Sono stato in Sicilia e c’erano mandorli fioriti

Sono stato in Sicilia, c’erano mandorli in fiore tra Rosolini e Modica e volevo farvelo sapere. Arrivo domenica sera all’aeroporto di Catalia, due gentilissimi mi portano alla casa del vescovo di Noto, Antonio Staglianò. Egli è poeta e mi dà un suo poemetto intitolato MORTE DOV’E’ LA TUA VITTORIA (Edizioni Santocono 2010). Ricambio con un abbraccio. Una notte nella sua residenza, che è sulla destra del duomo di Noto, che a vederlo ti sembra di sognare. Ora poi che è ripulito, e col mattino in faccia. Su quella scalinata. Poi in automobile verso Modica, lungo la Cava d’Ispica. Con intorno il bianco dei mandorli. A Modica lo splendore di San Giorgio visto quinci e quindi. Cioè andandoci dentro e uscendone fuori, cercandolo infine dalla collina di fronte. “De enfrente” come diceva quello. Un bel dibattito nel giorno di Francesco di Sales “sulla sfida educativa e la cultura digitale”. A pranzo dalle Benedettine. Un articolo improvvisato su Bagnasco e Berlusconi e il rientro a Roma. E’ tutta vita.

63 Comments

  1. Francesco73

    Ad agosto ero a Noto, me la sono goduta davvero in un trionfo di barocco e granite (nel mio caso al pistacchio, la preferita di gran lunga).
    Ho visto il duomo, mozzafiato fuori, un pò meno dentro.
    La scalinata, l’episcopio e le chiese vicine.
    Sei salito su uno dei due campanili con vista turistica sui tetti?

    Modica l’ho solo sfiorata, in un mezzogiorno rovente che mi portava all’Ibla Ragusa…

    25 Gennaio, 2011 - 14:38
  2. LEONE

    Bella la sicilia, è tutta vita sì, magari con la crema di pistacchi o la marmellata di mandarini..

    25 Gennaio, 2011 - 15:08
  3. marta09

    Eh … come si fa in fretta a spostare l’attenzione degli italiani!!!!

    25 Gennaio, 2011 - 15:45
  4. elsa.F

    @marta09
    “Eh … come si fa in fretta a spostare l’attenzione degli italiani!!!!”

    Commento…

    Grazie al Cielo!

    25 Gennaio, 2011 - 15:50
  5. Luigi Accattoli

    Dal MEIC (Movimento ecclesiale di impegno culturale) ricevo questo comunicato:

    La Presidenza nazionale del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) interviene con una nota ufficiale nel dibattito relativo all’ultima inchiesta giudiziaria che sta coinvolgendo il Presidente del Consiglio. Ecco il testo integrale del documento.
    Il Meic condivide il profondo turbamento – espresso ieri anche dal cardinale Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale italiana – destato nella comunità civile ed ecclesiale dalle recenti vicende che hanno visto coinvolto il Presidente del Consiglio. Il Movimento manifesta sgomento per i molti episodi che emergono dall’inchiesta della Procura milanese e che esprimono un’abissale distanza dalle tradizioni e dalla prassi democratica. Nella più autentica tradizione culturale del Meic, che vede nell’impegno politico una delle più alte espressione della carità cristiana, oltre che un efficace servizio al bene comune nel rispetto e nella difesa della dignità della persona, sottolinea l’amara perplessità suscitata dalle notizie sullo stile di vita di colui che, rappresentando le Istituzioni pubbliche al massimo livello, dovrebbe avere a cuore una condotta irreprensibile a presidio delle esigenze dell’etica pubblica e della credibilità internazionale del Paese.
    Il Meic unisce la sua voce a quanti, entro la comunità ecclesiale e civile, richiedono che si faccia rapidamente luce nelle sedi competenti su tutte le inquietanti vicende e sottolinea l’opportunità che vengano al più presto separate le responsabilità personali da quelle implicite nell’alto Ufficio svolto, del quale si devono salvaguardare prestigio e dignità.
    Il Meic ribadisce il suo impegno affinché la cultura della vita buona e della ricerca del bene comune non sia soffocata, soprattutto nei giovani, dalla pervasiva atmosfera di rassegnazione e disimpegno che diviene di giorno in giorno più stagnante.
    La Presidenza nazionale del Meic

    25 Gennaio, 2011 - 16:12
  6. Luigi Accattoli

    Dalla CEI ricevo una dichiarazione del portavoce Domenico Pompili di cui riporto i primi due paragrafi:

    Una forte ‘unità di giudizio’ da parte di tutti i membri del Consiglio permanente è emersa nell’articolato dibattito di martedì 25 gennaio, a seguito della prolusione. Si è registrato in tutti gli interventi una profonda condivisione del tono e ancor prima dei contenuti dell’intervento del Presidente della CEI.
    I Vescovi hanno apprezzato la pacatezza, la profondità e l’equilibrio di una lettura della realtà né reticente né aggressiva, e nel contempo capace di dar conto del disagio morale che serpeggia nel nostro Paese. In particolare – è stato rilevato – la posizione espressa dal Presidente ha saputo tener conto di tutti i fattori in gioco, senza prestarsi a interpretazioni di parte e riconducendo la questione ad un livello culturale ed etico che chiama in causa la responsabilità di tutti, nessuno escluso. A cominciare ovviamente da chi ha maggiori responsabilità in vista del bene comune.

    25 Gennaio, 2011 - 16:15
  7. mattlar

    Il MEIC è assai chiaro e pacato.
    La CEI è molto profonda, ma molto molto molto.

    25 Gennaio, 2011 - 16:24
  8. Gioab

    Il mandorlo (Prunus o Amygdalus communis) è pianta indigena della Palestina, del Libano e di alcune zone della Mesopotamia. Della stessa famiglia del pesco, il mandorlo cresceva selvatico ed era anche coltivato come albero da frutto.

    Il nome ebraico shaqèdh significa, letteralmente, “uno che si sveglia (vigila)”, ed è molto appropriato perché il mandorlo è uno degli alberi che fioriscono per primi dopo la stasi invernale, già alla fine di gennaio o ai primi di febbraio. In Geremia 1:11, 12 il nome “mandorlo” (shaqèdh) è seguito dalla forma verbale “vigilo” (shoqèdh) formando un gioco di parole.

    Mai messo in dubbio che i preti avessero residenza nei posti più esclusvi

    25 Gennaio, 2011 - 17:02
  9. LEONE

    @ mattlar
    Molto profonda, ma ogni tanto non si dovrebbe dire si’ si’ no no…..

    25 Gennaio, 2011 - 17:21
  10. mattlar

    infatti va così in profondo che oserei dire che è anche un po’ oscura.

    25 Gennaio, 2011 - 17:30
  11. Leonardo

    Luigi, mentre di solito ti compiango un po’, immaginandoti sballottato di qua e di là per la penisola in ostaggio a Trenitalia, in questo caso nutro sentimenti di pura invidia.

    25 Gennaio, 2011 - 18:03
  12. marta09

    @Elsa … ma io parlavo anche di ciò che i telegionali stanno trasmettendo …. Eh eh eh

    25 Gennaio, 2011 - 19:17
  13. Grazie, Luigi,per una corsa in auto dalle mie parti,attraverso i tuoi occhi…

    25 Gennaio, 2011 - 19:32
  14. antonella lignani

    Meno male; l’aria fresca coi mandarli in fiore ci voleva proprio.

    25 Gennaio, 2011 - 21:10
  15. lycopodium

    Per Francesco73: non conosco quel duomo, quindi sarebbe interessante conoscere il motivo del tuo giudizio estetico. Grazie.

    26 Gennaio, 2011 - 6:15
  16. cara principessa, un abbraccio… il tuo commento è poesia. Mi ha colpito quando l’ho letto.

    ps. Alessandro Speciale su VinoNuovo sottolinea (…) una parte che mi sta a cuore della prolusione di Ba.

    Io, in generale, l’ho trovata impeccabile e lucida, tranne che sul tentativo di commento delle “note vicende”… mi pare che lì, ci sia ancora tanta paura di scivolare sulle bucce di banana e delle minacce stile Fede-Feltri sugli scheletri nell’armadio… E la paura come noto è il contrario della Fede.

    E poi, mi manca un po’ di sana passione. Chi l’ha detto che le prolusioni non possano essere anche appassionate, come nella “buona” predicazione?

    26 Gennaio, 2011 - 8:11
  17. marta09

    Comunque, Luigi, grazie dei mandorli in fiore.
    Abbiamo sete e fame di bellezza e semplicità e se non ci fossero i fiori spontanei …

    Ancor di più questi mandorli in fiori, quando – noi del Nord – stiamo gelando hanno quasi un valore simbolico: quello che anche nell’inverno più rigido la natura inizia già a dare i segni della primavera e della vita. Nonostante il freddo, difatti, anche alcuni dei nostri alberi sono colmi di gemme promettenti.

    Abbiamo 2 occhi e contemporaneamente possiamo vedere sia il brutto che il bello in una specie di equilibrio per cui il brutto non cancella il bello ed il bello non rende insensibili al brutto …
    Credo che tutti noi siamo così: non stordiamo con il bello, ma neppure ipnotizziamo con il brutto e sappiamo che la prima nostra “opera di bene” è quello di non distruggere il buono/bello/bene che il Signore ha messo in OGNI uomo.

    Grazie Luigi, grazie Principessa e grazie Simone … ma anche grazie a tutti: nel post precedente ho avvertito più dolore che rabbia, più destabilizzazione che sdegno, più speranza tramontata che condanna … ed è per questa speranza che ci sono i mandorli in fiore in pieno inverno.

    26 Gennaio, 2011 - 9:13
  18. mattlar

    Bravo Moralista !
    Ottima sintesi della prolusione di Ba.
    grazie
    m

    26 Gennaio, 2011 - 9:24
  19. Francesco73

    @ lyco:

    “giudizio estetico” è espressione forte, io non ho competenze artistiche particolari;

    la cattedrale di Noto è molto bella all’esterno, e del resto famosa in tutto il mondo per questo; dentro è un pò scarna, sostanzialmente tutta bianca, con un effetto molto diverso da fuori; voglio dire che l’occhio semplice del turista coglie la differenza, ecco

    26 Gennaio, 2011 - 10:27
  20. elsa.F

    @marta09 …
    ma io parlavo anche di ciò che i telegionali stanno trasmettendo …. Eh eh eh

    Anch’io … eh, eh, eh!

    26 Gennaio, 2011 - 10:58
  21. Luigi, non so se ci invita a cogliere il simbolismo della “fioritura del mandorlo”.

    Nell’ultima massima sapienziale dell’Ecclesiaste (Quolet) usa la “fioritura del mandorlo” per simboleggiare la canizie. Canizie, che è simbolo di raggiunta saggezza (almeno all’epoca, perchè oggi con le “tinte”, sembra nessuno voglia più esser “saggio”). Forse è per questo che il saggio Qoelet all’inizio della massima invita a “ricordarsi del Creatore nei giorni di giovinezza”, poichè quando si raggiungerà la “saggezza” avremo la percezione (e speriamo il dolore) degli errori commessi in gioventù.

    “Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo per l’uomo è tutto.”

    Un cordiale saluto a tutti.

    26 Gennaio, 2011 - 11:20
  22. Gioab

    @ principessa
    “attraverso i tuoi occhi”

    Se la curiosità è forte suggerirei di aprire – google maps – digitare “noto” e trascinare “l’omino giallo” che sta sulla barretta che aumenta e diminuisce la scala della mappa sulla mappa stessa nel punto che desidera.

    Dopo aver atteso qualche secondo appariranno le fotografie del posto che ha selezionato.

    Spostando il mouse può camminare lungo la strada e vedere com’è Noto o qualunque altro luogo del pianeta.

    Modo semplice per viaggiare gratis. Meraviglie della tecnica.

    Buona passeggiata.

    26 Gennaio, 2011 - 11:22
  23. E ricordiamoci che l’albero della “saggezza” o meglio della “sapienza” è il primo a fiorire…

    26 Gennaio, 2011 - 11:23
  24. mattlar

    Gioab, Principessa voleva fare la poetessa e ha pure commosso il Moralista. Adesso, arrivi tu – con il tuo afflato tecnologico – e rovini tutto il candore della bellezza

    26 Gennaio, 2011 - 11:27
  25. Gioab, visto che ti diverti con i motori di ricerca, se già non lo sai, fatti una ricerca per scoprire perchè negli antichi monasteri i copisti sapevano solo scrivere, mentre invece i revisori dei testi copiati sapevano solo leggere, e pochi “privilegiati” (la maggior parte gli “abati”) sapevano fare entrambe le cose, cioè leggere e scrivere.

    26 Gennaio, 2011 - 11:50
  26. LEONE

    Messico, muore a 86 anni Samuel Ruiz vescovo degli indios

    Fu fondatore e presidente del Centro Fary Bartolomé de las Casas
    E’ deceduto ieri all’età di 86 anni Monsignor Samuel Ruiz García, già Vescovo Emerito della Diocesi di San Cristobal de las Casas,affettuosamente chiamato dai suoi fedeli Jtatic Ruiz. La notizia ha lasciato molta tristezza nelle comunità indigene messicane. Monsignor Samuel Ruiz García fu fondatore e presidenteper diverso tempo del centro per i diritti umani Fray Bartolomé de Las Casas.

    Nel comunicato diffuso dal Centro per i diritti umani si legge: “Con profondo dolore comunichiamo che oggi, 24 gennaio, a Città del Messico, a 86 anni è scomparso Monsignor Samuel Ruiz García. Il nostro caro Jtatic ci ha trasmesso l’incorruttibile decisione di lottare per la giustizia e la costruzione della pace con dignità e perseveranza.
    Jtatic Samuel Ruiz è stato Vescovo Emerito della Diocesi di San Cristóbal de Las Casas e questo 25 gennaio avrebbe compiuto il 51° anniversario di ordinazione episcopale. E’ stato inoltre fondatore e Presidente di questo Centro dei Diritti Umani dal 1989. Nella suainstancabile lotta per la difesa dei diritti umani è stato ispiratore e guida di molte organizzazioni civili e di processi sociali nella costruzione della giustizia, mediatore nei dialoghi tra l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ed il governo messicano, un grande teologo della liberazione e promotore della teologia india. E’ stato candidato al Nobel per la Pace ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro a difesa dei diritti umani in particolare a difesa dei popoli indigeni in Chiapas. Fedeli alla sua ispirazione, tutte e tutti noi che facciamo parte di questo Centro, ratifichiamo la nostra Missione di camminare a fianco e al servizio del popolo povero, escluso ed organizzato che vuole superare la situazione socioeconomica e politica in cui vive, prendendo da lui direzione e forza per contribuire nel suo progetto di costruzione di una società in cui le persone e comunità esercitino e godano di tutti i loro diritti in pienezza”.

    26 Gennaio, 2011 - 15:03
  27. antonella lignani

    Sì, meglio pensare ai mandorli. Personalmente non capisco perché si debba perdere tempo a votare la fiducia o meno a un ministro perché è caduto un muro negli scavi di Pompei. Cosa si aspettavano dopo 2000 anni?

    26 Gennaio, 2011 - 15:48
  28. tranquilli… “poesia” batte sempre “google map”

    26 Gennaio, 2011 - 16:03
  29. Gioab

    @Ubi humilitas

    Ringraziando Ubihumilitas per il suggerimento. Mi sorge una curiosità:
    se negli antichi monasteri i copisti sapevano solo scrivere, come facevano a sapere ciò che dovevano copiare ? e se i revisori sapevano solo leggere come avrebbero potuto correggere gli errori ?
    e se solo gli abati sapevano fare ambedue le cose, come potevano essere nominati fra gli stessi monaci che non sapevano fare chi l’una chi l’altra cosa ?

    In molti luoghi, quando si creava una vacanza, il vescovo della diocesi sceglieva un superiore fra i monaci del monastero, ma sembra che, fin dall’inizio, la nomina di un Abate avvenisse tra i monaci stessi. – Wikipedia
    i copisti ebrei erano gli scribi o soferim nati ai tempi di Esdra estremamente meticolosi, al punto di contare non solo le parole che copiavano ma persino le lettere. Essi leggevano ad alta voce ogni parola prima di scriverla.

    26 Gennaio, 2011 - 16:14
  30. elsa.F

    Veramente … la poesia, come tutta l’arte, è fuori classifica per manifesta superiorità 😉

    26 Gennaio, 2011 - 16:22
  31. Mariaelena

    mi sto perdendo….
    e dire che mi ero distratta solo un attimo

    26 Gennaio, 2011 - 17:16
  32. Mariaelena

    ho letto gli ultimi commenti alla precedente discussione inaugurata da Luigi (“Cinque risposte secche su Berlusconi e le ragazze”): sanciscono il mio TOTALE smarrimento 🙁

    26 Gennaio, 2011 - 17:21
  33. Gioab

    @ Mariaelena

    “sanciscono il mio totale smarrimento”

    Cosa è meglio: sapere come andare senza sapere dove ? o non sapere dove andare non sapendo come ?

    Chi si smarrisce usa la bussola e la mappa. La bussola punta sempre il nord e la mappa è in scala ma bisogna sapere dove si è, altrimenti non può sapere da dove iniziare. In tal caso occorre una guida. Ma anche avendo la guida servono le provviste se il percorso è lungo.

    Quando Sara moglie di Abraamo umilio Agar essa smarrita fuggì nel deserto…….:

    (Genesi 16.6-16)
    “Quindi Sarai la umiliava tanto che essa fuggì via da lei. L’angelo di Geova la trovò poi presso una fonte di acque nel deserto, presso la fonte sulla via di Sur. E diceva: “Agar, serva di Sarai, da dove sei mai venuta e dove vai?” A ciò essa disse: “Ebbene, fuggo via da Sarai mia padrona”. E l’angelo di Geova proseguì, dicendole: “Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano”. Quindi l’angelo di Geova le disse: “Moltiplicherò grandemente il tuo seme, tanto che non si conterà per la moltitudine”. Inoltre l’angelo di Geova le disse ancora: “Ecco, sei incinta, e certamente partorirai un figlio e gli dovrai mettere nome Ismaele; poiché Geova ha udito la tua afflizione. In quanto a lui, diverrà una zebra d’uomo. La sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti sarà contro di lui; e risiederà davanti alla faccia di tutti i suoi fratelli”.

    26 Gennaio, 2011 - 18:16
  34. Mariaelena

    @ Gioab
    Lei così non mi aiuta però 🙂

    26 Gennaio, 2011 - 18:19
  35. Leonardo

    Ormai salto quasi sempre a piè pari i lunghi e pallosissimi interventi del bibbiarolo (tanto a casa ho già sia la Bibbia che Wikipedia), però mentre li scavalco mi passano davanti agli occhi e mi pare di aver capito che è un po’ filoberlusconiano. Ho capito bene?

    26 Gennaio, 2011 - 18:35
  36. Luigi Accattoli

    Lyco e Francesco73. Ora il Duomo di Noto magnifico di fuori sta diventando splendido anche dentro: hanno appena smontato i ponteggi per gli affreschi dei piloni e della cupola – del pittore russo Oleg Supereco – e in seguito dovranno essere parzialmente dipinte l’abside e le navate.
    Sulla Cupola c’è la Pentecoste. Sui piloni gli evangelisti. Sono grandi immagini, degne della grande chiesa. Sulla destra della Madonna avrebbe dovuto esservi la Maddalena, ma la “Commissione nazionale” che presiede alla ricostruzione del Duomo non ha approvato il bozzetto. Se capitate a Noto, osservate come l’artista ha genialmente risolto il problema della presenza-assenza della Maddalena.

    26 Gennaio, 2011 - 18:56
  37. Gioab

    @ Mariaelena
    Ha ragione ! Dove vuole andare ?

    @ Leonardo
    Filo Berlusconiano ? No ! Teolfilo ! ( Luca 1.3; Atti 1.1)

    26 Gennaio, 2011 - 19:38
  38. anche qui i mandorli sono già in fiore da più di una settimana…
    A proposito, una volta questo spettacolo mi ha ispirato una poesia:

    «Virgam vigilantem ego video» (Hier I,11)

    Tornavo dal seppellimento di un prete,
    ennesimo amaro presagio
    di maggior impegno e di più grande solitudine.
    Sulla strada, alla mia destra, improvvisamente,
    un mandorlo già in fiore.
    Anticipo di speranza e timida vedetta
    per una chiesa agonizzante
    ricca di piani pastorali e strategie d’attacco
    da lasciare in eredità a nipoti ancor più stolti,
    e povera di umanità
    per inettitudine, non perché appesa alla croce.
    Sento profonda nostalgia di Gesù.

    (23 gennaio 2008)

    26 Gennaio, 2011 - 20:21
  39. Mariaelena

    @ Gioab
    cito da lei: “Cosa è meglio: sapere come andare senza sapere dove ? o non sapere dove andare non sapendo come?”
    mi ricorda tanto Totò e Peppino a Milano…. 🙂

    p.s. ma i testi che cita (con segnalazione dei relativi capitoli, versetti ecc.) li sa a memoria proprio tutti tutti tutti? 🙂

    26 Gennaio, 2011 - 20:34
  40. marta09

    @Maioba … è splendida, davvero splendida la tua poesia ed hai messo in luce il messaggio dei mandorli in fiore in gennaio, ma anche di quelli che fioriscono a Febbraio e Marzo a cui seguono poi altre fioriture di fiori sempre più “nobili e blasonati” … ma che ha rotto l’inganno dell'”invernosenzavita” è il semplice mandorlo.

    Vicino a casa ho 2 mandorli enormi: uno bianco che però hai dei rami rosa e l’altro rosa che – però – ha dei rami bianchi … ma devo aspettare un bel po’ per vederli di nuovo, ma la promessa dei fiori è già visibile con le piccole gemme.

    Grazie Maioba (don Marco).

    26 Gennaio, 2011 - 21:36
  41. Leonardo

    Ecco, volevo trovargli un aspetto non dico positivo ma perlomeno accattivante per via del suo anticonformismo (come sarebbe stato un tratto di filoberlusconismo qua dentro), e invece Bibbiacontinua mi ha deluso ancora una volta: è solo Teolfilo (dice lui).

    26 Gennaio, 2011 - 22:06
  42. Gioab

    @ Mariaelena

    Si, noio volevon savoir……

    No, non li conosco proprio tutti, perché sebbene all’inizio sembra complicato, è come un puzzle; una volta messa la cornice e conoscendo il disegno diventa abbastanza semplice sapere dove vanno gli altri pezzi, e ne esce un panorama stupendo che è molto diverso da ciò che è comunemente accettato.

    Diventa difficile spiegarlo perché fai la figura di Totò e Peppino a Milano. La cosa strana è che anche quando hai letto la tessa cosa tantissime volte, se lo rileggi ti può capitare di scoprire ancora altri dettagli che malgrado il tempo trascorso non avevi mai visto prima e capisci che non c’è fine o almeno non so dove sarà la fine perché da una parte dice che “altri rotoli saranno aperti” (Riv. 20.12) e ti accorgi che il cammino è ancora lungo e non sai dove finirà.

    Oggi si parla di quelli di Qumram ma non so se si tratta di quelli, ancora….. “Poiché il Sovrano Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti.” ( Amos 3.7)

    Ti faccio un esempio: Tu sai che il Libro contiene 66 libri più piccoli + quelli apocrifi. I 66 libri furono scritti in 1500 anni circa ad iniziare da Mosè che scrisse i primi 5 ( La Torà) . Gli altri furono aggiunti col tempo man mano che la storia del popolo si srotolava sulla tavola del tempo e ai precedenti si aggiungevano quelli scritti successivamente. Ciascun personaggio a secondo di dove si fosse trovato in quel percorso lungo il tempo aveva a disposizione solo una parte della storia della quale conosceva il disegno solo in funzione di ciò che aveva a disposizione fino a quel momento. E’ come se nel tempo il disegno diventasse sempre più nitido o come lo vedessi ingrandirsi perchè si aggiungono dettagli.

    UN esempio. Quando il popolo d’Israele incorrendo nella disapprovazione di Dio fu abbandonato come promesso, e fu portato in esilio nel 607 aev. Era già stato scritto, che sarebbero rimasti in esilio per 70 anni e nessuno lo aveva capito, solo verso la fine o a conclusione di quei 70 anni fu loro concesso di capire che l’esilio stava finendo:

    “Nel primo anno di Dario figlio di Assuero del seme dei medi, che era stato fatto re sul regno dei caldei, nel primo anno del suo regno io stesso, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni riguardo ai quali la parola di Geova era stata rivolta a Geremia il profeta, per compiere le devastazioni di Gerusalemme, [cioè] settant’anni.” ( Daniele 9.1-2) v. Geremia 25.11-12

    Eppure Daniele leggeva i libri di continuo e non era riuscito a capire ciò che c’era da scoprire se non al momento giusto. Proseguendo per es. sapevano che doveva venire il messia, e conoscevano anche il tempo e il luogo: “: E tu, o Betleem Efrata, quella troppo piccola per essere fra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che deve divenire il dominatore in Israele, la cui origine è dai primi tempi, dai giorni del tempo indefinito.” (Michea 5.2) Ma quando arrivarono i “magi” da Erode ( Matteo 2.1-16) lui non ne sapeva nulla, però il popolo lo aspettava : (Luca 3.15) ma non lo hanno riconosciuto. Solo alcuni ma la maggioranza no. Perché ? Era pure scritto !

    (Isaia 29.11) : – “E per voi la visione di ogni cosa diviene come le parole del libro che è stato sigillato, che danno a qualcuno che conosce la scrittura, dicendo: “Leggi questo ad alta voce, ti preghiamo”, ed egli deve dire: “Non posso, poiché è sigillato”

    “E mi diceva: “Comprendi, o figlio dell’uomo, che la visione è per il tempo della fine”.(Daniele 8.17) – “Ed egli proseguì, dicendo: “Va, Daniele, perché le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine. 10 Molti si purificheranno e si imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi di certo agiranno malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno.” ( Daniele 12.9-10)

    E potrei proseguire…..ma mi fermo qui.

    26 Gennaio, 2011 - 22:36
  43. Mabuhay

    Maioba: grazie.
    E’ una poesia Bellissima. Bellissima.
    Grazie.

    26 Gennaio, 2011 - 22:56
  44. lycopodium

    @ Maioba
    «Anticipo di speranza e timida vedetta
    per una chiesa agonizzante
    ricca di piani pastorali e strategie d’attacco
    da lasciare in eredità a nipoti ancor più stolti,
    e povera di umanità
    per inettitudine, non perché appesa alla croce.
    Sento profonda nostalgia di Gesù.»

    Quando l’ho letto (direttamente dal libro) mi sono ricordato di questo:

    «La nostra è un’età di virtù moderata,
    e di vizio moderato,
    in cui gli uomini non deporranno la croce
    perché mai l’hanno presa.
    Eppure nulla è impossibile: nulla
    agli uomini di fede vera.
    Rendiamo quindi perfetta la nostra volontà.
    O Dio, aiutaci.»
    T.S.Eliot, Cori della Rocca

    27 Gennaio, 2011 - 6:16
  45. Mabuhay

    Leonardo: “…Bibbiacontinua mi ha deluso ancora una volta: è solo Teolfilo (dice lui).” … Si vede che consulta Wilkipedia o la Bilbbia! Cosa vuoi, anche questa e’ cultura digitale…

    P.S. Grazie Lycop.

    27 Gennaio, 2011 - 6:40
  46. Su Gerry.
    Ringrazio chi mi ha fornito il post per capire cosa è accaduto.
    Ero in profondo disagio pensando a qualche mia parola.

    Dacchè ricordo,
    credo 4 anni,
    non ho mai visto un commentatore con una carica tanto violenta, aggressiva e al limite dell’omicidio.
    Pensavo che una cosa simile accadesse solo nell’altro blog… e forse nemmeno lì’ è accaduto.

    Credo che dinanzi a un simile personaggio ci dobbiamo aiutare a fermare immediatamente i toni,
    dovremmo e potremmo immediatamente autoregolarci,

    aiutando a non commentare il commento dell’aggressore di una tal fatta,
    e allo stesso tempo,
    nel chiedere agli altri commentatori di fermare il gioco.

    Sono sconvolto da quello che è riuscito a dire quel tal Marco,
    non avrei mai immaginato una deriva simile.

    In questi casi ciascuno si potrebbe fare “fratello” dell’altro,
    incoraggiandoci l’un l’altro
    a fermare derive che possono divenire assurde.

    27 Gennaio, 2011 - 9:01
  47. Su Gioab.
    Io stesso ho avuto da ridire, agli inizi,
    nei confronti di chi aveva espresso qualche critica nei confronti di Gioab.

    Ora mi rendo conto che per me,
    e sottolineo,
    per me,
    Gioab
    è semplicemente autoreferente,
    non gli interessa il confronto,
    è illegibile
    e quindi salto a piè pari ogni volta.
    Solo che ogni volta che scrive è lunghissimo.

    Non mi piacciono le espressioni che qualche commentatore gli indica in modo offensivo,
    lesivo sempre della dignità della persona,
    anche se è dietro un nickname.

    27 Gennaio, 2011 - 9:10
  48. Gioab

    @ matteo
    Nel ringraziala per la benignità che dimostra, chiedo a quale dialogo si riferisce.
    Dov’è il confronto ? Ad affermazioni si risponde con affermazioni a domande si offrono risposte. A tesi si contrappongono altre tesi. Poi ciascuno valuta e accetta o rifiuta.
    Altrimenti cos’è il confronto ?

    27 Gennaio, 2011 - 9:31
  49. Leonardo

    Apprezzo l’intervento e la proposta di Matteo. Però, se questo diventasse un posto troppo perbene io non potrei più venirci.

    Vorrei anche rassicurare Matteo sugli innocui nomignoli che mi diverto ad applicare a Bubble Bible Gioab: non gli fanno né caldo né freddo. I TdG hanno un allenamento che i marines gli fanno un baffo.

    27 Gennaio, 2011 - 9:47
  50. giosal

    OT.
    Luigi, forse mentre eri in Sicilia ho visto la barbona (inizio, dalla Chiesa, di via di S. M Maggiore, lato sinistro) di cui parli in altro post. Era accasciata sul marciapiede, appoggiata sull’omero destro.
    Mi domando se mai il Pianerottolo possa fare qualcosa per lei, e per i barboni in genere.
    Certamente alcune associazioni già lo fanno. Ma ferisce il vedere una persona accasciata in tal modo in mezzo a una folla umana quasi indifferente, e lascia pensare che il fare non sia mai abbastanza.
    Ad esempio, avrebbe senso un appello al Sindaco, o direttamente al Ministro (Sig.ra Carfagna?) ? Perché non chiedere di destinare direttamente una parte dello 0,8% che va allo Stato a una qualche forma di assistenza ai barboni?
    Come stridono i fiori anticipati del mandorlo, portatori di speranza!
    Un plauso particolare a Maioba. Un saluto al Pianerottolo

    27 Gennaio, 2011 - 9:58
  51. LEONE

    @ Gioab e Matteo, se sono io che ho offeso pongo subito le mie scuse, a volte ci si lascia trasportare dalla passione, capisco che talvolta anche le battute possono offendere.

    Invece voglio condividere con Voi il dispiacere per la morte di un cristiano esemplare: Samuel Ruiz, il vescovo del Chiapas, il difensore degli indigeni

    Canto per la morte di un profeta
    25 gennaio 2011 – Tonio Dell’Olio

    La selva Lacandona oggi è triste. Anche i suoi alberi si inchinano per salutare Tatìc Samuel. Dormirà per sempre tra la sua gente e continuerà a cantare gli inni dei Maya nella terra povera del Chiapas. Così ha voluto prima di morire il vescovo dei poveri, l’anima grande che conobbe la miseria e la ricchezza del suo popolo. Samuel Ruiz era un uomo innamorato della verità e la cercava nelle case dei campesinos e non nei palazzi del potere. Profeta che sa usare la parola e sa spezzare il pane. Profeta che sa vivere il suo tempo e scrutare l’orizzonte. Monsignore sì, ma per la sua gente soltanto Tatìc come nella tradizione Maya. Padre e amico, uomo su cui contare e forte solo della verità e della nonviolenza. Perché un giorno, Samuel, aveva scelto a quale parte restare fedele per sempre. Per questo un contadino lascerà cadere del mais nella sua tomba. A cantare l’inno della vita scenderanno dagli altopiani i zotil e itzeltal e si uniranno ai tojolabal, ai ch’ol e ai lacandoni per dirgli arrivederci in lingua Maya

    27 Gennaio, 2011 - 10:27
  52. Caro Giosal,
    se vivi a Roma,
    in zona centro circa,
    e se vi hai avuto a che fare magari con la caritas o parrocchia
    conosci la realtà dei nostri clochard.

    Molto spesso i nostri clochard
    hanno maturato un “loro” mondo
    e un rifiuto del mondo in cui noi viviamo.

    Una realtà di vicinanza già esiste,
    sono i gruppi, spesso di caritas, che che girano per i luoghi dove sono i barboni portando coperte, e cibo.

    La Patriarcale Basilica di s.Maria Maggiore (Vaticano)
    ha circondato le bellissime scalinate anteriori e posteriori
    (un tempo luogo di ritrovo e aggregazione)
    con enormi cancellate,
    proprio per evitare che i barboni trovassero rifugio sotto le arcate d’ingresso e i portoni sull’Esquilino.
    In questo modo hanno risparmiato che i propri “mansionari” pulissero le sporcizie che lasciavano i barboni.

    Questo per guardare in faccia la realtà.
    Ciao Giosal

    27 Gennaio, 2011 - 10:31
  53. Leopoldo

    Trivellare, Teolfilo… Leonardo è un pericoloso cecchino.

    27 Gennaio, 2011 - 11:20
  54. Leonardo

    “becchino” sarebbe peggio.

    “lecchino” peggio ancora.

    27 Gennaio, 2011 - 12:19
  55. Nino

    Gerry

    dopo aver letto il post di Matteo “27 gennaio 2011 @ 9:01”,
    sono andato a rileggere quelli di Marco che ti coinvolgevano insieme ad altri.

    Brutta cosa.
    Quì ci siamo detti di tutto e di più e continueremo a farlo ma sempre nei limiti della decenza e senza mai arrivare ad augurare il male dell’altro. Dio vince il male ma non il dolore.
    Sta a Marco sconfiggere la parte di dolore che ha provocato.
    Magari chiedendo scusa, anche in forma privata, per quel che ha detto forse in un momento di rabbia non controllata.
    Così voglio sperare per lui.

    27 Gennaio, 2011 - 13:13
  56. Gioab

    @ Nino

    I miei complimenti e un bravo. Questa non l’avevo mai sentita, la condivido: “ Dio vince il male non il dolore” . Ha proprio ragione. Me la rivendo !

    Se qualcuno si è sentito offeso, porgo anch’io le mie scuse, non c’è mai stata alcuna intenzione, ma il punto è che l’istruzione “scritturale” è completamente diversa da ciò che a volte viene ritenuto “fuori delle righe” secondo la morale comunemente accettata.

    Es. “l’offendersi è ciò che riposa nel seno degli stupidi.” Ecclesiaste 7.9

    (Salmi 31.24-32) : -“Siate coraggiosi, e sia forte il vostro cuore,Voi tutti che aspettate Geova.”

    (Proverbi 28.1) : – “I malvagi in effetti fuggono quando non c’è inseguitore, ma i giusti confidano come un giovane leone.”

    27 Gennaio, 2011 - 14:28
  57. giosal

    @ Matteo
    Sui barboni. Non vivo a Roma, ma vi sono stato a lungo, per studio e per lavoro.
    Nel secondo caso, anni ’72-80, allorché non ero in missione (ognuna durava anche mesi), dormivo a S. Lorenzo, luogo di radicate tradizioni popolari e frequentato anche da barboni, ma di loro non ho mai conosciuto le abitudini in senso stretto. So che è sempre stato difficile parlarci.
    A S. Lorenzo, di fianco alla piazza, c’è la chiesa. E allora c’era anche una piccola sala cinematografica, il Tibur, dove la sera andavo spesso a vedermi bellissimi film, curati da un gruppo di studenti che poi vi aprivano discussioni.
    Nell’ambito della parrocchia viveva anche un semibarbone di cui, dopo approcci iniziali guardinghi e reciproche diffidenze, diventai amico. Si chiamava Benito.
    Abitualmente andavo a cena in una trattoria caratteristica, La Bottiglieria, che si trovava sul lato centrale della piazza, molto popolare e alla mano. A volte ci portavo anche lui.
    Poiché all’inizio facevo leggere allusioni sul nome Benito, lui – forse per fugare ogni mio possibile dubbio – mi disse di essere stato partigiano e, in quelle serate, mi raccontava molte delle sue avventure dell’epoca, forse alcune immaginarie. Una sera, per essere più convincente, tirò fuori dalla tasca del cappotto una rivoltella, ben lubrificata, che, a detta sua, aveva conservato dal ‘44 . La cosa mi inquietò. Ma lui mi rassicurò che l’avrebbe usata solo nella successiva rivoluzione.
    Tornato da un lungo periodo di missione, non lo vidi più. La sua anima se ne era volata col vento.

    27 Gennaio, 2011 - 18:37
  58. lycopodium

    Quoto Nino!

    27 Gennaio, 2011 - 20:08
  59. Giosal,
    bella immagine che mi dai della zona san Lorenzo,
    al Tibur continuano a dare sempre bellissimi film.

    La zona di san Lorenzo è molto cambiata,
    un certo piano di riqualificazione è riuscito,
    ma i barboni ci sono sempre,
    per alcune strade puoi vedere piccole casette di cartoni…

    Grazie per quella bella pennellata di vita.

    28 Gennaio, 2011 - 6:47
  60. Clodine

    Carissimo Luigi,non sono mai stata in Sicilia, ma diciamo che la conosco per essere assidua di Malta: stesso clima, stesso barocco, solo il paesaggio cambia:questo roccioso e brullo, quello bucolico e ameno con agrumeti sparsi ovunque e melograni dai chicci grandi e succosi…
    L’incipit del post, così bello e azzeccato, seguito di li a poco dalla profetica poesia di Maioba e dai bellissimi interventi di Marta, principessa, SIMONE IL moralista ecc…sono andati a farsi benedire nel giro di un’ora!
    Insomma, ma, io dico: possibile che i membri “del partito devoto”devono trovare sempre un varco per giustificare l’inqualificabile (non faccio nomi, indico col naso). Che dai mandorli della bella Sicilia si sia passati in una audace iperbole ai barboni di Roma è segno buono, vuol dire che alla fine –parafrasando l’Honorius Pape di R. Escarpit “sarebbe facilissimo essere cristiani se ci fosse soltanto la religion”, il guaio è che c’è tutto il resto! Prendo a spunto questa frase per dire che la giustizia tutto precede anche la misericordia altrimenti la religione diventa “oppio” quando -come ha fatto Bagnasco con quell’intervento deludente, claudicante- batte il pugno e al contempo ammicca [opportunismo ovviamente] . Non si vuole staccare la spina! Non mi stupisco più di tanto: quando mai la giustizia è stata virtù facile?…più facile la legalità chè esclude abilmente chi non ha certi privilegi…

    28 Gennaio, 2011 - 6:57
  61. Oggi qui (Agrigento dove vivo) avevamo 23 gradi e un mare da favola. Siamo anche nel bel mezzo della Sagra del Mandorlo in fiore.

    E’ un’esplosione di petali nella Valle dei Templi belli più che mai in questi giorni di festa.

    Sta sera tra le vie di Agrigento la grande fiaccolata della pace alla quale parteciperanno i tantissimi gruppi folcoristici provenienti da ogni angolo della terra.

    P.S. Se vi va date uno sguardo a questo video del mio amico Peppe sulla Festa del Mandorlo in Fiore: http://www.youtube.com/watch?v=vh_Ca7uycPY

    9 Febbraio, 2011 - 16:56

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