Sms da Utoya: rassicuro chi è nascosto con me

Un uomo in uniforme ha cominciato a sparare (17,45). Cerco di rassicurare quelli che sono nascosti con me (17,50). Tutto ok (19,30)“: sono tre sms di Tom, uno dei ragazzi che erano sull’isola norvegese di Utoya nelle ore della strage del 22 luglio. Gli dedico un bicchiere di Vino Nuovo. Il fatto è che mi ritrovo in Tom e vorrei somigliargli: vedo in quella situazione una parabola della vita sulla terra. C’è chi spara e io mi adopero a tenere buono chi è nascosto con me. Ma ecco qui una gustosa conversazione – in quattro chiamate dal cellulare – di una sedicenne di nome Julie, che era sull’isola, con la mamma Marianne. Di Julie, che in tutto mi appare figlia, nel “bicchiere” avevo riportato una frase e volevo darvi il resto. La deliziosa Julie e la mamma che le manda il nonno e che vorrebbe prenotarle l’aereo ci dicono che la vita è colorata, altro che il grembiule massonico di Anders il guerriero. Detto anche il sanguinante, il sanguinoso, il sanguinaccio.

11 Comments

  1. Nino

    “il sanguinaccio.”

    Permettimi una licenza poetica.

    Ovvero il grande, grandissimo, immenso, immane quasi unico e ineguagliabile Stronzo!

    31 Luglio, 2011 - 21:47
  2. antonella lignani

    OT La realtà supera sempre di gran lunga la fantasia. Il dialogo tra madre e figlia mi commuove, ma ancora di più mi commuove il gesto della donna iraniana che ha rinunciato alla legge del taglione salvando la vista a colui che l’aveva sfigurata e accecata.

    31 Luglio, 2011 - 22:28
  3. Clodine

    Si, questo è veramente un gesto clamoroso, di grandissimo impatto. Un gesto senza precedenti che va ad incrinare una cultura che persevera senza evolvere, modo di pensare arcaico, tradizionale che richiede una revisione tanto è barbaro e spietato. Fa riflettere dover constatare che sono sempre le donne a ribellarsi alla consuetudine . Per associazione mi rammenta, anche se diverse le circostanze storiche e le modalità ma in un certo senso identica la coraggiosa presa di posizione, il caso di Franca Viola, la ragazza di Alcamo che in una profonda Sicilia dove non solo la violenza carnale era leggittimata ma -oltre al danno la beffa- l’articolo 544 del codice penale ammetteva la possibilità di estinguere il reato , anche ai danni di minorenni, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto «matrimonio riparatore» . Franca Viola fu la prima ragazza che non solo rifiutò il matrimonio ma mandò in galera [11 anni] stupratore e complici …

    1 Agosto, 2011 - 10:47
  4. Clodine

    A proposito di spari: ma non vedete cosa sta succedendo in Siria…altro che sangue, scorre a fiumi, la gente inerme presa a granate, oltre 130 morti, e siamo alla vigilia del Ramadan…

    1 Agosto, 2011 - 13:52
  5. Gioab

    @ antonella lignani –
    “ma ancora di più mi commuove il gesto della donna iraniana che ha rinunciato alla legge del taglione”
    Allora deve essere sbagliato il Vangelo : Rendetele come essa stessa rese, e fatele il doppio, sì, il doppio del numero delle cose che essa fece; nel calice in cui mise un miscuglio mettetele il doppio del miscuglio.” ( Rivelazione 18.6)

    @ clodine
    veramente un gesto clamoroso, di grandissimo impatto. Un gesto senza precedenti che va ad incrinare una cultura che persevera senza evolvere,
    Mica come le menti nobili che “ignorano e tollerano la provocazione e perseverano senza evolvere, modo di pensare arcaico, tradizionale che richiede una revisione tanto è barbaro e spietato.”

    1 Agosto, 2011 - 17:04
  6. “noi risponderemo al male non con il male, ma con il bene”.
    Non so se questo ragazzo è cristiano. Ma questa è la luce di Dio che splende in questa immane tragedia. O no?

    2 Agosto, 2011 - 9:55
  7. Marilisa

    Splendido ragazzo, parole illuminanti. Veramente la luce di Dio in un mondo che troppe volte appare oscurato dalle tenebre di un male indecifrabile. Voglio credere che nel mondo ci siano tante persone come lui, che riescono a parlare di bene, di pace, anche quando sono ferite nel profondo. È difficile, ma si può se la grazia di Dio le accompagna.
    È Dio stesso che parla per bocca di nuovi profeti.

    2 Agosto, 2011 - 10:32
  8. nico

    Marilisa scrive: È Dio stesso che parla per bocca di nuovi profeti.

    …anche nelle piccole cose, nelle minime.
    A volte una parola diviene il motore che ti fa andare avanti per tanto, tantissimo tempo…

    2 Agosto, 2011 - 11:30
  9. Gioab

    @ maioba
    “noi risponderemo al male non con il male, ma con il bene”.

    Lei ha ragione sig. Maioba. Basta mettersi d’accordo su cos’è male e cos’è bene.
    Fare l’elemosina è bene ? Ma non è meglio insegnare a pescare ? Allora pescare è meglio che fare l’elemosina.
    Amputare un dito o un piede è bene ? Si se serve a curare ma no se è inutile !
    Una donna si prostituisce per dare da mangiare al figlio è bene o male e se uno si suicida per lo stesso motivo ? è male ?
    Essere scortese è bene o male ?
    “Comunque, l’angelo di Geova gli disse: “Perché devi chiedere del mio nome, quando esso è meraviglioso?” ( Giudici 13.18)
    Anche Gesù usò la frusta, fece male ?

    2 Agosto, 2011 - 12:54
  10. Marilisa

    Sì, Nico, anche nelle minime, ne sono convinta. È per questo che dovremmo stare attenti sempre, pronti a captare anche il sussurro di Dio. Invece spesso siamo frastornati dal rumore indistinto intorno a noi e non ascoltiamo le singole voci, non vediamo. È anche questa la nostra insipienza.

    2 Agosto, 2011 - 13:07
  11. nico

    Pensa, Marilisa, alla responsabilità di chi, invece di far risuonare Dio nelle sue parole, emette solo il rumore indistinto, frastornante rispetto al sussurro di Dio…

    Per questo sono grata a Tom, al suo “Cerco di rassicurare quelli che sono con me”,
    e al pianerottolo che me lo ha fatto sentire,
    al pianerottolo come luogo in cui le voci rimbalzano e possono rimbombare per tutto il condominio, e fuori.

    2 Agosto, 2011 - 13:32

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