, frequentando la parrocchia, possa arrivare a formarsi una mens come quella del povero Marco.

    30 Gennaio, 2011 - 20:42
  151. LEONE

    Leonardo, qualche pazzo c’è in tutte le categorie, ci sono anche preti che difendono Berlusconi, questo comunque esagera, ma non prenderlo ad esempio.

    31 Gennaio, 2011 - 22:23

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